CNA Piemonte con Eugenio in Via Di Gioia, per la sostenibilità

Sostegno e sostenibilità per le imprese. La CNA Piemonte oggi è a fianco degli Eugenio in Via Di Gioia nella piantumazione della foresta di abeti rossi a Paneveggio (TN) proprio per ribadire l’impegno verso la transizione ecologica e la decarbonizzazione nello sviluppo del mondo artigiano e della micro impresa.
“Sostegno e sostenibilità sono i termini che abbiamo scelto per diventare partner della band e della loro iniziativa green. Dal prossimo appuntamento congressuale, il 4 luglio, al Campus delle Nazioni Unite di Torino, vogliamo coinvolgere il nostro mondo imprenditoriale e il sistema CNA nella consapevolezza strategica che proprio la ripartenza passa attraverso queste due linee guida. Anche Eugenio e la sua band saranno con noi, come noi oggi siamo con loro in quel territorio per far rinascere la foresta spazzata via dalla tempesta Vaia. Da sempre, attraverso le mani degli artigiani, il legno, come altri materiali a basso impatto, si trasformano in strumenti musicali o altri oggetti funzionali alle nostre attività e non nocive per il nostro pianeta”, afferma il segretario regionale della CNA Piemonte Delio Zanzottera.



Confartigianato Piemonte: presentato in Senato disegno legge su istituzione professione sanitaria Odontotecnico

Si apre un nuovo spiraglio nella ormai ventennale battaglia della categoria per ottenere il riconoscimento di un profilo professionale adeguato al ruolo e alla professionalità dell’Odontotecnico, la cui attività è a tutt’oggi regolata dal Regio Decreto del 1928.

Il nuovo profilo professionale, predisposto dalla competente Direzione Generale del Ministero della Salute nel lontano 2007, il cui iter era stato interrotto dall’intervenuta revisione del Titolo V della Costituzione, era stato successivamente riproposto attraverso motivata istanza di riconoscimento della professione sanitaria dell’Odontotecnico ai sensi della Legge 3/2018 cd. “Legge Lorenzin”, ma aveva ricevuto il diniego dello stesso Ministero, decisione che Confartigianato Imprese aveva impugnato, proponendo ricorso al TAR del Lazio, a tutt’oggi senza esito.

 

In tale contesto, le Organizzazioni di rappresentanza della categoria hanno iniziato un percorso a livello politico di verifica di possibili alternative all’iter previsto dalla Legge 3/2018, che ha portato alla presentazione in Senato del DDL 2203, a firma della Sen. Paola Boldrini, alla quale va il ringraziamento di Confartigianato Odontotecnici per la sensibilità dimostrata nei confronti di una tematica di grande impatto sul benessere della collettività.
Il testo proposto ricalca sostanzialmente lo schema di profilo professionale già approvato dal CSS nel 2007 e quindi già legittimato dal massimo organismo scientifico del Ministero della Salute e prevede l’istituzione della professione sanitaria di Odontotecnico, da inserire nel quadro delle professioni sanitarie, quale professione afferente all’area tecnico-assistenziale della filiera della tutela della salute dentale.

L’approvazione di una norma in tal senso sarebbe quanto mai opportuna ed urgente anche alla luce del diritto europeo sul versante della valutazione di conformità, della vigilanza, della sorveglianza sul mercato e della tracciabilità dei dispositivi, che i limiti dettati dal profilo attualmente in vigore rendono di difficile se non impossibile applicazione.

 

“E’   necessaria   in  questa  fase  tutta  l’attenzione  da  parte  del mondo  politico – dichiara il Presidente di Confartigianato Odontotecnici Piemonte  Franco Forte –  affinché il legittimo riconoscimento del ruolo e della professionalità dell’Odontotecnico rappresenti il presupposto alla crescita del livello di formazione scientifica richiesto per la realizzazione di dispositivi medici su misura in campo odontoiatrico e, di conseguenza, del grado di autonomia e responsabilità necessari a garantire la qualità della protesi dentale. Confartigianato Imprese Piemonte invierà una lettera ai parlamentari locali per sensibilizzarli su questo tema e per tenere viva l’attenzione sulla necessità di istituire la professione sanitaria di Odontotecnico.”

 

 

 




A Rivara è tempo di fiera autunnale

Nonostante le difficoltà dovute all’incertezza sulle normative anti Covid-19, a Rivara il Comune, la Pro Loco e le altre associazioni locali sono riusciti ad organizzare la 152ª Fiera Autunnale, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Gli eventi si aprono sabato 11 settembre alle 15 nel parco di Villa Ogliani con il pomeriggio dedicato al Palio dei Rioni.

A seguire, alle 17 nelle ex serre della storica villa si inaugura la mostra “Tutti i colori di Giacomo Savattone”, dedicata all’artista rivarese ad un anno dalla sua scomparsa. Alle 18 si inaugura la mostra “R-esistiamo”, con le immagini scattate da Piero Nizzia nell’ospedale di Cuorgnè nel periodo più buio della pandemia. In piazza Martiri della Libertà alle 19,30 la Pro Loco propone “Gnocco fritto in piazza”.

La giornata dedicata alla Fiera Autunnale è quella di mercoledì 15 settembre, con il mercato fieristico allestito nel parco di Villa Ogliani e nelle piazze Martiri della Libertà e Benevenuta a partire dalle 8 del mattino. La rassegna zootecnica si svolge nel parco di Villa Ogliani. Alle 21,15 nel campo sportivo di via Pertusio è in programma uno spettacolo pirotecnico, mentre alle 22 il Palio dei Rioni propone la staffetta a coppia in carriola.

Domenica 19 settembre alle 14 è in programma la corsa ciclistica del Memorial Francesco Data, valida per la classifica del campionato provinciale della categoria Allievi. Organizzano il Velo Club Eporediese e Data Officine. Alle 21 nel parco di Villa Ogliani è invece in programma la proiezione del film “Lui è mio padre”. L’introduzione e il dibattito finale saranno in compagnia del regista Roberto Gasparro. Per partecipare alla serata occorre prenotare telefonicamente ai numeri 0124-31114 o 335-275416.




Salone del libro: successo oltre le aspettative

“L’edizione appena conclusa del Salone del libro ha segnato finalmente il ritorno alla normalità. Gli eventi del Consiglio regionale che si sono susseguiti nelle cinque giornate all’Arena Piemonte e in Sala Argento hanno riscosso un successo di pubblico decisamente oltre le aspettative, grazie a un ricco programma di appuntamenti che ha spaziato dalla riscoperta della cultura piemontese ai nuovi stili di vita introdotti dalla pandemia”.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Stefano Allasia alla chiusura del Salone del libro, che ha visto il Consiglio promuovere undici eventi e accogliere un gran numero di visitatori nel proprio stand istituzionale, ispirato a un salotto barocco che riproduce alcuni degli scorci suggestivi delle sale auliche di Palazzo Lascaris, tra gli edifici barocchi più significativi del centro cittadino e dal 1979 sede del Consiglio regionale del Piemonte.

Tra gli appuntamenti che più hanno destato l’interesse del pubblico spiccano senza dubbio gli incontri Radici di un’identità: musiche, parole e storie che hanno “conquistato” il mondo e La tecnologia al servizio del paziente. Buone pratiche e opportunità offerte dalla telemedicina. Un omaggio alla tradizione e alla cultura piemontese e – nel contempo – una celebrazione dei cinquant’anni appena trascorsi dall’istituzione della Regione Piemonte, il primo, che ha visto la presenza del presidente Allasia e dell’intero Ufficio di presidenza: i vicepresidenti Franco Graglia e Mauro Salizzoni e i consiglieri segretari Giorgio BertolaGianluca Gavazza e Michele Mosca; un’analisi dei benefici offerti dalla tecnologia digitale in medicina durante la pandemia, il secondo,promosso dagli Stati generali per la prevenzione e il benessere e moderato dal presidente e dal vicepresidente di minoranza della Commissione Sanità Alessandro Stecco e Domenico Rossi.

Assai seguiti anche gli incontri dedicati al futuro dell’Universo: Figli delle stelle: un viaggio per scoprire la volta celeste, fra pianeti e costellazioni, dedicato soprattutto ai più piccoli,e Lo Spazio chiama, il Piemonte decolla. Missioni e grandi progetti alla conquista del cosmo, sul contributo piemontese nel campo della ricerca spaziale. E in un autentico bagno di folla si è concluso l’appuntamento con una selezione di campioni olimpici e paralimpici piemontesi, protagonisti di Grinta e passione degli atleti piemontesi conquistano l’Europa e il mondo.

“I numerosi visitatori – continua il presidente Allasia – hanno anche potuto documentarsi sull’attività istituzionale e culturale dell’Assemblea legislativa, attraverso le numerose pubblicazioni messe a disposizione: un modo per far conoscere ai cittadini, soprattutto ai più giovani, le molteplici tematiche che vengono trattate a Palazzo Lascaris”.

Il Salone, infatti, ha rappresentato anche un’occasione per conoscere più da vicino l’attività del Corecom Piemonte, presieduto da Alessandro De Cillis, del Difensore civico regionale Paola Baldovino e dei Garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza Ylenia Serra, per i detenuti Bruno Mellano e per i diritti degli animali Enrico Moriconi a difesa della comunità piemontese.

Ampio spazio è stato inoltre riservato alla magia del Barocco piemontese, cui come si è detto era ispirato lo stand dell’Assemblea regionale, e alle nuove abitudini e condizioni di vita dopo la pandemia. Si è parlato in particolare dei pro e contro delle nuove tecnologie utilizzate nei lockdown e delle ripercussioni sociali che hanno messo a dura prova la famiglia, specialmente i minori e le donne, queste ultime al centro di un incontro promosso dalla Consulta regionale femminile presieduta da Ornella Toselli.




A Giorgio Marsiaj il Premio Speciale EY 2021 “. Per la resilienza che ha caratterizzato il suo stile imprenditoriale”

Giorgio Marsiaj ha ricevuto ieri a Milano il Premio Speciale EY, nell’ambito del Premio EY L’imprenditore dell’anno – Edizione 2021 “per la resilienza che ha caratterizzato il suo stile imprenditoriale e che ha saputo mettere a servizio della comunità nella guida dell’Unione Industriali di Torino, dimostrando grande attitudine alla valorizzazione delle risorse del territorio, promuovendo lo sviluppo e il rafforzamento sistemico delle filiere sostenibili, digitali e innovative, sempre con uno sguardo attento alla conservazione del patrimonio artistico e culturale della città, attraverso la Presidenza della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino”.

Marsiaj è fondatore, presidente e amministratore delegato di Sabelt, presidente dell’Unione Industriali Torino e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.

“Sono onorato e anche molto emozionato. Il premio di Ernest & Young è un grande riconoscimento per la mia lunga carriera di imprenditore e manager, che mi ha portato alcuni anni fa a riacquistare la Sabelt per esaltarne tutte le potenzialità all’interno delle filiere di eccellenza nei settori automotive e aerospaziale. Ma è anche un tributo al mio impegno come “civil servant” al servizio dell’Unione Industriali e della comunità torinese, puntando su temi che da sempre considero fondamentali come la crescita delle imprese, l’inclusione sociale, la creazione di lavoro e la valorizzazione e diffusione della cultura nel nostro territorio”.

 

 

 

 




Qualità dell’aria: semaforo ancora rosso per 33 Comuni

Nel corso della mattinata di oggi, lunedi 20 dicembre, Arpa Piemonte ha aggiornato il livello del semaforo che determina l’applicazione delle misure antismog, valido fino a tutto il 23 dicembre.

Nei 33 comuni dell’agglomerato di Torino (ovvero Alpignano, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Caselle Torinese, Chieri, Collegno, Druento, Grugliasco, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano) permane il semaforo rosso che prevede, in aggiunta alle limitazioni strutturali, il blocco per veicoli diesel, sia auto che veicoli commerciali, fino alla categoria Euro 5 dalle 8 alle 19, il divieto di spandimento di liquami e fertilizzanti, di utilizzo di stufe e caminetti a legna (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) che non sono in grado di rispettare i valori emissivi previsti per la classe 5 stelle e di combustioni all’aperto.

Il semaforo arancione permane nei comuni di pianura al di fuori dell’agglomerato del capoluogo mentre i comuni collinari sono colorati di verde con limitazioni di livello 1 o permanenti.

Ricordiamo che le limitazioni si applicano anche agli automezzi dotati di dispositivo MOVE IN.
Tutti i dettagli sul funzionamento del semaforo e sui blocchi del traffico su la mappa  e altro link

 

 




Questa mattina a Novi Ligure l’assemblea di zona di Confagricoltura Alessandria

Questa mattina alle 9.30 nel salone del Dopolavoro Ferroviario in Piazza Falcone e Borsellino 16 a Novi Ligure si riunisce l’assemblea zonale di Confagricoltura Alessandria.

La riunione si aprirà con una parte privata dedicata al rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2022-2025.

A seguire un approfondimento sulla riforma della Pac 2023-2027 a cura del responsabile economico di Confagricoltura Alessandria, Roberto Giorgi.




Digiuno per la pace in Ucraina

L’Ufficio di presidenza del Comitato regionale per i Diritti umani e civili, composto dal presidente dell’Assemblea, Stefano Allasia, dalla consigliera Sara Zambaia e dall’ex consigliere Giampiero Leo, aderisce all’appello di papa Francesco per una giornata di digiuno per la Pace in Ucraina, il 2 marzo, in concomitanza con il mercoledì delle ceneri.

“Abbiamo deciso di raccogliere l’appello di papa Francesco – ha affermato il presidente Allasia – e come Udp del Comitato per i Diritti umani, di fronte alla guerra e alla inaccettabile violazione della sovranità di un Paese libero e indipendente, abbiamo già condannato l’invasione militare. Stiamo appoggiando le misure di aiuto al popolo ucraino previste dalla Regione. Anche la dimensione spirituale diventa importante di fronte ad avvenimenti di così grande gravità e portata”.




Idrogeno: Novara si candida per attuare la strategia regionale

Grazie a imprese di prim’ordine con importanti progetti di sviluppo, a una filiera strategica ad alto valore aggiunto e a una forte intensità di know-how, Novara e il suo territorio hanno tutti i requisiti per candidarsi a ospitare una delle future “Hydrogen Valley” della Regione Piemonte.

È quanto emerso dal convegno “La politica di sviluppo dell’idrogeno in Piemonte: i piani strategici della Regione, dei grandi fornitori di energia e delle aziende del territorio”, organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) il 23 marzo 2022 all’Università del Piemonte Orientale (Upo). «Anche nelle province di Novara e di Vercelli – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – si stanno facendo innovazioni radicali su questo tema, con imprese importanti che sono già collocate operativamente lungo la catena del valore. Il nostro impegno e il nostro sostegno per favorire gli sviluppi di questo sempre più rilevante vettore energetico sono totali».

Dopo i saluti del Rettore dell’Upo, Gian Carlo Avanzi, il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha definito «un nostro obiettivo il riuscire a produrre a Novara un combustibile che abbia rendimenti importanti per l’industria. Grazie al Pnrr, Novara vuole raggiungere una maggiore forza anche dal punto di vista della sostenibilità: stiamo infatti mettendo a punto una sorta di “piano regolatore” per la sostenibilità ambientale e vogliamo raggiungere la neutralità climatica prima degli obiettivi del 2030». L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Matteo Marnati, ha poi spiegato che il Piemonte è una tra le prime regioni italiane ad aver sostenuto la creazione della filiera dell’idrogeno e aver messo a punto una strategia ad hoc. «Siamo passati – ha detto – da un’idea nel cassetto a un sogno, e dal sogno a un’opportunità che diventerà ricchezza per il territorio, dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Il Piemonte punta deciso, e accelera, sull’idrogeno, con l’obiettivo di far diventare la Regione il referente europeo. Tre gli assi portanti della nostra strategia: produzione di idrogeno verde, distribuzione e usi finali, dallo stoccaggio alla mobilità ferroviaria (con la recente segnalazione al Ministero dei trasporti della Novara-Biella come tratta da alimentare a idrogeno, Ndr). I tempi sono maturi, l’ecosistema industriale c’è, anzi: il Piemonte oggi è leader nel comparto delle aziende manifatturiere. Ora bisogna partire, insieme alla ricerca e all’università, e creare un’economia di scala che ci possa portare anche all’indipendenza energetica».

La strategia regionale per l’idrogeno e le prime azioni a supporto della sua attuazione sono state oggetto, per la prima volta in un incontro pubblico, delle relazioni di Stefania Crotta e di Giuliana Fenu, rispettivamente direttore Ambiente, Energia e Territorio e direttore Competitività della Regione Piemonte. La strategia intende valorizzare le competenze qualificando il Piemonte come area di eccellenza per lo sviluppo delle tecnologie dell’idrogeno e supportando le filiere industriali; sostenere l’introduzione del vettore idrogeno nel sistema energetico, industriale e dei trasporti, sia per contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione sia come occasione di miglioramento di competitività del territorio; attrarre investimenti e finanziamenti nazionali ed europei e favorire la partecipazione ai network nazionali e internazionali dell’idrogeno. Tra le sue prime indicazioni attuative, in vista della sua approvazione, entro giugno 2022, sono previste l’attrazione di fondi del Pnrr (con un approccio integrato per massimizzare le opportunità delle diverse misure, tra cui quella finalizzata alla produzione e uso di idrogeno elettrolitico nell’industria e nel trasporto locale a partire da fonti di energia rinnovabile utilizzando aree dismesse già collegate alla rete elettrica, che sono in fase di mappatura) e la creazione di un “Team Idrogeno” intersettoriale. Davide Damosso, direttore di Environment Park Spa, attiva da oltre 20 anni sui temi dell’innovazione ambientale e della sostenibilità, ha sottolineato come il Piemonte sia dotato «di un ecosistema di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico completo e connesso alle reti europee, in grado di competere sul piano della ricerca e assistere le imprese nella loro crescita competitiva, e un sistema di imprese manifatturiere attive nel campo dell’idrogeno, concentrate in tre filiere, già in grado di produrre sistemi e componenti per i mercati internazionali».

Sono poi seguite due tavole rotonde. Alla prima, con le aziende del territorio che stanno già investendo nella filiera dell’idrogeno, hanno preso parte Marco Sciamanna, Senior Director e Site General Manager della Memc Electronics Materials Spa, Julien Nyst, General Manager Giacomini Benelux e responsabile sviluppo idrogeno della Giacomini Spa, e Marco Tartaglino, Development Manager della Baglioni Spa. «Con l’ampliamento della produzione previsto nel 2023 – ha spiegato Sciamanna – contiamo di passare dalle attuali 130 alle 210 tonnellate annue di consumo di idrogeno. Una produzione “in loco” sarebbe per noi assolutamente strategica: prima di tutto da un punto di vista etico, perché sono appassionato di montagna e padre di due figli che vorrei potessero vedere ancora i ghiacciai nei prossimi decenni, ma anche da un punto di vista economico, perché come General Manager so che l’impatto zero per le emissioni di CO2 sta diventando un requisito di business molto importante già nel breve termine e che chi non si adeguerà perderà quote di mercato». Nyst, ricordando che Giacomini aveva presentato la prima caldaia a idrogeno già in occasione ai giochi olimpici di Torino 2006, ha descritto le enormi potenzialità di questo mercato nei prossimi anni, soprattutto per la sostituzione degli impianti esistenti. «Giacomini – ha precisato – produce da sempre sul suo territorio di appartenenza ed è disponibile a fare networking per trovare i partner più adeguati allo sviluppo di progetti innovativi». Tartaglino, sottolineando il know-how consolidato della partecipata Astra Refrigeranti, ha illustrato le prospettive di sviluppo con la produzione dei grandi silos di stoccaggio e l’attenzione alle certificazioni di prodotto sempre più richieste dai grandi clienti internazionali. «Siamo un gruppo multinazionale – ha concluso – ma a Novara abbiamo qualità, ingegneria e direzione, anche se fatichiamo a trovare personale specializzato, come i saldatori con esperienza. Se ci saranno sviluppi saranno comunque su questo territorio».

Alla seconda tavola rotonda, dedicata alle future politiche per l’idrogeno dei grandi fornitori di energia, hanno partecipato Marco Falcone, direttore Relazioni esterne e istituzionali di Esso Italiana Srl, Lorenzo Ducci, responsabile Hydrogen Commercial Office di Enel Green Power Spa, Andrea Pisano, Head of Hydrogen Initiatives di Eni Spa, Enrico Pochettino, direttore Innovazione di Iren Spa, Cecilia Gatti, Regulatory & Institutional Affairs Director di Axpo Italia Spa e Gabriele Lucchesi, direttore Idrogeno di Edison Spa. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza dell’idrogeno come vettore energetico di decarbonizzazione ed evidenziato la necessità del networking per cogliere le opportunità delle scelte strategiche a livello nazionale.

 




PoliTo apre alla cittadinanaza le lezioni del corso che indaga le sfide dell’umanità nel XXI secolo

La tecnologia gioca sempre più un ruolo importante nelle grandi sfide che deve affrontare l’umanità. Che si parli di digitale, di energia, di mobilità, di clima o di salute, la tecnologia è sempre al centro delle possibili soluzioni alle questioni centrali per le vite di tutti. Tuttavia le grandi sfide non sono praticamente mai riducibili al solo dato tecnico, né quando si analizzano, né quando si progettano possibili soluzioni. Per comprenderle e per affrontarle con successo è necessario il contributo di tutti i saperi, da quelli tecnico-scientifici a quelli umanistici, da quelli sociali a quelli artistici.

Dal 17 maggio al 26 luglio 2022 – con un appuntamento settimanale, ogni martedì alle 17:30 sul sito internet di Biennale Tecnologia, come iniziativa proposta in vista dell’edizione 2022 della manifestazione – il Politecnico di Torino offre al pubblico la possibilità di seguire le 11 lezioni introduttive dei corsi “Grandi sfide”: un’opportunità per approfondire in maniera fortemente interdisciplinare diversi temi di rilievo del mondo di oggi. Si tratta di un corso altamente innovativo nel panorama dell’università italiana, che il Politecnico propone in questo anno accademico come parte della formazione di tutti gli studenti di Ingegneria: sei importanti sfide della contemporaneità, ciascuna articolata in 4 direzioni diverse, per un totale di 24 corsi da circa 150 studenti ciascuno, co-insegnati da altrettante coppie di docenti, uno con impostazione tecnica e uno proveniente dal mondo delle scienze umane e sociali. Tutti i corsi “Grandi sfide”, sviluppati dall’Area Didattica del Politecnico e legati alle tematiche care a Biennale Tecnologia, fanno riferimento agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Si comincia domani, 17 maggio, con un esperto di fama internazionale sui temi dello sviluppo sostenibile come Jeffrey Sachs (già ospite dell’edizione 2020 di Biennale Tecnologia) che illustrerà gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che definiscono l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La lezione di Sachs sarà preceduta da un’introduzione della professoressa Patrizia Lombardi, Presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili al Politecnico di Torino.

Il ciclo proseguirà con quattro lezioni del celebre filosofo Telmo Pievani, che cercherà una spiegazione per i grandi cambiamenti che ci circondano. Perché l’umanità non impara dai propri errori? Quale futuro ci attende? Saremo in grado di accogliere il cambiamento?

A seguire verranno proposte sei lezioni introduttive, tenute dai docenti del Politecnico di Torino, a ciascuna delle sei Grandi Sfide, ovvero, clima, mobilità, digitale, salute, energia e tecnologie e umanità, ovvero una lezione sul fitto intreccio di legami tra sviluppo tecnologico e futuro del genere umano, che riprende anche lo slogan di Biennale Tecnologia.

La lezione introduttiva sul clima sarà a cura del professor Peter Wadhams, Professore Emerito di Fisica Oceanica presso il Dipartimento di Matematica Applicata e Fisica Teorica dell’Università di Cambridge, e precedentemente Direttore dello Scott Polar Research Institute. Da ottobre 2019 è Visiting Professor presso il Politecnico di Torino. Wadhams si concentrerà sulla sfida della lotta contro il cambiamento climatico è una delle più pressanti per il futuro del nostro pianeta.

La mobilità è una sfida impegnativa per l’umanità di oggi e di domani: il professor Luca Staricco, docente di Tecnica e pianificazione urbanistica, propone una lettura delle problematiche legate alla sfida della mobilità del futuro, cercando punti di vista alternativi e innovativi su un tema costantemente al centro delle nostre vite.

La terza grande sfida è quella del digitale. Nella introduzione del professor Juan Carlos De Martin – ingegnere informatico, co-direttore del Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico e faculty associate alla Harvard University – si presentano le tecnologie digitali come tecnologie che hanno un profondo impatto sulla società e sull’ambiente e che quindi vanno pensate e studiate in modo ampio, non solo strettamente tecnico.

Dopo aver vissuto la pandemia di Covid-19 siamo ancor più consapevoli della fragilità dell’umanità nel campo della salute, che sta vivendo uno grande sviluppo basato su molte nuove tecnologie, incluse quelle dell’Intelligenza Artificiale. Nella lezione del professor Alberto Audenino – docente di Bioingegneria industriale – verranno trattati i possibili aspetti della salute del futuro, delineando sia problemi etici, sia soluzioni rivoluzionarie.

La quinta sfida riguarda l’energia, settore cruciale per l’umanità nel breve e nel lungo periodo. La questione dell’accesso universale all’energia come elemento essenziale per combattere la povertà, le disuguaglianze globali e come strumento necessario per la prosperità umana. La lezione del professor Romano Borchiellini – docente di Fisica tecnica industriale e Referente del Rettore per l’Energy Center al Politecnico – presenta la sfida energetica dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale, collegando gli aspetti tecnologici a quelli storico-economici ed etico-giuridici.

L’ultima lezione è intitolata “Tecnologie e Umanità” e riunisce tutti gli aspetti che ruotano attorno all’impatto della tecnologia sullo sviluppo umano. Nella lezione della professoressa Francesca Governa – docente di Geografia economico politica – si cercheranno risposte ad alcune domande fondamentali su questo argomento, tra cui: come vivremo? Dove abiteremo? Come lavoreremo? Riusciremo a raggiungere l’uguaglianza reale tra le persone? Saremo in grado di coniugare esistenza biologica e personalità digitale?