#covid19 #inviaunafotopositiva, Torino dedica la sua rubrica a messaggi di speranza

L‘ufficio stampa della Città metropolitana di Torino fin dal 2002 ha attivo un canale di comunicazione con i cittadini attraverso la rubrica “  invia una foto ” che ha raccolto migliaia e migliaia di immagini principalmente dedicate ai paesaggi e alle forme d’arte presenti sul nostro territorio.

Vogliamo in questa fase così delicata dell’emergenza coronavirus, che sta imponendo a ciascuno di noi grandi cambiamenti e sacrifici, contribuire con un messaggio di speranza: dedichiamo la nostra rubrica a scatti positivi collegati a questo periodo, convinti che anche piccolissimi gesti come questo aiutano la nostra comunità a sentirsi unita per superare i momenti più difficili.

Se amate la fotografia e vedete dalla vostra finestra o avete in archivio scatti con iniziative di solidarietà, di gioia, di speranza… mandatele via mail (stampa@cittametrropolitana.torino.it) alla nostra rubrica che da oggi cambia nome e diventa #inviaunafotopositiva: noi le pubblichiamo sulla home page del sito di Città metropolitana di Torino, sui nostri canali social e sulla nostra agenzia settimanale Cronache con un abbraccio virtuale per tutti coloro che soffrono, ma non si arrendono.

E grazie a tutti gli autori che hanno condiviso fino ad oggi e che ancora vorranno condividere con noi i loro scatti.




Le ricette mediche via email o sul telefono

La ricetta medica si può avere via email o con messaggio sul telefono, senza più la necessità di ritirare fisicamente dal proprio medico e portare in farmacia il promemoria cartaceo: la Regione Piemonte ha recepito l’ordinanza n.651 del Dipartimento della Protezione Civile ed ha inviato una nota alle direzioni generali delle aziende sanitarie, ai medici di medicina generale e alle farmacie.

L’obiettivo di questo passo in avanti tecnologico, che rende più efficiente tutto il sistema sanitario nazionale, è limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del Coronavirus.

“La Regione Piemonte – sottolinea l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi anche nel suo ruolo di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni – è stata in prima linea per agevolare questo importante provvedimento”.

Come funziona

Al momento della generazione della ricetta elettronica l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato, ovvero l’acquisizione del numero di ricetta elettronica tramite:

– trasmissione in allegato a un messaggio di posta elettronica certificata oppure ordinaria;

– comunicazione con SMS o Whatsapp;

– comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore.

Nella stessa ordinanza vengono disciplinate anche tutte le modalità operative per le farmacie e per le Asl per i farmaci distribuiti in modalità diverse dal regime convenzionale e per i medicinali che richiedono un controllo ricorrente dei pazienti.

I piemontesi che hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) possono inoltre consultare la ricetta dematerializzata accedendo a questo indirizzo

 




Cimo Piemonte: “Mancano dispositivi di sicurezza e i tamponi vanno ancora a rilento

La situazione continua ad essere molto grave, i tamponi verso tutto il personale sanitario vanno a rilento, medici di base e professionisti impegnati nelle strutture ospedaliere fanno turni massacranti e sono ancora troppo esposti al rischio di contagio a causa della carenza delle opportune protezioni”.

A dichiararlo è Sebastiano CavalliSegretario di Cimo Piemonte, il sindacato dei medici, che chiede alla Regione una deroga alla legge nazionale per assegnare subito ai medici lo stipendio di risultato, normalmente riconosciuto per il raggiungimento nell’anno di una serie di obiettivi professionali indicati dai vari assessorati alla sanità regionali. Oltre a questo, il Governo ha già stanziato in via straordinaria oltre 250 milioni di euro, 18 destinati al Piemonte, per supportare tutto il personale medico in questa delicata situazione. Cimo Piemonte chiede alla Regione di convocare al più presto un tavolo di confronto per definire il criterio di assegnazione di questi contributi.

Il nostro sistema sanitario nazionale – prosegue il dottor Cavalli di Cimo Piemonte – vanta competenze di assoluto valore, non ci sentiamo degli eroi, facciamo il nostro mestiere con professionalità e passione, sempre. Ovviamente la drammatica esplosione del Covid-19 ha ancor più responsabilizzato tutti noi nel cercare di assistere il maggior numero di pazienti, ma questo non toglie un disagio di fondo, ovvero la mancanza di un’agenda sanitaria, nazionale e regionale, che consenta a tutto il personale di adempiere al meglio e con le giuste tutele ai propri compiti.

La nostra organizzazione farà di tutto, lo dobbiamo ai tanti colleghi che in queste settimane non ce l’hanno fatta e alle loro famiglie, per accertare le responsabilità legate soprattutto al fatto che da quando è stato dichiarato dal Governo lo stato di emergenza sanitario a quando si è registrato il primo caso di Covid-19 a Codogno, è trascorso un mese, tempo perso che poteva invece risultare prezioso per l’approvvigionamento di tutto il materiale di protezione destinato alle strutture sanitarie e ai medici di base. Si è perso troppo tempo e oggi ci troviamo in una situazione davvero complessa, pagando un prezzo altissimo. I medici insieme ai pazienti sono la categoria sociale più a rischio.

Per questo ribadiamo alla Regione l’importanza di avere tutte le migliori protezioni possibili per il personale sanitario, di velocizzare la procedura dei tamponi e di dare disposizione ai D.G. delle A.S.R. Piemontesi di saldare lo stipendio di risultato del 2019 indipendentemente dal raggiungimento degli obiettivi previsti anzitempo per l’anno in corso”.

 

CIMO Piemonte è la delegazione territoriale con oltre 1200 iscritti di rappresentanza sindacale di medici, veterinari e odontoiatri in servizio o non più in attività e ha come finalità la protezione della professione. Il Segretario del Piemonte è il dottor Sebastiano Cavalli. 




Confagricoltura: “Pasqua amara per le attività agrituristiche”

Il fine settimana di Pasqua che gli italiani dovranno trascorrere a casa sarà particolarmente pesante per i bilanci delle attività agrituristiche. Ad essere azzerate non sono soltanto, ovviamente, tutte le prenotazioni di Pasqua, ma anche quelle per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio.

Fino a qualche mese fa – dichiara il direttore regionale di Confagricolturacontavamo su una stagione positiva: oggi siamo preoccupati per la situazione contingente, ma anche per l’evoluzione nel medio periodo”.

Confagricoltura, che promuove Agriturist, la più antica organizzazione agrituristica italiana, ricorda che nel nostro Paese sono 23.615 le aziende agrituristiche censite dall’Istat (2018): dodici anni prima erano poco più di 14.000 e nel 2010 non arrivavano a 20.000. La Toscana detiene il primato per numero di strutture, seguita sul podio da Trentino Alto Adige e Lombardia, mentre il Piemonte è la sesta regione.

In Piemonte – chiarisce il presidente regionale di Agriturist Lorenzo Morandisono attive 1.316 aziende agrituristiche (5,6% della quota nazionale), delle quali 914 con alloggio. Le aziende con ristorazione sono 793 (60% del totale); quelle che offrono un servizio di degustazione (tipo enoturismo, per esempio) sono 687 (52% del totale). Sono 1.013 (il 77% del totale) quelle che svolgono altre attività legate all’agriturismo: fattoria didattica, ippoturismo, attività ludiche – educative, agri-asilo”.

Confagricoltura precisa sul territorio regionale le aziende con ristorazione sono 793. “Nelle sole feste pasquali perderemo almeno 79.000 pasti, per un mancato incasso di 2,5 milioni di euro. Se la chiusura si protrarrà ai ponti del 25 aprile e del 1 maggio, la perdita di fatturato sarà di almeno altri 4 milioni di euro”.

Per quanto riguarda i pernottamenti, considerando che le aziende agrituristiche che offrono alloggio sono 914, in Piemonte la disponibilità raggiunge i 10.000 posti letto, il che significa, prudenzialmente, una perdita di fatturato di mezzo milione di euro per le feste pasquali.

Un altro grave danno che stanno subendo le imprese – sottolinea Morandi – è rappresentato dalla mancata apertura delle circa 400 fattorie didattiche: quelle più attive accolgono almeno un centinaio di visitatori alla settimana, che in questo periodo non hanno potuto ospitare. Nel solo mese di marzo stimiamo in oltre mezzo milione di euro il mancato incasso”.

A questo bisogna aggiungere i mancati incassi per quanto riguarda le aziende enoturistiche e le mancate vendite del vino ai visitatori che si recavano in cantina: prudenzialmente, solo per quanto riguarda le mancate degustazioni aziendali, i tecnici di Confagricoltura stimano un mancato introito di oltre 600.000 euro al mese.




Test sierologici sul personale sanitario piemontese

Via libera della Giunta regionale a un piano di screening che verifichi, mediante l’effettuazione di test immunometrici IgG semiquantitativi, la risposta immunitaria nei confronti del Coronavirus del personale del Servizio sanitario, dei medici specialisti ambulatoriali, degli operatori del 118 che operano nel Servizio sanitario regionale e dei medici convenzionati (medici di base, guardie mediche e pediatri di libera scelta).

“Dagli esiti di questa indagine – osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – contiamo di ottenere preziose indicazioni per la ripianificazione delle misure di contenimento dell’epidemia e della conseguente attività ospedaliera e territoriale”.

Per la realizzazione del piano è stato deciso l’acquisto di 70.000 test, secondo le indicazioni di un apposito gruppo di lavoro costituitosi nell’ambito del Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi e composto da esperti di comprovata esperienza, quali Rossana Cavallo, Umberto Dianzani, Francesco De Rosa, Flavio Boraso, Franco Ripa, Roberto Testi, Valeria Ghisetti e Gian Alfonso Cibinel, con la collaborazione del Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per le malattie infettive (Seremi).

I test saranno effettuati utilizzando la rete dei laboratori pubblici non appena saranno disponibili le forniture acquisite, probabilmente già entro questa settimana. A questo scopo si stanno allertando le aziende sanitarie per organizzare i prelievi di sangue del personale.




“Merenda in maschera” la nuova iniziativa di Fablab e Confartigianato Cuneo per i piccoli di casa

Le scuole sono chiuse, non si può e non si deve uscire, e la pandemia da coronavirus in queste settimane ha sconvolto le abitudini quotidiane, costringendo le famiglie a nuovi ritmi, a nuove attività da organizzare per far passare il tempo ai bambini, senza che su di loro si riversi l’ansia della situazione.

A tenere occupati i piccoli di casa, unendo al gioco anche un chiaro intento didattico, ci ha pensato il Fablab, il laboratorio di fabbricazione digitale, “incubato” da Confartigianato Imprese Cuneo e aderente al circuito ufficiale della prestigiosa università MIT di Boston, con il progetto “Merenda in maschera” visibile sul canale Youtube.

Si tratta di una serie di appuntamenti, creati e registrati dagli stessi associati del laboratorio, durante i quali si invitano i piccoli a seguire un semplice tutorial con il supporto di materiali facilmente reperibili in casa, tenendoli così occupati nel realizzare idee creative che richiedono costruzione, colore e disegno.

«Da quando è iniziato il lockdown – spiega Alessandro Marcon, presidente di Fablab – nel nostro laboratorio abbiamo cominciato a riflettere su come potessimo essere utili alla comunità. Siamo partiti con la costruzione di visiere protettive che sono poi state distribuite alla Protezione Civile di Cuneo e Valgrana e alle Case di Riposo di Valdieri e Caramagna.

Inoltre, sull’esperienza dei laboratori tecnologici per gli studenti delle elementari e delle medie, già avviati con successo lo scorso anno in collaborazione con Confartigianato Cuneo, abbiamo pensato di creare un format di intrattenimento per i bambini fino ai dieci anni, che fosse strettamente legato alla manualità, e di diffonderlo sul nostro canale Youtube. Devo dire che l’idea nata collegialmente all’interno del Fablab ha riscosso grande disponibilità da parte di tutti i nostri associati a lavorare sul progetto.

Abbiamo già realizzato un primo episodio che riguarda il rendere più divertente l’utilizzo delle mascherine personalizzandole con decorazioni; stiamo sta ora per lanciare il secondo che riguarda invece la costruzione di meccanismi per mettere in moto una scultura di carta attraverso una semplice manovella».

«Il FABLAB rappresenta un valido esempio di quanto la nostra Associazione presti attenzione all’innovazione tecnologica. – sottolinea Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – È una strada obbligata per valorizzare l’artigianato di qualità, in un’ottica dinamica e competitiva. Dopo questa crisi epocale, bisognerà riaccendere i motori produttivi e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante nel disegnare il futuro del nostro comparto.

Ma tecnologia non vuol dire spegnere la creatività artigiana che ci contraddistingue. Ne sono testimonianza le iniziative didattiche che il Fablab sta programmando, innovative e calibrate sulle necessità del difficile momento».

Gli episodi di “Merenda in maschera” sono visibili sul canale Youtube




Parte il bando #topmetro #fabene per il diritto alla salute

Al via il bando per raccogliere idee, da trasformare in proposte e azioni, nell’ambito del progetto FaBene all’interno del più ampio TopMetro, il bando periferie.

Un mese di tempo per candidare progetti innovativi e sostenibili rivolti al benessere dei cittadini e i diritti alla salute e al cibo fresco e di qualità, non sempre garantiti a tutti. Già prima dell’emergenza coronavirus il progetto era stato pensato con l’intento di lavorare, progettare e pensare guardando al futuro e ora si struttura per farlo al meglio nella situazione completamente nuova creata dalla pandemia.


Attraverso una attività di formazione, in questa fase in digitale, in collaborazione con S-nodi Caritas, la Città metropolitana di Torino intende suscitare e far crescere le idee dei cittadini e delle associazioni dei Comuni di Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Rivoli e Venaria Reale.

TopMetro FaBene è un percorso di capacity building, formazione e sperimentazione, che intende incentivare esperienze e nuovi processi di inclusione sociale volti a ridurre le disuguaglianze, con idee create insieme a giovani, migranti e nuovi cittadini.

La Call for Ideas si rivolge alle organizzazioni del terzo settore, alle imprese, ai gruppi di persone e alle pubbliche amministrazioni, per attivare interventi di economia sociale e creare valore sociale ed economico.

Il percorso formativo digitale e innovativo è pensato come uno strumento di sostegno alla progettazione di esperienze che generino opportunità per tutti i soggetti coinvolti. Il progetto supporterà e finanzierà progetti in grado di connettere enti pubblici, attori economici, singoli cittadini impegnati a prendersi cura della propria comunità.




Sgravi fiscali e supporto gestionale. Parte il tavolo di lavoro tra Comune di Santena e Confartigianato Torino

In collaborazione con Confartigianato è iniziato un percorso per la ripartenza post restrizioni: «Da metà marzo, con un gruppo composto da Consiglieri di maggioranza e di minoranza, abbiamo cominciato un’attività di monitoraggio – fornisce una panoramica Rosella Fogliato assessore al commercio e attività produttive del Comune di Santena – Abbiamo iniziato suddividendo le imprese per categorie e predisponendo un questionario da sottoporre ai titolari. Questo per capire le esigenze dei singoli settori presenti sul nostro Comune e vagliare le azioni da intraprendere».

 

Nel frattempo è iniziato un parternariato con Confartigianato Torino. E’ in via di preparazione, infatti, una convenzione per affiancare gli imprenditori nelle azioni di riapertura: «Dal confronto è emersa l’opportunità di avviare, da subito, un intervento di sostegno alle imprese maggiormente penalizzate dall’emergenza epidemiologica – spiega il sindaco Ugo Baldi – In primis con la riduzione/esenzione dall’obbligo di pagamento della TARI per il periodo di chiusura (sospensione e riduzione dell’attività), compatibilmente con le indicazioni emanate a livello nazionale.

Abbiamo deciso che  le attività di bar e ristorazione,  per tutto il 2020, potranno essere esentate dal canone di occupazione suolo pubblico e poi potranno essere valutate delle altre riduzioni. Abbiamo anche pensato di dare alle attività di bar e ristorazione la possibilità, a partire dal 1 giugno, di recuperare gli spazi interni inutilizzabili per ragioni sanitarie (distanziamenti), utilizzando gratuitamente il suolo pubblico esterno, quando possibile e nel rispetto delle norme in materia di viabilità e sicurezza stradale».

Prosegue Fogliato: «Come amministrazione stiamo anche valutando una variazione di bilancio per un sostegno diretto alle imprese attraverso l’erogazione di contributi e inoltre la possibilità ai negozianti di proseguire le promozioni e i saldi della merce invenduta in questi mesi senza necessità di comunicazione/autorizzazione comunale».

In relazione invece alla collaborazione tra Confartigianato Torino e il Comune di Santena, l’idea è di redigere una convenzione per la gestione di servizi:

«Una sorta di sportello aperto a tutti, indipendentemente dalla iscrizione a Confartigianato Torino, per fornire informazioni generali alle imprese sui principali obblighi in materia di sicurezza per la ripresa dell’attività – spiega Fogliato – Ma anche un aiuto per la compilazione delle istanze di accesso al credito delle imprese e consulenze per poter accedere a contributi e fondi per il rilancio».

Conclude Fogliato: «L’obiettivo è fare rete tra tutti gli attori del territorio e trovare velocemente delle soluzioni per la ripresa. Siamo consapevoli delle difficoltà che le aziende stanno avendo ed  è fondamentale mettere a disposizioni tutti gli strumenti e le competenze affinché le ripercussioni siano ridotte al minimo con azioni concrete che non lascino solo nessuno. Per questo, parallelamente, stiamo appoggiando e sviluppando anche altri progetti che possano dare respiro alle imprese e sviluppare lavoro. È nostro dovere garantire e tutelare in ogni modo l’economia del territorio perché alla sofferenza economica corrisponde una sofferenza sociale e finita questa pandemia dovremo uscirne rafforzati».

 

«Il partenariato che Confartigianato Torino si appresta a stipulare con il Comune di Santena, – commenta Giuseppe Falcocchio, Dirigente di Confartigianato Torino – nasce da una considerazione pragmatica ovvero mettere a fattor comune il nostro know-how  per essere fruito anche al di fuori dei nostri associati.

Sempre più spesso, infatti, siamo raggiunti da telefonate da parte di imprenditori che chiedono delucidazioni sull’applicazione delle prescrizioni e aiuto sui comportamenti da adottare per la sicurezza negli ambienti di lavoro, sull’erogazione del credito e sulle ultime normative. Fornire risposte rapide e dettagliate, è un modo per stare vicini alle imprese e  per non lasciarle sole nei dubbi e nelle incertezze in questa situazione molto difficile. Un servizio di risposte, dunque, ai dubbi e alle problematiche di tutti, affinché possano continuare a lavorare rispettando le indicazioni locali e nazionali».

 

«Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – conclude Falcocchio – per questo vogliamo sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni immediati e palesi e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi. Continuiamo costantemente a monitorare la situazione e il suo evolversi, cercando per tutte le imprese, associate e non, di porre le condizioni per una ripresa».

 




Confartigianato Cuneo spiega a imprese e famiglie le novità contenute nel “Decreto Rilancio”

Non si ferma l’azione di Confartigianato Cuneo per supportare le imprese nella difficile situazione creata dall’emergenza Coronavirus.

A seguito dell’emanazione del “Decreto Rilancio” Confartigianato Cuneo ha organizzato una serie di webinar video online per spiegare a imprese e famiglie novità e misure contenute nel nuovo provvedimento.

Questo il calendario
Mondo del lavoro, misure di sostegno per lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti
Lunedì 25 maggio – Orario 18.30-19.00
Bartolomeo La Porta, Consulente del Lavoro
Le misure fiscali
Mercoledì 27 maggio – Orario 18.30-19.00
Diego Mozzali, responsabile Area Fiscale Confartigianato Cuneo
Il credito e le misure a fondo perduto
Venerdì 29 maggio – Orario 18.30-19.00
Roberto Maero, responsabile Area Credito Confartigianato Cuneo
In un’ottica di utilità sociale i video saranno visualizzabile per tutti, gratuitamente, collegandosi alla Pagina Facebook di Confartigianato Cuneo: https://www.facebook.com/ConfartigianatoCuneo/.

«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore sforzo della nostra Associazione per essere vicini alle imprese e alle nostre comunità. Il momento è complesso. Invitiamo tutti gli imprenditori a rivolgersi ai nostri uffici in caso di dubbi sulle normative e per essere informati sui provvedimenti a sostegno del mondo economico e produttivo».




Progetto Innometro, aperto il secondo bando per favorire l’innovazione delle micro-imprese

Promuovere iniziative per favorire il trasferimento tecnologico, e quindi l’applicazione sul mercato dei risultati della ricerca, il consolidamento dei rapporti di collaborazione e cooperazione tra il mondo della ricerca e il sistema delle imprese.

Sono questi gli obiettivi del progetto Innometro per il quale il primo giugno è stato dato il via al secondo bando di selezione dedicato ai soggetti attuatori. E’ un’iniziativa che rientra nelle strategie messe in atto dalla Città metropolitana di Torino per valorizzare il più possibile le risorse di supporto al sistema economico del territorio.

E’ sempre più forte la necessità di innovazione da parte delle nostre imprese per imprimere un’accelerazione alla loro competitività e, proprio attraverso progetti come Innometro, si è scelto di intervenire nel triennio 2020-2022 a favore delle micro-imprese. Sono queste ultime che incontrano le maggiori difficoltà nell’intraprendere progetti di ricerca e innovazione, sia per ragioni di tipo organizzativo, sia per ottenere l’acceso agli strumenti finanziari.

Ecco che, sulla base di queste considerazioni, la Città metropolitana ha proposto non solo uno strumento di sostengo finanziario, ma alle imprese viene affiancato un sistema di percorsi di accompagnamento da parte di soggetti esperti per facilitare la strutturazione di rapporti di collaborazione con il mondo della ricerca e dello sviluppo.

Un sistema che ha proprio la finalità di focalizzare le esigenze di innovazione delle micro-imprese per aiutarle a individuare il percorso da seguire e le tecnologie necessarie, i partner per la realizzazione dell’idea, oltre ad assisterle nella redazione della proposta di progetto innovativo. Il contributo erogato dalla Città Metropolitana serve anche a facilitare lo sviluppo dell’idea ricorrendo ai servizi proposti dagli atenei del territorio metropolitano, ovvero dalle imprese innovative del territorio.

Le domande per candidarsi ad accompagnare le imprese dovranno essere presentate entro le ore 10 del 3 luglio 2020.

Il bando per il finanziamento alle imprese è previsto per la fine di giugno e proseguirà fino al 2022.

Clicca per leggere il Bando