Confagricoltura Alessandria: “Davanti ai cambiamenti climatici occorre agire in fretta”

“E’ sempre più evidente come i cambiamenti climatici richiedano interventi straordinari. L’ondata di maltempo che sta colpendo in queste ore l’Emilia Romagna ne è solo l’ennesima conferma. Esprimiamo piena solidarietà alla popolazione e alle aziende agricole colpite e chiediamo alle istituzioni di attivarsi affinché vengano scongiurate altre emergenze”. Sono le parole della presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco, davanti alle notizie che arrivano dall’Emilia Romagna.

Resta alta anche la preoccupazione per l’emergenza idrica, tutt’altro che superata: le precipitazioni in inverno sono state molto scarse ed è mancata la neve in montagna. La scarsità di acqua per il secondo anno consecutivo, unita alle gelate primaverili, e, ora all’alluvione, potrebbe determinare un’importante flessione soprattutto della produzione di frutta e ortaggi. La perdita di intere produzioni andrebbe ad impattare, oltre che sulla redditività delle aziende, anche sulle tasche dei consumatori, già alle prese con gli effetti dell’inflazione.

“E’ evidente – ha affermato Sacco – che i cambiamenti climatici non sono una questione che riguarda esclusivamente i territori oggi colpiti dall’ondata di maltempo, ma ci pone di fronte alla necessità di attuare interventi urgenti per ristorare i danni e per evitare che gli stravolgimenti in atto compromettano ulteriormente la produttività delle aziende agricole e l’economia di interi territori”.

Confagricoltura Alessandria, tramite i suoi rappresentanti, in occasione dell’istituzione della Cabina di regia per l’emergenza idrica a Roma, ha chiesto di rendere possibile l’utilizzo delle acque reflue, al momento ancora bloccato, di semplificare l’iter burocratico per invasi di piccole dimensioni sui torrenti Borbera, Curone e Grue ma anche di realizzare invasi aziendali di dimensioni superiori a 50 metri cubi per ettaro e, non ultimo, di rivedere le norme sul ricondizionamento dei pozzi.

Inoltre, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, lunedì ha portato all’attenzione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, le diverse problematiche sul campo, allargando l’attenzione ad alcuni dossier di attualità per il settore primario italiano e oggi, mercoledì, partecipa al vertice convocato in Protezione Civile. “L’agricoltura italiana – ha detto Giansanti – in questo particolare momento storico d’incertezza economica e geopolitica, alla luce anche degli eventi climatici che si susseguono con sempre maggiore frequenza, ha bisogno di grande attenzione da parte della politica”.




La sostenibilità come “valore d’impresa”

Sono stati la sostenibilità, e le sue tante declinazioni, affrontate in modo convinto e concreto, senza retorica, i temi centrali dell’evento organizzato da Confartigianato Cuneo, con il contributo di Fondazione CRC, lo scorso 14 luglio presso il Castello della Manta, per presentare il proprio bilancio sociale.

Giunta alla settima edizione, la pubblicazione, illustrata dal direttore generale Joseph Meineri, nelle sue 120 pagine racconta in modo qualitativo e quantitativo l’impegno e operato dell’Associazione di categoria, la più rappresentativa del settore artigiano e delle PMI in provincia, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.600 associati. Ma non solo. Proseguendo il percorso di responsabilità sociale, volto a misurare e comunicare ai suoi referenti e stakeholder l’impatto del lavoro prodotto sul territorio, nell’ambito del sistema economico locale e delle comunità territoriali, Confartigianato ha connotato il proprio bilancio sugli aspetti e sugli impatti afferenti alla sostenibilità: ambientale, economica e sociale – con un esplicito riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

«Asset di grande rilievo – ha commentato Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo – che consideriamo un “valore” per le nostre aziende – non a caso il volume si intitola “Valore d’Impresa”. Una rilevanza che, anche se non sempre è quantificabile con numeri e statistiche, trova nella rendicontazione del Bilancio uno strumento non solo utile e indispensabile, per tracciare quanto fatto, ma soprattutto per delineare con sempre maggior consapevolezza ed efficacia le linee guida per il futuro».

«Al centro – ha aggiunto Crosetto – la responsabilità sociale d’impresa che da sempre costituisce l’essenza delle imprese artigiane e della stessa nostra Associazione, attiva da 78 anni sul territorio provinciale, presente con 20 uffici e 190 dipendenti. In generale, le attività economiche non devono essere considerate solo come un centro di creazione di profitto, ma fulcro di interessi interconnessi, quelli degli imprenditori e dei lavoratori, dei clienti e dei fornitori, dei finanziatori e degli istituti di credito, dell’ambiente sociale, culturale, comunitario di riferimento. Le nostre imprese producono ricchezza, generano occupazione, presidiano i territori, salvaguardano tradizioni, sviluppano innovazione, creano relazioni. Sono fondamentali per lo sviluppo di un territorio e del Paese».

Questi temi, le loro declinazioni in ambito aziendale, sociale e ambientale, e le sfide che ne deriveranno per il futuro sono stati poi affrontati nella tavola rotonda svoltasi l’evento, moderata da Nicolas Lozito, giornalista de “La Stampa”, autore della newsletter “Il colore verde” e del podcast “Cambiamenti”.

Intervenuti al partecipato convegno, che ha visto la presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, della politica, della società civile e del mondo produttivo, un ricco parterre di relatori che hanno affrontato il tema della sostenibilità sotto diversi aspetti interventi dopo i saluti di Paolo Vulcano, Sindaco di Manta, Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC, Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio, e le introduzioni di Michele Quaglia, vicepresidente provinciale di Confartigianato Cuneo e Milena Viassone, Coordinatore del Campus di Management ed Economia – Università di Torino, Sede di Cuneo.

Hanno partecipato alla tavola rotonda Giacomo Ballari, presidente della Fondazione Agrion; Roberto Cavallo, A.D. Cooperativa ERICA; Marella Caramazza, Direttore generale di Istud Business School, Consigliere di amministrazione della Fondazione Cottino e del Cottino Impact Campus; Matteo Biffoni, Sindaco di Prato; Luca Cassani, Corporate Sustainability Manager Epson Italia;Piercarlo Rossi, Prof. ordinario Diritto Comparato Università degli studi di Torino.

A chiudere il momento di confronto le conclusioni del Ministro della Difesa Guido Crosetto che (come già avvenuto lo scorso anno durante la presentazione del Bilancio di Confartigianato svoltosi a Monforte d’Alba) ha offerto una visione sul tema di più ampio respiro, grazie al suo osservatorio privilegiato sulla politica nazionale e internazionale.




Camera di commercio: 1 milione e 700mila euro per finanziare le iniziative di sviluppo del territorio

Al via mercoledì 15 novembre il bando da 1.700.000 euro proposto dalla Camera di commercio di Torino per la realizzazione di iniziative di promozione del territorio. I beneficiari possono essere enti no profit quali associazioni, fondazioni, comitati, enti pubblici, università, centri di ricerca pubblici, consorzi e società consortili a prevalente partecipazione pubblica o agenzie formative.

Con un cospicuo investimento, pari a 1.700.000 euro, rinnoviamo anche quest’anno il nostro impegno per sostenere la realizzazione di iniziative di promozione che abbiano concrete ricadute sul territorio sulla base di specifici requisiti – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Obiettivo per noi incoraggiare la progettazione e la realizzazione di idee nuove per lo sviluppo del sistema economico”.

Le iniziative proposte dovranno riguardare la promozione del territorio e favorire l’attrazione, la qualificazione e il potenziamento del sistema economico provinciale. Tra i requisiti richiesti ci sono, infatti, l’incidenza diretta e duratura sul territorio, l’innovazione, la novità del progetto, l’intersettorialità, l’interdisciplinarità, la sperimentazione, l’inclusione di collaborazioni con enti pubblici e soggetti operanti in altri territori, l’incremento e lo sviluppo del patrimonio di competenze, la capacità di creare partnership, la valorizzazione dell’immagine del territorio, la promozione dell’imprenditorialità anche su mercati internazionali.

Le domande dovranno pervenire all’ente camerale entro giovedì 30 novembre 2023 alle 12.15. Il Disciplinare tecnico che regola l’erogazione dei contributi e le modalità operative per l’invio della richiesta si trovano sul sito della Camera di commercio www.to.camcom.it/contributi-iniziative-di-terzi.




Il cyberbullismo sta avvelenando il mondo online

“Il cyberbullismo non conosce né confini né età, penetra nelle vite dei giovani come in quelle degli adulti inquinando le nostre comunità e avvelenando il mondo online che dovrebbe essere un luogo di connessione, apprendimento e condivisione positiva. È un problema che richiede una grande attenzione da parte di tutti, soprattutto delle istituzioni che devono dedicare un maggiore impegno affinché si crei un ambiente online sicuro e rispettoso” – lo dichiarano i componenti del Corecom Piemonte: il presidente Vincenzo Lilli, la vicepresidente Alessia Caserio e il commissario Marco Briamonte, in occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e cyberbullismo. – “Le ferite inflitte dal cyberbullismo non sono meno reali di quelle fisiche, e spesso lasciano cicatrici profonde nella psiche di chi le subisce. È nostro dovere – sottolineano i componenti – fare tutto il possibile per proteggere coloro che sono deboli e vulnerabili e garantire che tutti possano sfruttare appieno i benefici della tecnologia senza paura o intimidazione. L’educazione è la chiave per combattere il cyberbullismo – concludono i componenti del Corecom Piemonte – dobbiamo insegnare ai nostri giovani a navigare in modo sicuro nel mondo digitale, a essere consapevoli delle conseguenze delle loro azioni online, non possiamo permettere che il silenzio o l’ignoranza prevalgano su queste questioni. Come Comitato già da tempo abbiamo predisposto una casella di posta elettronica dedicata: nocyberbullismo@cr.piemonte.it per il ricevimento delle segnalazioni da parte dei soggetti interessati. Le comunicazioni potranno essere effettuate da ragazzi e ragazze che hanno compiuto 14 anni, nonché da genitori con minori che abbiano subito atti di cyber bullismo”.

Recentemente per contrastare il fenomeno del cyberbullismo e del revenge porn, tutti i Corecom in Italia hanno siglato a Matera un protocollo con il Garante per la privacy, che impegna i Comitati regionali per le comunicazioni a realizzare percorsi educativi rivolti principalmente al mondo della scuola, per sensibilizzare i più giovani ad un utilizzo responsabile dei media ed accrescere quelle competenze tecniche e culturali, indispensabili ad interagire consapevolmente con un universo comunicativo in continua evoluzione. Una collaborazione utile ad elaborare forme di cooperazione comune che possano valorizzare le Competenze ed i poteri del Garante e le esperienze e la presenza sul territorio dei Corecom.

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PSA, Confagricoltura Piemonte alla Regione Piemonte: “Massimo sforzo e azioni comuni per arginare ed eradicare il problema”

È della scorsa settimana la notizia del ritrovamento di un esemplare di cinghiale colpito dal virus della Peste Suina Africana, nel Comune di Mombaruzzo, in provincia di Asti, e di alcuni nuovi casi in provincia di Alessandria.

Si allarga così l’area tra Piemonte e Liguria in cui la patologia che colpisce i suinidi sta facendo più vittime. Salgono a 146 i Comuni nelle due regioni confinanti, con almeno una positività dall’inizio dell’epidemia, scoppiata a fine dicembre 2021.

I casi totali rilevati dall’Istituto Zooprofilattico sono 1.410, di cui 759 in Liguria e 651 in Piemonte.

Secondo il Bollettino epidemiologico nazionale sulla Psa del Ministero della Salute, il numero di animali positivi per regione e provincia, dal 1° gennaio 2022 al 16 gennaio 2024, sarebbero di 1399 casi nei cinghiali e di 21 focolai nei suini.

 

L’epidemia di peste suina africana si sta sempre di più diffondendo e sta mettendo a rischio una filiera essenziale del nostro agroalimentare con i suoi 11 miliardi di euro di valore complessivo tra produzione agricola e industriale nazionale e a livello regionale, circa 3 mila aziende, con un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200mila capi destinati ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale” evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte. “Come purtroppo Confagricoltura Piemonte aveva paventato sin dalla sua origine ormai a gennaio di due anni or sono, è necessario attuare nel nostro Paese una strategia efficace, in particolare per quanto riguarda il contenimento della presenza del cinghiale nelle nostre aree, a difesa dei nostri allevatori” sottolinea infine Allasia.

 

Confagricoltura Piemonte, come già evidenziato a maggio dello scorso anno, sostiene che per garantire il successo delle strategie messe in atto, l’attuazione delle misure di prevenzione, il controllo e l’eradicazione della malattia, si debba prevedere uniformità a livello nazionale e il massimo sforzo nell’azione comune per applicare nel modo più efficace possibile i Piani di contenimento.

 

Siamo consapevoli che mai come oggi non possa mancare il deciso contributo delle amministrazioni locali a tutti i livelli affinché si lavori in maniera coesa con le linee guida del Governo e secondo le azioni da esso programmate” e conclude il presidente “Abbiamo invitato quindi le Istituzioni regionali ad un’azione ancora più incisiva a supporto della strategia nazionale posta in essere con rinnovato vigore”.




Al via il nuovo Smart&Start Italia. 90 mln a disposizione per la nascita di startup innovative

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la circolare che definisce i nuovi criteri e le modalità di presentazione delle domande per richiedere l’agevolazione prevista dalla misura Smart&Start Italia, che ha l’obiettivo di sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di startup innovative.

Smart&Start Italia ha a disposizione circa 90 milioni di euro di risorse per finanziare piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, finalizzati alla produzione di beni e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

Le principali novità introdotte, sulla base del decreto ministeriale del 30 agosto 2019, riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

A partire dal 20 gennaio 2020 le domande con i nuovi criteri per la richiesta dell’agevolazione potranno essere inviate a Invitalia, soggetto gestore della misura.




La Regione in difesa dei lavoratori Auchan

Evitare i licenziamenti dei lavoratori Auchan. Questo l’obiettivo dichiarato dall’assessore regionale  al lavoro Elena Chiorino, oggi in aula, interrogata dalla consigliera del M5S Francesca Frediani, sul futuro dei punti vendita Auchan di Rivoli e di tutto il Piemonte, dopo l’acquisizione del gruppo da parte di Conad.

L’assessorato – ha specificato Chiorino –  è in contatto con le parti coinvolte  e ha seguito e segue la vicenda sia a livello regionale sia a livello nazionale. Siamo ora in attesa di verificare il pronunciamento dell’Autorità Antitrust che definirà il perimetro delle acquisizioni da parte di CONAD e che dovrebbe avvenire entro la fine di gennaio. Dal provvedimento dell’Antitrust dipenderà anche la sorte delle sedi più grandi (in Piemonte Torino, Venaria e Cuneo) e  la perimetrazione delle possibili acquisizioni da parte di CONAD” .

Il programma di ristrutturazioni delle sedi ex AUCHAN è in capo a Margherita Distribuzione, la società partecipata Conad che ha acquisito tutte le attività che in Italia facevano capo ad AUCHAN, per mettere in sicurezza l’azienda e di intervenire sulla realtà aziendale, profondamente in crisi, attraverso interventi di risanamento e ristrutturazione, con razionalizzazione dei costi e rilancio delle attività commerciali. Margherita Distribuzione, nel corso dell’incontro svoltosi al MISE lo scorso dicembre 2019, ha confermato che il 60% della rete AUCHAN è transitato o transiterà in CONAD, con l’acquisizione di 112 PDV, mentre il restante 40% sarà affidato ad operatori terzi fermo restando l’impegno di CONAD ad aprire trattative con questi ultimi al fine di negoziare al meglio le clausole per la tutela dei livelli occupazionali.

“La situazione più critica riguarda il punto vendita di Rivoli  – ha ribadito nella sua interrogazione la consigliera Francesca Frediani del M5S – dove le serrande sono ormai abbassate per il riallestimento ed i 177 lavoratori sono in cassa integrazione. Prospettive non positive anche per gli altri punti vendita di Torino (Corso Romania), Venaria Reale (TO) e Cuneo sui quali pende il pronunciamento dell’Autorità Antitrust che sta esaminando il programma di ristrutturazione aziendale. La Giunta si attivi per capire se ci siano esuberi all’orizzonte almeno per quanto riguarda Rivoli e scongiurare questa prospettiva aprendo un dialogo con la proprietà. Inaccettabile che le acquisizioni nella grande distribuzione vengano fatte sulla pelle dei lavoratori”.

Durante la sessione del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Domenico Rossi (Pd) sulle aree protette dall’Ente parco del Ticino e del Lago Maggiore; di Silvio Magliano (Moderati) sull’inaccessibilità ai pubblici uffici dell’Asl To di via Cavezzale; di Domenico Ravetti (Pd) sull’emanazione del bando sulla ricerca; di Paolo Bongioanni (FdI) sulla chiusura della strada provinciale 239 di Cuneo; di Monica Canalis (Pd) sull’estensione dell’accesso all’edilizia residenziale pubblica; di Sean Sacco (M5S) sull’inconferibilità delle nomine della Giunta regionale in ATC; di Marco Grimaldi (LUV) sugli esuberi lavoratori della Martor; di Sarah Disabato (M5S) sulla nomina dei presidenti degli enti di gestione delle aree protette.




Al via “Fields”, il più grande progetto formativo europeo per l’agroalimentare

L’Italia si è aggiudicata il coordinamento di “Fields”, l’agenda e la strategia formativa degli agricoltori europei in materia di digitale, bioeconomia e sostenibilità.

Il progetto, coordinato da Confagricoltura e dall’Università di Torino, conta 30 partner di 12 Paesi europei. La prima plenaria si è svolta oggi a Torino presso la l’aula magna Cavallerizza reale dell’ateneo torinese.

“Fields” – ha spiegato Daniele Rossi, delegato di Confagricoltura e presidente della Ricerca ed Innovazione del Copa Cogeca a Bruxelles – è un erasmus plus da 4 milioni di euro dedicato alla formazione avanzata degli imprenditori agricoli europei in materia di sostenibilità, bioeconomia circolare e digitalizzazione.

Per affrontare le sfide del futuro e restare competitivi – ha osservato il prof. Remigio Berruto del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) dell’Università di Torino – si deve innovare con maggiore coraggio nelle competenze imprenditoriali, nei contenuti e nei metodi formativi in tutta Europa. In questo senso l’impegno per una progettazione formativa innovativa, a livello europeo.

“Fields” si occuperà della definizione delle nuove competenze richieste all’ imprenditoria agroalimentare europea per restare competitiva ed affrontare le sfide del futuro globale, dal climate change alla circolarità, dalla nutrizione personale alla gestione delle risorse naturali.

Verrà elaborato un database delle principali 90 Agenzie educative, un profilo curriculare delle 10 nuove occupazioni prioritarie in Europa, 4 moduli formativi  completi in 7 differenti lingue; verranno quindi preparati 102 docenti formatori, coinvolte 140 organizzazioni professionali e la piattaforma formativa sarà indirizzata a 20 mila utenti.

Quello che viene posto in essere – ha concluso Confagricoltura – è un grande impegno europeo che punta sulla condivisione di una strategia e di un’agenda europea per i prossimi sette anni di programmazione 2021–2027, nell’ottica del quadro politico europeo Food 2030 e del suo piano d’azione.




CCIAA Torino. Fino al 27 febbraio il progetto Marca a Madrid

I prodotti di design della collezione torinese MARCA sono presentati in questi giorni presso la prestigiosa sede del Matadero Madrid. L’esposizione s’inserisce nel quadro dell’invito che la Città di Torino ha ricevuto dal Madrid Design Festival, in qualità di città ospite d’onore.

Il progetto MARCA è promosso e sostenuto dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione ed è ideato e curato da Barbara Brondi & Marco Rainò.

La Città di Torino – prima World Design Capital nel 2008 e dal 2014 Creative City UNESCO per il Design – lieta dell’invito ricevuto dal Madrid Design Festival, prende parte all’edizione 2020 di questo importante evento internazionale in qualità di città ospite d’onore. Partecipando al Madrid Design Festival la città intende raccontare, anche grazie alla collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, la sua marcata attitudine a promuovere innovative attività di progetto e la sua vocazione all’ideazione e sviluppo di processi di ‘design thinking’ fortemente distintivi.

Al Madrid Design Festival la città si presenta con un programma d’eccezione: con la mostra dei manufatti d’alta qualità compresi nella collezione promossa dal progetto MARCA e con due conferenze corali (presso il COAM, il 13 e il 15 febbraio) a cui prenderanno parte alcuni dei protagonisti del design torinese.

MARCA è una collezione di oggetti d’uso quotidiano frutto del connubio tra i designer selezionati e aziende manifatturiere localizzate in provincia di Torino. MARCA esprime le eccellenze del territorio torinese attivando una collaborazione virtuosa tra istituzioni, designer e aziende con il fine di valorizzare le capacità creative dei designer e le consolidate conoscenze tecniche dei produttori.

MARCA prende le mosse dalla considerazione che gli oggetti possono raccontare una storia, esprimere un pensiero e rivelare la creatività e l’arte di “saper fare” di chi li progetta e li realizza, doti che non mancano al tessuto imprenditoriale torinese e che meritano di essere conosciute in Italia e all’estero.

Gli oggetti compresi nel catalogo MARCA, sono ideati in modo da poter essere facilmente assemblati dall’utente finale. La fabbricazione di tutti i componenti è gestita dal produttore, ma l’oggetto nella sua configurazione conclusiva è composto dall’acquirente, che combina le parti di un vero e proprio “kit” con l’ausilio di istruzioni grafiche utili a guidarlo nelle distinte fasi del montaggio.

L’opera di assemblaggio è sempre caratterizzata da un’alta possibilità di interpretazione dell’utente, garantendo un’ampia gamma di combinazioni tra i vari pezzi che compongono ciascun oggetto ed una certa “unicità” del prodotto finito.

Il progetto MARCA è promosso e sostenuto dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione ed è ideato e curato da Barbara Brondi & Marco Rainò.

 




Coronavirus, la situazione in Piemonte: i casi ed i comportamenti da adottare

Di seguito i casi di Coronavirus cosi come riportato dal sito della Regione Piemonte

 

Sabato 22 febbraio

Ore 20. Gli altri casi tutti negativi. Sono risultati negativi al Coronavirus, dopo i test, i quindici casi di pazienti di diverse province piemontesi sottoposti ad accertamento.

Ore 19. I comportamenti da adottare, L’assessore alla Sanità ha sottolineato l’importanza di promuovere comportamenti virtuosi, raccomandando a chi manifesti sintomi di febbre e tosse e avesse avuto contatti con persone rientrate recentemente dalla Cina o con casi di sospetto contagio di chiamare il 1500 o 112 e attendere in casa le istruzioni. I servizi sanitari si faranno carico di valutare la situazione, caso per caso, anche a domicilio, garantendo le misure più appropriate.

Ore 18. Casi in via di accertamento. Sono una quindicina in Piemonte i casi di pazienti sottoposti ad accertamento per sospetto di Coronavirus. E’ quanto è stato comunicato dalla Sala operativa della Protezione civile in un incontro con il presidente della Regione.

Ore 17.50. Percorsi separati negli ospedali. Il presidente della Regione afferma che “negli ospedali stiamo predisponendo dei percorsi speciali separati per chi presenti una sintomatologia sospetta. Inoltre stiamo comprando delle attrezzature che ci permetteranno di dimezzare il tempo del responso, che passerà alle attuali sei ore a tre ore”.

Ore 17.40. Servizio tampone a domicilio. Il presidente della Regione annuncia che “l’Assessorato alla Sanità ha predisposto un servizio per fare il tampone a domicilio. Affollare i pronto soccorso degli ospedali sarebbe deleterio. Chiunque presenti sintomi sospetti o abbia il timore di avere avuto contatti a rischio è invitato a chiamare il numero 1500 o il 118 o il proprio medico di base. Le ambulanze arriveranno in tempi molto rapidi per eseguire il tampone a domicilio”.

Ore 17.30. Situazione sotto controllo. Il presidente della Regione ha dichiarato che “la situazione è totalmente sotto controllo. Le nostre strutture sono in grado di affrontarla. Nessun allarmismo, ma nervi saldi. Non c’è nessuna emergenza”.

Ore 17. Primo caso di positività in Piemonte. I test svolti dagli specialisti dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino riguardano un torinese di 40 anni che, come ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, si è ammalato dopo essere entrato in contatto con il ceppo lombardo. L’uomo ha un po’ di febbre ma è in buono stato di salute e i suoi familiari sono sotto osservazione. È stato ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia. Sono state prese le misure precauzionali nei confronti dei famigliari e delle persone che in questi giorni sono state in contatto con lui, compresi gli operatori sanitari che gli hanno prestato assistenza.

Ore 16.50. Unità di coordinamento in Regione. La sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sarà la sede dell’unità di coordinamento e resterà aperta h.24. Agirà prevalentemente sul fronte organizzativo, centralizzando le direzioni operative dei servizi che si stanno occupando di monitorare e gestire l’evolversi della crisi. Servirà a mettere in rete le unità operative delle varie Forze dell’Ordine eventualmente attivabili, a seconda delle necessità.

Venerdì 21 febbraio

Nel pomeriggio seduta straordinaria della task force regionale per fare il punto sulla situazione in Piemonte dopo i primi casi di contagio in Lombardia.

L’assessore regionale alla Sanità ha illustrato in tempo reale la nuova ordinanza emanata dal ministro della Salute, che prevede misure di isolamento obbligatorio da 40 giorni per i contatti stretti con un caso risultato positivo e dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni, con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali. Alla riunione, presieduta dallo stesso assessore, hanno partecipato i direttori generali e sanitari delle aziende sanitarie, i responsabili del Seremi (Servizio di riferimento regionale di epidemiologìa per la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive) di Alessandria, i responsabili dei Servizi di Emergenza 118 e della Protezione civile del Piemonte.

Alle aziende sanitarie sono state ribadite le indicazioni dei protocolli internazionali e ministeriali riferite all’evolversi della situazione.

L’assessore ha rilevato come il Sistema sanitario piemontese stia agendo con la massima attenzione, assicurando il pieno rispetto dei protocolli sanitari appropriati alle diverse situazioni.

Sono risultati negativi i test effettuati su un paziente ricoverato nell’ospedale di Vercelli.