Il packaging in primo piano alla Camera dei Deputati: approfondendo le opportunità e le sfide

Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine per il Confezionamento) è stata invitata dall’On. Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, a presentare il white paper “Flowpack: il massimo con il minimo”. Si è svolta quindi questa mattina l’iniziativa “Gli imballaggi flessibili in equilibrio tra protezione e sostenibilità” presso la Camera dei Deputati a Roma. Si tratta della prima occasione in cui vi è la possibilità di raccontare il ruolo dell’imballaggio flessibile in termini di sostenibilità, protezione del consumatore e imbatto ambientale, a partire dal withe paper “Flowpack: il massimo con il minimo”, a cura della prof.ssa Beatrice Lerma, della dott.ssa Doriana Dal Palù e della dott.ssa Ottavia Burello del Politecnico di Torino.

In occasione dell’evento, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “Le nuove sfide del packaging flessibile” che ha visto dialogare il Presidente Ucima Riccardo Cavanna con Alberto Palaveri Presidente (Giflex-Gruppo Imballaggio Flessibile) e Antonio Feola, Responsabile Sostenibilità e Materie Prime Unione Italiana Food.

“Le sfide delle varie transizioni in atto ci pongono davanti dei rischi ma anche delle importanti opportunità, che la politica deve saper intercettare e gestire a beneficio del sistema Paese, per cittadini, famiglie e imprese. Quello della sostenibilità è un tema che sposa non solo la tutela dell’ambiente ma anche il rispetto delle specificità economiche dell’Italia, che anche in questo ambito sono eccellenze internazionali. Il packaging flessibile con il flowpack in prima fila dimostra come sia possibile perseguire alta protezione per il consumatore con un basso impatto ambientale, facendo al contempo crescere una filiera leader nel comparto innovazione. Bisogna essere sempre un passo avanti agli eventi e non rincorrerli. Questo è nel DNA del nostro Paese, nella storia di ingegno e creatività che ci contraddistingue. L’economia circolare è un’altra eccellenza del Made in Italy, capace di fare della sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale la propria cifra distintiva”. Così Alberto Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, interviene durante il confronto.




Imprese: 32mila in più tra aprile e giugno

Sembra avviarsi verso una normalizzazione il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si è attestato a 32.406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio – come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50.197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021).

E’ quanto emerge in sintesi dall’analisi trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e disponibile all’indirizzo www.infocamere.it/Movimprese.

IL BILANCIO DEI TERRITORI
Il Mezzogiorno mette a segno l’incremento assoluto e relativo più consistente del trimestre, con un saldo di 11.542 imprese in più, seguito da Nord-Ovest (+8.438), dal Centro (+6.582) e dal Nord-Est (+5.844).
A livello regionale è la Lombardia a registrare la maggior crescita di imprese (+5.802), seguita dal Lazio (+4.226) e dalla Campania (+2.825). In termini relativi, sono 8 le regioni che registrano un tasso di crescita trimestrale superiore alla media nazionale (+0,55%): Sardegna (+0,82%), Lazio (+0,69%), Puglia (+0,66%), Valle d’Aosta (+0,64%), Trentino Alto Adige (+0,63%), Lombardia (+0,61%), Emilia Romagna (+0,59%) e Sicilia (+0,58%).

IL BILANCIO DEI SETTORI
Le Costruzioni mantengono un ritmo di crescita sostenuto anche in questo trimestre con 8.548 imprese in più e una variazione dell’1,02%. La ripresa del settore turistico a ridosso della pausa estiva è accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle Attività di alloggio e ristorazione (+4.026 la variazione assoluta, +0,88% quella percentuale). Anche le Attività professionali, scientifiche e tecniche mettono a segno nel trimestre un incremento cospicuo di 3.712 unità, pari al +1,59% in termini percentuali. Quest’ultimo settore mostra la variazione percentuale più consistente, seguito dall’Istruzione (+1,24%) e dalle Attività artistiche sportive e di intrattenimento (+1,15%).

 




L’Inail finanzia otto nuovi ospedali in Piemonte

Il nuovo Dpcm sugli investimenti dell’Inail accoglie tutte le richieste della Regione Piemonte nell’ambito dell’edilizia sanitaria: comprende infatti sei nuovi ospedali, più la conferma per due già in programma, per un investimento complessivo di 1 miliardo e 642 milioni di euro.

Nel documento vengono confermati 202 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale dell’Asl TO5 e 155 milioni per quello dell’Asl VCO. I piani di investimento immobiliare dell’Inail comprendono invece per la prima volta i nuovi ospedali dell’Asl Città di Torino (185 milioni), dell’Asl TO4 ambito eporediese (140 milioni), del Sant’Andrea di Vercelli (155 milioni), di Savigliano (195 milioni), dell’azienda ospedaliera di Alessandria (300 milioni) e dell’azienda ospedaliera di Cuneo (310 milioni). La realizzazione sarà a totale carico dell’istituto, fermo restando che a questi progetti si aggiungeranno quelli finanziati dal Fondo sanitario nazionale, sui quali si sta contestualmente lavorando.

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi non nasconde la sua soddisfazione per “un risultato di quasi due anni di intenso lavoro con i vertici dell’Inail e del Ministero. Gli investimenti dell’Inail avvalorano la bontà del nostro piano di edilizia sanitaria e ci consentiranno di procedere con celerità nella realizzazione di nuovi ospedali che sono di vitale importanza per la sanità piemontese. Abbiamo infatti bisogno di strutture nuove, tecnologiche e con spazi adeguati, capaci di rispondere alle esigenze emergenti, mentre il patrimonio immobiliare della sanità piemontese è tra i più vetusti d’Italia. Questi nuovi cantieri, insieme a quelli del Parco della Salute di Torino e della Città della Salute di Novara di imminente apertura, rappresentano il più consistente investimento di edilizia sanitaria mai effettuato in Piemonte”.




USA – Cina: vigilare sulle dinamiche dei flussi commerciali

Dovremo esaminare con grande attenzione i contenuti del nuovo accordo tra Stati Uniti e Cina. Dalle anticipazioni che sono state diffuse, l’intesa potrebbe alterare i flussi e le dinamiche del mercato delle commodities agroalimentari a livello mondiale.

Lo ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito dell’annuncio della Casa Bianca relativo alla firma, il 15 gennaio, della cosiddetta “fase uno” dell’accordo tra Stati Uniti e Cina.

Da parte statunitense è stato indicato che le autorità di Pechino hanno assunto l’impegno a far salire almeno fino a 40 miliardi di dollari in due anni le importazioni di prodotti agroalimentari dagli Usa.

“In pratica, le importazioni della Cina dovrebbero raddoppiare in valore rispetto ai livelli in essere fino all’avvio del contenzioso commerciale – ha sottolineato Giansanti – L’aumento andrebbe a scapito degli altri principali fornitori del mercato cinese: Unione europea, Australia, Argentina e Nuova Zelanda. Da parte nostra, invitiamo la Commissione Ue a valutare se la nuova intesa tra Stati Uniti e Cina rispetta in pieno le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) in materia di libera concorrenza”.

Confagricoltura ricorda, in particolare, le recenti vicende che hanno caratterizzato il commercio internazionale della soia.

A seguito del crollo delle esportazioni verso la Cina, gli Stati Uniti sono diventati il primo fornitore di soia del mercato europeo con un’incidenza di oltre il 70% sul totale delle importazioni. La percentuale risulta più che raddoppiata rispetto alla situazione in essere alla metà del 2018.

“Questa situazione è destinata a cambiare – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura – a seguito della nuova intesa tra Stati Uniti e Cina e la prevedibile ripresa delle esportazioni di soia statunitense verso il mercato cinese. Fino all’avvio del contenzioso commerciale, il 60% delle esportazioni complessive di soia degli Usa era destinato alla Cina”.

“Dovremo verificare con attenzione gli effetti sui prezzi della rotazione dei flussi commerciali, che sembra prossima. Inoltre, a livello europeo, occorre varare un piano straordinario per l’aumento della produzione di cereali e proteine vegetali, al fine di ridurre la dipendenza dalle importazioni dai Paesi terzi”.

Confagricoltura segnala, infine, che le importazioni cinesi di soia prodotta negli Usa sono già in ripresa. Lo scorso mese di novembre, stando ai dati del ministero dell’agricoltura di Pechino, gli acquisti sono ammontati a 2,6 milioni di tonnellate: il quantitativo mensile più elevato dall’inizio del 2018.




CCIAA Torino: 2021 riparte la palestra digitale

Per chi vuole aggiornarsi, per chi è in cerca di lavoro, per chi vuole introdurre in azienda nuove soluzioni: la Camera di commercio di Torino offre da gennaio fino all’estate una serie di appuntamenti formativi gratuiti, una vera e propria palestra, con lezioni programmate ogni 15 giorni in pausa pranzo, per “allenarsi” ad utilizzare le nuove tecnologie e migliorare le proprie competenze su internet.

I corsi, in modalità webinar, sono aperti a tutti, imprenditori, dipendenti, collaboratori, lavoratori e privati.

 

Si tratta di una modalità formativa molto efficace: incontri veloci ed estremamente pratici, con esempi concreti subito applicabili – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Nel 2020 hanno partecipato ai webinar organizzati dal nostro Punto Impresa Digitale oltre 2.600 persone e il grado di soddisfazione si è sempre rivelato molto alto. Chi si mette in gioco sulle nuove tecnologie può applicare immediatamente i consigli e le soluzioni proposte, trovando nuovi sbocchi per la propria attività o migliorando le proprie competenze e il proprio curriculum”.

 

Si parte on line il 13 gennaio e si prosegue fino all’estate con una serie di appuntamenti che affronteranno i temi di maggiore interesse: i social network, le vendite on line, le sponsorizzazione e gli adv, il posizionamento sui motori di ricerca, e così via.

 

La formazione proposta si inserisce nel progetto Eccellenze in Digitale realizzato da Unioncamere nazionale e supportato da Google, con l’obiettivo di aiutare le imprese italiane a far crescere le competenze dei propri lavoratori. In questo periodo di incertezza e di prolungata emergenza, le opportunità formative rivestono un’importanza ancora maggiore: consentono infatti di sperimentare o consolidare nuovi sbocchi di vendita on line, di impiegare al meglio il tempo in caso di forzate chiusure o di rallentamento dell’attività e in generale di porre le basi per un’immediata ripartenza appena possibile.

 

Tutte le informazioni sul progetto Eccellenze in digitale sono disponibili sul sito della Camera di commercio Per conoscere le storie delle imprese che hanno già seguito la formazione e che testimoniano la loro positiva esperienza basta seguire sui social l’hashtag #faccedainnovazione o andare sul sito

 

 




Giustizia: al via la richiesta di sei referendum abrogativi

A maggioranza assoluta e a scrutinio segreto il Consiglio regionale ha approvato nella seduta odierna sei proposte di deliberazione per presentare la richiesta di altrettanti referendum abrogativi sui temi della giustizia.

I documenti, illustrati in Aula dal primo firmatario Alberto Preioni(Lega) riguardano, in particolare, i seguenti temi: legge Severino, abusi sulla custodia cautelare, separazione della carriera dei magistrati, valutazione dei magistrati, responsabilità diretta dei magistrati e riforma del Consiglio superiore della Magistratura.

L’Assemblea ha poi designato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e il capogruppo della Lega Preioni quali delegati per il deposito delle richieste in Cassazione.

La richiesta di referendum da parte dell’Assemblea regionale si basa sull’articolo 75 della Costituzione e – in particolare – sulla possibilità che cinque Consigli regionali possano richiedere l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge. Con il Piemonte, hanno approvato la richiesta di referendum abrogativo anche i Consigli regionali di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Sicilia.

Nel corso del dibattito generale sono intervenuti i consiglieri Alberto Avetta e Diego Sarno (Pd) per sottolineare che i temi riguardanti la riforma della giustizia sono estremamente delicati e meriterebbero di essere affrontati dal Parlamento.

Queste, in estrema sintesi, le richieste: abolire la legge Severino per garantire maggiori tutele per sindaci e amministratori e restituire ai giudici la facoltà di decidere se applicarne o meno l’interdizione dai pubblici uffici; limitare gli abusi della custodia cautelare nell’ottica di un equo processo; separare la carriera dei magistrati, che a inizio carriera dovranno scegliere la funzione giudicante o requirente; equa valutazione dei magistrati, che non possono essere controllati solo da altri magistrati; responsabilità diretta dei magistrati, introducendo la possibilità di poterli chiamare direttamente in causa per scongiurare abusi, azioni dolose o gravi negligenze; riformare il Consiglio superiore della Magistratura per permettere a chi intenda candidarsi di farlo anche autonomamente e non necessariamente all’interno di una corrente.

Con 23 voti contrari e 20 favorevoli, a scrutinio segreto, l’Assemblea ha invece bocciato la proposta di deliberazione a prima firma Marco Grimaldi (Luv) sulla richiesta di referendum per l’abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale (omicidio del consenziente).
La votazione è arrivata al termine di una lunga discussione cui hanno preso parte molti consiglieri di maggioranza e opposizione, che hanno espresso le posizioni dei gruppi ma anche personali rispetto ad un tema etico fortemente dibattuto come è l’eutanasia.




Nuove competenze nell’unità di crisi della Regione

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha affidato a Paolo Vineis, 69 anni, originario di Alba, epidemiologo di fama internazionale e attualmente professore al Centre for Environment and Health School of Public Health dell’Imperial College di Londra, la responsabilità della nuova Area di programmazione epidemiologica a supporto alla Pianificazione strategica.

A renderlo noto il commissario straordinario Vincenzo Coccolo e l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, che hanno condiviso la scelta di allargare il novero delle competenze necessarie a gestire la nuova fase dell’emergenza.

Come osserva Icardi, “l’epidemia sta uscendo dalla prima fase emergenziale e occorre ordinare l’esperienza di questi mesi in funzione delle scelte che andranno compiute per l’immediato futuro, anche in vista del ritorno di possibili focolai di infezione, potenziando gli strumenti della pianificazione strategica. Oltre ai superconsulenti di Ferruccio Fazio per la riorganizzazione della sanità territoriale, l’Unità di Crisi ha inteso arricchirsi di nuove, qualificatissime competenze professionali che faranno squadra con il Comitato tecnico-scientifico nella gestione strategica dell’emergenza sanitaria”.

L’organigramma dell’Unità di Crisi comprende altre novità: il coordinamento regionale dell’Area di psichiatria, rappresentato dal direttore di psichiatria dell’Asl To4 Massimo Rosa; il coordinamento regionale dell’Area di psicologia, affidato al presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, Giancarlo Marenco; l’affidamento a Elide Azzan, direttore sanitario dell’Asl di Novara, del coordinamento della nuova area di collegamento con il Dipartimento di Emergenza 118, che di fatto sostituirà l’area di Maxiemergenza guidata da Mario Raviolo.




La Zona di Savigliano di Confartigianato Cuneo ha celebrato la “Fedeltà Associativa”

Una tavola rotonda su imprenditoria femminile e giovanile, cui hanno partecipato l’europarlamentare Gianna Gancia e il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, ha fatto da corollario, lo scorso 3 luglio, alla cerimonia di conferimento dei riconoscimenti della Fedeltà Associativa di Confartigianato Cuneo – Zona di Savigliano.
L’iniziativa, svoltasi presso il Teatro Milanollo, ha voluto mettere in evidenza le tante imprese che da lunga data si riconoscono nei valori della Confartigianato Cuneo, l’organizzazione più rappresentativa del comparto in provincia, ed è stata preceduta da un momento di confronto, appunto, sulle tematiche relative al “fare impresa” visto dalle imprenditrici e dai giovani imprenditori.

In apertura i saluti della presidente di Zona Anna Maria Sepertino e della presidente regionale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Piemonte Sara Origlia, seguiti dagli interventi del presidente provinciale Luca Crosetto, del sindaco di Savigliano, alla sua prima uscita pubblica, Antonello Portera, del direttore della Banca CRS Emanuele Regis e del presidente della Fondazione CRS Sergio Soave.

A seguire il confronto, moderato da Daniela Bianco dell’Ufficio Stampa di Confartigianato Cuneo, durante il quale hanno ragionato insieme, oltre alle onorevoli Gianna Gancia e Fabiana Dadone, la presidente nazionale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Daniela Biolatto e il presidente provinciale del Movimento Giovani Imprenditori Omar Garino.

Tra le tematiche in discussione, sul fronte “rosa” lo scarso sostegno da parte del nostro Paese allo sviluppo imprenditoriale femminile, nonostante a livello europeo questo comparto si collochi al primo posto con oltre 1,4 milioni di imprese attive, la cronica carenza di politiche efficaci a favore delle donne lavoratrici e la necessità di impostare a loro favore una buona formazione di tipo finanziario. Nei riguardi dei giovani si è invece affrontato il disallineamento tra formazione scolastica ed esigenze di figure professionali da parte delle imprese, il numero crescente in Italia di “Neet”, giovani tra i 16 e i 34 anni che non studiano e non lavorano e il bisogno di insegnare la cultura imprenditoriale già sui banchi di scuola.

A seguire, sono stati consegnati i riconoscimenti per i 60, 50, 40 e 35 anni di fedeltà associativa a trentuno imprese del territorio saviglianese. Due i premi speciali, a Silvestro Riaudo, 91 anni, fondatore della AFFILMECC e attualmente socio Anap, e alle sorelle Lucia (rappresentante di categoria in Confartigianato) e Denise Cocordano per la lunga attività di gastronomia gestita nel centro di Savigliano.

«È un appuntamento importante – ha dichiarato Anna Maria Sepertino, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Savigliano – che ad ogni edizione sottolinea l’operosità e la capacità dei nostri artigiani. È stato anche un’occasione per confrontarsi su tematiche più che mai attuali e strettamente collegate al nostro settore. Non dimentichiamo, infine, che questo evento ha rappresentato anche un piacevole momento di convivialità, dopo due anni di ristrettezze sociali dovute al Covid, e un gesto di riconoscimento all’impegno dei nostri artigiani associati della zona».

«L’iniziativa – ha concluso Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. Oggi, in particolare, abbiamo bisogno di sostenere le nostre imprese nel percorso verso una sostenibilità e una transizione consapevole. Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti del riconoscimento per la “Fedeltà Associativa”
Oltre 60 anni
Piumatti Marco, Fabrizio e C snc (costruzione vendita assistenza e manutenzione macchine agricole, Genola)
Gattino Alluminio di Gattino Elio (produzione e installazione serramenti in alluminio, Cavallermaggiore)
Mana Carlo & C snc (Produzione artigianale di mobili e arredamenti, Cavallermaggiore)
50 anni
Automobili Massimino snc di Massimino Federico &C (Autoriparazione e concessionaria auto, Savigliano)
Tomatis sas di Tomatis Mario &C (Costruzione e riparazione impianti asporta letame e attrezzature agricole, Savigliano)

Oltre 50 anni
Crosetto srl (Costruzione e riparazione macchine agricole, Marene)
Ramello Andrea e Giovanni snc (Autocarrozzeria, Murello)
Oltre 40 anni
OMT di Bruno Matteo (Meccanica di precisione, Cavallermaggiore)
ITG sas di Palomino Fernardo e Mauricio & C (Carpenteria meccanica, Monasterolo di Savigliano)
Oltre 35 anni
Arese Rossella (Acconciature uomo/donna, Savigliano)
Foto studio di Cuntuliano Giuseppe (Fotografo, Racconigi)
Tortone Riccardo (Carpenteria metallica, Cavallermaggiore)
Panero Giorgio Mario (Decoratore, Savigliano)
Correndo Mauro (Posatore pavimenti, Marene)
Fratelli Franco srl (Impresa edile, Casalgrasso)
Demichelis Antonio e Demichelis Ilario e C snc (Termoidraulici, Racconigi)
Sem di Lingua Mauro & Fratelli snc (Impresa edile, Savigliano)
Corimef di Fissore Fabio, Enrico e Piermario snc (Piegatura e calandratura tubi, Monasterolo di Savigliano)
Oberto srl (Installazione impianti elettrici, Savigliano)
Brunetto legno di Brunetto Piero & C sas (Costruzione mobili e serramenti in legno, Monasterolo di Savigliano)
ITG sas di Palomino Fernando e Mauricio & C. (Consulenza informatica, Monasterolo di Savigliano)
Da 35 anni
Bruno Impianti srl (Installazione impianti elettrici, Monasterolo di Savigliano)
TSG di Sobrero Tommaso & C snc (Autotrasporto conto terzi, Marene)
Deninotti Giovanni (Decoratore, Marene)
Rosso Michele (Officine autoriparazione, Savigliano)
Fotoincisa Effegi di Ferracin G & C snc (fotocomposizione e stampa, Savigliano)
Mobili Dompé snc di Dompé Fratelli (Produzione mobili ed arredi su misura, Savigliano)
Foto Gino di Balducci Luigi sas (Fotografo, Savigliano)
Biggi Carlo Autotrasporti di Biggi Carlo & C. snc (Autotrasporti conto terzi, Racconigi)
Lingua Sergio (Carpenteria metallica, Cavallerleone)
Premio speciale
Riaudo Silvestro (Fondatore della AFFILMECC di Riaudo Enrico, Savigliano)
Cocordano Denise e Lucia (Gastronomia, Savigliano)

 

 

 




Previsioni occupazionali: 23.330 assunzioni previste dalla imprese piemontesi

Sono circa 23.330 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per febbraio 2022, valore che sale 69.090 se consideriamo l’intero trimestre febbraio-aprile 2022, 24.120 assunzioni in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e 1.670 in più rispetto alle 67.420 entrate previste nell’intervallo febbraio-aprile 2020. Sotto il profilo congiunturale, tuttavia, le assunzioni programmate dalle imprese per il mese in corso sono inferiori di 12.330 unità rispetto a gennaio 2022 (-34,6%), anche a causa del clima di incertezza derivante dagli sviluppi a livello internazionale della pandemia e delle tensioni sui prezzi dell’energia e delle materie prime.

Questi sono alcuni dei dati, contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che evidenziano come nel mese di febbraio 2022 a frenare la domanda di lavoro siano le prospettive meno incoraggianti legate ai rialzi dei costi energetici e alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, oltre alla persistente difficoltà a reperire manodopera.

Il 79,6% delle entrate delle aziende piemontesi riguarderà lavoratori dipendenti, il 13,1% lavoratori somministrati, l’1,7% collaboratori e il 5,6% altri lavoratori non alle dipendenze.

La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 60% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 30% dei casi e dai contratti di apprendistato con il 7%. Pesano, infine, il 3% gli altri contratti.

Delle 23.330 entrate previste in Piemonte nel mese di febbraio 2022 il 18% è costituito da laureati, il 31% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 18% e il 32%.

Considerando complessivamente i dati del trimestre febbraio-aprile 2022 emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 45.570 entrate, il 66% del totale (18.770 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e 260 in meno rispetto febbraio-aprile 2020). L’industria prevede 23.520 entrate, generando circa il 34% della domanda totale del trimestre e segnando un incremento di 5.350 entrate rispetto al periodo febbraio-aprile 2021 e 1.930 rispetto allo stesso periodo di due anni prima. Nel dettaglio 17.780 entrate riguarderanno il comparto manifatturiero e 5.740 quello edile.

 

Tra i servizi si rileva un forte interessamento del comparto dei servizi alle persone con 9.320 entrate previste nel trimestre in esame, pari al 13,5% delle 69.090 entrate complessive, dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici (9.230 entrate) e del commercio con 7.730 assunzioni (11,2% del totale).

 

Il 21% delle entrate previste a febbraio 2022 nella nostra regione sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 24% a dirigenti, specialisti e tecnici. Gli operai specializzati e conduttori di impianti genereranno il 32% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 14% delle assunzioni del mese.

 

Per una quota pari al 29% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 35% per Impiegati, professioni commerciali e nei servizi. Per il 71% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

 

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (44%), seguita dall’area commerciale e vendita (18%) e da quella tecnica e di progettazione (16%), che – come nei mesi precedenti – riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste (poco meno di un’impresa su due). L’area della logistica pesa il 12%, mentre l’area amministrativa e finanziaria e l’area direzionale generano entrambe con una quota pari al 5% delle assunzioni previste.

A febbraio la difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati riguarda il 40% delle entrate previste, dato in calo di circa 3 punti rispetto al mese precedente, ma in aumento rispetto a febbraio 2021 di circa 7 punti. La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (24%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (13%).

 

Le professioni più difficili da reperire in regione a febbraio 2022 sono: Medici e altri specialisti della salute (71 aziende su 100), Dirigenti e Direttori (69 aziende su 100), Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili con 64 aziende su 100 che dichiarano di aver difficoltà a trovare tali professionalità e Conduttori di mezzi di trasporto (61 aziende su 100).




Amministrazione di sostegno, i dati del 2023 in un convegno in Città metropolitana

A vent’anni dall’approvazione della legge 6 del 2004, che ha introdotto nel nostro ordinamento l’amministrazione di sostegno, la Città metropolitana di Torino ha organizzato oggi, in collaborazione con la Scuola superiore della magistratura, una giornata di studio con la partecipazione dell’Università di Torino, dell’Ordine degli avvocati e del Consiglio notarile, e con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte. 

La legge 6 del 2004 ha la finalità di tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia nelle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente, e l’obiettivo dell’incontro era quello di mettere al centro dell’attenzione l’amministrazione di sostegno per valutarne luci e ombre, per comprendere cosa ha funzionato e cosa può essere migliorato in questa forma di protezione che la legge ha affiancato ai più rigidi istituti tradizionali (interdizione e inabilitazione)  nella tutela delle persone fragili. 

Chi non ce la fa, chi è fragile nella nostra società deve avere a sua disposizione istituzioni pubbliche per incarnare il principio costituzionale dell’uguaglianza e della difesa dei più deboli non in senso burocratico, ma in senso concreto e reale” ha detto la consigliera metropolitana con la delega alle politiche sociali Valentina Cera in apertura dei lavori. “La Città metropolitana è un primo approdo che svolge la presa in carico in senso umano e non lascia indietro nessuno, svolgendo un importante ruolo di coordinamento grazie all’Ufficio di pubblica tutela”.


Tra gli altri saluti istituzionali quelli di Jacopo Rosatelli, assessore al welfare della Città di Torino, di Monica Mastrandrea, magistrato della Scuola Superiore della Magistratura, e di Edoardo Barelli Innocenti, presidente della Corte d’Appello di Torino, oltre ai rappresentanti dell’Università di Torino, dell’Ordine degli Avvocati e del Consiglio Notarile.


I numeri delle amministrazioni di sostegno nel territorio metropolitano di Torino sono un trend in aumento: i dati del 2023 registrano circa 1300 aperture di amministrazioni di sostegno a fronte di 300 procedure per interdizione, quindi una massima espansione rispetto alla misura più invasiva e totalizzante della tutela, a cui non si ricorre se non sussistono i presupposti dell’incapacità totale.
Gli interventi hanno messo in evidenza luci e ombre di una legge che si è rivelata uno strumento elastico e agile per dare tutela a chi lo necessità in modo gratuito, piuttosto rapido e senza eccessivi carichi burocratici, ma che è stata segnalata diverse volte dalla Corte europea dei diritti umani e da altri organismi giuridici: come ha spiegato Joëlle Long dell’Università di Torino il problema principale è la difficoltà, anche da parte del giudice tutelare, di prestare adeguato ascolto diretto del beneficiario quando si tratta di incidere su scelte personali delicate, in particolare l’inserimento in una struttura.

I responsabili dell’Ufficio di pubblica tutela della Città metropolitana hanno illustrato i dati delle consulenze offerte agli amministratori di sostegno nel corso del 2023: oltre 3800, svolte tra la sede di corso Inghilterra, il Tribunale di Torino, quello di Ivrea e il Tribunale per i Minorenni.