Fa tappa a Cuneo il più grande programma di Open Innovation in Italia

Sei una startup/scaleup con una soluzione pronta per il mercato, con un team full time sul progetto? Sei un giovane laureato/laureando magistrale?
Sei una PMI interessata a scoprire una dinamica collaborativa?

Il prossimo 18 febbraio a Cuneo presso il Salone d’onore della Camera di Commercio ci sarà la possibilità di incontrare da vicino il programma OPEN ITALY, una delle realtà di open innovation più interessanti d’Italia.

OPEN ITALY nasce all’interno del Consorzio ELIS, una realtà educativa italiana, che oggi conta più di 90 grandi aziende, circa 20 PMI italiane e centri di ricerca universitari.

Da oltre 25 anni, ogni 6 mesi, si realizzano progetti di innovazione con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la valorizzazione di una competizione collaborativa legata anche ai nuovi trend di formazione, al fine di creare impatto positivo sul business e sulla società.

OPEN ITALY nasce dunque nel 2017 come ecosistema per l’innovazione per favorire ulteriormente la collaborazione tra grandi imprese, Startup italiane/PMI e abilitatori di innovazione quali acceleratori, centri di ricerca, Venture Capitalist nonché giovani talenti attraverso concreti progetti di innovazione.

Nel tempo ha costruito “uno spazio” dove stakeholder eterogenei collaborano per incentivare l’introduzione e lo sviluppo di soluzioni innovative nel tessuto economico italiano favorendo la cultura dell’open innovation in Italia.

“Collaborazione e competizione hanno assunto negli ultimi anni nuove sfumature spinte da una pressione crescente che richiedono una visione nuova, più aperta e allineata con il significato intrinseco dei termini” dichiara Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di commercio di Cuneo – “Scoprire da vicino un programma di questo calibro, può aiutare gli attori del nostro territorio a identificare con più precisione nuove opportunità offerte dall’ecosistema italiano e da un approccio più aperto, mettendo a sistema le competenze”.

8 ambiti di intervento e per ognuno decine di “business need” (così sono definite le necessità individuate dalle grandi Corporate) per i quali le startup in linea possono candidarsi (entro il 29 febbraio), essere selezionate per partecipare a progetti di co-innovazione con grandi aziende come Alstom, Acea, Enel, Cisco, DHL, Generali, Poste Italiane, TIM e tante altre, e puntare a diventare fornitori certificati di una o più di queste aziende. L

e challenge proposte riguardano DIGITAL HR & NEW WAYS OF WORKING, OPERATION IMPROVEMENT & OPTIMIZATION, CIRCULAR ECONOMY & SOCIAL INNOVATION, URBAN INTELLIGENCE & SMART MOBILITY, SMART HEALTH & SAFETY, CLEAN TECHNOLOGIES & ADVANCED MATERIALS, CUSTOMER ENGAGEMENT & NEW SALES CHANNELS e CYBERTECH.

Il programma è aperto anche a giovani laureati e laureandi magistrali che ambiscono a lavorare nell’innovazione, supportati da una borsa di studio, formazione specifica e dalla possibilità di partecipare attivamente ad un progetto di co-innovazione supportati da mentor, project manager e innovation manager della aziende partecipanti.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Innov facente parte del Piano Integrato Alpimed, di cui la Camera di commercio di Cuneo è capofila, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra Italia- Francia Interreg V A 2014-2020.

L’obiettivo di Alpimed Innov è rafforzare l’economia montana del territo- rio ALPIMED attraverso la diffusione di processi innovativi e di reti tra imprese, attori territoriali e il mondo della ricerca.

Alpimed Innov, di durata triennale, si concluderà nell’autunno 2021 e vede coinvolti 27 comuni della provincia di Cuneo, 24 comuni della provincia di Imperia e 38 comuni del dipartimento Alpes-Maritimes.

Per accelerare la circolazione e condivisione dell’innovazione nei territori di montagna, il progetto prevede tra l’altro l’organizzazione di eventi di Open Innovation e Boot Camp per imprenditori e aspiranti imprenditori al fine di favorire la creazione di nuove imprese innovative e attraverso una serie percorsi di tutoraggio personalizzati le imprese potranno essere accompagnate all’utilizzo di tecnologie innovative.

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Il politecnico di Torino alla Fiera Internazionale “Automation & Testing”

La diffusione dell’innovazione tecnologica, la promozione di un capitale umano di qualità e di una formazione rivolta al tessuto industriale italiano: sono gli obiettivi della partecipazione del Politecnico di Torino alla Fiera “Automation & Testing”, che si terrà all’Oval Lingotto Fiere dal 12 al 14 di febbraio.

Un evento espositivo internazionale, che consentirà al grande pubblico di testare, secondo il concetto “dalla teoria alla pratica”, il reale ciclo produttivo di un’azienda 4.0: arrivata alla sua quattordicesima edizione, è infatti la fiera di riferimento per tecnologie, competenze e innovazioni necessarie allo sviluppo di una filiera completa.

Una manifestazione utile ad aiutare le aziende verso il passaggio all’industria 4.0, sia le grandi imprese ma soprattutto le PMI che rappresentano quasi il 97% del tessuto industriale italiano.

In questo panorama di condivisione dell’innovazione tecnologica, i Team studenteschi del Politecnico di Torino esporranno i loro progetti e prototipi che spaziano in diversi aspetti dell’ingegneria e dell’architettura e in diversi ambiti industriali:

L’innovazione è l’aspetto fondante e trainante per gli studenti che pensano, progettano e sviluppano i prototipi –  dichiara Giuliana Mattiazzo, Vice rettrice al Trasferimento Tecnologico del Politecnico –  proprio le dinamiche di lavoro in Team diventano una modalità innovativa per fare didattica e ricerca: una metodologia che coinvolge l’Ateneo in tutte le sue componenti”.

L’Ateneo sarà inoltre presente con uno stand dedicato al Centro di taratura, il laboratorio della sede di Mondovì dell’Ateneo che si occupa di misurazioni.

I Team studenteschi che partecipano a A&T 2019:

2Wheels PoliTO

Il team ha l’obiettivo di costruire e progettare prototipi di moto per competizioni internazionali. Uno dei punti distintivi è sempre stato il telaio realizzato tramite incollaggio strutturale di parti lavorate a controllo numerico, tubolari, lamiere tagliate al laser e schiuma di alluminio. Questa soluzione permette di ottenere una struttura leggera, rigida e molto versatile con bassi costi di assemblaggio.

Il motociclo ha poi numerose parti realizzate in additive manufacturing sia con materie plastiche che in materiale metallico. Tutta la moto è sensorizzata per rilevarne il comportamento dinamico e le performance sia del propulsore che degli altri sottosistemi utilizzando la trasmissione su linea CAN di tutti i parametri acquisiti dalla telemetria del mezzo.

Tutti i componenti presenti sul mezzo, come cerchi, impianto frenante, carene in fibra di carbonio ecc. rappresentano le soluzioni più aggiornate del panorama motociclistico mondiale. Il team 2WheelsPoliTo ha realizzato in 10 anni di attività una decina di motocicli da competizione, caratterizzati da un alto contenuto tecnologico e di innovazione.

Prototipi destinati al Motostudent, competizione nella quale un gruppo di studenti devono progettare e costruire una moto da competizione e portarla in pista sul circuito MotoGP di Aragon in Spagna. Nelle 4 edizioni a cui ha partecipato ha ottenuto numerose vittorie sia nella parte progettuale che nella competizione in pista.

Dal 2015 prende parte anche al Campionato Italiano Velocità nella categoria Premoto3, nella quale è diventato uno dei migliori team con risultati di assoluto rilievo (3 vittorie e numerosi podi in 4 anni di attività).

 

H2politO

Il Team H2politO nasce nel 2007 e i suoi veicoli sono progettati interamente dagli studenti per essere altamente performanti sul consumo del “carburante”. Dal 2008 partecipa alla Shell Eco-marathon Europe con i suoi veicoli, con due veicoli interamente progettati dagli studenti: IDRAkronos, prototipo con fuel cell a idrogeno, vincitore nel 2016 della competizione con un consumo di più di 3000 km/L, e XAM (eXtreme Automotive Mobility), UrbanConcept ibrido alimentato a bio-etanolo, con il miglior consumo di 150 km/L.

Si tratta infatti di una competizione in cui le migliori Università europee si sfidano in una gara di consumi: vince infatti chi consuma meno e non chi arriva primo.

Nella progettazione dei prototipi sono stati considerati tutti gli aspetti, dall’aerodinamica all’elettronica, dalla meccanica alla dinamica, e due progetti specifici sono fondanti: il BODY, ovvero la progettazione di telaio e carrozzeria, sperimentando diverse soluzioni, dalla monoscocca in fibra di carbonio (IDRAkronos) al telaio in alluminio con carrozzeria in fibra di lino (XAM); le schede elettroniche, con particolare attenzione sia alla minimizzazione dei consumi sia al rispetto degli standard automotive.

 

Icarus PoliTO

Nato nel 2015, Team ICARUS si occupa di aeronautica e razzomodellismo.  Il Team è attivo su diversi progetti i: ANUBI, aeromodello  per l’Air Cargo Challenge nel 2017 ottenendo il secondo miglior tempo sul circuito, essendo realizzato per oltre il 95% in sandwich carbonio-core-carbonio, permettendogli di trasportare un grosso payload senza sacrificare le prestazioni ed è tutt’oggi impiegato dal team come testbed per le attività sperimentali; RA progetto di UAV autopilotato dotato di pannelli solari montati sulla struttura che assicurano l’alimentazione del motore e la ricarica delle batterie in volo,  un progetto che punta a battere l’attuale record di autonomia per la categoria; DART, razzomodello a propellente solido che punta a battere il record italiano per la categoria. L’attività del Team è basata sulla multidisciplinarietà e l’uso di materiali e tecniche produttive all’avanguardia, e nel 2017 ha partecipato per la prima volta alla competizione internazionale biennale Air Cargo Challenge, con ottimi risultati, e vi parteciperà anche nel 2019.

 

Policumbent

Il Team Policumbent è composto da studenti provenienti da diversi corsi di laurea. Da sempre nel settore delle bici reclinate, il Team partecipa ogni anno a settembre all’evento “World Human Powered Speed Challenge” che si svolge a Battle Mountain, Nevada (U.S.A), una competizione in cui team studenteschi e privati gareggiano all’insegna dei valori dello sport e dell’innovazione tecnologica al fine di raggiungere velocità sempre più estreme. Il Team Policumbent ha esordito con il prototipo CORA nel 2010, cimentandosi dapprima in competizioni del record dell’ora con il prototipo COR-AL13 RWD e COR-A L13 FWD, per poi concentrarsi sulla progettazione di prototipi interamente carenati, capaci di ridurre al minimo il drag aereodinamico ed il rotolamento, massimizzando performance e risultati. Nascono così nuovi prototipi: nel 2014 Pulsar, che stabilisce il record italiano di velocità su piano al WHPSC in Nevada (USA), e Taurus, nel 2017, bici totalmente carenata, che adotta per la prima volta un sistema di visione a doppia telecamera ed un innovativo sistema di trasmissione flottante. Nel 2018 infatti si classifica al primo posto in Nevada, stabilendo il nuovo record italiano (133,25km/h), sfiorando il primato europeo.

 

Polito Sailing Team

Il Polito Sailing Team è il gruppo studentesco del Politecnico di Torino che svolge l’attività di progettazione, realizzazione e conduzione di prototipi di skiff, piccole imbarcazioni di classe R3 con scafo di lunghezza ridotta (4.60 metri) ad ampia velatura (33 mq). Il Team studia soluzioni che permettano l’utilizzo di materiali naturali o riciclabili al fine di partecipare alla regata 1001VelaCup sfidando altri atenei. Diversi sono i prototipi e i progetti realizzati applicabili al mondo della vela, in particolare: Wotty, il supporto di prua che permette scorrimento assiale di bompresso (cilindro estruso in fibra di carbonio) e sopporta carico di 4000 N  perpendicolarmente; la “predizione delle prestazioni delle imbarcazioni”, per cui si studiano possibili modelli fisici che approssimano il comportamento dell’imbarcazione al fine di predire le prestazioni in funzione dei parametri di progetto principali degli skiff; FEM-Aided Structural Design of a Natural Fiber Composite Made Skiff, ovvero la determinazione della stratificazione scafo attraverso prove meccaniche su materiale composito e modello agli elementi finiti per stabilire risposta statica della struttura.

 

Team DIANA

Il Team DIANA dal 2008 lavora nella ricerca di soluzioni per la robotica applicata al settore aerospaziale. Impegnati nella progettazione dei sistemi di guida e controllo di questi rover e nella ricerca di soluzioni meccaniche semplici, i componenti del Team hanno come obiettivo la diffusione della conoscenza della robotica e della guida autonoma in terreni sconosciuti e non mappati, in grado di assistere l’operatore umano in contesti inospitali e inesplorati. È stato creato il prototipo Rover T0-R0 che possiede capacità di manipolazione grazie ad un braccio robotico a 6 DOF che permette il riconoscimento oggetti e dell’ambiente circostante. Il Rover T0-R0 è in grado di svolgere operazioni di manutenzione, raccolta oggetti in terreno accidentato, navigazione esplorativa e raccolta preliminare di campioni scientifici grazie ai suoi tool ed end effectors modulari. Il Rover è alimentato da batterie ed ha un’autonomia operativa di 3 ore, è teleguidato e comunica via Wi-Fi immagini e informazioni raccolte alla base station.

A settembre 2018 ha partecipato per la prima volta alla competizione European Rover Challenge dove si è confrontato con Rover costruiti da università di tutto il mondo.

 

Team EoliTo

Il Team si occupa della progettazione, realizzazione e caratterizzazione delle prestazioni energetiche di rotori eolici per la produzione di piccole potenze elettriche. La multidisciplinarietà dello studio vede coinvolti studenti di diversi Corsi di Studio che fanno capo a tematiche inerenti alla fluidodinamica, all’energia elettrica, alla meccanica, alle strutture, al controllo e alla gestione. La disponibilità di attrezzature, strumentazioni, stampanti 3D, di software per il calcolo, della galleria del vento consente agli studenti la definizione della metodologia per la messa in campo di rotori per il settore del microeolico. Definita la fase iniziale di messa a punto della metodologia il Team sta studiando sia configurazioni canoniche più efficienti di rotori anche di dimensioni più grandi e sia di studiare configurazioni non convenzionali. L’obiettivo è di produrre energia elettrica a basso costo sfruttando l’energia del vento.

 

Team S55

Il Team è stato fondato nel 2017 con l’obiettivo di costruire una replica volante dello storico velivolo S55. Offre agli studenti del Politecnico di Torino una occasione per poter acquisire esperienza su tutti gli aspetti chiave della progettazione di un velivolo, dalla definizione dei carichi aerodinamici e idrodinamici alla caratterizzazione dei materiali utilizzati ed infine alla modellazione strutturale FEM dell’intera struttura. Svolge inoltre attività di simulazione e sperimentazione relativa a prove di impatto in acqua su scafi. Diversi sono i progetti che hanno impegnato il Team: il Modello FEM, Velivolo S55, realizzato grazie ai software messi a disposizione da BETA, riporta fedelmente i materiali ortotropi e le laminazioni previste; lo scafo S55 per le prove di impatto, utilizzando le tecniche di laminazione tipiche dei materiali compositi accoppiate alla realizzazione di stampi realizzati tramite stampa 3D e la replica in scala del velivolo S55, per partecipare alla competizione F4C “Scaled World Championship” 2020.

 

Squadra Corse PoliTo

Squadra Corse PoliTo è il team di Formula Student ufficiale del Politecnico di Torino. Il progetto nasce nel 2005 per partecipare alle competizioni di Formula SAE, dove università di tutto il mondo si sfidano in una competizione ingegneristica. Ogni anno viene progettato e costruito un nuovo prototipo, grazie alla preziosa collaborazione delle numerose aziende che ci supportano. Partendo da una prima vettura con motore a combustione interna, dal 2012 la Squadra Corse compete con una vettura completamente elettrica nella categoria dedicata.

 

 




Orpea stanzia 33 milioni, nasce a Torino il Campus per la terza età

Prosegue lo sviluppo del Gruppo Orpea in Italia che consolida la propria posizione di leadership con l’avvio della costruzione a Torino di un Polo all’avanguardia per l’assistenza della terza età – Il Giardino degli Aironi – per il quale sono già stati stanziati 33 milioni di euro.

Sono ufficialmente iniziati i lavori di edificazione della RSA sita all’interno del complesso e salgono così a 20 le strutture che fanno capo ad Orpea Italia, divisione italiana del Gruppo Orpea, attore mondiale nell’assistenza socio-sanitaria e nella cura delle persone fragili.

Il Giardino degli Aironi di via Rubens Fattorelli a Torino sarà un nuovo modello residenziale, innovativo per l’Italia ma già diffuso all’estero, che consentirà agli ospiti di creare una comunità mantenendo la propria autonomia.

Nei 27.000 mq di superficie complessiva, accanto alla RSA, sorgeranno abitazioni indipendenti che gli anziani ancora autosufficienti, ma che non vogliono vivere soli, potranno affittare.

Una vera e propria casa, da cui entrare e uscire senza limitazioni, ma con la possibilità di usufruire, all’occorrenza dell’assistenza sanitaria, dei fisioterapisti e dell’offerta alberghiera di alto livello della rsa.

Numerosi anche i servizi annessi: bar, ristorante, palestra, parrucchiere, estetista, area riservata alla balneoterapia e alla stimolazione multisensoriale, oltre che un giardino pubblico.

Tutti i servizi saranno accessibili e aperti anche ai cittadini. Un concetto nuovo di residenza per anziani che il gruppo francese Orpea porterà a Torino tra 2021 e 2022, un complesso green pensato per integrarsi e armonizzare con il territorio circostante: classe energetica A4, pannelli solari e fotovoltaici e diverse aree verdi che consentono di ridurre al minimo i consumi e l’impatto sull’ambiente.

 

Dichiara Thibault Sartini, CEO di Orpea Italia Secondo i dati Istat in Italia ci sono 173 anziani (over 65) ogni 100 giovani (0-14 anni), nel 1951 erano 31. La nostra è una società che invecchia rapidamente e il nostro Gruppo da anni investe in Italia per offrire strutture e opportunità per la terza età che vadano oltre la semplice ospitalità.

Il Giardino degli Aironi sarà un centro all’avanguardia, costruito secondo la più moderna concezione di residenzialità e assistenza. Frutto di una fattiva collaborazione tra privato e pubblica amministrazione, il nuovo complesso creerà posti di lavoro e si propone come punto di riferimento per le famiglie in cerca di una sistemazione adeguata per i propri cari. E’ previsto inoltre lo spostamento dell’headquarter di Orpea Italia nel nuovo complesso”.




Conciliazioni Corecom, restituiti 3 milioni dalle compagnie

Sono oltre 10.000 i contenziosi tra cittadini e operatori telefonici gestiti dal Corecom nel 2019, per un totale di circa 3 milioni di euro restituiti ai cittadini tra conciliazioni (primo grado) e definizioni (secondo grado).

Il biennio 2018/2019 è stato contrassegnato da un forte incremento dei contenziosi (oltre il 20% annuo).  Nel solo 2019 le domande sono state 9.948 (istanze di conciliazione e istanze di definizione), a cui vanno sommate le 79 pratiche presentate dagli operatori.

“Sono numeri importanti che confermano il Corecom Piemonte come eccellenza nazionale”, spiega il presidente del Comitato Alessandro De Cillis, recentemente nominato coordinatore nazionale dei presidenti Corecom.

“È una crescita che si concentra nei territori – continua – già in atto dalla fine del 2017 e che il lancio di Conciliaweb, la piattaforma digitale nazionale, ha senz’altro aiutato.

Torino continua a essere la realtà territoriale maggiormente presente, ma abbiamo notato un’ottima penetrazione del servizio nelle province di Vercelli e di Alessandria. Novara ha triplicato gli utenti. Abbiamo dimezzato i tempi medi di attesa e, in pochi giorni, anche con l’intervento del conciliatore, è possibile arrivare alla soluzione.

L’eccellente risultato è frutto della capacità della struttura di esprimere performance positive, che si sono potute concretizzare grazie alla sinergia con Agcom e con la conferenza delle assemblee legislative”.

Numeri sottolneati anche da Antonio Martusciello, commissario Agcom: “Oggi celebriamo un risultato importante, dobbiamo complimentarci con il presidente e i commissari Gianluca Nargiso e Vittorio Del Monte che, insieme alla struttura, hanno fatto un lavoro importantissimo. Il ruolo dei Corecom sarà ancora più fondamentale in futuro, potranno assolvere a molte questioni che riguardano la vita dei cittadini”.

L’87% delle domande in fase di conciliazione si è concluso con un accordo. Il numero complessivo di procedimenti chiusi è 10.076.

Il 60% dei contenziosi è stato trattato in udienza di conciliazione (il gestore e l’utente con l’intervento diretto del conciliatore in collegamento via webcam), il 35% in conciliazione semplificata (lo scambio asincrono di proposte scritte tra le parti e l’intervento del Corecom); il restante 5% è rappresentato dalle domande di definizione (c.d. secondo grado), ossia dalle controversie oggetto di istanza che non sono state risolte in sede di conciliazione.

Nell’ottica della dematerializzazione, tutta la documentazione è disponibile on line ed è stato eliminato l’utilizzo della carta. Gli utenti possono accedere al servizio tramite la piattaforma ConciliaWeb, unico canale per presentare le istanze e gestire le controversie.
Inoltre, per l’invio dei documenti, per accettare o rifiutare le proposte del gestore o partecipare alla videoudienza oggi è sufficiente uno smartphone.

La procedura d’urgenza
Contestualmente alla presentazione dell’istanza o durante il contenzioso è possibile, nel caso di sospensione della linea telefonica, richiederne la riattivazione immediata. Il Corecom, se ci sono i presupposti, ordina la riattivazione del servizio sino alla conclusione del procedimento conciliativo.

Nel 2019 sono pervenute 931 domande. Salvi i casi residuali di rinuncia, di inammissibilità o di rigetto, nel 60% dei casi la riattivazione è avvenuta spontaneamente in un periodo inferiore ai 10 giorni; mentre nel restante 40% è stato emesso il provvedimento temporaneo di riattivazione del servizio.

CORECOM E CYBERBULLISMO
Saranno 48 le scuole piemontesi coinvolte nella prima ricerca sul campo, che punta a studiare in modo approfondito il fenomeno delle molestie tra minori attraverso la rete. Si tratta di una ricerca pilota, voluta dal Corecom Piemonte e coordinata dall’Università, che rientra tra le iniziative al via grazie all’approvazione del protocollo d’intesa promosso dal Corecom, e sottoscritto da Giunta regionale, Università degli Studi di Torino e del Piemonte Orientale, Tribunale dei Minorenni, Garante regionale per l’infanzia e Ufficio scolastico regionale.

“Come Corecom ci siamo sempre occupati della tutela dei minori in rapporto ai media tradizionali”, sottolinea De Cillis. “Le problematiche che emergono dai nuovi media hanno richiesto un passo in più, come ci è richiesto dalla legge regionale. Per questo motivo, come coordinatori dell’osservatorio, abbiamo voluto sottoscrivere un’intesa con alcune delle più importanti istituzioni piemontesi con l’obiettivo di portare avanti un lavoro corale che affronti il fenomeno da tutti i punti di vista”.

In questa prima fase di sperimentazione verranno raccolti i dati con metodologia scientifica, mettendo al centro i ragazzi e il loro punto di vista.

Il protocollo impegna i soggetti a mettere in rete tutte le loro competenze per organizzare iniziative pubbliche, attività di monitoraggio, attività di approfondimento e ricerca.




Approvate le norme di finanziamento per la Città della Salute di Novara

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge sulle norme di finanziamento della futura Città della Salute e della Scienza di Novara, con la quale si esaudisce una richiesta del Nucleo di valutazione del Ministero della Salute perché la Regione garantisca l’importo delle rate, ammontanti a 23 milioni, che l’azienda ospedaliera locale dovrà pagare ogni anno.

L’assessore alla Sanità ha voluto rivendicare di aver agito con prudenza e che il partenariato pubblico-privato costituisce l’unico strumento possibile per finanziare l’opera, in quanto la Regione non ha risorse per autofinanziarsi e, a causa di errori commessi nel passato, non ha più capacità di indebitarsi, anche se un mutuo sarebbe più conveniente, e il ricorso ai fondi Inail avrebbe richiesto un ulteriore rinvio. Grazie all’azione di efficientamento praticata dall’Assessorato, con il supporto della Cassa depositi e prestiti, si è provveduto a rivedere il piano economico-finanziario, ottenendo un primo risparmio di oltre 90 milioni di euro di interessi sui canoni di gestione, ai quali andranno probabilmente ad aggiungersi le ottimizzazioni che deriveranno dalla revisione del progetto, attraverso l’adattamento della struttura ai nuovi standard di edilizia sanitaria.

Ora la legge passerà al vaglio del Ministero per l’accoglimento definitivo, prima dell’avvio delle procedure della gara d’appalto.

La realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara prevede uno stanziamento statale di 95 milioni, più 5 milioni stanziati dalla Regione e 220 dai privati, per un totale di 320 milioni di euro.




Finanza agevolate, Confartigianato Cuneo incontra le imprese in Valle Bormida

Confartigianato Cuneo, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Saliceto, ha organizzato in incontro, libero ed aperto a tutte le imprese, per il prossimo lunedì 17 febbraio, ore 20.30, presso la Sala Polivalente del Palazzo comunale di Saliceto (Piazza Carlo Giusta, 4).

All’incontro sono invitati in particolare gli artigiani e gli imprenditori della Valle Bormida, dei Comuni di Saliceto, Monesiglio, Camerana, Gorzegno, oltre che dei Comuni di Gottasecca, Prunetto, Mombarcaro, Montezomolo, Priero.

Dopo i saluti del Presidente della Zona Sergio Rizzo, introdurrà la serata Giorgio Felici, Presidente Regionale e Vicepresidente Vicario di Confartigianato Cuneo, che illustrerà missione e funzioni di Confartigianato.

In seguito, Roberto Maero, dell’Area Credito, approfondirà le opportunità e le possibilità collegate alla finanza agevolata, all’accesso al credito e alla partecipazione a bandi per le attività economiche.

Infine, Ileana Piccinelli, Coordinatrice sindacale e Responsabile della zona di Ceva, illustrerà gli adempimenti connessi agli ormai noti obblighi relativi a fatturazione elettronica e corrispettivi elettronici (scontrini e ricevute fiscali), presentando le soluzioni ideate da Confartigianato Cuneo per permettere alle imprese di ottemperare agli obblighi normativi in modo facile, veloce e conveniente.




Torino: 1,5 mln di Euro per la manutenzione del Palazzo del Ghiaccio

Questa mattina la Giunta Comunale ha approvato, su proposta degli assessori Finardi e Iaria, la delibera relativa agli interventi di manutenzione straordinaria alle piste 1 e 2 del Palazzo del Ghiaccio di corso Tazzoli.

Con una comunicazione del 30 maggio 2019 la Fondazione 20 marzo 2006 ha individuato il quarto stralcio del piano complessivo degli interventi, suddiviso per Comuni, dando contestuale avvio all’iter dei procedimenti elencati nel medesimo tra i quali sono inseriti quelli delle due piste dell’impianto di via Sanremo 67, per una copertura finanziaria totale di 1.500.000,00 euro.

Alla pista 1 sarà rifatto l’impianto di raffreddamento tramite la sostituzione della CO2, mentre alla pista 2 saranno impermeabilizzati i torrini ascensori del piano terra.

Con una nota del 19 novembre 2019 la Fondazione ha autorizzato la SCR Piemonte a procedere alla progettazione e alla realizzazione delle opere. Considerati i tempi di necessari alla realizzazione del progetto e allo svolgimento della procedura di gara per l’affidamento degli progettazione e esecuzione delle opere si presume che i lavori saranno eseguiti dall’estate 2021 a quella del 2022.




Politecnico di Torino: firmato protocollo per favorire iniziative riguardanti agenda 2030

Oggi al Politecnico di Torino, la Prorettrice Patrizia Lombardi, in qualità di Presidente del Comitato di coordinamento RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e il Professor Luigino Filice, in rappresentanza di ANDISU – Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario – hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la finalità di favorire la collaborazione su iniziative riguardanti l’Agenda 2030.

Gli obiettivi programmatici individuati dall’intesa riguardano il supporto della RUS nella diffusione delle buone pratiche di sostenibilità nell’attività di ANDISU, la realizzazione e la promozione di eventi congiunti sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, del supporto e del rilancio delle rispettive iniziative, nonché scambi di informazioni e attività di networking.

Questa collaborazione tra la RUS, che raccoglie la quasi totalità degli atenei italiani, e l’ANDISU, che a sua volta rappresenta la maggior parte degli organismi per il diritto allo studio presenti nelle regioni italiane, permetterà di ottimizzare e amplificare gli effetti delle politiche di sviluppo sostenibile grazie a un più efficace coordinamento nelle attività di programmazione e indirizzo.

“Siamo molto felici di questa opportunità di collaborazione – dichiara la professoressa Patrizia Lombardi che consentirà di valorizzare il lavoro che le università stanno svolgendo per la formazione di una società inclusiva e per il rilancio dell’economia dei nostri territori. La comunità accademica e degli studenti rappresenta un ponte fondamentale per la costruzione delle conoscenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi (SDGs) dell’Agenda 2030 e solo attraverso lo scambio, l’alleanza e la partnership con gli enti impegnati a conseguire gli stessi traguardi (come recita anche il Goal 17 dell’Agenda 2030) possiamo sperare di supportare adeguatamente la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”.

“Il sistema universitario italiano punta alla formazione globale della persona e la costruzione di una società sostenibile è il principale challenge dei prossimi decenni – commenta il professor Luigino Filice – L’ideazione, la sperimentazione e il consolidamento di azioni sostenibili è possibile contando sul lavoro sinergico di tutti gli attori della formazione delle giovani generazioni. Sono felice della firma dell’accordo poiché università ed enti per il Diritto allo Studio costituiscono quel continuum formativo che potrà incidere in modo profondo sulla creazione del pensiero sostenibile”.

 




Politiche attive del lavoro: lunedì 17 febbraio a Novara presentazione dell’”Avviso 3/2019″ di Fondimpresa

Si parlerà di politiche attive del lavoro lunedì 17 febbraio 2020, alle 10.30, nella sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia in C.so Cavallotti 25, a Novara. Occasione sarà l’incontro di presentazione dell’”Avviso 3/2019″ di Fondimpresa, il più importante tra i fondi interprofessionali per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti, costituito pariteticamente da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.

L’evento è l’unica data in tutto il Nord Italia del roadshow nazionale di presentazione dell’Avviso 3/2019 e sarà dedicato proprio a descrivere come attivare una serie di “Interventi sperimentali relativi al sistema delle politiche attive del lavoro” per la realizzazione di piani formativi finalizzati all’acquisizione di abilità e competenze che favoriscano la crescita professionale e l’occupabilità dei lavoratori.

Dopo i saluti di Elvio Mauri, direttore generale di Fondimpresa e di Paolo Balistreri, presidente di “Obr Piemonte”, l’organismo bilaterale regionale che costituisce l’articolazione territoriale di Fondimpresa, il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli, parlerà del rapporto tra le politiche attive e il territorio, mentre Amarildo ArzuffiDonata Cutuli, rispettivamente direttore dell’Area formazione e responsabile dei Progetti speciali di Fondimpresa, illustreranno caratteristiche e requisiti di ammissibilità nell’Avviso 3/2019. Al termine di una sessione di domande e commenti i lavori saranno conclusi dal vicepresidente di Fondimpresa, Massimo Cestaro.

«Investire nella formazione dei dipendenti – spiega la presidente del Foraz, il consorzio interaziendale di formazione professionale che fa capo a Cnvv, Silvia Guidetti – è fondamentale perché gratifica e specializza le persone, consente di accrescere la produttività e la competitività aziendale e migliora il coinvolgimento nel business dell’impresa. La formazione continua costituisce quindi la chiave di volta per la crescita delle imprese e l’occupabilità dei loro dipendenti. Grazie ai finanziamenti che Fondimpresa è in grado garantire ai piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali condivisi tra le parti sociali, l’intero contesto in cui operiamo ha a disposizione uno strumento concreto di sviluppo, perché avere personale con un know how adeguato e aggiornato consente alle aziende di stare al passo con le sfide globali che hanno ogni giorno di fronte».




Confartigianato Cuneo: Imprese artigiane, in provincia ne nascono sempre meno

«Il trend negativo nella dinamica della nascita di nuove imprese artigiane in provincia fa riflettere ma, soprattutto, deve far riflettere il mondo delle Politica e delle Istituzioni».

Così Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo, l’organizzazione più rappresentativa dell’artigianato e della piccola a media impresa in provincia Granda, seconda in Italia per numero di Associati con oltre 9.000 aderenti, commenta i recenti dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio sul comparto.

L’elaborazione evidenzia come, seguendo una serie che perdura da 8 anni, anche nel 2019, le imprese artigiane che hanno cessato la propria attività sono, seppur di poco, superiori ai nuovi avvii. Il tasso di crescita ha infatti segno negativo e si attesta su un -0,99%.

«Il dato va letto nel contesto globale, – aggiunge Crosetto – posto che in generale l’intero tessuto imprenditoriale locale ha visto chiudere il 2019 con un tasso di crescita del -0,91%. È pur vero che, come ripetiamo da tempo, sono proprio le piccole e medie imprese le realtà che più hanno patito la crisi e che più, in taluni contesti, stanno faticando a riprendersi».

«Indubbiamente, – prosegue Crosetto – per fisiologica costituzione, le imprese artigiane trovano nella loro peculiare “piccola dimensione” un aspetto di debolezza, ma, dall’altro lato, è proprio questa particolarità a costituire elemento caratterizzante, differenziante e, a nostro modo di vedere, di maggior valore rispetto ad altre realtà».

L’Ufficio Studi di Confartigianato evidenzia infatti come la piccola impresa rappresenti una componente fondamentale non solo per il tessuto economico provinciale, ma in generale per l’intero territorio e la comunità locale.

Le “microimprese” (fino a 10 addetti) ammontano a 43.810 unità, quasi il 95% del totale delle imprese. Un comparto importante, che produce ricchezza e genera occupazione: le microimprese occupano 84.236 persone, che corrispondono al 45,6% del totale degli occupati.

Se si prendono in considerazione le piccole imprese, considerate tali le aziende fino a 50 addetti, si arriva a 45.944 aziende, che corrispondono a ben il 99,3% del totale delle aziende. Le imprese artigiane corrispondono al 26% del totale, e contato oltre 42mila occupati, di cui 23.500 circa occupati indipendenti (titolari, soci e coadiuvanti) e 18.500 dipendenti.

«La perdita più considerevole di imprese, anche a livello italiano, è nel “settore casa” (edilizia, impiantistica elettrica e termoidraulica, legno e serramenti), – commenta Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato – comparto che ha risentito della contrazione dei dati demografici e delle politiche fiscali, che hanno fortemente colpito la tassazione sulla casa: cause “esterne” e non imputabili tout-court all’artigianato. In più, l’attuale normativa “ingabbia” il settore nel limite dimensionale degli addetti e non favorisce la “crescita”. Allo stesso modo la “flat tax”, che pure ha apportato delle positività, è un deterrente allo sviluppo. Infine, bisognerebbe fare più chiarezza sull’inquadramento di alcune professioni che a tutti gli effetti possono essere considerate “artigianato”, ma che attualmente sono collocate in altri comparti».

«Un dato certo, – afferma ancora Massimino – rilevato su scala nazionale, è che le imprese che si associano a Confartigianato hanno un tasso di “mortalità” inferiore alle non associate, proprio per l’accompagnamento che ricevono dall’Associazione. Evidenza dell’importanza che rivestono i corpi intermedi dello Stato e del ruolo che gli stessi hanno come interlocutori di rifermento tra tessuto economico e Istituzioni».

«Come Confartigianato – conclude Crosetto – da tempo abbiamo messo in campo numerosi strumenti che, affiancandosi alla nostra irrinunciabile e primaria azione di rappresentanza sindacale, sostengono le imprese in modo concreto. Non solo servizi e consulenze, ma un affiancamento concreto per aiutare chi vuole avviare un’attività e supportare chi, con tenacia, decide di resistere sul territorio e proseguire nella propria idea di impresa. Inoltre, soluzioni innovative che sfruttano le nuove tecnologie e le potenzialità del web. E poi ancora progetti di promozione e valorizzazione, soprattutto verso le nuove generazioni, dell’inimitabile “made in Granda” artigianale. Ed è da questi principi che nascono i nostri continui appelli a Politica e Istituzioni: l’artigianato e le PMI sono un patrimonio dell’Italia e dei nostri territori. Gli imprenditori artigiani sono pronti a fare la loro parte, ma necessitano di un sistema favorevole, con meno pressione fiscale, meno burocrazia, un piano strutturale a sostegno dell’impresa, più investimenti e più stabilità politica. Solo così sarà possibile dare nuovi e rinnovati impulsi a un settore che da sempre rappresenta l’asse portante della nostra economia».