Confartigianato: la zona di Alba ha premiato la Fedeltà Associativa

Si è svolta domenica 18 ottobre, ad Alba, presso il palazzo Congressi “G. Morra” di piazza Medford, la tradizionale cerimonia di conferimento degli Attestati di Fedeltà Associativa agli Artigiani.

L’iniziativa, organizzata dalla Confartigianato Cuneo – Zona di Alba, ha inteso sottolineare il valore dell’imprenditoria locale sul territorio ed il senso di appartenenza all’Associazione da parte del mondo produttivo fossanese.

Momento “clou” della manifestazione è stata la firma del patto di amicizia suggellato tra Confartigianato Cuneo e Alba, rappresentati dal presidente territoriale Luca Crosetto e dal presidente albese Daniele Casetta, e Confartigianato Bergamo, quest’ultima rappresentata dal presidente Giacinto Giambellini e dal direttore Stefano Maroni.

Un accordo da cui scaturiranno nuove iniziative promozionali a sostegno dell’artigianato di qualità. D’altra parte, Bergamo è città creativa Unesco, così come Alba, entrambe per il settore gastronomia, che ben si lega al progetto “Creatori d’Eccellenza” lanciato da Confartigianato Cuneo.

Una presenza, quella di Bergamo, anche simbolo di resistenza in questo frangente pandemico, introdotta da un toccante filmato che testimonia l’impegno e la solidarietà dimostrata nel periodo di lockdown dagli artigiani bergamaschi, i quali in una sola settimana riuscirono ad allestire un ospedale Covid, in una delle zone 

Dopo i saluti introduttivi del presidente di Confartigianato- zona di Alba Daniele Casetta, della vice presidente territoriale Daniela Balestra e del vice presidente nazionale, Domenico Massimino, la parola è passata al sindaco di Alba Carlo Bo, all’assessore al turismo Emanuele Bolla e alla presidente dell’Ente fiera Liliana Allena. Le conclusioni sono state affidate al presidente territoriale di Confartigianato Cuneo Luca Crosetto.

A seguire la consegna degli attestati di Fedeltà Associativa agli imprenditori in attività associati da 35 e 50 anni ed alle start up.

«È un appuntamento importante per la nostra Zona, – ha dichiarato Daniele Casetta, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Alba – che sottolinea l’operosità e la capacità degli artigiani albesi. Si è trattato di un’occasione per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, alle quali in questo difficile momento viene chiesto di non mollare, ma rilanciare guardando al futuro con fiducia. La firma del patto di amicizia con Confartigianato Bergamo è un tassello importante che getta le basi per nuove progettualità condivise.  Non dimentichiamo, inoltre, che questo evento rappresenta anche un piacevole momento di convivialità e di riconoscimento dell’impegno degli artigiani di Langhe e Roero che riceveranno l’attestato di “Fedeltà Associativa”».

«L’iniziativa – aggiunge Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – vuole innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. L’accordo con Confartigianato Bergamo poi, sancisce il buon livello di cooperazione che permea il nostro Sistema. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di dare un segnale di speranza alle nostre imprese, progettando un futuro di iniziative comuni.  Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono rimaste a presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Elenco imprese insignite della “Fedeltà Associativa”

35 anni

PORELLO NICOLETTA di CANALE – ACCONCIATORI
BOTTINO PIETRO E C. SNC di ALBA – MECCANICA E SUBFORNITURA
SANDRINI GIANCARLO di MAGLIANO ALFIERI – MECCATRONICA
FRIGOSYSTEM SNC DI CAPPELLO FABRIZIO & C. di ALBA – TERMOIDRAULICI
LABORATORIO ODONTOPROTESICO F.LLI AGNELLI S.N.C. di ALBA – ODONTOTECNICI
ZAOTTINI OSVALDO di CORTEMILIA – ODONTOTECNICI
MALLARINO MARISA di GRINZANE CAVOUR – ACCONCIATORI
CALORIO S.N.C. DI LUCA CALORIO E C. di MONTA’ – EDILI
MARENGO DARIO di ALBA – TRASPORTO MERCI
TECNO L.A.M.A. S.N.C. DI VACCHETTA FABRIZIO & C. di ALBA – CARPENTERIA MECCANICA
STRAZZARINO GIULIO S.A.S. DI PATRIZIA STRAZZARINO & C. di NEIVE – CARPENTERIA MECCANICA
ROBINO ORESTE S.R.L. di SANTO STEFANO BELBO – RIPARAZIONE MACCHINE AGRICOLE
TRASPORTI FILIBERTO SAS DI FILIBERTO LIVIO & C. di CASTIGLIONE FALLETTO – TRASPORTO MERCI

50 anni

RAPETTI VERNICIATURA SNC DI RAPETTI BRUNO E. C. di CASTELLINALDO – VERNICIATURA
ALPI SNC DI PARUSSA MARIO E PARUSSA LUCIANO di MONTICELLO D’ALBA – PRODUZIONE IMBALLAGGI
BROVIDA PAOLO di ALBA – ACCONCIATORI
COIFFEURES ERMANNO SNC di ALBA – ACCONCIATORI

Startup

CANE DOMENICO di ALBA – TERMOIDRAULICI

MAGGIANO SIMONE di MONTEU ROERO  – EDILI

HOSPITI DI  SARA PELLERINO di GOVONE  – COMUNICAZIONE E SERVIZI INNOVATIVI

CHIC ACCONCIATURE DI CHIARA SALATIN di TREISO – ACCONCIATORI

TOSA ANDREA di ALBA – CARPENTERIA MECCANICA

ROERO GIARDINI DI LANZONE DAVIDE di CANALE – MANUTENZIONE E REALIZZAZIONE AREE VERDI

CERUTTI MASSIMILIANO CARPENTERIA METALLICA di PRALORMO  – CARPENTERIA MECCANICA




Nati-mortalità imprese: in Piemonte 1388 aziende in più tra luglio e settembre 2020

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel periodo luglio-settembre del 2020 siano nate 4.763 aziende in Piemonte, a fronte di 3.375 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio).

Il saldo è risultato positivo per 1.388 unità (nel III trimestre 2019 era stato di sole 575 unità).

 

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2020 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 427.137 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,0% delle imprese nazionali.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,33%, migliore rispetto a quanto registrato nel III trimestre del 2019 (+0,13%) e in linea con il risultato medio nazionale (+0,39%). Rispetto ai primi due trimestri del 2020 – in cui il flusso delle nuove aperture e delle chiusure era stato influenzato dall’emergenza sanitaria – il trimestre estivo sembra aver segnato un ritorno alla “normalità” sul fronte dell’apertura di nuove imprese.

Disaggregando i risultati in base alle forme giuridiche, si osserva come, ad eccezione delle società di persone che mostrano ancora un tasso debolmente negativo (-0,12%), le altre realtà tornano ad evidenziare dati, seppur lievemente, al di sopra dello zero. Le società di capitale segnano come sempre, il risultato migliore (+0,77%), seguite dalle altre forme (+0,45%). Il tasso di crescita delle ditte individuali (+0,35%), infine, risulta in linea con quello medio regionale.

 

Anche a livello settoriale il III trimestre ha mostrato una ripresa della vivacità imprenditoriale. Ad eccezione del comparto industriale (-0,06%) e di quello agricolo (-0,04%), che hanno chiuso il trimestre in sostanziale stallo, gli altri settori hanno registrato tassi di variazione dello stock con il segno più.

 

Il comparto con l’incremento più consistente è stato il turismo (+0,73%), la cui dinamica ha beneficiato positivamente, nonostante le difficoltà indotte dalla pandemia, della stagione estiva. Al secondo posto si è collocato il settore edile che, grazie anche alle risorse destinate all’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, tra luglio-settembre, ha registrato un incremento del +0,62%. Gli altri servizi sono cresciuti dello 0,58% e il commercio, infine, ha evidenziato un tasso leggermente inferiore alla media complessiva (+0,24%).

A livello territoriale il risultato migliore appartiene al capoluogo regionale, che chiude il III trimestre con un tasso di crescita del +0,41%. Seguono, con tassi superiori alla media regionale, il Verbano Cusio Ossola (+0,35%) e Novara (+0,34%). Asti e Alessandria registrano entrambe un tasso pari al +0,26% e la vicina Cuneo segna un +0,23%. Chiudono il quadro regionale Vercelli (+0,13%) e Biella che evidenzia una sostanziale stabilità (+0,01%).

 




Ipotesi chiusura per gelaterie, pasticcerie e ristoranti, Confartigianato: duro colpo al settore dell’alimentazione

La notizia sull’ipotesi, sempre più probabile, relativa alla chiusura di pasticcerie, gelaterie, bar e ristoranti del Piemonte, sine die, sta gettando nello sconforto la ristorazione artigianale del Piemonte.

 

“Le nostre pasticcerie, gelaterie e ristoratori, rispettano rigorosamente le misure di sicurezza per difendere la salute dei cittadini. Per questo non comprendiamo perché, come apprendiamo dai giornali, siamo a rischio chiusura, mentre a negozi e grande distribuzione sarebbe permessa la commercializzazione di alimentari e prodotti dolciari”.

Commenta così Anna Maria Sepertino, Presidente dell’alimentare di Confartigianato Imprese Piemonte l’ipotesi chiusura dei negozi che vendono beni non essenziali.

 

“C’è anche un importante effetto “collaterale” – continua la Presidente -. L’eventuale chiusura della ristorazione penalizzerà pesantemente tutte quelle nostre imprese che, nel mondo HORECA, quasi 1500, avevano un gran fetta del loro mercato. Parliamo di salumifici, caseifici, birrifici, mulini e panifici solo per fare gli esempi più eclatanti. Ma non solo, ci sono anche realtà di ristorazione con contratti in essere per la somministrazione di pranzi e cene agli operai impegnati nelle grandi opere in Piemonte.”

 

In Piemonte, solo nell’artigianato, si contano 3.040 pizzerie, 704 rosticcerie e 1200 pasticcerie e gelaterie. Un settore, quello dell’agroalimentare che dà lavoro a circa 12mila addetti con un’offerta enogastronomica di 23 prodotti DOP, IGP e STG, ben 342 “tradizionali”.

 

“Imprenditori coraggiosi che hanno investito tempo e denari, in questi mesi, per assicurare a sé stessi, ai propri collaboratori ed alla clientela, ambienti sicuri e sanificati. – prosegue Sepertino – L’eventuale chiusura si traduce in una assurda disparità di trattamento a vantaggio di altre tipologie di vendita dei nostri straordinari prodotti. Così si colpiscono le nostre aziende che hanno già sofferto nei mesi scorsi, si sono prima dovute riorganizzare con distanziamento dei tavoli, igienizzanti, menù monouso, ecc. poi si sono visti ridurre il numero dei clienti per tavolo, prima 6, poi 4 e infine chiusura alle ore 18.”

 

Se sarà confermato il lockdown, si stima, che nel mese di novembre ci sarà un calo di fatturato del’80%, del 90% per il mese di dicembre e per le feste natalizie e la chiusura, nel nuovo anno, di un terzo delle imprese artigiane legate al food.

 

“Abbiamo perso l’80% del fatturato legato alla vendita di uova e colombe – sostiene Sepertino – non possiamo permetterci un nuovo lockdown, che comprometterebbe il fatturato legato alla vendita dei dolci natalizi”

 

In Piemonte si stima per dicembre una spesa delle famiglie in prodotti alimentari e bevande di 1.215 milioni di euro, più alta di 201 milioni rispetto al consumo medio mensile.

 

“Ma non era forse meglio lasciare gli orari più ampi possibili prevedendo al contempo più turni serali contingentati ed esclusivamente previa prenotazione? – continua Sepertino – Si sarebbero drasticamente ridotti gli assembramenti, avrebbero continuare a lavorare centinaia di migliaia di persone ed evitato questa dispersione di contributi a pioggia la cui esigua entità non rappresenta che una goccia nel mare dei bisogni per l’ingente danno economico che subiranno le imprese. Senza contare che il comparto della ristorazione coinvolge tutta la filiera agroalimentare, il packaging e l’intero settore produttivo delle attrezzature di settore.”

 

 

 

 

 

 




Consiglio regionale: Due bandi per infografiche e video emozionali

C’è tempo fino alle 12 di lunedì 30 novembre per rispondere a mezzo Pec (Posta elettronica certificata, indirizzo: set.informazione@cert.cr.piemonte.it) alla manifestazione di interesse esplorativa del Consiglio regionale per l’affidamento della realizzazione di infografiche e videografiche creative necessarie all’informazione e comunicazione istituzionale e per l’affidamento della realizzazione di video emozionali allo stesso scopo.

Si tratta di due bandi rivolti a conoscere, da parte dell’amministrazione di Palazzo Lascaris, che cosa offre il mercato e quali siano i soggetti disponibili ad offrire i servizi di infografiche, videografiche e  video emozionali.

L’amministrazione non ha alcun vincolo nei confronti di coloro che rispondono ai due bandi.

Tuttavia, i soggetti che avranno manifestato interesse e che risulteranno in possesso dei requisiti richiesti, saranno invitati a presentare un’offerta per l’effettuazione del servizio.

L’amministrazione, se riterrà opportuno, potrà dar seguito alle successive procedure di affidamento competitive.

Per la descrizione dei servizi richiesti e i dettagli sui requisiti per rispondere alle manifestazioni di interesse, si rimanda ai bandi pubblicati ai seguenti link:

Avviso esplorativo per l’affidamento dei servizi per la realizzazione di infografiche e videografiche;

Avviso esplorativo per l’affidamento del servizio per la realizzazione di video emozionali.




Unione industriale e Cgil Cisl Uil Torino, uniti per la formazione professionale

L’Unione Industriale di Torino e le Segreterie provinciali di CGIL, CISL, UIL hanno sottoscritto un accordo territoriale per consentire l’accesso al Fondo Nuove Competenze anche alle aziende prive di rappresentanza sindacale aziendale, con unità produttive site nella Città Metropolitana di Torino.

Il Fondo, istituito dal Decreto Rilancio, prevede la possibilità per l’azienda di richiedere il finanziamento della copertura degli oneri connessi alle ore di formazione per il riallineamento delle competenze del personale, necessarie per operare nel proprio settore, con percorsi formativi fino a 250 ore.

L’accordo prevede la possibilità di modificare temporaneamente l’orario di lavoro per acquisire o rafforzare le competenze professionali, anche a favore di una maggiore occupabilità dei lavoratori e delle lavoratrici.

Massimo Richetti, Responsabile Servizio Sindacale Unione Industriale Torino, dichiara: “Si tratta di un’iniziativa che può aiutare le imprese anche ad aumentare la produttività tramite la qualificazione o riqualificazione delle risorse umane, in un contesto che sempre più richiede al mondo del lavoro di essere in grado di adattarsi ai rapidi cambiamenti ed evoluzioni che caratterizzano il mondo produttivo contemporaneo. L’Italia è collocata in una posizione sfavorevole, nel confronto con Paesi competitors, in termini di produttività del lavoro. Questa opportunità può essere di aiuto per compensare il disallineamento tra la domanda e l’offerta delle competenze e l’insufficiente ruolo che il sistema di politiche attive del lavoro ha avuto nel fornire percorsi di riqualificazione. “

Elena Petrosino – CGIL, Cristina Maccari – CISL, Teresa Cianciotta – UIL di Torino dichiarano: “La formazione è un importante strumento di tutela per imprese e lavoratori/lavoratrici, ma non esiste innovazione senza un investimento sulle persone: occorre diffondere le tecnologie e le innovazioni di processo e di prodotto, soprattutto le più avanzate, ed avere contestualmente una formazione professionale continua che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di aggiornare costantemente le proprie competenze. I prossimi mesi saranno cruciali, soprattutto dopo il 31 marzo, per il futuro del nostro Paese, al quale manca ancora, purtroppo, una strategia di sviluppo di lungo respiro; auspichiamo che le imprese del nostro territorio colgano l’occasione rappresentata dal fondo nuove competenze per affrontare un periodo che è ancora di grave crisi e transizione ma che, proprio per questo, deve essere utilizzato al meglio per farci trovare pronti alla ripartenza.”




Confartigianato Imprese Cuneo ai Parlamentari della Granda:
“Basta avere pazienza, chiediamo interventi rapidi e concreti
”

La parola d’ordine è “rilancio del territorio” superando le difficoltà del momento e tracciando le linee guida per un nuovo percorso di sviluppo. Con queste premesse Confartigianato Imprese Cuneo, in modalità live sulla piattaforma de La Stampa.it, ha chiamato a raccolta i Parlamentari eletti in provincia di Cuneo per avviare con loro un’attenta disamina sulle vecchie e nuove problematiche che rischiano di far tracollare il mondo operoso della Granda, costituito per il 98% da piccole e medie imprese. All’invito hanno risposto i senatori Giorgio Maria Bergesio, Marco Perosino e Mino Taricco, e i deputati Monica Ciaburro e Flavio Gastaldi.

Guidati da Massimo Mathis, capo redattore de La Stampa di Cuneo, i vari interventi si sono succeduti a seguito delle sollecitazioni dai vertici dell’Associazione capeggiata dal presidente Luca Crosetto e dai due vice presidenti Giorgio Felici, vicario e presidente di Confartigianato Piemonte, e Daniela Balestra.

E proprio alla presidenza di Confartigianato Imprese Cuneo è toccato introdurre i temi sui quali a turno si sono espressi gli ospiti. Dalle infrastrutture sia materiali che digitali, riguardo alle quali la Granda lamenta un ritardo ormai cronico, alle misure di sostegno finora insufficienti per dare ossigeno alle imprese locali pesantemente provate dal perdurare della pandemia, fino ad argomenti di più ampio respiro che potrebbero incidere indirettamente sul territorio cuneese, dai finanziamenti europei alla legge di Bilancio fino ad una ventilata “patrimoniale”.

Il presidente Crosetto ha aperto il dibattito puntando immediatamente i riflettori sulla ripartenza e sulla necessità che il Paese si doti di una chiara visione strategica per dare impulso all’economia. «Dobbiamo fare uno scatto in avanti – ha detto – e guardare al rilancio dei vari comparti economici. Basta parlare solo di Covid, cerchiamo invece di unire le forze e tracciare nuove progettualità che possano rilanciare il lavoro e la produzione delle nostre imprese. A tal proposito, recentemente in un confronto tra Istituzioni e Associazioni di categoria si è deciso di istituire un tavolo di monitoraggio di tutte le iniziative che verranno messe in campo per lo sviluppo del nostro territorio. È tempo di immaginare un futuro post pandemia per le nostre famiglie e le nostre imprese e su questo dobbiamo impegnarci in modo unanime».

Sono poi seguiti i commenti dei cinque parlamentari, i quali non hanno lesinato puntualizzazioni e critiche sulle lungaggini esasperanti di una politica in difficoltà a calibrare le sue scelte sulle concrete necessità dei territori, sia per l’incapacità di confronto costante con le Associazioni imprenditoriali, sia per il groviglio di una burocrazia che sta sempre di più frenando le decisioni.

Nel prosieguo dell’incontro, è intervenuto il vice presidente Felici, il quale ha sottolineato la situazione di drammatico isolamento in cui versa oggi la provincia di Cuneo anche a seguito del recente disastro alluvionale, evidenziando l’impoverimento del ceto medio che porta con sé un pesante decadimento dell’etica sociale e di quel “saper fare” che da sempre è un fiore all’occhiello della nostra terra.

«Oggi assistiamo – ha sottolineato – all’incapacità della politica di processare dati complessi. Ci si sofferma troppo sul valore singolo, senza valutarne gli effetti in un’ottica di andamento generale.

In questo modo non si riesce certo ad arrivare ad una visione reale dello stato di salute del Paese e di conseguenza si rimane ben lontani da una programmazione di iniziative efficaci per il rilancio economico. Nonostante tutto, da un recente dato del nostro Ufficio Studi regionale, è emerso che tra i nostri imprenditori negli ultimi mesi si è registrato un minor pessimismo nell’assumere personale. Un segnale che testimonia quanto sia ancora viva e vitale la loro volontà di resistere e andare avanti».

Terzo intervento di sprone alla discussione, quello della vice presidente Balestra, la quale ha richiamato l’attenzione su alcuni aspetti concreti che riguardano la gestione aziendale di tante imprese cuneesi: contributi a fondo perduto per le attività che più hanno sofferto le limitazioni di questo periodo, maggiori incentivi alle imprese costituite da giovani, magari con esoneri fiscali adeguati e maggiori tutele per il mondo imprenditoriale femminile che sta scontando più di altri il peso della gestione di famiglia e lavoro. «Se non si interverrà con urgenza, – ha spiegato – un terzo delle imprese “rosa” in Piemonte rischia di scomparire.

Il Governo deve comprendere il peso oneroso che le donne si portano appresso dall’inizio della pandemia e di conseguenza mettere in atto tutte quelle misure che possono alleviare le difficoltà del momento, ad esempio equiparare le donne imprenditrici alle lavoratrici subordinate. E guardando al futuro dei giovani, è necessario investire maggiormente sull’apprendistato e sull’alternanza scuola-lavoro, ottime palestre formative sia professionali che culturali, magari predisponendo ad hoc sgravi contributivi ed incentivi. Infine, uno sguardo al “Bonus casa”, un’importante opportunità per il comparto costruzioni che sta scontando troppi anni di crisi.

È necessario però che questa misura venga prorogata almeno fino al 2022/2023 affinché non sia a beneficio solamente delle grandi imprese, ma anche dei piccoli imprenditori che per accedervi dovranno rafforzarsi, creando reti d’impresa. Su questo aspetto la nostra Associazione si è già attivata con l’avvio di una piattaforma dedicata e con un servizio di accompagnamento alle imprese per l’espletamento della parte burocratica».

Dopo l’analisi dei vari temi in discussione, sui quali ogni esponente del Parlamento ha sottolineato la sua linea politica di indirizzo, unanime è stata l’adesione a collaborare insieme in modo costante e fattivo per accelerare la risoluzione dei problemi e attivare idee e progettualità per la ripartenza.

Ne è scaturito un impegno condiviso nella programmazione di un nuovo incontro entro il mese di febbraio 2021, durante il quale si farà il punto su quanto è stato fatto e sull’evoluzione economica di imprese e territorio cuneese.

In chiusura, il presidente Crosetto ha voluto richiamare l’attenzione ancora sul comparto artigiano che nella Granda rappresenta oltre ventimila imprese. «Tutti noi abbiamo una grande responsabilità nei confronti della nostra terra che deve essere tutelata e messa in condizione di generare benessere collettivo. La nostra è la voce di quel “valore artigiano” che ha sempre ispirato il lavoro e contribuito a far crescere la nostra economia. Mi auguro che questo possa essere Voi il “faro” al quale riferirvi per portare al territorio cuneese quel sostegno che oggi necessita».




CNA Piemonte, Osservatorio antiusura: “Occasione preziosa per nuovi interventi su liquidità per piccole imprese”

Oggi, martedì 15 dicembre, il segretario di CNA Piemonte Filippo Provenzano ha preso parte alla sottoscrizione in forma digitale del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura che istituisce anche un Osservatorio Provinciale.

A sottolineare l’importanza dell’evento la presenza della Ministra degli Interni Luciana Lamorgese, il presidente della Giunta regionale On. Alberto Cirio, Sindaci a partire dalla prima cittadina di Torino Chiara Appendino, i Prefetti delle altre province piemontesi, i vertici delle forze dell’ordine, del sistema bancario e dell’organizzazioni di rappresentanza di impresa.

Il prefetto di Torino Claudio Palomba ha sottolineato il ruolo svolto dalle associazioni di categoria in questo periodo, in forte sinergia con il sistema istituzionale. La Ministra Lamorgese ha sottolineato e apprezzato il clima di concordia e collaborazione che si riscontra in Piemonte.

“L’avvio di questo osservatorio è un’occasione preziosa per mettere al centro i necessari nuovi interventi a favore della liquidità per le piccole imprese”, ha dichiarato il segretario regionale CNA Piemonte Filippo Provenzano.




Bando ISI agricoltura, pubblicate le specifiche tecniche per l’inoltro delle domande

l’INAIL ha pubblicato le specifiche per l’inoltro della domanda telematica e la data del click day (28 gennaio 2021 dalle ore 16.00, preceduto da attività propedeutiche dalle ore 15).

In particolare:
• a partire dal 14 gennaio (ore 10.00), fino al 25 gennaio 2021 (ore 23.59), le imprese che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista, salvato definitivamente la propria domanda e acquisito il codice identificativo, possono accedere allo sportello informatico e iniziare la procedura di registrazione;
• una volta portata a termine correttamente la fase di registrazione potranno effettuare l’inoltro della domanda previsto per il 28 gennaio 2021, dalle ore 16.00, preceduto da attività propedeutiche dalle ore 15.
Al fine di contenere il rischio di comportamenti scorretti (cosiddetti “cliccatori di professione”), l’INAIL ha previsto un nuovo sistema di autenticazione dell’utente, sulla falsariga dei sistemi in uso per l’accesso alle aree riservate contenenti dati riservati e sensibili (es. quelle degli istituti di credito).

Più nello specifico:
– nella fase di registrazione dell’utenza verrà utilizzato un doppio fattore di autenticazione: posta elettronica, utenza telefonica. Ciascuna utenza non potrà essere utilizzata per più di una registrazione;
– nella fase di invio telematico della domanda di finanziamento saranno richieste informazioni relative all’utente (es. informazioni personali che saranno richieste in fase di accreditamento) che effettua la convalida della domanda.
Ciò comporta che, di fatto, ciascuna utenza che si accrediterà potrà trasmettere una sola richiesta di finanziamento.
Di seguito i link alla tabella temporale e alle modalità di invio della domanda.
Domanda

Regole tecniche




Nominati i nuovi direttore e condirettore di Confindustria Novara Vercelli Valsesia 

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), a cui aderiscono oltre 700 aziende con 44mila addetti, ha un nuovo direttore, Carlo Mezzano, e un nuovo condirettore, Giovani Rossitti.

L’ex-direttore Aureliano Curini, in pensione dal 1° gennaio 2021 dopo 43 anni, rimarrà per un breve periodo come consulente.

Carlo Mezzano

Nato a Vercelli nel 1967, sposato e con un figlio, Carlo Mezzano è laureato in Economia e commercio. Dopo essere stato dipendente di un’azienda del settore automotive è entrato in Confindustria Vercelli Valsesia nel 1996, divenendone responsabile del servizio economico nel 2007 e direttore nel luglio 2011. Dal 2019, in seguito alla fusione tra le associazioni confindustriali di Novara e di Vercelli che ha dato vita a Cnvv, è diventato condirettore e responsabile dell’area Politiche economiche di Cnvv.

Nato a Pordenone nel 1969, sposato e con un figlio, Giovanni Rossitti è laureato in

Giovanni Rossitti

Ingegneria gestionale. Dopo una significativa esperienza nella consulenza di direzione è entrato nell’Associazione Industriali di Novara nel 1998. Dal 2019 è responsabile dell’area Politiche industriali di Cnvv.

«A nome di tutti gli associati – dichiara il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – auguro buon lavoro a Carlo Mezzano e a Giovanni Rossitti e ringrazio Aureliano Curini per il lavoro svolto in tutti questi anni e per il supporto che fornirà all’Associazione in qualità di consulente nei prossimi mesi».

 

 




Comune di Novara: online la domanda per accedere al fondo sociale

Entro il 30 aprile 2021 gli assegnatari di alloggi di Edilizia Sociale potranno presentare la domanda per accedere al Fondo Sociale Regione previsto dalle lr Piemonte 3/2020.

Per accedere al contributo gli assegnatari devono rispettare i seguenti requisiti:
– essere in possesso di un Isee rilasciato nell’anno 2021 e conforme non superiore a 6398.75 euro
– aver effettuato, entro il 30 aprile 2021, pagamenti delle bollette del 2020 almeno pari al 14% del proprio reddito 2019 e comunque non inferiori a 480 euro, anche in caso di reddito zero
– presentare domanda entro il 30 aprile 2021

Per accedere al contributo occorre compilare la modulistica presente sul sito di Atc Piemonte Nord all’indirizzo .

“Si apre il bando per poter beneficiare dei contributi previsti dal Fondo sociale – commenta l’assessore alla Casa e alle Politiche Sociali Franco Caressa – Un importante sostegno finalizzato a dare una mano dal punto di vista economica a quei nuclei familiari, già assegnatari di alloggi di Edilizia sociale, che, nell’anno appena passato, hanno subito pesantemente la crisi che purtroppo ha colpito il nostro Paese”.

“Atc Piemonte Nord – aggiunge il presidente Marco Marchioni – mette a disposizione i propri uffici per la compilazione dei moduli e per seguire le pratiche dei richiedenti. Naturalmente, come prevede la legge regionale stessa, l’accesso ai contributi è vincolato a requisiti minimi specifici a garanzia di coloro che veramente hanno necessità di un aiuto, specialmente in un momento delicato come quello che stiamo affrontando”.

La modulistica è in distribuzione agli uffici Atc di viale Verdi 3/A a Novara a cui ci si può rivolgere anche per ottenere le informazioni necessarie. L’assistenza è garantita anche dagli uffici Erp e Politiche Sociali del Comune di Novara.