Gli esoscheletri in ambito lavorativo tra innovazione, sicurezza ed efficienza

Le patologie lavoro-correlate a carico del sistema muscolo-scheletrico sono le più frequenti sul posto di lavoro e corrispondo a circa il 70% di tutte le malattie professionali. La quota maggiore di queste, oltre il 40%, interessa la colonna vertebrale. In questo contesto l’uso di esoscheletri robotici può essere determinante per rendere più sicuro il lavoro in ambito manifatturiero, logistico e delle costruzioni.

L’uso di queste soluzioni, peraltro, è appoggiato e promosso dall’INAIL che, ne riconosce l’utilità inserendone l’acquisto nell’elenco degli interventi che contribuiscono a raggiugere una riduzione del tasso applicato al “premio” annuale.

Confartigianato Cuneo ha organizzato, in collaborazione GEA Solutions snc e COMAU, primaria azienda italiana specializzata nei processi di automazione, servizi di produzione e robot, un momento di confronto per approfondire queste opportunità, strettamente collegata al tema della sicurezza sul lavoro, lo scorso 26 ottobre presso l’Ufficio di Zona di Ceva.

«Questi strumenti – commentano Enrico Molineri e Giorgio Merlino, rispettivamente presidente e vicepresidente della Zona di Ceva di Confartigianato Cuneo – possono mitigare i fattori di rischio da sovraccarico biomeccanico, diminuendo fino al 30% lo sforzo fisico di operatori e operatrici, determinando, di conseguenza, una riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali croniche».

Dopo i saluti istituzionali si sono susseguiti gli interventi di Gilberto Marino, responsabile Area Sicurezza sul Lavoro di Confartigianato Cuneo, Fabrizio Basiglio, Med.Art Servizi (servizi di medicina del lavoro) e Roberto Agosto, GEA Solutions. In chiusura i partecipanti hanno anche potuto testare un esoscheletro attraverso esercitazioni e dimostrazioni pratiche.




L’Energy Center del Politecnico col vento in poppa

All’ultima edizione della Barcolana, ha preso parte un’imbarcazione coi simboli del progetto RECOCER, a supporto della creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili. Progetto gestito in collaborazione col Consorzio Univer.

La regata più grande del mondo, domenica 8 ottobre, ha dato spettacolo nel golfo di Trieste. Tra le 1.773 vele in partenza, una più di tutte si è segnalata per l’importanza del messaggio che portava. E in questo c’è lo zampino dell’Energy Center del Politecnico di Torino, impegnato dal 2016 a sostenere progetti che forniscono supporto strategico ad autorità locali, enti nazionali e transnazionali, su politiche e tecnologie energetiche.

Il progetto RECOCER.

Si è scelto il prestigioso contesto della Barcolana per dare voce al progetto RECOCER, che la Comunità Collinare del Friuli sta coordinando con il supporto tecnico-scientifico dell’Energy Center del Politecnico di Torino e del Consorzio Univer. Si tratta di una delle più interessanti iniziative a supporto della creazione di CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), finora attivate in Italia. Basti pensare che la Regione Friuli-Venezia Giulia ha già stanziato un budget di 5,4 milioni di euro.

Cosa sono le CER.

Le CER sono associazioni tra liberi cittadini, pubblica amministrazione, piccole e medie imprese, enti pubblici territoriali e attività commerciali che fondano il proprio sviluppo sull’obiettivo di produrre, consumare e scambiare energia rinnovabile a livello locale. Chi ne fa parte, decide di unire le proprie forze con gli altri componenti, al fine di ottenere un consumo sostenibile di energia ricavata da fonti rinnovabili, per avvicinarsi sempre più a un autoconsumo basato sulle proprie risorse e per promuovere una transizione energetica.

Le CER e i porti.

C’è un motivo se l’Energy Center, in collaborazione con IFEC (Forum Italiano delle Comunità Energetiche), sta studiando il tema delle CER in ambito portuale. Si tratta di località altamente interessate al concetto di redistribuzione dell’energia: i porti turistici possono avere disponibilità di energia “green” da distribuire alle imbarcazioni, anche a quelle con motori termici e a vela, che necessitano comunque di corrente elettrica.

C’è poi una questione di marketing e comunicazione. I porti turistici hanno una grande visibilità, che può generare consapevolezza nel favorire la rivoluzione “green”: ossia una complementarietà fra energia rinnovabile prodotta e consumata a livello locale, con una logica di circolarità.

L’impegno dell’Energy Center.

La scelta di partecipare alla Barcolana è stata dunque un tentativo di fornire applicazione concreta al modello di CER teorizzato. Ed è stata l’occasione per riaffermare la mission della struttura torinese: «Vorrei ricordare – commenta Romano Borchiellini, Referente del Rettore del Politecnico – che L’Energy Center ha dato vita insieme al WEC Italia a IFEC: il primo Forum Italiano permanente sulle Comunità Energetiche. Da ciò si evince quanto crediamo, sosteniamo e investiamo nei progetti che pongono le Comunità Energetiche Rinnovabili al centro della transizione ecologica. Ben vengano dunque tutte le iniziative che mirano a informare e incuriosire i cittadini sull’importanza della diffusione delle CER».

Il Piemonte e le CER.

Anche in Piemonte c’è fermento e molte sono le iniziative in atto. «In particolare nei nostri territori – dichiara l’Ing. Carlo Piazza, presidente del Consorzio Univer – stiamo procedendo alla  costituzione di Comunità Energetiche nei comuni di Livorno Ferraris, Ozzano e Rosignano Monferrato. Parallelamente, riceviamo richieste di approfondimento e sollecitazioni anche da parte del mondo industriale. Lo testimonia il forte interessamento al tema CER, manifestato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia. Segnali di attenzione e partecipazione da parte del territorio, che ci spingono ad accelerare in questa direzione».




CNA Piemonte, CNA Liguria, CNA Valle d’Aosta – Finale Regionale Premio Cambiamenti 2023

è svolta nella splendida cornice del Castello Visconteo di Novara l’edizione 2023 del Premio Cambiamenti finale del Nord ovest organizzato da CNA Piemonte, CNA Liguria e CNA Valle D’Aosta

Il premio è dedicato alle imprese fondate sul coraggio e sulle capacità delle persone che in un contesto difficile come quello odierno scommettono sulle proprie idee.
Il concorso scopre, premia e sostiene le migliori imprese italiane nate negli ultimi anni (dopo il 1° gennaio 2019) che hanno saputo riscoprire le tradizioni, promuovere il proprio territorio e la comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro.

Cambiamenti 2023, intitolato ‘Intelligenze naturali’ ha lobiettivo di riconoscere il merito e offrire occasioni di confronto e visibilità a quelle imprese che con la loro attività rappresentano ogni giorno il meglio dell’Italia e rendono il Paese competitivo.

L’edizione 2023 del Premio Cambiamenti finale del Nord Ovest è stata vinta dalla startup Human Drone Team.

La startup è stata premiata dall’Assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca Matteo Marnati che ha sottolineato la grande valorizzazione che il premio Cambiamenti ha saputo fornire alle startup partecipanti.

La startup si occupa di formazione e impiego di droni negli ambiti di ricerca e soccorso, fotogrammetria, ispezioni, monitoraggio e videosorveglianza.

Grazie alla collaborazione con l’Istituto Sant’Anna di Pisa e l’Università di Firenze, la startup mira a sviluppare nuovi software per il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’acquisizione di dati anche per il soccorso in mare.

Per quest’ultima tematica in particolare Human Drone Team sta sviluppando un sistema di ricerca basato sull’Intelligenza Artificiale per una gestione multipla, e in volo autonomo, di una flotta di droni per la ricerca di dispersi in mare mediante telecamere termiche e dispositivi calo/mantenimento sul soggetto, di life jacket. Questa attività risulta fondamentale in caso di caduta di soggetti da navi e situazioni di emergenza in mare in prossimità del litorale.

“C’è tanta emozione, ma soprattutto pensiamo al raggiungimento di un traguardo per un lavoro che ormai dura da un anno. Siamo felici per la possibilità di continuare con questo progetto e vederlo poi veramente in azione e realizzato. Soprattutto questa sera si è parlato tanto di coraggio e credo che ce ne stiamo mettendo tanto, assieme al giusto timore di fronte agli ostacoli. Siamo felicissimi di aver vinto questo premio ma non solo: abbiamo avuto modo di conoscere meglio CNA e anche di incontrare tante startup che come noi stanno affrontando questo percorso con le loro progettualità.”, affermano Ettore Ardisson e Simone Pietra Caprina di Human Drone Team.

Le menzioni:

  • CityZ vince il ‘Premio Scanferla’ per l’innovazione
  • Le Peg riceve la menzione per la sostenibilità
  • NOUS riceve la menzione AIRC

Le startup finaliste:

  1. Agree NET: una startup innovativa che opera nel recupero e nella valorizzazione di sottoprodotti agricoli finalizzati alla produzione di materiali e soluzioni sostenibili, biodegradabili e biobased per il packaging dei prodotti freschi.
  2. Astrospace: una piattaforma di servizi informativi per il settore aerospaziale e per tutti gli appassionati e spettatori dell’esplorazione spaziale. Sta costruendo una piattaforma che ruota attorno ad analisi, informazione di qualità e persone.
  3. BioGermogliO: una startup di menti giovani che applica i parametri di un’agricoltura biorigenerativa e che si occupa di ricerca e sviluppo dell’agricoltura acquaponica con colture ad alto contenuto di nutrimenti, attraverso l’applicazione di sensoristica ed elettronica avanzata.
  4. CityZ: startup del settore dello smart parking la cui innovativa tecnologia comprende l’Adhesive Smart Parking Sensor. Offre un servizio di parking as Service (PaaS) con un modello di abbonamento all inclusive per le città.
  5. Fattoria di Pol: azienda agricola dedicata alla produzione di basilico con tecnica aeroponica e di ortaggi e canapa biologici. L’azienda è impegnata nel risparmio di risorse come acqua, fertilizzanti, suolo e all’utilizzo di energie rinnovabili.
  6. Human Drone Team: startup che si occupa di servizi di formazione e impiego di droni negli ambiti di: ricerca e soccorso, fotogrammetria, ispezioni, monitoraggio e videosorveglianza. Mira a sviluppare nuovi software per il miglioramento delle condizioni di lavoro, acquisizione dati e soccorso in mare.
  7. Le Peg: azienda femminile che si basa sulla creatività e sulla sostenibilità. Con il recupero di tessuti fine serie e di scarto Le Peg si occupa della produzione sartoriale di abbigliamento e accessori donna e del noleggio di abbigliamento alta moda per cerimonia.
  8. Mercato Itinerante: startup innovativa che ha l’obiettivo di sostenere i mercati rionali e aiutarli a essere nuovamente competitivi con la GDO. In particolare ha sviluppato un market place innovativo che replica l’esperienza del mercato e permette di ricevere la freschezza dei mercati direttamente a domicilio.
  9. Nous: azienda che ha sviluppato un’alternativa alla caffeina senza effetti collaterali e offre una soluzione ecosostenibile all’industria delle bevande energetiche. L’obiettivo è raggiungere l’impatto zero creando valore anche dai propri scarti.
  10. Nova Stark: si occupa di monitoraggio ambientale indoor attraverso sensori IoT di precisione. L’obiettivo è aiutare i produttori a ridurre le perdite di prodotto e risparmiare sui costi energetici grazie ad algoritmi di machine learning.
  11. Safher: ha sviluppato un’app mobile che combatte la violenza contro le donne. Offre una soluzione per tutelare le donne durante i loro spostamenti attraverso un servizio di navigazione e videochiamata, per intervenire in caso di pericolo grazie a un tasto SOS.
  12. TackPay: consente alle aziende e ai privati di inviare, ricevere e gestire mance in modo completamente digitale. Tramite un semplice QRcode i clienti possono premiare lo staff direttamente senza che la procedura gravi sull’azienda.
  13. Vortex: nasce per risolvere il problema dello spreco legato agli scarti della filiera industriale agroalimentare grazie a un processo tecnologico che permette di trasformare i sottoprodotti in materie prime innovative ricche di proprietà. Queste vengono utilizzate nella formulazione di prodotti cosmetici che l’azienda commercializza attraverso il marchio proprietario NasteBeauty.



Maltempo: Coldiretti, il Po sale di oltre 1 metro in un giorno

Le intense precipitazioni hanno fatto innalzare di oltre 1 metro in un solo giorno il fiume Po. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti a Boretto in provincia di Reggio Emilia sugli effetti del maltempo che ha fatto scattare l’allerta della protezione civile con nubifragi, allagamenti e fiumi in piena.

La situazione del Po che rimane sotto i livelli di guardia – sottolinea la Coldiretti – è pero’ rappresentativa dello stato dei corsi d’acqua della Penisola con il rischio piene per il verificarsi di precipitazioni record che il terreno dopo un lungo periodo di caldo e siccità fa piu’ fatica ad assorbire.

Il risultato – continua la Coldiretti – sono alberi abbattuti, allagamenti e smottamenti a macchia di leopardo lungo la Penisola con oltre 9 comuni su 10 (il 93,9% del totale) che secondo l’Ispra hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni, anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, il rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense.

Il cambiamento climatico – precisa la Coldiretti – si abbatte su un territorio fragile a causa della cementificazione e dell’abbandono con l’Italia che ha perso quasi 1/3 (30%) dei terreni coltivati nell’ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla tenuta idrogeologica, sul deficit produttivo del Paese e sulla dipendenza agroalimentare dall’estero.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti anche grazie al Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.




Saggezza ed esperienza: questi i valori dei Pensionati di Confagricoltura

La saggezza e l’esperienza degli anziani sono preziose risorse per le giovani generazioni”: è questo il messaggio principale che è stato espresso nella giornata di domenica 22 ottobre durante l’incontro Anpa l’associazione nazionale dei Pensionati della Confagricoltura che quest’anno ha fatto tappa nell’Astigiano, presso il ristorante “Da Mariuccia” a Tigliole.

La riunione annuale dell’ANPA è da sempre un’occasione ricca di significato e un importante confronto su tematiche interessanti per tutti coloro che vivono e sono coinvolti in agricoltura, di qualunque età”, ha affermato il direttore Confagricoltura della di Asti Mariagrazia Baravalle che ha coordinato e moderato l’intero dibattito. “Siamo contenti che questi incontri siano ripresi dopo la sosta forzata a causa del Covid e siamo altrettanto felici che quest’anno l’incontro sia qui nell’Astigiano”, ha detto il presidente dell’Anpa di Asti Franco Matta.

Il convegno ha visto la presenza di numerose autorità appartenenti sia al mondo confederale che politici locali come il sindaco di San Damiano Davide Migliasso, nella veste anche di consigliere provinciale con delega ad Agricoltura Caccia e Pesca.

Ringrazio di cuore tutto lo staff della Confagricoltura di Asti per l’organizzazione della giornata”, ha affermato Angelo Santori Segretario nazionale Anpa, in collegamento da remoto. “Si parla spesso di anziani e di terza età, ma non sempre si riesce a comprendere a fondo gli innumerevoli problemi che affliggono questa categoria, soprattutto per quanto riguarda le fasce non più autosufficienti. Eppure gli anziani sono dispensatori di amore e pilastri insostituibili del welfare familiare. La politica dovrebbe impegnarsi di più in tal senso”. “La vostra è una generazione che ha molto da dire ma che parla poco e che ha dimostrato con i fatti di avere a cuore questo territorio. Siete per me e per tutti un esempio per i giovani agricoltori e a voi va un sentito ringraziamento per tutto ciò che avete fatto e che state ancora facendo”, ha dichiarato Gabriele Baldi, presidente della Confagricoltura di Asti. E se Ernesto Balma, presidente di Anpa Piemonte sostiene che “è necessario cedere il testimone ma al tempo stesso dare consigli ai giovani per aiutarli a crescere”, Luca Brondelli di Brondello, membro di giunta di Confagricoltura afferma che, “è importante avere radici solide e quelle radici sono rappresentate da voi pensionati che ci ricordate più con l’esempio che con le parole che cosa vuol dire l’attaccamento all’Organizzazione”.

Successivamente l’incontro è entrato nel vivo con gli interventi dei due relatori: Roberta Evangelisti, di “Nutrilamente”, consulente alimentare,  ha affrontato l’argomento “Mangiare sano: che cosa significa” e ha parlato di quanto sia importante nutrirci di cibi semplici utilizzando materie prime che ci crescono intorno: “viviamo in un territorio con prodotti ricchi di alimenti nutritivi che ci permettono di mantenere in equilibrio in nostro sistema psicofisico, rispettando al tempo stesso l’equilibrio dell’ambiente circostante”, ha affermato Evangelisti.

Sandro Marenco, esperto di comunicazione e “social prof” si è invece occupato del tema “Generazioni a confronto sui social”. Marenco ha evidenziato, con esempi molto chiari, come le persone anziane possano rappresentare una risorsa per il mondo dei social network. Anche coloro che non sono iscritti a queste piattaforme.

Le conclusioni del convegno sono state affidate a Antonio Zampedri, vicepresidente nazionale Anpa: “Gli anziani sono uno “strumento” di cui la società può disporre per  educare le nuove generazioni. E’ necessario che avvenga un patto fra generazioni affinché la saggezza degli anziani possa essere di aiuto all’intraprendenza dei giovani. Tuttavia gli anziani non vanno lasciati soli. Ci sono tante persone che vivono nella più completa solitudine e avrebbero solo bisogno della compagnia di qualcuno. Non disperdiamo questo patrimonio autentico”.

Al termine del convegno è seguito il consueto pranzo sociale, a base di prodotti tipici astigiani, che è stato allietato da piacevole musica con la splendida voce della cantante Sonia De Castelli.

 




Nati mortalità delle imprese piemontesi: III trimestre si chiude con saldo debolmente positivo

Rallentano, rispetto al III trimestre 2022, le iscrizioni (4.217, -3,3%),

mentre le cessazioni risultano stabili (3.751, +0,5%)

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel periodo luglio-settembre 2023 il tessuto imprenditoriale piemontese abbia mostrato una sostanziale stabilità, frutto di dinamiche differenziate registrate a livello settoriale e territoriale.

Le nuove realtà imprenditoriali iscritte in Piemonte nel III trimestre 2023 sono risultate pari a 4.217, 143 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (-3,3%).  L’ammontare delle imprese che ha, per contro, cessato la propria attività (valutato al netto delle cancellazioni d’ufficio) è di 3.751 unità, 18 in più nel confronto annuale (+0,5%). Il saldo appare comunque positivo per 466 unità (+627 nel III trimestre 2022).

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2023 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta a 424.236 realtà imprenditoriali, il 7,1% delle imprese nazionali.

“I dati del terzo trimestre dell’anno ci parlano di un Piemonte che sembra stare alla finestra: il risultato complessivo pare debole e privo di slancio. In un contesto internazionale messo sotto stress da continui squilibri geopolitici e da conseguenti contraccolpi economici interni negativi, il tessuto imprenditoriale fa fatica a credere in sé stesso. Gli imprenditori, per scommettere sul futuro e far nascere una nuova azienda, hanno bisogno di accompagnamento, misure efficaci e azioni tese a innescare un percorso di crescita virtuoso, dove i processi di digitalizzazione e green siano al centro delle policy pubbliche” argomenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita solo debolmente positivopari al +0,11%, dato di poco inferiore a quello registrato nel III trimestre del 2022 (+0,15%) e peggiore della dinamica messa a segno, nel periodo luglio-settembre 2023, dal tessuto imprenditoriale a livello complessivo nazionale (+0,26%).

Il dato regionale sintetizza dinamiche differenziate a livello territoriale. Il tessuto imprenditoriale di Novara registra un tasso di crescita del +0,20% che, pur non distinguendosi per particolare dinamismo, colloca il territorio in cima alla graduatoria delle province piemontesi. Cuneo (+0,14%), Torino (+0,13%) e il Verbano C.O. (+0,10%) restituiscono andamenti prossimi al dato regionale; il bilancio imprenditoriale è positivo, seppur di poco, anche per le province di Alessandria (+0,06%) e Asti (+0,03%), mentre i tessuti imprenditoriali di Vercelli (-0,01%) e Biella (-0,05%) hanno registrato un saldo negativo tra aperture e chiusure.

Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del tessuto imprenditoriale piemontese continua a essere quello delle società di capitale, che mostrano un tasso di crescita del +0,58%, giungendo a rappresentare il 21,2% delle aziende con sede legale sul territorio regionale. Il bilancio tra aperture e chiusure appare sostanzialmente stabile per le imprese individuali (+0,04%), negativo, invece, per le altre forme (-0,07%) e, soprattutto, per le società di persone (-0,16%).  

A livello settoriale, i comparti degli altri servizi e delle costruzioni manifestano, anche nel periodo luglio-settembre 2023, le dinamiche migliori, registrando tassi di variazione dello stock rispettivamente del +0,43% e +0,38%. Il bilancio è positivo anche per il settore del turismo (+0,30%); la base imprenditoriale dell’industria in senso stretto risulta stabile (+0,03%), mentre quelle del commercio (-0,11%) e dell’agricoltura (-0,18%) appaiono in lieve contrazione.




Trecentomila euro per attirare il turismo dei piemontesi nel mondo

“Vogliamo favorire il turismo degli originari del Piemonte sparsi nel mondo, che vogliono conoscere la terra delle loro radici” è quanto ha ribadito l’assessore Maurizio Marrone durante la presentazione della proposta di deliberazione sugli interventi regionali in materia di movimenti migratori per il 2023.

Il Consiglio regionale ha approvato il documento all’unanimità dei votanti (28 sì e 15 non partecipanti al voto).

Marrone ha spiegato che per le iniziative riservate agli emigrati piemontesi sono disponibili 295 mila euro, dei quali 120 mila destinati alle varie associazioni, oggetto di una revisione per appurare quelle ancora in attività.

Sono confermati 18 mila euro per due storici musei, quello dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo di Frossasco (To) e quello di Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo (Vco).

L’assessore ha anche annunciato un duplice stanziamento speciale nazionale di 100 mila euro per il primo e di 200 mila per il secondo sito museale.

Tra i diversi interventi, 15 mila euro verranno infine stanziati per le iniziative legate al cinquantesimo anniversario del Monumento dedicato ai piemontesi nel mondo di San Pietro in Val Lemina (To).

Nel dibattito sono intervenuti Monica Canalis (Pd), che ha sottolineato l’importanza di evitare l’oblio ma anche di considerare l’emigrazione di chi oggi abbandona il Piemonte per inseguire il lavoro all’estero, e Silvana Accossato (Luv), che si è soffermata sulle nuove emigrazioni.

Diego Sarno (Pd) è invece stato critico su quella che ha definito strumentalizzazione politica del “Festival Radici” sull’identità.

Alberto Preioni (Lega) nel suo intervento ha voluto confrontare l’emigrazione dei piemontesi nel mondo con quello che oggi è il fenomeno migratorio che interessa l’Italia.

Domenico Ravetti (Pd) si è soffermato sulla gestione dei flussi di persone che oggi si spostano da un paese all’altro. Valter Marin (Lega) ha infine sostenuto i contenuti del provvedimento.




PAC e monosuccessione colturale, Confagricoltura Piemonte: “Il divieto è ostacolo per economia reale e attività imprese”

Anche alla luce delle recenti vicende politiche di carattere internazionale, Confagricoltura Piemonte esprime preoccupazione e perplessità sul divieto previsto dalla nuova PAC di coltivare nello stesso terreno, per due anni consecutivi, lo stesso prodotto, per ragioni di tutela ambientale e sostenibilità.

 

Riteniamo che tale divieto sia fortemente penalizzante per gli imprenditori agricoli e per il Made in Italy in generale” dichiara il presidente Enrico Allasia e precisa “In un Paese in cui il contesto culturale e alimentare è profondamente diverso tra nord e sud, applicare indistintamente l’avvicendamento colturale comporta notevoli difficoltà socio – economiche”.

 

Ad essere coinvolte in prima linea in Piemonte sono le filiere cerealicole – foraggere e a cascata la zootecnia, per la quale tali coltivazioni sono prettamente destinate (si pensi che nel 2022 la superficie totale di mais, in Regione, è stata pari a 130.420 ettari).

 

Confagricoltura Piemonte sottolinea come questa PAC sia sempre meno orientata al mercato: in un quadro segnato da grandi incertezze, l’Italia, forte delle sue tradizioni, costituisce un modello per i Paesi del Mediterraneo e, in un’ottica di aumento della popolazione e di lotta contro la fame, ha grandi potenzialità per incrementare la sua capacità produttiva. “Si tratta in primis di sicurezza e qualità alimentare: vanno rispettate pedissequamente tutte le regole sulle importazioni, soprattutto da quei Paesi come il Brasile per la soia, la Turchia per il grano e l’India per il riso, che si sono affacciati ai nostri mercati come novelli esportatori”.

 

“È poi una questione di indipendenza alimentare: è fondamentale la salvaguardia del potenziale produttivo agricolo italiano, lasciando l’imprenditore libero di scegliere, valutare cosa sia più conveniente fare, anche dal punto di vista agronomico, oltre che da quello meramente economico” fa notare Allasia.

Sulla delicata questione, Confagricoltura Piemonte ha raccolto le perplessità dagli imprenditori agricoli riguardo le semine del 2024, incerte a causa del vincolo di lasciare il 4% di un terreno a riposo: quest’operazione comporta una perdita economica per l’agricoltore, che oltretutto su quella porzione paga le tasse. Così come le pratiche di sovesciamento che prevedono coltivazioni intermedie, che non vengono portate a fine ciclo ma arate e sotterrate prima della maturazione, garantendo sì al terreno un apporto di azoto e sostanze organiche utili alla coltura successiva ma non portando alcun beneficio economico per l’agricoltore, dal momento che quella produzione non viene né raccolta, né tantomeno venduta.

 




Un contributo di 300.000 euro per l’estensione fibra ottica nelle Valli Olimpiche

La Città metropolitana di Torino concederà un contributo di 300.000 euro all’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, per sostenere l’estensione della dorsale in fibra ottica tra le Valli di Susa e Chisone nella tratta Fenestrelle-Oulx, a favore degli operatori attivi sul territorio e delle utenze pubbliche e private che fruiscono dei servizi di connettività garantiti dall’attuale infrastruttura. Il contributo è previsto da un decreto della Consigliera delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategicaSonia Cambursano, con il quale viene approvato uno schema di accordo per la diffusione della banda larga e la riduzione del digital divide. L’accordo definisce lo scopo e le modalità della collaborazione tra la Città metropolitana, il Consorzio TOP-IX-Torino Piemonte Internet EXchange, l’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, i Comuni di Cesana Torinese, Fenestrelle, Oulx, Pragelato, Sestriere e Usseaux.

Come spiega la Consigliera metropolitana delegata Sonia Cambursano, “il progetto presentato da TOP-IX e oggetto dell’accordo prevede innanzitutto il ripristino e l’utilizzo della rete in fibra ottica realizzata in vista delle Olimpiadi Invernali del 2006 e abbandonata dopo l’evento olimpico. Il territorio ospiterà nuovamente nei prossimi anni eventi sportivi di rilevanza mondiale. Senza dimenticare che, per i cittadini residenti nelle valli, siano essi operatori turistici, famiglie, persone anziane e fragili, volontari che operano nelle associazioni, la banda larga è uno strumento essenziale per scongiurare l’isolamento sociale ed economico”.

Il progetto presentato dal Consorzio TOP-IX si propone di dare ridondanza ai collegamenti oggi separati in Valle Susa (con nodi attivi su Torino da Avigliana, Bussoleno, Susa, Oulx Bardonecchia) e in Valle Chisone (oggi limitati a Pinasca e, entro inizio novembre, a Fenestrelle). Una volta uniti in un anello, tali collegamenti saranno funzionanti anche nel caso di interruzioni della fibra. Una volta completato l’anello, sarà possibile, se e dove necessario, collegare in fibra eventuali particolari utenze prossime al percorso della fibra stessa. L’anello così realizzato garantirà la massima affidabilità e disponibilità al sistema, migliorando in modo significativo le prestazioni della rete, in termini di capacità di trasportosicurezza e garanzia di servizio. Oltre a migliorare l’affidabilità delle connessioni Internet in entrambe le Valli, sarà possibile in futuro, con una progettazione e finanziamenti ad hoc, ottimizzare le coperture radio nelle aree ancora oggi digitalmente disagiate ad UsseauxPragelatoSestriere e Cesana. Inoltre, dopo l’attivazione del nodo di Fenestrelle, si potrà realizzare un progetto, già nelle intenzioni del GAL locale, per la digitalizzazione, con servizi diretti ai cittadini delle frazioni di FenestrelleUsseaux Roure; in particolare a vantaggio dei cittadini anziani e più fragili, con servizi quali la telemedicina. Il progetto potrà essere esteso alle frazioni di PinascaPerosa ArgentinaPomaretto e ad altre località vicine ai nodi.

La nuova infrastruttura darà maggiore affidabilità alla rete della Val Cenischia, realizzata mediante la collaborazione con Open Fiber e grazie alla disponibilità di un asset di Iren Energia. Sarà inoltre possibile, attraverso la nuova infrastruttura, supportare Open Fiber nell’attivazione di eventuali punti di contatto nazionali della rete a banda ultra larga in fase di realizzazione anche in Val Chisone. L’infrastruttura potrà essere anche di supporto per i futuri servizi di connettività che saranno erogati durante i Giochi Mondiali Universitari invernali del 2025.

Grazie alla soluzione ad anello proposta, i disservizi, per taglio fibra o manutenzioni ordinarie e straordinarie, si ridurranno notevolmente e i circuiti saranno repentinamente riattivati mediante la riconvergenza automatica e l’instradamento dei pacchetti su percorsi alternativi lungo l’anello in fibra ottica. L’infrastruttura ad anello garantirà anche una protezione nella gestione ed erogazione dei servizi telematici lungo l’autostrada A32 e in direzione del traforo del Frejus. In futuro si potrà migliorare l’affidabilità della rete in direzione Bardonecchia (tratta fuori dall’anello in fibra ottica previsto nel progetto), mediante l’acquisizione di una coppia di fibre ottiche nella tratta indicata, nella disponibilità di un operatore del Consorzio TOP-IX.




Medioriente, Allasia: “Dobbiamo monitorare le situazioni di pericolo per i cittadini”

Il presidente del Consiglio, Stefano Allasia, ha ricevuto il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Torino, il colonnello Roberto De Cinti.

“Un colloquio cordiale e sincero – spiega Allasia – che ci ha permesso di scambiare diverse riflessioni sul momento storico, economico e sociale che sta vivendo il nostro Paese, la nostra Torino.
Tanti i temi su cui abbiamo interagito: la percezione del concetto di sicurezza, la mancanza di lavoro, il costo della vita sempre crescente, le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, il disagio giovanile che sfocia in azioni criminali di gruppo e la gestione dei flussi migratori.
Ma anche un occhio alle vicende internazionali che aumentano i timori e le paure: dal conflitto in Ucraina, a quello altrettanto cruento che ha fatto riesplodere la questione israeliano-palestinese e che inevitabilmente ha visto nelle ultime ore alzare il livello di allerta in tutte le città per possibili atti terroristici”.
“Situazioni che, abbiamo condiviso non senza preoccupazione, devono essere monitorate attentamente per riuscire a far sentire la vicinanza dello Stato ai cittadini.
Tutela della collettività che avviene in modo migliore e puntuale anche quando istituzioni diverse, come il Consiglio regionale e l’Arma, continuano a collaborare fattivamente”, conclude Allasia.

Gallerie multimediali