Assemblea annuale di Confagricoltura Piemonte: a Novarello una tavola rotonda sull’agricoltura del futuro

Si è svolta il 30 giugno, all’Hotel Novarello Resort & Spa di Granozzo con Monticello, l’assemblea annuale di Confagricoltura Piemonte, organizzata con la partecipazione dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) e di SpinEnergy – Agrovoltaico.

 

Le risaie novaresi sono dunque servite da sfondo per fare il punto sulla situazione della Federazione degli imprenditori agricoli piemontesi guidata dal presidente Enrico Allasia. “Sono stati due mandati intensi, ricchi di eventi imprevedibili che ci hanno obbligato molte volte a ripensare, anche in modo radicale, al nostro modo di fare agricoltura” ha affermato all’apertura dei lavori Allasia, che a dicembre, dopo sei anni alla presidenza terminerà il suo incarico.

 

Dopo una prima parte riservata ai soci, la mattinata è proseguita con una tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo “Verso l’agricoltura del futuro: un nuovo concetto di prodotto, processo e risorsa”, condotta da Gianfranco Quaglia, giornalista della Stampa, con gli interventi dell’assessore alla Ricerca e Ambiente Matteo Marnati, dell’assessore all’Agricoltura Protopapa e con le relazioni della dott.ssa Eliana Baici e della dott.ssa Cinzia Mainini, rispettivamente docente di Politica economica e ricercatrice, del DiSSTE (Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica) dell’Università del Piemonte Orientale. “Per far fronte ai cambiamenti climatici sempre più frequenti, l’agricoltura deve collaborare con i settori strategici dell’economia: non possiamo pensare che l’attore principale del benessere ambientale non si interfacci con il tessuto industriale e con il settore terziario dei servizi, che sul territorio hanno impatti importanti a tutti i livelli” ha affermato la dott.ssa Baici.

 

Il concetto di sostenibilità economico ambientale, di tutela e di salvaguardia dei prodotti tipici è stato sviluppato anche dal direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, in collegamento per l’occasione da Roma. “Conosco bene le criticità che interessano la regione Piemonte e mi auguro che le autorità presenti ascoltino la voce degli agricoltori in sala, che ogni giorno affrontano i rincari energetici, la minaccia della PSA, la crisi idrica o per contro, alluvioni inaspettate” ha concluso il direttore generale.

 

In collegamento dal Giappone, infine, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha sottolineato quanto il settore primario sia fondamentale per gli equilibri e la stabilità di un Paese. “Come per gli altri settori produttivi, il futuro dell’agricoltura è legato alle innovazioni. È necessario, quindi, guardare con fiducia, senza pregiudizi, ai risultati della ricerca scientifica, utilizzando tutte le innovazioni disponibili, comprese quelle dell’ingegneria genetica”.

 

Il presidente ha anche voluto ricordare come la PAC sia nata nel 1960 con l’obiettivo di tutelare il reddito degli agricoltori e la sicurezza alimentare dei cittadini europei. “E’ importante continuare a lavorare per questo, così come è importante che la PAC rimanga una politica economica, anche per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della transizione ecologica, per le quali occorreranno sicuramente ulteriori fondi dedicati”.

 




Indagine confindustriale sul mercato del lavoro

Si è svolto il webinar “I numeri per le risorse umane: i risultati delle indagini Confindustria sul lavoro come strumento per gli HR manager”, organizzato dall’Unione Industriali Torino con altre 22 Associazioni territoriali del Sistema insieme a Confindustria Lombardia.

Il webinar ha rappresentato l’occasione per esporre i dati dell’edizione 2023 del progetto, che coinvolge da diversi anni un numero sempre crescente di associazioni confindustriali, con l’obiettivo di monitorare annualmente le dinamiche del mercato del lavoro. All’edizione 2023 del monitoraggio – che ha coinvolto in maniera omogenea dal punto di vista territoriale e dimensionale oltre 2 mila aziende del sistema Confindustria, per un totale di quasi 400 mila addetti – hanno aderito 23 associazioni del Centro Nord che, a integrazione dell’indagine nazionale, hanno analizzato quattro diverse aree del mercato del lavoro: gestione del personale, organizzazione del lavoro, politiche di assunzione, tassi di assenza.

Di seguito i principali risultati dell’indagine delle 23 associazioni di Confindustria:

  • Sono stati messi a budget aumenti mediamente pari al 2,9%, con punte del 4,4% nel metalmeccanico, ma per far fronte all’aumento dell’inflazione nel 2022 il 57,6% delle imprese è intervenuta a sostegno del potere d’acquisto delle retribuzioni;
  • Lo strumento più utilizzato a supporto dei lavoratori è stato il welfare aziendale (62%);
  • Il 63% delle aziende ha erogato premi di risultato;
  • Il 29% delle aziende ha affermato di essere alle prese con processi di ricambio generazionale;
  • L’80% delle aziende ha effettuato ricerche di personale e tra queste il 70% ha avuto difficoltà a trovare le figure professionali ricercate: ne consegue che il 56% delle imprese ha difficoltà a reperire lavoratori;
  • Il 51% delle aziende ha utilizzato lo smart working nel 2022 coinvolgendo il 28% dei lavoratori elegibili. Tra i vantaggi dell’uso dello smart working indicati dalle imprese vi sono l’attrazione e la fidelizzazione delle risorse umane (51,5%) e la riduzione dell’assenteismo (48,8%);

Focus Piemonte – In Piemonte hanno collaborato all’indagine 526 aziende associate al sistema confindustriale piemontese, per 91mila addetti, fornendo risultati che testimoniano una elevata vitalità e capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato del lavoro regionale.

  • Il 58% delle imprese ha messo in atto interventi per far fronte all’aumento dell’inflazione nel 2022. Chi non l’ha fatto è stato principalmente per vincoli finanziari e competitivi, più raramente hanno ritenuto spettasse al CCNL farlo. Lo strumento più utilizzato è stato il welfare aziendale, scelto dal 62% delle imprese;
  • Il 63% delle aziende ha erogato dei premi di risultato;
  • Il 62% delle aziende mette a disposizione il welfare aziendale con forti differenze dimensionali: tra le imprese di grandi dimensioni l’81% applica welfare aziendale, tra le medie il 57%, le piccole imprese il 46%; a livello settoriale il welfare è più diffuso in ambito industriale (63%) rispetto ai servizi (58%);
  • Nel 2022 il 51% delle aziende ha utilizzato lo smart working coinvolgendo il 28% dei lavoratori elegibili. Il 75% delle aziende piemontesi ha avuto un vantaggio nell’introduzione dello smart working mentre solo il 33% ha segnalato qualche tipo di criticità, solo l’8% ha dichiarato impatti solo negativi;
  • L’indagine ha riscontrato che il 29% delle imprese piemontesi è alle prese con un ricambio generazionale a fronte del quale vengono riscontrate difficoltà di reperimento di nuove risorse professionali. Il 70% incontra specifiche difficoltà in riferimento a mansioni manuali e tecniche, a conferma della necessità, ben nota e più volte ribadita da Confindustria, che si debba rafforzare l’orientamento e i percorsi formativi professionalizzanti.

Il webinar, introdotto dal Segretario generale di Confindustria Lombardia Dario Voltattorni, ha visto gli interventi di Andrea Fioni, Centro Studi Assolombarda, che ha presentato i risultati dell’indagine, e a seguire nella tavola rotonda con le imprese di Federico Clemente, Direttore HR di ITEMA Spa, Massimiliano Crespi, Direttore HR SEA Milan Airports, Pietro Paolo Origgi, Head of HR & Social Dialogue di Danone Spa e Ilaria Rasulo, Head of HR di Antares Vision Spa. L’incontro è stato moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Rita Querzè ed è stato seguito online da oltre 600 utenti.




Le tecnologie aerospaziali piemontesi al Paris Air Show 2023

Il sistema Piemonte dell’aerospazio consolida la propria presenza al Paris Air Show per ribadire il ruolo di protagonista in questa fase di fermento del settore e di sviluppo di progetti. Dal 19 al 25 giugno a Le Bourget nell’ampio spazio espositivo di 200 mq, organizzato dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) nell’ambito del Progetto Integrato di Filiera (PIF) “Aerospazio” – promosso da Regione Piemonte e co-finanziato dal Piano di Sviluppo e Coesione 2000-2020 – e del Progetto “Beni Industriali” finanziato da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, sono 17 le PMI piemontesi espressione dell’eccellenza regionale aerospaziale.


Il Piemonte ospita sul proprio territorio grandi player dell’industria aerospaziale – Leonardo, GE Avio Aero, Thales Alenia Space, ALTEC, Collins Aerospace – e un nucleo di oltre 350 PMI
 (fonte: Distretto Aerospaziale Piemontese): insieme queste aziende mettono a disposizione dei principali attori internazionali una filiera completa caratterizzata da know-how, capacità tecniche, manifattura di alto livello. L’aerospazio in Piemonte, infatti, registra un fatturato complessivo di 7 miliardi di euro e impiega oltre 22.000 addetti, detenendo il 20% delle esportazioni italiane del settore.

 

Al salone di Parigi-Le Bourget la delegazione piemontese presenta una filiera completa che risponde ai bisogni di tutti i comparti dell’industria Aeronautica, Spazio e Difesa. All’interno dello spazio espositivo è stato allestito un percorso mostra in cui le 17 PMI propongono alla committenza internazionale prodotti e tecnologie di ultima generazione, in particolare: componenti meccanici, soluzioni per il trasporto dei fluidi, strumenti scientifici, soluzioni per l’ottimizzazione della supply chain, linee di assemblaggio di strutture integrate, servizi di ingegneria, trattamenti superficiali, isolamento termico, cablaggio, progettazione, ingegneria e simulazione, soluzioni ICT, sistemi elettrici ed elettronici, sistemi per l’assemblaggio e la manutenzione di aeromobili.

Il 20 giugno lo stand del Piemonte ospiterà il workshop, “Unleashing the Sky’s Potential: Aerospace Excellence, Innovative Trends, and Investment Opportunities in Piemonte”. Interverranno all’incontro l’Assessore all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca e l’Assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano, il Segretario Generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, il Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone, la Presidente del Distretto Aerospaziale Fulvia Quagliotti e i rappresentanti dei key player internazionali localizzati in Piemonte: Leonardo, GE Avio Aero, Thales Alenia Space, Collins Aerospace. Insieme animeranno un momento di approfondimento che combina alla presentazione delle competenze del territorio le opportunità di business e investimento. Manifattura di alto livello, ingegneria, prototipazione, propulsione, robotica e automazione, sistemi unmanned di ultima generazione, fino all’additive manufacturing e le nuove frontiere della lunar economy: il Piemonte offre eccellenze industriali nel settore aerospaziale e un ecosistema completo, composto da una consolidata rete di PMI, importanti grandi aziende, un crescente flusso di startup dall’alto valore tecnologico, centri di ricerca pubblici e privati, Poli di Innovazione e una forte presenza accademica di forte attrattiva sia per i buyer che per gli investitori esteri.

La presenza al Paris Air Show, il più grande evento mondiale dell’aerospazio in programma e punto d’incontro privilegiato per la comunità internazionale del settore dove espandere le collaborazioni tra partner industriali a livello globale consente anche di coinvolgere la comunità internazionale del settore nei prossimi Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention per l’aerospazio organizzata in Italia che torna a Torino con la nona edizione dal 28 al 30 novembre. Il Paris Air Show, che dal 1909 riunisce operatori da tutto il mondo, è infatti un’occasione imperdibile per invitare i player internazionali ad Aerospace & Defense Meetings e presentare innovazioni e tecnologie di ultima generazione made in Piemonte.  La scorsa edizione ha registrato oltre 2.450 partecipanti da 49 Paesi, 150 start-up da 21 Paesi, più di 316.000 visitatori, di cui 140.000 specializzati da 185 Paesi, 304 delegazioni ufficiali da 98 Paesi, 2.700 giornalisti e ordini per 140 miliardi di dollari. Anche per le imprese piemontesi si tratta di un appuntamento irrinunciabile nella roadmap di promozione sui mercati esteri, in continuità con gli altri appuntamenti del 2022 e del 2023, ovvero Aeromart Toulouse, Aircraft Interiors Expo, Farnborough International Air Show, IAC-International Astronautical Congress e che le condurrà a novembre alla nuova edizione di Aerospace & Defense Meetings a Torino.

 

La Francia è tra i primi tre partner commerciali di settore del Piemonte in ambito europeo rappresentando uno sbocco di primaria importanza per le PMI regionali, data la prossimità geografica e la storicità delle relazioni. Tra le collaborazioni già attive, in campo Difesa spiccano il Rafale, A400M, NH-90, e Tiger; nel comparto civile l’A320, A321, 500/600 e A320NEO, A330, A350, Dassault Falcon 2000 and 6x Business Jet e i Regional Aircraft di ATR; nel comparto spaziale il vettore Ariane 5 e 6, che rappresenta il programma principale, i programmi ESA ExoMars e Mars Sample Return, e i programmi in nuovi settori commerciali come le Piattaforme Stratosferiche (es. Stratobus) e di In-orbit Servicing (es. EROSS); nel segmento degli UAS (Unmanned Aerial System) l’Eurodrone e i sistemi ed equipaggiamenti di bordo (elettronica, sistemi missilistici e propulsione di Safran e Snecma). Inoltre, nell’ambito del Progetto Integrato di Filiera “Aerospazio”, Ceipiemonte intrattiene, da lunga data, collaborazioni con i principali cluster locali: Aerospace Valley, AsTech, NAE-Normandie Aerospace Cluster, Aerospace Cluster Rhône-Alpes Auvergne, e SAFE cluster facenti parte di EACP-European Aerospace Cluster Partnership, di cui è membro.

In Piemonte quello dell’aerospazio è un settore strategico, come dimostrano i numeri del comparto che conta oltre 300 aziende, 20 mila addetti, 7 miliardi di giro d’affari di cui circa il 70 per cento destinato ai mercati esteri – spiega il Presidente del Piemonte Alberto Cirio – Abbiamo grandi imprese e pmi che collaborano in una logica di filiera che troverà ulteriore slancio con la realizzazione della Città dell’aerospazio, di cui la prima pietra è fissata in autunno. Qui imprese, start up, università e poli di ricerca lavoreranno insieme per unire sempre di più manifattura e innovazione, ricerca e produzione in un settore nel quale il Piemonte gioca la sua partita a livello mondiale”.

Il comparto aerospazio sta diventando per il Piemonte un motore di traino dell’economia oltre che una vera e propria vocazione che si affaccia sul futuro. Negli ultimi anni come Regione abbiamo cercato di essere accanto alle imprese del nostro territorio in tutti i modi possibili perché sappiamo che una delle nostre missioni, specialmente in qualità di assessorato all’Internazionalizzazione, è quella di aiutare l’industria locale a farsi strada nei mercati di nuovi Paesi – afferma l’Assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca -. Eventi come questo possono essere l’occasione per far conoscere a partner internazionali le competenze piemontesi in fatto di aerospazio e difesa e anche per mostrare un territorio che, grazie a un tessuto economico fatto di atenei di prestigio, centri di ricerca specializzati, Pmi, grandi aziende, è uno degli ecosistemi migliori in Italia in cui investire e con cui collaborare”.

L’International Paris Air Show Le Bourget è uno dei più importanti appuntamenti internazionali per l’industria dell’Aeronautica e dello Spazio: la Regione sarà al fianco delle imprese piemontesi per ribadire la centralità del settore per il nostro territorio e per tracciare insieme le strategie di sviluppo – commenta Andrea Tronzano Assessore allo Sviluppo delle Attività produttiveLa partecipazione a questa prestigiosa vetrina internazionale è una ulteriore tappa del percorso che vedrà a novembre un altro importante appuntamento, quando a Torino si terrà la nona edizione degli ADM, che chiuderanno un anno importante per Torino e il Piemonte, quali città e territorio dedicati all’aerospazio”.

Ci presentiamo a Le Bourget come un territorio compatto che ha molto da dire: la presenza di grandi player, l’eccellenza della nostra filiera, ma anche i più recenti progetti strategici su cui stiamo investendo, insieme alle altre istituzioni, per favorire l’insediamento di nuove imprese, l’attrazione di investimenti e l’aggregazione attraverso la Città dell’Aerospazio – spiega Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. – Infine, siamo qui per ricordare a tutti gli operatori internazionali l’appuntamento dei prossimi Aerospace & Defense Meetings, che dal 28 al 30 novembre faranno di Torino il centro di riferimento internazionale del settore”.

50% in più rispetto all’anno precedente: questa è stata la crescita dell’export dell’industria aerospaziale piemontese, che si dimostra un punto di riferimento a livello mondiale per la qualità e l’innovazione dei suoi prodotti – dichiara Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte. La missione del Centro Estero al Paris Airshow mostrerà l’eccellenza delle PMI piemontesi al mondo e rafforzerà i contatti con i partner e gli investitori esteri per portare il mondo a Torino, ai prossimi Aerospace & Defense Meetings. Sostenibilità, cybersicurezza, industria 5.0, intelligenza artificiale, sono alcuni dei temi focus dei prossimi ADM, che si confermeranno come uno dei più importanti appuntamenti internazionali di business per il settore dell’aerospazio”.

 

“La nostra presenza al Paris Air Show 2023 l’evento maggiormente rappresentativo del settore dell’aerospazio – dichiara Fulvia Quagliotti Presidente Distretto Aerospaziale Piemonte – ci consente di rafforzare le relazioni con player internazionali, insieme alla Regione Piemonte, al Ceipiemonte e alla Camera di commercio per divulgare in particolare un modello di competenze territoriali, di alta tecnologia, che pone la nostra Regione come hub privilegiato per lo sviluppo di grandi commesse internazionali. L’agenda prevede incontri con realtà governative estere per avviare un maggiore legame con il nostro qualificato territorio”.

 

La collettiva piemontese al Paris Air Show 2023

 

  1. ALBELISSA – www.albelissa.com
  2. ALFA MECCANICA – www.alfameccanicasrl.it
  3. ALLEGRETTI AEROPLATING – www.allegrettiaeroplating.it
  4. APR – www.apr.it
  5. ASTI AIRCRAFT SERVICES – www.astiair.com
  6. AVIOTEC – www.aviotec.it
  7. BISIACH & CARRU’ – www.bisiachcarru.it
  8. BRANCARO INDUSTRIES – www.brancaro.com
  9. COMUTENSILI – www.comutensili.com
  10. ERRE COMPANY – www.errecompany.org/it/
  11. FRESAL – www.fresal.com
  12. LABORMET DUE – www.labormetdue.it
  13. MECCANICA BPR – www.meccanicabpr.it
  14. MEPIT – www.mepit.com
  15. MES GROUP – www.mesgroup.biz
  16. S.I.ME. – www.simeccanica.it
  17. TUBIFLEX – www.tubiflex.com

 




CNA Piemonte: Giovanni Genovesio è il nuovo Presidente di CNA Piemonte

Presso la Fondazione Centro Conservazione e Restauro dei Beni Culturali la Venaria Reale, domenica 18 giugno ha avuto luogo l’Assemblea elettiva straordinaria di CNA Piemonte.

A seguito della prematura scomparsa del Presidente Bruno Scanferla, l’Assemblea straordinaria è stata indetta per scegliere il nuovo presidente.

L’evento ha avuto luogo in due fasi, una pubblica e una privata durante la quale si è svolta la votazione. La parte pubblica, ha visto il confronto, suddiviso in due tavole rotonde sui temi del fisco e del credito ha coinvolto istituzioni nazionali e locali.

A seguito della votazione è stato eletto Presidente di CNA Piemonte Giovanni Genovesio, imprenditore nel campo dell’agroalimentare e storico dirigente di CNA.

Dichiarazione di Giovanni Genovesio: “È per me un grande onore assumere questo prestigioso incarico, pur nel dolore per la scomparsa di Bruno Scanferla. Metterò a disposizione di CNA Piemonte tutta l’esperienza che ho accumulato in questi anni di partecipazione come dirigente di CNA. Sono certo che con l’aiuto di tutte le componenti di questa grande associazione sapremo portare a termine con successo il piano strategico varato due anni fa.

Delio Zanzottera, Segretario di CNA Piemonte: “Un sentito grazie a tutto il sistema CNA per la serietà, la coesione e la correttezza in un momento delicato che ci ha portati responsabilmente all’elezione del presidente Giovanni Genovesio. Storico dirigente, serio imprenditore, e grande amico che sono certo ci accompagnerà e mi supporterà per costruire percorsi e politiche a favore del nostro tessuto produttivo”.




Giovani Imprenditori di Confartigianato in convention nazionale: “Pronti per il futuro”

«Noi giovani imprenditori siamo gli artefici del futuro dell’Italia. Siamo orgogliosamente artigiani, appassionati e digitali. Chiediamo ascolto e coinvolgimento ai tavoli dove si decide il futuro del Paese».

E il messaggio che Davide Peli, Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha lanciato alla Convention nazionale “Il cambiamento nelle nostre mani”, svoltasi a fine maggio a Roma e che ha visto la presenza di 200 rappresentanti del Movimento provenienti da tutta Italia, tra i quali una folta delegazione proveniente di Confartigianato Cuneo.

Guidati dal presidente provinciale del Movimento Omar Garino, hanno partecipato alla convention i due vicepresidenti Luca Fiorentino e Francesca Nota (anche componente della Giunta nazionale), oltre che ai componenti del gruppo Samuele Bartolotta, Veronica Druetta, Alessio Giordanengo, Stefania Marchisio e Lorenzo Sacchetto.

«Cambiamento e innovazione – è emerso dai lavori dell’assemblea – sono le parole d’ordine per chi come noi fa impresa e ogni giorno affronta le rapidissime evoluzioni del mercato e le nuove sfide della tecnologia. Noi siamo pronti per il futuro, ma occorre che i decisori pubblici ci accompagnino in queste nuove sfide. Il futuro si crea con le competenze, fondamentali sia per creare un’impresa sia per portare avanti l’azienda di famiglia. La formazione continua è la vera ricetta per stare al passo con le grandi trasformazioni del mondo e del modo di fare impresa. La comunicazione e la promozione di prodotti e servizi sono un aspetto sempre più fondamentale: oggi i giovani prima condividono sulle piattaforme di comunicazione la fase della realizzazione dei prodotti che poi vendono. L’Anno Europeo delle Competenze sia l’occasione per cambiare davvero, facendo leva sulla formazione, su un nuovo e intenso rapporto tra scuola e imprese per trasmettere il “saper fare”, su misure per sostenere la creazione d’impresa e il passaggio generazionale in azienda».

Durante la convention è stata anche l’occasione per presentare la partnership tra Confartigianato e TikTok, la piattaforma per offrire agli artigiani italiani nuovi strumenti di comunicazione digitale, capaci di potenziare la visibilità e l’attrattività dei tanti mestieri che, con le loro creazioni e i loro prodotti, sono il biglietto da visita dell’eccellenza italiana nel mondo.




E’ cuneese una delle due aziende testimonial del progetto di matching tra impree e ricerca pubblica

Ieri a Roma Unioncamere ha presentato il nuovo progetto nazionale M.I.R. (Matching tra imprese e ricerca pubblica), sviluppato in collaborazione con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e l’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e finalizzato a favorire l’incontro tra il bisogno di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico delle imprese e le competenze della ricerca pubblica. M.I.R. è il primo progetto di Open Innovation per le PMI nel mondo della ricerca pubblica in Italia e si focalizza sulle esigenze di innovazione dei prodotti e dei processi delle piccole e medie imprese a cui viene data la possibilità di entrare in contatto con ricercatori del CNR o dell’ENEA per sviluppare azioni di ricerca.

In occasione dell’evento di lancio sono intervenute due imprese, in qualità di testimonial del progetto e una di esse è la braidese Aerpura Srl di Bra. Il matching dell’impresa con i ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie per la Salute e l’Agroindustria dell’Enea è stato reso possibile grazie al personale dell’Ufficio P.I.D. della Camera di commercio. Aerpura, società impegnata nel miglioramento della qualità dell’aria e nell’efficientamento energetico e manutentivo degli impianti di ventilazione, sta lavorando alla realizzazione di un’apparecchiatura innovativa da utilizzare nel settore sanitario.

I nostri uffici sono al fianco delle imprese per accompagnarle nei processi di innovazione e digitalizzazioneafferma il Presidente Mauro GolaE’ motivo di soddisfazione rilevare che, grazie al lavoro del nostro personale e alla validità del progetto presentato, un’impresa cuneese sia stata scelta da Unioncamere nazionale come testimonial di un progetto così ambizioso, che mira a facilitare le relazioni tra le realtà produttive più innovative e il mondo della ricerca.

I Punti Impresa Digitale, nati nel 2017 dalla volontà del Ministero dello Sviluppo Economico di dar vita ad un network di soggetti sul territorio nazionale incaricati di accompagnare il mondo imprenditoriale nell’importante sfida della digitalizzazione, sono presenti in tutte le Camere di commercio italiane.

Il PID della Camera di Cuneo rappresenta la prossimità del sistema camerale nazionale alle imprese della provincia e rende possibile la fruizione diretta e gratuita di servizi e di competenze di rilievo in tema di innovazione, con particolare riferimento ai temi della digitalizzazione e della sostenibilità.




Pnrr Sanità, Piemonte in linea con gli obiettivi

“Al momento non esistono particolari criticità, a livello regionale, per l’attuazione degli interventi previsti dalle risorse del Pnrr e del Pnc in ambito sanitario. Trattandosi però di obiettivi nazionali e non regionali è importante che ogni regione si impegni a raggiungere gli obiettivi fissati nei tempi previsti”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi nel corso dell’approfondimento tecnico in quarta Commissione, presieduta dal vicepresidente Andrea Cane, sull’argomento.

Nel corso dell’incontro, richiesto dal capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, il direttore del settore Coordinamento attuazione del Pnrr – Missione 6 dell’Assessorato Antonino Ruggeri ha spiegato che le risorse stanziate complessivamente per il Piemonte sono pari a 922,9 milioni di euro, al netto dei finanziamenti assegnati alle Aziende sanitarie locali per aggiornare i prezziari e le ulteriori programmazioni per le quali il riparto nazionale è in corso di definizione.

“A maggio 2023 – ha sottolineato Icardi – il Piemonte ha raggiunto tutti i target previsti ed è in corso di approfondimento l’intervento per la Casa di comunità di strada Villar Dora, a Torino, per valutare la possibilità di realizzarlo attraverso Scr. Riguardo all’Ospedale di Ovada, si è invitata l’Asl di Alessandria a voler interloquire con il professionista incaricato per definire in tempi rapidi una proposta di interventi di miglioramento sismico in coerenza con le finalità del programma, nei limiti di budget previsti nello studio di fattibilità a suo tempo redatto e posto a base del finanziamento Pnrr concesso per l’ospedale”.

I prossimi passi riguardano i Centri operativi territoriali (Cot), le Case e gli ospedali di comunità e gli interventi per l’antisismica: sono in corso confronti con le Aziende sanitarie regionali per rispettare i tempi di stipula dei contratti.

Per la sostituzione di grandi apparecchiature sono, inoltre, in corso i confronti con le Aziende sanitarie regionali per verificare il rispetto del target previsto (sostituzione entro settembre per un valore pari ad almeno il 50% della spesa finanziata), con il minimo impatto sulle prestazioni da erogare.

Presente ancora qualche criticità su digitalizzazione dei Dea e rilascio delle nuove funzionalità del fascicolo sanitario elettronico, mentre sono in corso approfondimenti, a livello nazionale, sulla possibilità di raggiungere pienamente il target per l’assistenza domiciliare integrata.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Magliano (Moderati), Domenico RavettiDomenico Rossi (Pd), Francesca Frediani (M40-Up), Gianluca Gavazza, il vicepresidente Cane (Lega) e Sarah Disabato (M5s).

Nel pomeriggio è proseguita la discussione degli emendamenti alla proposta di delibera sulla riqualificazione della rete ospedaliera dell’Asl Vco.
Il Partito Democratico, per voce dei consiglieri Alberto AvettaMonica CanalisDomenico RossiMauro Salizzoni e Daniele Valle, ha ribadito la critica sul metodo “che impedisce un confronto perché si è deciso di non convocare un Consiglio aperto e di non prevedere le audizioni in Commissione con i soggetti del territorio e del personale medico, svilendo così il ruolo di quest’ultima. Avevamo previsto la costruzione di nuovo ospedale e non la ristrutturazione degli esistenti. Mantenere due ospedali non ci sembra la soluzione migliore”.

Il capogruppo della Lega, Alberto Preioni, ha letto una lettera firmata da 31 sindaci del territorio favorevoli alla ristrutturazione dei due ospedali di Verbania e Domodossola e ha sottolineato che “la passata Giunta di centrosinistra ha avuto 5 anni per costruire un nuovo ospedale e non c’è stato alcun atto concreto. Abbiamo 200 milioni a disposizione e siamo convinti che intervenire sulle strutture attuali sia la scelta migliore per il territorio, invece di puntare su un ospedale unico sui cui c’è ancora incertezza per la sede. In questo modo potremmo evitare anche la mobilità passiva verso la Lombardia”.




PSA: “Bene la strategia presentata dal Commissario, facciamo fronte comune”

Fare squadra e attivare un coordinamento puntuale sul territorio da parte di tutti i soggetti coinvolti, nessuno escluso, contro la PSA.

È quanto emerso dal confronto odierno tra Confagricoltura e il Commissario alla Peste Suina Africana Vincenzo Caputo, al quale ha preso parte Enrico Allasia in qualità di presidente di Confagricoltura Piemonte con il direttore Lella Bassignana, il direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco, il referente caccia e fauna selvatica di Confagricoltura Alessandria Paolo Castellano e i referenti delle altre Unioni del Piemonte.

“Accogliamo con favore il monito del Commissario che, come suggerito già da tempo da Confagricoltura, invita il mondo agricolo e le istituzioni territoriali ad agire in modo sinergico per arginare, contenere ed eradicare la PSA” afferma Allasia, ribadendo ancora una volta la piena disponibilità degli imprenditori agricoli ad intervenire per quanto di loro competenza. Tra i temi affrontati c’è stata anche l’illustrazione della nuova ordinanza, emanata dal Commissario Caputo lo scorso 22 maggio.

Confagricoltura ha evidenziato la necessità di imprimere un nuovo ritmo agli interventi in Piemonte, in modo omogeneo e coordinato: “E’ una minaccia concreta al sistema degli allevamenti suinicoli che non possiamo più accettare; con senso di responsabilità, si faccia avanti chi ha titolo e i mezzi per contrastare questa emergenza che si configura non più solo regionale ma nazionale” conclude Allasia.

“Ricordiamo che in provincia di Alessandria abbiamo già dovuto abbattere circa 6 mila suini, sani. Lo abbiamo fatto non solo perché lo imponevano le ordinanze, ma anche per senso di responsabilità nei confronti dei territori vicini. Ora però riteniamo sia fondamentale accelerare sui piani di abbattimento dei cinghiali il cui numero sul territorio è cresciuto in modo spropositato”, ha aggiunto il direttore Bagnasco.

Sulla situazione è intervenuto anche il presidente della Federazione nazionale di Prodotto suinicola, Rudy Milani: “Con celerità, occorre riportare in equilibrio una situazione che è sfuggita di mano e che minaccia un comparto fondamentale dell’economia nazionale. Questo si può fare soltanto cambiando le regole attuali della gestione di questa emergenza. Apprezziamo le indicazioni e l’impegno del dott. Caputo che sembra aver delineato un percorso concreto e percorribile per debellare la malattia”.

 




Rapporto Cuneo 2023, i dati 2022 consegnano quadro socio economico positivo

Con il Rapporto Cuneo 2023, arricchito dalle informazioni della dashboard di InfoCamere, la Camera di commercio ha restituito la fotografia dell’economia reale riferita al 2022, anno caratterizzato da segnali positivi

La provincia di Cuneo nel 2022

  • 80.842 localizzazioni (sedi di impresa+unità locali)
  • -0,20% tasso di crescita del tessuto imprenditoriale
  • 21.5 miliardi di euro Prodotto Interno Lordo (+6,9%)
  • 33.238 euro Valore aggiunto pro capite (+2,6%)
  • 9.86 miliardi di euro Export (+7,1%)
  • 70,3% tasso di occupazione (15-64 anni)
  • 3,7% tasso di disoccupazione (15-64 anni)
  • 1.858.000 presenze turistiche (+30,1%)

La presentazione del Rapporto Cuneo 2023 anche quest’anno è stata inserita tra gli eventi di avvicinamento al Festival Internazionale dell’Economia, diretto da Tito Boeri, progettato e organizzato dagli editori Laterza in collaborazione con la Fondazione Collegio Carlo Alberto di Torino, che si svolgerà nel capoluogo piemontese dal 1° al 4 giugno e sarà incentrato sul tema della globalizzazione e dei territori.

Il quadro della situazione economica 2022 è stato arricchito, come lo scorso anno, dalle informazioni della dashboard di Infocamere, che costituisce un elemento integrativo della Relazione Economica 2022.

L’evento, svoltosi presso la sala convegni del Rondò dei Talenti, si è potuto seguire anche in modalità streaming ed è stato moderato da Filomena Greco giornalista de Il Sole 24ore.

Dopo il saluto introduttivo del presidente della Camera di commercio di Cuneo Mauro Gola il programma è proseguito con il talk condotto da Filomena Greco con Pietro Garibaldi coordinatore del TOLC (Torino Local Committee) del Festival Internazionale dell’Economia di Torino-Piemonte e Giorgio Barba Navaretti presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto e TOLC.

“L’edizione di quest’anno – hanno evidenziato Pietro Garibaldi e Giorgio Barba Navarettisarà una grande riflessione sul futuro della globalizzazione. Un fenomeno straordinario che ha contribuito allo sviluppo economico dei paesi avanzati come a quello delle economie emergenti e in via di sviluppo. Interrogarsi sulla globalizzazione è anche il cuore del lavoro della Fondazione Collegio Carlo Alberto e dei suoi ricercatori. La divulgazione fondata sulla ricerca è una delle missioni fondamentali del Collegio e il Festival è il momento di maggiore intensità. A fianco di Editori Laterza, tutte le istituzioni piemontesi sono presenti nel sostenere il Festival Internazionale dell’Economia che rappresenta un’esperienza di apprendimento collettivo. Torino sta diventando la capitale del pensiero critico e il successo e la crescita di TOLC – Torino Local Committee – insediato all’interno della Fondazione Collegio Carlo Alberto, rappresenta un piccolo contributo in questa direzione”.

Sarah Bovini, responsabile dell’ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte, ha illustrato il quadro socio-economico della provincia cuneese tra ripresa e incertezza, confrontandolo con quello regionale e nazionale e sottolineando che “Nel 2022 la crescita dell’economia mondiale ha evidenziato un rallentamento, attestandosi al +3,2%, ben al di sotto delle previsioni dell’inizio dello scorso anno. All’interno di questo scenario si inserisce il quadro socio-economico della provincia di Cuneo, caratterizzato da segnali per lo più positivi: il 2022 si è chiuso con una nuova crescita dell’attività produttiva, un valore delle esportazioni che sfiora il muro dei 10 miliardi di euro, un mercato del lavoro che conferma la propria solidità con un aumento dei livelli occupazionali e un calo della disoccupazione e una rinnovata attrattività turistica del territorio provinciale.

La Camera di commercio ha ancora una volta fatto coincidere la Giornata dell’Economia con il rilascio di nuove funzionalità della dashboard realizzata da Infocamere, illustrate da Serafino Pitingaro, Senior Data Analyst di InfoCamere. Gratuita, interattiva, patrimonio informativo ricco di dati provenienti dal Registro Imprese, la piattaforma consente l’accesso pubblico anche a dati di fonte Istat sul commercio estero, demografia e mondo del lavoro.

Un anno fa le previsioni economiche erano negative ma è evidente che il sistema imprenditoriale cuneese ha retto molto bene e si è dimostrato resiliente – ha affermato il presidente della Camera di commercio di Cuneo Mauro Gola. I dati della Relazione Economica, arricchiti dalle informazioni ricavate dalla dashboard di Infocamere, restituiscono il quadro di un territorio che, malgrado le difficoltà, ha saputo crescere, fronteggiare le criticità, aumentare il Prodotto Interno Lordo, le esportazioni e i livelli occupazionali e anche i primi dati di quest’anno inducono a un cauto ottimismo”.

Nel 2022, la Granda ha generato oltre 21.5 miliardi di euro di prodotto interno lordo (+6,9% rispetto all’anno precedente) producendo il 14,7% della ricchezza totale regionale e l’1,1% di quella nazionale. Come valore aggiunto pro capite Cuneo ha registrato un dato medio superiore a quello regionale con 33.238 euro posizionandosi, per il secondo anno consecutivo, al primo posto tra le province piemontesi.

In questo contesto nel 2022 il mercato del lavoro ha confermato la propria solidità con un aumento dei livelli occupazionali e un calo della disoccupazione.

Il tasso di occupazione provinciale si è attestato al 70,3%, con +0,7 rispetto al 2021 e +0,8 rispetto al 2019 (ultimo anno pre-pandemia), dato largamente superiore al 66,3% registrato dal Piemonte e oltre 10 punti in più rispetto al 60,1% che costituisce la media nazionale. Il tasso di occupazione ha visto la nostra provincia primeggiare nella graduatoria regionale e collocarsi al sesto posto assoluto in quella nazionale.

Cuneo conferma di avere un mercato del lavoro sano, in grado di fronteggiare efficacemente le difficoltà degli ultimi anni.

Analizzando il tasso di disoccupazione (3,7%) appare evidente come la provincia di Cuneo mostri una situazione migliore rispetto alla media regionale (6,6%) e a quella nazionale (8,2%). In analogia con il livello nazionale anche nel Cuneese si riscontra un evidente scarto di genere: quello maschile si attesta al 3,3% e quello femminile al 4,3%. Il numero medio di occupati in provincia di Cuneo nel 2022 si è attestato a 263 mila, in aumento dello 0,8% rispetto alla media 2021, ma stabile rispetto al 2019. Il 56,3% è rappresentato dagli uomini, contro il 43,7% delle donne. Il 70,7% è costituito da lavoratori dipendenti, contro il 29,3% degli indipendenti.

Secondo il Registro delle Imprese dell’Ente camerale, il tessuto imprenditoriale cuneese, al 31 dicembre 2022, rileva 65.531 sedi di impresa con un tasso di crescita del -0,20%, inferiore rispetto al dato regionale (+0,25%) e nazionale (+0,79%). Cuneo si conferma al secondo posto in Piemonte, dopo Torino, per consistenza, con una quota del 15,4% sul totale delle sedi d’impresa regionali.

Tra le forme giuridiche aumentano le società di capitale (+4,04%) si rafforza il settore artigiano che rappresenta oltre un quarto delle realtà aziendali della provincia e cresce per il secondo anno consecutivo registrando un aumento del +1,01%. È in calo la componente femminile (-1,5%), mentre le imprese guidate da giovani con meno di 35 anni crescono del 10,8%. Aumenta anche il numero delle imprese straniere (+10,2%) con un tasso di crescita più che doppio rispetto a quello regionale (+5,0%).

L’export ha registrato una crescita del 7,1% che ha portato il valore a sfiorare i 10 miliardi di euro, con un aumento percentuale più ridotto rispetto a quanto fatto registrare sia a livello regionale (+18,5%) che nazionale (+20,0%). Nell’area Ue-27 i mercati più importanti si confermano quello francese e tedesco, con una crescita del 3,4% e dell’1,8%, mentre per il bacino extra Ue-27 i mercati di riferimento continuano a essere gli Stati Uniti e il Regno Unito con una crescita, rispettivamente, dell’1,2% e del 9,1%.

Il turismo ha ripreso a camminare. Nel 2022 le presenze (1.857.702) sono aumentate del 30,1% e gli arrivi (797.461) del 33,8%. Il 94,6% dei turisti è di origine europea mentre i viaggiatori italiani hanno rappresentato il 61,8% del totale, in calo rispetto al 69,0% dell’anno precedente fortemente caratterizzato da un turismo di prossimità. La crescita degli arrivi (+31,7%) registrata da Atl Langhe, Monferrato, Roero è stata più contenuta rispetto a quella fatta segnare da Atl del Cuneese (+38,4%) che non ha però raggiunto i numeri del periodo pre-pandemico, soprattutto a causa delle difficoltà nei collegamenti con la vicina Francia, che hanno avuto un forte impatto negativo soprattutto sulle destinazioni montane e sulla stagione sciistica.

I dati di fine 2022 riferiti all’indagine congiunturale, realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio, dipingono un quadro piuttosto stabile. Nel quarto trimestre 2022 la produzione industriale cuneese è cresciuta dello 0,6% rispetto all’anno precedente, con tutti gli indicatori di segno più: fatturato interno (+4,6%), ordinativi interni (+0,6%), fatturato estero (+6,4%), ordinativi esteri (+1,1%) e il grado di utilizzo degli impianti al 72,96%.

In uno scenario internazionale ancora incerto, l’incontro è stato occasione per volgere lo sguardo al futuro prossimo grazie all’analisi condotta da Livia Simongini, Senior Specialist Sit (Strategie industriali territoriali) della società di ricerca Prometeia

che ha affermato Nel 2023 il quadro di rallentamento, che coinvolge tanto l’economia mondiale quanto quella italiana, si riverbera anche sul valore aggiunto provinciale (+0,9% rispetto al +2,8% registrato nel 2022, dati aggiornati a maggio 2023) la cui crescita si concentrerà sul comparto delle costruzioni e su quello dei servizi. Nel medio periodo l’elevata vocazione all’export del territorio continuerà a svolgere un ruolo essenziale, anche grazie alle buone prospettive di alcuni settori di specializzazione come l’agroalimentare e supporterà il recupero del valore aggiunto dell’industria. A sostenere la crescita nei prossimi anni contribuirà anche la componente pubblica degli investimenti in costruzioni, favorita dagli investimenti del PNRR. Più debole, invece, sarà l’andamento dei consumi, che risentiranno di un livello di prezzi superiore a quello del periodo pre-crisi e da tassi di interesse più elevati”.

In chiusura il presidente dell’ente camerale Mauro Gola sottolinea che “I dati del Rapporto sono lusinghieri, ma non possiamo accontentarci dei risultati ottenuti e dobbiamo lavorare per sciogliere i nodi che frenano il progresso del nostro territorio determinati soprattutto dal gap infrastrutturale, digitale e logistico. È fondamentale migliorare le infrastrutture e i servizi di trasporto su ferro, della logistica delle merci e delle reti intelligenti e le prime risposte sono arrivate con l’accelerazione dei lavori della Cuneo – Asti e del Colle di Tenda. Innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e coesione sociale restano gli elementi strategici a cui dobbiamo fare riferimento per garantire crescita e sviluppo del nostro territorio”.




Almeno tre anni per eradicare la peste suina

“Ci vorranno tre anni almeno per l’eradicazione della Peste suina africana (Psa), ma il Piemonte per il momento è promosso per quanto sta facendo. Nelle aree di restrizione non bisogna abbassare la guardia e, soprattutto, serve un maggior impegno da parte delle Province e del mondo venatorio. Chiederò alla comunità piemontese ulteriori sforzi, con i servizi veterinari attivi h 24”: lo ha detto il commissario nazionale Vincenzo Caputo, nominato dal Governo lo scorso mese di febbraio, nella seduta congiunta di Terza e Quarta commissione, oggi presieduta da Alessandro Stecco, alla quale hanno preso parte anche il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Carosso, gli assessori alla Sanità Luigi Icardi e all’Agricoltura Marco Protopapa.

Attualmente sono otto le Regioni italiane interessate dalla malattia, tra le quali il Piemonte e le limitrofe Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna. In Piemonte sinora sono stati abbattuti circa settemila capi dei quali 4300 nelle aree di restrizione.

La peste suina africana, come ribadito, può avere gravissime ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, con possibili pesanti danni economici in relazione al blocco delle movimentazioni delle partite di suini vivi e dei relativi prodotti derivati all’interno dell’Ue e nell’export.

Maiali e cinghiali sani possono contagiarsi tramite contatto con animali ammalati, per questo, come ha annunciato il commissario, si è iniziato ad utilizzare anche gli elicotteri per la rimozione delle carcasse infette dei cinghiali ed anche l’Esercito per il controllo dei corsi d’acqua. Il commissario ha anche chiesto “tolleranza zero per i cinghiali nei centri abitati”, nonché il coinvolgimento sempre più diretto dei sindaci.

Sono circa un milione e cinquecentomila i cinghiali in eccesso sul territorio nazionale; Caputo ha recentemente firmato l’ordinanza che procede alla revisione complessiva delle misure adottate dallo scorso anno: armonizza le misure di eradicazione, controllo e prevenzione della malattia da applicarsi nelle zone infette, in quelle di restrizione e confinanti, e fornisce nuove indicazioni di controllo. Caputo ha inoltre annunciato una nuova ordinanza per il contrasto del commercio abusivo delle carni di cinghiale.

Le barriere di contenimento, le varianti della Psa, gli abbattimenti, le carcasse, la caccia e l’autoconsumo suino sono stati i principali argomenti delle varie richieste di delucidazione dei consiglieri Domenico Ravetti e Monica Canalis (Pd), Giorgio Bertola (Europa Verde), Claudio LeoneGianluca Gavazza e Matteo Gagliasso (Lega), Sarah Disabato (M5s) e Paolo Ruzzola (Fi).