Confagricoltura a Cirio: piena collaborazione per sostenere la ripresa del Piemonte

Il presidente regionale di Confagricoltura Enrico Allasia è intervenuto ieri pomeriggio (25 marzo) alla videoconferenza presieduta dal governatore del Piemonte Alberto Cirio per una valutazione generale con le categorie economiche sulle proposte che il Piemonte presenterà al Governo in materia di interventi da adottare nell’ambito del cosiddetto Recovery Plan, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Nel suo intervento Allasia ha ricordato al presidente Cirio la stagione di profondi cambiamenti che sta vivendo la nostra agricoltura, anche per effetto della pandemia; le difficoltà del settore provato dalla crisi, acuita dalla situazione contingente che si è innestata su un sistema economico già strutturalmente debole e la necessità di interventi urgenti per migliorare competitività, innovazione e sostenibilità del nostro sistema produttivo” hanno commentato per conto di Confagricoltura Alessandria il presidente Luca Brondelli ed il direttore Cristina Bagnasco.

Per Confagricoltura è necessario mettere in campo interventi per colmare le lacune legate al ritardo organizzativo e tecnologico del Piemonte; rafforzare le nostre filiere produttive; potenziare le infrastrutture logistiche e digitali; efficientare il sistema delle risorse idriche; riformare la Pubblica Amministrazione; sostenere la multifunzionalità dell’agricoltura nell’ottica della transizione ecologica ed energetica grazie al riutilizzo dei sottoprodotti per fini energetici, quali biogas, biometano ed idrogeno, sostenere le produzioni integrate e biologiche; contrastare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico e  sensibilizzare l’opinione pubblica per favorire la consapevolezza dei consumatori e valorizzare il ruolo dell’agricoltura. “Manifestiamo il  pieno impegno di Confagricoltura a collaborare – hanno concluso Brondelli e Bagnasco – e chiediamo alla Regione di essere coinvolti in modo attivo nella definizione degli impegni e nella realizzazione delle azioni progettate”.




Suap: il Covid non ferma la collaborazione tra Comune di Torino e CCIAA

Grazie a un complesso lavoro di  armonizzazione delle diverse piattaforme informatiche, dal 2022 tutte le pratiche di competenza del Comune di Torino transiteranno nella piattaforma camerale. Ad oggi la Camera di commercio gestisce il Suap per 124 comuni: oltre 12mila pratiche nel solo 2020.

 

Prosegue senza interruzioni nonostante la pandemia l’intensa road map condivisa tra la Città e la Camera di commercio di Torino per consentire agli imprenditori di utilizzare il portale Impresa in un giorno come unico punto d’acceso unitario per la presentazione telematica delle pratiche relative alle attività di impresa.

 

Un dialogo più semplice e rapido tra imprenditore e Pubblica Amministrazione è essenziale per un territorio che deve recuperare competitività, soprattutto dopo una crisi come questa – commenta Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Nell’ambito dell’ampio processo di e-government il Suap rappresenta uno dei fulcri essenziali e non può funzionare senza il coinvolgimento, le competenze, l’impegno e la visione comune di tutti gli attori, proprio come sta avvenendo positivamente a Torino”. 

 

 

Il percorso

Dopo una prima fase sperimentale avviata nell’aprile 2019, che prevedeva l’utilizzo del portale solo da parte di alcune categorie di imprenditori (bar e ristoranti, acconciatori, barbieri ed estetisti, installazione di impianti di telecomunicazioni, facchinaggio, commercio all’ingrosso, pulizie, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione), da giugno 2020 l’opportunità è stata estesa ad altre attività (autoriparatore, tintolavanderia, attività artigianali/industriali, attività industria insalubre).

 

Per l’anno 2021 è stata pianificata l’estensione ad ulteriori ambiti di competenza del SUAP, in particolare procedimenti ambientali, trasporto (noleggi senza conducente e rimesse pubbliche), impresa alimentare, comparto sanità, turismo, medie e grandi strutture di vendita, centri commerciali, installazione o modifica distributori di carburanti, comparto licenze pubblica sicurezza, attività di spettacolo e trattenimento. Nei giorni scorsi la Città ha richiesto l’estensione della convenzione al fine di consentire l’utilizzo del portale per le pratiche relative alle attività commerciali su area pubblica e alle istanze per allestimento di dehors.

 

 

L’intensa collaborazione tra la Città di Torino e la Camera di commercio ha interessato vari uffici a tutti i livelli e ovviamente ha coinvolto anche l’ente informatico InfoCamere che si è speso nella realizzazione di soluzioni informatiche che integrano il front-office del SUAP con i servizi di back-office del Comune.

 

Che cos’è il Suap e il supporto delle Camere di commercio

Il Suap è lo Sportello Unico Attività Produttive, unico punto di accesso esclusivamente telematico, a disposizione dell’imprenditore per gestire tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva. Il Suap fornisce una risposta telematica unica e tempestiva da parte dei vari uffici comunali e da parte di tutte le altre amministrazioni pubbliche coinvolte nel procedimento finale (Comune, ASL, Vigili del Fuoco, ARPA, Questura, Prefettura, Ministeri, ecc.).

Le funzioni del Suap possono essere esercitate dai singoli Comuni, anche in forma associata, o essere delegate dai Comuni alle Camere di commercio.

Le Camere di commercio forniscono ai Comuni un servizio di gestione del SUAP completamente digitalizzato sulla piattaforma www.impresainungiorno.gov.it.

In tutta Italia i SUAP che si avvalgono del supporto delle Camere di commercio sono 3.960  e servono oltre 3 milioni di imprese e 30 milioni di cittadini italiani. Fino ad oggi la piattaforma camerale ha complessivamente assicurato la gestione oltre 3 milioni di pratiche, di cui 656.000 solo nel 2020.

SUAP gestiti dalla Camera di commercio di Torino

La Camera di commercio di Torino contribuisce a questo importante processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione gestendo i Suap per conto di 124 Comuni dell’area torinese, il 39% del totale. Nel 2020 le pratiche ricevute ammontano a 12.151, di cui il 27% provenienti dal Comune di Torino. La Camera di Torino è la terza Camera di commercio per numero di imprese (dopo Milano e Napoli) a gestire il Suap del proprio capoluogo di Regione.

 

Impresa in un giorno

 

 

 

 




CCIAA Torino: Travel Box, prenota un albergo e ricevi in dono un’esperienza esclusiva!

Arriva un nuovo modo per visitare Torino e la sua area, prenotando una struttura ricettiva nel fine settimana sul sito a partire dal 21 maggio, con in omaggio due visite guide esclusive a scelta.

Il progetto è realizzato dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con le associazioni Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti Torino e la partecipazione di Assohotel Confesercenti Piemonte, Federalberghi Torino, GTA – Unione Industriale Torino. Inoltre, è sviluppato in sinergia promozionale con Visit Piemonte e Turismo Torino e provincia.

In questo momento così importante di ripartenza la Camera di commercio di Torino vuole dare un segnale di aiuto e sostegno all’azione di attrazione turistica verso il territorio, con un’esclusiva possibilità di prenotare un viaggio in città attraverso il nostro sito Visit Torino – spiega Dario Gallina, Presidente dell’ente camerale. – È un nuovo servizio che realizziamo per stimolare i turisti prima a desiderare e poi a partire per un viaggio alla scoperta di Torino e dei suoi bellissimi dintorni, in modo rispettoso della normativa per la sicurezza. Vogliamo puntare su un’immagine green e sostenibile di una città visitabile a piedi, con ricche proposte enogastronomiche di prodotti e ricette del territorio, per far arrivare i visitatori per la prima volta a Torino o per farli tornare per riscoprire nuovi aspetti di una città meravigliosa come la nostra.”.

La Camera di commercio con le associazioni di categoria, volendo essere di supporto a tutte le aziende della filiera del turismo per l’uscita dalla crisi generata dalla pandemia e con questo contribuire ad una azione complementare a quella istituzionale, sta sviluppando infatti un progetto strategico triennale di riattivazione del turismo a Torino. Questa prima iniziativa rientra nel piano operativo di recovery per l’anno 2021.

Da fine 2020 sono stati lanciati i nuovi canali social Facebook e Instagram “Visit Torino Official”, con l’obiettivo di sostenere e riposizionare il brand Torino nel mercato turistico e creare il desiderio di visitare appena possibile.

Da oggi si cercherà di favorire la scelta di Torino come destinazione e conseguentemente la prenotazione da parte dei visitatori direttamente dagli operatori turistici, utilizzando come canale di commercializzazione il portale Visit Torino Official.

Le strutture ricettive aderenti hanno proposto una propria tariffa fissa per due notti per due persone con colazione inclusa, valida nei fine settimana fino al 31/12/2021, fino ad esaurimento disponibilità. Eventuali persone o servizi aggiuntivi verranno concordati direttamente con l’ospite. La prenotazione sarà diretta e il pagamento avverrà in struttura. I clienti che prenoteranno una camera tramite il Travel Box Torino potranno beneficiare di due visite guidate gratuite in vetrina sul sito, nell’arco del fine settimana.

Infine, tutti i viaggi prenotati da www.visit-torino.com saranno nel rispetto delle normative vigenti per l’emergenza.

Si segnala che nelle prossime settimane la Camera avvierà analoghi Travel Box anche per la Val Susa e per il Canavese e le Valli di Lanzo, tutti punti spettacolari della nostra area metropolitana.

 




Inaugurato oggi il centro per i vaccini dell’Unione industriali di Torino

È stato inaugurato stamattina il Centro che l’Unione Industriale di Torino mette a disposizione in Via Vela 17 per la vaccinazione dei dipendenti delle Aziende Associate.

Erano presenti Andrea Tronzano e Fabrizio Ricca, assessori della Regione Piemonte, Marco Pironti, assessore della Città di Torino, il capitano Luigi Filippo Visone, comandante della Compagnia Carabinieri Torino San Carlo, Antonio Rinaudo, commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, Carlo Picco, direttore generale Asl Città di Torino, Luigi Del Vento, vicepresidente della Croce Rossa Torino, Fabio Marchi, presidente di Humanitas Torino, Cristina Tumiatti, presidente del Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino, Massimiliano Cipolletta e Marco Lavazza, vicepresidenti dell’Unione Industriale di Torino e Angelo Cappetti, direttore dell’Unione Industriale di Torino.

L’obiettivo dell’iniziativa è dare un supporto alla campagna vaccinale della Regione Piemonte mettendo a disposizione delle imprese del territorio le sale del Centro Congressi, solitamente dedicate agli eventi.
Sono oltre 700 le aziende che hanno aderito all’iniziativa, per un totale di circa 30mila persone da vaccinare.

Le inoculazioni verranno effettuate dal personale sanitario e medico della Clinica Fornaca, una delle tre strutture Humanitas di Torino.
A regime, si arriverà a circa 800 somministrazioni al giorno e la struttura resterà aperta dalle 8 alle 20 per 7 giorni la settimana.

Il centro è stato allestito secondo le indicazioni dell’ASL TO1 Città di Torino e con il supporto operativo del Gruppo Sanità dell’Unione Industriale, nel rigoroso rispetto dei protocolli sanitari e di sicurezza stabiliti dalla Regione Piemonte.

“L’Unione Industriale di Torino – ha dichiarato il Presidente Giorgio Marsiaj – si è messa a disposizione delle Aziende Associate e dei loro dipendenti per contribuire a uscire più rapidamente possibile dalla crisi pandemica. Come ha affermato di recente il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, solo con il prosieguo della campagna vaccinale ci potrà essere un’accelerazione della ripresa economica”.




Uil Piemonte: Il 16 giugno con acconto IMU si verseranno 9,8 miliardi di euro

Con l’acconto del prossimo 16 giugno si verseranno 9,8 miliardi di euro per lIMU, il cui gettito complessivo annuo sarà di19,6miliardidi euro. Il suddetto gettito tiene conto dell’abolizione dellerate IMU, introdotte nel corso del 2021,per alcuni immobili strumentali alla produzione individuati nei vari Decreti per contrastare la pandemia.

Saranno chiamati ai versamenti oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (il 41%sono lavoratori dipendenti e pensionati).Il costo medio complessivo dell’IMU su una “seconda casa”,ubicata in un capoluogo di provinciaspiega Ivana Veronese,Segretaria Confederale UILsarà di 1.070euro (535euro da versarecome acconto di giugno) con punte di oltre 2mila euro nelle grandi città.

È quanto emerge dal Rapporto IMU2021 elaborato dal Servizio UIL Lavoro, Coesione e Territorio.La media dell’aliquota applicata per le seconde case(IMU)commenta Ivana Veroneseammonta al 10,6 per mille e in molti Comuni (480 municipi di cui 18 Cittàcapoluogo) è in vigore “la ex addizionale TASI”, fino a un massimo dello 0,8 per mille,introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota IMU fino all’11,4per mille.

Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie),dovrà versare l’IMU con l’aliquota delle seconde case,con un costo medio annuo di 55euro(28 euro di acconto), con punte di 110 euro annui.

Se si prendono in considerazione i costi IMU sulle prime case cosiddette di lusso(abitazioni signorili, ville e castelli)continua Ivana Veronese, sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio è di 2.623euro(1.311europer l’acconto), con punte di oltre 6 milaeuronelle grandi Città.

IL COSTO DELL’IMU SECONDE CASE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO Secondo i risultatidel rapporto,il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi; a Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. Valori più “contenuti”, invece, ad Asticon un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro; a Sondrio con 674 euro.

LE ALIQUOTE DELL’IMU SECONDE CASE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO In 19 Città è in vigore la ex addizionale della TASI, per cui,in questi Comuni,lealiquote superano quella massima dell’IMU (10,6 per mille). In particolare,Roma, Milano, Ascoli, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona, Verona e Vicenza l’aliquota è all’11,4 per mille; a Macerata all’11,3 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce, Massa e Venezia all’11per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille.

Altre 73 Città capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l’aliquota del 10,6 per mille,tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari.In 10Città le aliquote sono sotto la soglia massima,tra cui Como, Belluno, Gorizia, Udine, Pordenone.

IL COSTO DELL’IMU SECONDE PERTINENZE NELLE CITTA’ CAPOLUOGO Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Roma si pagano mediamente 110 euroannui; a Milano 99 euro annui; a Bologna 96euro annui; a Firenze 95 euroannui; a Napoli 95euro annui.

Il tema della tassazione degli immobili è tornatoal centro del dibattito politico in questi giorni. Per noi,sarebbe opportuno che le modifiche dell’IMU venissero apportate organicamente riaprendo il “cantiere” del federalismo fiscale,riforma prevista tra l’altro nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Contemporaneamente, sarebbe necessaria la riforma del catasto in grado di riportare equità nella tassazione sul mattone, annunciata più volte nel corso degli ultimi annie mai attuata.Una riforma attesa da più di 30 anni, dato che l’ultima revisione degli estimi catastali è datata 1989, partendo da una revisione dei valori catastali vecchi, iniqui e che non corrispondono al reale valore degli immobili, eliminando i paradossi attuali per cui case di pregio nei centri storici hanno rendite catastali basse, mentre immobili situati in periferia e costruiti più recentemente hanno rendite catastali alte.

Prestando, però, molta attenzioneconcludeIvanaVeroneseperché questo processodi riforma non dovrà significare maggiori prelievi,ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo fiscale sugli immobili.

Ovviamente,sempre accompagnando questi percorsi a d una lotta“senzaseesenzama”all’evasione fiscale sulla tassazione immobiliare che ogni anno produce un minor gettito pari ad oltre 1 miliardo di euro.




Find Your Future: l’evento che connette l’esperienza al Tuo futuro

Per molti anni si è stati abituati a pensare al futuro con un determinato modello predefinito: conseguire un diploma o una laurea, andare a lavorare in un ufficio, sposarsi, avere dei figli.

Purtroppo (o per fortuna) al giorno d’oggi, il “modello” di cui sopra è stato ampiamente superato. Questo comporta la capacità dei ragazzi di affrontare nuove sfide, mettersi alla prova in situazioni differenti e in tempi limitati.

Compresa la dinamicità del “nuovo mondo”, tocca necessariamente fare un passo indietro. Ci si deve domandare infatti, su cosa ci si voglia specializzare e quali sono le competenze che si devono acquisire.

Purtroppo, durante il periodo scolastico, non è semplice far emergere le proprie passioni e, soprattutto, indirizzarle verso un settore specifico.
Ed è proprio in questo momento di incertezza che entra in gioco Find Your Future.
Il nome è esplicativo, rappresenta la mission che i ragazzi di FYF intendono perseguire.
Il team nasce con l’obiettivo di dare una possibilità concreta ai ragazzi delle scuole superiori (specialmente coloro che frequentano l’ultimo anno) di comprendere diverse realtà imprenditoriali e fornire lo stimolo necessario alla finalizzazione delle proprie idee.
Per questo grazie al supporto di FabLab Cuneo, Confartigianato Cuneo e al contributo di Fondazione CRC e Banca di Caraglio si è deciso, di organizzare un evento che consenta al pubblico di chiarirsi le opinioni su vari ambiti.

Tre i macro settori su cui verterà la giornata: Imprenditoria Digitale – Percorsi Professionali – Attitudini Sportive.
Per ognuno di essi verranno intervistati due ospiti che spiegheranno il percorso che hanno affrontato, dalla scommessa personale fino al successo in campo nazionale e/o internazionale.
Inoltre, tra una conferenza e l’altra, ci sarà anche l’occasione per ascoltare diverse band locali, offrendo così un accompagnamento musicale per tutta la giornata.

Quindi, se sei curioso di scoprire il Tuo futuro, non mancare il 23 luglio 2021 dalle ore 10.00 alle 18.00 in Piazza Virginio a Cuneo!




Deposito unico scorie nucleari, la città metropolitana di Torino sollecita Sogin Spa

La Città Metropolitana di Torino intende ulteriormente sollecitare alla Sogin spa una risposta alle osservazioni alla proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e al progetto preliminare per la collocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari.

L’Ente di area vasta convocherànei prossimi giorni un videoincontro con i parlamentari piemontesi e con i vertici dell’amministrazione regionale, al termine del quale si terrà unaconferenza stampa, per illustrare le ulteriori iniziative volte ad ottenere in tempi certi una risposta alle centinaia di pagine di osservazioni tecniche presentate alla Sogin, che, al momento, non ha consegnato agli Enti locali interessati una serie di documenti tecnici citati nella Carta.

Il timore è che la mancata risposta alle osservazioni sia indicativa del fatto che la scelta del sito in cui collocare il deposito unico nazionale sia già stata fatta.

 




Il Consiglio regionale istituisce l’Azienda sanitaria Zero

Con 23 sì e 13 no il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, nella seduta pomeridiana, la Proposta di legge per istituire l’Azienda Zero, presentata dal gruppo Lega, primo firmatario il capogruppo Alberto Preioni.

Il provvedimento, la cui discussione era iniziata nella scorsa seduta, costituisce un’Azienda sanitaria – la Zero, appunto – per ordinare al meglio le Asl piemontesi e fornire all’Assessorato una struttura in grado di gestire la complessità della Sanità, messa a dura prova dalla pandemia.

Al termine della votazione l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha ringraziato l’Assemblea “per il lavoro svolto in Commissione e in Aula” sottolineando che “con l’Azienda Zero la Regione si dota di uno strumento indispensabile che darà maggior efficacia, efficienza, organizzazione e controllo alla Sanità del Piemonte. Uno svolta significativa che porteremo avanti insieme e che apre un capitolo nuovo nella Sanità piemontese”.

La nuova struttura è pensata per garantire lo svolgimento e il coordinamento regionale di numerose attività: le sue funzioni spaziano dalla gestione dell’emergenza-urgenza extraospedaliera e delle attività del 118, del numero unico di emergenza 112 e del 116117, sino alla centralizzazione e programmazione degli acquisti per le Aziende sanitarie.

L’Ente avrà anche tra i suoi compiti il supporto e coordinamento della rete logistica distributiva alla gestione e lo sviluppo del sistema informativo di telemedicina, nonché il coordinamento in materia di medicina territoriale, con particolare riferimento ai percorsi di presa in carico e gestione dei pazienti fragili-cronici e di continuità ospedale-territorio e delle attività relative alla assistenza primaria. Si prevede, a tal fine, lo stanziamento di 646 mila euro per il 2021, di 3,08 milioni per il 2022 e di 587 mila euro per il 2023.

Nella giornata di oggi, in particolare, è stata eseminata una trentina di emendamenti, in parte a firma del capogruppo del Pd Raffaele Gallo e in parte di quello di Luv Marco Grimaldi. Il solo approvato è stato quello presentato dalla Giunta regionale per precisare che il modello di gestione operativa dell’Azienda Zero, al pari delle Aziende sanitarie regionali, è disciplinato con atto aziendale di diritto privato e assoggettato al procedimento regionale di verifica degli atti aziendali.

Nelle dichiarazioni di voto, prima della votazione finale, Andrea Cerutti (Lega) ha salutato “con estremo favore la nascita dell’Azienda Zero. In un momento in cui la Sanità regionale è stata sottoposta a un duro sforzo, la Lega ha avuto la lungimiranza di immaginarne la creazione per rispondere sempre più e meglio ai bisogni dei cittadini”.

Per Raffaele Gallo (Pd) il provvedimento “che sta per essere approvato è assai diverso da quello approdato quasi un anno fa in Commissione. Ci auguriamo si inizi quanto prima a ragionare sul Piano sociosanitario regionale, all’interno del quale avrebbe eventualmente potuto collocarsi l’Azienda Zero. Spenderemo oltre 3 milioni per realizzarla ma non sappiamo quali saranno i risparmi”.

Sarah Disabato (M5s) ha osservato che “mentre sono sempre più numerose le falle del sistema sanitario piemontese, a cominciare da liste d’attesa sempre lunghe, noi discutiamo un provvedimento che costituirà probabilmente un doppione dell’esistente”.

Marco Grimaldi (Luv) ha affermato che “l’Azienda Zero, in questo momento, è quanto mai inopportuna e la pandemia ha scoperchiato i veri problemi della nostra sanità: pronti soccorso al collasso, mancanza di medici e pediatri, interi territori senza neppure le guardie mediche necessarie a garantire un punto di primo soccorso”.

Per Paolo Bongioanni (FdI) l’Azienda Zero rappresenta “un cambiamento epocale per la costituzione di una nuova governance regionale. E, poiché sono sempre gli uomini a fare la differenza, molto dipenderà da chi sarà chiamato a guidarla”.

Francesca Frediani (M4o) ha sottolineato “la necessità del sistema sanitario piemontese di essere rafforzato. Il tempo dell’ottimismo non è ancora arrivato: serve invece quello dell’impegno, a cominciare da una diffusione sempre più uniforme dei servizi sul territorio”.

Paolo Ruzzola (Fi) ha ringraziato l’assessore Icardi e il presidente della Commissione Sanità Alessandro Steccoper “il lavoro svolto in Aula e in Commissione, che si è rivelato fruttuoso e ha saputo tenere conto delle istanze di maggioranza e minoranza”.




Il nuovo prefetto di Torino ricevuto a Palazzo Lascaris

“In un momento in cui si registrano  difficoltà in diversi ambiti anche a causa della pandemia, è necessaria sempre più la sinergia tra istituzioni”. È quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, nel ricevere a Palazzo Lascaris il nuovo prefetto di Torino, Raffaele Ruberto.

Nato a Bari nel 1956, nell’arco di oltre 34 anni di carriera, Ruberto ha prestato servizio in undici sedi, svolgendo la propria attività sia nell’Amministrazione centrale sia in quella periferica e ricoprendo, altresì, delicati incarichi esterni, anche nel settore del contrasto delle infiltrazioni mafiose. L’ultimo ruolo prefettizio lo ha ricoperto  a Caserta, mentre dal 2010 al 2012 era già stato in Piemonte come prefetto vicario di Torino.

“Sono certo che saprà interpretare al meglio le esigenze della  comunità torinese, dando risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte, a partire dalle misure per garantire il diritto alla sicurezza, combattere ogni forma di illegalità e affrontare le vertenze occupazionali presenti sul nostro territorio” ha affermato Allasia.

Dal canto suo il prefetto ha detto di tenere in grande considerazione la coesione sociale e  temi delicati e importanti come le infiltrazioni della criminalità organizzata.




Torino. Prezzi al consumo di novembre per l’intera collettività NIC)

Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

 

Nel mese di Novembre 2021 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 105,3 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,6% rispetto al mese precedente e del +3,0% rispetto al mese di  Novembre 2020 (tasso tendenziale).

 

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,8% sul mese precedente e +3,1% su novembre 2020. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,8% rispetto al mese di ottobre 2021 e +4,2% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% sul mese precedente e +0,6% rispetto a novembre 2020.

 

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,9% su base congiunturale e +4,0% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,8% sul mese precedente e +0,1% sull’anno precedente,

Beni Energetici +4,4% sul mese precedente e +29,8% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +0,7% sull’anno precedente,

Altri Beni -0,1%  sia sul mese che sull’ anno precedente.

 

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,2% su base congiunturale e +1,6% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione -0,2% sul mese precedente e -0,6% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente,

Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,8% sul mese precedente e +2,1% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,1% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.

 

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +0,9% rispetto all’anno precedente.