Mascherine generiche, in arrivo i riferimenti sulle prestazioni filtranti e i metodi di prova

Nei prossimi mesi milioni di italiani utilizzeranno le mascherine “generiche” di comunità per le quali – sino ad oggi – non esisteva alcun riferimento utile a valutarne le prestazioni filtranti e la respirabilità.

Ecco perché UNI Ente Italiano di Normazione – su richiesta del Politecnico di Torino – ha messo a punto in tempi molto rapidi due nuovi progetti di prassi di riferimento che da oggi e sino all’11 giugno prossimo saranno sottoposti alla consultazione pubblica al fine di raccogliere le osservazioni da parte del mercato prima di procedere alla stesura del testo definitivo.

Eccoli in breve:

  • “Maschere di comunità – Parte 1: Requisiti, classificazione e marcatura”, che fornisce i requisiti prestazionali, inclusi gli elementi utili per una loro classificazione e marcatura e indicazioni relative alla valutazione di conformità
  • “Maschere di comunità – Parte 2: Metodi di prova”, con le indicazioni per lo svolgimento di un metodo di prova innovativo per misurarne le prestazioni filtranti mediante due prove distinte, ovvero l’efficienza di rimozione delle particelle e la resistenza all’attraversamento dell’aria.

Questi due documenti avranno un impatto diretto su tutte le mascherine (monouso o lavabili, anche autoprodotte) che nella cosiddetta “fase due” di convivenza con il Covid-19, saremo tutti obbligati ad indossare.

Ad eccezione delle categorie di lavoratori che hanno bisogno di dispositivi medici o di protezione individuale, i cittadini potranno infatti utilizzare le mascherine di comunità, così come indicato nel DPCM del 26 aprile 2020, considerate una misura indispensabile per contenere la diffusione del virus, pur non avendo le caratteristiche di dispositivo medico UNI EN 14683 “Maschere facciali ad uso medico”, né di dispositivo di protezione individuale UNI EN 149 “Semimaschere filtranti antipolvere”.

Secondo Paolo Tronville, docente di Fisica Tecnica Ambientale presso il Politecnico di Torino e Project leader delle prassi di riferimento, “A seguito della grande richiesta di valutazione delle prestazioni di dispositivi che non si configurano né come dispositivi medici né come DPI, il Politecnico di Torino ha condotto una serie di misure per valutare le prestazioni filtranti delle ‘maschere di comunità’, riscontrando una gamma molto ampia di prestazioni, alcune prossime alle maschere facciali ad uso medico, altre chiaramente inadeguate allo scopo.

Con queste Prassi di Riferimento proponiamo un metodo di prova innovativo per misurare esclusivamente le prestazioni filtranti delle “maschere di comunità”. In tal modo sarà possibile valutare le prestazioni in modo utile e completo, nonché in tempi molto più brevi rispetto a quanto previsto in altri metodi di prova”.

 

Il direttore generale UNI Ruggero Lensi spiega che “il progetto di prassi di riferimento si aggiunge ad una serie di iniziative che ha visto la normazione coinvolta in prima linea per dare il proprio supporto alla gestione dell’emergenza, tra le quali si ricorda l’immediata messa a disposizione con libero scarico delle norme a supporto delle attività di prevenzione da Covid-19, a favore di oltre 20.000 utilizzatori in rappresentanza di imprese, istituzioni e cittadini.”

 

I due progetti di prassi di riferimento in consultazione possono essere liberamente scaricati dal sito UNI al seguente indirizzo

 

Cosa sono le prassi di riferimento

Le prassi di riferimento sono documenti che definiscono prescrizioni tecniche o modelli applicativi di norme tecniche, elaborati con un rapido processo di condivisione ristretta, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva a una società in cambiamento. Tutte le prassi di riferimento sono gratuitamente scaricabili dal sito accedendo alla sezione “Catalogo”.

 

 

 

 

 




Giacomini China premiata per le vendite e il successo imprenditoriale

Lo scorso 8 dicembre, nella città cinese di Nanjing, si è tenuto il tradizionale evento China Comfortable Household conference 2021, a cui hanno preso parte le più importanti aziende del settore edile che operano sul mercato Cinese.

Durante l’evento le aziende hanno la possibilità di esporre i propri prodotti e di essere valutate dagli enti organizzatori della manifestazione.

La filiale cinese di Giacomini “Giacomini Heating & Cooling technology” con sede principale a Pechino, ha esposto le soluzioni per la climatizzazione a pavimento e soffitto radiante, ottenendo due importanti riconoscimenti: “Premio per il brand “ e per la “Capacità imprenditoriale sul mercato Cinese”.

Numerosi gli enti promotori del premio:
– China Construction Metal Structure Association Comfortable Home Branch
– China Gas Heating Professional Committee
– China Energy Conservation Association Heat Pump Professional Committee
– China Construction Metal Structure Association Clean Heating Branch
– China Construction Metal Structure Association Radiant Heating and Cooling Committee
– China Construction Metal Structure Association Heating Radiator Committee
-China Construction Metal Structure Association Fresh Air and Water Purification Committee

Compito di queste associazioni è analizzare il mercato, studiare i contenuti tecnologici dei prodotti di settore, capire le tendenze del settore nel breve e medio termine.

La filiale cinese di Giacomini partecipa a questo importante evento dal 2018, ottenendo nel corso delle edizioni la conferma che il proprio prodotto, di valore dal punto di vista tecnologico e costruito interamente in italia, ha un grande potenziale sul mercato asiatico.

 




Fase 2: ecco cosa cambia dal 4 maggio

Nella fase sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza.” ha dichiarato il Presidente Conte, sottolineando come sia importante che la distanza sociale sia mantenuta anche in ambito familiare.

Oltre alla distanza sociale sarà importante, in questa seconda fase, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Proprio su questo fronte, il Presidente ha annunciato la firma da parte del Commissario Arcuri dell’ordinanza che fissa ad un massimo di 0,50 € il prezzo delle cosiddette mascherine chirurgiche.

Il Presidente ha quindi illustrato le novità introdotte dal nuovo Dpcm per il contenimento del contagio da Covid-19 e che avranno valenza dal 4 maggio e per le successive due settimane.

Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione.

Obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici.

Sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza e regolando gli ingressi alle aree gioco per bambini, fermo restando la possibilità da parte dei Sindaci di precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza.

Per quanto riguarda le cerimonie religiose, saranno consentiti i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone. Inoltre, già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

Previste regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologie respiratoria: obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico.

Per quanto riguarda le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio.

A partire dal 4 maggio potranno quindi riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Per queste categorie, già a partire dal 27 aprile sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori .

Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, a partire dal 4 maggio saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.

Per quanto riguarda il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, il Presidente ha ricordato che tra gennaio e marzo l’INPS ha accolto 109.000 domande in più di reddito e pensione di cittadinanza, 78.000 domande per il bonus baby-sitting e 273.000 per quanto riguarda i congedi straordinari per le famiglie.

Inoltre al momento sono stati liquidati quasi 3,5 mln di richieste per il bonus da €600 per autonomi, professionisti, co.co.co, agricoli e lavoratori dello spettacolo, per un totale di 11 milioni di domande calcolando anche quelle per la cassa integrazione.

“Alcuni attendono ancora. Ci sono dei ritardi e di questi ritardi mi scuso personalmente”, ha sottolineato il Presidente Conte che ha poi annunciato che il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che metterà in campo ulteriori 55 miliardi.




Imprese: 32mila in più tra aprile e giugno

Sembra avviarsi verso una normalizzazione il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si è attestato a 32.406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio – come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50.197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021).

E’ quanto emerge in sintesi dall’analisi trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e disponibile all’indirizzo www.infocamere.it/Movimprese.

IL BILANCIO DEI TERRITORI
Il Mezzogiorno mette a segno l’incremento assoluto e relativo più consistente del trimestre, con un saldo di 11.542 imprese in più, seguito da Nord-Ovest (+8.438), dal Centro (+6.582) e dal Nord-Est (+5.844).
A livello regionale è la Lombardia a registrare la maggior crescita di imprese (+5.802), seguita dal Lazio (+4.226) e dalla Campania (+2.825). In termini relativi, sono 8 le regioni che registrano un tasso di crescita trimestrale superiore alla media nazionale (+0,55%): Sardegna (+0,82%), Lazio (+0,69%), Puglia (+0,66%), Valle d’Aosta (+0,64%), Trentino Alto Adige (+0,63%), Lombardia (+0,61%), Emilia Romagna (+0,59%) e Sicilia (+0,58%).

IL BILANCIO DEI SETTORI
Le Costruzioni mantengono un ritmo di crescita sostenuto anche in questo trimestre con 8.548 imprese in più e una variazione dell’1,02%. La ripresa del settore turistico a ridosso della pausa estiva è accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle Attività di alloggio e ristorazione (+4.026 la variazione assoluta, +0,88% quella percentuale). Anche le Attività professionali, scientifiche e tecniche mettono a segno nel trimestre un incremento cospicuo di 3.712 unità, pari al +1,59% in termini percentuali. Quest’ultimo settore mostra la variazione percentuale più consistente, seguito dall’Istruzione (+1,24%) e dalle Attività artistiche sportive e di intrattenimento (+1,15%).

 




Confagricoltura Piemonte: “Governo e Parlamento non trascurino la frutticoltura!”

Pur apprezzando l’annunciato intervento del Governo relativo all’esonero contributivo per i primi 6 mesi del 2020 per le filiere agroalimentari, esprimiamo profonda insoddisfazione per l’esclusione del comparto frutticolo, l’unico che non rientra nel regime degli sgravi contributivi e fiscali concessi a seguito del lockdown”.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, interviene sull’esonero dei versamenti previdenziali agricoli in scadenza domani (16 settembre), evidenziando come “un comparto di fondamentale importanza sotto il profilo economico e occupazionale sia stato trascurato, nonostante abbia contribuito a fornire un contributo essenziale alla nostra società nelle difficoltà della pandemia. Un comparto che in Piemonte – sottolinea il presidente regionale di Confagricoltura – coinvolge 8.000 aziende frutticole per una superficie coltivata di circa 18.500 ettari e che genera un fatturato di oltre 500 milioni di euro su un totale nazionale di 4 miliardi”.

Le imprese frutticole piemontesi – spiega Confagricoltura – si concentrano prevalentemente nel Cuneese (60%), seguite dal Torinese col 25% e dal Vercellese con il 10%.

Chiediamo al Governo e ai parlamentari del territorio – dichiara Enrico Allasia – di intervenire per riconsiderare il provvedimento che come Confagricoltura andiamo sostenendo da tempo, per dare risposte concrete ai frutticoltori che tra emergenze climatiche, insetti alieni e problemi connessi alla pandemia faticano a raggiungere un reddito soddisfacente: lo chiediamo per i produttori e per la filiera, perché è a rischio la sopravvivenza di un comparto strategico per la produzione di qualità piemontese e nazionale”.

 




ARPROMA a sostegno dell’innovazione nel settore agricolo

Programmazione, innovazione e sicurezza. Queste le parole chiave sulle quali il comparto della meccanizzazione agricola – e lo stesso settore agricolo – dovranno concentrarsi nei prossimi anni per affrontare le sfide del futuro».

Così Luca Crosetto, presidente di ARPROMA – Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole, commenta le implicazioni e le ricadute sul comparto del recentemente varato PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Il PNRR – illustra Crosetto – è lo strumento che dovrà dare attuazione, in Italia, al programma Next Generation EU, con lo scopo di rilanciare la nostra economia, duramente provata dalle conseguenze del Covid-19. Tra gli asset strategici del Piano, quelli di digitalizzazione, innovazione e transizione ecologica si sposano perfettamente con necessità e aspettative degli imprenditori del settore delle macchine agricole».

«Occorre ricordare – prosegue Crosetto – che in Piemonte il settore della meccanizzazione agricola conta circa 250 imprese, che danno lavoro a oltre 5.500 addetti. Un fatturato di diverse centinaia di milioni di euro, di cui oltre il 50% realizzato sui mercati esteri. Numeri importanti, che collocano il settore della meccanizzazione agricola piemontese ai vertici nazionali, contribuendo a portare il nostro Paese al secondo posto mondiale, dopo gli Stati Uniti».

«Con queste premesse – spiega Crosetto – come ARPROMA, che a livello nazionale è “braccio operativo” di Confartigianato Imprese per il settore, assieme alle altre associazioni imprenditoriali e agricole, abbiamo contribuito con numerosi spunti e indicazioni alla redazione del PNRR. Per quanto riguarda il “rinnovo del parco macchine obsoleto” sono stati programmati 500 Milioni €, di cui una parte sarà proprio destinata ad “innovazione e meccanizzazione agricola”».

L’obsolescenza del parco macchine agricole italiano e da anni uno dei “freni” del settore. Si stima che anche se si cominciasse a far uscire dal ciclo produttivo i trattori e macchinari con più di 25 anni, si impiegherebbero comunque almeno 65 anni per rinnovarlo completamente (stando ai numeri di immatricolazioni registrati nell’ultimo decennio).

«Altro tema centrale – prosegue Crosetto – riguarda la revisione dei macchinari. “Nodo” sul quale, purtroppo, la situazione è praticamente ferma. Da quasi sei anni stiamo aspettando un decreto attuativo, che dovrebbe definire come e quando si dovrà effettuare la revisione, chi la dovrà fare e con quali attrezzature. Speriamo che il Governo compia gli atti giusti e necessari per non far rimandare oltre questa attività che ci pone come fanalino di coda in Europa”».

«Come imprenditori – aggiunge ancora Crosetto – vogliamo mettere in primo piano la sicurezza sul lavoro per noi, per i nostri dipendenti e per gli utilizzatori delle nostre macchine. Siamo convinti che le opportunità offerte oggi dall’innovazione e dalle nuove tecnologie ci permetteranno sempre più di realizzare macchinari all’avanguardia, sia per quanto riguarda la produttività, sia per quanto concerne la tutela di addetti ed operatori. Chiediamo però a Governo e Istituzioni di sviluppare politiche economiche adeguate che guardino al sostegno e al rilancio del settore, favorendo gli investimenti e incentivando i consumi. Soprattutto, chiediamo che vangano sempre più coinvolte anche le rappresentanze delle PMI del settore della meccanizzazione, oltre che a quelle del comparto agricolo».

«A cominciare – conclude Crosetto – dal livello regionale. Come abbiamo recentemente ribadito durate un incontro con il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa e il Consigliere regionale Paolo Demarchi, chiediamo di far sedere al tavolo di progettazione del prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2021-2027 non solo le organizzazioni agricole, ma tutte quelle di categoria che, sotto vari aspetti, hanno un rapporto di lavoro con il mondo rurale».




Nel Defr 535 milioni per i trasporti

È confermato lo sforzo della Regione Piemonte di circa 55 milioni per i fondi destinati al settore dei trasporti – ha spiegato oggi l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi in seconda Commissione – per poter mantenere l’ammontare di 535 milioni di euro di cui 235 appannaggio del solo trasporto su ferro.

Nella seduta presieduta da Mauro Fava, Gabusi ha spiegato e illustrato il documento finanziario ed economico 2020-21 relativamente alle materie di sua competenza.

Nel corso della relazione l’assessore ha definito come obiettivo prioritario quello di giungere all’espletamento delle gare per il trasporto su gomma senza dover ricorrere a deroghe.

Su sollecitazione di Carlo Riva Vercellotti (Fi), l’assessore ha anche ricordato la necessità di migliorare le linee cosiddette minori, d’incrementare il numero dei treni intercity e di prevedere fermate a Chivasso (To) e Novara da parte dei treni ad alta velocità come avvenuto per altre Regioni.

Maurizio Marello (Pd) ha auspicato che la visione del sistema ferroviario piemontese dev’essere inquadrata in chiave regionale e non solo locale, sostenendo un Piemonte attualmente “Torinocentrico” e a due velocità, a discapito delle periferie.

Giudizio condiviso da Ivano Martinetti (M5s) secondo il quale è importante sviluppare, attraverso un sistema moderno ed efficiente di trasporto, il turismo e le imprese senza dimenticare l’accessibilità per i disabili.

Nella stessa seduta è stato rimandato in Commissione Urbanistica l’esame di modifica alla normativa regionale di due proposte di legge in materia urbanistica, sulla tutela e il riuso del suolo che erano state inserite all’ordine del giorno. Motivo del rinvio, la richiesta poi accolta, da parte di Maurizio Marello (Pd) di inserire un’analoga proposta in materia, di cui è primo firmatario Daniele Valle (Pd).

Nel frattempo, si è deciso di procedere all’avvio delle consultazioni on line, con scadenza oltre la metà del mese di febbraio, su tutti e tre i provvedimenti.

La conclusione dei lavori ha visto – dopo il parere positivo espresso dalla Commissione Bilancio sulla norma finanziaria che riduce da 130mila a 13mila euro annui la spesa sulla navigazione sul Po – licenziato il disegno di legge numero 43 “Intesa Interregionale tra le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate”.

Il risparmio è in ragione di un’attività commerciale che è certamente interessante ma che al momento non è ancora implementabile.

La norma consente di ridurre a un decimo la spesa annuale a carico della Regione mentre per il pagamento delle quote sospese, del triennio 2017-2019, oltre a quella dell’anno in corso, lo stanziamento previsto per l’esercizio 2020 è di 44mila euro mentre nel biennio 2021-2022 sarà di 13mila euro.

Il provvedimento è stato licenziato con i voti favorevoli di Forza Italia, Lega e Partito Democratico.

 




Pedemontana piemontese, industriali a costruttori di tre province chiedono un commissario “ad acta” 

Un commissario “ad acta” per velocizzare la realizzazione della Pedemontana piemontese: lo chiedono ai parlamentari eletti nel territorio le associazioni imprenditoriali del sistema Confindustria, molto preoccupate per un possibile ulteriore dilazionarsi dei tempi per il collegamento stradale Masserano-Ghemme.

«Le più recenti informazioni forniteci da Anas e Regione Piemonte – scrivono i presidenti di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa, e Unione Industriale Biellese, Giovanni Vietti, insieme a Emilio Brustia e a Francesco Panuccio, rispettivamente presidenti di Ance Novara Vercelli e Ance Biella, che rappresentano le imprese delle costruzioni delle tre province – prospettano un quadro molto preoccupante: l’attuale iter autorizzativo prevede, infatti, l’avvio del cantiere solo nel 2023, secondo la migliore delle ipotesi. Si tratta di un’eventualità assolutamente inaccettabile e che non intendiamo nemmeno prendere in considerazione».

«Ritenendo che non debba farlo nemmeno chi abbia a cuore il proprio territorio, le sue attività economiche e la mobilità delle persone che ci vivono e ci lavorano – spiegano in una lettera inviata lo scorso 9 dicembre ai senatori Carlo Martelli, Gaetano Nastri e Gilberto Pichetto Fratin e ai deputati Davide Crippa, Andrea Delmastro, Alberto Gusmeroli, Marzio Liuni, Cristina Patelli, Roberto Pella, Diego Sozzani e Paolo Tiramani, oltre che al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e alla Ministra Lucia Azzolina, eletta alla Camera nel collegio Piemonte 2 – vi chiediamo di fare tutto quanto nelle vostre possibilità, interagendo direttamente con il Ministero e con gli Enti competenti, affinché si proceda a individuare un Commissario “ad acta” in grado di snellire l’iter procedurale dell’opera ed evitare un ulteriore allungamento dei tempi che rischierebbe di portare al collasso il sistema produttivo biellese e quello valsesiano, insieme alle relative filiere dell’edilizia, con un impatto fortemente negativo sull’economia di ben tre province: Biella, Vercelli e Novara».

«L’alluvione di inizio ottobre – ricordano gli imprenditori – ha fatto crollare il ponte tra Romagnano Sesia e Gattinara, compromettendo in modo molto serio la viabilità della zona. L’ipotesi di dover attendere oltre un biennio soltanto per vedere avviata la gara per la realizzazione di un’infrastruttura di cui si parla da 40 anni è quindi del tutto irricevibile».

Il territorio, proseguono, sta dando da tempo forti segnali di difficoltà: «oltre ai problemi produttivi, organizzativi e finanziari provocati dall’emergenza sanitaria le aziende manifatturiere e delle costruzioni sono sempre più penalizzate dagli svantaggi competitivi dovuti alle carenze infrastrutturali. I danni provocati dal maltempo hanno, come ben sapete, aggravato una situazione di crisi che in alcuni comparti è ormai molto preoccupante. Le nostre imprese ce la stanno mettendo tutta per cercare di recuperare ma non possono reggere a lungo in condizioni di costante emergenza e di oggettivo svantaggio infrastrutturale. Non possiamo quindi aspettare oltre, né possiamo accettare che la burocrazia continui a bloccare lo sviluppo, e, in alcuni casi, l’esistenza stessa delle nostre attività».

«Il 2020 – conclude la lettera – è stato l’anno del Covid e dell’alluvione in Piemonte. Fate tutto quanto possibile affinché non venga ricordato anche come quello della fine, anziché dell’inizio, delle speranze di realizzazione della Pedemontana. Abbiamo visto concretizzarsi positivamente il “modello-Genova”: vi chiediamo di intervenire perché accada lo stesso anche per il nostro territorio, che è anche il vostro…».




Al via “Passeggiate Gourmet”, il nuovo anno tematico di Confartigianato Imprese Cuneo 
che unisce sapori, saperi e ambiente

La svolta “green” di Confartigianato Imprese Cuneo, iniziata nel 2019 con l’obiettivo di puntare su un artigianato sempre più sostenibile, si arricchisce nel 2021 di un altro importante tassello, le “Passeggiate gourmet”, un intreccio di artigianalità e turismo outdoor, su cui si snoderà l’anno tematico legato al progetto dei Creatori d’Eccellenza, E così, dopo i cuochi, alfieri dell’abilità artigianale in cucina, i dolci d’autore prodotti dalle sapienti mani dei pasticceri, ora toccherà al “panino gourmet” essere promotore della qualità artigianale di pane, salumi, formaggi, prodotti sottovetro, accompagnati dalle diverse varietà di birra prodotta localmente.

L’altro grande protagonista dell’iniziativa sarà il territorio cuneese con le sue vallate e i suoi angoli suggestivi, proposto in dodici itinerari su stradine, mulattiere o sentieri ben tracciati. Messi a punto dal sito, il principale portale dedicato alle escursioni nelle Alpi cuneesi, i percorsi rappresentano un mix turistico di particolare appeal per tutti coloro che desiderano vivere salutari esperienze di benessere, nelle quali il leit-motiv si rifà sempre all’eccellenza cuneese: il paesaggio incontaminato e la sua storia, i sapori genuini del territorio, l’artigianalità inimitabile delle imprese.

Il primo itinerario di questo intrigante viaggio, che lambirà man mano le dodici zone, sulle quali è presente con i suoi uffici Confartigianato Imprese Cuneo, si snoderà nella zona di Carrù con il “Sentiero delle Cappelle” tra i comuni di Cigliè e Bastia.

Le dodici “Passeggiate gourmet”, che verranno proposte ai partecipanti nell’ultimo weekend di ogni mese, saranno illustrate durante l’evento di presentazione dell’intero anno tematico 2021, previsto per sabato 23 gennaio a partire dalle ore 16,00 presso l’Open Baladin di piazza Foro Boario a Cuneo.

Un appuntamento che sarà visibile in diretta streaming sia sul sito Internet che sulla pagina Facebook di Confartigianato Imprese Cuneo e che, a causa dell’emergenza sanitaria, assumerà una veste “ibrida”: alcuni ospiti saranno in presenza, tra i quali il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto, i due vice presidenti Giorgio Felici e Daniela Balestra e il direttore Joseph Meineri, e il fondatore di Cuneotrekking Valerio Dutto, mentre altri si collegheranno da remoto, tutti idealmente uniti nel sostenere il valore artigiano e la sua importante funzione nella promozione dell’economia del territorio.

Nell’occasione, i ristoranti Moderno e Al Bue Grasso e il salumificio Chiapella della zona carrucese, proporranno tre tipologie di “panini gourmet” con i sapori locali. A questi si affiancheranno due birrifici, Birra Carrù e Baladin di Piozzo con l’abbinamento delle loro birre.

In collegamento web sarà presente anche il famoso critico gastronomico Paolo Massobrio.
«Valore artigiano, qualità e sostenibilità – spiega il presidente Crosetto – sono i tre punti cardine del nostro progetto “Creatori d’Eccellenza”, con il quale intendiamo offrire una visione moderna ed efficace del “lavorare insieme” per il bene dell’intera collettività. L’abilità dei nostri artigiani, declinata nei vari ambiti economici, risulta un trait d’union essenziale per la creazione di allettanti proposte di promozione del territorio. Dopo il cibo di qualità e i dolci d’autore, ci apprestiamo ora ad abbinare alla indiscutibile capacità artigianale le bellezze naturalistiche e storiche della nostra terra, un mix piacevolmente salutare in grado di accontentare turisti e famiglie, nel pieno rispetto delle regole dettate dall’emergenza sanitaria».

«Come già avvenuto in precedenza – aggiunge il direttore Meineri – anche per il 2021 il nostro Ufficio Stampa sta preparando una pubblicazione che documenti il valore artigiano e le sue molteplici applicazioni nell’ambito delle “Passeggiate Gourmet”. Il volume sarà edito dalla Nino Aragno Editore e conterrà racconti di imprese artigianali, di antiche tradizioni del “saper fare”, di abilità e creatività ineguagliabili, in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza qual è la terra cuneese. Questo terzo volume andrà così a completare il trittico di pubblicazioni sugli anni tematici, previsto nell’ambito del progetto “Creatori d’Eccellenza”».

Le dodici Passeggiate gourmet

GENNAIO
Zona di Carrù – Sentiero delle Cappelle (Cigliè e Bastia)

FEBBRAIO
Zona di Fossano – Sentiero del Pescatore (Fossano)

MARZO
Zona di Dogliani – Percorso Santa Lucia (Dogliani)

APRILE
Zona di Cuneo – Passeggiata al Pis del Pesio (Valle Pesio)

MAGGIO
Zona di Mondovì – Camminata al Lago Biecai (Valle Ellero)

GIUGNO
Zona di Ceva – Passeggiata Sale delle Langhe e Sale S. Giovanni (Langa Cebana)

LUGLIO
Zona di Saluzzo – Camminata ai Laghi di Chianale (Valle Varaita)

AGOSTO
Zona di Borgo San Dalmazzo – Sentiero Laghi di Sant’Anna di Vinadio (Valle Stura)

SETTEMBRE
Zona di Dronero – Giro del Gruppo Provenzale / Castello (Valle Maira)

OTTOBRE
Zona di Bra – Sentiero delle Grandi Vigne (La Morra)

NOVEMBRE
Zona di Alba – Sentiero del Lupo (Montelupo Albese)

DICEMBRE
Zona di Savigliano – Sentiero sul Maira (Savigliano)




Coronavirus, spostamenti e autocertificazione: ecco come funziona

E’ previsto da questa mattina il monitoraggio nelle “aree a contenimento rafforzato”, tra le quali le province del Piemonte: Novara, Asti, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli

Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione. 

La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica).

I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.

Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.

Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

Per ulteriori informazioni vai alla direttiva del Ministero dell’Interno