Emergenza Covid-19, confronto Consiglio-Giunta in quarta Commissione

Gli assessori regionali alla Sanità, al Welfare e alla Protezione civile Luigi IcardiChiara Caucino e Marco Gabusi sono intervenuti oggi in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco, per rispondere agli interrogativi dei gruppi consiliari sull’emergenza Coronavirus.

In generale, Icardi ha sottolineato la diminuzione del numero di pazienti in terapia intensiva, il calo dei casi gravi e l’aumento del numero di tamponi effettuati, che è anche il motivo per cui il numero di contagiati rilevati risulta in ampliamento.

Alla domanda della consigliera Francesca Frediani, intervenuta per il gruppo M5s con la consigliera Sarah Disabato, sull’erogazione dei tamponi nelle Rsa Caucino ha risposto che la situazione generale si sta ridimensionando, che il loro numero è in costante e progressivo aumento. Ha specificato inoltre che l’Area funzionale attivata presso l’Unità di crisi “ha chiesto alle Asl piemontesi di attivare un’area tamponi in tutte le Rsa, anche attraverso il coinvolgimento di un’unità mobile, che potrebbe presto essere affiancata da tre nuovi mezzi”.

A proposito della situazione dei centri diurni per persone portatrici di handicap, posta dal consigliere Domenico Rossi, intervenuto per il Pd con i consiglieri Diego SarnoMonica Canalis e Alberto Avetta, l’assessore Caucino ha risposto che “è stato chiesto all’Assessorato alla Sanità di mantenere comunque le risorse stanziate per poter riconvertire ove possibile i servizi al domicilio dei pazienti attraverso percorsi d’intervento personalizzati”.

L’assessore ha poi assicurato al consigliere Paolo Ruzzola (Fi) che quanto realizzato in questi mesi sul fronte del rafforzamento dell’assistenza per gli anziani non verrà smantellato ma mantenuto.

Al consigliere Marco Grimaldi (Luv) che l’ha interrogata su chi si prenda cura di approvvigionare di generi alimentari e di medicinali chi si trovi in quarantena senza famiglia o altri contatti in Piemonte, Caucino ha risposto che è compito dei servizi sociali, aiutati in molti casi da volontari e personale della Protezione civile.

A proposito di come le Rsa abbiano fatto fronte all’emergenza, domanda posta dalla consigliera Sara Zambaia, intervenuta per la Lega con Alberto Preioni, l’assessore ha risposto che i protocolli nazionali e regionali sembrano essere stati messi in pratica con maggior successo da quelle con strutture più moderne e con un numero elevato di ospiti “perché hanno potuto contare su una maggiore gestione degli spazi, della logistica e della quantità di personale”.

In merito alla temporanea trasformazione delle Ogr di Torino in Ospedale Covid, richiesta dal consigliere Mario Giaccone (Monviso) Icardi ha risposto che “verrà inaugurato sabato e da domenica ospiterà i primi pazienti usciti dalla fase critica e in via di guarigione. I posti disponibili sono al momento novanta e l’apertura prevista è al momento fino a fine luglio”.

Al consigliere Maurizio Marrone, intervenuto per Fdi con il consigliere Paolo Bongioanni, per chiedere approfondimenti sui Servizi d’igiene e di sanità pubblica (Sisp), l’assessore ha fatto presente che sono finanziati con il 5% dei bilanci delle Asl e che non sono stati esenti dai tagli subiti dalla Sanità negli ultimi anni. “Con lo scoppiare dell’emergenza – ha aggiunto – si sono trovati a far fronte a una situazione difficilmente gestibile anche se sono stati implementati di circa 300 unità”.

Al consigliere Silvio Magliano (Moderati), che ha fatto presente che alcuni pazienti dimessi dagli ospedali per proseguire la quarantena nelle proprie abitazioni non vengono poi richiamati per sottoporsi al doppio tampone, Icardi ha risposto che si tratta di una pratica che deriva da una norma di legge. “Se ci sono state dimenticanze – ha concluso – invito i pazienti a contattare l’Ufficio d’igiene e di sanità pubblica per ottenerlo”.

Rispondendo alla consigliera Canalis (Pd) l’assessore Gabusi ha evidenziato che, “grazie alla decisione del Consiglio regionale di riconoscere le spese per la Protezione civile come obbligatorie, è possibile agevolare l’erogazione in termini di cassa e garantire la liquidità per i pagamenti delle spese”.




Moratoria e allungamento dei debiti, Confartigianato fidi Cuneo vicino alle imprese

Confartigianato Fidi Cuneo ci spiega due strumenti a disposizione delle imprese in questo momento di difficoltà collegato all’Emergenza Coronavirus, collegati alla “moratoria” su mutui, finanziamenti e leasing.

Iniziamo proprio dalla “moratoria”. Di cosa si tratta?
La moratoria è uno strumento immediato rivolto alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19”.
Possiamo fare riferimento a due diversi interventi presi in considerazione degli Istituti di Credito: l’accordo ABI e il decreto “Cura Italia”.

Che cosa prevede l’accordo ABI?
Il testo dell’accordo ABI prevede: “La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti per un periodo che può arrivare fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing. Per le operazioni di allungamento dei mutui, il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni”.
La Confartigianato Fidi Cuneo ha deciso, per agevolare al massimo le imprese che adotteranno queste misure, di dimezzare i costi di istruttoria e di adottare una procedura di delibera con un’istruttoria semplificata.
La domanda potrà essere gestita tutta in via telematica in modo da garantire la massima tempestività nella risposta.

E per quanto riguarda il decreto “Cura Italia”?
Il decreto “Cura Italia”, all’articolo 56, fa riferimento ad una sospensione fino al 30 settembre del pagamento della rata del mutuo (sospensione che può essere della sola quota capitale o della quota capitale e interessi).
Questa seconda modalità di sospensione della rata non prevede costi aggiuntivi per l’impresa e la richiesta avviene attraverso un’autocertificazione.

Qual è il commento della Confartigianato Fidi Cuneo sulla situazione?
«Aiutiamo le imprese a superare questa prima fase, ma allo stesso tempo – spiega il presidente Roberto Ganzinelli – ci adopereremo per essere un valido sostegno alle imprese anche nei mesi successivi all’emergenza, quando si tratterà di recuperare la normalità».




Una piattaforma informatica per la gestione dell’emergenza

Si chiama “Piattaforma Covid-19” il nuovo strumento voluto dalla Regione Piemonte con la collaborazione del CSI che consente all’Unità di Crisi di affrontare con maggiore efficacia l’emergenza Coronavirus: permette di monitorare in tempo reale i processi di analisi dei tamponi, la presa in carico dei pazienti in ospedale, le loro dimissioni e i trasferimenti a domicilio o in altre strutture per il post ricovero, le acquisizioni straordinarie di personale, i servizi e presidi medici, lo stato di occupazione dei letti suddivisi per ogni struttura tra terapia intensiva, subintensiva e ordinaria.

Un sistema gestionale completo e flessibile, con soluzioni tecnologiche open source in cui le informazioni sono fruibili facilmente anche in mobilità e con dispositivi diversi.

La battaglia si combatte anche con i dati, fondamentali per fornire all’Unità di Crisi informazioni cliniche ed epidemiologiche condivise e in tempo reale indispensabili per poter analizzare e decidere in tempi stretti, in un contesto in continua e rapidissima evoluzione – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, presentando l’iniziativa durante una conferenza stampa telematica – Con il CSI si è riusciti a mettere in piedi in pochi giorni un sistema di dialogo tra tutte le Asl che fino ad un momento prima sembrava molto laborioso, se non impossibile da realizzare. Un modello che sarà certamente di estrema utilità per la sanità piemontese, anche dopo questa emergenza, che siamo la prima Regione in Italia a creare e che metteremo a disposizione gratuitamente delle Regioni che ce lo chiederanno”.

Ad utilizzare questa piattaforma sono tutti gli attori coinvolti dall’emergenza: Unità di Crisi, aziende sanitarie regionali, laboratori di analisi pubblici e privati convenzionati. Distribuite finora le credenziali di accesso a circa 700 operatori sanitari, 1181 sindaci e oltre 90 rappresentanti delle forze dell’ordine.

Un aspetto importante dello strumento è il supporto offerto ai sindaci nella gestione delle quarantene: per ognuno di essi viene messo a disposizione l’elenco delle persone del proprio comune che le aziende sanitarie decidono di mettere in isolamento.

Il protocollo con i sindaci

Sul piano operativo l’accesso alla piattaforma è stato definito con un protocollo che l’Unità di Crisi ha siglato con le rappresentanze degli enti locali (Anci Piemonte in rappresentanza di Anci e Upi, Anpci, Uncem Piemonte e Ali Piemonte),

“Il protocollo – afferma il vicepresidente e assessore regionale agli Enti Locali, Fabio Carosso – offre ai sindaci strumenti importanti per lo svolgimento del loro ruolo di primi referenti della pubblica autorità sul territorio, cui i cittadini mai come ora, si rivolgono per avere informazioni, rassicurazioni, indicazioni, chiarimenti”.

“Grazie alla convergenza di tutti i soggetti interpellati possiamo ora contare su una gestione dell’emergenza più sicura e più fluida da parte dei Comuni nel territorio di loro competenza – commenta l’assessore regionale alla Protezione civile, Marco Gabusi – Un territorio che i sindaci conoscono benissimo e su cui hanno una sensibilità specifica: come Protezione civile stiamo implementando per loro strumenti utili per conoscere l’andamento dell’epidemia a livello locale, stiamo distribuendo le mascherine per chi ne ha necessità e stiamo rafforzando le relazioni e i contatti utili”.




E’ attiva presso l’unità di crisi della Regione Piemonte l’area funzionale: Welfare, sanità e protezione civile

È attiva presso l’Unità di Crisi della Regione Piemonte l’area funzionale formata da Welfare, Sanità e Protezione civile dedicata alla gestione dell’emergenza all’interno delle strutture per anziani, disabili e minori.

È stata inoltre creata la casella e-mail riservata alle segnalazioni di criticità presenti nelle strutture. “Stiamo facendo tutto il possibile – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali, Chiara Caucino – per fronteggiare al meglio questa emergenza.

Stiamo lavorando per una prima ricognizione capillare, necessaria per conoscere il quadro attuale e affrontare al meglio le difficoltà dei cittadini piemontesi, soprattutto dei più fragili”.




Firmato accordo tra Ance Piemonte, Valle D’Aosta e PoliTO

Il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo di ritrovata vitalità, grazie soprattutto all’efficacia delle misure governative legate al PNRR e al cosiddetto Superbonus. Il Piemonte si colloca ai primi posti in Italia per numero di interventi avviati e per il conseguente aumento del volume di fatturato, ma deve affrontare come principale criticità la difficoltà nel reperire personale qualificato.  Le imprese di costruzione del Piemonte e della Valle d’Aosta lamentano infatti la difficoltà nel trovare figure quali assistenti di cantiere, responsabili di commessa, project manager, ingegneri civili ed edili, direttori tecnici e responsabili ufficio gare.

 

Questa mattina, presso l’Energy Center del Politecnico di Torino, se ne è discusso nel corso dell’incontro “Costruire è un lavoro serio”, nel corso del quale è stato presentato l’accordo sottoscritto tra Ance Piemonte e Valle d’Aosta e Politecnico finalizzato a consolidare ed ampliare la partnership strategica tra le due realtà.

 

Per agevolare l’incontro tra studenti e imprese verranno organizzati momenti di promozione che illustrino le opportunità offerte dai tirocini presso le imprese associate. L’Ance Piemonte e Valle d’Aosta avrà inoltre una funzione di hub/collettore di imprese per agevolare e stimolare le opportunità di esperienze formative attraverso lo strumento del tirocinio curriculare, mentre il Politecnico di Torino metterà a disposizione la piattaforma online del portale della didattica per la pubblicazione delle posizioni di tirocinio offerte dalle imprese associate.

 

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del Rettore Guido Saracco, del Vice Rettore per la didattica Sebastiano Foti, dell’Assessora regionale Elena Chiorino e dai direttori dei dipartimenti Diseg Giuseppe Ferro e Diati Francesco Laio; a cui ha fatto seguito la presentazione dell’offerta formativa di ingegneria civile e ingegneria edile da parte dei rispettivi coordinatori dei collegi, i professori Orazio Baglieri e Andrea Lingua.

 

La presidentessa dell’Ance Piemonte Paola Malabaila e dei Giovani ANCE Piemonte Andrea Cavallari hanno poi presentato l’associazione e le iniziative per la formazione in azienda, a cui sono seguite le testimonianze di imprese e studenti.

 

Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha dichiarato: “Sono consapevole che il settore delle costruzioni è uno dei settori dove maggiormente si avvertono la necessità e l’urgenza di personale qualificato. Per questo il Politecnico sta impiegando tutti gli strumenti a sua disposizione per dare una risposta concreta alla richiesta che ci viene dalle imprese: oltre alle lezioni frontali e ai tirocini presso le aziende, offriamo ai nostri studenti la possibilità di arricchire la propria formazione con proposte di didattica innovativa – come le challenge o i team studenteschi – mentre alle aziende siamo in grado di fornire i nostri servizi di Job Placement e di formazione ad hoc”.

 

 

La ripresa del settore delle costruzioni, dopo anni bui, si scontra con la mancanza di personale: tra il Pnrr e gli interventi legati al Superbonus, che in Piemonte stanno registrando a partire da febbraio 2021 una crescita esponenziale, la richiesta di personale è aumentata notevolmente – ha commentato la Presidentessa dell’Ance Piemonte e Valle d’Aosta Paola Malabaila.Da tempo abbiamo attivato una fattiva collaborazione con il Politecnico di Torino, confermata da questo accordo che rappresenta il dialogo tra il mondo della formazione e quello delle imprese: un’interlocuzione tra due realtà per costruire competenze specialistiche e per costruire un futuro sostenibile. La nostra Associazione farà da hub di raccolta delle candidature che verranno veicolate tra le imprese associate”.

 

“Secondo le nostre stime, a livello nazionale, mancano 265mila tra professionisti, tecnici specializzati ed operai mentre a livello regionale stimiamo una richiesta di circa 25 mila addetti. Dall’indagine svolta dall’Ance Piemonte, su un campione di 140 imprese, è emerso che il 16% ha necessità di manovali, il 13,5% ricerca capo cantieri, il 5,4% responsabili di commessa, il 5,1% project manager, il 4,8% ingegneri civili ed edili, il 4,2% direttori tecnici – ha aggiunto il Presidente dei Giovani Imprenditori Ance Piemonte e Valle d’Aosta Andrea Cavallari. La formazione e la sicurezza restano aspetti prioritari e non trascurabili, determinanti per rispondere alle nuove richieste del mercato e per contrastare il lavoro irregolare a favore di imprese serie e qualificate”.

 

Nei suoi saluti l’assessora Elena Chiorino ha commentato: “La politica deve agire a supporto delle imprese consapevole di quanto sia strategico garantire, attraverso la formazione, un valido sostegno alla loro capacità produttiva. Lo stiamo facendo in Regione Piemonte, la formazione non ė più da considerare una spesa, ma un investimento. Crediamo infatti che non ci possa essere competitività senza competenza come non possa esserci competenza senza un’adeguata formazione. Investiamo guardando al futuro evitando qualsiasi misura di stampo assistenzialista, ma puntando su misure che rendano ancora più efficace un percorso che vada dall’orientamento scolastico all’apprendistato, per garantire ai nostri ragazzi le condizioni migliori per poter scegliere di restare in Piemonte senza andare all’estero e di inserirsi virtuosamente nel nostro sistema produttivo. Serve un grande piano innovativo e le Academy sono la risposta più immediata, capaci di trasformare il Piemonte nel precursore della formazione di tutte quelle professioni che devono “ancora arrivare”.

 

Andrea Lingua, coordinatore del corso di studio di Ingegneria Edile, sottolinea l’importanza dell’iniziativa specialmente a valle dell’importante rinnovamento dei percorsi di laurea triennale e laurea magistrale che sono stati proposti 2 anni fa per definire una figura professionale al passo con i tempi: “sono cresciute le possibilità di inserire tirocini per 150 o 300 ore permettendo il completamento del percorso didattico per gli ingegneri edili mediante una esperienza pratica molto formativa nell’ambito dei cantieri edilizi”.

Orazio Baglieri, coordinatore del corso di studio in Ingegneria Civile, evidenzia come nell’offerta didattica in Ingegneria Civile, anch’essa oggetto di un profondo rinnovamento l’anno scorso, il tirocinio assuma un ruolo centrale testimoniato dal peso ad esso attribuito anche in termini di impegno e crediti formativi riconosciutiti (fino a 450 ore, equivalenti a circa tre mesi di attività pratica): “Ciò è frutto di precise scelte strategiche per la formazione della nostra comunità studentesca e il potenziamento delle opportunità in chiave occupazionale: la sottoscrizione dell’accordo con ANCE, volto a promuovere lo svolgimento del tirocinio presso le imprese di costruzione, si inserisce nel solco di queste scelte strategiche in momento storico cruciale per il settore e per il Paese”.

 




Consiglio regionale : Modifiche al Piano di controllo faunistico

Il recepimento della sentenza della Corte costituzionale 21/2021, che incide sull’organizzazione dei piani di controllo faunistici, è stato al centro dell’esposizione delle disposizioni su caccia e agricoltura, da parte dell’assessore Marco Protopapa, con la quale si è conclusa l’illustrazione, in prima Commissione, del disegno di legge 143 “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale anno 2021”.

Come annunciato dal presidente della Commissione, Carlo Riva Vercellotti, si passerà poi alla discussione generale, in attesa delle osservazioni relative alle consultazioni online che si chiudono il 17 giugno.

L’assessore ha spiegato i punti fondamentali di sua competenza e introdotti nel disegno di legge. Si recepisce quanto previsto dalla sentenza 21 del 2021 della Corte costituzionale che consente di utilizzare le guardie venatorie volontarie e i cacciatori che abbiano acquisito una formazione specifica, per l’attuazione dei piani controllo faunistici. Si inseriscono norme propedeutiche alla realizzazione dei nuovi regolamenti per i consorzi irrigui e di tutela delle acque anche per consentire eventuali interventi economici strutturali. Vi sono pure disposizioni per la difesa fitosanitaria volte a migliorare la protezione delle api e degli insetti impollinatori. Si vuole anche ristrutturare l’organico del settore antisofisticazione, con l’assorbimento nei ruoli regionali del personale provinciale del quale attualmente si sta avvalendo la Regione.

Sui vari punti vi sono stati gli interventi di alcuni consiglieri che hanno chiesto chiarimenti: Sarah Disabato (M5s) che, tra le altre, auspica un’inversione di tendenza rispetto alla discussione in Aula dell’analoga legge di riordino dello scorso anno, quando vennero incrementate, con degli emendamenti, le specie cacciabili. Giorgio Bertola (M4o), invece, definisce peggiorativa la modifica normativa che verrebbe introdotta con il recepimento della sentenza della Corte costituzionale, continuando anche nell’errore di legare la questione della gestione della presenza dei cinghiali sul territorio all’attività venatoria. Bertola ha anche annunciato che con l’ordine del giorno 580, del quale è primo firmatario, si mira a una moratoria del prelievo venatorio.

Alberto Avetta (Pd) ha sottolineato l’importanza di tener conto delle diverse situazioni, tra i vari territori provinciali, in merito alla questione del contenimento del numero dei cinghiali. In particolare se si è pensato ad analizzare quale può essere il modello più efficace di organizzazione.

Dai banchi della maggioranza sono intervenuti alcuni consiglieri per sostenere l’operato dell’assessore e degli uffici della Giunta regionale: Federico Perugini, Gianluca Gavazza e Matteo Gagliasso (Lega). Anche Perugini ha annunciato un ordine del giorno sulle problematiche di sicurezza e contenimento della fauna selvatica.
Il 28 giugno è stata individuata come data limite per la presentazione degli emendamenti mentre sono stati individuati come relatori, Gagliasso (maggioranza), Disabato e Maurizio Marello (Pd) per le opposizioni ai quali si aggiungerà un esponente del gruppo M4o.




Confagricoltura Asti: “Provvedimento che contribuisce alla valorizzazione di un prezioso patrimonio produttivo”

E’ stato pubblicato recentemente un nuovo decreto che tutela la viticoltura eroica e storica. Si tratta del Decreto n. 6899 del 30 giugno 2020, relativo alla “salvaguardia dei vigneti storici ed eroici” in attuazione della Legge n. 238 del 2016: il cosiddetto “Testo Unico del Vino”.

Questo provvedimento stanzia diverse risorse finanziarie per la tutela e la conservazione di questi vigneti tramite interventi mirati in materia di consolidamento delle strutture con tecniche tradizionali. Tale misura si impegna ad erogare fondi anche per l’utilizzo di vitigni autoctoni, la valorizzazione, promozione e pubblicità delle uve e dei vini riconducibili a questo tipo di coltivazione.

Ci auguriamo che il provvedimento possa presto trovare attuazione – dichiara il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravallee contribuire alla valorizzazione di un prezioso patrimonio produttivo, ambientale e culturale, quale per esempio quello dei sorì del Moscato”.

La Provincia di Asti – evidenzia il direttore – è ricca di questi vigneti, coltivati con enormi sacrifici in aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico e di particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale”.

Questi vigneti rappresentano infatti un vero patrimonio su tutto il territorio regionale, dove vengono coltivati più di 3300 ettari (su una superficie vitata regionale complessiva di 44.000 ettari), con una produzione di oltre 25 milioni di bottiglie prevalentemente a denominazione di origine controllata e controllata e garantita.

Si tratta di una buona opportunità finalizzata al recupero dei vigneti”, afferma Andrea Faccio, referente per la vitivinicoltura di Confagricoltura Asti. “E’ necessario però – continua Faccio – sostenere anche la viticoltura tradizionale che negli ultimi anni è stata purtroppo parecchio trascurata. Un comparto che ha sempre rappresentato una fonte di sostentamento per le realtà locali, le quali hanno anche contribuito a rendere celebre il territorio astigiano in tutto il mondo”.




Rinnovi cariche Confartigianato:
 tanti gli artigiani cuneesi nominati a livello regionale e nazionale

Si parla sempre più “cuneese” nelle sedi torinese e romana di Confartigianato. A seguito del recente rinnovo dei vari ruoli di rappresentanza dei gruppi di mestiere, sono sempre più numerosi i dirigenti artigiani della Granda, chiamati a interpretare le istanze delle categorie di appartenenza in ambito regionale e nazionale.

La scorsa settimana, nell’ambito del rinnovo della Presidenza nazionale che ha visto eletto l’emiliano Marco Granelli, Domenico Massimino (già presidente provinciale cuneese) è stato confermato alla carica di vicepresidente nazionale.

Per quanto concerne il mondo delle categorie, si conta un presidente, Anna Maria Sepertino (di Marene) per i Caseari, e un vicepresidente, Aldo Caranta (di Fossano) per il Trasporto Conto Terzi.

A questi si aggiungono 10 consiglieri:
Vincenzo Pallonetto (di Savigliano) – Panificatori;
Valerio Romana (di Cuneo) – Orafi;
Valerio Pagliero (di Savigliano) – Restauro;
Michele Quaglia (di Saluzzo) – Meccatronica;
Roberto Ganzinelli (di Mondovì) – Marmisti;
Dario Fissore (di Mondovì) – Bruciatoristi;
Ugo Arnulfo (di Dogliani) – Carpenteria Meccanica;
Sebastiano Dutto (di Cuneo) – Meccanica e subfornitura;
Daniela Biolatto (di Racconigi) – Abbigliamento;
Eraldo Abbate (di Alba) – Autobus Tour Operator.
A Claudio Piazza (di Alba), è stata infine conferita una delega particolare per il settore installazione impianti GPL-metano.
Ancora più evidente la presenza della Granda nel livello regionale che conta ben 37 dirigenti cuneesi a coprire le varie aree di categoria, oltre al presidente regionale nella persona di Giorgio Felici (anche vicepresidente provinciale).

Nei ruoli dirigenziali di Confartigianato Piemonte troviamo, quali Presidenti:

Anna Maria Sepertino – Caseari
Angela Astesano – Lavorazioni Carni
Vincenzo Pallonetto – Panificatori
Marco Michelis – Pastai
Valerio Romana – Orafi
Cesare Pagliero – Restauro
Loredana Porcelli – Carrozzieri
Claudio Piazza – Installatori Gpl
Michele Quaglia – Meccatronica
Enrico Frea – Acconciatori
Franco Forte – Odontotecnici
Elisa Reviglio – Grafici
Roberto Ganzinelli – Marmisti
Dario Fissore – Bruciatoristi
Gianfranco Castorello – Legno
Flavio Foglio – Mobilieri
Ugo Arnulfo – Carpenteria Meccanica
Sebastiano Dutto – Meccanica E Subfornitura
Daniela Biolatto – Abbigliamento
Eraldo Abbate – Ncc – Autobus E Tour Operator
Aldo Caranta – Trasporti

«A nome della nostra Associazione – dichiara Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo (entrato in Giunta nazionale e vicepresidente europeo di SMEunited) – non posso che esprimere soddisfazione per una rappresentanza così consistente di nostri dirigenti artigiani ai massimi livelli associativi. È una chiara dimostrazione della capacità e dell’impegno dei tanti imprenditori del nostro territorio, i quali non soltanto dimostrano di fare alta qualità nei loro ambiti produttivi, ma mettono a disposizione del comparto con grande volontà l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro e di impegno collettivo. Avere una voce “cuneese” autorevole e incisiva sui tavoli di confronto regionali e nazionali, significa dare valore aggiunto alla nostra terra e, di conseguenza, alle sue tante imprese artigiane che la rendono un esempio apprezzato nel mondo»




Alimentare, esperti di arte bianca: al via il nuovo corso di Cef Publishing

Durante questo anno e mezzo di pandemia e di conseguenti lockdown, gli italiani hanno cercato ristoro in cucina, dove hanno imparato a mettere letteralmente le mani in pasta, dedicandosi sempre più spesso alla produzione di pane, focacce e dolci fatti in casa. Nel 2020 infatti gli italiani si sono scoperti, giocoforza, come chef domestici e lo hanno fatto anche con piacere e soddisfazione, un trend destinato a crescere anche nei prossimi anni nonostante le riaperture di ristoranti e bar.

In questo scenario favorevole al “fare”, all’acquisizione delle necessarie competenze tecniche e all’attenzione alle materie prime, al benessere e all’educazione alimentare, si inserisce il corso per Esperti di Arte Bianca proposto da Cef Publishing , corso che arricchisce il catalogo di offerte formative a distanza nell’area Food, per incontrare l’interesse di chi, anche partendo da una semplice passione, si veda proiettato in una dimensione professionale in questo ambito.
Cef è una società del Gruppo Ebano  fondato e guidato dal Presidente di Piccola Industria e Vice Presidente nazionale di Confindustria Carlo Robiglio. Il Gruppo, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali. Ha vinto per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa.

Il corso offre la possibilità di acquisire le competenze necessarie per operare in una varietà ampia di realtà professionali: dalle aziende artigianali o industriali (dalle piccole panetterie ai grandi panifici), ai reparti panetteria e pasticceria di un supermercato, fino alle caffetterie e ai locali iperspecializzati in menù creativi che fanno del pane e dei prodotti da forno il proprio alimento centrale. E ancora aziende alimentari che producono e distribuiscono pane confezionato a lunga conservazione oppure prodotti da forno freschi o  precotti e infine pizzerie dove mettere a frutto la propria capacità come pizzaioli.
Partendo dall’analisi delle materie prime legate alla panificazione e al loro corretto uso, si arriva a padroneggiare le metodologie di impasto e lievitazione, le tecniche di produzione e cottura fino alla realizzazione di ricette tradizionali e innovative europee ed extra europee, per diventare esperti di Arte Bianca, competenti anche nella gestione di un’attività in proprio, grazie a moduli formativi sul food costing, strategie di marketing e digital marketing e a quelli per l’Haccp e per la Sicurezza sui luoghi di lavoro.
Composto da 12 unità didattiche, il corso si sviluppa sulla piattaforma Social Learning Cef, accessibile anche tramite app per mobile, per studiare in modo interattivo, inserendo  segnalibri, video e commenti per condividerli con la comunità di apprendimento, svolgendo online esercizi di autovalutazione, eseguendo verifiche con puntuale feedback da parte dei docenti, confrontandosi con loro e con tutor di supporto. In più, il corso si avvale di contenuti video in realtà aumentata Ar fruibili attraverso l’app New learning Cef disponibile su Google play e Apple Store. Si tratta di video di approfondimento sulla didattica, messi a punto con la collaborazione preziosa di due nomi d’eccellenza nel campo della panificazione, autori dei testi e consulenti scientifici di tutto il corso:  Piergiorgio Giorilli, autore di pubblicazione sul tema oltre che, tra gli altri titoli, fondatore e responsabile italiano della sezione Ambassadeurs du Pain Italia e Michela Giorilli, tecnico di laboratorio chimico biologico, docente ed esperta di prodotti da forno, membro fondatore e segretario della sezione Ambassadeurs du Pain Italia.


Inoltre videoricette realizzate per Corsicef da Sara Moalli. Food influencer, vincitrice dell’ottava edizione di Bake Off Italia, laureata in interior design a Milano coltiva da sempre la passione per la cucina e oltre a una spiccata dote per la realizzazione di dolci e biscotti, ama mettere le “mani in pasta” e i lievitati per lei non hanno segreti.  E per facilitare il corsista nella comprensione dei processi che stanno alla base della panificazione (fondamentali anche per la buona riuscita dei prodotti) si aggiungono videoclip con la partecipazione di Antonio Colasanto, dottorando in chimica degli alimenti all’Università del Piemonte Orientale e finalista nella decima edizione 2021 di Masterchef Italia.

Il programma che viene proposto dal Centro Europeo di Formazione garantisce la massima sicurezza e libertà di gestione dei tempi per i corsisti che possono organizzare lo studio parallelamente a eventuali impegni lavorativi. Sono infatti molti gli iscritti ai Corsi Cef che conciliano lo studio con il lavoro in prospettiva di un cambiamento professionale o di una scelta di aggiornamento continuo che possa pertanto migliorarne la posizione lavorativa.
Un’ulteriore opportunità di formazione quindi che, in linea con le reali richieste del mercato del lavoro, si rivolge sia a coloro che vogliono scegliere una opzione formativa altamente professionalizzante ottimizzando i tempi di apprendimento e mettere subito in pratica le competenze acquisite, sia per chi è un semplice appassionato della materia, ma desidera ugualmente approfondire le proprie conoscenze.




Torino: ecco le linee guida per individuare i beneficiari di contributi per la attività culturali

Questa mattina la Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Cultura Francesca Leon, ha approvato le ‘Linee Guida per le Attività Culturali per l’anno 2020’ con l’obiettivo di incentivare le iniziative svolte sul territorio cittadino e orientate all’accessibilità culturale che favoriscano la partecipazione, l’inclusione, l’accoglienza e la co-generazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Si tratta sia di progetti su scala locale, sia di proposte di più ampio respiro per coinvolgere pubblici e artisti in modo da contribuire allo sviluppo della creatività locale e alla generazione di economie basate sui prodotti culturali.

Per individuare i beneficiari dei contributi l’Amministrazione si affiderà a specifiche procedure di selezione attraverso bandi pubblici la cui pubblicazione sarà subordinata all’effettiva disponibilità delle risorse economiche.

I futuri bandi si articoleranno secondo tre macroaree.

Nella prima, ‘Progetti e iniziative in ambito culturale anno 2020’, rientrano le attività o i progetti degli operatori culturali territoriali che si rivolgono ai cittadini di tutte le fasce d’età e che intendono promuovere la cultura in tre precisi ambiti: Musica; Arte Contemporanea, Design, Scrittura e Arte di Strada; Patrimonio Culturale, Divulgazione Scientifica, Promozione del libro e della lettura.

La seconda macroarea, ‘Progetti e iniziative in ambito culturale con connessione alle tematiche cinematografiche’ comprende eventi, manifestazioni, attività o progetti di promozione della cultura cinematografica.

Saranno candidabili in queste 2 aree i progetti che verranno realizzati nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2020 il 31 dicembre 2020.

Fanno parte infine della terza, ‘Progetti per attività ed eventi di rilevanza territoriale’, le attività culturali, le manifestazioni e gli eventi orientati all’animazione culturale territoriale che abbiano importanza mediatica o particolare rilevanza cittadina essendo in grado di coinvolgere un alto numero di soggetti sia in termini di partecipazione attiva, sia di partecipazione di pubblico.

I progetti relativi a quest’area potranno avere durata biennale e prevedere la loro realizzazione anche attraverso la sottoscrizione di specifiche convenzioni con la Città.

L’erogazione dei contributi potrà avvenire solo attraverso la presentazione di proposte progettuali entro 45 giorni dalla pubblicazione degli specifici bandi sul sito internet della Città alla pagina Appalti e Bandi. Tali proposte saranno valutate da commissioni appositamente nominate sulla base dei seguenti criteri generali: coinvolgimento del territorio; coerenza con le Linee programmatiche dell’Amministrazione; originalità e innovazione delle attività e iniziative per le quali è richiesto il finanziamento; quantità di lavoro svolto o da svolgersi direttamente da parte del soggetto richiedente per lo svolgimento dell’attività programmata e relative modalità di svolgimento; quantità di lavoro svolto o da svolgersi da parte di volontari per l’attività programmata; gratuità o meno delle attività programmate; livello di promozione di una crescente integrazione tra culture diverse.

Potranno beneficiare del contributo:

le associazioni (iscritte nell’apposito registro), i comitati (formalmente costituiti) e altri soggetti no profit con personalità giuridica che hanno sede o che svolgono la loro attività sul territorio comunale;

gli organismi no profit, anche se non hanno sede sul territorio cittadino, purché per attività o iniziative che riguardino la comunità locale.

L’ammontare dei contributi non potrà mai superare l’80% delle spese a preventivo e i proponenti dovranno garantire una loro quota di finanziamento.