Meno CO2 per vincere CO&GO lancia un concorso nella bassa Valle di Susa

“Meno CO2 e più vinci” è il concorso riservato agli abitanti della bassa Valle di Susa, la zona scelta per sperimentare il car pooling nell’ambito del progetto europeo Co&Go, finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.

L’iniziativa di Città metropolitana di Torino è gestita da Achab srl ed è attiva fino al prossimo mese di marzo 2022.
Possono aderire tutti i maggiorenni che vivono o lavorano nei Comuni di Almese, Alpignano, Avigliana, Bussoleno, Caprie, Casalborgone, Caselette, Collegno, Chianocco, Condove, Leinì, Pianezza, San Gillio, Susa, Vaie, Venaus e Villar Dora che devono effettuare l’iscrizione sulla community Co&Go dell’applicazione dedicata al progetto nella piattaforma JoJob RT.

L’obiettivo del progetto è quello di far risparmiare CO2 grazie agli spostamenti effettuati in carpooling e certificati attraverso l’app, incentivando comportamenti riconosciuti come positivi che rappresentano valori condivisi in campo ambientale.

Il carpooling è inteso come strumento per ridurre le emissioni nocive legate ai trasporti.

Ai fini del concorso conterà il numero di punti raccolti da chi usufruirà del car pooling entro fine marzo 2022: durante l’utilizzo dell’app per organizzare i tragitti in carpooling verranno assegnati all’utente 65 grammi di CO2 non emessa per ogni km di percorso in condivisione, sia come autista che come passeggero.

Al 31 marzo del prossimo anno tutti coloro che avranno raggiunto i 200 grammi di CO2 non emessa parteciperanno all’estrazione di 100 buoni sconto del valore di 25 euro da spendere nella Bottega Binaria del Centro Commensale di Gruppo Abele nei punti vendita di Torino e Rivalta Torinese.




La quarta ondata preoccupa le imprese artigiane del Piemonte che chiedono responsabilità

La recrudescenza del Covid e le nuove varianti del virus, stanno mettendo in guardia le autorità sanitarie e in allarme le imprese per eventuali misure restrittive che potrebbero danneggiare, ancora una volta, il sistema produttivo torinese e piemontese.

 

“Non vogliamo fare nessun allarmismo ma vediamo come in alcune regioni stiano già adottando nuove, e più stringenti, misure di prevenzione con limitazione di orari e di accessi – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – tutto questo gli artigiani, come il resto delle attività produttive, soprattutto in un periodo in cui i consumi e la socialità sono maggiori, non possono permetterselo. Per questo è necessario, ancora una volta, essere responsabili, e rispettosi delle norme di sicurezza igienico sanitaria, in tutte le azioni quotidiane. Bisogna prendere ad esempio l’atteggiamento esemplare che le imprese hanno tenuto in tutti questi mesi”.

 

E’ questo il messaggio che Confartigianato Imprese Torino, con il Presidente Dino De Santis, vuole lanciare a tutte le attività produttive del territorio, ai loro clienti e ai cittadini, e soprattutto alle Istituzioni, nel caso in cui fossero chiamate a scelte importanti. Infatti, l’aumento dei contagi non fa star serene le aziende per le ripercussioni che potrebbero impattare negativamente sul sistema sanitario regionale e su quello economico.

 

Il green pass delle piccole aziende si chiama senso di responsabilità, quella che è stata applicata fin dall’inizio della pandemia – continua De Santis – adottando i protocolli igienico-sanitari e rispettando con diligenza e rigore le indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus”.

 

“I piccoli imprenditori continueranno a rispettare le indicazioni per evitare il rischio di una nuova ondata della pandemia – continua De Santis – nessuna attività può permettersi ulteriori restrizioni o chiusure: su questa consapevolezza si fondano i nostri comportamenti. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di dividere il nostro territorio, così come il resto del Paese, su posizioni pregiudizievoli in merito al rispetto della salute propria e altrui e del riconoscimento dei grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori hanno dovuto sopportare in questi sedici mesi”.

 

“Una malaugurata serrata in queste settimane pre natalizie, costerebbe troppo a tutto il Piemonte – continua De Santis – novembre e dicembre, infatti, sono mesi chiave per l’economia piemontese e non si possono fare passi falsi. Ricordiamoci che aziende artigiane del nostro territorio hanno subìto, mediamente, durante il lockdown, un calo del fatturato del 60 per cento”.

 

Per Confartigianato, va fatto tutto il possibile affinché non si verifichi un’ennesima ondata della pandemia che potrebbe portare a nuovi stop della produzione e conseguente nuova cassa integrazione, ad una nuova riduzione dei consumi ed ad una gelata sul turismo.

 

“Detto questo, la realtà è che dobbiamo abituarci a convivere con il virus mantenendo il rigore nel rispetto delle misure di protezione della salute – conclude De Santisalmeno fino a quando esso non verrà debellato. Fino a quel momento, dobbiamo tutti essere più rigorosi nell’uso estensivo dei DPI anche nell’ambito privato e familiare”.

 

Confartigianato Torino continuerà a fare la sua parte insieme alle altre parti sociali e alle istituzioni per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole anticontagio quale fondamentali strumenti di argine ai contagi.

 




Paolo Parato è il Presidente della nuova categoria Imprese Chimica&Vetro di Unione Industriali Torino

L’Assemblea delle Imprese Chimica&Vetro di Unione Industriali Torino ha eletto ieri Paolo Parato Presidente della nuova categoria merceologica nata lo scorso 1°gennaio dalla fusione dell’Associazione Industrie Chimiche con quella del Vetro, Ceramica e Abrasivi.

La nuova realtà associativa è costituita da 85 Aziende con circa 3.700 addetti che operano nei diversi settori della Chimica (abrasivi, aromi, cosmetici, gas tecnici e medicali, specialità per salute, industria e edilizia, lubrificanti, pitture, vernici, etc.) e nei settori conciario, farmaceutico, integratori alimentari e degli articoli in vetro per tante applicazioni: costruzioni, arredamento e trasporti, tubi, fiale e flaconi per farmaci, cosmetici e altro.
Il Presidente Paolo Parato, Presidente e Amministratore Delegato di Maraschi & Quirici S.p.A., dirigerà la nuova categoria per il prossimo quadriennio insieme con i Vice-Presidenti Alberto Picco e Filippo Sertorio, al Tesoriere Marco Piccolo e ai Consiglieri: Luca Cravero Candioli, Piero Filippi, Marco Gallo, Loredana Maiocco, Viviana Marsella, Giuseppe Martinetti, Carlo Ostino, Roberta Racioppi, Massimo Re e Paolo Rossi Odello.

Per celebrare la nascita della nuova categoria è intervenuto in Assemblea il Presidente di Unione Industriali Torino Giorgio Marsiaj che ha dichiarato: “Con l’elezione dei nuovi organi direttivi diventa operativa una significativa fusione fra categorie che consentirà al nostro sistema associativo di rispondere con ancora maggiore efficacia e prontezza alle esigenze delle imprese, le cui filiere produttive sono oggi il frutto di incroci tra settori un tempo distanti, ora sempre più interconnessi”.

Anche il neo Presidente Paolo Parato durante l’Assemblea ha sottolineato l’importanza delle filiere e ha ricordato che “la convinzione profonda che ci ha spinto a lavorare per questa fusione è stata l’esigenza di migliorare il network e le sinergie fra imprese che operano nei diversi settori della chimica o nell’ambito della stessa filiera o in settori affini e sempre più interdipendenti”.




CNA Giovani Imprenditori: “Il Piemonte e l’Italia tornino a essere alleati dei giovani che vogliono fare impresa” 

“Il Piemonte e l’Italia ritornino a essere alleati dei giovani, dell’impresa e dei giovani che vogliono fare impresa”. È questo l’appello del presidente di CNA Piemonte Giovani Imprenditori, l’imprenditore biellese Andrea Valentini.

I numeri, infatti, non sono dalla parte degli under 35 che decidono di creare la propria azienda. Ai giovani sta passando la voglia di fare impresa, il Covid ha dato il colpo di grazia, ma se vogliamo garantire un futuro all’Italia e al Piemonte occorre invertire la tendenza. Lo dice uno degli ultimi rapporti di Unioncamere Infocamere aggiornato alla fine del 2020, quindi al termine del primo periodo pandemico.

In 10 anni sono mancate all’appello quasi 156mila imprese giovanili, con un calo del -22,4%. Il risultato è che a fine 2020 si contano circa 541 mila imprese giovanili iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di commercio contro le 697mila presenti nel 2011. E se prima un’impresa su 10 era under 35 ora il peso dei giovani sul tessuto imprenditoriale è sceso all’8,9%. È quanto emerge dall’indagine Unioncamere-InfoCamere sulla nati-mortalità delle imprese, secondo cui la crisi pandemica ha certamente contribuito a frenare la voglia di fare impresa dei giovani, che tradizionalmente incide per quasi un terzo sulle nuove iscrizioni. Solo nel 2020 si sono perse 18.900 nuove imprese giovanili rispetto al 2019, con una perdita del 18,0% contro il -16,9% delle altre imprese.

“Come CNA siamo molto attenti alla nascita delle nuove imprese giovanili perché oltre il 90%, come confermano anche i dati, sono delle microimprese. E in tutte le province piemontesi, un imprenditore su dieci è un giovane o una giovane. Siamo pronti ad affiancare i giovani imprenditori e le giovani imprenditrici nel loro percorso, ma abbiamo bisogno che enti e istituzioni regionali considerino le associazioni di categoria interlocutori per la creazione di tavoli e politiche di sostegno”, spiega Valentini. La presenza degli assessori regionali Andrea Marnati e Andrea Tronzano alla finale del premio Cambiamenti, oltre alle attività successive con il tavolo per le startup sono primi passi verso un percorso di concertazione.

“Altro discorso importante è la mortalità delle nostre imprese – aggiunge Valentini -. Sappiamo che in questi tempi che spingono sull’innovazione e sulla digitalizzazione, le imprese dei giovani e le startup possono diventare risorse non solo per il mercato, ma anche per le partnership con imprese consolidate che devono innovare processi e prodotti. Perdere per strade idee, competenze e voglia di fare impresa, potrebbe compromettere anche tutto il tessuto imprenditoriale esistente anche nel medio e lungo periodo”.

Lo “spopolamento” dell’imprenditoria giovanile  dell’ultimo  decennio  ha  colpito  maggiormente  i  settori  tradizionali delle costruzioni, del commercio e dell’industria manifatturiera, sia in valore assoluto che relativo. Nel primo, in dieci anni si è praticamente dimezzato lo stock delle imprese edili under 35 esistenti alla fine del 2011, passate da 135mila a poco più di 65mila unità alla fine del 2020 (69mila imprese in meno, pari ad una riduzione nel decennio del 51,8%). Nel commercio, la riduzione è stata di circa 50mila unità (-25,5%) e nelle attività manifatturiere di poco più di 17mila (-36,8%). Consistenti, in termini relativi, anche le riduzioni fatte registrare dai comparti delle attività immobiliari (-31,2%) e del trasporto e magazzinaggio (-24,9%). Ad espandersi (+3mila imprese nell’intero periodo, +14% in termini relativi) è stato il solo comparto dei servizi alle imprese.

 

Tab. 1 – Imprese giovanili per regione

Valori assoluti e percentuali al 31 dicembre degli anni 2011 e 2020

 

Imprese registrate
Valori assoluti Variazioni %
Regione 31.12.2020 31.12.2011 Var. assoluta

2020-2011

Var. %

2020/2011

Var. % media

annua

ABRUZZO 12.668 17.838 -5.170 -29,0% -2,9%
BASILICATA 5.946 7.447 -1.501 -20,2% -2,0%
CALABRIA 22.691 30.117 -7.426 -24,7% -2,5%
CAMPANIA 73.421 83.002 -9.581 -11,5% -1,2%
EMILIA ROMAGNA 31.299 43.870 -12.571 -28,7% -2,9%
FRIULI-VENEZIA GIULIA 7.042 9.162 -2.120 -23,1% -2,3%
LAZIO 56.078 63.997 -7.919 -12,4% -1,2%
LIGURIA 12.724 16.059 -3.335 -20,8% -2,1%
LOMBARDIA 74.763 95.790 -21.027 -22,0% -2,2%
MARCHE 12.201 18.458 -6.257 -33,9% -3,4%
MOLISE 3.360 4.512 -1.152 -25,5% -2,6%
PIEMONTE 37.875 51.716 -13.841 -26,8% -2,7%
PUGLIA 39.851 53.866 -14.015 -26,0% -2,6%
SARDEGNA 15.114 20.021 -4.907 -24,5% -2,5%
SICILIA 53.049 68.952 -15.903 -23,1% -2,3%
TOSCANA 31.049 44.711 -13.662 -30,6% -3,1%
TRENTINO – ALTO ADIGE 9.478 9.594 -116 -1,2% -0,1%
UMBRIA 7.301 10.149 -2.848 -28,1% -2,8%
VALLE D’AOSTA 1.063 1.338 -275 -20,6% -2,1%
VENETO 34.186 46.827 -12.641 -27,0% -2,7%
ITALIA 541.159 697.426 -156.267 -22,4% -2,2%

Fonte: InfoCamere-Unioncamere, Movimprese

 

 

Tab. 2 – Imprese giovanili per classi di addetti (*)

Valori assoluti e percentuali al 31 dicembre degli anni 2011 e2020

 

 

Classe di Addetti

Imprese

registrate

% classe

sul totale

31.12.2020 31.12.2011 31.12.2020 31.12.2011
Fino a 5 addetti 355.414 484.160 93,1% 94,0%
6-9 addetti 15.427 18.512 4,0% 3,6%
10-49 10.408 11.516 2,7% 2,2%
50-249 521 656 0,1% 0,1%
oltre 250 39 24 0,0% 0,0%
Totale 381.809 514.868 100,0% 100,0%

Fonte: InfoCamere-Unioncamere, Movimprese-INPS

(*) Il numero degli addetti è aggiornato al 30 settembre di ogni anno

 

Tab. 3 – Imprese giovanili per natura giuridica

Valori assoluti e percentuali al 31 dicembre degli anni 2011 e2020

Imprese registrate
Natura giuridica 31.12.2020 31.12.2011 Var. assoluta

2020-2011

Var. %

2020/2011

IMPRESA INDIVIDUALE 379.857 510.470 -130.613 -25,6%
SRL 64.028 80.223 -16.195 -20,2%
SRL CON UNICO SOCIO 3.123 12.917 -9.794 -75,8%
SRL SEMPLIFICATA (*) 54.481 0 54.481
SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE 13.514 35.777 -22.263 -62,2%
SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO 12.615 38.502 -25.887 -67,2%
ALTRE FORME 13.541 19.537 -5.996 -30,7%
TOTALE 541.159 697.426 -156.267 -22,4%

Fonte: InfoCamere-Unioncamere,Movimprese

(*) Forma giuridica introdotta successivamente al 2011.

 

 

Tab. 4 – Imprese giovanili per natura giuridica

Valori assoluti e percentuali al 31 dicembre degli anni 2011 e2020

Settore Imprese giovanili % giovanili sul totale (2020) Var. assoluta 2020-2011 Var. % 2020/2011
A Agricoltura, silvicoltura pesca 56.305 7,7% -5.298 -8,6%
B Estrazione di minerali da cave e miniere 54 1,3% -58 -51,8%
C Attività manifatturiere 29.505 5,4% -17.198 -36,8%
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz… 449 3,4% 28 6,7%
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d… 611 5,2% -60 -8,9%
F Costruzioni 65.044 7,8% -69.878 -51,8%
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut… 143.769 9,6% -49.252 -25,5%
H Trasporto e magazzinaggio 10.629 6,4% -3.529 -24,9%
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 58.797 12,7% 515 0,9%
J Servizi di informazione e comunicazione 12.246 8,7% -2.032 -14,2%
K Attività finanziarie e assicurative 14.068 10,9% -1.465 -9,4%
L Attività immobiliari 9.748 3,3% -4.421 -31,2%
M Attività professionali, scientifiche e tecniche 17.907 8,0% -463 -2,5%
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp… 25.523 12,1% 3.132 14,0%
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale… 1 0,7% 1 0,0%
P Istruzione 2.001 6,2% 6 0,3%
Q Sanità e assistenza sociale 2.857 6,3% -272 -8,7%
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver… 7.620 9,6% -1.177 -13,4%
S Altre attività di servizi 34.446 13,9% -1.852 -5,1%
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p… 3 8,6% 3 0,0%
U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0 0,0% 0 0,0%
X Imprese non classificate 49.576 12,3% -2.997 -5,7%
TOTALE SETTORI 541.159 8,9% -156.267 -22,4%

Fonte: InfoCamere-Unioncamere,Movimprese

 

Tab. 5 – Imprese giovanili per provincia

Imprese registrate e % sul totale imprese in provincia al 31 dicembre 2020 e 2011

Provincia Imprese

giovanili

% giovanili

sul totale

(2020)

% giovanili

sul totale

(2011)

Provincia Imprese

giovanili

% giovanili

sul totale

(2020)

% giovanili

sul totale

(2011)

AGRIGENTO 4.965 12,2% 15,1% MESSINA 6.873 10,9% 13,7%
ALESSANDRIA 2.996 7,2% 9,7% MILANO 27.412 7,3% 8,1%
ANCONA 3.205 7,2% 10,4% MODENA 5.058 7,0% 8,9%
AOSTA 1.063 8,7% 9,6% MONZA E BRIANZA 5.957 8,0% 10,1%
AREZZO 2.801 7,5% 10,7% NAPOLI 37.634 12,3% 14,7%
ASCOLI PICENO 1.768 7,2% 10,1% NOVARA 2.695 9,2% 12,2%
ASTI 1.972 8,5% 10,2% NUORO 3.620 12,0% 14,1%
AVELLINO 4.935 11,1% 13,9% ORISTANO 1.190 8,3% 12,2%
BARI 14.853 10,1% 13,9% PADOVA 6.619 6,9% 9,0%
BELLUNO 1.199 7,9% 9,3% PALERMO 11.922 12,1% 15,3%
BENEVENTO 3.859 10,9% 13,5% PARMA 3.183 7,0% 9,3%
BERGAMO 8.058 8,6% 11,6% PAVIA 3.907 8,4% 11,5%
BIELLA 1.162 6,7% 9,8% PERUGIA 5.377 7,4% 10,4%
BOLOGNA 6.549 6,9% 8,5% PESARO E URBINO 2.491 6,4% 9,9%
BOLZANO 4.787 8,0% 8,1% PESCARA 3.386 9,1% 11,6%
BRESCIA 10.063 8,6% 11,7% PIACENZA 1.998 6,9% 9,6%
BRINDISI 3.804 10,1% 13,7% PISA 3.368 7,7% 11,3%
CAGLIARI 5.484 7,8% 11,2% PISTOIA 2.551 7,8% 11,4%
CALTANISSETTA 2.719 10,7% 15,6% PORDENONE 1.727 6,7% 8,2%
CAMPOBASSO 2.360 9,1% 12,2% POTENZA 3.741 9,7% 11,9%
CASERTA 12.586 13,0% 17,0% PRATO 3.030 9,1% 14,1%
CATANIA 11.970 11,5% 15,6% RAGUSA 3.983 10,7% 14,7%
CATANZARO 4.228 12,3% 16,6% RAVENNA 2.431 6,3% 8,7%
CHIETI 3.339 7,4% 10,7% REGGIO CALABRIA 6.745 12,6% 17,5%
COMO 3.794 7,9% 10,8% REGGIO EMILIA 4.411 8,2% 11,3%
COSENZA 7.400 10,8% 15,5% RIETI 1.621 10,4% 12,5%
CREMONA 2.450 8,5% 12,0% RIMINI 2.686 6,8% 9,1%
CROTONE 2.441 13,5% 18,0% ROMA 40.212 8,1% 9,7%
CUNEO 5.880 8,9% 10,5% ROVIGO 1.987 7,5% 10,7%
ENNA 1.894 12,6% 19,1% SALERNO 14.407 12,0% 14,5%
FERMO 1.521 7,4% 10,4% SASSARI 4.820 8,7% 11,4%
FERRARA 2.473 7,2% 9,5% SAVONA 2.425 8,2% 10,3%
FIRENZE 7.969 7,4% 9,9% SIENA 2.036 7,2% 9,9%
FOGGIA 7.700 10,6% 13,4% SIRACUSA 3.881 9,9% 13,5%
FORLI’ – CESENA 2.510 6,0% 8,7% SONDRIO 1.314 9,1% 10,8%
FROSINONE 5.072 10,4% 14,1% TARANTO 4.911 9,7% 12,5%
GENOVA 6.301 7,4% 8,8% TERAMO 3.067 8,5% 12,2%
GORIZIA 743 7,5% 9,1% TERNI 1.924 8,8% 10,9%
GROSSETO 2.031 7,0% 9,2% TORINO 20.820 9,5% 11,5%
IMPERIA 2.166 8,4% 10,3% TRAPANI 4.842 10,2% 13,1%
ISERNIA 1.000 10,7% 14,2% TRENTO 4.691 9,3% 9,4%
L’AQUILA 2.876 9,6% 13,1% TREVISO 5.909 6,8% 8,4%
LA SPEZIA 1.832 8,8% 10,7% TRIESTE 1.227 7,6% 8,0%
LATINA 5.974 10,4% 12,7% UDINE 3.345 6,8% 8,4%
LECCE 8.583 11,5% 15,7% VARESE 5.493 8,2% 10,6%
LECCO 2.174 8,5% 10,8% VENEZIA 5.528 7,2% 8,8%
LIVORNO 2.506 7,6% 10,2% VERBANIA 1.015 8,0% 10,7%
LODI 1.421 8,6% 12,5% VERCELLI 1.335 8,4% 11,9%
LUCCA 3.144 7,4% 10,8% VERONA 7.441 7,7% 10,4%
MACERATA 3.216 8,5% 11,1% VIBO VALENTIA 1.877 13,6% 17,5%
MANTOVA 2.720 7,0% 10,4% VICENZA 5.503 6,8% 9,1%
MASSA CARRARA 1.613 7,2% 11,0% VITERBO 3.199 8,4% 11,6%
MATERA 2.205 10,0% 12,4% ITALIA 541.159 8,9% 11,4%

Fonte: InfoCamere-Unioncamere, Movimprese

 

Ma di fronte al Covid i giovani imprenditori si mostrano più resilienti e sembrano guardare al futuro con maggiore positività rispetto agli altri colleghi. Secondo un’indagine del Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne sull’impatto della pandemia sull’attività 2020 dell’imprenditoria giovanile, il 43% dichiara di non avere avuto perdite di fatturato contro il 36% delle altre imprese.

E chi ha perso terreno ha maggiori aspettative di recupero. Il 68% delle imprese under 35 manifatturiere prevede infatti un ritorno ai livelli produttivi del pre-covid entro il 2022, contro il 60% delle altre imprese. Una percentuale che sale al 75% per gli imprenditori giovani che hanno investito in industria 4.0.  A conferma che il digitale è un potente acceleratore di competitività. Più in particolare in questo decennio le imprese giovanili sono calate di 16 punti in più rispetto alla riduzione della popolazione giovanile tra i 18 e i 34 anni (-22,4% contro – 8%). A fronte di questa forbice il rapporto tra imprese giovanili e popolazione giovanile ha perso mediamente un punto per ogni anno passando dal 61,5‰ del 2011 al 51,9‰ del 2020.

Mentre negli anni pre Covid, uno dei maggiori problemi per l’imprenditoria giovanile era la sopravvivenza delle imprese, secondo i dati raccolti dal 2011 al 2018, quando riescono a superare la fase di avvio, i giovani “under 35” sono più resistenti rispetto agli altri imprenditori. Inoltre, un’impresa giovanile su 3 chiude i battenti nei primi 5 anni di vita e di queste quasi la metà non supera il biennio. Il risultato è che in otto anni si sono perse 122mila imprese “under 35”, portando a quota 575mila l’esercito delle iniziative imprenditoriali guidate da giovani.




Ucraina, Confagricoltura Alessandria: bene l’informativa di Patuanelli

Il presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, Luca Brondelli di Brondello, esprime apprezzamento per l’informativa del ministro per le Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, al Consiglio dei Ministri, con le misure richieste a livello nazionale ed europeo per affrontare i danni di medio periodo scatenati dal conflitto in Ucraina.

Restano da stabilire, a Bruxelles, gli interventi più urgenti per contrastare l’emergenza attuale. Confagricoltura, a riguardo, ritiene che sia necessario un allentamento dei vincoli esistenti sull’estensione di alcune coltivazioni, in primis quelle cerealicole.
“Un intervento europeo in questa direzione – afferma Brondelli – permetterebbe di incrementare in tempi brevi il potenziale produttivo nazionale già dei prossimi raccolti, per i quali le semine sono previste a breve”.

In questo periodo è emersa con chiarezza la necessità di ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime destinate al settore primario.
“Dare maggiore respiro a colture fondamentali, come quelle cerealicole e dei semi oleosi, indispensabili anche per zootecnia, – conclude il Presidente di Confagricoltura Alessandria – va proprio in questo senso: ridare all’Italia maggiore capacità produttiva e autosufficienza alimentare”.




Unione Industriali Torino e Inail Piemonte insieme per la sicurezza sul lavoro

Un accordo per sostenere le imprese nel realizzare iniziative con finalità di prevenzione e fornire così risposte integrate e di qualità ai bisogni di salute e sicurezza dei lavoratori, anche nella fase di ripresa che dovrà essere trainata dal Pnrr: è questo il contenuto del protocollo firmato oggi dall’Unione Industriali Torino e dall’Inail Piemonte.

L’intesa consolida la collaborazione tra l’Unione Industriali Torino e l’Inail Piemonte, rendendola strutturata e stabile al fine di contribuire alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico.

Nell’arco dei tre anni di durata del protocollo è prevista la conclusione di specifici accordi attuativi per sviluppare iniziative a sostegno della prevenzione coinvolgendo se necessario altri soggetti istituzionali, a partire dalle istituzioni scolastiche del territorio. Tre gli ambiti su cui si concentreranno le attività: comunicazione e promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare attraverso l’organizzazione congiunta di eventi e seminari a carattere divulgativo; progettazione di programmi di informazione e formazione rivolti a tutti i ruoli aziendali; realizzazione di progetti a livello territoriale, intesi a sviluppare una rete di diffusione delle conoscenze tecnico-scientifiche collegate al sistema di prevenzione infortuni, da attuare anche attraverso la promozione di interventi mirati per supportare le aziende che vogliono condividere sperimentazioni di soluzioni ad alto valore tecnologico.

Il Direttore dell’Unione Industriali Torino, Angelo Cappetti, commenta: “La sicurezza sul lavoro è una priorità per le nostre imprese e per l’Associazione, che da sempre è molto attiva nello sviluppare iniziative di formazione e informazione capillare su questo tema cruciale. Il rafforzamento – continua Cappetti – della collaborazione e delle sinergie con l’Inail Piemonte è fondamentale per migliorare ulteriormente il supporto che offriamo alle nostre aziende associate. Grazie al protocollo appena firmato, infatti, potremo accelerare ancora di più nell’approfondimento e nella divulgazione della cultura della prevenzione e della sicurezza sia nelle fabbriche, sia negli uffici. L’accordo, inoltre, testimonia l’importanza che enti pubblici e privati cooperino sempre più strettamente per il bene della nostra comunità”.

Aggiunge il Direttore regionale Inail, Giovanni Asaro “In questo periodo di difficoltà causata dalla pandemia e dall’inattesa crisi internazionale, ma in costanza della realizzazione del PNRR, la sicurezza sul lavoro è un obiettivo ancora più urgente per le imprese: il protocollo firmato oggi potrà consentire di realizzare numerose iniziative di supporto e di formazione per imprenditori e lavoratori dando subito risposte concrete in termini di prevenzione di infortuni e malattie professionali. In particolare – prosegue Asaro – attraverso l’associazione datoriale si cercherà di realizzare un canale privilegiato per le imprese del territorio, per garantire loro un ulteriore contributo il cui valore aggiunto è rappresentato dalle specifiche competenze e dalle risorse professionali, tecniche e strumentali dell’Istituto e dell’Unione Industriali Torino, essenziale per realizzare interventi innovativi possibilmente replicabili in realtà aziendali analoghe, con ricadute importanti in termini di numero di soggetti coinvolti.”




Con Confartigianato Cuneo la musica e la danza entrano nelle imprese

Le musiche di Vivaldi, Handel e Zimmer hanno accompagnato, lo scorso 26 giugno, i talentuosi Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, e il collega Gioacchino Starace, esibitisi presso i Laboratori delle Segherie Chiapella di Fossano nell’ambito della rassegna “Esperienze Artigiane sul Palco”, l’iniziativa, varata da Confartigianato Cuneo per proseguire nel solco dei Creatori di Eccellenza le attività promozionali del comparto artigiano cuneese.

Oltre a loro, con le coreografie di Damiano Artale, Gianluca Schiavoni e Fabio Liberti, hanno danzato davanti a un pubblico di oltre 250 persone anche i ballerini solisti Fiammetta Gotta, Agnese Biavati, Giorgia Bevilacqua, Asja Marabotti, Filippo Ferrari, Marco Prete, Tiziano Pilloni, Cecilia Napoli, Gaia Tracca, Francesca Raballo.

In questa edizione il progetto si arricchisce di ulteriori contenuti, andando ad aggiungere alle molteplici iniziative in programma – partecipazione a fiere ed eventi e l’ormai tradizionale “guida” edita da Nino Aragno Editore – un calendario di eventi realizzati direttamente nelle imprese, durante i quali arte e musica si coniugheranno ad un tema di stretta attualità sul nostro territorio: la sicurezza sul lavoro.

Nella filosofia del progetto, le Esperienze Artigiane salgono “sul palco” per intrattenere ed ammaliare il pubblico con le note di grandi musicisti e i passi sinuosi di famosi ballerini, fornendo inoltre l’opportunità di visitare direttamente le imprese ospitanti e di apprezzarne l’impegno nel garantire la massima sicurezza nelle fasi lavorative.
A Fossano, dopo i saluti istituzionali di Federico Borgna, all’ultima apparizione ufficiale come Sindaco di Cuneo, Dario Tallone, Sindaco di Fossano, Mauro Gola, presidente CCIAA Cuneo, Enrico Collidà, vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRC, Daniela Salvestrin, direttore ATL del Cuneese, Paolo Chiapella in rappresentanza della famiglia proprietaria della segheria, gli interventi di Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo e Luca Crosetto, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – presente all’evento con il vicepresidente provinciale Michele Quaglia e il vicepresidente nazionale Domenico Massimino – hanno dato il via allo spettacolo.
Durante le applaudite esibizioni gli artisti si sono cimentati in coinvolgenti esibizioni dall’alto livello tecnico, con performance che hanno miscelato musica classica e contemporanea, su un suggestivo palco attorniato da cataste di legno di varie essenze, materia prima lavorata, appunto, dalla Segherie Chiapella.

L’iniziativa, organizzata da Confartigianato in collaborazione con l’associazione musicale “La Croma” e “Ad eventi”, ha ottenuto il sostegno della Camera di commercio di Cuneo e della Fondazione CRC e il patrocinio di Ministero della Cultura, Provincia di Cuneo, Inail-Direzione regionale Piemonte, Ufficio Scolastico provinciale, ASL CN1 e ASL CN2, Atl del Cuneese e Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero. Media partner del progetto il quotidiano La Stampa. Direttore artistico Maestro Giacomo Loprieno.
Successivi appuntamenti. Il Grande Jazz – 19 settembre 2022 – Birrificio Baladin (Piozzo) – Paolo Fresu (Tromba) e Dino Rubino (Pianoforte). Dieci Dita – 2 ottobre 2022 – Officina delle Carpenterie Dronero (Dronero) – Danilo Rea (Pianoforte).

«Con questo progetto desideriamo aprire le porte del nostro mondo artigiano – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e invitare il pubblico non soltanto a seguire in un contesto insolito le esibizioni di importanti star internazionali, ma a conoscere le nostre imprese al loro interno, per comprenderne direttamente le dinamiche produttive e apprezzarne quell’atmosfera di valori umani e di attenzione alle regole che da sempre contraddistingue l’artigianato del nostro territorio. L’arte fin dall’antichità è sempre stata molto vicina al modus operandi dell’artigiano; arte e artigianato sono parenti stretti, e non soltanto nella radice etimologica».




Un nuovo accordo per il trasporto regionale, imprese artigiane e sindacati insieme per la programmazione e l’innovazione del settore

Confartigianato Imprese Piemonte Trasporti, CNA FITA Piemonte, Casartigiani Piemonte,  FILT CGIL e FIT CISL hanno firmato un nuovo accordo a livello regionale sperimentale. Il documento parte dalla fotografia della situazione regionale che vede in Piemonte il tessuto imprenditoriale del settore del Trasporto composto prevalentemente da imprese artigiane e da piccole imprese. Per questo gli obiettivi dell’accordo puntano a consolidare le relazioni sindacali di categoria tra le parti, individuare strumenti di confronto politico-sindacale strutturale in ordine alle tematiche di settore e sostituire la Commissione regionale Trasporto attualmente operante con una Commissione paritetica regionale trasporti.

Inoltre, per dare un ulteriore strumento alle imprese, siccome le parti convengono sull’opportunità di realizzare concretamente quanto disposto dall’accordo quadro regionale, le associazioni datoriali renderanno disponibili le proprie sedi territoriali al fine di realizzare incontri e contrattazioni di livello aziendale finalizzati a trattare tematiche di comune interesse e di specifica pertinenza aziendale.

Infine, grazie a questo accordo nasce l’Osservatorio Regionale Trasporto Artigiano che sarà luogo di confronto continuo e strutturale per tutte le tematiche afferenti al settore del trasporto. L’Osservatorio avrà l’obiettivo di condividere e rappresentare in tutte le sedi le istanze utili al supporto, alla tutela ed allo sviluppo del settore del trasporto artigiano regionale.

L’Osservatorio è composto pariteticamente dai rappresentanti delle Organizzazioni datoriali e delle Organizzazioni sindacali ed opererà presso l’Ente Bilaterale Artigianato Piemontese – EBAP.

“La firma dell’accordo per la nostra associazione rappresenta unitamente ai sindacati dei lavoratori l’inizio di un percorso comune e dovrà accompagnare e aiutare il settore del trasporto merci ad affrontare un prossimo futuro che si prospetta, purtroppo, molto complicato”, afferma Silvano Favi, presidente Regionale CNA FITA Piemonte

“Con il rinnovo dell’Accordo Quadro regionale – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – abbiamo consolidato i rapporti politici con il sindacato con cui abbiamo condiviso obiettivi e strumenti operativi come l’Osservatorio Regionale, a sostegno delle imprese e dei loro collaboratori”.

“Auspichiamo che la firma dell’accordo rappresenti l’inizio di un nuovo percorso condiviso. La costituzione di un Osservatorio Regionale specifico per il trasporto artigiano rappresenta inoltre un importantissimo strumento per discutere a livello territoriale le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi mesi e trovare insieme le soluzioni più adatte” commenta il Presidente Regionale di Casartigiani, Paolo Mignone.

“La FILT CGIL Piemonte rappresentata da Luca Iacomino, Segretario regionale – Dipartimento Trasporto Merci e Logistica e Francesco Imburgia, Coordinatore Regionale – Dipartimento Trasporto Merci e Logistica, esprime soddisfazione per l’accordo sottoscritto, crediamo sia un importante e determinante passo avanti allo scopo di compattare il frammentato tessuto imprenditoriale del settore del trasporto composto prevalentemente da imprese artigiane e piccole imprese e consolidare le relazioni sindacali di categoria tra le parti firmatarie dell’ accordo. Innovativo il riconoscimento dell’elemento perequativo alla sottoscrizione, per adesione all’ accordo con avvio di un percorso di relazioni tra le parti che inquadrino problemi mirati e difficoltà nelle realtà lavorative con l’obiettivo di studiare e trovare soluzioni al loro superamento, oltre a salvaguardare i diritti sul lavoro, migliorare condizioni di sicurezza e ambienti di lavoro a favore dei lavoratori”.

“La FIT CISL Piemonte rappresentata da Raffaele Marino Coordinatore Regionale – Area Logistica Trasporto Merci e dai Dirigenti Sindacali Alessandro Vittadello e Pietro Paolo Errichelli, esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo che getta le basi ad un sistema di relazioni industriali partecipate, finalizzate ad intercettare i bisogni delle Lavoratrici, dei Lavoratori e delle imprese che operano in questo strategico settore, avvalendosi delle reciproche competenze messe a fattor comune nell’ambito dell’Osservatorio Regionale Trasporto Artigiano , neo costituito. Sul fronte economico riscontriamo un importante risultato circa l’automatismo di premialità nelle diverse forme e comunque la possibilità di negoziare incrementi a sostegno delle retribuzioni”.




Confagricoltura Donna Piemonte, “Clementine antiviolenza”:  simbolo di forza e salute

C’è soddisfazione tra le associate di Confagricoltura Donna Piemonte che tra il 22 e il 26 novembre scorso hanno distribuito nell’ambito dell’iniziativa “Clementine antiviolenza”, in alcuni capoluoghi piemontesi, più di 1200 kg di clementine, in buona parte offerte dalla Cooperativa COAB e dalla ditta CARPENATURAM di Corigliano-Rossano.

Il progetto, nato nel 2013 dopo la tragedia di cui fu vittima Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro accoltellata e bruciata viva dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari, viene portato avanti da  Confagricoltura Donna alla quale da alcuni anni si è affiancato il Soroptimist International, rappresentando un impegno concreto nelle piazze italiane nell’ambito della strategia contro la violenza di genere.
Il ricavato della distribuzione delle clementine avvenuta nelle province di Vercelli, Asti e Alessandria andrà alla rete dei centri antiviolenza attivi sui rispettivi territori: al Centro Antiviolenza EOS di Vercelli, al Centro Antiviolenza Orecchio di Venere di Asti, al Centro Antiviolenza MEDEA di Alessandria.
Siamo al fianco di tutte le donne in difficoltà, affinché chiedano aiuto immediatamente: il tempo è un fattore importante per interrompere la spirale che può portare alle aggressioni. Le esortiamo a cercare aiuto appena hanno la sensazione di essere vittime di qualunque violenza anche psicologica o economica, ancor prima che fisica, perché troveranno l’ascolto, l’attenzione e la protezione di cui hanno diritto e bisogno” dichiara Paola Maria Sacco presidente di Confagricoltura Donna Piemonte, ringraziando tutte le Unioni Provinciali coinvolte per il  concreto aiuto profuso, presenziando attivamente nelle piazze.

Le donne imprenditrici agricole spaziano dall’allevamento alla coltivazione di frutta e verdura, dal florovivaismo all’agriturismo. In un settore tradizionalmente considerato maschile, le donne si sono fatte largo a forza di impegno, innovazione, attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale” afferma Lella Bassignana direttore di Confagricoltura Piemonte. “Auspichiamo che nel nostro settore, così come in altre realtà, non si perpetri mai violenza di genere e che le Istituzioni deputate a salvaguardare i più deboli intervengano con azioni tangibili e serie”.

 




Confartigianato Cuneo prosegue gli incontri con i sindaci cuneesi a sei mesi dalla loro elezione.

Continuando nel percorso avviato nelle scorse settimane, Confartigianato Imprese Cuneo ha incontrato gli altri tre sindaci eletti nella tornata dell’autunno scorso: Roberta Robbione sindaca di Borgo San Dalmazzo, Luca Robaldo sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia, Patrizia Manassero sindaca di Cuneo. I tre primi cittadini hanno accettato di onorare la promessa con la quale avevano concluso il loro incontro elettorale con l’Associazione: in caso di elezione, programmare un incontro a distanza di sei mesi con i vertici associativi per fare il punto sulle iniziative avviate e sulle problematiche del territorio, con un occhio di riguardo rivolto al mondo produttivo.

All’appuntamento, svoltosi nella sede provinciale di Confartigianato, erano presenti il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto accompagnato dai presidenti zonali di Borgo San Dalmazzo Katia Manassero, di Mondovì Davide Sciandra e di Cuneo Valerio Romana.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. – ha dichiarato il presidente Crosetto – I sindaci si sono dimostrati molto collaborativi nel confronto, dichiarando la loro piena disponibilità a rafforzare le sinergie già esistenti con la nostra realtà per favorire crescita e sviluppo del territorio e delle sue attività imprenditoriali. L’incontro ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sul work in progress dell’attività comunale, andando a verificare lo stato dell’arte di alcune iniziative orientate ad un fattivo sostegno a comunità ed imprese in un frangente ancora piuttosto turbolento».

I sindaci sono stati sollecitati con alcune domande a spiegare la loro posizione sui diversi problemi cittadini attraverso un’intervista realizzata e programmata in streaming dal quotidiano on line Targatocn.

Tra i temi sottoposti, il caro energia e carburante che sta mettendo in ginocchio cittadini ed imprese e la conseguente necessità di un intervento di calmierazione dei tributi comunali, l’impegno a guardare a nuove iniziative sostenibili come le nascenti comunità energetiche, la rivitalizzazione della vita culturale e turistica dei due territori anche attraverso una maggiore valorizzazione della collaborazione con Confartigianato Cuneo, ed infine un giudizio personale sull’esperienza di primo cittadino.

Per ognuno poi, sono stati affrontate problematiche più specifiche: per Borgo San Dalmazzo la questione tuttora in pieno dibattito riguardante la realizzazione del biodigestore, per il quale sono previsti finanziamenti dal PNRR di 13 milioni di euro, per Mondovì l’installazione dei cartelli luminosi riferiti all’applicazione delle nuove normative antismog che stanno creando gravi difficoltà alle imprese artigiane, per Cuneo i progetti di sostegno all’economia locale attraverso il Distretto Urbano del Commercio, l’immagine di Cuneo come capitale della cultura, della gastronomia di qualità e punto di riferimento dei territori montani e l’intensificazione dello scambio economico –culturale con la vicina Francia.