Istituita una task force per la didattica online

In attesa di conoscere il DPCM ancora in aggiornamento per il contenimento della diffusione del Coronavirus, la Regione fa sapere di aver attivato da oggi una task force per eseguire un censimento delle scuole piemontesi che hanno già avviato l’attività online e per accompagnare quelle meno attrezzate nella transizione dalla didattica tradizionale a quella in rete.

L’organismo è costituito da Regione, consorzio TopIx, Miur, Csi Piemonte e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.

L’assessore ai Servizi Digitali fa sapere che rivolgerà domani una richiesta formale al governo per mettere subito a disposizione del Piemonte – attraverso un decreto urgente – le risorse risparmiate dalla posa della Banda Ultra Larga, somma che equivale a quasi 33 milioni.

Queste risorse – secondo l’Assessore – potrebbero essere utilizzate per le piattaforme pubbliche di formazione a distanza delle scuole medie superiori e inferiori oppure per l’attivazione dei voucher per servizi di connettività, allacciamento e pagamento dei canoni.

In accordo con l’Unità di Crisi e con l’assessorato alla Sanità, sarà inviata una richiesta a tutti i sindaci per verificare la possibilità di mettere a disposizione locali connessi alla rete dedicati agli studenti che non sono in possesso di strumenti digitali per seguire l’attività didattica. I locali dovranno essere conformi alle disposizioni di sicurezza per evitare la diffusione dei contagi da COVID-19. Il Csi Piemonte integrerà il numero verde della Regione con un servizio dedicato alle scuole.

Poter disporre di una banda larga moderna, efficiente e diffusa su tutto il territorio – aggiunge l’assessore regionale all’Istruzione – consentirebbe davvero al Piemonte di accelerare anche per quanto riguarda la scuola e l’istruzione. Situazioni di emergenza, come il coronavirus, dimostrano che l’alta velocità telematica può essere fondamentale anche per l’attività didattica, oltre che, ovviamente, per miriadi di altre applicazioni. Mi auguro che il governo accolga questa richiesta, che viene incontro alle esigenze anche di tanti territori ad oggi sostanzialmente isolati e che necessitano di una connessione veloce ed efficiente.




Coronavirus. Scuole chiuse da domani fino a metà marzo

Adesso è ufficiale, le scuole di tutta Italia saranno chiuse fino al 15 di marzo. A partire da domani. Lo ha annunciato il ministro Lucia Azzolina.

“So che è una decisione di impatto. Spero che i miei alunni tornino al più presto nelle scuole”.

Il premier Conte ha aggiunto: “Ci siamo questa mattina, tutti i ministri riuniti, per valutare un aggiornamento dell’emergenza sanitaria. Il professor Brusaferro – ha rivelato-, e il ministro Speranza, ci ha aiutato a capire qual è l’andamento della diffusione del contagio e ci ha fornito tutta una serie di valutazioni tecniche”. “E’ servito a tutti gli altri ministri per avere un aggiornamento a tutto campo”.




Coronavirus, i dati aggiornati della Protezione civile

Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 2.706 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 3.089 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono in Lombardia sono 1.497, 516 in Emilia-Romagna, 345 in Veneto, 82 in Piemonte, 80 nelle Marche, 31 in Campania, 21 in Liguria, 37 in Toscana, 27 nel Lazio, 18 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 7 in Puglia e 7 in Abruzzo, 5 nella Provincia autonoma di Trento, 3 in Molise, 9 in Umbria, 1 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1 in Calabria, 2 in Sardegna e 1 in Basilicata.

Sono 276 le persone guarite. I deceduti sono 107, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.




Vinitaly, è rinvio: si farà dal 14 al 17 giugno

In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business.

Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere in chiusura del Consiglio di amministrazione della Spa, riunitosi oggi. “Vinitaly, insieme ad OperaWine – ha proseguito il direttore generale – si terrà quindi in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia.

In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”. La decisione è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.

“Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese.

Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.

Veronafiere attiverà una task force per assistere i propri clienti in ogni ambito necessario alla riorganizzazione delle manifestazioni posticipate e in stretta collaborazione con le associazioni di riferimento predisporrà tutte le azioni di incoming necessarie a garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati.

Sulle nuove date, inoltre, Confcommercio Verona e Cooperativa Albergatori veronesi hanno espresso massima disponibilità per favorire lo spostamento delle prenotazioni.

Nel 2021 Vinitaly sarà in calendario nelle sue date consuete (18-21 aprile); date che sono frutto dell’accordo con l’Union dei Grandi Cru di Bordeaux (UCGB) col quale dal 2013 c’è un accordo nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare.

TUTTE LE NUOVE DATE DELLE INIZIATIVE DI VINITALY

  • 14-17 giugno 2020 – Vinitaly-Sol&Agrifood-Enolitech
  • 25 marzo 2020 – Vinitaly Design International Packaging Competition
  • 15-17 aprile 2020 -5StarWines / Wine without Walls
  • 8-12 giugno 2020 – VIA-Vinitaly Iternational Academy
  • 12-15 giugno 2020 – Vinitaly and the City
  • 13 giugno 2020 – OperaWine



Torino. On line il nuovo stradario interattivo

Il catasto metropolitano delle strade, un servizio rivolto a tutti i soggetti privati o pubblici che necessitano di reperire informazioni sulla viabilità provinciale, presente sul sito della Città metropolitana di Torino, ha una nuova veste, al passo con i più moderni strumenti web service di consultazione cartografica, come Google Maps e Bing Maps.

Con la release attuale, l’utente può interrogare lo stradario interattivo e verificare la collocazione di una strada e le progressive chilometriche o eseguire una ricerca per Comune.

Le prossime versioni, in uscita in rapida successione, consentiranno di avere informazioni sui Circoli di riferimento, sulle Zone omogenee e sui servizi responsabili della gestione della viabilità.

Nella sezione dedicata allo stradario inoltre sono possibili consultazioni cartografiche, download di immagini e file del territorio metropolitano o di porzioni di esso. Sono inoltre consultabili rappresentazioni tabellari dei dati viabili.

Obiettivo del nuovo format è la distribuzione di informazioni attinenti il patrimonio stradale della Città metropolitana di Torino.

L’Ente territoriale di area vasta infatti è da tempo impegnato nel digitalizzare i propri database, nel predisporre e distribuire un’informazione aderente alla realtà territoriale, cercando di garantire il più possibile l’aggiornamento in tempo reale delle informazioni .

Lo stradario interattivo è all’indirizzo:




Coronavirus: Filippa (Cnvv) al mondo politico, “attenti a parole e decisioni che impattano sull’economia”

Le parole e le decisioni di questi giorni possono avere un impatto economico importante. Invito a fare molta attenzione alle loro conseguenze.

Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa, per commentare l’impatto sull’economia reale delle dichiarazioni degli esponenti del mondo politico in tema di Coronavirus.

“Le misure che saranno adottate in questa fase – aggiunge – possono essere decisive e con effetti che possono durare anni; per questo è fondamentale che prima di fare delle scelte si ascoltino le esigenze delle imprese. La situazione, infatti, è davvero molto seria”.

“Fra circa un mese, perché le nostre rilevazioni congiunturali fanno riferimento alle previsioni trimestrali delle aziende, sapremo, con dati alla mano, quali effetti del Coronavirus sono da loro attesi tra aprile e giugno in termini di produzione, ordini, investimenti, occupazione e altri indicatori. L’impatto non sarà positivo, ovviamente, ma sarà la sua entità a determinare quanto questa crisi sia davvero importante e a indicare quanto tempo sarà presumibilmente necessario per superarla”.

 

«Le informazioni che abbiamo attualmente a disposizione – prosegue Filippa – preannunciano comunque un impatto significativo sul secondo trimestre 2020 e probabilmente anche sul terzo: si faranno prima di tutto sentire sull’industria gli effetti della caduta della domanda nel terziario, che è il comparto oggi più colpito. Ne è un esempio il crollo delle prenotazioni alberghiere per Pasqua: gli operatori delle nostre zone parlano di disdette “importanti”, al punto che alcuni alberghi dei laghi stanno valutando di posticipare l’apertura al mese di maggio».

 

Fra le criticità principali per il suo territorio di riferimento, che Cnvv ha recentemente segnalato alle prefetture di Novara e di Vercelli, figurano la mancanza di liquidità e il “congelamento” del mercato interno, la possibile sospensione o revoca degli investimenti a causa del clima di incertezza, l’annullamento di tutte le principali fiere settoriali, tra cui ExpoComfort e il Salone del mobile, rinviato a giugno, con ripercussioni dirette e sull’indotto degli allestimenti fieristici e del catering.

Un problema che sta emergendo, inoltre, è relativo a casi di clienti del Nord Europa che richiedono stoccaggi, a spese del fornitore, fuori dal confine italiano a causa del timore di blocco delle frontiere, mentre alcuni autisti di Bulgaria, Romania e Slovacchia che prelevano o consegnano merce in Italia, al loro rientro sono stati posti in quarantena forzata.

A livello interno si è anche registrata la perdita di disponibilità delle merci di aziende bloccate negli hub logistici delle “zone rosse”, mentre sono arrivate le prime segnalazioni di consegne di merci disdettate da alcuni Paesi perché prodotte da aziende del Nord Italia.

 

«Tutti da quantificare – conclude Filippa – sono poi gli impatti sull’export, da sempre trainante nelle nostre zone, anche a causa dell’impossibilità di confermare meeting e visite commerciali all’estero in seguito al blocco delle tratte verso alcuni importanti Paesi e alle restrizioni degli arrivi provenienti dall’Italia.

Parallelamente c’è il danno legato alla mancata consegna di forniture, in modo particolare, ma purtroppo non soltanto, dalla Cina. In generale, ma a maggior ragione in questa situazione, quando si perde un cliente non lo si recupera, sempre che sia possibile farlo, facilmente e in breve tempo.

E in caso non si riesca a far fronte alle consegne i nostri competitor non ci dimostrano solidarietà, ma approfittano della difficoltà per danneggiarci, anche in termini di immagine, e tentare di rimpiazzarci.

Oltre al sostegno economico è quindi estremamente urgente per le imprese avere chiarezza e informazioni sulle strategie di profilassi e di controllo che saranno messe in atto dal Governo: abbiamo pianificazioni di produzione, di acquisto materie prime e di livello scorte di carattere strategico che, se mal governate, possono creare danni consistenti. Non possiamo permetterci di navigare a vista».




Confindustria AL: istituita “Rete Alessandrina per benessere lavoratori e famiglie”

Sulla base del progetto “Wecare” della Regione Piemonte, che promuove e sostiene lo sviluppo di sistemi di welfare aziendale e territoriale attraverso politiche integrate che coinvolgono soggetti pubblici e privati, è stato siglato ad Alessandria un accordo per il welfare.

Confindustria Alessandria, i Sindacati Cgil, Cisl, Uil, la Camera di Commercio di Alessandria, il Comune di Alessandria, Confcooperative, Associazione Cultura e Sviluppo, Consorzio Co.Al.A, Consigliera di Parità della Provincia di Alessandria hanno costituito il 17 febbraio la “Rete Alessandrina per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie”.

L’accordo di rete territoriale è logica conseguenza delle attività che Confindustria Alessandria sta sviluppando sul territorio e in particolare attraverso gli “sportelli” rivolti ad imprese associate e non associate, con l’intento di divulgare il welfare aziendale come strumento di sensibilizzazione del sistema produttivo riguardo all’adozione di piani di welfare aziendale e territoriale.

Con l’accordo di rete territoriale vengono coinvolti paritariamente tutti i principali attori al fine di coniugare e diffondere politiche sociali, politiche del lavoro e di sviluppo economico, puntando alla coesione sociale come elemento di crescita territoriale.

La Rete Alessandrina per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie avvia un percorso attivo di coinvolgimento degli Enti locali, delle parti sociali e datoriali, delle imprese e dei loro dipendenti, in un processo di sensibilizzazione e promozione di politiche di welfare aziendale e territoriale. 

In particolare, la Rete Alessandrina promuoverà la sottoscrizione di specifiche convenzioni e accordi con gli enti pubblici e soggetti privati operanti sul territorio e con erogatori di servizi di welfare, e si impegna a promuovere in ambito locale l’accordo di rete e le relative convenzioni.




Agenzia delle Entrate, ecco le nuove scadenze fiscali 2020

A seguito dell’emanazione del Dl n. 9/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 2 marzo 2020, sono prorogati i termini di alcune scadenze fiscali in tutto il territorio nazionale.

Slitta dal 7 al 31 marzo 2020 il termine entro cui i sostituti di imposta devono trasmettere la Certificazione Unica e dal 28 febbraio al 31 marzo quello entro cui gli enti terzi devono inviare i dati utili per la dichiarazione precompilata.

È prorogato al 5 maggio 2020 – dalla precedente data del 15 aprile – il giorno in cui sarà disponibile per i contribuenti la dichiarazione precompilata sul portale dell’Agenzia. Infine, passa dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato.

Di seguito, una tabella riepilogativa con le vecchie e nuove scadenze.

 




Regione Piemonte: riportare rapidamente a crescere tutti i settori economici del territorio

La Regione guarda avanti, per riportare rapidamente a crescere tutti i settori economici del territorio, anche con misure straordinarie

L’assessore Regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio ha dichiarato infatti che è indubbio che il comparto turistico, con tutta la sua filiera, sia uno dei settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus: si pensi naturalmente agli alberghi, all’intero sistema della ricettività, alle agenzie di viaggio, ai tour operator, alle guide turistiche, ma anche al settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, senza dimenticare il commercio di vicinato.

Tutti settori per i quali, come Regione, ci si è immediatamente attivati, cercando di individuare risorse aggiuntive, che dovranno arrivare necessariamente dai Fondi Europei, per mettere a punto un Piano Straordinario di Promozione del Piemonte.

Ieri, come ha spiegato l’assessore, con gli operatori economici piemontesi si è parlato, oltre che delle misure straordinarie per far fronte all’emergenza, anche del Piano di Competitività, che sarà presentato il prossimo 13 marzo, e che prevede nel Dossier per il Turismo numerose azioni inerenti, fra le altre, la valorizzazione del distretto Unesco Piemontese, la promozione del cicloturismo, il potenziamento e il miglioramento della ricettività e dei servizi turistici, lo sviluppo dell’offerta turistica dei territori montani, la valorizzazione e la promozione dell’outdoor e delle manifestazioni e iniziative fieristiche oltre che, naturalmente, la promo-commercializzazione dei prodotti turistici.

La Regione è pronta a rilanciare in modo deciso il “Brand Piemonte”, non appena terminerà la fase emergenziale e di questo si deve parlare con gli operatori, perché sappiano che la Regione è al lavoro, costantemente.

Per questo l’assessore, in accordo con il presidente della Regione Piemonte, ha deciso di partecipare all’Expo di Dubai 2020, dal 20 ottobre prossimo al 21 aprile 2021, per presentare ai 25 milioni di visitatori attesi, tutta la ricchezza naturalistica, culturale, artistica, paesaggistica, enogastronomica del Piemonte.

Il rilancio del turismo piemontese passerà dunque attraverso le misure contenute nel Piano di Competitività (come il rilancio del cicloturismo, la creazione di servizi per la migliore fruibilità lungo le piste ciclabili esistenti o in corso di realizzazione, quali la ciclovia Ven.To e quella del Canale Cavour, la valorizzazione del distretto Unesco, il miglioramento dei servizi turistici sostenendo le imprese operanti nelle aree) ed attraverso azioni straordinarie che saranno messe a punto nelle prossime settimane, come la predisposizione di un piano di comunicazione nazionale ed internazionale che miri a diffondere le bellezze e le ricchezze di una terra, il Piemonte, che resta aperta ed accogliente.




Anche il consiglio regionale favorevole all’istituzione del distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese

Dopo il Consiglio metropolitano, anche il Consiglio Regionale ha approvato una mozione per l’istituzione del Distretto del Cibo dell’area omogenea Chierese-Carmagnolese, la cui funzione sarà quella di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari e il paesaggio dei 22 Comuni di una delle 11 Zone omogenee in cui è suddiviso il territorio metropolitano.

Peperone e Salame di Giora di Carmagnola, Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, Asparago di Santena, Ciliegie di Pecetto, Cipolla Piatlina bionda di Andezeno, Freisa di Chieri: sono solo alcune delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole della Zona omogenea 11 che potranno essere valorizzate dal Distretto.

Come ricordano il Vicesindaco metropolitano e il Consigliere delegato allo sviluppo economico, nel novembre scorso il Consiglio metropolitano aveva approvato all’unanimità una mozione in cui si sollecitava la Regione Piemonte ad emanare il Regolamento che, in attuazione della Legge regionale 1 del 2019, consentirà di istituire il nuovo Distretto del Cibo. Il Consiglio Regionale si è quindi associato alla proposta, dando più forza al progetto.

I Distretti del Cibo sono intesi dal legislatore regionale come uno strumento per coniugare le attività economiche con la cultura, la storia, la tradizione e l’offerta turistica locale.

La mozione approvata dal Consiglio metropolitano faceva riferimento in particolare alla possibilità per tale territorio di accedere alle risorse del Piano di Sviluppo Rurale regionale 2021-2027 per sostenere l’avvio del Distretto.

Il Vicesindaco metropolitano sottolinea che l’emanazione del Regolamento, quando avverrà, sarà una vittoria dell’intero Consiglio ed è un passo fondamentale per la funzione della Città metropolitana, a sostegno di un progetto che deriva da un’attività politica trasversale.