Consiglio e Giunta lanciano la campagna #iorestoacasa per limitare il Coronavirus

Consiglio e Giunta regionale lanciano una campagna di comunicazione per invitare i cittadini a rispettare le indicazioni dei decreti governativi sul Coronavirus: tre card, una generale, una rivolta a un pubblico più giovane e una per anziani e persone con fragilità.

È stato inoltre pubblicato un video con i consigli sanitari utili da seguire con attenzione.
“Rivolgo a tutti i piemontesi l’appello a restare a casa per limitare la diffusione del Covid-19 e a seguire in modo scrupoloso le misure urgenti per il contenimento del virus che sono presenti nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in vigore fino al 3 aprile.

Con questa campagna social vogliamo sensibilizzare i cittadini a compiere quei gesti di buonsenso che possono fare la differenza. Se agiamo tutti insieme con responsabilità possiamo fermarlo”, è l’invito del presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.

 




Frecce Trenitalia: nuovo criterio per prenotazione posti

Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha avviato l’utilizzo di un nuovo criterio per la prenotazione dei posti a bordo delle Frecce.

La nuova funzione di prenotazione, ideata e realizzata da FSThecnology (società del Gruppo) garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza prescritte dalle disposizioni in materia di prevenzione e diffusione del virus COVID-19, mantenendo invariato il comfort offerto ai viaggiatori.

Il nuovo criterio di prenotazione è un’ulteriore azione, dopo quelle già avviate dal Gruppo FS Italiane a tutela dei viaggiatori e dipendenti:

  • potenziamento delle attività di sanificazione e disinfezione dei treni e dei luoghi di lavoro, riducendo gli intervalli di tempo fra una sessione di pulizia e la successiva;
  • installazione a bordo dei treni dispenser di disinfettante per le mani;
  • istituzione di una task force intersocietaria per monitorare costantemente l’evoluzione della situazione e garantire il coordinamento di tutti gli interventi disposti dai provvedimenti governativi in materia;

Sui canali di vendita di Trenitalia, inoltre, è aggiornata l’offerta commerciale con tutte le modifiche. Le informazioni sulla circolazione dei treni sono disponibili su App Trenitalia e il sito web .




Decreto #IoRestoaCasa, risposte alle domande frequenti sulle misure adottate dal Governo

Di seguito le risposte del Governo alle domande frequenti sulle misure adottate

 

ZONE INTERESSATE DAL DECRETO

1 Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.

2 Sono ancora previste zone rosse?
No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.

SPOSTAMENTI

1 Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro  o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

2 Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.

3 Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.

4 Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n.  1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

5 Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).

6 Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.

7 Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

8 È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.

9 È consentito fare attività motoria?
Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.

10 Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).

11 Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

TRASPORTI

1 Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

2 I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare.

3 Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.

4 Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta  è considerata esigenza lavorativa.

UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI

1 Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.

2 Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.

3 Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?
Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.

4 Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?
Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.

PUBBLICI ESERCIZI

1 Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

2 Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

3 Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?
Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

4 Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.

SCUOLA

1 Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

UNIVERSITÀ

1 Cosa prevede il decreto per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.

2 Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.

3 Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.

4 Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.

5 Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.

CERIMONIE ED EVENTI

1 Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).

2 Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.

TURISMO

1 Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.

2 Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.

3 Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.

AGRICOLTURA

1 Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
No, non sono previste limitazioni.

2 Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.




Coronavirus, gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Linee guida per le funzioni sociali, La Regione Piemonte sta predisponendo le linee guida che dovranno essere seguite dagli enti gestori dei servizi socio-assistenziali durante l’emergenza Coronavirus. “Al più presto – anticipa l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino – sottoporrò alla Giunta delle linee guida da approvare in tempi strettissimi per consentire la piena efficienza di tutto il comparto Welfare, dal quale abbiamo recepito le necessità, e che saranno poi integrate con misure straordinarie”. Per approfondire

Completati i test sulla Giunta regionale. Sono risultati negativi anche i test sugli assessori Vittoria Poggio e Marco Protopapa. Pertanto, su 10 esami effettuati ai membri della Giunta regionale 9 sono risultati negativi ed ha dato esito positivo solo quello dell’assessore Andrea Tronzano, le cui condizioni di salute sono buone e che continua a lavorare dalla sua abitazione dove si trova in isolamento fiduciario.

Aumentato l’utilizzo di Internet in Piemonte. Da quando è scattata l’emergenza Coronavirus, l’utilizzo di Internet da parte dei piemontesi è cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 50% rispetto al mese di gennaio. Google è arrivato a +45%, Facebook a +42%. In aumento anche l’utilizzo di Netflix e delle piattaforme di svago.

I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX commissionata dall’assessore regionale ai Servizi digitali, Matteo Marnati: “Il sistema regge anche a fronte di un significativo picco di richieste. Il dato confortante è che l’utilizzo in aumento delle piattaforme ricreative indica una maggiore propensione dei cittadini a stare in casa, anche se sono ancora molti quelli che non hanno percepito la gravità della situazione”.

Quattro nuovi deceduti. Altre 4 persone risultate positive al test sul Coronavirus sono decedute in Piemonte tra la notte e le prime ore del mattino: un uomo di 85 e una donna di 79 anni dell’Alessandrino ricoverate nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Alessandria; un alessandrino di 84 anni ricoverato nell’ospedale di Vercelli; una donna novarese di 88 anni ricoverata nella Rianimazione dell’ospedale di Novara. Salgono così a 17 i deceduti positivi al virus in Piemonte.

Ore 12.30. Il bollettino dei contagi. Le persone risultate positive al test sono al momento 401. I ricoverati in Terapia intensiva sono 65.




Coronavirus: “Uniti per garantire sicurezza nelle carceri”

Nel condannare le rivolte violente e disperate e nel ringraziare gli agenti di polizia penitenziaria impegnati a garantire condizioni di vita il più possibile regolari alla comunità penitenziaria, auspico che l’interlocuzione in corso tra l’Amministrazione penitenziaria e quella regionale contribuisca a migliorare le condizioni di vita di chi è in carcere in forza di una sentenza e di chi vi lavora.

Lo ha dichiarato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano, che ha propiziato l’incontro, avvenuto ieri, tra Unità regionale di crisi, Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e Centro di giustizia minorile per affrontare le criticità in essere e potenziali legate all’emergenza Coronavirus.

“Il carcere – spiega Mellano – è per ora una situazione ‘protetta’, ma è anche una realtà vulnerabile e potenzialmente ‘esplosiva’, se si considera che il Piemonte dispone di tredici carceri per adulti e di un istituto penale per minori per una popolazione complessiva di circa 4.600 ristretti”. Ad essi si aggiungono oltre 3.000 agenti di polizia penitenziaria, circa 500 operatori professionali e numerosi volontari.

“Le limitazioni previste dal decreto e dalle circolari delle Amministrazioni competenti – aggiunge Mellano – non possono non considerare che, accanto ai detenuti, ci sono gli ingressi di nuovi giunti, professionisti e poliziotti penitenziari: in quanto cittadini liberi di muoversi, possono essere potenziali portatori di contagio”.

“Mi appello ai detenuti delle carceri piemontesi – conclude – affinché mantengano la calma e cerchino insieme di ottenere, insieme ai garanti, modalità esecutive che contemperino la sicurezza individuale e collettiva con il mantenimento dei diritti fondamentali della persona”.

A fronte della decisione temporanea di sospendere i colloqui con i familiari, il garante invita a perseguire alternative percorribili, dal momento che le telefonate aggiuntive hanno un costo che spesso i detenuti non sono in grado di sopportare.

“Le videocomunicazioni devono essere supportate da efficaci strumentazioni sia in carcere sia nelle case dei famigliari – aggiunge il garante –. Le Amministrazioni devono cogliere l’occasione per sperimentare canali di comunicazione innovativi ed efficaci canali, non di rado più controllabili e tracciabili di quelle tradizionali”.

“Un ultimo appello – conclude – voglio rivolgerlo alla Magistratura di sorveglianza affinché venga colta l’occasione di questa emergenza straordinaria per concedere misure alternative al carcere in un contesto penitenziario caratterizzato da crescente sovraffollamento. In Piemonte, infatti, i detenuti sono 4.600 ma i posti regolamentari disponibili solo 3.700”.




Città metropolitana Torino: nuovi orari e modalità per servizi online

La Città metropolitana di Torino, nel rispetto delle norme sul contenimento del coronavirus, conferma l’apertura dei suoi servizi online con nuove modalità di accesso, ricevendo il pubblico negli uffici su appuntamento nei casi in cui non sia possibile operare telematicamente.

Sul nostro sito è possibile consultare e scaricare molta documentazione, disponibile nei canali dedicati, utilizzando poi la modalità di trasmissione telematica dei documenti, via e-mail o posta elettronica certificata.

È dunque consigliabile contattare gli uffici telefonicamente o tramite e-mail per verificare questa possibilità, e valutare insieme al personale della Città metropolitana l’eventuale necessità di recarsi fisicamente presso gli sportelli, verificando in questo modo se ci siano state variazioni negli orari.

Si segnala, a questo proposito, che per il periodo dell’emergenza lo sportello Concessioni stradali e l’ufficio del Traffico osservano un orario di ricevimento del pubblico limitato al lunedì e al giovedì dalle 9 alle 12, con la disponibilità del personale tecnico, tuttavia, ad accordare appuntamenti in orari differenti da quelli indicati.

 




Tutta l’Italia è zona protetta. Il nuovo decreto del Governo

Tutta l’Italia è zona protetta. Il nuovo decreto del Governo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, estende al resto del Piemonte ed a tutta Italia le restrizioni in vigore da domenica e fino al 3 aprile in Lombardia e altre 14 province (tra cui Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e VCO).

Le principali misure: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita, quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza; giustificazione degli spostamenti alle forze dell’ordine presenti ai varchi o di pattuglia sul territorio; raccomandazione a chi accusa sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, e contattare il proprio medico curante; divieto per chi si trova in quarantena di lasciare la propria abitazione; divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico; sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati”; sospensione dei servizi per l’infanzia e dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, con indicazione ai presidi di approntare, se possibile, la didattica a distanza.

Inoltre: sospensione di tutte le manifestazioni organizzate in luogo pubblico o privato, comprese le attività culturali, cinema, teatri, discoteche e sale da ballo; sospensione delle cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere e ricreativi; limitazione delle visite ai parenti ricoverati in ospedale o in casa di riposo; limitazione dell’attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 a patto che il gestore faccia rispettare la distanza di un metro tra gli avventori; chiusura nelle giornate festive e prefestive delle medie e grandi strutture di vendita e dei negozi all’interno dei centri commerciali; apertura nei giorni feriali di farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro; apertura dei luoghi di culto se viene rispettato il metro di distanza tra i fedeli; ricorso per i dipendenti pubblici e privati al congedo ordinario o alle ferie, oppure autorizzazione al “lavoro agile” per via telematica.




ISS: un paziente su cinque positivo al coronavirus ha tra 19 e 50 anni

Il 22% dei pazienti positivi al tampone per Sars-CoV-2 ha tra 19 e 50 anni. Lo afferma un’analisi dell’Istituto Superiore di sanità, che rende chiarissimo come in tutte le fasce di età, compresi i giovani, si debbano rispettare le norme di distanziamento sociale.

“In questi giorni stiamo le cronache riportano molti esempi di violazioni delle raccomandazioni, soprattutto da parte dei giovani – sottolinea Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss -.

Questi dati confermano come tutte le fasce di età contribuiscono alla propagazione dell’infezione, e purtroppo gli effetti peggiori colpiscono gli anziani fragili. Rinunciare a una festa o a un aperitivo con gli amici, non allontanarsi dall’area dove si vive e rinunciare a rientrare a casa è un dovere per tutelare la propria salute e quella degli altri, soprattutto i più fragili”.

Dall’analisi, su 8342 casi positivi al 9 marzo alle ore 10, emerge che l’1,4% ha meno di 19 anni, il 22,0% è nella fascia 19-50, il 37,4% tra 51 e 70 e il 39,2% ha più di 70 anni, per un’età mediana di 65 anni. Il 62,1% è rappresentato da uomini. Sono 583 gli operatori sanitari positivi.

Il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei sintomi e la diagnosi è di 3-4 giorni. Il 10% dei casi è asintomatico, il 5% con pochi sintomi, il 30% con sintomi lievi, il 31% è sintomatico, il 6% ha sintomi severi e il 19% critici. Il 24% dei casi esaminati risulta ospedalizzato. L’analisi conferma che il 56,6% delle persone decedute ha più di 80 anni, e due terzi di queste ha 3 o più patologie croniche preesistenti.




Coronavirus, il governo estende la restrizioni a tutto il territorio Nazionale

Il Presidente del consiglio Giuseppe Conte ha appena annunciato l’estensione delle più stringenti misure di restrizioni a tutto il territorio Nazionale.

Uniformità pertanto in tutta Italia delle misure varate nella notte tra sabato e domenica per la Lombardia e per 14 Province.

Sul territorio Nazionale ci si potrà muovere solo per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità» o «motivi di salute.

Misure drastiche pertanto per mettere in sicurezza l’intero Paese e tentare di fermare la corsa del Coronavirus.

Chiunque per spostarsi da un Comune all’altro dovrà avere una giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo.

Appello a tutte le forze produttive a lavorare da casa.

 

 

 




Coronavirus ISS, pubblicato oggi il vademecum “Cosa fare in caso di dubbi”

I sintomi a cui fare attenzione, i numeri da chiamare, come proteggere i familiari, dove fare il test. Sono questi i contenuti della breve guida pubblicata oggi dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzata in collaborazione con lo European Centre for Disease Control e il Ministero della Salute

Il documento è dedicato in particolare alle persone cha hanno sintomi tali da suscitare il sospetto di contagio da COVID-19 e che possono trovare in questa guida tutte le informazioni per avere assistenza.

NUOVO CORONAVIRUS IL VADEMECUM

Quali sono i sintomi a cui devo fare attenzione?
1) Febbre e sintomi simil-influenzali come tosse, mal di gola, respiro corto, dolore ai muscoli, stanchezza sono segnali di una possibile infezione da nuovo coronavirus.
2) Ho febbre e/o sintomi influenzali, cosa devo fare?Se negli ultimi 14 giorni sei stato a stretto contatto con una persona infetta da COVID-19 o sei stato in un’area a rischio oppure hai lavorato in una struttura sanitaria con pazienti COVID-19, resta in casa e chiama il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica.
3) Dopo quanto tempo devo chiamare il medico?Subito. Se ritieni di essere contagiato, chiama appena avverti i sintomi di infezione respiratoria, spiegando i sintomi e i contatti a rischio.
4) Non riesco a contattare il mio medico di famiglia, cosa devo fare? Chiama uno dei numeri di emergenza indicati sul sito
5) Posso andare direttamente al pronto soccorso o dal mio medicodi famiglia?No. Se accedi al pronto soccorso o vai in un ambulatorio senza prima averlo concordato con il medico potresti contagiare altre persone.
6) Come posso proteggere i miei familiari?Segui sempre i comportamenti di igiene personale (lavati regolarmente le mani con acqua e sapone o usa un gel a base alcolica) e mantieni pulito l’ambiente. Se pensi di essere infetto indossa una mascherina chirurgica, resta a distanza dai tuoi familiari e disinfetta spesso gli oggetti di uso comune.
7) Dove posso fare il test?I test vengono eseguiti unicamente in laboratori del Servizio Sanitario Nazionale selezionati. Se il tuo medico ritiene che sia necessario un testti fornirà indicazioni su come procedere.
8) Dove trovo altre informazioni attendibili? Segui solo le indicazioni specifiche e aggiornate dei siti web ufficiali,delle autorità locali e della Protezione
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