Confagricoltura Alessandria: nell’Ovadese pronti a raccogliere le uve del Dolcetto

Nell’Ovadese ci si appresta a raccogliere le uve di Dolcetto, lo storico vitigno a bacca rossa. Quello della vendemmia è insieme un momento conclusivo, perché l’uva ha terminato il suo corso di maturazione sui filari, ma anche di nuovo inizio in quanto parte il processo di vinificazione… un po’ come il momento storico che stiamo vivendo – di ripartenza – dopo la pandemia.

Ricordo che la nostra agricoltura non si è fermata e continuerà a garantire il miglior cibo sulle tavole degli italiani ed estere. Invito i consumatori a bere (consapevolmente) i vini provenienti dalle nostre terre, perché dentro si trova tutta la dedizione e la cura delle nostre imprese vitivinicole” commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello.

DOLCETTO

Qualità e quantità delle uve 2020:
A circa due settimane dalla vendemmia la qualità mediamente è buona.
“Se quest’ultimo periodo non ci riserva cattive sorprese arriveremo con uve sane e mature al punto giusto; adesso abbiamo bisogno che cali il caldo torrido e si vada verso le temperature più consone al periodo con notti già un po’ più lunghe e più fresche. In qualche areale, soprattutto nei vigneti giovani, le viti sono un po’ in sofferenza per una carenza d’acqua, ma visto ciò che succede in giro per l’Italia quando piove, va bene così. Quantitativamente ad inizio stagione è stata un’annata generosa, ma le aziende, per il prodotto di cui hanno bisogno, ormai di prassi, eseguono il diradamento, come prescrive il disciplinare” afferma, sentito da Confagricoltura Alessandria, il presidente del Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Italo Danielli.

Problematiche fitopatologiche e tecniche specifiche dell’annata 2020:
“Sotto questo aspetto è stata un’annata molto impegnativa – prosegue Danielli – Nei mesi cruciali l’andamento climatico ha favorito l’insorgenza di fitopatologie in modo massiccio; in quel periodo il caldo e l’umidità hanno reso difficili e poco efficaci i trattamenti antiperonosporici. Spesso ci sono state giornate ventose, che hanno favorito la diffusione e hanno reso più difficili e meno efficaci i trattamenti per l’oidio. Infine, sembra che ci sia una recrudescenza della flavescenza dorata, anche se non abbiamo dati certi al momento”.

Reperimento di manodopera per la vendemmia segnalate dei tuoi associati:
“Sotto quest’aspetto esiste un po’ di preoccupazione, se ci saranno problemi nel reperimento della forza lavoro che arriva dall’estero, purtroppo però si potrebbe sopperire a questa mancanza con modalità semplici per assunzione di forza lavoro locale, tra i tanti che in altri settori hanno piacere o bisogno di lavorare” commenta il Presidente del Consorzio di tutela, che continua: “Questo è un annoso problema che non trova soluzione. A mio parere esistono le modalità per fare incontrare i due bisogni, tutelando sia i produttori che i lavoratori in sicurezza e legalità”.

Situazione del mercato relativamente alle rispettive denominazioni (giacenze comprese) e riflessi Covid sulle vendite:

“Prima del Covid non esistevano problemi di eccedenze. Certamente dei principali canali di vendita l’unico che ha tenuto è stato la GDO, canale nel quale come Ovada DOCG non siamo praticamente presenti. Gli altri – Horeca, importatori e vendita diretta legata al turismo enogastronomico – hanno avuto un crollo da marzo a fine giugno. Alcune aziende hanno sopperito in parte con un aumento delle vendite on-line. Fortunatamente la nostra denominazione ha spiccata attitudine all’invecchiamento, quindi chi in questo periodo acquisterà i nostri vini avrà delle piacevoli sorprese” ha concluso il presidente del Consorzio d’Ovada, Danielli.

 

 




Esonero dai contributi Inps dei datori di lavoro, cresce il malcontento

Ieri Confagricoltura Piemonte aveva preso posizione contro la decisione del Governo di escludere, in particolare, il settore frutticolo o l’orticolo dall’esenzione del pagamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, prevista nel cosiddetto “decreto Rilancio”.

Anche dall’Emilia Romagna si levano critiche.  Confagricoltura Emilia Romagna chiede “un immediato intervento compensativo per le filiere escluse dall’esonero dei pagamenti dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro ossia l’ortofrutta, l’olivicoltura, la silvicoltura e la filiera del legno. È inconcepibile che il legislatore si sia dimenticato di questi comparti, che peraltro hanno sofferto almeno quanto il cerealicolo o il vitivinicolo della crisi causata dal lockdown e dall’epidemia sanitaria”.

Da Milano sull’argomento prende posizione anche Confagricoltura Lombardia. “Considerata l’importanza della silvicoltura e della filiera del legno nella gestione attiva del territorio, ribadita più volte da innumerevoli studi scientifici e accettata dal mondo politico – dichiara il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli – l’esclusione del codice Ateco 02 dall’esonero contributivo comporterebbe una grave discriminazione verso l’intero settore. Senza dimenticare il mondo dell’ortofrutta e dell’olivicoltura, anch’essi non inseriti nell’articolo. Ci auguriamo che la ministra Teresa Bellanova – conclude Boselli – possa condividere questa ragionevole richiesta ed intervenire con celerità a tutela di questi tre settori”.




Agriturist Alessandria: allergie alimentari, buone pratiche per chi somministra pasti o merende

Agriturist Alessandria in collaborazione con l’Associazione Ligure Allergici e il supporto di Confagricoltura Alessandria ha organizzato mercoledì 23 settembre dalle 10,30 il webinar “Buone pratiche da utilizzare durante il servizio di pasti o merende di adulti e bambini che dichiarano allergie o intolleranze”.

Dopo l’introduzione del presidente Agriturist Alessandria Franco Priarone, sono seguiti gli interventi dei relatori.

Massimo Alfieri, presidente dell’Associazione Ligure Allergici, ne ha spiegato la mission: “A.L.A. è un’associazione di volontariato senza fini di lucro costituita dai familiari e dai pazienti che soffrono di asma, malattie allergiche cutanee, respiratorie, allergie alimentari, allergie ai farmaci ed alle punture di insetti e in generale a tutti i tipi di allergia.

La solidarietà tra pazienti è di fondamentale importanza per riuscire a sensibilizzare i Responsabili della Sanità riguardo ai problemi sanitari e socio-economici inerenti le patologie legate ad asma e allergie. La vita per gli allergici alimentari non è semplice: gustare un buon piatto è spesso fonte di preoccupazione anziché costituire un normale e piacevole gesto quotidiano. Un ingrediente che per i più rappresenta una prelibatezza, per un allergico può essere fonte di gravi reazioni, anche mortali. Ecco perché la nostra associazione mette a disposizione di chi si occupa di ristorazione corsi e molto materiale per capire come cucinare i piatti in sicurezza”.

E’ seguito l’intervento di Roberto Barone, vice presidente Associazione Ligure Allergici: “Per i clienti che soffrono di allergie e intolleranze alimentari è importante capire da subito che viene data la dovuta attenzione alla problematica. Riscontrare che le indicazioni degli allergeni siano scritte sui menù, sulle lavagnette o in altri strumenti di comunicazione, così come una corretta e chiara comunicazione verbale con il personale di sala, sono spesso gli indici di gradimento essenziali per la scelta di un locale e trasmettono fiducia nelle persone allergiche. Purtroppo non tutti ancora conoscono la differenza tra allergia e intolleranza alimentare e le reazioni che possono scatenare.

La corretta informazione e le buone prassi che si possono adottare nella preparazione e distribuzione dei pasti sono essenziali per consentire, soprattutto a chi soffre di allergie alimentari gravi, di frequentare in sicurezza e con piacere agriturismi, ristoranti, alberghi e bar”.

“Le allergie alimentari sono alla base delle più rischiose reazioni agli alimenti; interessano circa il 4% della popolazione infantile e il 2% degli adulti e nel 60% dei casi avviene mangiando fuori casa – ha spiegato Paola Minale, responsabile Comitato Scientifico Associazione Ligure Allergici – La reazione allergica può portare alla anafilassi, una manifestazione acuta in cui il pronto riconoscimento e le corrette procedure d’azione sono nel vero senso della parola di vitale importanza. Conoscere gli allergeni più frequentemente responsabili, comunicarli correttamente ai diretti interessati, e avere un piano di azione che comprenda l’uso di farmaci salvavita in caso di emergenza sono alla base delle buone pratiche della ristorazione collettiva”.

Le conclusioni sono state curate dal direttore di Confagricoltura Alessandria, Cristina Bagnasco, dal presidente di Agriturist Piemonte, Lorenzo Morandi e da Franco Priarone.
“L’interessante collaborazione iniziata con A.L.A. è volta a fornire agli agriturismi associati spunti e buone azioni da attuare nel lavoro quotidiano a contatto con la clientela. Siamo certi che il taglio più pratico che teorico dato a questo seminario abbia aiutato le nostre strutture extra alberghiere a comprendere meglio l’argomento, perché spesso le difficoltà che si incontrano legate alle allergie derivano dalla limitata esperienza concreta, non dalla sfera dell’informazione che riscontriamo sia buona” ha concluso Priarone.




Torino. Sul territorio metropolitano riaperte le strade

Il deciso decrescere della criticità meteo idrologica siglato dal bollettino di allerta di oggi, 4 ottobre, che resta ancora giallo per le zone della Val Chiusella e della Pianura settentrionale e verde per tutte le altre del territorio metropolitano, ha consentito di riaprire e pulire alcune della strade che il servizio di Viabilità della Città metropolitana ha dovuto chiudere ieri.

Sono state riaperte già ieri la Sp. 40 fra Foglizzo e San Benigno, la Sp. 66 chiusa a Brosso per una frana,  chiusa stanotte e riaperta in giornata la Sp. 89 a Torrazza per allagamenti in provincia di Vercelli; nella giornata di oggi sono state riaperte anche la Sp. 56 (chiusa ieri fra fra Strambino e l’incrocio con la Sp. 78) dove però nei prossimi giorni verranno eseguiti lavori di ripristino delle banchine e del rilevato, la Sp. 69.

“Abbiamo passato ore di preoccupazione segnate da lutti e danni che hanno colpito molte province piemontesi” commenta il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco, che ha la delega alla protezione civile. “Ringrazio i cantonieri del dipartimento di viabilità della Città metropolitana di Torino i volontari, e i Sindaci che, come sempre, hanno fatto molto più del loro dovere per monitorare e risolvere le situazioni più critiche”.




La formazione come leva per la ripartenza. 
Da Fondimpresa 10 milioni di euro per le micro e le piccole imprese

Attraverso l’Avviso “2/2020”, Fondimpresa stanzia 10 milioni di euro per sostenere la presentazione di Piani formativi sul Conto Formazione per sostenere le micro e le piccole imprese aderenti. Le aziende interessate potranno presentare i piani a partire dalle ore 9:00 del 20 ottobre 2020 e fino al 31 dicembre 2020.

La misura riguarda progetti di formazione interaziendali ovvero con dipendenti impiegati in più imprese ed – eventualmente – anche in regioni diverse.
Il contributo aggiuntivo è riservato esclusivamente alle micro e piccole imprese. In Piemonte sono 7.294 le aziende che potenzialmente possono usufruire di questa opportunità.

Ciascun Piano formativo deve prevedere la partecipazione di almeno 5 lavoratori per un numero minimo di 12 ore di formazione pro-capite in una o più azioni formative.
“Si tratta di una misura importante soprattutto se inquadrata nell’attuale contesto generale” ha dichiarato Paolo Balistreri, Presidente di OBR Piemonte, articolazione territoriale regionale di Fondimpresa, che aggiunge – Il bonus formativo prevede contributi che possono variare dai 1.500 fino ai 3.500 euro per azienda. Le imprese potranno delegare a Fondimpresa il pagamento del fornitore, con evidenti vantaggi anche in chiave di gestione della cassa e delle procedure amministrative”.

“Abbiamo per le mani uno strumento innovativo, – aggiunge Il Presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto – ideato a sostegno della fase di ripresa delle imprese e del Paese in un periodo di emergenza sanitaria. Un ulteriore aiuto alle nostre aziende deriva dal fatto che tra i destinatari del Piano possano essere inseriti i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni, in deroga e gli apprendisti per attività formative diverse dalla formazione obbligatoria prevista dal contratto.”




Confindustria Piemonte incontra i parlamentari

Si è tenuto oggi, in videoconferenza, l’incontro tra Confindustria Piemonte e i parlamentari nazionali ed europei eletti in Piemonte. Tre gli ambiti principali delle proposte avanzate dagli industriali per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR: contenuti per il Piano Transizione 4.0 e capitale umano, ITS e istanze in tema di lavoro, Infrastrutture e Corridoi Europei.

«Il nostro Piemonte è una delle regioni più importanti del Paese – ha dichiarato Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemontee può esprimere eccellenze in termini di prodotti, processi, servizi, e anche grandi capacità imprenditoriali, come ha dimostrato la reazione al fermo delle attività. Gli assi prioritari su cui agire per consolidare la ripartenza appena avviata sono chiari: trasformazione 4.0 dell’industria, sostenuta da competenze specializzate; politiche a supporto della produttività del lavoro e infine infrastrutture, materiali e immateriali, efficienti. Il Piano su cui stiamo lavorando insieme ai nostri parlamentari ci offre gli strumenti necessari a rafforzare la competitività e lo sviluppo del territorio, dobbiamo saper cogliere questa opportunità con un’azione concertata tra tutti gli attori».

SISTEMA PRODUTTIVO

Primo tema chiave per la ripartenza e lo sviluppo del sistema produttivo è il sostegno all’industria in ottica di trasformazione digitale: accanto ai progetti già attivi come DIH Piemonte e CIM4.0, altre iniziative tra cui il Manufacturing Technology and Competence Center e l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale necessitano di essere consolidate. Agenda Digitale, completamento del Piano BUL regionale e sviluppo della tecnologia 5G evidenziano un oggettivo deficit di sviluppo per il Piemonte, mentre particolare attenzione va posta al sostegno alle filiere regionali di specializzazione intelligente (S3). Per quanto riguarda i Poli di Innovazione, occorre proseguire l’esperienza positiva dei cluster anche nella programmazione 2021-2027. Capitolo misure di sostegno alle imprese, PMI in particolare, è urgente avviare e monitorare il confronto a regia nazionale per la predisposizione del prossimo Accordo di Partenariato. In ottica di Transizione verde, infine, attuare interventi per perseguire la sostenibilità e la tutela ambientale nei processi industriali.

ITS E LAVORO

Fondamentale mettere in campo azioni per il consolidamento e la crescita del sistema ITS e definire ambiti formativi coerenti fra ITS e Università riducendo dispersione, abbandono e mismatch domanda/offerta di lavoro tecnico. Si avanzano inoltre alcune osservazioni alle misure in materia di lavoro contenute nelle Linee Guida del PNRR: riduzione del costo del lavoro attraverso la diminuzione dei contributi sociali a carico del datore; aumento della produttività del lavoro attraverso incentivi fiscali al welfare contrattuale e promozione della contrattazione decentrata; promozione di percorsi di digitalizzazione nei luoghi di lavoro; promozione della flessibilità oraria; riforma degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

INFRASTRUTTURE 

Strumento di competitività di territori e imprese per assicurare quantità e qualità negli «scambi», le infrastrutture necessitano di una visione a lungo termine e priorità a investimenti in grado di garantire una mobilità, di persone e merci, sicura, veloce, moderna e connessa. Obiettivi prioritari rimangono, per il settore ferroviario, il completamento del disegno europeo TEN-T delle linee AV in Italia; per la logistica, lo sviluppo della retroportualità piemontese e la Digitalizzazione del sistema delle merci attraverso la Piattaforma Logistica Nazionale digitale; manutenzione e sicurezza per la rete stradale e autostradale, con un’attenzione particolare alla ricostruzione nei luoghi investiti dai recenti eventi alluvionali.

 

 




Consiglio regionale: attività 2021 all’insegna dell’online per il Comitato Resistenza

Il Covid è un’emergenza che sta cambiando radicalmente le nostre priorità e il nostro modo di lavorare, ma le tecnologie ci aiuteranno a realizzare quanti più progetti possibile. Vogliamo portare nelle case dei piemontesi il messaggio che il Comitato continuerà a portare avanti i valori e le finalità per cui è nato, anche grazie alle risorse aggiuntive che abbiamo stanziato nei mesi scorsi.

È il commento del presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, e del vicepresidente Mauro Salizzoni durante la plenaria del Comitato Resistenza e Costituzione, riunito per un primo confronto sulle attività del 2021.

Dagli Istituti Storici e dalle Associazioni è arrivato forte l’invito a sfruttare le tecnologie a distanza per non interrompere le attività, a partire dal Progetto di Storia Contemporanea, e continuare le collaborazioni con gli istituti scolastici della regione.

Il Comitato si è dato appuntamento prima della fine dell’anno per definire nel dettaglio i progetti futuri.

Alla riunione sono intervenuti anche i consiglieri Daniele Valle (Pd) e Francesca Frediani (M5S).

In chiusura Allasia ha anticipato che chiederà al Consiglio regionale di prendere le distanze dalle violenze che hanno colpito duramente Torino nei giorni scorsi.




Pubblicata manifestazione d’interesse per operatori disponibili a fare assistenza pazienti covid

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte rinnova la manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di operatori disponibili a prestare assistenza nelle strutture che ospitano pazienti affetti da Covid-19.

La candidatura può essere presentata da operatori socio-sanitari, studenti che stanno frequentando un corso per operatore socio-sanitario, persone in possesso di una laurea triennale da Educatore professionale, del diploma di Tecnico dei servizi socio-sanitari, dell’attestato di assistente familiare, del titolo di infermiera volontaria, nonché da chi ha svolto per almeno sei mesi assistenza al domicilio di anziani non autosufficienti e disabili con regolare contratto di lavoro.

“In questo momento di grave difficoltà, in cui moltissimi operatori socio-assistenziali non possono lavorare perché positivi al Covid – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino – viene nuovamente pubblicata la manifestazione d’interesse per tutti coloro che vorranno prestare attività all’interno delle strutture per anziani o negli “alberghi assistiti” in cui viene garantito un presidio socio-sanitario. Si tratta di un’importante opportunità lavorativa che consente anche di aiutare le persone più fragili e dà un supporto importante in questo momento al nostro sistema socio-sanitario”.

Un analogo provvedimento pubblicato nel marzo scorso aveva consentito l’assunzione di oltre 5.000 operatori, tra i quali più di 1000 iscritti ai corsi da operatore socio-sanitario che attraverso questa attività hanno ottenuto il riconoscimento delle 500 ore di tirocinio formativo.

Il testo della manifestazione di interesse e il modulo di partecipazione sono pubblicati su questo link

 

 




Trasformazione digitale: due webinar con Schneider Electric per presentare le nuove tecnologie gestionali 

Nell’ambito dell’accordo fra Confindustria e Schneider Electric, volto a sensibilizzare le imprese sulle opportunità offerte dalle tecnologie digitali, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) organizza due webinar: “Garantire la continuità operativa delle imprese in tempo di crisi grazie a un approccio digitale”, in programma venerdì 27 novembre 2020 alle 11, e “Smart Manufacturing: benefici dell’interconnessione macchine”, in programma alle 11 di mercoledì 2 dicembre 2020.

Durante il primo incontro verranno illustrate le procedure e le azioni correttive per reagire a impatti negativi inaspettati e per disporre della tecnologia più adeguata alla gestione ottimale degli impianti, in una prospettiva di sempre maggiore sostenibilità e competitività. Nel secondo incontro saranno illustrati i vantaggi dell’acquisizione e dello scambio automatico dei dati produttivi e delle informazioni ricavabili dall’interconnessione dal parco-macchine aziendale a tutti i livelli organizzativi: dagli operatori agli imprenditori.

«La rivoluzione digitale – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – sta radicalmente trasformando i modelli di business, di produzione e di relazione con i clienti e sta fortemente accelerando l’evoluzione dei prodotti e dei servizi anche nei settori industriali più tradizionali. Le tecnologie digitali sono in grado di accrescere notevolmente l’efficienza delle imprese, di migliorare la flessibilità e la capacità di risposta alle esigenze di personalizzazione dei prodotti, oltre che di realizzare una migliore integrazione fra beni e servizi».

 

 




“Serve più rispetto per le donne, sono un motore importante dell’economia”

È un virus senza vaccino, una pandemia silenziosa che si diffonde per l’85% tra le mura domestiche e che produce dati allarmanti: nel mondo ogni giorno avvengono 137 femminicidi, una grave piaga sociale a cui dopo duemila anni nessuno è ancora riuscito a porre rimedio.

Istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite quale “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, la data del 25 novembre rappresenta ogni anno un’occasione per riaccendere i riflettori su una faccia della nostra società che si rifà agli istinti più brutali e prevaricatori del genere umano.

E contro questo fenomeno, che nel lockdown ha fatto registrare una recrudescenza, si rivolge l’appello del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Cuneo, un esercito “rosa” di imprenditrici in costante aumento, che da sempre difende i valori del lavoro e della famiglia, dimostrando intraprendenza e capacità manageriali non comuni.

«Questa ricorrenza – commenta Katia Manassero, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Cuneo – ci impone di riflettere con attenzione sull’evoluzione dei rapporti sociali ed in particolare di quello tra uomo e donna. Legami spesso ossessivi e malati, nei quali il partner esercita sulla compagna una sorta di diritto di possesso, andando a svilirne volontà e stima. Purtroppo, con l’arrivo della pandemia e la necessità di vivere di più in casa, le situazioni vessatorie nei confronti delle donne sono drammaticamente aumentati. Si va dalla violenza fisica, a quella verbale, a quella psicologica e sessuale. Occorre agire con fermezza contro questi comportamenti e le prime ad opporsi devono essere proprio le donne, con le loro capacità, il loro coraggio e il recupero della loro indipendenza socio-economica. E soprattutto nessuna donna deve vergognarsi di chiedere aiuto quando si ritrova a subire casi di violenza».

«Anche il mondo maschile – aggiunge Luca Crosetto, presidente di Confartigianato imprese Cuneo – in una giornata così significativa deve far sentire il suo appoggio alle donne, condannando duramente tutti coloro che agiscono con violenza nei loro confronti. La nostra Associazione ha sempre tenuto in grande considerazione l’apporto femminile, sia in ambito dirigenziale che imprenditoriale e lavorativo. Nei nostri uffici, oltre il 67% dei dipendenti è donna e le imprese rosa associate sono un motore insostituibile per il nostro artigianato. Abbiamo bisogno, più che mai in questo difficile momento, di uno scatto culturale che guardi ad una maggiore collaborazione di genere, senza prevaricazioni e nel pieno rispetto dei ruoli e delle capacità di ognuno».