Embraco, il Consiglio chiede un luogo di confronto

La Regione Piemonte è impegnata ad “attivarsi per creare un luogo di confronto e discussione tra tutti i soggetti coinvolti – sia amministratori locali che realtà imprenditoriali del territorio – al fine di valutare soluzioni condivise e sviluppare nuove opportunità per i lavoratori”.

Questo dopo l’approvazione all’unanimità, nella seduta del Consiglio regionale del 28 gennaio, dell’ordine del giorno 177 “Impegno della Regione Piemonte per i lavoratori ex Embraco”, prima firmataria Francesca Frediani (M5s), riguardante la vicenda della mai attuata riconversione dello stabilimento di Riva di Chieri (To).

Prima della votazione è intervenuta l’assessore al lavoro Elena Chiorino che, esprimendo il parere favorevole della Giunta regionale sul documento, ha richiamato alla necessità di atti concreti come la convocazione, del 3 febbraio, di un tavolo di confronto al Mise, anche se al momento non si hanno notizie di imprenditori interessati allo stabilimento di Chieri. L’assessore ha espresso la possibilità di ragionare attorno ad un tavolo regionale dopo l’incontro al ministero.

Sono stati anche approvati all’unanimità, sul tema delle conseguenze della adozione da parte di diversi paesi europei del sistema di etichettatura “Nutri-score”, la mozione 156, primo firmatario Paolo Demarchi (Lega) e l’ordine del giorno 166, primo firmatario Paolo Ruzzola (Fi).

Il 156, “impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché intervenga vigorosamente presso le istituzioni europee per evitare l’utilizzo di tale classificazione alimentare al fine di tutelare, in tutte le sedi necessarie, il ‘Made in Italy’ di qualità, la salute dei cittadini e l’economia piemontese”. Il 166 “impegna la Giunta ad assumere ogni iniziativa utile, presso le sedi europee e nazionali, affinché venga sostenuto il modello italiano “Nutrimeter” a livello comunitario, al fine di tutelare realmente la salute dei cittadini e salvaguardare le eccellenze italiane ed un intero comparto produttivo”.




Il Piemonte punta su idrogeno, idroelettrico e fotovoltaico

Il Piemonte, di fronte alla situazione climatica e ambientale, punterà su idrogeno, idroelettrico e fotovoltaico e sull’aumento dei fondi europei per migliorare strutturalmente la qualità dell’aria. Lo ha dichiarato l’assessore all’ambiente Matteo Marnati concludendo il dibattito sulla condizione ambientale tenutosi in Consiglio regionale.

Il Consiglio ha approvato tre ordini del giorno della maggioranza: quello di Fdi, primo firmatario Maurizio Marrone, approvato a maggioranza, chiede “lo stato di emergenza climatica e ambientale”, accompagnandolo con una serie di misure regionali concrete per la riduzione degli inquinanti e dell’impatto ambientale delle attività.

Nell’ordine del giorno della Lega approvato a maggioranza, primo firmatario Alberto Preioni, si riconosce ”lo stato di disagio ambientale della nostra regione connesso alle intrinseche caratteristiche geomorfologiche del territorio”, e si chiedono fondi specifici per politiche strutturali di sviluppo ambientale e di miglioramento della qualità dell’aria.

Il terzo ordine del giorno, prima firmataria Alessandra Biletta (Fi), approvato all’unanimità dei votanti, chiede il riconoscimento da parte del governo e dell’Ue della “specificità delle Regioni del bacino padano”, in modo da incrementare le risorse per l’attuazione di un piano interregionale per la riduzione degli inquinanti  e il miglioramento strutturale della qualità dell’aria.

Bocciati invece dalla maggioranza i tre ordini del giorno delle minoranze. Quello del centrosinistra, primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), chiedeva lo stato di emergenza climatica e ambientale insieme con una serie di misure strutturali e di risorse aggiuntive regionali, nazionali ed europee per migliorare la qualità dell’aria e l’impatto ambientale anche attraverso il ricambio del parco dei mezzi pubblici e lo spostamento delle merci su ferrovia. Si chiedeva anche l’aumento proporzionale delle tasse per le aziende che inquinano.

I due ordini del giorno del M5s proponevano l’interruzione della realizzazione della Torino-Lione (prima firmataria Francesca Frediani) e la dichiarazione di stato di emergenza climatica e ambientale con conseguenti impegni per contrastare il cambiamento climatico (prima firmataria Sarah Disabato). Tra questi, il confronto con il mondo economico piemontese “per il passaggio da un modello di sviluppo lineare a uno circolare” e la piena attuazione del piano della qualità dell’aria in Piemonte.

“Il Piemonte è una regione virtuosa sul piano ambientale”, ha detto nel suo intervento l’assessore Marnati. “Siamo sul podio in Italia per uso delle energie rinnovabili e degli incentivi ambientali. Ma sul processo di transizione climatico sono necessari tempi lunghi”. Marnati ha ricordato il recente confronto con i rappresentanti della regione francese Rhone-Alp, la loro esperienza sull’idrogeno, “ci scambieremo buone pratiche, loro sono avanti”, la necessità emersa di completare la Torino-Lione, non solo per il suo valore ambientale: “L’incrocio con la Genova Rotterdam porrà il Piemonte in un ruolo centrale per la logistica, porterà sviluppo”.

Secondo l’assessore all’ambiente, oltre che sull’idrogeno “occorre puntare sul fotovoltaico, sull’idroelettrico, anche con nuovi invasi che rappresentano pure occasioni turistiche. All’Europa diamo più di quanto riceviamo; chiediamo all’Ue più risorse per politiche strutturali di abbattimento degli inquinanti, anche con incentivi per l’acquisto di nuovi mezzi da parte dei privati, per cui presto partiranno i bandi”.

Marco Grimaldi, presentando l’ordine del giorno del centrosinistra, ha sostenuto che “occorre mettere al centro la riconversione ecologica della nostra economia. E’ necessario un grande piano di rilancio del trasporto. Oggi le multinazionali non pagano mai i loro disastri climatici. Dobbiamo far pagare una parte della riconversione ecologica a chi ha creato questa situazione”. Presentando poi un proprio ordine del giorno che, in caso di abbonamento al trasporto pubblico locale di un genitore, metterebbe a disposizione un altro gratuito per un figlio sotto i 14 anni, ha parlato di “un modo per abituare i ragazzi ad utilizzare il mezzo pubblico e per i genitori un incentivo ad abbonarsi”. L’Odg sarà votato la prossima settimana.

Maurizio Marrone ha spiegato che “la richiesta di stato di emergenza climatica e ambientale nasce perché non siamo rinchiusi nel palazzo, ma condividiamo la sensibilità per l’ambiente. Abbiamo però inserito nel nostro ordine del giorno impegni concreti su cui la Giunta Cirio sta già dimostrando attenzione, a partire dai fondi europei indirizzati a esperienze di economia circolare, dai piani di rilancio industriale delle aree di crisi ispirati alla mobilità elettrica, dal completamento della Torino-Lione per trasferire i trasporti delle merci dalla gomma alla rotaia”.

Per Alberto Preioni “con i blocchi del traffico, a fronte di un beneficio minimo, andiamo a colpire soprattutto le fasce deboli. Con l’assessore Marnati stiamo invece guardando al futuro con gli autobus elettrici e con i treni ad idrogeno. La nostra Regione porterà avanti una grande lotta alla plastica, ma non ‘a freddo’ come fa il Governo con tassazioni che mettono in crisi le aziende e l’occupazione. Ben vengano le grandi opere e i ragionamenti politici alti, ma stigmatizziamo tutte quelle misure poco utili che vanno a penalizzare i cittadini, soprattutto quelli in difficoltà”.

“Sull’ambiente è importante cambiare strada, forse non per noi, ma per i nostri figli”, ha sostenuto Domenico Ravetti (Pd). “Nei documenti presentati oggi dalla destra vedo una certa rassegnazione e una certa non consapevolezza del problema. Di fronte a quella che noi abbiamo definito “emergenza” voi rispondete con la parola “disagio”. Sembrate non rendervi conto che siamo sulla via del non ritorno. I problemi vanno affrontati e risolti in una dimensione europea, e voi di Europa parlate sempre in negativo”.

Per Alessandra Biletta “esiste il grave problema della qualità dell’aria, vista la collocazione orografica del Piemonte. Si tratta di una questione che riguarda tutto il bacino padano. Chiediamo pertanto al governo e all’Europa di prenderne atto e di finanziare un piano pluriennale e straordinario per la qualità dell’aria e la riduzione delle emissioni attraverso l’attuazione di misure strutturali definite dalle regioni coinvolte”.

Sarah Disabato ha parlato di “confusione in maggioranza sui cambiamenti climatici e sull’inquinamento. Ricordo che anche il Veneto ha sottoscritto un accordo in materia di miglioramento della qualità dell’aria e di blocchi del traffico, la maggioranza non può utilizzare questi temi per ricatti politici. Si cerca in questo modo di mettere una pezza a quanto successo lo scorso 15 ottobre in quest’Aula, quando non è stata dichiarata l’emergenza climatica. Noi vogliamo dare una risposta concreta ai cittadini piemontesi su più fronti, dagli incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti agli investimenti sulle fonti rinnovabili”.

 

 




Coronavirus: dal Seremi le indicazioni per le Asl piemontesi

Lo scorso 22 gennaio le Direzioni generali e direzioni sanitarie di Aso e Asl e i dipartimenti di Prevenzione delle Asl del Piemonte hanno ricevuto dal Seremi, (Il servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive), le indicazioni del Ministero per limitare il rischio di introduzione dell’infezione attraverso casi importati.

Lo ha comunicato, tramite una nota scritta, nell’ambito dei question time, l’assessore alla salute Luigi Icardi, oggi a Roma proprio per partecipare, in qualità di coordinatore nazionale della Commissione salute, al tavolo sull’emergenza coronavirus, convocato dal  ministro della Salute Roberto Speranza.

“Le indicazioni ministeriali riguardano in particolare: la definizione di caso e le modalità di segnalazione al sistema di sorveglianza regionale e nazionale; le misure di biosicurezza da adottare nelle strutture cliniche e in caso di isolamento domiciliare del paziente; le procedure e i materiali per la protezione individuale degli operatori sanitari e disinfezione e protocolli specifici per diagnosi di laboratorio.

Come noto – specifica Icardi nella nota in risposta all’interrogazione della consigliera e vicecapogruppo di Forza Italia Alessandra Biletta  – nella nostra regione non sono presenti aeroporti con voli intercontinentali. Al momento l’Usmaf (Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera) ha provveduto ad affiggere materiale informativo nell’aeroporto per i viaggiatori internazionali come da indicazioni ministeriali, in attesa di nuove disposizioni”.

“Quanto comunicato dall’assessore alla Sanità rassicura – ha affermato la consigliera Biletta –  L’assessore ha assicurato che le indicazioni inviate dal ministero verranno aggiornate puntualmente in tutti i nostri presidi sanitari regionali e ha puntualizzato che gli aeroporti piemontesi non corrono rischi diretti visto che non sono scali intercontinentali”.

Durante la sessione del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Diego Sarno (Pd) sulla crisi PMI e del Microcommercio; di Raffaele Gallo (Pd) sulla carenza del servizi di medici di base; di Silvio Magliano (Moderati) sull’ospedale Oftalmico; di Francesca Frediani (M5S) sugli investimenti green in Piemonte; di Sean Sacco (M5S) sui contratti d servizio del gestore ferroviario; di Paolo Bongioanni (FdI) sulla presenza del lupo nelle valli piemontesi; di Marco Grimaldi (Luv) sulle discriminazioni nelle assegnazioni degli alloggi di edilizia sociale e di Sarah Disabato (M5S) sull’emergenza medici di base.




Torino: ecco le linee guida per individuare i beneficiari di contributi per la attività culturali

Questa mattina la Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Cultura Francesca Leon, ha approvato le ‘Linee Guida per le Attività Culturali per l’anno 2020’ con l’obiettivo di incentivare le iniziative svolte sul territorio cittadino e orientate all’accessibilità culturale che favoriscano la partecipazione, l’inclusione, l’accoglienza e la co-generazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Si tratta sia di progetti su scala locale, sia di proposte di più ampio respiro per coinvolgere pubblici e artisti in modo da contribuire allo sviluppo della creatività locale e alla generazione di economie basate sui prodotti culturali.

Per individuare i beneficiari dei contributi l’Amministrazione si affiderà a specifiche procedure di selezione attraverso bandi pubblici la cui pubblicazione sarà subordinata all’effettiva disponibilità delle risorse economiche.

I futuri bandi si articoleranno secondo tre macroaree.

Nella prima, ‘Progetti e iniziative in ambito culturale anno 2020’, rientrano le attività o i progetti degli operatori culturali territoriali che si rivolgono ai cittadini di tutte le fasce d’età e che intendono promuovere la cultura in tre precisi ambiti: Musica; Arte Contemporanea, Design, Scrittura e Arte di Strada; Patrimonio Culturale, Divulgazione Scientifica, Promozione del libro e della lettura.

La seconda macroarea, ‘Progetti e iniziative in ambito culturale con connessione alle tematiche cinematografiche’ comprende eventi, manifestazioni, attività o progetti di promozione della cultura cinematografica.

Saranno candidabili in queste 2 aree i progetti che verranno realizzati nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2020 il 31 dicembre 2020.

Fanno parte infine della terza, ‘Progetti per attività ed eventi di rilevanza territoriale’, le attività culturali, le manifestazioni e gli eventi orientati all’animazione culturale territoriale che abbiano importanza mediatica o particolare rilevanza cittadina essendo in grado di coinvolgere un alto numero di soggetti sia in termini di partecipazione attiva, sia di partecipazione di pubblico.

I progetti relativi a quest’area potranno avere durata biennale e prevedere la loro realizzazione anche attraverso la sottoscrizione di specifiche convenzioni con la Città.

L’erogazione dei contributi potrà avvenire solo attraverso la presentazione di proposte progettuali entro 45 giorni dalla pubblicazione degli specifici bandi sul sito internet della Città alla pagina Appalti e Bandi. Tali proposte saranno valutate da commissioni appositamente nominate sulla base dei seguenti criteri generali: coinvolgimento del territorio; coerenza con le Linee programmatiche dell’Amministrazione; originalità e innovazione delle attività e iniziative per le quali è richiesto il finanziamento; quantità di lavoro svolto o da svolgersi direttamente da parte del soggetto richiedente per lo svolgimento dell’attività programmata e relative modalità di svolgimento; quantità di lavoro svolto o da svolgersi da parte di volontari per l’attività programmata; gratuità o meno delle attività programmate; livello di promozione di una crescente integrazione tra culture diverse.

Potranno beneficiare del contributo:

le associazioni (iscritte nell’apposito registro), i comitati (formalmente costituiti) e altri soggetti no profit con personalità giuridica che hanno sede o che svolgono la loro attività sul territorio comunale;

gli organismi no profit, anche se non hanno sede sul territorio cittadino, purché per attività o iniziative che riguardino la comunità locale.

L’ammontare dei contributi non potrà mai superare l’80% delle spese a preventivo e i proponenti dovranno garantire una loro quota di finanziamento.




“Budget e sistema di Reporting economico-finanziario”: corso di alta formazione di Cnvv

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Università del Piemonte Orientale (Upo) e Foraz, il consorzio interaziendale di formazione professionale che fa capo a Cnvv, organizzano un ciclo di incontri di alta formazione dedicato a imprenditori, manager e responsabili amministrativi delle aziende delle due province intitolato “Budget e sistema di Reporting economico-finanziario: un’opportunità per le imprese del nostro territorio”, che si svilupperà in 24 ore nei mesi di febbraio e marzo 2020.

«Abbiamo fortemente voluto questo percorso formativo – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – perché riteniamo sia utile approfondire la programmazione economico-finanziaria e l’analisi dei dati a consuntivo quali strumenti di indirizzo e di gestione delle risorse di grande importanza per guidare le scelte strategiche delle aziende. Oltre a presentare i criteri di progettazione e le modalità di funzionamento dei sistemi di programmazione e di controllo di gestione, il corso si focalizzerà su due temi di stretta attualità: la misurazione del rating, in conformità a quanto fatto dagli istituti di credito e dai diversi attori del sistema economico, e l’analisi degli indicatori utilizzati in applicazione del nuovo Codice della crisi d’impresa».

Il primo incontro è in programma martedì 11 febbraio 2020; gli altri moduli formativi si svolgeranno, sempre di martedì, il 25 febbraio e il 3, 10, 17 e 24 marzo, dalle 14 alle 18, nella sede Cnvv di Novara, in C.so Cavallotti 25. Le iscrizioni dovranno pervenire al Foraz entro il 5 febbraio 2020, mentre eventuali richieste di finanziamento del corso con i voucher di Fondimpresa dovranno essere trasmesse entro il 31 gennaio 2020 sempre al Foraz, che si occuperà gratuitamente della stesura del piano.

È possibile far partecipare più persone della stessa azienda in caso intendano alternarsi nella frequenza di singole lezioni, che saranno interamente tenute da alcuni tra i più importanti docenti dell’Upo: Maurizio Comoli e Lucrezia Songini, entrambi professori ordinari di Economia aziendale, Mario Valletta, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari, Patrizia Riva, professore associato di Economia aziendale, e Francesco Bavagnoli, ricercatore e professore aggregato di Economia aziendale.

«Il corso – aggiunge Filippa – è coordinato dalla prof.ssa Chiara Morelli e approfondirà sia gli aspetti di struttura (strumenti, metodi, tipologia di obiettivi e di misure) sia gli aspetti di processo (fasi, attori, aspetti comportamentali) del sistema di programmazione e controllo. Tra gli argomenti che verranno trattati nel corso degli incontri, sempre attraverso casi pratici e simulazioni di situazioni reali, figurano anche le analisi di bilancio, il sistema di misurazione dei costi, il budget, la definizione degli obiettivi e la programmazione della gestione, la responsabilizzazione economica e l’elaborazione del “Master Budget”, i criteri di progettazione del sistema di reporting e la scomposizione dei risultati aziendali con il conto economico per area di risultato. L’importanza e la strategicità degli argomenti trattati rendono questa iniziativa davvero importante, anche in ragione dell’elevato profilo dei relatori e dell’impostazione fortemente operativa che caratterizzerà tutti gli incontri».




Città Salute Novara, si punta a pagare meno interessi

Un emendamento della Giunta fa passare da 20 a 23 milioni l’importo annuale per pagare il mutuo della Città della Salute di Novara. In questo modo, si punta a ridurre il numero delle rate da 26 a 18, pagando meno interessi e quindi riducendo la somma complessiva che la Regione dovrà sborsare per il completamento dell’opera.

Questa la novità principale, sancita dall’approvazione dell’emendamento, nel corso della seduta odierna di quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco. L’intero testo del Ddl 62, “Norme relative al finanziamento della Città della Salute di Novara”, è stato quindi licenziato per l’Aula con il sì di Lega, Fi, Fdi, il no del M5s e il non voto dei gruppi Pd, Leu e Monviso.

L’esame del Ddl, presentato per la Giunta dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi, era iniziato nella seduta del 9 dicembre e nasce da una richiesta del Nucleo di valutazione del Ministero per far sì che la Regione garantisca l’importo delle rate che l’Azienda ospedaliera universitaria novarese dovrà pagare ogni anno.

Nel corso della discussione sono stati bocciati gli emendamenti proposti dai primi firmatari Domenico Rossi per il Pd e Sean Sacco per il M5s e, come detto, approvato quello presentato dalla Giunta, che prevede – tra l’altro – l’aumento del valore annuo stanziato sul fondo sanitario regionale, che non può eccedere i “23 milioni di euro, oltre all’indicizzazione” (al posto dei 20 originariamente indicati) e non precisa più il numero di rate da corrispondere.

“Un modo – ha spiegato l’assessore – per dare maggior flessibilità all’investimento. Dalle simulazioni di Cassa depositi e prestiti, infatti, se riuscissimo a ridurre a 18 le rate 26 rate originariamente previste, potemmo risparmiare vari milioni sugli interessi”.

Nel corso delle dichiarazioni di voto finali il consigliere Rossi (Pd) ha motivato il non voto del proprio gruppo al fatto che “sia stato respinto il nostro emendamento che chiedeva, nero su bianco, di condizionare l’autorizzazione allo stanziamento della Giunta alla verifica da parte del Consiglio regionale dell’approfondimento economico e finanziario richiesto a Cassa depositi e prestiti. In Aula, naturalmente, il nostro voto sarà sì”.

Sacco (M5s), che ha proposto tipi di finanziamento alternativi al partenariato pubblico privato, quali il leasing finanziario, l’autofinanziamento, l’in house providing e il ricorso all’Inail, ha motivato il no del proprio gruppo con “la convinzione che non si stia perseguendo la via migliore per i piemontesi”.

Federico Perugini (Lega) ha espresso l’assoluto favore del proprio gruppo “per un provvedimento importante e atteso da anni dalla popolazione”.

Dopo che l’Assemblea regionale avrà verificato l’approfondimento economico e finanziario richiesto a Cassa depositi e prestiti il provvedimento passerà all’esame dell’Aula. Relatore di maggioranza sarà il consigliere Riccardo Lanzo (Lega), di minoranza saranno i consiglieri Rossi (Pd) e Sacco (M5s).




Il giorno della memoria celebrato a Palazzo Cisterna

Con la visita di quattro scolaresche alla mostra I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza” è stato celebrato stamani a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna ilGiorno della Memoria.

La mostra, curata dalla Città Metropolitana di Torino e dal Centro internazionale di studi “Primo Levi” nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore e scienziato torinese, è prorogata sino a venerdì 31 gennaio.

La proroga ha consentito di inserire la mostra nel calendario delle iniziative che il 27 gennaio di ogni anno commemorano le vittime dell’Olocausto: fu proprio il 27 gennaio 1945 il giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Avevano richiesto e hanno ottenuto di poter visitare l’allestimento nella giornata del 27 gennaio una classe terza media degli Istituti Riuniti Salotto e Fiorito di Rivoli,una quinta dell’Istituto di Istruzione Superiore Gobetti Marchesini Casale Arduino di Torino, una terza e una quinta dell’Istituto Giulio Natta di Rivoli.

Gli studenti hanno incontrato nella Sala Consiglieri della sede aulica della Città Metropolitana il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, lo storico e collaboratore del Centro Studi Primo Levi Guido Vaglio, i responsabili del Centro stesso e i funzionari del Centro Servizi Didattici della Città Metropolitana, che hanno coordinato a partire dall’ottobre scorso la visita di un’ottantina di istituti scolastici alla mostra, con la presenza di circa 2000 studenti e dei loro insegnanti.

Il Vicesindaco Marocco ha sottolineato il contributo della mostra al contrasto all’indifferenza che rischia di circondare argomenti come l’Olocausto, mentre il professor Vaglio si è soffermato sul valore della testimonianza di Primo Levi e sulla sua poliedrica figura di scienziato, scrittore, poeta, testimone della Shoah e semplice cittadino torinese.

“Uno degli obiettivi del Centro Studi, – ha spiegato Vaglio – è appunto di far conoscere Primo Levi anche al di là della sua figura di testimone della Shoah. Le sue opere sono tradotte in tutto il mondo, ma Levi era anche un chimico appassionato di tutte le discipline scientifiche, di etimologia e di giochi di parole. Era un uomo pieno di interessi e curiosità verso il mondo. Il suo modo di scrivere esprimeva inoltre una pacatezza e una precisione che sono un esempio per tutti ancora oggi”.

La mostra I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza” è ad ingresso libero dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 16. Oltre agli studenti, sono numerosi i cittadini che la visitano ogni giorno, in questi tempi confusi da troppe false notizie e da striscianti revisionismi; tempi in cui tornano a ripetersi drammatici episodi di discriminazione e di antisemitismo. Particolarmente suggestiva la collocazione a Palazzo Cisterna, tra stucchi e arredi d’epoca, dove tra lo scalone di marmo e i corridoi aulici si stagliano scale metalliche in alluminio, pannelli illuminati, percorsi a tunnel che disegnano gli aspetti della vita di un uomo che è stato chimico, scrittore, deportato nel campi di sterminio di Auschwitz, testimone e divulgatore della storia più drammatica del ‘900, padre di famiglia e cittadino torinese.

La mostra, ideata e realizzata da Fabio Levi e Peppino Ortoleva e allestita dall’architetto Cavaglià, è suddivisa in sei sezioni: Carbonio, Il viaggio verso il nulla / Il cammino verso casa, Cucire parole, Cucire molecole, Homo faber, Il giro del mondo del montatore Tino Faussone.





Nuovo blocco da domani per i diesel euro 4 a Torino e nei comuni del territorio metropolitano

Semaforo arancione con conseguente blocco per i veicoli euro 4 diesel a partire da domani, martedi 28 fino a giovedi 30 gennaio, a causa dello sforamento delle micropolveri che per quattro giorni consecutivi hanno superato i livelli previsti dall’accordo di Bacino padano spingendosi ben oltre i 50 microgrammi al metro cubo.

Il blocco coinvolge, oltre al capoluogo, anche altri 22 comuni: Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Settimo, Venaria Reale, Caselle, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano, Carmagnola, Vinovo, Chieri e Ivrea.
Sarà giovedi 30 gennaio il giorno della prossima emissione del bollettino antismog.

Nella tabella seguente lo schema dettagliato delle limitazioni.

Limitazioni emergenziali di Livello 1 attive a partire dal 01/10/2019 dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 µg/m³ (valide tutti i giorni, festivi compresi)
Tipo veicolo Orari Chi non circola
Persone (M1), Merci (N1, N2, N3) 0:00-24:00
  • Benzina, gpl e metano Euro 0

  • Diesel Euro 0 e Euro 1

Ciclomotori e Motocicli (L1, L2, L3, L4, L5, L6, L7) 0:00-24:00
  • Benzina Euro 0

Persone (M1) 8:00-19:00
  • Diesel Euro 2 e Euro 3

  • Diesel Euro 4

Merci (N1, N2, N3) 8:00-19:00
  • Diesel Euro 2 e Euro 3 nelle giornate dal lunedì al venerdì

Merci (N1, N2, N3) 8:30-14:00 e

16:00-19:00

  • Diesel Euro 2, Euro 3 nelle giornate di sabato e festivi

  • Diesel Euro 4

 




Rc auto: i piemontesi vedranno peggiorare la propria classe di merito nel 2020

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per più di 96.400 piemontesi; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’osservatorio Rc auto di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro rispetto a quello pagato l’anno prima.

In termini percentuali si tratta del 4,04% del campione analizzato (oltre 32.600 preventivi di rinnovo RC auto raccolti in Piemonte a dicembre 2019 tramite le pagine di Facile.it); il valore non solo risulta essere superiore a quello nazionale (3,76%), ma è anche in lieve aumento rispetto al dato regionale rilevato nel 2018, quando la percentuale degli automobilisti piemontesi che ha fatto i conti con un peggioramento della classe di merito era pari al 4,01%.

Buone notizie, invece, per gli automobilisti virtuosi; a dicembre 2019, secondo l’osservatorio RC auto di Facile.it, per assicurare un veicolo a quattro ruote in Piemonte occorrevano, in media, 507,63 euro, vale a dire il 6,98% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018. Il dato è stato calcolato sulla base di 525.064 preventivi di rinnovo RC auto e relative migliori offerte medie disponibili online*.

L’andamento provinciale
Analizzando il campione su base provinciale emerge che Torino è la provincia che ha registrato la percentuale più alta di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione un sinistro con colpa (4,37%) e che, per questo motivo, vedranno peggiorare la propria classe di merito e, con essa, salire il costo dell’RC auto. Segue nella graduatoria la provincia di Cuneo, dove la percentuale di chi ha dichiarato un incidente con colpa è pari al 4,33%.
Valori inferiori alla media regionale, invece, per le province di Novara (3,63%), Verbano-Cusio-Ossola (3,27%) e Alessandria (2,95%). Chiudono la classifica regionale Asti (2,93%), Vercelli e Biella, aree dove la percentuale di coloro che hanno denunciato un incidente con colpa è pari, rispettivamente, al 2,80% e al 2,57%.

Il profilo di chi vedrà peggiorare la classe di merito
Guardando più da vicino il profilo degli automobilisti piemontesi che hanno dichiarato alle assicurazioni un sinistro con colpa, la prima differenza che emerge è legata al sesso; fra gli uomini la percentuale è pari al 3,92%, mentre nel campione femminile sale al 4,27%.
Analizzando il campione in base alle professioni dichiarate in fase di preventivo emerge che al primo posto si posizionano gli insegnanti; sono loro la categoria che, in percentuale, ha dichiarato più sinistri con colpa (6,41%). Al secondo posto si trovano i pensionati, con una percentuale pari al 5,92%, mentre gli artigiani si posizionano al terzo posto con il 4,80%.
Nel senso opposto, invece, si trovano i disoccupati (2,99%), il personale medico (3,15%) e i commercianti (3,26%).




Nomine: riapertura dei termini per la Commissione di Garanzia

Sono iniziate le procedure per la riapertura dei termini per le candidature a diversi enti, come la Commissione di garanzia, il Cda della Azienda pubblica di servizi alla persona “Casa benefica”, il Consorzio di bonifica “Associazione irrigazione Est Sesia” di Novara e la Commissione per il patrimonio speleologico.

La data ultima per la presentazione delle candidature è quindi stabilita per il 7 febbraio, in particolare per:

  • Commissione di garanzia: elezione di un componente in sostituzione di Paolo Cattaneo;
  • Un membro del Consiglio di amministrazione della Azienda pubblica di servizi alla persona Casa Benefica;
  • Un rappresentante al Consorzio di irrigazione e bonifica “Associazione Irrigazione Est Sesia” di Novara – Assemblea dei Delegati;
  • 3 rappresentanti per la Commissione tecnico consultiva per la tutela del patrimonio speleologico della Regione Piemonte.

L’istanza di candidatura deve essere sottoscritta e presentata al Presidente del Consiglio regionale inviandola all’indirizzo pec unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore.

Sono mantenute valide le candidature già pervenute che, quindi, non dovranno essere ripresentate.

I bandi e tutte le informazioni necessarie per eventuali candidature per i garanti o per gli altri organismi in scadenza, sono disponibili presso gli uffici della Commissione consultiva per le nomine e nell’area dedicata ai comunicati della Commissione nomine, sul sito istituzionale del Consiglio regionale.