Coronavirus, spostamenti e autocertificazione: ecco come funziona

E’ previsto da questa mattina il monitoraggio nelle “aree a contenimento rafforzato”, tra le quali le province del Piemonte: Novara, Asti, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli

Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione. 

La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli.

Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica).

I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali.

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni.

Negli aeroporti delle aree dei territori “a contenimento rafforzato”, i passeggeri in partenza saranno sottoposti al controllo, oltre che del possesso del titolo di viaggio, anche della prescritta autocertificazione. Analoghi controlli verranno effettuati nei voli in arrivo nelle predette aree. Restano esclusi i passeggeri in transito.

Per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza, le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso.

Analoghe controlli verranno adottati a Venezia per i passeggeri delle navi di crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma potranno transitare unicamente per rientrare nei luoghi di residenza o nei paesi di provenienza.

Per ulteriori informazioni vai alla direttiva del Ministero dell’Interno




Carrello della spesa più caro. Confagricoltura Alessandria: i prezzi all’origine sono però ancora in calo

Aumentano i prezzi dei prodotti alimentari al consumatore, ma diminuiscono quelli pagati agli agricoltori: la forbice incide pesantemente sulle tasche degli italiani e sul settore primario”.

Il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, riprende l’analisi degli uffici confederali sui dati diffusi dall’Istat e sottolinea come negli ultimi mesi i prezzi nelle campagne siano stati sempre più compressi, mentre le filiere alimentari abbiano aumentato quelli al consumatore rispetto allo scorso anno, con un incremento continuo delle quotazioni che è rallentato soltanto negli ultimi due mesi, mantenendo comunque l’andamento in crescita.

Il costo del carrello della spesa è aumentato del 2,8% a maggio 2020 in confronto allo stesso mese del 2019, e del 2,7% a giugno 2020, ma i prezzi all’origine sono diminuiti rispettivamente del 3,5% e dell’1,7% nello stesso periodo.

Confagricoltura ha inoltre preso in considerazione il solo 2020, da gennaio ad oggi: dall’analisi emerge che i prezzi all’origine dei prodotti agricoli hanno registrato, mese dopo mese, una riduzione continua. E questo mentre da gennaio a maggio (ultimo mese con dati disponibili) i valori dei prodotti alimentari al consumo hanno avuto aumenti in successione.

“Il fenomeno deve far riflettere – avverte Brondelli ribadendo i concetti già espressi dal presidente nazionale Giansanti – questo andamento divergente fra prezzi alla produzione e prezzi al consumo denota un’evidente problema organizzativo e distributivo nella filiera agroalimentare che penalizza fortemente, oltre ai consumatori finali, le imprese agricole in termini di redditività, creando squilibri di assoluto rilievo”.

Altrettanto preoccupanti sono poi alcune promozioni di questi giorni, proposte da grande distribuzione-discount, che mettono in commercio frutta italiana a un centesimo al chilogrammo, procurando un danno economico e soprattutto di immagine al comparto agricolo che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola. Svendere sottocosto i prodotti agricoli rappresenta un paradosso inaccettabile che vanifica le azioni di promozione della qualità che il mondo agricolo propone costantemente.

“Il settore primario italiano assicura alta qualità e sicurezza alimentare – commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria – E’ indispensabile trovare l’equilibrio che riconosca il lavoro degli agricoltori, remunerandoli, e garantisca il giusto prezzo ai consumatori che scelgono la qualità italiana”.

 




Allerta Smog : polveri sottili al centro-nord, in Piemonte stop ai diesel

Lallerta per lo smog continua in Italia. Mentre Roma blocca i veicoli più inquinanti per il quarto giorno consecutivo a Torino, dopo dieci giorni consecutivi in cui le micropoliere hanno superato i 50 microgrammi per metro cubo, domani la fermata si applicherà anche ai veicoli diesel euro5.

Anche i limiti di PM10 sono stati superati a Venezia. A Roma, la limitazione della circolazione veicolare nella Z.T.L. «Cintura verde» per: ciclomotori e motocicli «PRE-EURO 1» e «EURO 1»; Veicoli a benzina EURO 2. E inoltre, dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30 per: veicoli diesel “EURO 3”. Ci sono anche limitazioni sulla temperatura dei sistemi di riscaldamento.

I diesel a 5 euro si fermano per la prima volta a Torino. Lo stop ai diesel a 5 euro aumenta le limitazioni permanenti e il blocco dei diesel a 4 euro, in vigore dallo scorso giovedì, e interessa tutti i diesel a partire dal 1 ° gennaio 2013. Non potranno circolare ogni giorno, dalle 8 alle 19, dal 7 al 9 gennaio. Per i veicoli commerciali della stessa classe di emissione, il divieto è in vigore dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19.

Giovedì prossimo il nuovo sondaggio di Arpa Piemonte sulla presenza di polveri sottili nell’aria torinese ci dirà se il blocco diesel euro4 e euro5 continuerà o potrebbe essere revocato.

Avviso di smog anche ad Alessandria che, come Torino, blocca i diesel a 5 euro. La decisione dopo dieci giorni consecutivi in cui la micro-polvere ha superato i 50 microgrammi per metro cubo, innescando così il semaforo “scaricato”, come richiesto dal protocollo operativo per l’implementazione di misure anti-smog urgenti. La fermata è in vigore domani, mercoledì 8 gennaio e giovedì 9 gennaio, il giorno successivo all’ispezione di Arpa Piemonte.

Allerta anche a Venezia – L’osservatorio regionale sulla qualità dell’aria di Arpav ha pubblicato oggi un comunicato stampa sul raggiungimento del livello 1 «Orange», che si svolge con quattro giorni consecutivi di superamento del valore limite consentito per pm10 di 50 microgrammi / m3.

Pertanto, da oggi fino a nuovo avviso, entreranno in vigore le misure per limitare la circolazione dei veicoli per contenere gli inquinanti atmosferici.

Il livello 1 «Orange» vieta la circolazione di ciclomotori e motocicli a due tempi Euro 0 dalle 8.30 alle 18.30 in tutti i giorni della settimana, inclusi sabato e domenica 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 e veicoli commerciali N1, N2, N3 con motore diesel Euro 1, 2 e 3.

Per quanto riguarda l’uso di sistemi termici e di combustione, in questi giorni sarà vietato l’uso di sistemi termici a biomassa di classe inferiore a 3 stelle e sarà vietato eseguire la combustione all’aperto. Il divieto sarà valido fino al prossimo giorno di controllo previsto per il prossimo giovedì, quando il nuovo bollettino Arpav indicherà se mantenere il livello 1, se passare al livello 2 (che è probabilmente data la persistenza di condizioni meteorologiche sfavorevoli a causa della dispersione di inquinanti nell’atmosfera) o se torna al livello 0 «Verde» se le concentrazioni di pm10 presenti nell’atmosfera sono tornate al di sotto della soglia.

 




Le persone positive al Covid-19 in Piemonte sono 55.535 (+2287 rispetto a ieri)

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti sono 29.968 (+70 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3635 (+2) Alessandria, 1681 (+6) Asti, 936 (+2) Biella, 3030 (+11) Cuneo, 2860 (+18) Novara, 15.120 (+25) Torino, 1428 (+2) Vercelli, 1068 (+4) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 210 (+0) provenienti da altre regioni. Altri 1431 sono guariti clinicamente.

I decessi sono 4259. Sono 11 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora 4259 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 696 Alessandria, 261 Asti, 221 Biella, 409 Cuneo, 398 Novara, 1869 Torino, 231 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

La situazione dei contagi. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 55.535 (+2287 rispetto a ieri) di cui 1028 (45%) sono asintomatici.  I 2287 casi sono così ripartiti: per il motivo del tampone 825 screening, 693 contatti di caso, 769 con indagine in corso. Per l’ambito: 193 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 360 scolastico, 1734 popolazione generale; 4 sono importati.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 5708 Alessandria, 2826 Asti, 1830 Biella, 6691 Cuneo, 4758 Novara, 28.963 Torino, 2225 Vercelli, 1605 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 407 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 522 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 94 (+6 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1601 (+118 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 18.182. I tamponi diagnostici finora processati sono 944.133 (+12.657 rispetto a ieri), di cui 511.261 risultati negativi.




Il Piemonte ospiterà gli European Cross Country Championships del 2021

La Regione Piemonte è onorata di poter annunciare che la candidatura a ospitare gli European Cross Country Championships 2021 è stata premiata dal comitato organizzatore dell’evento e che quindi la ventottesima edizione degli europei di corsa campestre si terranno a Torino, nel Parco della Mandria, nel dicembre del 2021.

La decisione è stata annunciata oggi a Istanbul, dove era presente anche l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca.

Per la quarta volta, l’Italia diventa il palcoscenico internazionale per questa gara di atletica, che vedrà sfidarsi nel verde atleti provenienti da tutta Europa. Più di 600 sportivi, infatti, arriveranno in Piemonte per prendere parte alla competizione.

« Si tratta di un grande successo per la nostra Regione – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -.

Il Piemonte si dimostra una terra capace di attirare le competizioni sportive internazionali grazie alla bellezza delle sue aree naturali ma anche grazie alla capacità organizzativa che ormai ci è riconosciuta ovunque.

Questo evento avrà la capacità di attrarre in Regione grandi atleti e sarà un ottimo palcoscenico per mostrare a tutti le nostre competenze nel gestire gare simili ma anche per mostrare le bellezze paesaggistiche e architettoniche che rendono il Piemonte una grande Regione italiana. Dobbiamo mettere a sistema i grandi eventi che ospiteremo, come le Atp Finals, e fare in modo che dialoghino tra loro».  

Queste le parole del presidente Fidal, Alfio Giomi, dalla Turchia: « Tornare a organizzare un campionato europeo di cross a pochi anni da un’edizione straordinaria come quella di Chia è motivo di soddisfazione. Ancora una volta l’evento si svolgerà in una location particolare e affascinante come il Parco della Mandria, che rappresenta un motivo di interesse per tutti, come si è visto anche nella presentazione di oggi. Per noi è fondamentale il supporto della Regione Piemonte, che è stata accanto al comitato organizzatore. Stiamo inoltre studiando una partnership con le Atp Finals, che Torino ospiterà proprio dal 2021. Il lavoro inizia da subito, nell’ottica di un percorso che vuole portarci agli Europei di Roma 2024».




Il Gruppo Ebano lancia la business unit per la formazione a distanza delle aziende

Permettere alle aziende di formare i dipendenti, la rete commerciale e anche i clienti grazie alla Fad (Formazione a Distanza). Questa la mission della nuova business unit BtoB lanciata dal Gruppo Ebano, la realtà imprenditoriale fondata e guidata dal presidente della Piccola Industria di Confindustria Carlo Robiglio.

A dirigere la Business Unit sarà Eleonora Fratesi, che entra anche a far parte del Cda di Cef Publishing.

La business unit nasce dall’esperienza maturata dalle società del Gruppo Ebano, che operano in settori complementari tra loro: dall’editoria al marketing, dall’e-commerce alla formazione a distanza. Ed è la formazione a distanza uno dei punti di forza, grazie alla controllata Cef Publishing, leader di mercato nella realizzazione e nell’erogazione di corsi professionali per il mercato consumer, con più di 46 mila iscritti negli ultimi undici anni.

Il Gruppo Ebano, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, ha visto lievitare in sei anni i ricavi complessivi dell’800% e a maggio del 2019 ha ricevuto a Milano, nella sede di Borsa Italiana, il Premio “Deloitte Best Managed Companies” (BMC),  il riconoscimento rivolto alle aziende che si sono distinte per strategia, competenze, impegno verso le persone e performance.  Il Gruppo Ebano, tramite Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali.

“Il Gruppo Ebano -spiega Carlo Robiglio- unisce all’esperienza Fad la gestione di processi complessi, dalla lead generation, pre-Sales, al Crm e all’approccio al cliente. Processi finalizzati alla vendita, all’assistenza, durante tutto l’iter degli studi, alla gestione degli aspetti amministrativi, al recupero crediti e al customer care.

L’iniziativa nasce dalla constatazione e dalla acquisita consapevolezza che la formazione per le aziende non è più un tema inerente solo le risorse umane interne all’impresa, ma un elemento di vantaggio competitivo fortemente collegato anche agli ambiti marketing e commerciali. Ha inoltre ricadute su tutti gli stakeholders dell’azienda, siano essi dipendenti, collaboratori, clienti, fornitori, distributori, dettaglianti, manager, fino all’imprenditore stesso.

Sempre più importante, rispetto all’elemento formativo tout court, è l’elemento marketing: un prodotto, un bene, un servizio si valorizzano descrivendone le caratteristiche al mercato potenziale, o al singolo cliente, nonché spiegandone le modalità di manutenzione e conservazione.

In tal senso, la formazione a distanza per il mercato b2b -continua Carlo Robiglio- diviene anche experience di acquisto/vendita di un bene e di un servizio (posso infatti prima dell’acquisto conoscerne funzionalità, beneficio, utilità, scopo, durata etc). L’experience di chi ha già utilizzato il bene o servizio diventa narrazione, possibilità di raccontare il prodotto attraverso le sue qualità, creando un processo emulativo e virale nel mercato e fornendo alla stessa area commerciale elementi narrativi utili per la descrizione e la vendita”.

Il lancio della business unit si inquadra in una tendenza, accelerata dall’emergenza coronavirus, che vede sempre di più le aziende investire sulla formazione.
“Siamo passati – conclude Robiglio – dalla società del titolo a quella della competenza. Il titolo di studio era, nella società ormai al crepuscolo, ed è ancor oggi per certi versi, la fotografia statica di una situazione cristallizzata.

Ma ormai nessuno può più prescindere dalla necessità di acquisire e implementare costantemente le competenze, prerequisiti della società liquida e dinamica nella quale ci troviamo a vivere. La competenza è come un film: in continuo sviluppo e divenire. E per implementare costantemente le competenze, presupposto per rimanere nel mondo del lavoro, bisogna sempre più utilizzare le nuove tecnologie di formazione a distanza, che ci aiutano a formarci in qualunque posto ci troviamo.

Si ottimizzano così le tempistiche e si consente di autoprogrammare il proprio percorso didattico senza togliere spazio ad altre attività. Formarsi a distanza favorisce in tal senso uno sviluppo sostenibile anche sul piano sociale, proprio perché riduce o azzera, secondo le circostanze, i costi umani dell’evoluzione tecnologica. Ma la Fad si declina anche in termini di sostenibilità ambientale, perché permette alle imprese di sviluppare percorsi formativi ‘non in presenza’, e quindi senza costringere le persone a effettuare spostamenti”.




Sanificazione, disinfezione e pulizia, De Santis (Confartigianato Torino): “No agli improvvisatori”

Sanificazione e pulizia. Sono le due parole chiave che stanno consentendo alle imprese di ricominciare la propria attività in sicurezza e all’economia di Torino e del Piemonte, di ripartire.

Un ruolo fondamentale, per questo, in Piemonte lo stanno svolgendo le 3.062 attività che si occupano, oltre alla consueta pulizia, anche di decontaminazione, disinfezione, disinfestazione degli ambienti, dando lavoro a 25.417 dipendenti. In questo panorama, circa l’80% delle imprese è occupato da quelle artigiane, 2.422realtà e 7.063 addetti.

I dati territoriali dicono che a Torino operano 1880 imprese, di cui 1553 artigiane, con 16.496 addetti, di cui 4600 artigiani.

Sono questi i dati che emergono dal dossier “Pulizia e sanificazione, settore chiave nell’emergenza Covid-19”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha analizzato i dati ISTAT 2019.

Ed è nel momento di massima crisi sanitaria, che si riscopre il valore della pulizia e dell’igiene come strumento fondamentale per ridurre il rischio di contagio.

“Un settore vasto e fondamentale, dobbiamo dire grazie a tutte le persone che vi operano – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – un comparto strategico che in queste settimane ha permesso agli ospedali di non fermarsi, alle imprese di non chiudere e ai trasporti di continuare a viaggiare”.

E silenziosamente le imprese di pulizia e gli operatori del settore continuano a impegnarsi quotidianamente per il bene di tutti. Una professione, quello dell’operatore di pulizia, spesso nascosto perché il servizio viene erogato prima dell’inizio delle attività lavorative, proprio perché è un prerequisito necessario ad esse.

Quella della pulizia è una attività professionale riconosciuta dalla Legge e per la quale sono previsti precisi requisiti di accesso. Le attività di pulizia, disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione sono regolate dalla Legge 25 gennaio 1994, n. 82 e dal successivo Decreto Ministeriale 7 luglio 1997, n. 274 di attuazione che chiarisce e definisce gli ambiti e le attività. Definendo altresì requisiti tecnico professionali diversi per l’accesso alla professione in funzione dell’attività svolta.

“La pulizia e l’igiene fanno parte di quegli elementi imprescindibili per garantire il benessere delle persone e delle collettività – continua De Santis – un bene immateriale che permette di vivere bene, un elemento talmente necessario che lo si dà per scontato e di cui si prende coscienza quando viene a mancare”.

Il settore è, inoltre, caratterizzato da una importante componente di innovazione tecnologica (dai panni ai macchinari più sofisticati) e da processi produttivi che possono essere controllati e monitorati anche in termini di risultati.

Secondo Confartigianato, è necessario che si prenda coscienza che tali processi non sono residuali ma che devono essere tenuti in debita considerazione già nella fase di progettazione degli spazi, nella progettazione e ottimizzazione del ciclo produttivo, nella scelta degli arredi e delle attrezzature, nella definizione delle procedure di qualità aziendale.

Il timore di Confartigianato è che, purtroppo, passato questo periodo, possano tornare in voga politiche poco lungimiranti. La pulizia, la disinfezione, la sanificazione sono processi produttivi specifici che necessitano di professionalità, competenza e anche tecnologie che possano rendere veramente efficaci i trattamenti. Sono attività che devono essere attentamente progettate, ad alta intensità di manodopera e i cui costi non possono/potranno essere contratti se si vogliono determinate prestazioni e un servizio di qualità che garantisca pulizia e igiene.

“Noi ci batteremo affinché questa attenzione al comparto e la corsa di molti ad offrire i servizi propri non porti le imprese a rivolgersi a degli improvvisatori perché si avrebbero dei seri danni per tutti – conclude Mauro Maino, referente area disinfestazione di Confartigianato Torino – in questa delicata fase le imprese di pulizia sono vicine alla comunità, sia offrendo servizi professionali sia indicando le corrette procedure per ottenere l’obiettivo di “sanificazione” necessario per la sicurezza delle persone. Anche se il nostro settore non ha registrato flessioni di fatturato perchè ha continuato a lavorare nel periodo di lockdown, abbiamo comunque perso le commesse legate alla ristorazione e alle scuole che sono state compensate, però, con le richieste di sanificazione legate alla pandemia”.




Giornata mondiale dell’acqua: l’impegno della CCIAA di Cuneo

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa risorsa e sui problemi legati alla crisi idrica globale. Domenica, dopo l’Angelus, anche Papa Francesco ha ricordato l’importanza della Giornata Mondiale dell’Acqua, invitando tutti a riflettere sul valore di questo dono.

La Camera di Commercio di Cuneo partecipa con convinzione e senso di responsabilità a questa ricorrenza, sottolineandone l’importanza: “In quanto casa delle imprese e sintesi delle rappresentanze economiche del territorio, la Camera di commercio è da sempre sensibile alla tematica dell’acqua – dichiarano i vertici dell’Ente camerale -. Siamo consapevoli di come il cambiamento climatico abbia accentuato la rilevanza di questa tematica. Si tratta di un bene di grande importanza e di cui il territorio è ricco. Tuttavia, negli scorsi anni abbiamo vissuto periodi di siccità che ci hanno fatto toccare con mano come questa risorsa, per noi molto diffusa e quasi scontata, meriti una tutela ed un’attenzione particolare. Per questo la Camera di commercio vuole rimarcare la necessità di attivare sinergie con tutti i soggetti competenti in materia, portatori di interessi e rappresentanti del mondo della ricerca, per facilitare una programmazione adeguata alla rilevanza strategica della tematica.”




Digitale, Unioncamere: Al via l’Atlante i4.0 per le imprese

Atlante i4.0 è il primo portale nazionale, nato dalla collaborazione tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico, per far conoscere alle imprese e agli altri soggetti del territorio le strutture nazionali che operano a supporto dei processi di trasferimento tecnologico e trasformazione digitale.

Sono quasi 600 le strutture italiane che offrono servizi e tecnologie per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese.

Più in dettaglio l’Atlante fornisce informazioni su:

  • 8 Competence Center (CC) – i Centri di Competenza ad alta specializzazione
  • 263 Digital Innovation Hub (DIH) e Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI) delle Associazioni di categoria
  • 88 Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di Commercio
  • 27 Centri di Trasferimento Tecnologico (CTT) certificati da Unioncamere
  • 161 FabLAB per la manifattura additiva
  • 38 Incubatori Certificati per le startup innovative
  • 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS).



Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere Piemonte fino ad aprile

Come da Statuto dell’ente camerale (art. 11, comma 3) “Il Presidente in caso di cessazione dalla carica di Presidente di Camera di commercio decade anche dalla carica di Presidente di Unioncamere Piemonte”.

Di conseguenza la carica di Presidente di Unioncamere Piemonte, non essendo stato rinnovato Vincenzo Ilotte alla Presidenza della Camera di commercio di Torino, risulta vacante fino alla prossima seduta del Consiglio di Unioncamere Piemonte previsto ad aprile.

Fino ad allora, le funzioni del Presidente verranno esercitate dal Vice Presidente vicario Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di commercio di Cuneo.