Decreto “Cura Italia”, Confartigianato Cuneo: occorre maggiore attenzione per artigianato e piccole imprese

DDifficile giudicare il reale impatto del “Cura Italia” su artigianato e PMI: non siamo ancora riusciti a leggere, ed analizzare, il testo finale del Decreto.

Queste le parole di Luca Crosetto, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto-legge con le misure economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

«Riconosciamo l’impegno e lo sforzo del Governo. – aggiunge Crosetto – Del resto stiamo parlando di una manovra da 25 miliardi di euro, sicuramente da implementare in futuro, costruita in pochi giorni. Tuttavia, moltissimo resta da fare, soprattutto per quanto concerne il settore dell’artigianato e delle piccole e medie imprese».

In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, Confartigianato commenta alcuni punti del provvedimento resi pubblici nelle ultime ore.

«In primis – commenta Crosetto – il rinvio dei versamenti al 16 aprile appare insufficiente, in quanto è purtroppo facile prevedere che a quella data saremo ancora in grave stato di necessità. L’indennità di 600 euro, importo tutto sommato “irrisorio” se considerato il contesto, sembra prevista solo per i lavoratori autonomi e professionisti.

E le nostre ditte che in questo periodo hanno dovuto chiudere per il bene collettivo, come pettinatrici ed estetiste? E poi ancora: perché il credito d’imposta sugli affitti è solo per i negozi di “categoria C1” e non anche per le botteghe e i laboratori degli artigiani? Ancora una volta il nostro comparto sembra “dimenticato”.

Anche sui tributi locali non sono state date indicazioni: auspichiamo invece un “indirizzo” anche in questo senso. Infine: sembra che siano state sospese le verifiche fiscali, per poi estendere di due anni i termini di accertamento. Ci sembra poco rispettoso dei tanti imprenditori che in questo momento stanno facendo un grande sforzo per il bene collettivo».
«Confermiamo – conclude Crosetto – il nostro massimo impegno in sede di conversione attuativa attivando un dialogo con tutte le forze politiche per implementare misure “ad hoc” per micro, piccole e medie imprese, ad oggi poco considerate. Nel prossimo decreto, previsto per aprile, ci aspettiamo più attenzione e misure specifiche: in questo senso ci affidiamo a Giorgio Felici, presidente regionale, e Domenico Massimino, vicepresidente nazionale, per il loro importante ruolo di rappresentanza attraverso il quale, in questi giorni, stanno significando con determinazione, ai rispettivi livelli di competenza, le ragioni del settore. All’impulso dell’economia reale e più attenzione all’aspetto fiscale, peraltro da sempre uno dei “nodi” che attanagliano il nostro comparto. Meno tasse, più semplificazione e misure che facciano ripartire il tessuto produttivo e il lavoro dell’artigianato e delle PMI. Interventi che, con coraggio e speranza, guardino al futuro. Ecco quello di cui il Paese ha bisogno».
«Assicuriamo – chiosa Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo – con i nostri 12 uffici sul territorio massima vicinanza alle imprese, con un supporto costante per quanto riguarda l’affiancamento nell’accesso al credito, gli ammortizzatori sociali e le ulteriori misure che verranno attivate in favore del comparto. Per restare sempre aggiornati contattate i nostri uffici al 0171.451111 e visitate il nostro sito internet cuneo.confartigianato.it».




Coronavirus, sospesi i pagamenti di cartelle e avvisi. Agenzia entrate chiude sportelli

L’Agenzia delle entrate-Riscossione comunica che il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri, 16 marzo 2020, ha disposto la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020.

I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo il periodo di sospensione ovvero il 30 giungo 2020. Fino al 31 maggio 2020 sono sospese le attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione, sospensione già in atto da alcuni giorni per disposizione del Presidente Ernesto Maria Ruffini.

Il decreto dispone anche il differimento al 31 maggio 2020 della rata del 28 febbraio relativa alla cosiddetta rottamazione-ter e della rata in scadenza il 31 marzo del cosiddetto saldo e stralcio.

In considerazione delle misure contenute nel decreto legge e al fine di tutelare al meglio la salute dei cittadini e del personale addetto, Il Presidente ha dato disposizione per la chiusura dal 18 al 25 marzo degli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione, presenti su tutto il territorio nazionale, che erogano servizi al pubblico.

Il personale dell’Ente, attraverso attività di back office, garantirà l’operatività e la fruibilità dei servizi online, disponibili h24 sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e sull’App Equiclick, fornendo assistenza con i consueti canali di ascolto che, per l’occasione, sono stati potenziati con nuovi indirizzi mail per eventuali richieste di assistenza, urgenti e indifferibili, riferite, ad esempio, a procedure attivate prima del periodo sospensivo.

Per informazioni e assistenza è disponibile anche il contact center di Agenzia delle entrate-Riscossione, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24 e, con operatore, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18, al numero unico 06 01 01, sia da telefono fisso che da cellulare, secondo il proprio piano tariffario.

 




#covid19 #inviaunafotopositiva, Torino dedica la sua rubrica a messaggi di speranza

L‘ufficio stampa della Città metropolitana di Torino fin dal 2002 ha attivo un canale di comunicazione con i cittadini attraverso la rubrica “  invia una foto ” che ha raccolto migliaia e migliaia di immagini principalmente dedicate ai paesaggi e alle forme d’arte presenti sul nostro territorio.

Vogliamo in questa fase così delicata dell’emergenza coronavirus, che sta imponendo a ciascuno di noi grandi cambiamenti e sacrifici, contribuire con un messaggio di speranza: dedichiamo la nostra rubrica a scatti positivi collegati a questo periodo, convinti che anche piccolissimi gesti come questo aiutano la nostra comunità a sentirsi unita per superare i momenti più difficili.

Se amate la fotografia e vedete dalla vostra finestra o avete in archivio scatti con iniziative di solidarietà, di gioia, di speranza… mandatele via mail (stampa@cittametrropolitana.torino.it) alla nostra rubrica che da oggi cambia nome e diventa #inviaunafotopositiva: noi le pubblichiamo sulla home page del sito di Città metropolitana di Torino, sui nostri canali social e sulla nostra agenzia settimanale Cronache con un abbraccio virtuale per tutti coloro che soffrono, ma non si arrendono.

E grazie a tutti gli autori che hanno condiviso fino ad oggi e che ancora vorranno condividere con noi i loro scatti.




Torino avvia agevolazioni per il mondo no-profit

La Città di Torino è attraversata da centinaia di realtà, associazioni ed enti no profit che svolgono un lavoro quotidiano nel sociale, nella cultura, nello sport, nell’aggregazione.

In questo momento di grande difficoltà deve essere prioritario riuscire a dare loro gli strumenti per poter sopravvivere alla necessaria chiusura concedendo agevolazioni immediate.

 

Per questo oggi la Giunta Comunale, su proposta di Marco Giusta, Assessore alle Politiche Giovanili, Alberto Iaria, Assessore al Patrimonio, Francesca Leon, Assessora alla Cultura, Sonia Schellino, Assessora al Welfare e Roberto Finardi, Assessore allo Sport, ha approvato una delibera che attua una prima concreta  azione a favore di Associazioni e di Enti no-profit concessionari di beni di proprietà della Città di Torino, accordando, viste le circostanze eccezionali del momento, la possibilità di chiedere dilazioni di pagamento sui canoni concessori da corrispondere alla Città.

Sono pertanto autorizzati gli uffici, in caso di documentate difficoltà nella corresponsione di corrispettivi di concessione di immobili di proprietà comunale destinati all’associazionismo e più in generale alla realtà del no-profit, a definire modalità di dilazione, senza ulteriori oneri, che dovranno comunque garantire il pagamento dell’intero dovuto entro l’esercizio corrente.

 

“È responsabilità della politica raccogliere esigenze, ascoltare il territorio, ma anche dal particolare ricavare un quadro generale. Per questa ragione a seguito di confronti con gli spazi culturali della città e dopo aver raccolto le necessità che i mondi della cultura, dello sport e del sociale hanno in questo specifico momento, abbiamo deciso di rispondere con urgenza applicando una possibilità di agevolazione a tutto il mondo no-profit della città” dichiara Marco Giusta, Assessore alle Politiche Giovanili della Città di Torino, “Con due delibere oggi la giunta ha deciso di autorizzare gli uffici competenti, centrali e circoscrizionali, a definire con i soggetti concessionari di spazi di proprietà comunale dilazioni dei canoni senza ulteriori spese; inoltre, abbiamo istituito con l’Assessora alla Cultura Francesca Leon un Tavolo di confronto Giovani e Produzione culturale”.

 

Le due delibere approvate oggi rappresentano un aiuto concreto e rapido per venire incontro alle esigenze di chi opera per garantire le attività culturali di base della nostra città. L’Amministrazione cittadina è in ascolto e pronta a farsi carico delle richieste dell’indotto culturale per superare insieme questa emergenza” Francesca Leon, Assessora alla Cultura Città di Torino

 

La Città di Torino ha un’anima creativa, costituita non solo dalle grandi istituzioni culturali e dai grandi eventi, ma anche da una proposta culturale più giovane e fortemente votata alla prossimità ai cittadini e cittadine e a nuovi modelli di rigenerazione urbana. La capacità della Città di pensare e produrre cultura è cambiata, dialoga anche con spazi e realtà “minori”, sostenendone la creatività, l’imprenditorialità e condividendone la progettualità, come per esempio, ma non solo, nel caso dei Centri del Protagonismo Giovanile, di spazi musicali storici come Spazio211, Hiroshima, Blah Blah, Jazz Club, e molti altri che rendono vivo il tessuto artistico e culturale cittadino.

 

Proprio per riconoscere questa energia cittadina l’anno scorso la Città di Torino e in particolar modo Marco Giusta e Francesca Leon, hanno lanciato il progetto Torino Creativa, che ha riunito enti ed istituzioni del territorio per costituire una cabina di regia che possa rispondere fattivamente alle istanze provenienti da un confronto continuo sui temi della creatività, dell’arte, del design, dell’imprenditoria giovanile e culturale. Proprio in questi giorni i canali social di Torino Creativa saranno cassa di risonanza di tutte le iniziative culturali che stanno emergendo in città, attraverso le dirette su Instagram, Facebook, o altre attività che gli spazi di produzione culturale e i/le singole artiste/i stanno costruendo.

 

Spinti dalla necessità di affrontare una sfida come quella attuale, Marco Giusta e Francesca Leon oggi hanno istituito il tavolo consultivo “Giovani e Produzione Culturale”, per favorire comunicazione, confronto e progettualità tra i soggetti aderenti.

 

Parliamo di produzione culturale perché spesso questo mondo non viene correttamente rappresentato. Professioni con tipologie contrattuali atipiche, molto spesso con partita iva, contratti a tempo determinato, a chiamata , a progetto, sono la norma nel mondo dello spettacolo e culturale, due settori sempre più attivi in Italia e centrali a Torino a seguito della sua riconversione.

E’ molto difficile da parte della Città stimare quante siano le perdite fino a qui avute, quali le conseguenze, quante persone avranno bisogno di aiuto e soprattutto quale sarà il sostegno più indicato, ma questa situazione offre alla Città stessa la possibilità di confrontarsi per elaborare proposte da portare ai tavoli di concertazione regionali e nazionali sul valore delle nuove professioni e l’esigenza di avere ammortizzatori sociali in grado di garantirne la sopravvivenza.

 

Il tavolo sarà costituito dai rappresentanti e dalle rappresentanti designati dalle organizzazioni che avranno fatto richiesta di aderirvi e che potranno mandare richiesta presso l’Area Giovani della Città di Torino, ad esso possono aderire gli enti profit e no profit che gestiscono uno spazio con attività culturali, aggregative ed artistiche con particolare attenzione alle realtà giovanili.

 




Un’azienda veneta dona al Piemonte materiale sanitario

La I-TECH Medical Division, un’azienda veneta, ha donato alla sanità piemontese centinaia di pulsossimetri  (dispositivi per la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue) e termometri digitali a infrarossi  per la misura della temperatura a distanza.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ringrazia  Massimo Marcon e Matteo Zennaro, rappresentanti dell’azienda,  per questa inaspettata ma quanto mai preziosa donazione:  “Sarà mia premura attraverso l’assessore alla Sanità Luigi Icardi  far recapitare nel più breve tempo possibile le attrezzature devolute presso le Asl del Piemonte.

In questi giorni molto difficili per il nostro Servizio sanitario regionale, – continua il presidente Allasia – anche un piccolo gesto diventa importante. Chi può, in questo momento deve donare, è un dovere civico, una chiamata al senso di responsabilità e solidarietà. Per fortuna la generosità di aziende, enti e singoli cittadini si sta manifestando in modo importante anche in Piemonte, cosa che mi inorgoglisce”.

La I-TECH precisa che con questo gesto vuole sensibilizzare tutte le aziende italiane a donare:  “In momento di difficoltà dobbiamo essere uniti e dimostrare che crediamo in questo meraviglioso paese che è l’Italia.

Il primo obiettivo che abbiamo oggi è sconfiggere Covid-19, subito dopo viene la conservazione dei posti di lavoro per garantire il sostegno delle famiglie, il futuro delle generazioni a venire, il sostentamento degli anziani, la salute pubblica e la pace sociale”.




Una donazione per sostenere gli ospedali

Chi vuole sostenere il sistema sanitario piemontese può effettuare una donazione alla causale «Regione Piemonte-Sostegno emergenza Coronavirus» al numero iban intestato a Regione Piemonte presso UniCredit Group IT 29 H 02008 01152 000100689275.

L’obiettivo è raccogliere fondi per acquistare dispositivi medici, sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini piemontesi e sconfiggere il Coronavirus Covid-19.

A comunicare l’iniziativa sono stati il presidente Alberto Cirio e gli assessori Matteo Marnati e Andrea Tronzano nel corso della riunione straordinaria della Giunta regionale tenutasi il 9 marzo per via telematica.

Sarà possibile indicare nella causale l’ospedale al quale si vuole sia destinata la donazione. I versamenti possono essere effettuati anche on line tramite Piemontepay.

Anche le singole aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza (il numero di conto corrente sarà pubblicato sui rispettivi siti).




Coronavirus, ecco cosa prevede il decreto Cura Italia

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali e altre misure settoriali:

  1. finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza;
  2. sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito;
  3. supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia;
  4. sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

Tali provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati d’urgenza dal Governo per evitare che la crisi transitoria delle attività economiche indotta dall’epidemia di COVID-19 produca effetti permanenti, come la scomparsa definitiva di imprese nei settori maggiormente colpiti.

In particolare, con i precedenti interventi, sono stati sospesi adempimenti tributari e pagamenti di contributi e mutui per gli abitanti della ex “zona rossa”, sono stati aperti gli ammortizzatori sociali a soggetti che in condizioni ordinarie non ne beneficiano, sono state potenziate le modalità di lavoro a distanza ed è stato garantito sostegno al settore del turismo.

Di seguito una panoramica delle misure economico-finanziarie sui 4 fronti principali.

1. Misure per potenziare la capacità di intervento del Sistema sanitario, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria

  • vengono individuate le coperture per le 20.000 assunzioni già deliberate per il Sistema sanitario nazionale;
  • il Fondo emergenze nazionali viene incrementato complessivamente di 1,65 miliardi;
  • lo stanziamento di risorse per gli straordinari del personale sanitario viene incrementato di 150 milioni di euro per il 2020;
  • il finanziamento dell’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive (anche in deroga ai limiti di spesa) mentre le strutture private devono mettere a disposizione il personale sanitario in servizio, i locali e le proprie apparecchiature (per un costo di 340 milioni);
  • l’autorizzazione a Invitalia a erogare finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (50 milioni);
  • la previsione che la Protezione civile possa disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria. I Prefetti potranno disporre la requisizione di alberghi o altri immobili aventi analoghe caratteristiche per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria (150 milioni);
  • la possibilità di incrementare il personale medico e infermieristico militare con una ferma eccezionale di un anno, mentre vengono potenziati i servizi sanitari militari. L’Inail potrà assumere a tempo determinato 200 medici specialisti e 100 infermieri, mentre viene incrementato lo stanziamento a favore dell’Istituto Superiore di Sanità per far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica (il totale di questi interventi assomma a 64 milioni);
  • la possibilità, ove non sia possibile reclutare nuovo personale, di trattenere in servizio il personale del Sistema Sanitario Nazionale che avrebbe i requisiti per la pensione;
  • una deroga alle norme di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie, per consentire l’esercizio temporaneo sul territorio nazionale a chi ha conseguito una professione sanitaria all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea;
  • disposizioni sull’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo, con la previsione che il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, abiliti all’esercizio della professione di medico chirurgo previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto all’interno del corso di studi;
  • l’introduzione di disposizioni in merito all’anticipazione del prezzo nei contratti pubblici, volte a velocizzare le procedure d’acquisto e di pagamento di materiali e strumentazioni sanitari;
  • lo stanziamento di fondi per il pagamento degli straordinari dovuti ai maggiori compiti connessi all’emergenza per le Forze di polizia, le Forze armate, il Corpo di polizia penitenziaria, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, il personale della carriera prefettizia, quello dei ruoli dell’Amministrazione civile dell’interno e quello delle polizie locali, nonché per la sanificazione e la disinfezione straordinaria degli uffici, degli ambienti e dei mezzi in uso alle medesime Forze, e per assicurare l’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale;
  • lo stanziamento di fondi per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici;
  • l’istituzione del Fondo per la sanificazione degli ambienti di Province, Città metropolitane e Comuni;
  • la previsione che, nella vigenza dello stato di emergenza e, in ogni caso, sino al 31 luglio 2020, l’acquisizione di forniture e servizi da parte delle aziende, agenzie e degli enti del Servizio sanitario nazionale da utilizzare nelle attività di contrasto alla diffusione del COVID-19, qualora sia finanziata in via esclusiva tramite donazioni di persone fisiche o giuridiche private, avviene mediante affidamento diretto, senza previa consultazione di due o più operatori economici, per importi non superiori alle soglie già previste, a condizione che l’affidamento sia conforme al motivo delle liberalità;
  • la disciplina relativa alla nomina con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

2. Sostegno ai lavoratori e alle aziende, con l’obiettivo che nessuno perda il posto di lavoro a causa dell’emergenza

  • la cassa integrazione in deroga viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria;
  • la possibilità di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19” è esteso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti;
  • è riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile, per i lavoratori autonomi e le partite IVA. L’indennizzo va ad una platea di quasi 5 milioni di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli;
  • è istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini;
  • misure di sostegno per i magistrati onorari in servizio: riconoscimento di un contributo economico mensile pari a 600 euro per un massimo di tre mesi e parametrato al periodo effettivo di sospensione dell’attività. Il contributo non spetta ai magistrati onorari dipendenti pubblici o privati, anche se in quiescenza, e non è cumulabile con altri contributi o indennità comunque denominati erogati a norma del decreto;
  • si prevede l’equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19, per il settore privato (per il settore pubblico l’equiparazione era già stata inserita nel DL del 9 marzo 2020);
  • a sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine;
  • il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in caso di handicap grave è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate;
  • misure per il trasporto aereo, come il riconoscimento di compensazioni per i danni subiti dalle imprese titolari di licenza di trasporto di passeggeri che esercitano oneri di servizio pubblico, l’incremento del fondo speciale per il sostegno del reddito e dell’occupazione e per la riconversione e riqualificazione del personale del settore, nonché la previsione della costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta, in considerazione della situazione determinata dall’emergenza sulle attività di Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.a. e di Alitalia Cityliner S.p.a. entrambe in amministrazione straordinaria;
  • l’incremento della dotazione dei contratti di sviluppo, per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese;
  • misure in favore del settore agricolo e della pesca, come la possibilità di aumentare dal 50 al 70% la percentuale degli anticipi spettanti alle imprese che hanno diritto di accedere ai contributi PAC e la costituzione di un fondo presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, per la copertura degli interessi passivi su finanziamenti bancari e dei costi sostenuti per interessi maturati sui mutui, nonché per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca.

3. Sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese

Per evitare a imprese e nuclei familiari la carenza di liquidità sono stati previsti numerosi interventi, anche attraverso la collaborazione con il sistema bancario. Di seguito i principali.

  • Una moratoria dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza);
  • potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti. Le modifiche riguardano nel dettaglio:
    • la gratuità della garanzia del fondo, con la sospensione dell’obbligo di versamento delle previste commissioni per l’accesso al fondo stesso;
    • l’ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito, per consentire di venire incontro a prevedibili, immediate esigenze di liquidità di imprese ritenute affidabili dal sistema bancario;
    • l’allungamento automatico della garanzia nell’ipotesi di moratoria o sospensione del finanziamento correlata all’emergenza coronavirus;
    • la previsione, per le operazioni di importo fino a 100.000 euro, di procedure di valutazione per l’accesso al fondo ristrette ai soli profili economico-finanziari al fine di ammettere alla garanzia anche imprese che registrano tensioni col sistema finanziario in ragione della crisi connessa all’epidemia;
    • eliminazione della commissione di mancato perfezionamento per tutte le operazioni non perfezionate;
    • la possibilità di cumulare la garanzia del fondo con altre forme di garanzia acquisite per operazioni di importo e durata rilevanti nel settore turistico alberghiero e delle attività immobiliari;
    • la possibilità di accrescere lo spessore della tranche junior garantita dal Fondo a fronte di portafogli destinati ad imprese/settori/filiere maggiormente danneggiati dall’epidemia;
    • la possibilità di istituire sezioni speciali del fondo per sostenere l’accesso al credito di determinati settori economici o filiere di imprese, su iniziativa delle Amministrazioni di settore anche unitamente alle associazioni ed enti di riferimento
    • la sospensione dei termini operativi del fondo;
    • estensione del limite per la concessione della garanzia da 2,5 milioni a 5 milioni di finanziamento;
    • estensione a soggetti privati della facoltà di contribuire a incrementare la dotazione del fondo p.m.i. (oggi riconosciuta a banche, Regioni e altri enti e organismi pubblici, con l’intervento di Cassa depositi e prestiti e di Sace);
    • facilitazione per l’erogazione di garanzie per finanziamenti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali;
    • estensione dell’impiego delle risorse del Fondo;
  • rafforzamento dei Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione;
  • estensione ai lavoratori autonomi e semplificazione dell’utilizzo del fondo per mutui prima casa;
  • misure per l’incremento dell’indennità dei collaboratori sportivi;
  • la costituzione presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di un Fondo per la promozione integrata, finalizzato a sostenere l’internazionalizzazione del sistema Paese;
  • immediata entrata in vigore del “volatility adjustment” per le assicurazioni;
  • possibilità di corrispondere agli azionisti e agli obbligazionisti danneggiati dalle banche un anticipo pari al 40 per cento dell’importo dell’indennizzo spettante a valere sul Fondo indennizzo risparmiatori (FIR);
  • introduzione di un meccanismo di controgaranzia per le banche, da parte di Cassa depositi e prestiti, con cui consentire l’espansione del credito anche alle imprese medio-grandi impattate dalla crisi. L’obiettivo è di liberare così circa 10 miliardi di ulteriori investimenti;
  • incentivo alla cessione dei crediti deteriorati (NPL) mediante conversione delle attività fiscali differite (DTA) in crediti di imposta per imprese finanziarie ed industriali;
  • norme sul rimborso dei contratti di soggiorno e sulla risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, con la previsione del diritto al rimborso per le prestazioni non fruite sotto forma di voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione;
  • l’istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura;
  • l’aumento delle anticipazioni del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 nell’ambito dei Piani Operativi delle Amministrazioni Centrali e dei Patti per lo sviluppo, con la possibilità di richiedere il venti per cento delle risorse assegnate ai singoli interventi, qualora questi ultimi siano dotati di progetto esecutivo approvato o definitivo approvato in caso di affidamento congiunto della progettazione ed esecuzione dei lavori.

4. Misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità

  • Sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I settori interessati sono: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse;
  • sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo);
  • differimento scadenze – per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 16 marzo viene posticipato al 20 marzo;
  • disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile;
  • sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’ Agenzia delle entrate;
  • sospensione dei termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter, sospensione dell’invio nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi;
  • premi ai lavoratori: ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working) viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile (in proporzione ai giorni lavorati);
  • l’introduzione di incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro: per le imprese vengono introdotti incentivi per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, attraverso la concessione di un credito d’ imposta, nonché contributi attraverso la costituzione di un fondo INAIL; analoghi contributi sono previsti anche per gli enti locali attraverso uno specifico fondo;
  • donazioni COVID-19 – la deducibilità delle donazioni effettuate dalle imprese ai sensi dell’articolo 27 L. 133/99 viene estesa; inoltra viene introdotta una detrazione per le donazioni delle persone fisiche fino a un beneficio massimo di 30.000 euro;
  • affitti commerciali – a negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo;
  • disposizioni in materia di trasporto stradale e trasporto di pubblico di persone, per contrastare gli effetti derivanti dalla diffusione del Covid-19 sugli operatori di servizio di trasporto pubblico regionale e locale e sui gestori di servizi di trasporto scolastico, nonché di trasporto navale, come l’esenzione temporanea dal pagamento della tassa di ancoraggio delle operazioni commerciali effettuate nell’ambito di porti, rade o spiagge dello Stato e la sospensione dei canoni per le operazioni portuali fino al 31 luglio 2020;
  • disposizioni di sostegno agli autoservizi pubblici non di linea, con un contributo in favore dei soggetti che dotano i veicoli di paratie divisorie atte a separare il posto guida dai sedili riservati alla clientela;
  • la sospensione fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sull’intero territorio nazionale;
  • misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa.

Inoltre, il decreto introduce ulteriori misure, tra le quali:

  • nuove misure per contenere gli effetti dell’emergenza in materia di giustizia civile, penale, amministrativa, tributaria, contabile e militare, quali, tra l’altro, il rinvio d’ufficio a data successiva al 15 aprile 2020 delle udienze calendarizzate dal 9 marzo al 15 aprile 2020 per i procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari e la sospensione, nello stesso periodo, del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili, penali e amministrativi, salvo specifiche eccezioni;
  • misure per il ripristino della funzionalità degli Istituti penitenziari e per la prevenzione della diffusione del COVID-19 nelle carceri;
  • misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali, con la previsione che, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni e che lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto. Resta ferma la conclusione delle procedure per le quali risulti già ultimata la valutazione dei candidati, nonché la possibilità di svolgimento dei procedimenti per il conferimento di incarichi, anche dirigenziali, nelle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1, che si istaurano e si svolgono in via telematica e che si possono concludere anche utilizzando le modalità lavorative di cui ai commi che precedono;
  • disposizioni per l’utilizzo in deroga della quota libera dell’avanzo di amministrazione delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, limitatamente all’esercizio finanziario 2020 e per la sospensione della quota capitale dei mutui delle regioni a statuto ordinario e degli enti locali;
  • misure per assicurare il recupero delle eccedenze alimentari e favorirne la distribuzione gratuita agli indigenti;
  • la possibilità, fino alla fine dello stato d’emergenza,  per i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, per gli organi collegiali degli enti pubblici nazionali e per le associazioni private anche non riconosciute e le fondazioni di riunirsi in videoconferenza;
  • la proroga al 31 agosto 2020 della validità dei documenti di riconoscimento scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del decreto;
  • misure per lo svolgimento del servizio postale, con la previsione che, fino al 31 maggio 2020, a tutela dei lavoratori del servizio postale e dei destinatari degli invii postali, per lo svolgimento del servizio postale relativo agli invii raccomandati, agli invii assicurati, alla distribuzione dei pacchi, la firma è apposta dall’operatore postale sui documenti di consegna in cui è attestata anche la modalità di recapito e ulteriori disposizioni per lo svolgimento dei servizi di notificazione a mezzo posta:
  • norme in materia di svolgimento delle assemblee di società e per il differimento del termine di adozione dei rendiconti annuali 2019 e dei bilanci di previsione 2020-2022;
  • il rinvio al 30 giugno di scadenze adempimenti relativi a comunicazioni sui rifiuti;
  • misure per la continuità dell’attività formativa e a sostegno delle università delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca, con l’istituzione di un fondo per le esigenze emergenziali e la proroga dell’ultima sessione delle prove finali per il conseguimento del titolo di studio relative all’anno accademico 2018/2019, e dei termini di ogni adempimento connesso, al 15 giugno 2020;
  • contributi per le piattaforme per la didattica a distanza;
  • misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti brevi e saltuari;
  • la proroga del mandato dei componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali fino a non oltre i 60 giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza;
  • la proroga di sei mesi del termine per l’indizione del referendum confermativo della legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.

PROROGA DEI TERMINI PER L’ADOZIONE DI DECRETI LEGISLATIVI

Disegno di legge

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, ha approvato un disegno di legge che dispone la proroga dei termini per l’adozione di decreti legislativi.

In considerazione dello stato di emergenza per il rischio sanitario connesso alla diffusione del virus COVID-19, il disegno di legge proroga di tre mesi i termini con scadenza tra il 1° febbraio e il 31 agosto 2020.

*****

DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati nel periodo dal 30 ottobre al 30 novembre 2019 nel territorio della Regione Lazio e il conseguente stanziamento di un milione di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per far fronte alle prime necessità.

*****

DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Sant’Antimo (Napoli) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria.

*****

CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di sequenza contrattuale ad integrazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto funzioni centrali per il triennio 2016-2018, stipulata il 27 novembre 2019, finalizzata a definire una specifica disciplina per l’adeguamento retributivo per il personale italiano assunto con contratto a tempo indeterminato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nelle sedi diplomatiche e negli Istituti italiani di cultura all’estero.

*****

CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deliberato la costituzione in giudizio dello Stato nel conflitto di attribuzione promosso dalla regione Veneto avverso il decreto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo 5 dicembre 2019, n. 1676, recante la “Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area alpina compresa tra il Comelico e la Val d’Ansiei, comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolò di Comelico e Comelico Superiore” (BL),.

*****

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, la nomina a Vice Comandante generale dell’Arma dei carabinieri del generale di corpo d’armata Gaetano Angelo Antonio MARUCCIA;
  • su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, la promozione al grado di generale di Corpo d’armata del Generale di divisione del ruolo normale – Comparto ordinario della Guardia di finanza Piero BURLA.

*****

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato undici leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha quindi deliberato:

  • di impugnare la legge della Regione Abruzzo n. 3 del 28 gennaio 2020, recante “Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 della Regione Abruzzo (legge di stabilità regionale 2020)”, in quanto una norma in materia urbanistica si pone in contrasto con la disciplina statale in materia di tutela dei beni culturali e paesaggistici e viola l’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e buon andamento, di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione; un’altra norma riguardante i finanziamenti pubblici per le associazioni di promozione sociale lede i principi costituzionali di uguaglianza sostanziale di cui all’articolo 3 della Costituzione e di autonomia delle formazioni sociali e sussidiarietà degli enti del terzo settore, di cui all’articolo 2 e 118, ultimo comma, della Costituzione; un’altra norma ancora in materia di benefici abitativi lede i principi di uguaglianza e di ragionevolezza espressi dall’articolo 3 della Costituzione; altre norme di carattere finanziario violano, infine, l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione e l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, riguardante la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici;
  • di non impugnare
    1. la legge la legge della Regione Sicilia n. 1 del 24/01/2020, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2020”;
    2. la legge della Regione Veneto n. 1 del 24/01/2020, recante “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2019 in materia di politiche sanitarie e di politiche sociali”;
    3. la legge della Regione Veneto n. 2 del 24/01/2020, recante “Disposizioni in materia di enti locali”;
    4. la legge della Regione Abruzzo n. 2 del 21/01/2020, recante “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) Sentenza Corte d’Appello di L’Aquila n. 906/2019”;
    5. la legge della Regione Basilicata n. 3 del 28/01/2020, recante “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Basilicata e degli Organismi e degli Enti strumentali della Regione Basilicata per l’esercizio finanziario 2020”;
    6. la legge della Regione Marche n. 1 del 20/01/2020, recante “Modifica alla legge regionale 1 dicembre 1997, n. 71 “Norme per la disciplina delle attività estrattive”;
    7. la legge della Regione Abruzzo n. 4 del 28/01/2020, recante “Bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022”;
    8. la legge della Regione Lombardia n. 1 del 31/01/2020, recante “Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Somaglia e Casalpusterlengo, in provincia di Lodi”;
    9. la legge della Regione Veneto n. 3 del 30/01/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 24 dicembre 1992, n. 25 “Norme in materia di variazioni provinciali e comunali” e disposizioni correlate di modifica della legge regionale 27 aprile 2012, n. 18 “Disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali””;
    10. la legge della Regione Veneto n. 4 del 30/01/2020, recante “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini veneti”.



Confartigianato Torino, De Santis: “Risposte concrete a problemi comuni”

Posso continuare a lavorare o devo chiudere?. “Posso consegnare le merci o devo fermarmi?”. “Posso proseguire la mia attività senza ricevere i clienti”? “Sono un decoratore: come devo comportarmi?” inoltre: “Quali sono le restrizioni per la mobilità?”.

Sono queste alcune delle centinaia richieste di aiuto, informazioni, consigli e anche sostegno psicologico, che gli uffici di Confartigianato Torino, stanno ricevendo dopo l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio.

Gli uffici e i consulenti dell’Associazione sono costantemente raggiunti da telefonate da parte di imprenditori che chiedono delucidazioni sull’applicazione delle prescrizioni e aiuto sui comportamenti da adottare per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per salvaguardare il personale.

“È un modo per stare vicini alle imprese anche in questo momento in cui i nostri uffici sono chiusi al pubblico – continua Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – e per far sapere che stiamo lavorando per loro e per non lasciarli soli nei dubbi e nelle incertezze di questa situazione molto difficile. Un servizio di risposte ai loro dubbi e alle loro problematiche, affinché possano continuare a lavorare rispettando le indicazioni del Decreto”.

Tutto ciò, nello stesso tempo, offre una panoramica dell’incertezza che vive il sistema produttivo piemontese e della drastica riduzione di ricavi e di commesse, rilevata sin dall’inizio della crisi provocata dalla diffusione del Virus. Attraverso tali canali, infatti, arrivano anche sempre più numerose le segnalazioni di un sistema produttivo che comincia a rispondere con difficoltà sempre maggiori.

Con sempre maggiore frequenza, infatti, Confartigianato Torino rileva come in alcuni settori ci sia un rallentamento delle consegne dei materiali ordinati o addirittura la mancanza direttamente dalle aziende produttrici.

L’Associazione evidenzia, inoltre, anche una frenata dei pagamenti fra la pubblica amministrazione e le imprese, dovuta, per lo più, in questo momento anche alla mancanza del personale addetto all’amministrazione e alla certificazione dei vari passaggi burocratici propedeutici al saldo delle fatture.

“Stiamo rispettando i provvedimenti via via adottati – prosegue De Santis – perché in gioco c’è la salute di tutti. Ora è il momento della responsabilità. Poi faremo i conti dei danni”.

“Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – conclude De Santis – per questo stiamo lavorando, per avere risposte immediate e concrete a problemi comuni e per sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni immediati e palesi e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi. Continuiamo ora per ora, giorno per giorno, a seguire la situazione e il suo evolversi, cercando per tutte le nostre imprese di contenere i danni e porre le condizioni per una ripresa poi”.

 




Il Gruppo CALEFFI dona 1 milione di euro per far fronte all’emergenza COVID-19

Il gruppo CALEFFI con le proprie aziende Caleffi Hydronic Solutions, Cristina Rubinetterie, Pressco e RDZ, scende in campo contro il COVID-19 per sostenere gli ospedali nella lotta contro l’epidemia.

A fronte dell’attuale situazione, la proprietà ha deciso di donare 1 milione euro suddivisi fra: Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Ospedale SS. Trinità di Borgomanero.

L’importo viene equamente devoluto tra le due strutture per le seguenti finalità:

  • L’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero riceve dei macchinari indispensabili per rispondere all’emergenza sanitaria;
  • L’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – Unità operativa di malattie infettive – riceve la donazione da impiegare per le cure mediche e assistenza necessarie ai pazienti nonché per la ricerca contro il virus.

    “Speriamo che questa nostra iniziativa sensibilizzi le persone in Italia e all’estero, sull’emergenza nella quale siamo tutti coinvolti”, spiega il Presidente Marco Caleffi.

    L’obiettivo è sostenere le strutture ospedaliere e dare un aiuto concreto a tutto lo staff di medici, infermieri ed operatori sanitari in prima linea.




Webathon x il Piemonte

12 ore di diretta social no stop, 43200 istanti di solidarietà, più di 40 personaggi famosi per la prima maratona WEB di solidarietà “Webathon per il Piemonte”. Per la prima volta il WEB si trasforma in una vera televisione interattiva per arrivare in modo capillare nelle case di tutti gli italiani.

A partire dalle ore 12 di mercoledì 18 marzo fino alle 24, volti noti del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport, della letteratura, dell’imprenditoria si alterneranno in una vera e propria staffetta social per una sola causa: trovare risorse per sostenere gli ospedali del Piemonte, il personale sanitario e acquistare nuovi dispositivi medici, necessari ad affrontare l’emergenza Coronavirus.

Webathon, la maratona benefica nata da un’idea di Walter Rolfo, autore e conduttore televisivo e organizzata dalla Giunta e dal Consiglio regionale su una piattaforma replicabile anche per le tante altre regioni colpite dall’emergenza, intende non solo sensibilizzare su quanto, in questo momento, anche una piccola donazione possa essere utile all’intero sistema sanitario regionale ma anche sull’importanza di aderire alla campagna #iorestoacasa.

Tutto l’evento, le riprese, il contributo dei personaggi che hanno aderito, è stato pensato affinché ognuno desse il suo personale aiuto, semplicemente restando tra le mura di casa, senza entrare in contatto con altre persone e senza dover uscire. Un messaggio importante ma semplice per dire che si può realizzare l’impossibile anche dal salotto di casa.