Assessore Elena Chiorino: Lavoro, domanda e offerta devono viaggiare online

Maggiori fondi in favore dei sistemi informativi, per creare l’incrocio ideale tra domanda e offerta di lavoro, utilizzando i Centri per l’impiego (Cpi) quali sentinelle sul territorio. E poi investimenti su una formazione più snella e veloce.

È quanto ha illustrato dall’assessore regionale Elena Chiorino, che ha esposto in Terza commissione (presidente Claudio Leone) il Bilancio di previsione 2021-2023 relativamente alle materie di lavoro e formazione professionale. Circa quest’ultima, l’assessore ha spiegato che si utilizzeranno in particolare i fondi dei Programmi operativi regionali (Por) e quelli statali per l’obbligo d’istruzione e l’apprendistato.

Il cosiddetto Accordo Provenzano, dall’allora ministro per la Coesione territoriale, ha liberato risorse per gestire la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. Dalla riprogrammazione sono disponibili 10,4 miliardi di euro, per cui anche la Regione Piemonte farà ricorso a questa misura per gestire l’alta formazione attraverso gli Istituti tecnici superiori (Its), che sono la prima esperienza italiana di offerta formativa terziaria professionalizzante secondo un sistema consolidato da alcuni anni anche in altri paesi europei. I fondi saranno utilizzati ache per potenziare i Centri per l’impiego.

L’assessore Chiorino ha poi spiegato come la Giunta, in questo momento dell’emergenza epidemiologica stia prestando attenzione alla rete degli interventi specifici per contrastare le povertà educative, per le disabilità e per le emergenze lavorative. Inoltre, con lo sblocco dei licenziamenti, saranno formate delle professionalità al fine di ricollocare i lavoratori in ambiti settoriali specifici, quali quelli ambientali, digitali, eccetera.

Durante i lavori si è anche fatto cenno ai venti milioni di euro, stanziati in precedenza, che sono stati utilizzati per la ristrutturazione delle sedi dei Centri per l’impiego, abbattendo le barriere architettoniche e investendo sulla transizione digitale.

Sono intervenuti per delucidazioni Monica Canalis (Pd), Francesca Frediani (M4o) e Silvio Magliano (Moderati). In particolare quest’ultimo, ha chiesto all’assessore oltre all’analisi programmatica, il dettaglio delle cifre stanziate.

 




Le aziende del territorio cercano giovani caldaisti: a Novara un corso di formazione con lavoro garantito

Un percorso formativo che consente di ottenere un lavoro qualificato e ben retribuito nelle imprese del territorio: è quanto propone Foraz, l’agenzia formativa di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, con il corso di “preparazione all’abilitazione per la conduzione di generatori di vapore di 2° grado” la cui prossima edizione si svolgerà a partire dal 6 maggio 2024. Il corso ha una durata complessiva di 460 ore, di cui 320 ore di pratica, ed è obbligatorio per l’ammissione agli esami per il conseguimento del “patentino” da caldaista (valido ovunque fino a 70 anni di età). Le lezioni (riservate, per questa edizione, a un massimo di 18 partecipanti) si svolgeranno nella sede Foraz di C.so Cavallotti 25, a Novara, con orario 16.30-19.30. La formazione è ridotta a 70 ore di teoria e 160 ore di pratica a chi ha già il patentino di 3° grado e un diploma di scuola superiore. Un altro corso, sempre con inizio il prossimo 6 maggio, è dedicato al conseguimento del relativo patentino di 1° grado.
«Il corso – spiegano dal Foraz – è rivolto ai diplomati di scuola secondaria di secondo grado che vogliono conseguire la patente per “Conduttore di generatori di vapore di 2° grado”, una figura professionale molto richiesta dalle aziende del territorio.
Chi fosse interessato ci contatti direttamente al numero 0321.620145 o visiti il nostro sito www.foraz.it per avere ulteriori informazioni sugli argomenti delle lezioni e sulle modalità di iscrizione. Esiste, infatti, la possibilità di lasciare i propri recapiti per venire ricontattati in caso vengano programmati corsi analoghi per il conseguimento di patentini da caldaisti con livelli di specializzazione differenti o per altre tipologie di professioni di cui le imprese hanno particolare bisogno».



Elena Chiorino: ” Estensione cassa in deroga”

 L’assessore al Lavoro Elena Chiorino ha dichiarato durante la videoconferenza che in RipartiPiemonte “la cassa integrazione in deroga sarà estesa anche a quelle categoria finora escluse dai provvedimenti del Governo, come le colf, gli stagionali del turismo e i lavoratori intermittenti.

Per l’anticipazione delle indennità abbiamo messo a disposizione 5 milioni del fondo di garanzia di 5 milioni e siamo pronti a coprire le spese di apertura di nuovi conti correnti e stiamo perfezionando gli accordi con le banche.

La priorità è fare in modo che i soldi vengano accreditati quanto prima”.




PNRR: iscrizioni online per ingegneri e architetti all’elenco telematico di Città metropolitana 

Dovranno essere iscritti all’elenco telematico degli operatori economici tutti gli ingegneri e gli architetti interessati ad ottenere incarichi professionali da Città metropolitana di Torino e dai Comuni del territorio convenzionati: un’operazione indispensabile anche e soprattutto in vista dell’avvio dei progetti del piano nazionale PNRR.

Per le procedure negoziate gestite direttamente da Città metropolitana e per quelle delegate quale stazione unica appaltante dai Comuni convenzionati è stato infatti costituito un elenco dal quale selezionare gli operatori economici qualificati per l’affidamento dei servizi di architettura ed ingegneria.

La procedura d’iscrizione per l’aggiornamento dell’albo è aperta fino al 17 marzo in via telematica all’indirizzo  sulla piattaforma Net4Market.

Le prestazioni che rientrano sono:

redazione di documenti di fattibilità delle alternative progettuali; redazione di progetti di fattibilità tecnica ed economica, definitivi ed esecutivi, compresi gli studi propedeutici nelle varie discipline: progettazione integrale dell’opera comprensiva di relazioni generale, tecnica e specialistiche, elaborati grafici e ogni altro documento necessario per la specifica fase progettuale; studi propedeutici e/o specialistici: rilievi planoaltimetrici e rilievi dei manufatti; relazione geotecnica; relazione idrologica; relazione idraulica; relazione archeologica; relazione geologica; relazione sismica e sulle strutture; indagini dei materiali e delle strutture per edifici o opere d’arte esistenti (compresa l’esecuzione delle prove sui materiali); verifica sismica delle strutture esistenti e individuazione delle carenze strutturali; progettazione antincendio; elaborati e relazioni per i requisiti acustici (compresa l’esecuzione di prove sul campo); relazione energetica, diagnosi energetica e certificazione energetica; -prestazioni di natura espropriativa e catastale; -relazione paesaggistica; -Studio di impatto ambientale o di fattibilità ambientale (VIA-VAS- AIA); -Piano di monitoraggio ambientale; direzione lavori, misure e contabilità; coordinamento della sicurezza nelle fasi di progettazione e di esecuzione; attività di supporto al Responsabile del Procedimento; studi di impatto ambientale e screening per procedure di verifica e valutazione di impatto ambientale; servizi di verifica del progetto; collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera e finale o solo finale; collaudo statico; collaudo tecnico funzionale degli impianti.

Le categorie interessate sono:

edilizia, strutture, impianti, infrastrutture per la mobilità, idraulica, tecnologie della informazione e della comunicazione, paesaggio, ambiente, naturalizzazione, agroalimentare, zootecnica, ruralità, foreste, territorio e urbanistica

Le fasce d’importo arrivano fino a 215mila euro.

Ogni professionista è chiamato ad indicare puntualmente categoria, opere, prestazioni e sottoprestazioni con relativa fascia d’importo per cui richiede l’iscrizione .




Digital Career Week 2020. Online al Politecnico di Torino

Il Politecnico di Torino è uno degli atenei italiani in grado di offrire ottime prospettive occupazionali per i propri laureati: il tasso di occupazione ad un anno dalla laurea magistrale è infatti del 90,6%, contro una media nazionale del 87,5% per ingegneria, mentre per architettura è del 73,2% rispetto al 70,6% (fonte dati Almalaurea – indagine 2018 – def. Istat forze di lavoro).

Quest’anno le iniziative a supporto del job placement sono state ampliate e completamente ripensate, sfruttando tutte le potenzialità offerte dagli strumenti digitali che sono stati accolti come un’opportunità interessante da parte degli studenti: sono più di 1.800 i laureandi e laureati che si sono iscritti alla Digital Career Week, evento proposto per la prima volta dal Politecnico in modalità completamente online.

Si tratta della prima delle attività proposte agli studenti dall’Ateneo per l’accompagnamento al lavoro, che comunque durante tutto l’anno possono usufruire di iniziative come eventi di recruitment, percorsi di orientamento al lavoro e cicli di incontri tematici.

Gli appuntamenti sono iniziati la scorsa settimana con l’erogazione di contenuti di orientamento professionale propedeutici per gli studenti, mentre la Digital Career Week è iniziata il 12 ottobre e continuerà fino al 16, per offrire a studenti e laureati la possibilità di interagire con aziende tramite incontri individuali, presentazioni di gruppo e offerte di lavoro.

Fino al 23 ottobre, infine, le aziende potranno fare colloqui di selezione riservati ai candidati scelti tra coloro che hanno risposto a job posting o che hanno partecipato ai webinar, visitato gli stand virtuali e inviato la propria candidatura alle offerte delle aziende.

Anche in un contesto complesso e in continuo cambiamento come quello attuale, dove si stanno delineando nuove modalità di partecipazione ed interazione da remoto, i numeri confermano che sono sempre tantissime le aziende interessate ad assunzioni o inserimenti in stage post-laurea di ragazzi formati al Politecnico, sempre molto ricercati dagli HR delle imprese: 50 le società che hanno aderito all’evento, e hanno potuto contattare più di 1800 studenti e laureati iscritti agli incontri virtuali proposti

“Siamo molto felici del successo di questa iniziativa e di aver potuto creare quest’occasione d’incontro nonostante le difficili condizioni in cui ci troviamo. Non solo la grande partecipazione delle aziende ci conferma la solidità dei percorsi formativi offerti dal nostro ateneo, ma anche l’adesione dei nostri studenti e laureati ai momenti di orientamento professionale ci conferma il loro continuo desiderio di apprendere e la loro la capacità di mettersi in gioco e aprirsi a nuove sfide”, commenta la Vice Rettrice per gli Alumni e l’Accompagnamento al Lavoro Carla Chiasserini.

 

 




E’ online il portale woooow, orientamento scolastico e selezione del lavoro

Il Gruppo dei Giovani imprenditori di Confindustria Piemonte ha messo on-line il progetto Wooooow dedicato all’orientamento e alla formazione e al lavoro. Ideato, promosso e realizzato per la prima volta nel 2012 dal Gruppo Giovani Imprenditori di Novara come un evento fisico che ha coinvolto oltre 10.000 giovani dove era possibile conoscere di persona docenti o rappresentanti delle imprese, Wooooow è stato ora esteso all’intero territorio regionale ed è disponibile anche attraverso un portale digitale.

L’obiettivo è creare un ulteriore canale di comunicazione sempre aggiornato tra giovani, scuola e mondo del lavoro, fruibile in maniera condivisa insieme alle famiglie. Wooooow si rivolge sia a chi sta per scegliere il proprio percorso scolastico, sia a chi cerca un primo impiego. Per allargare al massimo il campo d’azione vengono coinvolte le Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado, le imprese e le agenzie formative che presentano la propria offerta in un unico portale suddiviso per territori, orientamento scolastico e tipo di impiego ricercato.

Al centro del progetto l’Orientatest, grazie al quale si può scoprire qual è l’indirizzo scolastico più adatto alle caratteristiche e agli interessi di ragazze e ragazzi. Per chi ha invece deciso di entrare nel mondo del lavoro, c’è invece la possibilità di un supporto diretto grazie all’interazione che il sistema confindustriale è in grado di offrire. Sono poi presenti nel portale i contatti diretti con tutte le aziende che hanno già deciso di aderire al progetto Wooooow.

“Wooooow comprende già 57 istituti scolastici e 196 imprese da Vercelli, Novara, Biella, Asti, Cuneo, Verbania e Canavese. Il portale e gli eventi fisici vogliono essere una via d’ingresso ‘informata’ verso il mondo del lavoro” spiega il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, Andrea Notari. “Il progetto è gratuito, e ovviamente senza nessun obbligo o registrazione preliminare. E’ un viaggio dentro il proprio futuro, o per chi come me è più avanti negli anni, un ritorno al futuro, con la scoperta di vocazioni nascoste magari sotto al tappeto. In futuro, vorremo poi anche includere il mondo accademico – aggiunge Notari – offrendo così un panorama completo a 360° a chi accede al nostro portale. L’obiettivo è crescere in fretta, per raccogliere il maggior numero di soggetti, e affinare sempre più l’offerta a seconda delle esigenze, e trovare delle risposte che incrocino le aspirazioni di ognuno”.




A gennaio 2020 rallenta la domanda di lavoro delle imprese piemontesi

Programmate circa 36.450 entrate, bene le costruzioni e i servizi,
in difficoltà il manifatturiero

Sono circa 36.450 le entrate programmate dalle imprese piemontesi per
gennaio 2020, 980 unità in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
(-2,6%): il 63% riguarderà lavoratori dipendenti, mentre il 37% sarà
rappresentato da lavoratori non alle dipendenze.

Nel 31% dei casi le entrate previste saranno stabili (era il 23% a gennaio 2019), ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 69% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre gennaio-marzo 2020 le entrate stimate
raggiungeranno le 78.960 unità, circa 7mila unità in meno rispetto a quanto previsto
nel I trimestre 2019.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema
informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Delle 36.450 entrate previste in Piemonte nel mese di gennaio 2020, il 20,3% è
costituito da laureati (in crescita rispetto al 18% di gennaio 2019), il 38,0%
da diplomati 38%, le qualifiche professionali rappresentato il 25,7% e il 16%
è riservato alla scuola dell’obbligo.

Per quanto riguarda la dinamica settoriale sono, ancora una volta, i servizi a
formare la fetta più consistente della domanda di lavoro (68%, con una lieve
crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), in particolare il
commercio, il turismo e i servizi alle persone.

Il comparto manifatturiero, che genera il 32% della domanda di inizio 2020, registra un calo di 1.180 unità rispetto a gennaio 2019. In crescita le entrate programmate delle costruzioni, che passano da 1.940 di gennaio 2019 a 2.130.

Il 32% delle entrate previste per gennaio 2020 in Piemonte sarà destinato a
dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (28%) e a quanto
previsto nel gennaio 2019 a livello regionale (27%), il 29% sarà costituito da operai
specializzati e conduttori di impianti, il 21% riguarderà professioni commerciali e dei
sevizi e solo il 9% sarà composto da impiegati.

Il nuovo anno, inoltre, è iniziato all’insegna di una più elevata difficoltà di
reperimento del personale. In 36 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono
di avere difficoltà a trovare i profili desiderati (a gennaio 2019 incontrava difficoltà
di reperimento il 30% delle aziende). Le professioni più difficili da trovare nel periodo
considerato, sono i tecnici delle vendite, del telemarketing e della distribuzione
commerciale, gli operatori della cura estetica e gli specialisti in scienze informatiche,
fisiche e chimiche.




Unioncamere Piemonte: Previsioni occupazionali, poco meno di 24mila entrate previste ad aprile

Sono circa 23.790 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per aprile 2021, 13.780 unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 1.260 unità in meno rispetto all’analogo periodo del 2019, quando l’economia non era ancora stata investita dalla pandemia da Covid-19.

Il 74,5% riguarderà lavoratori dipendenti, il 17,1% lavoratori somministrati, il 2,3% collaboratori e il 6,1% altri lavoratori non alle dipendenze. Nel 28% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 72% dei casi saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre aprile-giugno 2021 le entrate stimate ammonteranno a 73.580, il 24% delle 306.000 programmate a livello nazionale.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

 

Delle 23.790 entrate previste in Piemonte nel mese di aprile 2021 il 18% è costituito da laureati, il 35% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 21% e il 24%.

In uno scenario in cui l’incertezza appare ancora dominante sono comunque i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro (63%, 7.270 entrate in più rispetto ad aprile 2020 ma 5.520 in meno rispetto ad aprile 2019).

Il comparto manifatturiero, genera circa il 26% della domanda di aprile 2021 mentre il settore edile, grazie anche ai nuovi incentivi, segna 2.670 entrate programmate nel mese di aprile e più di 8mila per l’intero trimestre aprile giugno 2021.

Complessivamente l’industria stima 6.520 entrate in più rispetto ad aprile 2020 e si riporta a valori analoghi al 2019 (60 unità in più).

Il 23% delle entrate previste per aprile 2021 nella nostra regione sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, il 33% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, una percentuale analoga riguarderà impiegati, professioni commerciali e dei servizi e l’11% profili generici.

 

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (43%), segue l’area commerciale e vendita (19%) e quella tecnica e di progettazione (16%), la logistica si attesta all’10%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 7%. L’area direzionale, infine, pesa il 5% delle assunzioni previste

 

Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 33 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota superiore rispetto a quella media nazionale (32 imprese su 100).

Le professioni più difficili da reperire in regione, così come a livello nazionale, a marzo 2021 sono gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (65 aziende su 100) e i Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (64 aziende su 100).




Lavoro, 30640 le assunzioni previste dalle imprese piemontesi per giugno

Sono circa 30.640 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per giugno 2024, valore che sale a 81.280 se si considera l’intero trimestre giugno-agosto 2024.

Il trend appare positivo sia a livello mensile (+420 entrate rispetto a giugno 2023, per una variazione tendenziale del +1,4%), sia su base trimestrale (+1.040 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). A livello complessivo nazionale si registra una sostanziale stabilità rispetto a giugno 2023 (-0,3%) e un leggero incremento sul corrispondente trimestre (+0,6%).

Le entrate in Piemonte a giugno 2024 rappresentano il 21,2% delle 144.900 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 5,4% del totale di quelle nazionali (566mila circa).

Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo 15 aprile-3 maggio 2024.

Il 56,9% delle assunzioni programmate per il mese di giugno riguarda imprese di micro e piccola dimensione (1-49 addetti), il 19,7% realtà di medie dimensioni (50-249 addetti) e il 23,4% grandi aziende (250 dipendenti e oltre).

Il 78,4% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente (valore in crescita di circa due punti rispetto a maggio 2024), il 16,8% lavoratori somministrati (dato stabile), l’1,2% collaboratori e il 3,6% altri lavoratori non alle dipendenze.

La domanda di lavoro anche a giugno 2024 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 60% delle entrate programmate (in crescita di tre punti rispetto al mese precedente), seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 27% dei casi (in calo di un punto su maggio 2024). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 7% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota residuale del 6% del totale complessivo regionale.

Delle 30.640 entrate previste in Piemonte nel mese di giugno 2024 il 14% è costituito da laureati (in diminuzione di un punto rispetto a maggio 2024), il 28% da diplomati (in calo di 2 punti sul mese precedente), le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 38% e il 18%.

Considerando i dati del trimestre giugno-agosto 2024 emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 54.060 entrateil 66,5% del totale (440 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 27.230 entrate, generando il 33,5% della domanda totale e segnando un aumento di circa 590 unità rispetto al periodo giugno-agosto 2023.

Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 81.280 entrate previste nel trimestre giugno-agosto 2024 è il turismo (servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici), con 11.950 ingressi (14,7% del totale), seguito dal commercio, con 11.160 entrate e una quota del 13,7% del totale e dai servizi alle persone, per cui le imprese intervistate presumono di dover effettuare 11.030 assunzioni (il 13,6%).

All’interno del comparto industriale si distinguono il settore edile, con 7.090 entrate previste nel periodo in esame, e le industrie meccaniche ed elettroniche, con 5.700 assunzioni nel trimestre e una quota del 7,0% del totale.

Il 28% delle entrate previste a giugno 2024 in Piemonte sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 19% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 29% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici costituiranno il 15% delle assunzioni del mese.

Più di un’assunzione su tre (35,1%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 20% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato.

Per il 63,2% circa delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 21,6% dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 12,6% coordinerà altre persone.

Il 43% delle entrate sarà inserito nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio (in aumento di un punto rispetto al mese precedente), il 20% nelle aree commerciali e della vendita, il 16% in quelle tecniche e della progettazione. La logistica assorbirà l’11% circa delle assunzioni programmate per il mese di giugno 2024, l’area amministrativa e quella direzionale genereranno entrambe una quota pari al 5%.

Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: a giugno sono difficili da reperire il 50,8% dei profili professionali ricercati, quota di poco superiore rispetto a un anno prima e in aumento di un punto rispetto a maggio 2024. L’incidenza delle posizioni lavorative che rischiano di restare scoperte in Piemonte è, inoltre, più elevata rispetto alla media nazionale (47,6%).

Le difficoltà di reperimento sono legate in primo luogo alla mancanza di candidati (33,6%, in diminuzione rispetto a giugno 2023), cui segue l’inadeguata preparazione degli stessi (11,8%, quota in crescita rispetto ad un anno fa).

Le professioni più difficili da reperire in Piemonte nel mese di giugno 2024

 

Entrate previste

di cui difficoltà di reperimento

Operai specializzati e addetti alle rifiniture nelle costruzioni

1.090

85,5

Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili

840

78,1

Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica

480

76,2

Fabbri, ferrai, costruttori di utensili

440

73,1

Operai specializzati installazione/manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche

710

71,4

Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi

360

71,3

Tecnici della salute

820

70,2

Totale

30.640

50,8

Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior

Tra le figure più difficili da trovare, con una difficoltà di reperimento in tutti i casi superiore al 70%, si individuano professioni per lo più legate al mondo manifatturiero e delle costruzioni.

 

Al primo posto si collocano gli Operai specializzati e addetti alle rifiniture nelle costruzioni (l’85,5% delle circa 1.090 entrate programmate è di difficile reperimento), seguono con circa 840 entrate previste e una difficoltà nel reperirle del 78,1% i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili. Nel mese di giugno 2024 vengono ricercati circa 480 fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e non vengono trovati nel 76,2% dei casi.

Tra le altre figure che le imprese non riescono a trovare sul mercato del lavoro si annoverano anche fabbri ferrai costruttori di utensili (73,1%)operai specializzati installazione/manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (71,4%)tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (71,3%) e tecnici della salute (70,2%).

Nel dettaglio dei titoli di studio, la ricerca di personale laureato sarà difficoltosa per una quota superiore a quella media regionale (51,2%); tra gli indirizzi che presentano le criticità maggiori si individuano quello sanitario e paramedico (77,0%), chimico-farmaceutico (76,9%), scienze matematiche, fisiche e informatiche (72,0%) e ingegneria civile ed architettura (68,3%).

Le imprese lamentano elevata difficoltà anche nel reperimento di candidati con istruzione tecnica superiore (ITS, 72,7%, in crescita rispetto al dato di maggio, quando il 66,5% delle figure richieste rischiava di rimanere scoperto).

livello secondario si riscontrano nel complesso problematicità (50,6%) nel reperimento di candidati lievemente inferiori alla media regionale. Vi sono, tuttavia, indirizzi che segnalano un mismatch tra domanda e offerta di lavoro particolarmente elevato, quali elettronica ed elettrotecnica (74,4%)produzione e manutenzione industriale e artigianale (72,0%) e meccanica, meccatronica ed energia (71,1%).

Per quanto riguarda, infine, la qualifica di formazione o diploma professionale (la difficoltà di reperimento media del titolo di studio è del 51,6%), i problemi maggiori si segnalano per gli indirizzi elettrico (71,3%), riparazione di veicoli a motore (65,1%) e meccanico (64,5%).




Cercare (e trovare) lavoro durante la ripartenza, come entrare nel radar dell’head hunter

C‘è chi ormai da mesi, da ben prima della crisi sanitaria, è alla ricerca di un nuovo lavoro. Altri, viste le incertezze crescenti in settori come quello ricettivo e della ristorazione, hanno deciso di iniziare a mandare le proprie autocandidature proprio in queste settimane. E tante altre persone ancora, pur avendo un’occupazione, hanno scelto di mettersi alla ricerca di un nuovo posto, per avere nuovi stimoli, nuove sfide e nuove possibilità di carriera.

La situazione, però, non è delle più semplici: il lungo e inedito lockdown, accompagnato dai timori delle imprese, rendono la ricerca di un nuovo lavoro più difficoltosa. Ma non certo impossibile, tanto più che molte imprese continuano a cercare nuovi talenti da inserire nel proprio organico, facendosi aiutare, soprattutto nel caso dei profili più qualificati, da esperti head hunter.

«Dopo un ovvio rallentamento tra metà marzo e inizio aprile» spiega Carola Adami, head hunter e CEO dell’agenzia di selezione del personale Adami & Associati «le nostre aziende clienti sono tornate a valutare l’inserimento di nuovi talenti a ritmi prossimi alla normalità. In queste ultime settimane, per esempio, abbiamo notato una decisa crescita delle richieste di profili informatici puri, nonché di altre figure altamente qualificate nell’ambito Finance ed Engineering. E se le imprese non hanno mai completamente smesso di ricercare dei profili strategici da inserire nei propri team» spiega l’head hunter «da metà aprile in poi c’è stato anche un importante aumento delle ricerche di lavoro da parte dei candidati» .

Chi si sta mettendo alla ricerca di un nuovo lavoro, dunque, deve affrontare un mercato del lavoro segnato sì da molte imprese desiderose di inserire nuove risorse, ma condito anche da un non trascurabile timore, e da un’elevata concorrenza.

Specialmente in questo momento i candidati dovrebbero quindi cercare di entrare nel radar dei cacciatori di teste. Ma come fare?

«Entrare in contatto con un head hunter non è certo impossibile: la principale via da seguire è quella di controllare le posizioni aperte sul portale di riferimento del cacciatore di teste.

È però necessario rivolgersi a dei professionisti specializzati nel settore di interesse, partendo dal presupposto che le migliori agenzie di head hunting si occupano solamente di aree specifiche, per poter offrire alle aziende e ai candidati il migliore dei servizi. Detto questo, è necessario presentarsi al meglio, rispondendo unicamente agli annunci in linea con la propria figura professionale e curando attentamente il proprio network, nonché la propria immagine online.

In ogni modo è importante impegnarsi per costruire un rapporto costruttivo e di fiducia con il proprio head hunter di riferimento: non si sa mai quando potrebbe arrivare l’offerta perfetta» conclude la Adami.