Coronavirus: Filippa (Cnvv) al mondo politico, “attenti a parole e decisioni che impattano sull’economia”

Le parole e le decisioni di questi giorni possono avere un impatto economico importante. Invito a fare molta attenzione alle loro conseguenze.

Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa, per commentare l’impatto sull’economia reale delle dichiarazioni degli esponenti del mondo politico in tema di Coronavirus.

“Le misure che saranno adottate in questa fase – aggiunge – possono essere decisive e con effetti che possono durare anni; per questo è fondamentale che prima di fare delle scelte si ascoltino le esigenze delle imprese. La situazione, infatti, è davvero molto seria”.

“Fra circa un mese, perché le nostre rilevazioni congiunturali fanno riferimento alle previsioni trimestrali delle aziende, sapremo, con dati alla mano, quali effetti del Coronavirus sono da loro attesi tra aprile e giugno in termini di produzione, ordini, investimenti, occupazione e altri indicatori. L’impatto non sarà positivo, ovviamente, ma sarà la sua entità a determinare quanto questa crisi sia davvero importante e a indicare quanto tempo sarà presumibilmente necessario per superarla”.

 

«Le informazioni che abbiamo attualmente a disposizione – prosegue Filippa – preannunciano comunque un impatto significativo sul secondo trimestre 2020 e probabilmente anche sul terzo: si faranno prima di tutto sentire sull’industria gli effetti della caduta della domanda nel terziario, che è il comparto oggi più colpito. Ne è un esempio il crollo delle prenotazioni alberghiere per Pasqua: gli operatori delle nostre zone parlano di disdette “importanti”, al punto che alcuni alberghi dei laghi stanno valutando di posticipare l’apertura al mese di maggio».

 

Fra le criticità principali per il suo territorio di riferimento, che Cnvv ha recentemente segnalato alle prefetture di Novara e di Vercelli, figurano la mancanza di liquidità e il “congelamento” del mercato interno, la possibile sospensione o revoca degli investimenti a causa del clima di incertezza, l’annullamento di tutte le principali fiere settoriali, tra cui ExpoComfort e il Salone del mobile, rinviato a giugno, con ripercussioni dirette e sull’indotto degli allestimenti fieristici e del catering.

Un problema che sta emergendo, inoltre, è relativo a casi di clienti del Nord Europa che richiedono stoccaggi, a spese del fornitore, fuori dal confine italiano a causa del timore di blocco delle frontiere, mentre alcuni autisti di Bulgaria, Romania e Slovacchia che prelevano o consegnano merce in Italia, al loro rientro sono stati posti in quarantena forzata.

A livello interno si è anche registrata la perdita di disponibilità delle merci di aziende bloccate negli hub logistici delle “zone rosse”, mentre sono arrivate le prime segnalazioni di consegne di merci disdettate da alcuni Paesi perché prodotte da aziende del Nord Italia.

 

«Tutti da quantificare – conclude Filippa – sono poi gli impatti sull’export, da sempre trainante nelle nostre zone, anche a causa dell’impossibilità di confermare meeting e visite commerciali all’estero in seguito al blocco delle tratte verso alcuni importanti Paesi e alle restrizioni degli arrivi provenienti dall’Italia.

Parallelamente c’è il danno legato alla mancata consegna di forniture, in modo particolare, ma purtroppo non soltanto, dalla Cina. In generale, ma a maggior ragione in questa situazione, quando si perde un cliente non lo si recupera, sempre che sia possibile farlo, facilmente e in breve tempo.

E in caso non si riesca a far fronte alle consegne i nostri competitor non ci dimostrano solidarietà, ma approfittano della difficoltà per danneggiarci, anche in termini di immagine, e tentare di rimpiazzarci.

Oltre al sostegno economico è quindi estremamente urgente per le imprese avere chiarezza e informazioni sulle strategie di profilassi e di controllo che saranno messe in atto dal Governo: abbiamo pianificazioni di produzione, di acquisto materie prime e di livello scorte di carattere strategico che, se mal governate, possono creare danni consistenti. Non possiamo permetterci di navigare a vista».




Confindustria AL: istituita “Rete Alessandrina per benessere lavoratori e famiglie”

Sulla base del progetto “Wecare” della Regione Piemonte, che promuove e sostiene lo sviluppo di sistemi di welfare aziendale e territoriale attraverso politiche integrate che coinvolgono soggetti pubblici e privati, è stato siglato ad Alessandria un accordo per il welfare.

Confindustria Alessandria, i Sindacati Cgil, Cisl, Uil, la Camera di Commercio di Alessandria, il Comune di Alessandria, Confcooperative, Associazione Cultura e Sviluppo, Consorzio Co.Al.A, Consigliera di Parità della Provincia di Alessandria hanno costituito il 17 febbraio la “Rete Alessandrina per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie”.

L’accordo di rete territoriale è logica conseguenza delle attività che Confindustria Alessandria sta sviluppando sul territorio e in particolare attraverso gli “sportelli” rivolti ad imprese associate e non associate, con l’intento di divulgare il welfare aziendale come strumento di sensibilizzazione del sistema produttivo riguardo all’adozione di piani di welfare aziendale e territoriale.

Con l’accordo di rete territoriale vengono coinvolti paritariamente tutti i principali attori al fine di coniugare e diffondere politiche sociali, politiche del lavoro e di sviluppo economico, puntando alla coesione sociale come elemento di crescita territoriale.

La Rete Alessandrina per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie avvia un percorso attivo di coinvolgimento degli Enti locali, delle parti sociali e datoriali, delle imprese e dei loro dipendenti, in un processo di sensibilizzazione e promozione di politiche di welfare aziendale e territoriale. 

In particolare, la Rete Alessandrina promuoverà la sottoscrizione di specifiche convenzioni e accordi con gli enti pubblici e soggetti privati operanti sul territorio e con erogatori di servizi di welfare, e si impegna a promuovere in ambito locale l’accordo di rete e le relative convenzioni.




Agenzia delle Entrate, ecco le nuove scadenze fiscali 2020

A seguito dell’emanazione del Dl n. 9/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 2 marzo 2020, sono prorogati i termini di alcune scadenze fiscali in tutto il territorio nazionale.

Slitta dal 7 al 31 marzo 2020 il termine entro cui i sostituti di imposta devono trasmettere la Certificazione Unica e dal 28 febbraio al 31 marzo quello entro cui gli enti terzi devono inviare i dati utili per la dichiarazione precompilata.

È prorogato al 5 maggio 2020 – dalla precedente data del 15 aprile – il giorno in cui sarà disponibile per i contribuenti la dichiarazione precompilata sul portale dell’Agenzia. Infine, passa dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato.

Di seguito, una tabella riepilogativa con le vecchie e nuove scadenze.

 




Regione Piemonte: riportare rapidamente a crescere tutti i settori economici del territorio

La Regione guarda avanti, per riportare rapidamente a crescere tutti i settori economici del territorio, anche con misure straordinarie

L’assessore Regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio ha dichiarato infatti che è indubbio che il comparto turistico, con tutta la sua filiera, sia uno dei settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus: si pensi naturalmente agli alberghi, all’intero sistema della ricettività, alle agenzie di viaggio, ai tour operator, alle guide turistiche, ma anche al settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, senza dimenticare il commercio di vicinato.

Tutti settori per i quali, come Regione, ci si è immediatamente attivati, cercando di individuare risorse aggiuntive, che dovranno arrivare necessariamente dai Fondi Europei, per mettere a punto un Piano Straordinario di Promozione del Piemonte.

Ieri, come ha spiegato l’assessore, con gli operatori economici piemontesi si è parlato, oltre che delle misure straordinarie per far fronte all’emergenza, anche del Piano di Competitività, che sarà presentato il prossimo 13 marzo, e che prevede nel Dossier per il Turismo numerose azioni inerenti, fra le altre, la valorizzazione del distretto Unesco Piemontese, la promozione del cicloturismo, il potenziamento e il miglioramento della ricettività e dei servizi turistici, lo sviluppo dell’offerta turistica dei territori montani, la valorizzazione e la promozione dell’outdoor e delle manifestazioni e iniziative fieristiche oltre che, naturalmente, la promo-commercializzazione dei prodotti turistici.

La Regione è pronta a rilanciare in modo deciso il “Brand Piemonte”, non appena terminerà la fase emergenziale e di questo si deve parlare con gli operatori, perché sappiano che la Regione è al lavoro, costantemente.

Per questo l’assessore, in accordo con il presidente della Regione Piemonte, ha deciso di partecipare all’Expo di Dubai 2020, dal 20 ottobre prossimo al 21 aprile 2021, per presentare ai 25 milioni di visitatori attesi, tutta la ricchezza naturalistica, culturale, artistica, paesaggistica, enogastronomica del Piemonte.

Il rilancio del turismo piemontese passerà dunque attraverso le misure contenute nel Piano di Competitività (come il rilancio del cicloturismo, la creazione di servizi per la migliore fruibilità lungo le piste ciclabili esistenti o in corso di realizzazione, quali la ciclovia Ven.To e quella del Canale Cavour, la valorizzazione del distretto Unesco, il miglioramento dei servizi turistici sostenendo le imprese operanti nelle aree) ed attraverso azioni straordinarie che saranno messe a punto nelle prossime settimane, come la predisposizione di un piano di comunicazione nazionale ed internazionale che miri a diffondere le bellezze e le ricchezze di una terra, il Piemonte, che resta aperta ed accogliente.




Anche il consiglio regionale favorevole all’istituzione del distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese

Dopo il Consiglio metropolitano, anche il Consiglio Regionale ha approvato una mozione per l’istituzione del Distretto del Cibo dell’area omogenea Chierese-Carmagnolese, la cui funzione sarà quella di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari e il paesaggio dei 22 Comuni di una delle 11 Zone omogenee in cui è suddiviso il territorio metropolitano.

Peperone e Salame di Giora di Carmagnola, Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, Asparago di Santena, Ciliegie di Pecetto, Cipolla Piatlina bionda di Andezeno, Freisa di Chieri: sono solo alcune delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole della Zona omogenea 11 che potranno essere valorizzate dal Distretto.

Come ricordano il Vicesindaco metropolitano e il Consigliere delegato allo sviluppo economico, nel novembre scorso il Consiglio metropolitano aveva approvato all’unanimità una mozione in cui si sollecitava la Regione Piemonte ad emanare il Regolamento che, in attuazione della Legge regionale 1 del 2019, consentirà di istituire il nuovo Distretto del Cibo. Il Consiglio Regionale si è quindi associato alla proposta, dando più forza al progetto.

I Distretti del Cibo sono intesi dal legislatore regionale come uno strumento per coniugare le attività economiche con la cultura, la storia, la tradizione e l’offerta turistica locale.

La mozione approvata dal Consiglio metropolitano faceva riferimento in particolare alla possibilità per tale territorio di accedere alle risorse del Piano di Sviluppo Rurale regionale 2021-2027 per sostenere l’avvio del Distretto.

Il Vicesindaco metropolitano sottolinea che l’emanazione del Regolamento, quando avverrà, sarà una vittoria dell’intero Consiglio ed è un passo fondamentale per la funzione della Città metropolitana, a sostegno di un progetto che deriva da un’attività politica trasversale.




Nuove nomine del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale nella seduta odierna ha votato diverse nomine:

 

  • Marco Cesare Bellion, già consigliere regionale, come membro della Commissione di Garanzia in sostituzione di Paolo Cattaneo. La votazione richiedeva i due terzi dei componenti del Consiglio regionale.
  • Simona Delbosco come membro del cda dell’Azienda pubblica di servizi alla persona – Apsp Casa Benefica.
  • Alessio Borro come rappresentante nell’assemblea dei delegati del consorzio di irrigazione e bonifica “Associazione irrigazione est Sesia” di Novara.

L’Aula all’unanimità ha inoltre modificato il dispositivo della deliberazione di nomina di Gian Paolo Zanetta nel cda Ires (Istituto di ricerche economico e sociali) che verrà svolta a titolo gratuito, in conformità della legge sugli incarichi a persone in stato di quiescenza.




Solidarietà all’ex Pm Rinaudo dal Presidente del Consiglio regionale

Apprendo con sconcerto e preoccupazione la notizia del grave atto intimidatorio nei confronti dell’ex pm Antonio Rinaudo: la violenza e le minacce sono inaccettabili, una busta con proiettili rappresenta un atto ripugnante e infame.

Nell’esprimere la mia totale solidarietà e vicinanza, auspico che i responsabili vengano assicurati quanto prima alla giustizia.

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, dopo aver saputo che è stata indirizzata al magistrato in pensione Antonio Rinaudo una busta con un biglietto con la minaccia “Ex pm Memento mori”, cioè “ricordati che devi morire” e un proiettile calibro 6.35.

La lettera era priva di mittente e di timbro postale. Il proiettile e il foglio, con la frase scritta in stampatello con un normografo, sono stati acquisiti dagli investigatori della Digos, che indagano sull’accaduto. E’ stato aperto un fascicolo per minacce aggravate.




Piano piccoli cantieri, Brustia (Cnvv): “Oltre nove milioni per Novara e Vercelli”

Nuova tranche di risorse per il “Piano piccoli cantieri” dei Comuni italiani, avviato lo scorso anno e rifinanziato con la Legge di bilancio per il 2020, che avranno a disposizione complessivamente 500 milioni di euro all’anno fino al 2024 per realizzare interventi di messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, patrimonio comunale e abbattimento delle barriere architettoniche, appaltabili con procedure veloci.

La misura, fortemente voluta dall’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili aderente a Confindustria, si è rivelata un valido strumento per accelerare gli investimenti, facendo aumentare del 16%, nel 2019, la spesa dei Comuni per interventi utili ai cittadini.

«Per quest’anno – spiega il presidente di Ance Novara Vercelli, Emilio Brustia – è disponibile un contributo statale di 4,97 milioni di euro per 87 Comuni della provincia di Novara e di 4,27 milioni di euro per 81 Comuni della provincia di Vercelli, da destinare a interventi non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale.

Sollecitiamo i Comuni ad attivarsi velocemente per cogliere questa opportunità e siamo disponibili a fornire loro tutto il supporto necessario per usufruire delle risorse assegnate e dare risposte immediate alle esigenze del territorio, in particolar modo in una situazione così complessa come l’attuale, in cui l’emergenza Coronavirus sta rischiando di creare seri danni, al nostro comparto come a tutto il sistema economico».

Il termine entro il quale dovranno essere avviati i lavori è fissato al 15 settembre 2020; in caso contrario i contributi non impegnati verranno revocati e riassegnati.

«Il piano piccoli cantieri – aggiunge Brustia – è una misura che ha ottenuto risultati positivi e su cui il Governo ha deciso di scommettere. Per questo ci auguriamo che il meccanismo venga ulteriormente incrementato e potenziato in futuro, così da poter intervenire in maniera più incisiva nella messa in sicurezza dei nostri territori e favorire la ripresa del settore edile».

Clicca per leggere la misura Piccoli lavori Comuni Legge bilancio 2020




Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere Piemonte fino ad aprile

Come da Statuto dell’ente camerale (art. 11, comma 3) “Il Presidente in caso di cessazione dalla carica di Presidente di Camera di commercio decade anche dalla carica di Presidente di Unioncamere Piemonte”.

Di conseguenza la carica di Presidente di Unioncamere Piemonte, non essendo stato rinnovato Vincenzo Ilotte alla Presidenza della Camera di commercio di Torino, risulta vacante fino alla prossima seduta del Consiglio di Unioncamere Piemonte previsto ad aprile.

Fino ad allora, le funzioni del Presidente verranno esercitate dal Vice Presidente vicario Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di commercio di Cuneo.




Coronavirus, in Piemonte le lezioni ripartiranno il 9 marzo

Il presidente della Regione, sentito il Ministero della Salute, ha firmato l’ordinanza che prevede l’estensione fino al giorno 8 marzo incluso della sospensione, già prevista per il 2 e 3 marzo, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali ivi compresi i tirocini curriculari, master, università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza.

A fronte della decisione di riapertura delle scuole decisa dal Governo a partire da oggi, rileva il presidente, la Regione Piemonte aveva ritenuto necessario un percorso più cauto e graduale per il proprio territorio, alla luce della sua posizione di confine e delle interconnessioni con la vicina Lombardia, l’area più colpita dal contagio da coronavirus.

Era stata così decisa la sola riapertura degli edifici scolastici oggi e domani per una igienizzazione straordinaria delle aule e degli ambienti comuni, ma anche per avere due giorni in più di tempo per valutare l’evolversi del contagio.

Nei giorni scorsi il presidente aveva sperato di poter tornare da mercoledì a una situazione di normalità totale, dando la possibilità a tutti gli studenti di riprendere regolarmente le lezioni.

Oggi, però, ha acquisito il parere dei sanitari dell’Unità di crisi, che ,“valutata la situazione epidemiologica non ancora stabilizzata del Piemonte, a fronte di una situazione con evolutività non prevedibile nelle regioni confinanti, considerato il doveroso criterio di cautela nei confronti della popolazione scolastica e dei relativi nuclei familiari” hanno comunicato alla Regione l’opportunità di sospendere l’attività scolastica per l’intera settimana.

A questa posizione si sono aggiunte le considerazioni delle associazioni più rappresentative di medici e pediatri, che hanno rimarcato la necessità di non abbassare la guardia contro il virus e di proseguire con lo stop delle lezioni scolastiche.Per questa ragione, spiega il presidente, si è voluto continuare a essere prudenti, consapevoli che in gioco c’è la salute dei nostri figli.

La data di ripresa delle attività didattiche ed educative è demandata ad un successivo provvedimento.