Competitività e innovazione: un piano d’azione comune per sostenere lo sviluppo delle imprese

Con il nuovo anno riprende il percorso di confronto tra amministrazione regionale e sistema delle imprese con l’obiettivo di mettere insieme competenze e azioni nei diversi ambiti di attività.

Dopo infrastrutture e turismo, il nuovo incontro ha coinvolto gli Assessori regionali Matteo Marnati (Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca) e Andrea Tronzano (Bilancio, Programmazione Economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle PMI) e il Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli, sui temi relativi a competitività e innovazione e le sfide che l’industria del futuro, anche in Piemonte, si trova ad affrontare.

Oltre che sugli specifici ambiti, è stata condivisa dai presenti la necessità di lavorare su tematiche trasversali – quali digitalizzazione ed economia circolare – che vanno a coinvolgere i vari settori. Nell’occasione, Confindustria Piemonte ha ribadito la propria disponibilità nel dare il massimo supporto al Piano per la competitività regionale attualmente in corso di definizione.

La velocità del cambiamento cui è chiamata oggi l’impresa è esponenziale – ha sottolineato il Presidente Ravanelli Innovazioni dirompenti, nuove tecnologie, nuovi mercati e, allo stesso tempo, l’emergere di sensibilità diffuse, quali la crescente attenzione alla tutela del pianeta, condizionano i piani strategici e impongono mutamenti rapidi nei modelli di business. L’azienda, per competere, deve quindi essere necessariamente innovativa, digitalizzata, interconnessa e sostenibile e va supportata in questo suo percorso con azioni mirate ed efficaci. Per questo accolgo con favore la disponibilità dell’amministrazione regionale a un confronto costruttivo, utile a tracciare insieme le linee di intervento necessarie al tessuto produttivo in una visione di medio periodo”.

Un partner importantissimo a fianco della Regione per lavorare insieme alla ripresa del sistema economico piemontese – ha commentato l’Assessore Matteo Marnati – Stiamo lavorando con Confindustria per raccogliere le nuove istanze del mondo industriale, dalla banda larga, all’economia circolare fino alla digitalizzazione dei processi delle imprese piemontesi”.

Abbiamo sin dall’inizio del nostro mandato dichiarato che volevamo lavorare insieme al parternariato per il rilancio dell’economia della nostra Regione – conferma l’Assessore Andrea Tronzano – la nostra intenzione è di condividere un percorso che consenta di recuperare PIL e occupazione e riporti il Piemonte ad essere una Regione traino del nostro Paese. Questa sfida, che certamente è ambiziosa, richiede una forte coesione e condivisione delle scelte strategiche. Se tutti insieme andiamo nella stessa direzione anche le imprese recupereranno fiducia e slancio nonostante le difficoltà che affrontano quotidianamente”.

È un percorso complesso che necessita di misure di sostegno e sviluppo, attualmente in fase di definizione o revisione: la nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027, la ridefinizione delle strategie di specializzazione intelligente S3, la nuova policy per i cluster e i poli di innovazione regionali, la sostenibilità e l’economia circolare sono temi prioritari su cui Confindustria Piemonte conferma la sua disponibilità a fornire competenze e supporto, in un’ottica di piena collaborazione con la Regione per la definizione di un piano d’azione comune.

Un ultimo focus dell’incontro ha riguardato il comparto automotive – la più importante filiera industriale del Piemonte per storia, fatturato, occupati, tecnologie – che sin dal 2008 sta attraversando una difficile fase di riposizionamento, ulteriormente complicata dalle correnti rivoluzioni tecnologiche (auto elettrica, connessa, guida autonoma) e dalla situazione globale. Confindustria e Regione Piemonte stanno comunque lavorando da tempo, anche a livello nazionale e internazionale, per ridare impulso al settore, con l’obiettivo primario di non disperdere la ricchezza industriale accumulata in più di un secolo e di conservare, e se possibile incrementare, i livelli occupazionali.

È assolutamente prioritario che le iniziative in atto da parte di Imprese, Atenei ed Enti di ricerca, Amministrazione Regionale e Associazioni delle Imprese proseguano in modo coordinato e integrato, al fine di rafforzare l’attrattività del territorio piemontese come hub del settore al fine di sviluppare e mantenere una visione unitaria dell’obiettivo complessivo cui il territorio guarda: una nuova filiera automotive.




300 cantieri aperti per la posa della banda ultra larga

Sono 223 i cantieri aperti per la posa della banda ultra larga (Bul) in fibra e 78 per onde radio in Piemonte.

Questi gli ultimi dati relativi al piano per l’infrastrutturazione digitale in Regione, diffusi oggi dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati a Gattinara (VC) nel corso del Roadshow per la rappresentazione dello stato dell’arte dell’agenda digitale e del piano Bul per la Regione Piemonte e per i territori delle province di Novara e Vercelli.

Nonostante i problemi burocratici, il piano per la posa della banda larga va avanti.

«La banda ultra larga – ha detto l’assessore Matteo Marnatinon è soltanto utile, ma fondamentale per lo sviluppo tecnologico ed economico regionale soprattutto a sostegno del mondo imprenditoriale. Porteremo tutti i servizi regionali in digitale con lo scopo di semplificare ed agevolare le pratiche sia per i cittadini che per le aziende».

L’agenda digitale della Regione Piemonte procede spedita con il piano di finanziamenti previsto dal Programma operativo regionale (Por), del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) Por 2014-2020.

Si registra l’implementazione dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, che ha una dote finanziaria di 1 milione e 620 mila euro; la realizzazione del Polo regionale dei pagamenti (PagoPa) Piemonte pay, integrato con la piattaforma nazionale, al fine di offrire ai cittadini il Fascicolo del contribuente, con dotazione di 2 milioni 880 mila euro.

Da segnalare anche il fascicolo sanitario elettronico e i relativi servizi online: informatizzazione dell’area clinico-sanitaria, dematerializzazione dei documenti, accessibilità, ritiro referti online o cambio medico, con 17 milioni e 900 mila euro a disposizione; i servizi per l’agricoltura digitale attraverso il Siap, sistema informativo agricolo piemontese, con 1 milione 800 mila euro; il supporto agli enti intermediati dalla Regione Piemonte aderenti a Piemonte pay per 1 milione e 500 mila euro.

C’è poi il “Bip 4 Maas”, biglietto integrato piemonte per Mobility as a service, ovvero l’accesso tramite smartphone ai servizi di mobilità, per 950 mila euro. E ancora, la dematerializzazione dei procedimenti territoriali, come ad esempio delle concessioni e delle riscossioni dei canoni del demanio idrico, della rilevazione delle istanze per la trasformazione del bosco in altra destinazione d’uso, con 700 mila euro disponibili; il cloud computing per la Pa piemontese, per 5 milioni di euro, e la valorizzazione dei dati pubblici attraverso gli open data, con una dotazione di 4 milioni 100 mila euro.




Fiera A&T di Torino: Innovazione tecnologica e formazione imprenscindibili per la sopravvivenza competitiva

All’Oval Lingotto si chiude la tre giorni dedicata all’industria 4.0 dove, accanto alle tecnologie di ultima generazione, le piccole e medie imprese hanno potuto trovare soluzioni, competenze e conoscenze adatte alle loro esigenze di digitalizzazione e innovazione dei processi industriali: 16 mila visitatori unici (+6% rispetto all’anno precedente).

In crescita anche il numero di espositori, oltre 400, provenienti dall’Italia e dall’estero

Nella giornata conclusiva premiati i migliori progetti legati all’innovazione industriale su IoT, additive manufacturing e Intelligenza Artificiale: 14 riconoscimenti assegnati a imprese, centri ricerca, startup e scuole dal Comitato Scientifico Industriale di A&T in collaborazione con FCA e Talent Garden Torino

Appuntamento alla 15° edizione, dal 10 al 12 febbraio 2021

La risposta su come innovare, attraverso quali tecnologie, con quali migliori partner industriali le PMI italiane l’hanno ottenuta alla Fiera A&T 2020 di Torino.

Per tre giorni all’Oval Lingotto 16 mila visitatori – imprenditori, manager ed esperti di tecnologie industriali (+6% rispetto al 2019) hanno potuto toccare con mano soluzioni e prodotti dall’alto tasso tecnologico, raccontate e spiegate attraverso eventi, incontri e formule business to business da oltre 400 espositori provenienti dall’Italia e dall’estero.

Grande affluenza, novità di quest’anno, anche nei workshop specialistici, oltre 70, organizzati sulle principali filiere della manifattura italiana, dall’automotive all’aerospace, dal food&beverage al farmaceutico-chimica e cosmesi, dall’alimentare all’energia, solo per citarne alcune.

La crescita della manifestazione nell’edizione 2020 è stata certificata da una ricerca presentata in anteprima dal Politecnico di Milano che ha evidenziato un ritardo significativo da parte delle PMI nei processi di digitalizzazione e innovazione 4.0: solo il 26% delle circa 200mila piccole medie imprese italiane possiede oggi le caratteristiche necessarie in termini di maturità digitale per sviluppare appieno il proprio business sfruttando le opportunità delle tecnologie, dato che contrasta con l’88% degli imprenditori che considera le innovazioni digitali come molto o abbastanza necessarie per lo sviluppo del business aziendale.

Un messaggio forte e realistico indirizzato alle imprese, ma anche alle Istituzioni e a tutti gli attori che A&T ha voluto convintamente coinvolgere a partire dai Competence Center e i Digital Innovation Hub.

La presenza del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, ha certificato un segnale importante, ovvero che Industria 4.0 è in cima all’agenda digitale del Governo e che i CC e i DIH sono centrali nel processo di accompagnamento alla digitalizzazione delle imprese, soprattutto PMI, e sulla formazione e specializzazione delle competenze attuali e future.

Siamo la risposta reale e concreta alle esigenze delle piccole e medie imprese italiane in tema di digitalizzazione e innovazione 4.0spiega Luciano Malgaroli, Ceo della Fiera A&Tun evento che non si esaurisce in questi tre giorni, ma che proseguirà tutto l’anno con l’organizzazione di eventi e incontri business dedicati alle imprese che operano su tutto il territorio nazionale sulle principali filiere produttive. Tutto questo ha come unico obiettivo quello di aiutare le imprese, soprattutto le micro e le piccole, a comprendere i vantaggi competitivi di un processo industriale digitalizzato, che punta sia sugli investimenti in nuove tecnologie sia in tema di competenze, scegliendo di innovare, ovvero di puntare al futuro invece che al presente. Diamo l’appuntamento con la 15° edizione di A&T, dal 10 al 12 febbraio 2021“.

L’ultima giornata di Fiera è stata caratterizzata dalla Cerimonia di Consegna del Premio Innovazione 4.0, giunto alla sua IV edizione. Oltre 120 progetti dal carattere innovativo sono giunti al Comitato Scientifico Industriale di A&T, presieduto dal Presidente Alberto Baban, che in circa tre mesi ha valutato e scelto le migliori progettualità legate alla trasformazione digitale.

In totale sono stati 14 i progetti premiati: imprese, startup innovative e scuole superiori e ITS hanno ricevuto il premio FCA e Talent Garden Torino, raccontando al grande pubblico la loro idea di innovazione industriale. I futuro è qui, ora a Torino. Ecco i vincitori del Premio Innovazione 4.0:

 

Categoria AZIENDE

1° CLASSIFICATO

IoT per il monitoraggio integrato degli edifici: il prefabbricato intelligente – Giorgio Passeri (Umbra Control Srl), Salvatore Romano (Manini Prefabbricati S.p.A.). Si tratta di un sistema intelligente per il monitoraggio della risposta strutturale di edifici prefabbricati, finalizzato alla prevenzione del danneggiamento mediante tecnologie abilitanti dell’ICT e dell’IoT.

2° CLASSIFICATO

Piattaforma integrata per chirurgia corneale iVis Suite – Giuseppe D’Ippolito (CEO e R&D Manager), Giuseppe Criscenti (Biomedical Engineer), Salvatore Tramacere (Software Engineer), Rosalina Mastronardi (Software Engineer), Erasmo Solazzo (Software Engineer), Francesco Ragni (Software Engineer), Alberto Causo (Electronic Engineer), Stefano Leo (Electronic Engineer), Antonello Torcello (Mechanical Engineer) – iVis Technologies srl e LIGI Tecnologie Medicali srl.

3° CLASSIFICATO

SERVOFLY: Dispositivo in stampa 3D per volare oltre le barriere Valeria Tirelli (CEO), Tommaso Tirelli (co-proprietario) – AIDRO srl; Mattia Negusanti (Pilota – Ministero della Difesa); Paolo Picchi (Progettista – 4D-outpost); Davide Picchi (Meccanico e pilota acrobatico – Aeroporto di Fano); Leo Cantergiani (Presidente – TecnoElettra Impianti srl).

Categoria RICERCA & UNIVERSITÀ

1° CLASSIFICATO

Produzione additiva di stampi per componenti aerospaziali –

Davide Schiena (Roboze), Nicola Gallo (Leonardo Company. Realizzazione di uno stampo in Carbon Peek per la laminazione del carbonio in Leonardo Aerostrutture. L’obiettivo della tecnologia è abbattere tempi e costi acquisendo maggiore flessibilità progettuale.

2° CLASSIFICATO

Sistema innovativo di tracciatura dei prodotti alimentari lungo tutta la filiera: il progetto PIemuNt chèINa (PININ)

Renzo Ottina (CEO – H&S Custom) e altri 12 partner, costituiti in ATI, tra cui 2 Dip. Università di Torino, DISAFA e INFORMATICA

3° CLASSIFICATO

Digitalizzazione della conoscenza di processo, verso un Digital Production Manager (DiPMa).

  1. Sc. Francesco Sortino (PhD Candidate – R&D engineer), Prof. Massimiliano Annoni (Politecnico di Milano)

 

Categoria START-UP

1° CLASSIFICATO

Dynamic Wireless Charging: ricarica batterie rapida, sicura ed ecologica…4.0! – Flavio Cavallo (Co-founder), Paolo Guglielmi (Co-founder), Vincenzo Cirimele (Co-founder), Saverio Stefano Furio (Electrical Project Engineer) – ENERMOVE srl. Il sistema consente di alimentare in modo continuo il veicolo permettendo la ricarica della batteria ed eliminando la necessità delle soste per la ricarica. L’uso del sistema ENERMOVE si accompagna ad altri vantaggi: l’installazione del sistema in sostituzione dei classici plug-in consente di eliminare tutte le operazioni di sgancio/aggancio del connettore con notevole aumento della praticità, riduzione dei tempi morti e aumento della sicurezza per l’operatore.

2° CLASSIFICATO

INBODY: scanner 3D per l’analisi posturale e scoliotica

Stanislao Grazioso, Dario Panariello, Teodorico Caporaso, Mario Selvaggio, Roberta Antonia Ruggiero, Angela Palomba, Anna Grazioso, Giuseppe Di Gironimo (BeyondShape Srl)

3° CLASSIFICATO

Monitoraggio della qualità in produzione in ambito automotive

Francesco Serino (Chief Executive Officer), Emilio Salomone (Responsabile tecnico), Gennaro Miccoli, (Sistemista delle Reti & Server-Side Developer), Vincenzo Canfora (Sviluppatore Android/iOS) – Nexus TLC Srls

Categoria VOTI DEL PUBBLICO

1° CLASSIFICATO

Zero Defect Manufacturing in ambito alimentare: Intelligenza artificiale applicata all’industria molitoria –

Sergio Casalino (Sviluppo tecnologie industriali – Molino Casillo spa), Davide Cascella (Innovation Manager – GEM ICT srl), Giuseppe Leonardo Cascella (CEO – Idea 75 srl), Francesco Cupertino (Rettore e Professore Ordinario – Politecnico di Bari). I4M è un progetto che coinvolge il Gruppo Casillo, leader nella lavorazione del grano, il Politecnico di Bari e Idea75 con obiettivi di innovazione tecnologica e ottimizzazione dei processi molitori. Idea75 ha sviluppato una strategia di controllo real-time, integrate nell’automazione degli impianti molitori del Gruppo Casillo, in modo da fornire un feedback qualitativo al processo. La tecnologia scelta per il raggiungimento di questi obiettivi è costituita dalla spettroscopia del vicino infrarosso (NIR – Near InfraRed), che da anni viene utilizzata in laboratorio per analisi di routine per l’industria agrifood.

2° CLASSIFICATO

Implementazione di una logica di controllo per l’ottimizzazione della frenata rigenerativa

Matteo Marino (Technical Manager), Gianfranco Rizzo (Technical Manager) – eProInn; Enrico Landolfi (Senior Research & Development Engineer), Alessandro Salvi (Senior Research & Development Engineer) – NetCom Group SpA

Categoria ITS

1° CLASSIFICATO

Progetto R.A.M.I. Rete Aziendale Macchine integrate #PROJECT4.0

Sviluppo processi e integrazione macchinari, con l’obbiettivo di incrementare la produttività e migliorare la gestione operativa dell’azienda

Fondazione ITS La Spezia

Categoria SCUOLE

1° CLASSIFICATO

RESS – Renewable Energy Sharing and Saving     “ITT – G. Giorgi” – Brindisi – Classi 4a/5a sez. B Elettronica – Prof. Salvatore Campeggio.

Il progetto prevede di installare presso ogni abitazione un misuratore di potenza e un controllore locale, in grado di colloquiare con gli altri e quindi di sapere in ogni istante se vi sia un surplus/carenza di potenza nella comunità e da parte di chi. Sulla base di queste informazioni il controllore può inviare parte dell’energia prodotta localmente verso altri utenti, o riceverne. Contemporaneamente può spegnere/modulare alcuni carichi locali non prioritari e colloquiare con l’utente che, in tempo reale, anche da remoto può monitorare la situazione e modificare le priorità dei propri carichi utilizzando un’interfaccia user friendly. In questo modo gli utenti della comunità potrebbero condividere l’energia da essi stessi prodotta, oltre a eventuali stazioni di accumulo, senza interessare la rete del Distributore e accedendo quest’ultima solo in caso di necessità che non potessero essere soddisfatte internamente. Allo scopo di ottenere la massima facilità di utilizzo, il sistema è in grado di interfacciarsi con i normali apparecchi presenti in un’abitazione, come la TV per segnalare eventi e dati di funzionamento.

2° CLASSIFICATO

202004 – Smart-foro: il semaforo intelligente

Riccardo Bigotta, Samuele Brunazzi, Riccardo Miraglio, Andrea Obbialero, Leonardo Sartore (Classe IV Elettronica – Istituto internazionale “Edoardo Agnelli” Torino – Istituto Tecnico Industriale) – Prof. Paolo Baj

 

I numeri della Manifestazione nel 2020

Oltre 400 Espositori

20mila mq di superficie

Oltre 16 mila Visitatori

10 Convegni Nazionali

16 Tavole rotonde

71 Workshop e Incontri B2B organizzati dalle aziende presenti in Fiera

 




Contrastare la scarsità d’acqua grazie alla dissalazione su scala industriale

L‘Organizzazione Mondiale della Sanità stima che più di 500 milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile di sufficiente qualità: il VI obiettivo riportato dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile è proprio quello di garantire un servizio idrico sicuro e senza restrizioni a tutta la popolazione mondiale entro il 2030.
Una delle soluzioni percorribili è rappresentata dalla dissalazione dell’acqua di mare tramite membrane in poliammide grazie ad una tecnica di osmosi inversa.

Queste membrane sono semplici da costruire e poco costose, ma hanno come limite il problema della rimozione del sale ed una bassa produttività.

La progettazione di membrane poliammidiche da osmosi inversa contenenti canali d’acqua artificiali è una strategia ibrida messa a punto e brevettata da un gruppo internazionale composto da ricercatori del KAUST (Arabia Saudita), del Politecnico di Torino e coordinato da scienziati dell’Institut Européen des Membranes (CNRS/ENSC Montpellier/Università di Montpellier) e recentemente pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Nanotechnology: il modello permette di combinare la facilità di fabbricazione che caratterizza le membrane di poliammide con le eccezionali proprietà di trasporto dell’acqua e la selettività acqua/soluto tipiche delle proteine biologiche.

La creazione di canali artificiali biomimetici, realizzati con reagenti facilmente reperibili e che imitano le funzionalità delle proteine biologiche, permette una grande flessibilità nella costruzione di strutture utilizzabili anche su scala industriale.

Le sfide chiave nella costruzione di un tale membrana ibrida sono state il delicato autoassemblaggio adattivo dei canali d’acqua all’interno della poliammide, il mantenimento della loro funzione e la prevenzione nella formazione di difetti mantenendo la migliore omogeneità di distribuzione dei canali artificiali d’acqua.

Le membrane ottenute si presentano come sottili fogli facilmente realizzabili su larga scala e sono state testate e applicate per la dissalazione dell’acqua di mare in condizioni rappresentative dei sistemi in scala reale.

Grazie ad una migliore combinazione di produttività e selettività rispetto alle membrane industriali attualmente in uso, il loro flusso è superiore del 75% e richiedono circa il 12% di energia in meno per effettuare la dissalazione; inoltre una serie di esperimenti per testare la resilienza di questo materiale, ha dimostrato la sua robustezza anche rispetto a significative sollecitazioni meccaniche e chimiche, confermando la perfetta incorporazione dei canali d’acqua artificiali nelle membrane poliammidiche.

 




FameLab torna a Torino: selezione di nuovi talenti della divulgazione scientifica

Ideato nel 2005 dal Cheltenham Science Festival, FameLab è a pieno titolo un talent show di comunicazione della scienza, in cui giovani appartenenti al mondo scientifico si mettono in gioco per soli tre minuti. FameLab ha toccato in questi anni 40 paesi in tutto il mondo e dal 2012 si svolge in Italia, introdotto e curato da Psiquadro, l’impresa sociale impegnata da vent’anni nella realizzazione di nuovi format per la comunicazione della scienza.

L’edizione torinese, coordinata dall’Università degli Studi di Torino, è organizzata in collaborazione con Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Associazione Apriticielo – Infini.to, Associazione CentroScienza Onlus e Osservatorio Val D’Aosta.

Per la selezione torinese, l’11 maggio aspiranti divulgatrici e divulgatori si sfideranno al Cubo Teatro in via Giorgio Pallavicino 35 a Torino, con una prima preselezione mattutina con inizio alle 10.30 ed una selezione finale pomeridiana a partire dalle ore 15. A giudicare i talk una giuria costituita da ex FameLabbers e da esperti ed esperte di diversi settori scientifici. In soli tre minuti, senza l’ausilio di slides o filmati, ma con la possibilità di usare oggetti di scena, candidati e candidate dovranno riuscire ad impressionare la giuria, guadagnandosi il primo o il secondo posto.

Come Torino, altre città italiane saranno impegnate nel mese di maggio nelle giornate di selezione locale: Ancona, Brescia, Camerino, Catania, Genova, Milano e Trieste.
I primi due classificati di ogni selezione locale avranno la possibilità di frequentare una masterclass nazionale a Perugia nel mese di giugno, in preparazione della finale nazionale, che si terrà a settembre in occasione della Notte Europea della Ricerca. Chi vincerà la finale nazionale di FameLab Italia 2022 parteciperà infine alla competizione FameLab International prevista in autunno.

Tre i requisiti per potersi candidare: appartenere al mondo scientifico, medico o ingegneristico come studentesse/studenti, ricercatrici/ricercatori, assegniste/assegnisti di ricerca o collaboratrici/collaboratori presso istituzioni di ricerca pubbliche o private; essere nate/nati tra il primo gennaio 1982 ed il 31 dicembre 2000; non aver raggiunto in edizioni precedenti di FameLab italiane o estere la fase finale, ossia la masterclass o la finale nazionale.
Per la selezione locale è necessario preparare due diverse presentazioni da tre minuti: una per la preselezione e una, diversa dalla prima, nel caso in cui il concorrente venga selezionato per la fase finale.

Le iscrizioni per la selezione locale torinese chiuderanno l’8 maggio.
Per candidarsi occorre completare il modulo on line su

 

 

 




La fiera A&T torna in presenza a Torino, aperto il bando

Il Premio Innovazione 4.0 è il tradizionale appuntamento promosso dal Comitato Scientifico Industriale della Fiera con lo scopo di stimolare le imprese, le start-up, le università e i centri di ricerca a presentare al mercato italiano e internazionale il meglio dei progetti innovativi da loro studiati, per migliorare processi e cicli produttivi, utilizzando le tecnologie 4.0.

La partecipazione al bando è aperta sino al 30 novembre 2021. La cerimonia di premiazione è fissata per l’ultimo giorno di Fiera, il 25 febbraio 2022.




Brevetti: Torino al top secondo una ricerca di Unioncamere-Dintec

La Lombardia, con 1.363 brevetti pubblicati dall’EPO nel 2018, sui 4.251 totali, traina saldamente la classifica delle regioni italiane sulle domande di brevetto europeo. Seguono l’Emilia Romagna (710) e il Veneto (540), il Piemonte (446) e la Toscana (350).

Il primato lombardo è in gran parte da attribuire a Milano, prima tra le province italiane con 715 brevetti pubblicati. Alle sue spalle, Torino e Bologna (rispettivamente, con 303 e 300 brevetti), quindi Vicenza e Roma(con 194 e 180 domande depositate).

Lo dicono i dati Unioncamere-Dintec sui nuovi brevetti pubblicati dall’EPO e sui disegni e i marchi depositati presso l’EUIPO.

Oltre l’86% di queste “invenzioni” si riferisce alle imprese; il resto viene dall’attività dei soggetti privati (9,2%) e degli Enti di ricerca, delle Università e delle Fondazioni (4,3%).

Il gruppo più consistente di brevetti italiani all’EPO (oltre 1.190) riguarda le invenzioni applicate nel campo delle tecniche industriali e dei trasporti; l’altro campo tecnologico  più esteso (935 brevetti) è quello delle “necessità umane”, che va dall’agroalimentare alla bio-cosmetica, dalla salute allo sport.

 




Il Ministro Patuanelli autorizza 11 Accordi per l’innovazione

Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato i decreti che autorizzano 11 Accordi per l’innovazione tra il MiSE e le Regioni Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto. L’obiettivo è quello di favorire la competitività del territorio attraverso gli investimenti delle imprese in progetti di ricerca e sviluppo.

Per la realizzazione di prodotti e processi produttivi innovativi sono previsti investimenti complessivi pari a circa 90 milioni di euro, a sostegno dei quali il Ministero ha messo a disposizione circa 25 milioni di euro di agevolazioni.

Nello specifico è stato autorizzato il finanziamento dei seguenti progetti:

  • nuovi contenitori per alimenti in polimeri per ridurre lo spreco presentato da Lar Spa – Advanced Polymer Materials Srl, da realizzare nei siti di Campogalliano e Ferrara in Emilia Romagna
  • nuovo prodotto alimentare (piadina) con riduzione del cloruro di sodio e introduzione di nuovi elementi salutari presentato da Gitoma Srl, da realizzare nel sito di Bagnocavallo in Emilia Romagna
  • nuovi prodotti per la colorazione delle ceramiche tramite tecnologie inkjet presentato da Ceramica Artistica Due Spa, da realizzare nel sito di Prignano sulla Secchia in Emilia Romagna
  • nuovi dispositivi per l’infusione endovenosa senza ausili e pompe presentato da Haemotronic Spa, da realizzare nel sito di Mirandola in Emilia Romagna
  • implementazione delle pratiche di industria 4.0 sulla produzione di macchine per il confezionamento presentato da Ima Spa, da realizzare nel sito di Ozzano nell’Emilia in Emilia Romagna
  • sviluppo di tecnologie per la progettazione e la produzione di sistemi di fissaggio altamente performanti presentata da Vimi Fasteners Spa, da realizzare nel sito di Novellara in Emilia Romagna
  • reingegnerizzazione delle produzioni di motori elettrici e inverter presentato da Bonfiglioli Riduttori Spa, da realizzare nei siti di Calderara di Reno, Forlì e Casalecchio di Reno in Emilia Romagna
  • efficientamento della produzione dei pneumatici attraverso la riduzione degli scarti e dei consumi energetici presentato da Michelin Italia – Sami Spa, da realizzare nei siti di Alessandria e Cuneo in Piemonte
  • implementazione di processi per la riduzione dei rifiuti e dell’utilizzo del percolato delle discariche presentato da Sei Toscana Srl insieme ad altre aziende, che gestiscono il servizio in alcune provincie della Toscana
  • nuove macchine per la lavorazione delle plastiche, anche derivanti dal riciclo presentato da Piovan Spa, da realizzare nel sito di Santa Maria di Sala in Veneto
  • introduzione dell’intelligenza artificiale nell’ambito della lavorazione della pietra presentata da Breton Spa, da realizzare nei siti di Castello di Godego e Vedelago in Veneto.



A Btrees del Gruppo Ebano il premio industria Felix

BTREES, New Media Agency di origine biellese partecipata al 46 per cento dal Gruppo Ebano fondato dal presidente della Piccola Industria di Confindustria Carlo Robiglio, ottiene il Premio Industria Felix, l’Alta Onorificenza di Bilancio riservata alle migliori Start up innovative per performance gestionali.

Il riconoscimento è stato assegnato sulla base di una indagine di Industria Felix Magazine, realizzata in collaborazione con l’Ufficio studi di Cerved Group Spa, la data driven company italiana e una delle principali agenzie di rating in Europa.

Per il quinto anno consecutivo, nel 2019, BTREES ha chiuso il bilancio con una crescita di fatturato del 30 per cento. Nata con una marcata vocazione all’utilizzo delle leve del social media marketing, l’agenzia di comunicazione digitale ha esteso la sua attività a molti altri servizi, forte di un team di 15 professionisti che operano nelle due sedi di Torino e Biella.

BTREES è stata selezionata attraverso un’analisi dei bilanci di 10.917 società di capitali con ricavi compresi tra i 2 milioni e 27,2 miliardi di euro. A essere premiate sono le imprese con le migliori performance gestionali, tra quelle ritenute solvibili o sicure rispetto al CervedGroup Score (l’indicatore di affidabilità finanziaria di Cerved).

Nella prima fase la selezione si effettua sulla base di un algoritmo. L’individuazione delle migliori d’Italia in assoluto viene effettuata in occasione della riunione del Comitato Scientifico di Industria Felix, riunito a Roma all’Università Luiss Guido Carli.

“Questo premio, basato su performance oggettive e dati, è per noi grande motivo di orgoglio”, dichiara l’ad di BTREES Christian Zegna.

“Il punto di forza di BTREES è la capacità di offrire soluzioni integrate e funzionali alle aziende che intendano intraprendere un’evoluzione digitale. Porta in ogni progetto una digital experience, che integra in modo circolare creatività e risultati misurabili. L’obiettivo a medio termine è di crescere ancora, migliorando l’offerta attuale – in particolare in ambito Seo e Sea, oltre che nel ramo academy – inserendo anche nuove figure professionali.

Non posso che ringraziare e complimentarmi con il team di BTREES, che con il suo lavoro ci ha portato al raggiungimento di questo risultato, e con il Gruppo Ebano, che ci ha insegnato a pensare e agire come un’impresa e a sognare come imprenditori.

Siamo nati nel 2015, solo 5 anni fa, e sembra davvero trascorso tanto tempo da quando muovevamo i primi passi in SELLALAB, acceleratore del Gruppo Banca Sella che ci ha supportato nello start up. Questo riconoscimento non può che essere un punto di partenza, abbiamo tanto da costruire ancora e siamo solo all’inizio”.

“Sono orgoglioso – dichiara il presidente del Gruppo Ebano Carlo Robiglio – di essere stato partecipe fin dall’inizio del percorso di crescita di quella che era una startup e che, in pochi anni, si è guadagnata stima, reputazione, credibilità, attraverso un ben preciso progetto di sviluppo e crescita, ambizioso e, nello stesso tempo, sostenibile.

Il modello Btrees dimostra ancora una volta la bontà e le grandi prospettive che può avere l’open innovation nel nostro Paese, dove imprese già strutturate, mature e consapevoli, possono aiutare giovani brillanti, capaci di far crescere le startup. Nello stesso tempo, queste ultime possono garantire innovazione continua e sviluppo competitivo al sistema impresa”.

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