Finpiemonte: al via la richiesta di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto

Dalle ore 9.00 di martedì 18 febbraio 2020, sul sito  è possibile accedere alla nuova Misura “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi”, per richiedere un finanziamento agevolato e un contributo a fondo perduto a sostegno degli investimenti delle Micro, piccole e medie imprese (Linea A) e Grandi imprese (Linea B), con almeno un’unità locale operativa attiva o in attivazione in Piemonte.

Gli investimenti, di importo almeno pari almeno a 25.000 euro, possono riguardare l’acquisto di macchinari, hardware e softwarearredi, beni strumentali al progetto di investimento; automezzi per trasporto di cose alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi; opere edili; brevetti, marchi, licenze, diritti d’autoresistemi e certificazioni aziendali e di prodottoacquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa (importo non superiore a totale “spese principali”); avviamento d’azienda (max 35% spese principali); scorte (max 20% spese principali); spese per servizi (max 25% spese principali); spese generali (max 5% spese principali).

Le spese possono essere:
  • retroattive, cioè sostenute dall’11/4/2019 –> domande presentate fino all’11/04/2020 (massimo 30% del totale dei costi ritenuti ammissibili);
  • retroattive, cioè sostenute entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda telematica (massimo 30% del totale dei costi ritenuti ammissibili) –> nuove imprese (costituite da meno di 6 mesi rispetto alla data di presentazione telematica della domanda)
  • sostenute dopo l’invio telematico della domanda –> domande presentate dal 12/04/2020

L’incentivo consiste in:

Linea A
Prestito agevolato
a copertura del 100% delle spese ritenute ammissibili (70% a tasso zero e 30% fondi bancari o fondi Confidi)

Sovvenzione a fondo perduto

  • micro imprese: 10% della quota pubblica di finanziamento;
  • piccole imprese: 8% della quota pubblica di finanziamento;
  • medie imprese: 4% della quota pubblica di finanziamento.

LINEA B
Prestito agevolato a copertura del 100% delle spese ritenute ammissibili (70% a tasso zero e 30% fondi bancari)

Iter delle domande
Le domande possono essere inviate sito , a partire dalle ore 9.00 del 18/02/2020. La procedura di presentazione delle domande è “a sportello”. Entro 5 giorni lavorativi dall’invio telematico della domanda, il file di testo della stessa, messo a disposizione dal sistema a conclusione della compilazione online, deve essere trasmesso a Finpiemonte, insieme agli allegati obbligatori, via PEC  previa apposizione, sul modulo di domanda, della firma digitale del titolare o del legale rappresentante dell’impresa.

Dal 18 febbraio al 20 aprile 2020, 
in deroga al Bando, è possibile inviare la domanda inserendo, a completamento degli allegati obbligatori previsti, la “lettera di disponibilità dell’intermediario cofinanziatore a deliberare”, anziché la delibera.

Vai alla pagina di dettaglio della Misura




A febbraio 2020 rallenta la domanda di lavoro delle imprese piemontesi

Sono circa 23.810 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per febbraio 2020, 2.100 unità in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-8,1%). L’81% riguarderà lavoratori dipendenti, mentre solo il 19% sarà rappresentato da lavoratori non alle dipendenze.

Nel 40% dei casi le entrate previste saranno stabili (era il 37% a gennaio 2019), ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 60% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre febbraio-aprile 2020 le entrate stimate raggiungeranno le 67.420 unità, circa 9mila unità in meno rispetto a quanto previsto nello stesso periodo del 2019.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Delle 23.810 entrate previste in Piemonte nel mese di febbraio 2020 il 16% è costituito da laureati (in crescita rispetto al 18% di gennaio 2019) e il 34% da diplomati; le qualifiche professionali rappresentato il 32% mentre il 19% è riservato alla scuola dell’obbligo.

Per quanto riguarda la dinamica settoriale sono, ancora una volta, i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro (69%, con una lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), in particolare il commercio, il turismo e i servizi alle persone.

Il comparto manifatturiero, che genera il 23% della domanda di febbraio 2020, registra un calo di 1.510 unità rispetto a febbraio 2019. In diminuzione anche le entrate programmate dalle imprese delle costruzioni, che passano da 1.830 di febbraio 2019 a 1.760.

Il 21% delle entrate previste per febbraio 2020 nella nostra regione sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (20%) e analoga a quanto previsto nel febbraio 2019 a livello regionale (21%), il 31% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti, il 37% riguarderà impiegati, professioni commerciali e dei servizi e l’11% professioni non qualificate.

Il nuovo anno prosegue, inoltre, all’insegna di una più elevata difficoltà di reperimento del personale. In 30 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, a febbraio 2019 incontrava difficoltà di reperimento il 29% delle aziende. Le professioni più difficili da trovare nel periodo considerato, sono gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche, le professioni specifiche nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia e gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta.

 




Fondi europei, la giunta regionale dichiara l’overbooking del Fesr

E’ una sorta di “overbooking”, cioè un utilizzo di risorse superiore a quelle a disposizione, contando sul recupero degli avanzi dei fondi europei non spesi dalle altre regioni.

Lo ha annunciato parlando del Fesr il presidente della Giunta regionale  in Prima commissione, in occasione dell’esame della legge di bilancio e del Defr.

Il presidente ha spiegato che per il Fesr, il fondo più incisivo sullo sviluppo della regione, la dotazione della programmazione in corso è di 965 milioni, ma sono stati impegnati 1,103 mld di euro perché pensa di recuperare le risorse non spese da altre Regioni per i loro fondi europei.

Oltre 50 milioni sono poi frutto di rimodulazioni e andranno a sostegno del piano sulla competitività su misure in gran parte green: 10 milioni per la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende;  12 milioni per riqualificare l’offerta turistica; 5 milioni  sui servizi al turismo.

Anche l’auto elettrica viene incentivata, attraverso il raddoppio delle risorse per i comuni che installano colonnine per la ricarica elettrica (+10 milioni); con 7 milioni vengono poi incentivati i privati a installare colonnine per la ricarica.

Altri 10 milioni andranno per l’acquisto di bus elettrici.

La rimodulazione utilizza le risorse di bandi sottoutilizzati. Per quanto riguarda la spesa già effettuata sul Fesr, nella graduatoria delle Regioni il Piemonte è a metà classifica, dentro i parametri fissati dalla Commissione europea.

Il presidente ha poi ricordato che nel Fse siamo primi in Italia, un merito già raggiunto in passato che dimostra l’efficienza della macchina regionale, ma anche di quanto il Piemonte sia una regione malata, che ha bisogno di questo fondo europeo per sostenersi.

Degli 882 milioni della dotazione sono stati impegnati 742, la spesa certificata è di 436 milioni.

Il Piemonte ha chiesto a Bruxelles la rimodulazione per recuperare risorse libere e investire tra l’altro 20 milioni per borse di studio universitarie, in modo da sgravare il capitolo di fondi propri.

A giugno il presidente prevede altri avanzi nel fondo per 18 milioni che potrebbero essere utilizzati per le borse di specializzazione in medicina. Un invito in tal senso è venuto anche dal capogruppo di Luv.

Per il Feasr, il presidente della Giunta ha parlato di una rimodulazione di 44 milioni che permette di finanziare le misure agroalimentari che per il 2020 non prevedevano fondi.

Sia il capogruppo PD che quello del M5s si sono detti disponibili ad avviare gruppi di lavoro, insieme con il presidente della Giunta, sui fondi europei e sul Fsc.

Durante la discussione sul bilancio sulle deleghe che attengono al presidente, dal M5s è venuto l’invito a stanziare maggiori risorse per i diritti civili.

Successivamente il vicepresidente della Giunta ha presentato linee guida del Dfr e tabella di bilancio sugli enti locali.




Ventisei milioni e mezzo di euro per il commercio piemontese per il triennio 2020-2022

L’obiettivo primario della Giunta è quello di creare innovazione e sostegno soprattutto per le piccole e medie attività commerciali, già messe a dura prova dalla crisi e dalla grande distribuzione.

L’assessore ha sottolineato come il commercio rivesta una forte valenza sociale per mantenere in vita i centri storici e le periferie: l’impegno è quello di dare vita ad un’azione congiunta tra pubblico e privato che preveda anche il riutilizzo delle strutture dismesse, il rilancio di quelle esistenti e un minimo consumo del suolo.

Tra le novità figurano poi l’istituzione dei Distretti urbani del commercio (Duc) e il miglioramento della rete distributiva dei carburanti nell’intento di una sempre maggiore sostenibilità. È poi stata anche annunciata la volontà di rivedere la legge regionale 28 “Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte” del 1999, ritenuta non più attuale.

Nello specifico dei numeri, per il Fondo unico per la competitività del commercio sono previsti 17 milioni di euro, dei quali 15 con la formula del finanziamento agevolato e i rimanenti a fondo perduto, mentre per gli esercizi di somministrazione la dotazione è di 230 mila euro annui.

Inoltre per le aree mercatali la cifra oscilla intorno al milione e mezzo annuo, mentre per quanto riguarda i Distretti urbani, per la loro istituzione sono stati messi a bilancio 500 mila euro per l’anno in corso e per il 2021, e 2 milioni per il 2022.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di M5s, Pd, Luv e Moderati, mentre pieno sostegno alle linee programmatiche è stato espresso dalla Lega.

L’assessore ha quindi illustrato il Defr per l’altra sua competenza, il turismo, giudicato asse portante per lo sviluppo economico del Piemonte. Punto di forza da cui partire è la governance del sistema regionale delle diverse componenti locali: Atl, Dmo (la società regionale) e Pro loco. L’obiettivo è quello di adeguare la competitività turistica agli scenari attuali, puntando essenzialmente sulla promozione integrata delle nostre eccellenze, per attrarre più flussi di visitatori provenienti dalle altre regioni e dall’estero.

La filosofia, come ha sottolineato la rappresentante dell’Esecutivo, è quella del cosiddetto “turismo lento”, una modalità di viaggio che si è diffusa sempre di più negli ultimi anni in tutto il mondo. Si contrappone al turismo veloce, “mordi e fuggi”, rappresentato in particolare dalle dagli short break nelle grandi città.

L’idea del turismo lento prevede una valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e un’immersione del viaggiatore nella cultura locale del territorio, basandosi prima di tutto sul rispetto. La parte finanziaria del Turismo sarà affrontata nelle prossime riunioni di Commissione.

 




CNVV, si è svolto l’incontro “Anticipare il cambiamento: nuova sfida per la competitività delle imprese”

Riconoscere, analizzare e comprendere i cambiamenti della società prima ancora di quelli del mercato, perché li anticipano, adattandovisi più possibile con flessibilità e pragmatismo: è una delle chiavi attraverso cui le aziende possono mantenere la loro competitività senza rischiare di trovarsi impreparate di fronte a contesti operativi sempre più mutevoli e instabili.

L’incontro intitolato “Integrare la sostenibilità nel business: una nuova leva per la competitività” organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) e The European House – Ambrosetti lunedì 17 febbraio 2020 nella delegazione Cnvv di Borgosesia ha dato molti spunti di riflessione e suggerimenti pratici, andando ben oltre le aspettative: guidati da Carlo Cici, Head of Sustainability Practice di The European House – Ambrosetti, imprenditori e manager presenti hanno compreso la necessità di trovare uno spazio, nella propria agenda, per un’analisi accurata, anche attraverso strumenti quantitativi, dei trend che stanno orientando la comunità globale come strumento prodromico per definire ogni strategia di sviluppo aziendale.

«Piuttosto che giudicare i cambiamenti, o addirittura cercare di resistere loro – ha spiegato il relatore – dobbiamo cercare di farvi fronte con lucidità. Con questo atteggiamento va inquadrato il tema della “sostenibilità”, che è a un tempo ambientale, economica e sociale e può diventare una leva decisiva per innescare nelle aziende un processo di miglioramento che tocca vari ambiti: dall’ambiente in senso stretto, alla salute e alla sicurezza sul lavoro, alla mobilità, alla logistica e ai consumi energetici, fino alla comunicazione efficace delle iniziative intraprese».

Argomento sempre più rilevante per le multinazionali e la comunità finanziaria, quello della sostenibilità deve diventare, secondo il relatore, un asse portante anche nelle strategie delle Pmi, con uno sguardo non solo all’interno della propria organizzazione ma a tutta la catena del valore e con indubitabili ricadute positive non solo a livello ambientale ma sulle pratiche di lavoro e di mercato, sui rapporti con i clienti e gli stakeholder, sulla governance e sul territorio di riferimento.

«Da un punto di vista operativo – ha aggiunto Cici – l’integrazione della sostenibilità nel business deve passare attraverso l’attivazione di un vero e proprio “decalogo”, che implica il porsi in una dimensione di trasformazione continua individuando alcuni mega-trend che interessano direttamente la propria azienda e raccogliendo gli indicatori di riferimento e le azioni intraprese dai “leader” a livello globale.

Una volta definiti gli obiettivi da perseguire e le azioni concrete da compiere si deve stimarne l’impatto in modo effettivo e misurabile, per verificare se sia davvero opportuno investire in questa direzione, e poi immaginare i cambiamenti organizzativi necessari per la realizzazione del piano. Non è una sfida da poco, ma ripensare e ridefinire strategie e processi operativi è indispensabile per anticipare il cambiamento e non essere costretti a subirlo».

Nella seconda parte dell’incontro è intervenuto Stefano Brown, Sustainability Manager di Loro Piana Spa, che dopo avere sottolineato l’importanza di una storia aziendale molto solida in termini di valori orientati a responsabilità sociale e sostenibilità, da sempre praticati in forma volontaria e pionieristica, ha illustrato le strategie del gruppo relativamente a otto tematiche: cambiamenti climatici, trasparenza, veganismo e benessere animale, gestione dei rifiuti, inquinamento da plastica, impatto ambientale delle sostanze chimiche, cura delle materie prime e circolarità.




Crisi d’impresa, Robiglio: “Sempre più difficile l’attività imprenditoriale nel nostro Paese”

Siamo abbastanza preoccupati per il perdurare di una mentalità “anti-impresa” come quella che ispira le più recenti normative sulle crisi d’impresa e che rende sempre più difficile l’attività imprenditoriale nel nostro Paese.

Lo ha detto il presidente della Piccola Industria di Confindustria, Carlo Robiglio, concludendo i lavori del convegno “La responsabilità penale delle società e degli enti (D.Lgs. 231/01): stato dell’arte della giurisprudenza e nuovi reati”, svoltosi nel pomeriggio del 18 febbraio 2020 a Novara.

«Il rispetto delle leggi e l’etica d’impresa – ha osservato – fanno parte da sempre della storia di valori e degli impegni concreti di Confindustria.

Si pensi, ad esempio, al “rating di legalità”, strumento fortemente voluto da Confindustria, che permette alle aziende virtuose di farsi riconoscere dai propri stakeholder assicurando premialità nelle misure di sostegno e nell’accesso al credito e che è stato finora ottenuto da oltre 7.500 imprese, di cui oltre il 90% Pmi, o al “Manifesto per l’etica d’impresa” che Rossana Revello, alla guida del nostro Gruppo tecnico per la Responsabilità d’Impresa, sta presentando con un roadshow in tutta Italia.

Sono davvero tante le aziende che hanno scelto da che parte stare e si impegnano per il rispetto delle leggi, all’interno di un modello di governance che deve essere sempre più permeato da una cultura manageriale per creare valore condiviso.

È doveroso ricordarlo, come è doveroso tenere conto di questo impegno e considerare, al netto della rilevanza dei reati previsti dal D.lgs. 231, quella che deve essere, attraverso un coordinamento normativo adeguato, una necessaria proporzionalità della risposta sanzionatoria».

 

Organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia in collaborazione con Confindustria, Ordine degli Avvocati di Novara e Aodv 231-Associazione dei Componenti l’Organismo di Vigilanza, l’incontro ha avuto come relatori Umberto Caldarera, avvocato in Novara e componente del Consiglio direttivo dell’Associazione dei componenti degli Organismi di Vigilanza, che ha analizzato le nuove fattispecie di reato e le ricadute sul “Modello organizzativo 231”, Antonio Matonti, avvocato e direttore dell’area Affari legislativi di Confindustria, che ha illustrato l’evoluzione delle linee-guida elaborate da Confindustria per l’applicazione nelle imprese dei modelli di organizzazione e controllo in osservanza a quanto previsto dal D.Lgs. 231/01, e il sostituto procuratore della Repubblica di Torino, Ciro Santoriello, che ha trattato alcuni casi di applicazione del D.Lgs. 231 nella giurisprudenza.

 

 




Confartigianato: eventi sul “bonus facciate” e le novità della legge di bilancio

La legge di bilancio 2020 introduce una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il cosiddetto “bonus facciate“).

L’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti e ubicati in determinate zone.

Per affrontare questo importante tema di attualità e discutere di ulteriori opportunità come lo sconto in fattura, il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali e la nuova disciplina dell’appalto, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale organizza tre incontri:

a Vercelli il 18 febbraio alle 17.30 – sala riunioni sede Confartigianato, Corso Magenta 40

a Novara il 19 febbraio alle 17.30 – sala riunioni sede Confartigianato, via Ploto 2/b

a Verbania il 20 febbraio alle 17.30 – sala riunioni sede Confartigianato, Corso Europa 27




Fondi europei, in Piemonte incassati solo il 32% dei contributi stanziati

In Piemonte, fino a fine ottobre 2019, sono stati approvati contributi europei (Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR) per un valore complessivo di 354 milioni di euro, ma soltanto il 32% di essi, pari a circa 115 milioni di euro, è stato effettivamente incassato dalle imprese che hanno presentato i progetti.

È quanto emerso da un’analisi elaborata in occasione della 14ma edizione di A&T 2020 (Fiera dedicata a innovazione, tecnologie e competenze 4.0) dal Gruppo Del Barba, società che opera da oltre vent’anni nel settore della finanza agevolata.

In Piemonte sono stati approvati 1522 progetti presentati all’Unione Europea. In particolare, l’analisi svolta ha riguardato i fondi destinati alla ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione che rappresentano il 65% della dotazione complessiva (231.319.756 euro) e quelli per la competitività dei sistemi produttivi al 35% (122.848.943 euro).

La nostra analisi – dichiara Stefano Ciacciarelli Direttore Generale Gruppo Del Barba – evidenzia come molto spesso le aziende si trovino in difficoltà nell’utilizzare i fondi che vengono approvati a livello regionale e non solo. Anche in Piemonte, come in altre parti del Paese ad eccezione di pochi casi virtuosi, ci troviamo di fronte alla difficoltà delle imprese di portare a termine l’iter progettuale fino ad incassare i fondi approvati. Può essere una questione di burocrazia o mancanza di strumenti e risorse in grado di finalizzare i progetti. Le imprese – continua Ciacciarelli – non possono perdere simili occasioni necessarie per sostenere la propria crescita ma devono affidarsi a chi ha competenze e conoscenze approfondite di questi processi”.

I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA.

A Torino sono stati approvati 890 progetti per un valore complessivo di oltre 306 milioni di euro ma soltanto il 33,76% sono stati incassati dalle imprese.

Cuneo è al secondo posto per numero di progetti approvati (195) che ammontano a 21,6 milioni di euro e un incasso pari al 28,04%.

A Novara sono 111 i progetti approvati che hanno raccolto 9,66 milioni di euro: la percentuale dei pagamenti si attesta al 16,28%. Alessandria con 100 progetti approvati per un valore di 7,3 milioni di euro si posiziona al quarto posto in termini quantitativi con una percentuale di incasso pari al 23,25%.

A Vercelli sono 52 i progetti approvati che hanno raccolto 1,16 milioni di euro: la percentuale dei pagamenti si attesta al 34,13%. Ad Asti sono 47 i progetti approvati che hanno raccolto 1,9 milioni di euro: la percentuale dei pagamenti si attesta al 16,11%.

La provincia Verbano Cusio Ossola è fanalino di coda in termini di progetti approvati (33) per un valore di 1,65 milioni di euro e una percentuale di pagamenti che si attesta al 14,22%.

In termini di percentuale più alta di incasso, dopo il capoluogo regionale, è Biella la provincia più virtuosa con un 35,52% di incasso a fronte di un numero contenuto di progetti approvati (80).

L’analisi  rileva, inoltre, che ci sono 14 progetti che coinvolgono più comuni contemporaneamente con un valore complessivo di 1,8 milioni di euro ma con il dato più basso in termini di pagamenti (11,73%).

A livello Regionale ha rilevato che, al momento, risultano attualmente attivi (fino ad esaurimento fondi) 7 bandi per un valore complessivo di 192 milioni di euro.

Gli ambiti finanziati sono: l’internazionalizzazione (7 milioni di euro),l’attrazione e il radicamento di investimenti in Piemonte (30 milioni di euro),l’incremento occupazionale (3 milioni di euro),l’innovazione, sostenibilità ambientale, efficienza energetica e sicurezza dei luoghi di lavoro (40 milioni di euro),la ricerca e sviluppo (19 milioni di euro),l’acquisizione di aziende in crisi, impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura (3,4 milioni di euro) e lo sviluppo delle imprese, ammodernamento e innovazione dei processi produttivi (90,3 milioni di euro).

È attesa l’apertura di un ulteriore nuovo bando a supporto dello sviluppo e rinnovamento delle imprese.




Fiera A&T di Torino: Innovazione tecnologica e formazione imprenscindibili per la sopravvivenza competitiva

All’Oval Lingotto si chiude la tre giorni dedicata all’industria 4.0 dove, accanto alle tecnologie di ultima generazione, le piccole e medie imprese hanno potuto trovare soluzioni, competenze e conoscenze adatte alle loro esigenze di digitalizzazione e innovazione dei processi industriali: 16 mila visitatori unici (+6% rispetto all’anno precedente).

In crescita anche il numero di espositori, oltre 400, provenienti dall’Italia e dall’estero

Nella giornata conclusiva premiati i migliori progetti legati all’innovazione industriale su IoT, additive manufacturing e Intelligenza Artificiale: 14 riconoscimenti assegnati a imprese, centri ricerca, startup e scuole dal Comitato Scientifico Industriale di A&T in collaborazione con FCA e Talent Garden Torino

Appuntamento alla 15° edizione, dal 10 al 12 febbraio 2021

La risposta su come innovare, attraverso quali tecnologie, con quali migliori partner industriali le PMI italiane l’hanno ottenuta alla Fiera A&T 2020 di Torino.

Per tre giorni all’Oval Lingotto 16 mila visitatori – imprenditori, manager ed esperti di tecnologie industriali (+6% rispetto al 2019) hanno potuto toccare con mano soluzioni e prodotti dall’alto tasso tecnologico, raccontate e spiegate attraverso eventi, incontri e formule business to business da oltre 400 espositori provenienti dall’Italia e dall’estero.

Grande affluenza, novità di quest’anno, anche nei workshop specialistici, oltre 70, organizzati sulle principali filiere della manifattura italiana, dall’automotive all’aerospace, dal food&beverage al farmaceutico-chimica e cosmesi, dall’alimentare all’energia, solo per citarne alcune.

La crescita della manifestazione nell’edizione 2020 è stata certificata da una ricerca presentata in anteprima dal Politecnico di Milano che ha evidenziato un ritardo significativo da parte delle PMI nei processi di digitalizzazione e innovazione 4.0: solo il 26% delle circa 200mila piccole medie imprese italiane possiede oggi le caratteristiche necessarie in termini di maturità digitale per sviluppare appieno il proprio business sfruttando le opportunità delle tecnologie, dato che contrasta con l’88% degli imprenditori che considera le innovazioni digitali come molto o abbastanza necessarie per lo sviluppo del business aziendale.

Un messaggio forte e realistico indirizzato alle imprese, ma anche alle Istituzioni e a tutti gli attori che A&T ha voluto convintamente coinvolgere a partire dai Competence Center e i Digital Innovation Hub.

La presenza del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, ha certificato un segnale importante, ovvero che Industria 4.0 è in cima all’agenda digitale del Governo e che i CC e i DIH sono centrali nel processo di accompagnamento alla digitalizzazione delle imprese, soprattutto PMI, e sulla formazione e specializzazione delle competenze attuali e future.

Siamo la risposta reale e concreta alle esigenze delle piccole e medie imprese italiane in tema di digitalizzazione e innovazione 4.0spiega Luciano Malgaroli, Ceo della Fiera A&Tun evento che non si esaurisce in questi tre giorni, ma che proseguirà tutto l’anno con l’organizzazione di eventi e incontri business dedicati alle imprese che operano su tutto il territorio nazionale sulle principali filiere produttive. Tutto questo ha come unico obiettivo quello di aiutare le imprese, soprattutto le micro e le piccole, a comprendere i vantaggi competitivi di un processo industriale digitalizzato, che punta sia sugli investimenti in nuove tecnologie sia in tema di competenze, scegliendo di innovare, ovvero di puntare al futuro invece che al presente. Diamo l’appuntamento con la 15° edizione di A&T, dal 10 al 12 febbraio 2021“.

L’ultima giornata di Fiera è stata caratterizzata dalla Cerimonia di Consegna del Premio Innovazione 4.0, giunto alla sua IV edizione. Oltre 120 progetti dal carattere innovativo sono giunti al Comitato Scientifico Industriale di A&T, presieduto dal Presidente Alberto Baban, che in circa tre mesi ha valutato e scelto le migliori progettualità legate alla trasformazione digitale.

In totale sono stati 14 i progetti premiati: imprese, startup innovative e scuole superiori e ITS hanno ricevuto il premio FCA e Talent Garden Torino, raccontando al grande pubblico la loro idea di innovazione industriale. I futuro è qui, ora a Torino. Ecco i vincitori del Premio Innovazione 4.0:

 

Categoria AZIENDE

1° CLASSIFICATO

IoT per il monitoraggio integrato degli edifici: il prefabbricato intelligente – Giorgio Passeri (Umbra Control Srl), Salvatore Romano (Manini Prefabbricati S.p.A.). Si tratta di un sistema intelligente per il monitoraggio della risposta strutturale di edifici prefabbricati, finalizzato alla prevenzione del danneggiamento mediante tecnologie abilitanti dell’ICT e dell’IoT.

2° CLASSIFICATO

Piattaforma integrata per chirurgia corneale iVis Suite – Giuseppe D’Ippolito (CEO e R&D Manager), Giuseppe Criscenti (Biomedical Engineer), Salvatore Tramacere (Software Engineer), Rosalina Mastronardi (Software Engineer), Erasmo Solazzo (Software Engineer), Francesco Ragni (Software Engineer), Alberto Causo (Electronic Engineer), Stefano Leo (Electronic Engineer), Antonello Torcello (Mechanical Engineer) – iVis Technologies srl e LIGI Tecnologie Medicali srl.

3° CLASSIFICATO

SERVOFLY: Dispositivo in stampa 3D per volare oltre le barriere Valeria Tirelli (CEO), Tommaso Tirelli (co-proprietario) – AIDRO srl; Mattia Negusanti (Pilota – Ministero della Difesa); Paolo Picchi (Progettista – 4D-outpost); Davide Picchi (Meccanico e pilota acrobatico – Aeroporto di Fano); Leo Cantergiani (Presidente – TecnoElettra Impianti srl).

Categoria RICERCA & UNIVERSITÀ

1° CLASSIFICATO

Produzione additiva di stampi per componenti aerospaziali –

Davide Schiena (Roboze), Nicola Gallo (Leonardo Company. Realizzazione di uno stampo in Carbon Peek per la laminazione del carbonio in Leonardo Aerostrutture. L’obiettivo della tecnologia è abbattere tempi e costi acquisendo maggiore flessibilità progettuale.

2° CLASSIFICATO

Sistema innovativo di tracciatura dei prodotti alimentari lungo tutta la filiera: il progetto PIemuNt chèINa (PININ)

Renzo Ottina (CEO – H&S Custom) e altri 12 partner, costituiti in ATI, tra cui 2 Dip. Università di Torino, DISAFA e INFORMATICA

3° CLASSIFICATO

Digitalizzazione della conoscenza di processo, verso un Digital Production Manager (DiPMa).

  1. Sc. Francesco Sortino (PhD Candidate – R&D engineer), Prof. Massimiliano Annoni (Politecnico di Milano)

 

Categoria START-UP

1° CLASSIFICATO

Dynamic Wireless Charging: ricarica batterie rapida, sicura ed ecologica…4.0! – Flavio Cavallo (Co-founder), Paolo Guglielmi (Co-founder), Vincenzo Cirimele (Co-founder), Saverio Stefano Furio (Electrical Project Engineer) – ENERMOVE srl. Il sistema consente di alimentare in modo continuo il veicolo permettendo la ricarica della batteria ed eliminando la necessità delle soste per la ricarica. L’uso del sistema ENERMOVE si accompagna ad altri vantaggi: l’installazione del sistema in sostituzione dei classici plug-in consente di eliminare tutte le operazioni di sgancio/aggancio del connettore con notevole aumento della praticità, riduzione dei tempi morti e aumento della sicurezza per l’operatore.

2° CLASSIFICATO

INBODY: scanner 3D per l’analisi posturale e scoliotica

Stanislao Grazioso, Dario Panariello, Teodorico Caporaso, Mario Selvaggio, Roberta Antonia Ruggiero, Angela Palomba, Anna Grazioso, Giuseppe Di Gironimo (BeyondShape Srl)

3° CLASSIFICATO

Monitoraggio della qualità in produzione in ambito automotive

Francesco Serino (Chief Executive Officer), Emilio Salomone (Responsabile tecnico), Gennaro Miccoli, (Sistemista delle Reti & Server-Side Developer), Vincenzo Canfora (Sviluppatore Android/iOS) – Nexus TLC Srls

Categoria VOTI DEL PUBBLICO

1° CLASSIFICATO

Zero Defect Manufacturing in ambito alimentare: Intelligenza artificiale applicata all’industria molitoria –

Sergio Casalino (Sviluppo tecnologie industriali – Molino Casillo spa), Davide Cascella (Innovation Manager – GEM ICT srl), Giuseppe Leonardo Cascella (CEO – Idea 75 srl), Francesco Cupertino (Rettore e Professore Ordinario – Politecnico di Bari). I4M è un progetto che coinvolge il Gruppo Casillo, leader nella lavorazione del grano, il Politecnico di Bari e Idea75 con obiettivi di innovazione tecnologica e ottimizzazione dei processi molitori. Idea75 ha sviluppato una strategia di controllo real-time, integrate nell’automazione degli impianti molitori del Gruppo Casillo, in modo da fornire un feedback qualitativo al processo. La tecnologia scelta per il raggiungimento di questi obiettivi è costituita dalla spettroscopia del vicino infrarosso (NIR – Near InfraRed), che da anni viene utilizzata in laboratorio per analisi di routine per l’industria agrifood.

2° CLASSIFICATO

Implementazione di una logica di controllo per l’ottimizzazione della frenata rigenerativa

Matteo Marino (Technical Manager), Gianfranco Rizzo (Technical Manager) – eProInn; Enrico Landolfi (Senior Research & Development Engineer), Alessandro Salvi (Senior Research & Development Engineer) – NetCom Group SpA

Categoria ITS

1° CLASSIFICATO

Progetto R.A.M.I. Rete Aziendale Macchine integrate #PROJECT4.0

Sviluppo processi e integrazione macchinari, con l’obbiettivo di incrementare la produttività e migliorare la gestione operativa dell’azienda

Fondazione ITS La Spezia

Categoria SCUOLE

1° CLASSIFICATO

RESS – Renewable Energy Sharing and Saving     “ITT – G. Giorgi” – Brindisi – Classi 4a/5a sez. B Elettronica – Prof. Salvatore Campeggio.

Il progetto prevede di installare presso ogni abitazione un misuratore di potenza e un controllore locale, in grado di colloquiare con gli altri e quindi di sapere in ogni istante se vi sia un surplus/carenza di potenza nella comunità e da parte di chi. Sulla base di queste informazioni il controllore può inviare parte dell’energia prodotta localmente verso altri utenti, o riceverne. Contemporaneamente può spegnere/modulare alcuni carichi locali non prioritari e colloquiare con l’utente che, in tempo reale, anche da remoto può monitorare la situazione e modificare le priorità dei propri carichi utilizzando un’interfaccia user friendly. In questo modo gli utenti della comunità potrebbero condividere l’energia da essi stessi prodotta, oltre a eventuali stazioni di accumulo, senza interessare la rete del Distributore e accedendo quest’ultima solo in caso di necessità che non potessero essere soddisfatte internamente. Allo scopo di ottenere la massima facilità di utilizzo, il sistema è in grado di interfacciarsi con i normali apparecchi presenti in un’abitazione, come la TV per segnalare eventi e dati di funzionamento.

2° CLASSIFICATO

202004 – Smart-foro: il semaforo intelligente

Riccardo Bigotta, Samuele Brunazzi, Riccardo Miraglio, Andrea Obbialero, Leonardo Sartore (Classe IV Elettronica – Istituto internazionale “Edoardo Agnelli” Torino – Istituto Tecnico Industriale) – Prof. Paolo Baj

 

I numeri della Manifestazione nel 2020

Oltre 400 Espositori

20mila mq di superficie

Oltre 16 mila Visitatori

10 Convegni Nazionali

16 Tavole rotonde

71 Workshop e Incontri B2B organizzati dalle aziende presenti in Fiera

 




Confindustria Alessandria, GI: grande successo per evento sul passaggio generazionale

Notevole successo per l’incontro organizzato giovedì 13 febbraio dai Gruppi Giovani Imprenditori di Confindustria Alessandria e Unione Industriale di Asti.

Il tema “Il patrimonio di Famiglia: accrescerlo, valorizzarlo, trasferirlo” ha interessato sia i Giovani Imprenditori sia i Senior, che hanno affollato l’aula di formazione del Ce.S.I. di Confindustria Alessandria.

Il principale relatore Corso Pecori Giraldi, Wealth Advisor del partner dell’incontro Banca Mediolanum, ha approfondito nella sua relazione diverse tematiche: dal pianificare la successione ai principali strumenti per il passaggio generazionale.

Si è infatti trattato degli strumenti giuridici a supporto della famiglia, come holding di partecipazione, meccanismi societari, patti di famiglia, trust, fiduciarie, gestione della liquidità.

Il tema è fondamentale visti i dati sulla dinamica generazionale delle nostre imprese, in particolare quelle di medie e piccole dimensioni.

Nell’ultimo decennio sono infatti diminuiti di oltre sei punti percentuali (dal 26,9% al 20,7%) i leader che hanno meno di cinquant’anni, al contrario gli ultra-settantenni al timone delle imprese sono saliti dal 17% al 25,5% come si evince da uno studio della Bocconi.

Una situazione che rischia, nei fatti, di contrastare con le regole per un buon passaggio generazionale, come attivarsi quando l’imprenditore è nel pieno delle sue forze, ricordarsi che i cambiamenti nel business/mercato sono veloci, pianificare il processo del passaggio e saper gestire i conflitti.

Senza trascurare di distinguere l’impresa dalla famiglia, applicare un sistema di governance moderno, valutare la competenza più dell’appartenenza.

Tutti concetti apprezzati e condivisi dai partecipanti all’incontro, che è stato aperto dai saluti dei due Presidenti dei Giovani Imprenditori, Stefano Ricagno di Alessandria e Alessandro Scassa di Asti.