Violenta grandinata nel distretto frutticolo del Saluzzese. Confagricoltura chiede lo stato di calamità

Il flusso di aria instabile, che fino a questa mattina ha provocato temporali diffusi su tutta le regione, ieri sera verso le 22 ha causato una violenta grandinata nelle aree frutticole di Saluzzo, Lagnasco e Manta provocando gravissimi danni ai frutteti, agli orti, ai seminativi e anche alle strutture.

La tempesta, con formazioni di ghiaccio grandi come uova, ha letteralmente spogliato le coltivazioni, sfondando anche le reti antigrandine. “Nella maggior parte dei casi – commenta il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaroil raccolto di quest’anno è completamente perduto: molti i rami spezzati, con il rischio di compromissione della produzione anche del prossimo anno. Anche per i frutteti meno danneggiati, vista l’avanzata fase fenologica delle piante, in molti casi già in pre-maturazione, la produzione di quest’anno è persa, almeno dal punto di vista qualitativo”.

I tecnici di Confagricoltura hanno già avviato la ricognizione dei danni, che oltre ai frutteti, orti e seminativi riguardano anche serre e impianti agricoli. “Siamo già in contatto con i tecnici della Regione – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasiae in tempi brevi forniremo tutte le informazioni utili per di procedere alla delimitazione delle zone danneggiate e alla successiva  richiesta al Governo dello stato di calamità“.

 




Le Rsa chiedono sostegno economico. Audizione delle associazioni imprenditoriali di settore

Nelle residenze sanitarie assistite mancano infermieri, i costi sono aumentati per far fronte all’acquisto di strumenti e dispositivi di protezione e l’occupazione dei posti letto è diminuita.

Questi alcuni dei problemi segnalati nell’audizione dei rappresentanti di ANASTE (Associazione nazionale strutture terza età), UNEBA (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale), Legacoop, Confcooperative, AGCI (Associazione generale cooperative italiane), Confapi Sanità e Confindustria davanti al gruppo di lavoro che sta svolgendo l’indagine conoscitiva sulla gestione dell’emergenza sanitaria, presieduto da Daniele Valle.

Per Confindustria da parte della Regione c’è stata e c’è attenzione, ma serve un sostegno economico perché le misure adottate per contrastare la pandemia hanno comportato sforzi definiti insostenibili per le aziende. E poi va rivalutata l’importanza delle strutture sul territorio: con un miglior funzionamento di queste ultime, gli ospedali non andrebbero in affanno come avvenuto.

Confapi ha precisato che oggi nelle Rsa i problemi di marzo non si verificano più, ci sono il 3,5 per cento di contagi tra il personale e il 5 per cento tra gli ospiti, ma restano aperte una serie di questioni. Ad esempio il  monitoraggio per isolare il virus, la carenza di infermieri disponibili, le lacune della medicina territoriale, la mancata revisione delle tariffe. A questo si aggiunge il fatto che le assicurazioni si stanno rifiutando di stipulare polizze con le Rsa, che in caso di dovuto indennizzo rischierebbero dunque il fallimento, obbligando gli operatori a rivolgersi a compagnie straniere per ricevere le coperture adeguate.

Per Anaste punto centrale è la revisione del piano tariffario, con una retta media di 85 euro giornalieri è impensabile poter assistere persone non autosufficienti garantendo servizi di qualità. Confcooperative ha parlato di un modello organizzativo non adeguato, che sconta mancanze strutturali e che non prevede regole univoche su tutto il territorio regionale. Inoltre, è stato rilevato che su 780 presidi autorizzati, sembrano avere dignità solo quelli che ospitano anziani che hanno diritto alla quota di compartecipazione sanitaria, 14 mila ospiti su un totale di circa 45 mila.

Sulla necessità di ripensare a riqualificare il personale, in particolare gli operatori socio sanitari (OSS), perché vengano formati ad esempio per somministrare terapie, si è espressa anche Agci, che ha ricordato come in Lombardia la sperimentazione abbia dato buoni risultati, risolvendo in parte la carenza di infermieri.

Gli auditi hanno sottolineato che da quando il presidente Alberto Cirio ha preso in mano la situazione delle Rsa c’è stata un’accelerazione nella soluzione dei problemi, che la piattaforma digitale funziona. Ciò consente di non dover più rincorrere i referti. Inoltre i tamponi rapidi, di cui si attende la seconda fornitura, stanno funzionando nell’individuare e isolare più velocemente i positivi, ma è importante che il tamponamento sia fatto in maniera sistematica. Manca, hanno precisato, il terzo anello: trovare strutture idonee dove evacuare temporaneamente i casi positivi per la quarantena, per poi farli rientrare in Rsa.

Sono intervenuti per porre domande il presidente Valle, i consiglieri Valter Marin e Alessandro Stecco (Lega), Monica Canalis e Domenico Rossi (Pd), Marco Grimaldi (Luv) e Francesca Frediani (M5s).




Parchi: diventino aziende per sviluppare il turismo

Oltre alla tutela della biodiversità, i parchi piemontesi devono contribuire allo sviluppo turistico e trasformarsi in vere e proprie aziende sul territorio in grado di aprirsi all’esterno.

Lo ha spiegato l’assessore regionale ai Parchi, che questa mattina in Quinta commissione ha illustrato le materie di competenza contenute nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023.

Centinaia di sentieri, paesaggi sorprendenti, luoghi senza tempo di avventura e di natura. In Piemonte ci sono 95 Aree protette regionali per una superficie complessiva di poco più di 193mila ettari gestiti da 11 enti strumentali e da enti locali.

Inoltre, la Regione Piemonte conta due Parchi nazionali: il Gran Paradiso e la Val Grande che interessano complessivamente una superficie di 48.500 ettari. L’assessore ha ricordato come il comparto sia gestito dalla Legge regionale n. 19 del 2009 e ha spiegato che nell’ultimo anno si è provveduto al rinnovo dei vari presidenti ad accezione di quello del Parco del Po, che costituisce il tratto protetto più lungo dell’intero Piemonte, dal Torinese sino al confine con la Lombardia.

Tra gli altri obiettivi che si è prefissata la Giunta, c’è poi quello di ottimizzare la convivenza tra i parchi e la popolazione residente. Si proseguirà ancora con i progetti transfrontalieri come Alcotra (il cui acronimo si riferisce a Alpi latine cooperazione transfrontaliera), anche per l’utilizzo dei Fondi europei, limitatamente alle aree delle Province di Torino e Cuneo, mentre verrà sempre più incentivato e favorito il dialogo tra tutti i presidenti dei Parchi, con l’istituzione di un tavolo di confronto, e si investirà maggiormente nella comunicazione, partendo dal restyling dello specifico sito internet.

L’assessore, infine, si è soffermato sui danni causati dalla fauna selvatica, in particolare sulle presenze dei lupi, argomento sempre più al centro del dibattito per via delle problematiche legate alle predazioni. Si proseguirà con il progetto europeo Life Wolfalps, che mira a realizzare azioni coordinate per migliorare la coesistenza fra questo grande carnivoro e le attività umane a livello di popolazione alpina.

Il Piemonte segue poi attentamente il Piano lupo attualmente al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Per ottenere risarcimenti più rapidi, l’assessore ha poi ribadito la condizione di porre in atto le cosiddette “buone azioni”, una serie di interventi di prevenzione come i recinti elettrificati per i quali sono stati stanziati 100mila euro.

 




Confartigianato Piemonte: Rischio di gelata sulla fragile ripresa: escalation costi materie prime

Allarme rosso sul rincaro delle materie prime, i cui costi sono andati alle stelle. Anche le imprese artigiane del Piemonte ne stanno subendo le durissime conseguenze che mettono a rischio la competitività e la definitiva ripartenza in questa fase ancora complessa di convivenza con la pandemia.

“Sulle speranze di ripresa economica delle piccole imprese -denuncia il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Giorgio Felici– incombe il continuo rialzo dei prezzi delle materie prime, ai massimi degli ultimi 20 anni. Il nostro ufficio studi ha rilevato che ad aprile 2021 gli aumenti dei prezzi delle commodities non energetiche sono stati del +33,4% rispetto ad un anno prima, con un’accelerazione dei rincari che a marzo di quest’anno si attestavano al +24% rispetto allo stesso mese del 2020. Un’impennata che può provocare un effetto dirompente sui costi sopportati dalle piccole imprese manifatturiere piemontesi per l’acquisto di beni necessari alla produzione.”

Nel dettaglio, l’aumento dei prezzi delle materie prime sta colpendo il comparto delle costruzioni e i settori manifatturieri di metallurgia, legno, gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche ed elettroniche. I rincari maggiori si registrano per i metalli di base con +65,7% tra marzo 2020 e marzo 2021. Particolari tensioni per minerale di ferro con rincari annui del +88,1%, seguito da stagno (+77%), rame (+73,4%) e cobalto (+68,4%). E ancora zinco (+46,7%), nickel (+38,5%), alluminio (+36,0%), molibdeno (+32,4%).

Allarme anche sul fronte delle materie prime energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 aumentano addirittura del 93,6% su base annua.

Numerosi fattori stanno sostenendo la fiammata dei prezzi delle commodities, in primis la ripresa della produzione mondiale. In parallelo, le catene produttive globali non sono riuscite a riorganizzarsi dopo lo shock Covid-19: l’offerta rarefatta per alcuni produttori si intreccia con difficoltà nella logistica delle merci (il blocco del Canale di Suez di fine marzo ed oggi la variante Delta del Covid che blocca tre porti cinesi con migliaia di container che non possono partire) allungando i tempi consegna. Scarseggiano materie prime necessarie per la produzione di beni che è cresciuta a seguito dell’emergenza sanitaria.

“Quello che ci preoccupa di più di una fase di super inflazione -afferma Felici– è l’impatto ‘negativo’ che può avere sulla positività di alcuni segnali congiunturali che stavano contraddistinguendo la fase economica dei primi mesi del 2021.”

“Quanto dureranno queste fiammate di prezzi e quanto incideranno sull’aumento dell’inflazione non è prevedibile oggi -sostiene Enzo Tanino, Presidente Confartigianato edilizia Piemonte– ma è invece facile prevedere un aumento per il consumatore dei prezzi dei beni di più largo consumo a partire dal prossimo autunno. Inoltre c’è un ‘problema edilizia’ che Confartigianato Imprese ha sottoposto al Governo: l’aumento senza precedenti dei costi delle materie per il settore con la conseguente difficoltà di approvvigionamento, rischia di bloccare tanti cantieri, compresi quelli del 110%, con gravi ripercussioni economiche, sociali e sull’attuazione del Pnrr.”

“Chiediamo pertanto -conclude Felici– un intervento urgente e risolutivo da parte del Governo a tutela delle imprese coinvolte dal vistoso rincaro delle materie prime. Leggiamo a mezzo stampa che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile sta preparando un testo che dovrebbe prevedere una compensazione in caso di incrementi attorno al 10% degli approvvigionamenti. Chiediamo quindi che queste misure siano immediate per non vanificare i primi segnali di ripresa.”

 




Confartigianato imprese Cuneo: limitazioni per l’accesso al pubblico

A seguito dell’estensione a tutto il territorio italiano dell’emergenza Coronavirus, preghiamo tutti gli Associati di non recarsi presso gli uffici di Confartigianato Cuneo ma di contattarci tramite mail o telefonicamente.

Confermiamo l’apertura dei nostri uffici nei consueti orari lavorativi solo per emergenze e previo appuntamento telefonico.

confartcn@confartcn.com  –  tel. 0171 451111



Vademecum della Questura di Cuneo

In seguito all’entrata in vigore delle nuove misure finalizzate al contenimento dei contagi da Covid-19, la Questura di Cuneo ha preparato un Vademecum con alcuni chiarimenti sul Dpcm del 9 marzo 2020.

Scarica il Vademecum



Le regole per gli spostamenti
istruzioni del ministero degli interni

Posso muovermi in Italia? Posso utilizzare i mezzi di trasporto pubblico? Che succede a chi non rispetta le limitazioni?

Il Ministero degli Interni ha risposto alle domande più frequenti su spostamenti e limitazioni:

Scarica le regole per gli spostamenti


Sostegno delle imprese

Possibile una “cassa integrazione”
per i tuoi dipendenti

In questo momento di forte emergenza sanitaria anche l’Artigianato prevede una forma di “cassa integrazione” per dare una mano alle aziende con dipendenti, attraverso F.S.B.A., il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.

Il Fondo si rivolge a tutte le imprese artigiane, aderenti a EBNA/FSBA, che abbiano personale dipendente.

F.S.B.A. eroga trattamenti di integrazione salariale in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, connesse alle sospensioni dell’attività aziendale determinate da Coronavirus.

Si tratta di fatto di una sorta di “cassa integrazione” rivolta ai dipendenti delle imprese artigiane aderenti.

Per usufruire del Fondo è necessario siglare un Accordo di carattere transitorio, per la durata dell’emergenza, con il supporto di Confartigianato Cuneo.

Per saperne di più non esitare a rivolgerti a Confartigianato Imprese Cuneo – Area Sindacale Contrattuale Lavoro (tel. 0171/45.11.11) – Rif. Martina e Laura oppure in tutti i nostri Uffici di Zona.

 


Sul nostro sito internet abbiamo attivato una pagina (in continuo aggiornamento) dove riporteremo informative su provvedimenti e misure per imprese e lavoratori connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19




Torino. Al via Terra Madre Salone del Gusto 2020

Terra Madre Salone del Gusto 2020 comincia giovedì 8 ottobre, e non sarà come le altre edizioni. Il motivo? Difficile trovarne uno soltanto: le novità, infatti, sono moltissime.

Durerà sei mesi e non più i classici 5 giorni – dall’8 ottobre ad aprile 2021, quando a Torino si celebrerà il Congresso Internazionale di Slow Food -, si svolgerà in tutto il mondo con centinaia di eventi organizzati dalla rete Slow Food, e sbarca on line. Ma andiamo con ordine.

«Abbiamo fatto una vera rivoluzione: la pandemia di Covid-19 ci ha stimolato a organizzare un evento diverso» ha raccontato Carla Coccolo, responsabile degli eventi Slow Food, presentando il programma ufficiale in conferenza stampa a Torino. «Abbiamo pensato a un format che coniughi eventi on line e in presenza, iniziative che portino il pubblico a incontrare direttamente i produttori nei loro luoghi di lavoro o assistere comodamente da casa a convegni con studiosi di tutto il mondo o, ancora, imparare i segreti per la preparazione di una focaccia o del sidro».

Come abbiamo detto più volte in questi mesi di realizzazione dell’evento: se tutto il mondo non può venire a Torino e in Piemonte per Terra Madre, allora porteremo Torino e il Piemonte in tutto il mondo, con le attività organizzate dalle persone che ci avrebbero raggiunto in questi giorni. «Tutto questo fa sì che non ci sia più un unico luogo di svolgimento dell’evento, bensì un unico punto di riferimento digitale: tutto questo articolato e ricchissimo programma, che unirà i contenuti web e le iniziative in presenza, è la piattaforma» ha proseguito Coccolo.

 

Terra Madre Salone del Gusto è la manifestazione più importante dedicata al cibo buono, pulito e giusto, organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

In apertura di conferenza stampa l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha dichiarato: «Tra le tantissime iniziative proposte ne sottolineo una in particolare, che ritengo molto significativa. L’Arca del Gusto entra nella scuola, un modo per avvicinare i nostri giovani al mondo del cibo, aiutandoli ad esplorare i grandi temi di Slow Food e farli diventare i futuri ambasciatori per la difesa della biodiversità. Su questa scia come Regione Piemonte sosterremo sempre di più le nostre scuole agrarie e alberghiere perché confermino nella loro didattica questo principio importante».

«Manifestazioni come Terra Madre Salone del Gusto sono il miglior strumento di promozione di un territorio – ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo -. Sarà una edizione diversa dal solito come diverso è il periodo che stiamo vivendo, ma ciò che desideriamo trasmettere è che il Piemonte è in salute ed è pronto con tutte le sue eccellenze, i suoi prodotti, il suo cibo, la sua storia e la sua cultura ad accogliere tutti,  turisti per primi, con professionalità e sicurezza».

«La sfida delle Città, in questo particolare momento, è esplorare nuovi format usando innovazione e digitale. – sottolinea l’assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Terra Madre Salone del Gusto è un’ottima occasione per dimostrare come un evento con una tradizione fisica possa essere accelerato da queste due forti spinte che hanno permesso alla Città di reagire in maniera unita e propositiva all’emergenza Covid. È sicuramente un’occasione importante per allungare il ciclo di questa rassegna propagandola, con l’aiuto del virtuale, nel tempo».

Per raggiungere il maggior numero possibile di persone nel mondo, i contenuti della piattaforma sono gratuiti, accessibili a chiunque e sottotitolati in inglese e in italiano. Chi vorrà sostenere le attività di Terra Madre, e soprattutto i progetti che Slow Food porta avanti giorno dopo giorno in ogni angolo del pianeta, può aderire alla raccolta fondi Agire insieme per il bene comune.

On line, infatti, saranno trasmesse le Conferenze, i Food Talk, i forum della rete e tanti altri format innovativi ideati per questa edizione e riassunti dal tema Our Food, Our Planet, Our Future.

Si parte giovedì 8 ottobre alle 12 con gli interventi video del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, della vicepresidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), Marie Haga, e del presidente di Slow Food, Carlo Petrini. Nel pomeriggio di giovedì, alle 17, entreremo nel vivo dei lavori con la conferenza inaugurale, intitolata Nuove geografie e futuri possibili, a cui prendono parte Franco Farinelli, già professore ordinario di Geografia all’Università di Bologna e docente presso le Università di Ginevra, Los Angeles, Berkeley, e alla Sorbona di Parigi, Paul Collier, direttore del centro di ricerca economica londinese International Growth Centre (IGC), e Virginie Raisson, analista in relazioni internazionali e direttrice del centro studi francese Lépac.

Perché cominciare con una conferenza in cui si discute di come superare i confini nazionali e unire i popoli a partire dall’ecosistema in cui vivono? La risposta è semplice: perché Terra Madre vuole offrire chiavi di lettura di quanto sta accadendo nel mondo e rappresentare l’occasione per ragionare su come assicurare un futuro migliore al pianeta e a chi lo vive. Secondo Slow Food l’unica strada percorribile per garantire a tutti un cibo buono, pulito, sano e giusto è proteggere la biodiversità in tutte le sue accezioni: dal livello invisibile dei batteri a quello delle specie, dei saperi e delle culture.

«Abbiamo la responsabilità di informarci, di conoscere, e il potere di impegnarci per salvare la biodiversità, proteggere la bellezza, difendere l’acqua e l’aria pulita, assicurare il benessere e la salute» ha spiegato Serena Milano, responsabile dei progetti Slow Food sulla biodiversità. A Terra Madre Salone del Gusto 2020 si parlerà di questo, di come rigenerare la fertilità del terreno, consapevoli che possiamo cambiare il clima anche stando seduti al tavolo di un ristorante. «Il mondo è interconnesso e i rapporti di causa-effetto spesso sfuggono ai nostri occhi» ha proseguito Serena Milano. «Lo spiega bene Larissa Bombardi, la protagonista del Food Talk del prossimo 11 ottobre. La docente sudamericana racconta di come il Brasile consumi il 25% dei pesticidi di tutto il mondo, spargendoli in particolare sulle enormi piantagioni di soia e mais, colture destinate a diventare mangimi per animali (i cui prodotti, poi, finiscono anche sulle nostre tavole) e che richiedono così tanta terra da costringere a deforestare larghe porzioni di Amazzonia». E questo è solo uno degli appuntamenti in programma dall’8 al 12 ottobre che arricchiscono il programma Digital della piattaforma.

Tantissimi eventi in tutto il mondo

Nonostante le difficoltà dovute alla crisi sanitaria vissuta quest’anno, non rinunceremo a incontrarci di persona: Terra Madre ha un ricco calendario di eventi. Quest’anno, come detto, l’appuntamento non è soltanto a Torino, come vuole la tradizione, ma in tutto il mondo. La 13esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, infatti, toccherà 160 Paesi del mondo, quelli in cui è attiva la rete Slow Food, che sta organizzando centinaia di iniziative a livello locale.

 

A Torino e in Piemonte

 

Un’edizione diffusa, quella del 2020,  in cui Torino e il Piemonte sono come sempre al centro: è qui che, nel 1996, è cominciato il viaggio del Salone del Gusto, ed è da qui che simbolicamente comincia anche l’edizione di quest’anno, con una serie di eventi in programma tra l’8 e il 12 ottobre: un kick-off ricco di appuntamenti, tra cene, degustazioni, incontri e conferenze, che fanno da antipasto agli oltre 200 eventi che nell’arco dei sei mesi di Terra Madre Salone del Gusto animeranno la regione e il capoluogo.

Il programma del kick-off (8-12 ottobre 2020)

Nei cinque giorni inaugurali, tra l’8 e il 12 ottobre, Torino e il Piemonte si popolano di eventi. Si parte l’8 ottobre alle 9.30, alle Ogr, dove si svolgerà il convegno inaugurale dal titolo Le sfide per ripartire: il modello Piemonte. Biodiversità, enogastronomia, accoglienza turistica: alla ricerca della sostenibilità buona pulita e giusta. Interverranno Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Chiara Appendino, sindaca della Città di Torino, Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino, Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, e naturalmente Carlo Petrini, presidente di Slow Food.

L’11 ottobre, presso Nuvola Lavazza, è poi in calendario la conferenza dal titolo Sistemi territoriali per contrastare la povertà alimentare in tempo di Covid-19: Uno sguardo al futuro. Voluta da Fondazione Compagnia di San Paolo e Slow Food, e realizzata in collaborazione con Fondazione Cariplo, la Città di Torino, la Città di Genova e la Città di Milano, sarà l’occasione per riflettere sulle lezioni impartite dalla crisi sanitaria della scorsa primavera e immaginare nuovi modelli con cui affrontare la povertà alimentare, innescando sistemi virtuosi di ridistribuzione di eccedenze e donazioni, di solidarietà, di prossimità e di emersione anche di altre forme della povertà.

Conferenze, presentazioni (da segnalare quella dell’ultimo libro di Carlo Petrini, Terrafutura. Dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale, in calendario il 9 ottobre alle Ogr), convegni, ma anche cene e degustazioni: presso Eataly Lingotto Torino, sono in programma i primi quattro Appuntamenti a Tavola, le tradizionali cene organizzate nel quadro di Terra Madre e che vedono in cucina grandi chef, alcuni membri dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food e altri stellati. Sempre nei giorni del kick-off, Eataly ospiterà anche i primi Laboratori del Gusto, le classiche degustazioni di Terra Madre. Una novità importante: alle degustazioni di quest’anno, per la prima volta, si potrà partecipare anche a distanza, comodamente da casa propria, acquistando e ricevendo a casa i kit dei prodotti scelti. I kit degustazione sono prenotabili fino al 3 ottobre, mentre ci si può assicurare un posto a tavola per gli eventi in presenza fino al 7 ottobre. Bella anche la serie di appuntamenti dedicati al caffè e ospitati, ovviamente, alla Nuvola Lavazza.

Non solo: visite guidate nelle aziende dei Presìdi Slow Food, Mercati della Terra, proiezioni cinematografiche, concerti, degustazioni con i Maestri del Gusto di Torino e provincia, iniziative nei musei e tour enogastronomici con i consigli di Slow Food. Ce n’è per tutti i gusti!

In Italia

 

Tra gli appuntamenti diffusi in tutta la penisola, nel corso dei sei mesi, spicca quello in programma a Bergamo il 23 e il 24 ottobre: Slow Food Italia, con il Comune di Bergamo e il Comune di Milano, organizza un incontro tra le città italiane firmatarie del Milan Urban Food Policy Pact. Sarà una preziosa occasione per confrontarsi su come nutrire le città senza intaccare tutte le risorse del pianeta.

Da non perdere, poi, la prima edizione di Terramare, a Napoli tra il 12 e il 15 novembre. Quattro giorni per scoprire le eccellenze di un territorio capace di esprimere al meglio sia i prodotti del mare sia quelli della terra: in programma incontri sul mondo dell’agroalimentare campano, una mostra-mercato con circa cento banchetti di legumi, pescato a miglio zero, grano e suoi derivati e tante eccellenze campane, tra cui i Presìdi Slow Food.

A proposito di Presìdi, come non citare Presìdi Aperti, la festa per i 20 anni dall’avvio del progetto con cui Slow Food promuove la biodiversità e tutela le produzioni tradizionali che fanno bene alla terra. L’evento si terrà in tutta Italia, domenica 18 ottobre, quando i produttori apriranno le porte delle loro aziende e dei loro laboratori di trasformazione per far vivere ai visitatori un pezzo della loro quotidianità, assaggiare i prodotti e conoscere le storie dei custodi della biodiversità. Sabato 17, nel capoluogo piemontese e in streaming sulla piattaforma, è in programma anche una conferenza presso Nuvola Lavazza, durante la quale sveleremo i nostri progetti per il futuro.

Nel mondo

Da Terra Madre Brasile, dal 17 al 22 novembre, all’Uganda, dove il prossimo 27 novembre è in programma Food Wise 2020, passando per Terra Madre Philippines, in tutto il mondo si discuterà di sovranità alimentare, di agricoltura rigenerativa per i suoli, di come combattere il cambiamento climatico, di educazione al cibo e sicurezza alimentare. Tutti temi per i quali Slow Food si impegna da oltre trent’anni. Sono già decine gli appuntamenti in programma: scopri i primi qui!

 

L’e-commerce e le opportunità per le aziende

Il Mercato dei produttori italiani e internazionali è sempre stato il cuore di Terra Madre, ma la pandemia ha annullato questa e altre occasioni di vendita diretta e visibilità per i cibi buoni, puliti e giusti in tutto il mondo. Come fare dunque a sostenerli anche in questa situazione? Ospitando il Mercato sulla piattaforma con vere e proprie vetrine virtuali, ricche di contenuti testuali, video e fotografici, oltre ai contatti diretti degli espositori, e con un e-commerce, attivo da ottobre e disponibile per tutti i sei mesi, grazie al quale i produttori possono commercializzare una selezione dei loro prodotti in Italia e all’estero. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Camera di commercio di Torino e a Unioncamere Piemonte, quest’anno diventa ancora più prezioso il B2B, un’area digitale in cui buyer e agenti di commercio possono conoscere gli espositori di Terra Madre per finalizzare accordi di business. Ma non è tutto! Un sistema digitale, realizzato con il sostegno di In.HR e SCAI Comunicazione, permetterà di organizzare on line gli incontri one to one tra gli espositori e i cuochi della rete Slow Food, negozianti specializzati e agenti della Gdo.

A raccontare i format di Terra Madre Salone del Gusto hanno contribuito i protagonisti di alcuni eventi in programma: Cesare Battisti, ristorante Ratanà di Milano che ha raccontato l’esperienza degli Appuntamenti a Tavola; Aurora Cavallo, aka cooker girl, per i nuovi format digitali; Carlo Masseroni, del Presidio Slow Food della cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto (No), in rappresentanza degli espositori presenti sul marketplace e Carlo Vergnano, sindaco del Comune di Cambiano (To), che ha svelato la staffetta che coinvolge tutte le Città di Terra Madre.

L’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto, un evento organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, è possibile grazie al sostegno delle aziende che credono nel progetto. Tra tutte citiamo i Platinum partner: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy; i Gold partner: Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA e Turismo Torino e Provincia.




Non solo nel nostro giardino! Petizione di Confagricoltura Piemonte su change.org

In Piemonte ci sono già 3 siti dove hanno sede 4 impianti rappresentativi di tutto il ciclo del combustibile nucleare: impianto ex FN-SO.G.I.N. di Bosco Marengo, impianto EUREX-SO.G.I.N. di Saluggia, Deposito Avogadro di Saluggia e Centrale Nucleare “E. Fermi” – SO.G.I.N. di Trino.

Per Confagricoltura Piemonte è opportuno che per nuovi siti di stoccaggio di scorie nucleari si guardi altrove. Non si tratta di una chiusura pregiudiziale, ma oggettiva, per cui ci sentiamo pienamente legittimati a dire: non solo nel nostro giardino! Non possiamo pensare di tutelare l’agricoltura di qualità e la memoria del paesaggio trasformando il nostro territorio in area vocata allo smaltimento di scorie nucleari. Sostieni le ragioni dell’ambiente, dell’agricoltura e della salute, firma anche tu su change.org      firma la petizione




CCIAA Novara: webinar “Le nuove configurazioni dell’ufficio estero”

Nell’ambito del Progetto SEI – Sostegno all’Export dell’Italia – l’Azienda Speciale E.V.A.E.T., in collaborazione con Promos Italia e NIBI, organizza un webinar dedicato alle “Nuove configurazioni per l’ufficio estero: nuovi strumenti e nuove figure professionali fuori e dentro dell’azienda” che si terrà lunedì 4 maggio dalle ore 9:30 alle ore 13:30.
Il webinar illustra il metodo per scegliere il modello organizzativo più adatto, costruire e mantenere organizzazioni per l’export e commenta alcune delle più recenti innovazioni, senza tralasciare i consigli pratici su come identificare, selezionare, reclutare, formare, mantenere e contrattualizzare le varie figure professionali coinvolte.
Programma:
• Leggere i processi di internazionalizzazione: dal check up al business plan, gli impatti sull’organizzazione
• Le figure principali e come stanno cambiando: backoffice, corrispondente estero, junior export manager, export manager, Temporary Export Manager, TREM, LEM
• Valutare le figure professionali dell’export
• Quale struttura per ogni scelta strategica, vantaggi e svantaggi, costi fissi e variabili, problematiche di riservatezza, investimento sulla conoscenza e protezione dei segreti commerciali
• Modelli organizzativi innovativi, figure professionali tra internazionalizzazione e digitalizzazione
• Costruire un sistema di aggiornamento, motivazione e incentivazione per l’ufficio estero
• Opportunità di contrattualizzazione per le figure esterne
• Il sistema informativo per l’ufficio estero: tutte le app per knowledge management, CRM, comunicazione interna
Interverrà Rita Bonucchi, docente NIBI in strategia e marketing internazionale. Consulente di marketing internazionale, digital marketing e marketing per la cultura e il territorio. Amministratore di Bonucchi e associati srl. Cofounder Tiger Project Malaysia.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE: la partecipazione è gratuita con priorità per le imprese della provincia di Novara, per iscriversi occorre registrarsi al link sottostante e compilare i campi richiesti. Riceverete una email con l’indirizzo web cui collegarsi in prossimità dell’orario di svolgimento del webinar.
CLICCA QUI PER REGISTRARTI



Consiglio regionale: Video sportello, un nuovo servizio dell’Urp

Sempre vicini al cittadino, anche a distanza. Il Consiglio regionale ha attivato il video sportello, una nuova modalità per entrare in contatto con l’Ufficio relazioni con il pubblico senza spostarsi da casa, attraverso una videochiamata.

In pratica, a seguito di e-mail o di telefonata da parte del cittadino, l’operatore dell’Urp segnala questa possibilità di interazione e –  in caso di adesione – fornisce via mail il link alla stanza virtuale dove è possibile incontrarsi online. Un’opportunità in più per ottenere informazioni e assistenza dagli operatori dell’Urp guardandosi negli occhi, anche se da remoto. La videochiamata sarà registrata nel rispetto della normativa sulla privacy e, al termine, è prevista un’intervista anonima di gradimento del servizio.

Il video sportello è attivo a partire dal 1° febbraio nei seguenti giorni e orari: lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12 e martedì e giovedì dalle 14 alle 15.30. Il servizio può essere richiesto contattando l’Urp al numero verde 800 81 11 83, oppure allo 011/575744, 011/5757026 e,  in alternativa, scrivendo all’indirizzo e-mail

Dopo una fase sperimentale di tre mesi si valuterà l’efficacia del video sportello, con l’intenzione di renderlo un’opzione di contatto permanente con l’Urp, in aggiunta agli altri canali di comunicazione




Manutenzione ordinaria dei percorsi escursionistici, entro il 10 giugno le domande per partecipare al bando

La Città Metropolitana di Torino ha pubblicato sul proprio portale Internet il bando 2021 per la concessione di contributi alle associazioni per interventi di manutenzione ordinaria del patrimonio escursionistico. È in corso la fase di ricezione, esame e istruttoria delle domande, per la selezione dei progetti e delle spese ammissibili all’erogazione dei contributi.

Potranno presentare la domanda di partecipazione al bando entro il 10 giugno le associazioni, i comitati formalmente costituiti, le sezioni del CAI e altri soggetti no profit con personalità giuridica, che abbiano sede o che svolgano la loro attività nei settori di rete escursionistica interessati dal programma di intervento.

QUALI INTERVENTI SARANNO FINANZIABILI

Il bando ha l’obiettivo di sostenere i programmi di interventi di manutenzione ordinaria sulla rete escursionistica locale da realizzarsi nel corso del 2021. La Città Metropolitana di Torino promuove la programmazione degli interventi sul patrimonio escursionistico in ciascun territorio, attraverso la concertazione delle azioni tra tutti gli attori a vario titolo impegnati nella gestione della rete escursionistica.

Il bando ha una dotazione complessiva di 25.000 euro ed è suddiviso in due sezioni, dedicate la prima ai programmi di intervento di ampiezza superiore ai 10 Km (con una dotazione di 20.000 euro) e la seconda ai programmi di ampiezza compresa tra 2 e 10 Km (dotazione di 5.000 euro). Ogni soggetto può partecipare ad una sola sezione. Il contributo massimo concedibile per ogni programma di intervento sarà 4.000 euro per la sezione 1 e 1000 euro per la sezione 2. Il contributo potrà coprire il 90% delle spese rendicontate e sarà determinato forfettariamente in 100 Euro per ogni chilometro di percorso escursionistico oggetto di manutenzione.

I contributi andranno a sostenere gli interventi su percorsi inclusi nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico appartenenti ad itinerari registrati, i percorsi inclusi nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico appartenenti ad itinerari in corso di registrazione (purché sia già avvenuta la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra tutti gli Enti interessati e sia stata conclusa con esito positivo la fase di pubblicità), i percorsi inclusi nel Catasto Regionale del patrimonio escursionistico non ricadenti nelle due fattispecie precedenti.

Il bando fissa alcuni requisiti in termini di concertazione locale, indicando la necessità di definire l’ambito territoriale interessato dai rispettivi programmi manutentivi, concordare l’elenco complessivo dei percorsi e degli itinerari escursionistici da sottoporre a manutenzione ordinaria nel 2021 individuando i soggetti attuatori per ciascuno di essi, concordare i percorsi da inserire nel programma manutentivo da candidare a finanziamento sul bando 2021, concordare tempi e modi per il monitoraggio e l’aggiornamento ricorrente del programma concordato.

La tipologia degli interventi ammissibili ai fini della concessione dei contributi riguarda esclusivamente la manutenzione ordinaria: contenimento e/o rimozione della vegetazione erbacea e arbustiva infestante, rimozione degli alberi schiantati sui sentieri, ripristino della segnaletica orizzontale di continuità (tacche e segnavia), riparazione e messa a norma della segnaletica verticale, risistemazione del piano di calpestìo, ripristino o realizzazione di piccoli manufatti per la regimazione delle acque piovane, ripristino di guadi e passerelle per l’attraversamento di corsi d’acqua.

Le spese ammissibili e rendicontabili sono innanzitutto quelle per l’acquisto di materiali di consumo: vernici, pennelli, mascherine, carburanti, lubrificanti, paleria, tavolame, graffe, chiodi, viti, profilati metallici, ecc. Ammissibili anche le spese per il noleggio di attrezzature come motoseghe, decespugliatori e tosasiepi, l’acquisto di piccoli utensili, di cartelli segnaletici che siano conformi alle disposizioni della Regione Piemonte, di dispositivi di protezione individuale, compresi quelli previsti per il contenimento del Covid-19. Sono anche ammissibili le spese di assicurazione, trasporto, vitto e alloggio dei volontari.

CHI PUÒ PRESENTARE LE DOMANDE, QUANDO E COME

I soggetti interessati devono presentare domanda di contributo, corredata della documentazione prevista, alla Città Metropolitana di Torino-Direzione Sviluppo Rurale e Montano, corso Inghilterra 7, 10138 Torino entro e non oltre il 10giugno mediante posta elettronica certificata PEC all’indirizzo protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it e per conoscenza all’indirizzo rete.sentieristica@cittametropolitana.torino.it

Possono essere presentate una domanda singola per un programma di intervento con un beneficiario o una domanda collegata per un programma di intervento con un massimo di tre beneficiari. In questo secondo caso i beneficiari collegati devono allegare alla loro domanda un unico programma di intervento, indicando l’attribuzione di ciascun intervento e producendo una dichiarazione di collegamento sottoscritta da tutti i beneficiari.

Una commissione di valutazione esaminerà le domande pervenute attribuendo a ciascun intervento previsto dal programma un punteggio in base ad una serie di criteri.
Si terrà conto del fatto che i percorsi siano appartenenti ad
itinerari registrati di cui la Città Metropolitana è ente capofila del protocollo d’intesa per la registrazione e valorizzazione, oppure che appartengano ad uno o a nessuno degli altri itinerari registrati.

I programmi dovranno essere realizzati nel corso dell’anno 2021 e rendicontati entro e non oltre il 30 novembre. Sono ammesse varianti al programma di intervento in corso di realizzazione, per comprovate cause di forza maggiore, purché non determinino una diminuzione del punteggio sulla base del quale è stata determinata la posizione del programma in graduatoria. Ogni variante dovrà essere preventivamente autorizzata dalla Direzione Sviluppo rurale e montano della Città Metropolitana.

Una volta completati gli interventi, i beneficiari dovranno inviare all’indirizzo e-mail rete.sentieristica@cittametropolitana.torino.it un prospetto di rendicontazione degli interventi, con l’elenco dei percorsi sui quali sono stati eseguiti e la documentazione fotografica (massimo 5 fotografie per percorso) in formato .jpg.

La modulistica e la documentazione informativa sono scaricabili nel portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina