Coronavirus ISS, pubblicato oggi il vademecum “Cosa fare in caso di dubbi”

I sintomi a cui fare attenzione, i numeri da chiamare, come proteggere i familiari, dove fare il test. Sono questi i contenuti della breve guida pubblicata oggi dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzata in collaborazione con lo European Centre for Disease Control e il Ministero della Salute

Il documento è dedicato in particolare alle persone cha hanno sintomi tali da suscitare il sospetto di contagio da COVID-19 e che possono trovare in questa guida tutte le informazioni per avere assistenza.

NUOVO CORONAVIRUS IL VADEMECUM

Quali sono i sintomi a cui devo fare attenzione?
1) Febbre e sintomi simil-influenzali come tosse, mal di gola, respiro corto, dolore ai muscoli, stanchezza sono segnali di una possibile infezione da nuovo coronavirus.
2) Ho febbre e/o sintomi influenzali, cosa devo fare?Se negli ultimi 14 giorni sei stato a stretto contatto con una persona infetta da COVID-19 o sei stato in un’area a rischio oppure hai lavorato in una struttura sanitaria con pazienti COVID-19, resta in casa e chiama il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica.
3) Dopo quanto tempo devo chiamare il medico?Subito. Se ritieni di essere contagiato, chiama appena avverti i sintomi di infezione respiratoria, spiegando i sintomi e i contatti a rischio.
4) Non riesco a contattare il mio medico di famiglia, cosa devo fare? Chiama uno dei numeri di emergenza indicati sul sito
5) Posso andare direttamente al pronto soccorso o dal mio medicodi famiglia?No. Se accedi al pronto soccorso o vai in un ambulatorio senza prima averlo concordato con il medico potresti contagiare altre persone.
6) Come posso proteggere i miei familiari?Segui sempre i comportamenti di igiene personale (lavati regolarmente le mani con acqua e sapone o usa un gel a base alcolica) e mantieni pulito l’ambiente. Se pensi di essere infetto indossa una mascherina chirurgica, resta a distanza dai tuoi familiari e disinfetta spesso gli oggetti di uso comune.
7) Dove posso fare il test?I test vengono eseguiti unicamente in laboratori del Servizio Sanitario Nazionale selezionati. Se il tuo medico ritiene che sia necessario un testti fornirà indicazioni su come procedere.
8) Dove trovo altre informazioni attendibili? Segui solo le indicazioni specifiche e aggiornate dei siti web ufficiali,delle autorità locali e della Protezione
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Un’azienda veneta dona al Piemonte materiale sanitario

La I-TECH Medical Division, un’azienda veneta, ha donato alla sanità piemontese centinaia di pulsossimetri  (dispositivi per la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue) e termometri digitali a infrarossi  per la misura della temperatura a distanza.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ringrazia  Massimo Marcon e Matteo Zennaro, rappresentanti dell’azienda,  per questa inaspettata ma quanto mai preziosa donazione:  “Sarà mia premura attraverso l’assessore alla Sanità Luigi Icardi  far recapitare nel più breve tempo possibile le attrezzature devolute presso le Asl del Piemonte.

In questi giorni molto difficili per il nostro Servizio sanitario regionale, – continua il presidente Allasia – anche un piccolo gesto diventa importante. Chi può, in questo momento deve donare, è un dovere civico, una chiamata al senso di responsabilità e solidarietà. Per fortuna la generosità di aziende, enti e singoli cittadini si sta manifestando in modo importante anche in Piemonte, cosa che mi inorgoglisce”.

La I-TECH precisa che con questo gesto vuole sensibilizzare tutte le aziende italiane a donare:  “In momento di difficoltà dobbiamo essere uniti e dimostrare che crediamo in questo meraviglioso paese che è l’Italia.

Il primo obiettivo che abbiamo oggi è sconfiggere Covid-19, subito dopo viene la conservazione dei posti di lavoro per garantire il sostegno delle famiglie, il futuro delle generazioni a venire, il sostentamento degli anziani, la salute pubblica e la pace sociale”.




Coronavirus, ecco come fare la domanda per ricevere l’indennità di 600 euro

Il Decreto Cura Italia ha introdotto, tra le altre misure, alcune indennità di sostegno in favore dei lavoratori le cui attività stanno risentendo dell’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19.

L’Istituto sta provvedendo a mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati, nel più breve tempo possibile, le procedure telematiche per la trasmissione delle domande ai trattamenti previsti.

Qui di seguito si illustrano sinteticamente le diverse prestazioni previste e si forniscono le prime indicazioni operative.

INDENNITÀ COVID 19

Si tratta di indennità previste per il mese di marzo 2020 dell’importo pari ad € 600, non soggette ad imposizione fiscale.

Ai sensi del decreto Cura Italia di seguito l’elenco delle singole indennità e delle categorie di lavoratori destinatari delle medesime:

Indennità liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi

A tale indennità possono accedere:

  •  i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi ipartecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cuiall’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell’INPS;
  • i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell’INPS.
    Ai fini dell’accesso all’indennità, le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.Indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoriaA tale indennità possono accedere i lavoratori iscritti alle seguenti gestioni: ✓ Artigiani

    ✓ Commercianti
    ✓ Coltivatori diretti, coloni e mezzadri

Ai fini dell’accesso all’indennità le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della Gestione separata INPS.

Indennità lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali

A tale indennità possono accedere i lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 (in circolare valuteremo l’opportunità di fare riferimento alle attività dei lavoratori impiegati in settori del turismo e stabilimenti balneari).

Ai fini dell’accesso all’indennità i predetti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.

Indennità lavoratori agricoli

A tale indennità possono accedere gli operai agricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali purché:

– possano fare valere nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente;

– non siano titolari di pensione. Indennità lavoratori dello spettacolo

A tale indennità possono accedere i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo, che abbiano i seguenti requisiti:

– almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo;
– che abbiano prodotto nel medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro;
– detti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.

IMPORTANTE

Le indennità di cui sopra non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza.

COME FARE DOMANDA

I lavoratori, potenziali destinatari delle suddette indennità, al fine di ricevere la prestazione di interesse, dovranno presentare in via telematica all’INPS la domanda utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per i patronati nel sito internet dell’Inps, www.inps.it.

Le domande saranno rese disponibili, entro la fine del corrente mese di marzo, dopo l’adeguamento delle procedure informatiche.




Rinforzati i treni dei frontalieri tra Piemonte e Cantone Vallese

 Aumentano da quattro a sei i treni delle ore di punta gestiti da BLS a servizio dei lavoratori frontalieri tra il Verbano-Cusio-Ossola e il Cantone Vallese: da lunedì 6 aprile la linea Domodossola-Briga viene incrementata con un treno al mattino che parte da Domodossola alle 5:33 e arriva a Briga alle 6:10 e uno al pomeriggio che parte da Briga alle 17:53 e arriva a Domodossola alle 18:30. I due treni supplementari, in servizio dal lunedì al venerdì, vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti con partenza da Domodossola al mattino alle 4:37, alle 5:58 e alle 6:58 e rientro da Briga alle 17:22, alle 18:22 e alle 0:22.

“Abbiamo implementato il servizio – rileva l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi – per venire incontro alle richieste emerse nei giorni scorsi. Abbiamo anche migliorato le misure di sicurezza per i passeggeri: i treni aggiunti hanno infatti una capacità di 343 posti ciascuno, così che nelle ore di punta del traffico frontaliero mattutino e serale abbiamo in totale 1.200 posti a sedere disponibili per una frequentazione media di 200/250 persone. In questo modo si possono rispettare più facilmente le distanze di sicurezza tra i passeggeri. Naturalmente vengono mantenute tutte le misure di igienizzazione e sanificazione quotidiane previste dalle norme anti Coronavirus”.




Da Cuba in aiuto al Piemonte una squadra specializzata in emergenze

Sono arrivati nella mattina di lunedì 13 aprile all’aeroporto di Torino Caselle i 38 operatori sanitari della Brigada Henry Reeve, che il Ministero della Salute di Cuba ha destinato al Piemonte accogliendo la richiesta formulata nelle scorse settimane dal presidente della Regione Alberto Cirio attraverso l’Ambasciata di Cuba in Italia.

Si tratta di 21 medici e 16 infermieri, accompagnati dal loro coordinatore logistico, che resteranno ad operare gratuitamente in Piemonte fino a quando l’emergenza lo renderà necessario. Tra di essi ci sono epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva di estrema competenza, appartenente alla stessa ‘Brigada’ già operante in Lombardia e specializzata in interventi di emergenza.

Creata in occasione dell’uragano Katrine con l’obiettivo di aiutare gli Stati Uniti, fa parte della pratica di cooperazione solidale di Cuba nel campo della salute, con 55 anni di storia in tutte le parti del mondo: dall’emergenza Ebola in Africa al terremoto di Haiti. Dopo qualche giorno di conoscenza delle principali strutture sanitarie piemontesi in cui si sta lottando contro il Covid 19, la squadra opererà presso la nuova area sanitaria temporanea in fase di allestimento alle OGR di Torino.

“La nostra riconoscenza va innanzitutto a Cuba e agli operatori sanitari che hanno accettato di aiutare il nostro territorio in un momento così difficile”, ha commentato Cirio, che ringrazia “la Farnesina, il ministro della Salute Speranza e la Protezione civile nazionale per aver appoggiato la nostra richiesta, ma anche l’ambasciatore Jose Carlos Rodriguez Ruiz e il consigliere regionale Marco Grimaldi che insieme all’Aicec, l’Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba, ci hanno supportato nei contatti con il Governo cubano accanto al nostro Settore Affari Internazionali.

Essere da subito presenti come ‘sistema Italia’ nella sua completezza è stato un elemento di forza. Un grazie di cuore, poi, a Lavazza e alla Fondazione Specchio dei tempi, che in pochissime ore si sono attivate dandoci uno straordinario supporto per sostenere l’organizzazione e i costi del viaggio e a tutte le realtà, pubbliche e private, che stanno contribuendo a questa missione”.

Lavazza e la Fondazione Specchio dei tempi, su richiesta della Regione Piemonte, hanno infatti dato la loro disponibilità a sostenere le spese relative all’arrivo del gruppo di operatori sanitari bloccati a L’Avana per la totale mancanza di voli verso l’Europa. Hanno così noleggiato un Boeing 767 della compagnia Blue Panorama che è decollato nel tardo pomeriggio dell’11 aprile da Malpensa verso Cuba.

L’Unità di Crisi e il coordinamento sanitario hanno organizzando la loro accoglienza. Tante le realtà piemontesi che hanno lavorato in queste settimane al fianco della Regione per preparare la missione: l’Aicec di Torino si è attivata immediatamente favorendo il dialogo tra istituzioni italiane, cubane e le imprese del territorio organizzando anche un gruppo di giovani volontari traduttori insieme alla Croce Rossa; Alce Nero, Gruppo Boero Bartolomeo e QS4B Partner Vodafone hanno già messo a disposizione loro prodotti per equipaggiare la Brigada.




Esercizi commerciali chiusi il 25 aprile e il 1° maggio

Il presidente Alberto Cirio ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali il 25 aprile e il 1° maggio, ad eccezione di farmacieparafarmacie e degli esercizi dedicati alla vendita esclusiva di prodotti sanitari.

Aperte anche le edicole, i distributori di carburanti e le aree di servizio sulla rete autostradale.

Consentite le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici, da eseguire nel rispetto delle regole di sicurezza.




Confartigianato Torino, De Santis: “A causa della burocrazia per ottenere credito serve un mese”

Nelle intenzioni del Governo il Decreto Liquidità a garanzia statale, è un intervento di liquidità immediata per le imprese che si apprestano a riaprire e intraprendere la fase 2.

Ma per funzionare, e per scongiurare la definitiva chiusura delle micro e piccole imprese artigiane, che si trovano con l’acqua alla gola per il mancato fatturato di marzo e aprile, la liquidità dovrebbe essere, appunto, immediata. Una questione di ore dalla richiesta alla concessione del credito. Ma così non è.

Secondo un sondaggio condotto su un campione di associati di Confartigianato Torino, un terzo pensa di non potersi più mettere in carreggiata e sta valutando la chiusura definitiva dell’attività, più di terzo del campione ha fatto richiesta al finanziamento fino a 25mila euro, previsto dal Decreto, mentre gran parte  del campione ha richiesto la moratoria su mutui e finanziamenti in corso.

 

“I danni della pandemia sulle micro e piccole imprese artigiane sono incalcolabili, – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – Una discreta fetta dei nostri associati ha provato a chiedere il prestito di 25mila euro a garanzia statale, che doveva essere erogato in 48-72 ore. In realtà i nostri artigiani si ritrovano a doversi misurare con vincoli burocratici e lungaggini che rallentano la concessione del credito e devono attendere fino ad un mese di tempo.

“Da un punto di vista burocratico funziona così – spiega De Santis – occorre esibire il bilancio del 2018 e quello provvisorio del 2019, sotto forma di stato patrimoniale e conto economico, si obbliga a produrre anche altri documenti per istruire una pratica da firmare e timbrare, quindi si invia al medio credito centrale che nella emergenza attuale si riunisce solo 2 volte alla settimana ( a differenza delle due riunioni mensili) Poi si redige un verbale di approvazione che viene inviato alla banca con il successivo sblocco dei soldi da parte dello Stato.

La banca quindi chiama il beneficiario del credito per firmare un contratto, segue l’erogazione. Tutta questa trafila si svolge in un mese circa. Questo meccanismo di erogazione dovrebbe essere veloce e immediato, quasi automatico, soprattutto per il finanziamento a 25000 euro garantito al 100 % dallo stato e per il quale dovrebbe esserci per decreto un automatismo. Le nostre imprese sono allo stremo. Se vogliamo ripartire, dobbiamo sostenerle, ma la velocità è fondamentale. Diversamente, non ci rimane che contare le imprese sopravvissute alla pandemia”.

 

E ancora una volta l’ostacolo più importante per la sopravvivenza delle imprese è la burocrazia che, allunga i tempi, scoraggia i Piccoli dal farsi avanti e complica il percorso di avvicinamento alla fase 2.

 

“C’è il reale rischio che, nella fase 2, le nostre imprese non abbiano le risorse per rialzare le serrande – continua De Santis – e per affrontare tutte le indicazioni sanitarie per contrastare la diffusione del virus”.

Insomma, le Banche in queste operazioni non si sentono sufficientemente tutelate e chiedono che si eviti il ribaltamento di responsabilità su di loro nel caso in cui le misure offerte alle imprese non sortissero gli effetti sperati e le aziende cadessero in stato di insolvenza con possibili conseguenze di procedure fallimentari.

 

Confartigianato Torino sottolinea, inoltre, come l’ottenimento del credito a garanzia statale potrebbe anche essere un meccanismo non virtuoso in quanto costituisce un debito, un onere, seppur a interessi bassi e vantaggiosi rispetto ad un normale finanziamento. La proposta di Confartigianato Torino consiste quindi di erogare una parte a fondo perduto, così come viene fatto in altri stati dell’Unione (Germania e Inghilterra).

 

Confartigianato Torino plaude all’iniziativa del Prefetto Claudio Palomba di aprire un tavolo con Abi e Istituti di credito per favorire l’accesso al credito.

 

“All’interno di Confartigianato Torino – conclude De Santis – è attivo un servizio in grado di supportare le imprese nella corsa burocratica ai prestiti, nel semplificare e superare gli innumerevoli cavilli normativi e agevolare le imprese nei percorsi utili all’ottenimento delle agevolazioni contenute nel Decreto Liquidità”.




ANGA – Giovani di Confagricoltura Torino: Alessandro Moschietto riconfermato presidente

Alessandro Moschietto, 30 anni, perito agrario giovane imprenditore di Coazze (To) è stato confermato alla guida della sezione Anga (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori di Confagricoltura) di Torino. L’assemblea elettiva si è svolta ieri pomeriggio (lunedì 4 maggio), via web.

Moschietto conduce un’azienda agricola di allevamento in montagna, tra Giaveno e Coazze, nella Val Sangone, dove ha da poco inaugurato un nuovo punto vendita delle carni macellate di propria produzione. In un territorio tipicamente alpino, il giovane imprenditore ha avviato l’attività nel 2008: le coltivazioni aziendali spaziano dai prati irrigui, castagneti ed estese faggete nella parte più bassa del territorio, a cui seguono ampi pascoli, fino a giungere alle creste rocciose delle montagne. La sua agrimacelleria è stata insignita del riconoscimento di Maestro del Gusto dalla camera di Commercio di Torino.

Affiancano Alessandro Moschietto, nel rinnovato consiglio dei giovani dell’Anga di Torino, in rappresentanza dei circa 160 giovani agricoltori che si riconoscono nell’associazione, Sara Chialva di Pancalieri, titolare dell’azienda agricola Chialvamenta, Fabrizio Appendino di Carmagnola, i fratelli Lucia Vittoria e Sebastiano Borra di Albiano d’Ivrea e Davide Bardo di Rivalta di Torino.

Il 7 maggio prossimo, sempre via web, il nuovo direttivo torinese parteciperà al consiglio nazionale dell’Anga presieduto da Francesco Mastrandrea, in collegamento da Messina.




Agenzia entrate: al via i servizi di assistenza “agili” certificati e domande via mail e Pec

Ottenere il rilascio di un certificato o del codice fiscale, richiedere dei rimborsi, registrare un atto: si può fare tutto in modalità semplificata e senza bisogno di recarsi allo sportello.

È l’effetto delle procedure introdotte dall’Agenzia delle Entrate che consentono ai contribuenti di richiedere i servizi anche tramite e-mail o Pec. Per agevolare i cittadini è stata realizzata un’apposita guida che consente di trovare con facilità gli indirizzi email e Pec e fornisce indicazioni su come ottenere tutti i servizi direttamente da casa, abilitandosi ai servizi telematici, sfruttando i servizi online senza registrazione, usando la app e contattando il contact center.

I canali alternativi allo sportello – Gli strumenti informativi di cui dispone l’Agenzia per assistere i contribuenti sono molteplici: le caselle di posta elettronica o Pec, il portale internet, l’app mobile, il contact center. Molti dei servizi erogati allo sportello possono essere usufruiti direttamente sul sito internet, senza che sia necessaria alcuna registrazione. Per altri occorre, invece, essere in possesso del codice Pin, che può essere richiesto online o attraverso l’app delle Entrate. Oltre alle credenziali dell’Agenzia è possibile accedere ai servizi online tramite SPID, il Sistema Pubblico dell’Identità Digitale, o tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Abilitazione ai servizi telematici – La richiesta di abilitazione può essere inviata, firmata digitalmente, tramite Pec. L’indirizzo Pec deve essere di uso esclusivo del richiedente in modo da garantire la riservatezza della prima parte del codice Pin e della password iniziale che verranno inviati dall’Agenzia. La seconda parte del Pin verrà prelevata direttamente dal richiedente dal sito delle Entrate.

Richiesta del codice fiscale o del duplicato – Per ottenere il codice fiscale, il cittadino può presentare la richiesta, sottoscritta anche con firma digitale, scegliendo uno dei servizi agili a disposizione e allegando la necessaria documentazione via mail o Pec (in ogni caso il documento di identità). Il certificato di attribuzione arriverà direttamente tramite il canale prescelto. I servizi agili possono essere utilizzati anche per la richiesta di duplicato del codice fiscale/tessera sanitaria, trasmettendo la richiesta firmata e scansionata insieme alla copia del documento d’identità. Stesse modalità anche per la richiesta di attribuzione del codice fiscale a persone non fisiche e, con riferimento ai soggetti non obbligati alla

presentazione tramite “ComUnica”, per la dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini Iva.

La registrazione degli atti e i rimborsi – Se si intende presentare un atto per la registrazione, la documentazione può essere inviata anche mediante Pec o email. In ogni caso, il contribuente dovrà depositare in ufficio un originale dell’atto registrato, una volta terminato il periodo emergenziale. Le richieste di rimborso possono essere inviate tramite Pec o email, attraverso i servizi telematici oppure presentate allo sportello. Alla richiesta effettuata per via telematica deve essere allegata l’eventuale documentazione a supporto e, in ogni caso, la copia del documento di identità. Anche la richiesta di accredito dei rimborsi sul conto corrente, firmata digitalmente, può essere presentata via Pec.

Comunicazioni di irregolarità e precompilata – L’invio delle comunicazioni a seguito del controllo automatico e formale delle dichiarazioni è stato sospeso all’inizio del periodo emergenziale. Il contribuente che abbia ricevuto nei mesi scorsi una comunicazione può continuare a rivolgersi a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate oppure utilizzare direttamente il servizio “Civis”, se abilitato a Fisconline, o il servizio di assistenza attraverso la posta elettronica certificata.

Si può accedere, infine, alla dichiarazione precompilata tramite le credenziali Fisconline o dell’Inps, oppure tramite SPID o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e inviarla in autonomia. Il contribuente può scegliere il modello precompilato che ritiene più idoneo e può anche decidere di essere guidato nella scelta del modello rispondendo a delle semplici domande.

 

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Dal 25 maggio riparte lo sport in Piemonte

Con l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – 17 maggio 2020 e in particolare all’art. 1 comma e – f – g dal 25 maggio sono consentite le attività sportive di base e l’attività motoria in palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi sia pubblici che privati.

Si precisa che:

  • Vige l’obbligo di distanziamento sociale e il divieto di assembramento.
  • Devono essere seguite le linee guida approvate dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
  • Per l’attuazione delle linee guida, le Federazioni sportive nazionali, le Discipline Sportive associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti da CONI e CIP, nonché associazioni, società, centri e circoli sportivi anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto, devono adottare appositi protocolli attuativi contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute di atleti, gestori e di chiunque a qualsiasi titolo frequenti i siti sportivi.
  • I protocolli attuativi adottati da Federazioni, DSA e EPS riconosciute CONI e CIP, nonché associazioni, società, centri e circoli sportivi non affiliate a nessun organismo sportivo riconosciuto, che operano in piscine e palestre devono essere conformi alle linee guida emanate dall’ufficio sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In ogni caso devono essere rispettate le schede tecniche “Piscine” e “Palestre” sotto riportate.