Commercialisti, un’analisi delle misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “ Le misure a sostegno della liquidità e delle attività produttive” che passa in rassegna gli interventi urgenti a favore delle imprese e dell’economia adottati dal Governo per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenuti nel Decreto “Cura Italia” n. 18/2020 (convertito con modificazioni nella legge n. 27/2020), nel Decreto “Liquidità” n. 23/2020 (convertito con modificazioni nella legge n. 40/2020) e nel Decreto “Rilancio” n. 34/2020, attualmente in corso di conversione.

Lo studio dei commercialisti racchiude le novità introdotte e i più recenti chiarimenti in merito alle misure che riguardano settori quali il turismo, la cultura, l’editoria, le infrastrutture e i trasporti, lo sport, l’innovazione tecnologica, la coesione territoriale e il Mezzogiorno.

Un’analisi dettagliata che parte dal comparto delle aziende dove tra l’altro si approfondiscono gli interventi per il sostegno all’export e all’internazionalizzazione, fondo centrale di garanzia PMI passando per le misure a favore di digitalizzazione, start up e PMI innovative quali il fondo per il trasferimento tecnologico e il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno.

Nel settore turismo approfondimento sulla promozione turistica e sul fondo dedicato a questo comparto mentre per la cultura attenzione puntata sul fondo emergenze spettacolo, cinema ed audiovisivo. Si passa poi ad un resoconto delle disposizioni in merito allo sport e al terzo settore con un focus sugli impianti sportivi.

Infine il documento si chiude con una ricognizione sulle misure in favore di lavoratori autonomi e liberi professionisti quali l’attuazione del fondo solidarietà mutui prima casa, sospensione delle procedure esecutive sulla prima casa e dei pagamenti delle utenze.  In coda una tabella che di ogni misura o adempimento  riepiloga articolo, beneficiari, agevolazione e dotazione finanziaria.

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Super ecobonus, Confartigianato Torino: bene ma la norma è ancora da migliorare

Considerando gli investimenti sostenuti da detrazioni in edilizia in Piemonte (nel 2019) di 2miliardi e 876 milioni e il fatturato per addetto nelle imprese delle costruzioni (oltre 113 mila euro), è possibile stimare che tali investimenti hanno sostenuto 25.400 occupati nelle costruzioni che rappresentano il 25,2% degli occupati del settore nel IV trimestre del 2019.

Stefano Vanzini (Presidente Confartigianato Anaepa edilizia Torino): “Le imprese artigiane non diventino il collettore di problemi o anticipatrici di liquidità”.

Il “super Ecobonus”, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale in data 19 maggio è Legge dello Stato. Tanto atteso da imprese, cittadini e tecnici, ma anche dai Comuni, grazie agli incentivi che andranno a coprire la totalità delle spese, dovrebbe stimolare la trasformazione degli immobili anche del Piemonte.

Confartigianato Imprese Torino esprime apprezzamento per la misura, che rappresenta una importante occasione per il rilancio del comparto delle costruzioni, per rimettere in circolo la liquidità dei privati e che consentirà il rinnovamento del patrimonio edilizio del territorio in un’ottica di sostenibilità e sicurezza.

“Peccato che la norma diventerà realtà solo a partire da luglio e la sua applicazione comporterà ulteriori rinvii nel tempo, tenendo ferme ancora per un mese le imprese del Comparto Casa. Tutti i lavori sulle facciate, ad esempio, sono in stand by, in attesa di capire come procedere. In definitiva siamo molto preoccupati per i tempi della vera entrata in vigore e la complicazione burocratica”. Così commenta Stefano Vanzini, Presidente Confartigianato Anaepa edilizia Torino.

Una situazione di stallo che mette in difficoltà 81.422 imprese attive in Piemonte del sistema casa (oltre la metà riguardano il settore costruzioni) di cui il 48,9% artigiane (39.800 realtà), che impiegano oltre 170mila addetti.

A Torino le imprese attive del sistema casa sono 40.072, (20.340 riguardano il settore costruzioni) di cui il 45,2% artigiane (18.114 realtà) che impiegano 80.886 addetti.

“Grazie agli incentivi per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico, il comparto casa potrebbe ripartire. Infatti tutte le richieste di ristrutturazioni che riceviamo in questi giorni si basano sulla possibilità di beneficiare delle detrazioni – prosegue Vanzini – ma stanno emergendo le criticità che avevamo denunciato prima dell’uscita del Decreto: ottimo volano per la ripartenza ma in attesa dei decreti attuativi del 18 giugno siamo a chiedere eventuali modifiche e chiarimenti. “

Gli interventi incentivati hanno un rilevante effetto di sostegno dell’occupazione delle Costruzioni.

Considerando gli investimenti sostenuti da detrazioni in edilizia in Piemonte (nel 2019) di 2miliardi e 876 milioni e il fatturato per addetto nelle imprese delle costruzioni (oltre 113 mila euro), è possibile stimare che tali investimenti hanno sostenuto 25.400 occupati nelle costruzioni che rappresentano il 25,2% degli occupati del settore nel IV trimestre del 2019, collocando il Piemonte al quarto posto della classifica per regioni.

“Siamo stati i primi a chiedere ufficialmente una misura che andasse a coprire il 100% degli investimenti per le ristrutturazioni – continua Vanzini – nonostante la positività dell’intervento, come in ogni Legge, però ci sono anche delle criticità che hanno bisogno di essere smussate affinché il complesso normativo possa essere più vicino alle esigenze delle piccole imprese e dei fruitori.

Su questo lavoreremo da subito. La nostra perplessità riguarda fondamentalmente la complessità degli adempimenti legati alla cessione dello sconto, specialmente se paragonata al meccanismo più immediato della detrazione per gli interventi di recupero edilizio al 50%. E’ necessario incoraggiare chi vuole fare questi lavori e non spaventare con richieste che poi portano a rinunciare a una opportunità di questo tipo”.

Le imprese dell’edilizia sottolineano anche come 18 mesi di tempo per effettuare i progetti, richiedere le autorizzazioni, trovare i finanziamenti per i privati, affidare gli appalti e terminare i lavori, siano troppo pochi.

“Su questo punto – riprende Vanzini – chiediamo uno spostamento almeno a fine 2023, altrimenti i tempi sarebbero troppo stretti e tanti progetti potrebbero saltare. Chiederemo anche che venga alzata la percentuale detraibile sulle semplici manutenzioni straordinarie delle facciate interne, facendola arrivare al 90% già previsto per quelle esterne”.

“Un altro punto importante è quello relativo alla cessione del credito – sostiene Vanzini – Le piccole imprese artigiane, per loro natura, infatti, non sono in grado di anticipare il costo dei lavori che, solo per piccoli progetti potrebbero movimentare decine di migliaia di euro, mentre per ristrutturazioni di interi condomini arriverebbero anche a parecchie centinaia di migliaia. Le imprese devono continuare a fare il loro lavoro senza trasformarsi in collettori di problemi, anticipando liquidità che non hanno o risolvendo problemi burocratici.”

“Su questo punto si gioca la riuscita o meno del super ecobonus – riprende Vanzini – La richiesta forte delle pmi artigiane edili è quello di eliminare lo sconto in fattura: è insostenibile da parte di piccole realtà che andrebbero subito in carenza di liquidità anche nella prospettiva di cedere a propria volta il credito alle banche”.

“La norma deve consentire un meccanismo semplice che porti il committente a dialogare direttamente con gli Istituti di Credito che, in maniera immediata e automatica, poi riverserà il credito verso le imprese. Insomma – conclude Vanzini – non vogliamo che terzi soggetti, che nascono per speculare in queste situazioni, costringano le imprese ad accettare percentuali di ricavo non idonee, non adeguate e non congrue alle prestazione effettuate”.

 




Semplificazione: salgono a 1.942 gli emendamenti. Non era mai successo nella storia del Consiglio regionale

Sono saliti a 1.942 – nel giro di una manciata di ore – gli emendamenti al provvedimento sulla semplificazione, ovvero il Disegno di legge 83, “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”.

Un record nel record, se si pensa che già questa mattina in apertura di seduta, presieduta da Stefano Allasia, gli emendamenti depositati erano quasi 1.350, il numero più alto nei cinquant’anni di storia dell’Assemblea legislativa piemontese. Il gruppo Luv ne ha presentati un migliaio, circa ottocento il M5s e una novantina il Pd. Alcuni emendamenti sono poi della Giunta.

Nella seduta pomeridiana, dopo il respingimento da parte della maggioranza di una serie di questioni preliminari e pregiudiziali alla discussione del provvedimento, poste dalle forze di opposizione, l’esame dell’articolato è entrato nel vivo con la presentazione degli emendamenti all’articolo 1, proposti – oltre che dalla Giunta regionale – dal Pd (primo firmatario Maurizio Marello) e dal M5s (prima firmataria Francesca Frediani).

 




Centri estivi: 634 richieste di finanziamento

Quali risorse riceveranno i centri estivi piemontesi che hanno avviato le loro attività lo scorso 15 giugno? Questo l’interrogativo che la consigliera Pd Monica Canalis ha rivolto alla Giunta regionale nel corso dei question time di oggi.

L’assessore Chiara Caucino ha ribadito che “da tempo l’assessorato alle politiche per la famiglia si è attivato per consentire alle tante associazioni e cooperative del  territorio di essere nelle condizioni di programmare e avviare le attività dei centri estivi già a partire dal 15 giugno. Fino ad oggi sono 634 le richieste pervenute alla Regione da parte dei Comuni interessati a ricevere finanziamenti  per l’attivazione di iniziative finalizzate al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio educativi territoriali e dei centri con funzioni educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine nella fascia d’età tra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre 2020.

Dei 35 milioni previsti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia da ripartire tra tutte le regioni, al Piemonte spetteranno circa 9 milioni e 700 mila euro. A queste risorse saranno aggiunti i 2 milioni che abbiamo previsto in Riparti Piemonte attraverso il Fondo sociale europeo. Gli uffici stanno predisponendo il bando a cui potranno accedere Comuni e oratori e che verrà attivato una volta ricevuto da Bruxelles e da Roma il via libera alla rimodulazione di queste risorse. Attendiamo un feedback nell’arco di due settimane”.

“Svelato il bluff: i fondi regionali per i centri estivi erano solo un annuncio – ha dichiarato la consigliera Canalis – I Comuni e gli Enti di Terzo Settore si stanno facendo carico di spese molto superiori al passato, legate alla sanificazione, all’assunzione di educatori adulti e all’allestimento degli spazi in funzione delle nuove esigenze di distanziamento sociale e potranno contare solo sui fondi stanziati dal Governo nazionale  e non su quelli della Regione, perchè l’assessore Caucino e Cirio li hanno promessi agli enti senza prima verificarne la disponibilità. Anzi, alle solite dichiarazioni roboanti, oggi si è aggiunta la tesi della presunta necessità di riprogrammare i 5 milioni di euro del Fondo Sociale europeo con il parere del Governo nazionale. A rimetterci saranno i bambini e i ragazzi piemontesi, i Comuni e tutti gli enti organizzatori dei centri estivi”.

Durante i question time è stata data inoltre risposta alle interrogazioni della consigliera del M5S Francesca Frediani sulla riapertura della  ferroviaria linea Pinerolo- Torre Pellice; di Ivano Martinetti (M5S) sul completamento dell’autostrada Cuneo – Asti; di Mauro Salizzoni (Pd) sulla bonifica area ex Fiat Avio del  Parco della Salute di Torino e sull’ospedale unico dell’ASL TO5 e di Sean Sacco (M5S) sul potenziamento delle attività dei centri di salute mentale nell’area di competenza dell’ASL di Alessandria.




Tavolo automotive. UIL: “Senza presente non c’è futuro”

E’ appena terminato il tavolo sull’automotive organizzato dalla Regione Piemonte. Ampia la discussione che ha spaziato dai tavoli di crisi aperti, formazione, Fca, riconversione di Embraco.

 

“La UIL ha chiesto la convocazione di un tavolo di discussione a livello nazionale – ha sottolineato Teresa Cianciotta della Segreteria Regionale UIL – perché solo a quel livello si potranno attivare gli incentivi giusti per dare un’accelerata alla ripresa della nostra Regione.  Inoltre abbiamo evidenziato la necessità di incentivare la formazione con attenzione alla qualità, in modo da individuare i profili necessari alle aziende”.

 

Per la UILM, la categoria dei metalmeccanici UIL è intervenuto il Segretario Generale LUIGI PAONE: “La discussione di oggi è stata proficua ma non bisogna dimenticare che sono ancora molti i tavoli di crisi aperti. Al di là dei progetti presentati oggi, che ci auguriamo abbiano esito positivo ma che necessitano di tempo per essere avviati, ciò che conta è il presente: senza risolvere i problemi contingenti, non c’è strada per il futuro. E’ strategico individuare una rapida politica di incentivi in grado di far ripartire il mercato auto e dunque la produzione negli stabilimenti FCA e nell’indotto.

 

Uno dei problemi principali fatto presente dalla UIL è il caso Ex Embraco: “Condividiamo l’impegno dell’assessore Chiorino per riconvertire lo stabilimento di Riva di Chieri in polo di produzione di batterie per auto elettriche – sottolinea PAONE – ma va individuato al più presto un investitore serio disposto, con l’aiuto delle Istituzioni, a garantire un futuro allo stabilimento e alle 400 famiglie”.




Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate

Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate”: è il seminario on line aperto a tutti i cittadini, organizzato dalla Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate per aiutare ad utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata.

L’ultima edizione del webinar si svolge lunedì 22 giugno alle ore 17: un appuntamento a misura del cittadino tipo, lavoratore dipendente o pensionato, che intende “far da solo” il 730 e ha bisogno di essere guidato per non sbagliare. Durante il webinar si simulerà la compilazione di una dichiarazione dei redditi: come accedere, accettare o modificare e infine inviare la dichiarazione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Focus sulle novità di quest’anno e le risposte ai quesiti dei partecipanti.

 

Come partecipare – Per esigenze tecniche, l’incontro sarà limitato alle prime 50 persone. Le istruzioni per prenotarsi sono sul sito internet oppure si può utilizzare il link diretto per la prenotazione sulla piattaforma eventbrite. Gli iscritti riceveranno via mail le credenziali per partecipare al webinar direttamente dal proprio computer o smartphone.

 




Il Consiglio chiede l’applicazione del fattore famiglia

L’Aula di Palazzo Lascaris impegna la Giunta regionale ad attuare il fattore famiglia. Così, con il voto favorevole di maggioranza e opposizione, si chiede l’applicazione della legge dell’aprile 2019 passata al vaglio della Corte Costituzionale, come stabilito con l’approvazione dell’ordine del giorno 273, primo firmatario Mario Giaccone (Monviso).

Il fattore famiglia è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale delle famiglie per garantire a chi ne ha più bisogno l’accesso alle prestazioni regionali, quali servizi sanitari, sociali, scolastici, del trasporto pubblico locale, eccetera.

Il documento, inoltre, chiede di valutare l’integrazione delle risorse necessarie all’applicazione della legge e a istituire l’Osservatorio per l’attuazione del fattore famiglia.




Torino. Aggiornato il Piano delle misure antirumore sulle nostre strade

La Città metropolitana di Torino ha aggiornato il piano quinquennale delle misure antirumore sulle strade che ha in gestione.

Sono 127 i comuni del nostro territorio interessati dalla mappatura, con una popolazione coinvolta di circa 140 mila persone ed una superficie complessiva di mappatura acustica di 250 chilometri quadrati.

Sappiamo tutti come le criticità acustiche causano innalzamento dei livelli di stress: il risanamento acustico dei nostri assi stradali principali, su cui transitano più di 3 milioni di veicoli all’anno, viene realizzato all’interno del più vasto programma di manutenzione stradale che prevede la realizzazione di nuove tratte e interventi di sicurezza stradale.

Tutti i dettagli del piano aggiornato e l’elenco degli assi stradali interessati dallo studio sono consultabili al link




Nasce #UIDatastream, la nuova rubrica social dell’Unione Industriale di Torino

Una raccolta di dati e un’illustrazione sintetica degli indicatori economici del Piemonte di più diretto interesse per le imprese. Si inizierà con un focus sulle singole province per proseguire poi su approfondimenti settoriali sull’andamento dell’economia locale.

Sono questi i contenuti di #UiDatastream, la rubrica social avviata dall’area Comunicazione insieme al Servizio Studi Economici dell’Unione Industriale di Torino.

Il nuovo format, che sarà disponibile sui canali social dell’Unione Industriale già da oggi, vuole ripensare la comunicazione dei dati economici: un modo immediato e interattivo di raccontare il nostro territorio, analizzandone punti di forza e debolezze, in una fotografia dello stato di salute del mondo industriale piemontese.

Ogni puntata – che sarà trasmessa il martedì e il giovedì alle ore 12 – prenderà in considerazione l’economia di una provincia, sulla base degli indicatori disponibili.

L’Ufficio Studi economici dell’associazione ha sviluppato una raccolta di analisi sulla base delle congiunture economiche dell’ultimo anno nelle diverse province piemontesi. Spunti di riflessione – questi – particolarmente interessanti in un momento in cui si sta scrivendo il futuro della nostra vocazione industriale. La ripresa ancora incerta dopo i mesi di lockdown che hanno compromesso la sussistenza di molte attività produttive, le misure necessarie per la ripartenza, i settori di eccellenza su cui puntare trovano così una nuova chiave di lettura.

Il primo appuntamento è online oggi sui canali LikedIn e Youtube dell’Associazione, inaugurando il format con un focus sull’economia della Regione Piemonte nel suo complesso.




Torino. Domani presidio lavoratori appalti ferroviari

Domani, mercoledì 17 giugno, dalle ore 10.30 alle ore 13.00, in piazza Castello a Torino, ci sarà un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti ferroviari del Piemonte, organizzato da FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL FERROVIARI – FAST CONFSAL – ORSA Torino e Piemonte

 

I sindacati denunciano la mancata erogazione degli importi relativi alla cassa integrazione in deroga aperta nel mese di marzo, a livello nazionale, per l’emergenza Covid 19 e l’insostenibilità del perdurare di tale situazione. Oltre a ciò, si va a sommare la mancata erogazione della retribuzione dei mesi di novembre, dicembre e della tredicesima mensilità dovuta al fallimento del Consorzio Manital Idea.

 

Per i sindacati, come si legge nella lettera inviata al Prefetto, al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale ai Trasporti e Viabilità (che trovate in allegato), “l’impegno assunto dal Presidente Cirio – che il 5 giugno scorso aveva dichiarato, al termine dell’incontro con il direttore regionale dell’Inps, che tutti i lavoratori devono ricevere la cassa integrazione in deroga entro il 21 giugno – debba riguardare anche le procedure di cassa integrazione aperte da aziende che hanno sede in territori diversi dal Piemonte, pur avendo occupati in Piemonte”.

 

Il presidio di mercoledì 17 giugno si terrà nel rispetto del distanziamento sociale.