Con la Convezione vaccino a Torino sconto di 5 euro per andare in taxi al centro vaccinale

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte e la società cooperativa Taxi Torino hanno stipulato una convenzione per il trasporto a tariffa agevolata delle persone che hanno appuntamento per la vaccinazione in uno dei centri cittadini.

Taxi Torino effettua pertanto uno sconto di 5 euro sull’importo totale indicato dal tassametro per ciascuna corsa richiesta da chi deve recarsi al centro vaccinale. Lo stesso sconto viene praticato per la corsa dalla sede vaccinale all’abitazione.

Per ottenere l’agevolazione si deve comunicare all’operatrice del centralino della cooperativa che si vuole usufruire della “Convenzione Vaccino”.

“L’obiettivo – dichiara il coordinatore Emergenza Covid-19 dell’Unità di Crisi, Gianfranzo Zulian – è consentire alle persone che intendono vaccinarsi, soprattutto a chi ha più di 70 anni oppure rientra tra la popolazione estremamente vulnerabile o con grave disabilità, di raggiungere in sicurezza i centri preposti. Per alcuni di loro la fruizione dei mezzi pubblici può essere problematica sotto l’aspetto della mobilità e sicuramente più a rischio di contagio”.

“E’ un’iniziativa – rileva Alberto Aimone Cat, presidente della Cooperativa Taxi Torino – che rappresenta al meglio lo spirito mutualistico della nostra cooperativa: da una parte offre alla cittadinanza un sistema di trasporto pubblico verso i centri vaccinali in totale sicurezza e con un significativo risparmio; dall’altra ci permette di sostenere i nostri soci, gravemente colpiti dalla situazione, assumendoci parte della spesa e incentivando il numero di corse”.

 

 

 




Comunità energetiche, il Piemonte esempio virtuoso

Comunità energetiche, un modello innovativo per la produzione, l’autoconsumo, l’accumulo e la vendita di energia proveniente da fonti rinnovabili nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e della transizione energetica.

Da dicembre 2020 sono in vigore disposizioni e incentivi per sviluppare i sistemi collettivi di autoconsumo da fonti rinnovabili e, con la pubblicazione delle regole tecniche del Gse (Gestore servizi energetici), si è completato il quadro.

E proprio per fare il punto della situazione, per accelerare la sperimentazione e per informare i consumatori sulla possibilità di avere un ruolo attivo nella gestione della propria spesa energetica, il Gse in collaborazione con la Regione Piemonte e con gli attori locali interessati (Anci e Uncem regionale, Ance Piemonte e Valle d’Aosta, Anaci, Fiopa, Enti promotori di progetti di comunità energetiche locali Energy Center del Politecnico di Torino ed Environment Park), ha organizzato un seminario on line.

“Numerosi sono gli esempi di comunità energetiche che si stanno organizzando sul territorio – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, nel portare i saluti della Regione – tese a valorizzare risorse e specificità”.

Esempi virtuosi sono l’esperienza di Barge, nell’ambito del raggruppamento dell’Associazione Comunità Energetica del Monviso, quelle delle valli Maira e Grana, del pinerolese, della Val di Susa e del comune di Magliano Alpi.

“L’obiettivo europeo – ha ricordato – è quello di arrivare a raggiungere nel 2030 una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 in atmosfera. Ci sono numerosi investimenti e a seguito dell’approvazione della legge sull’idroelettrico, ci attendiamo un incremento di produzione da fonte idraulica pari al 15% con una razionalizzazione dell’uso della risorsa primaria. Vogliamo salvaguardare l’ambiente e investire sull’economia ma dare, a chi vuole investire, anche i giusti strumenti”.

“Il 2020 è stato un anno di programmazione, ora aspettiamo i fondi che devono ancora arrivare sia con il Recovery Plan, sia con la programmazione europea; quello che serve in questo momento sono progetti immediatamente cantierabili, definitivi e in “rete” per arrivare ad intercettare i fondi europei. In poche parole: concretezza e gioco di squadra per fare sistema”.




Primo Maggio, Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri

Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri, verso Piazza Dante, come segno di solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Ex Embraco Ventures.

“In questa giornata dedicata ai lavoratori d’Italia, il nostro pensiero è per i 406 operai dell’Ex Embraco/Ventures, per le loro famiglie e per tutti coloro che stanno passando un momento di difficoltà lavorativa” commenta il Sindaco Alessandro Sicchiero.

 




Allasia: La transumanza, occasione per rilanciare la montagna

La transumanza, uno degli eventi tradizionali e insieme spettacolari della montagna piemontese, torna ad essere protagonista e occasione per il rilancio dei nostri territori montuosi.

Il recupero dei sentieri e delle aree della transumanza e la loro valorizzazione sono al centro di un accordo di partenariato siglato con l’Agenzia per lo Sviluppo Rurale Moli Gal da alcuni Consigli regionali su iniziativa della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali.

L’intesa, “Parchi, pastori, transumanze e grandi vie delle civiltà”, è inserita all’interno del ‘Programma delle Terre rurali d’Europa’ nell’ambito della programmazione europea Agenda 2030 ed è stata presentata oggi in una conferenza stampa online tenuta dai Presidenti dei Consigli regionali di Piemonte, Abruzzo, Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Marche e Veneto.

L’importanza dell’adesione del Piemonte all’accordo di partenariato è stata illustrata dal Presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia: “Questo progetto servirà ad ampliare, attraverso interventi integrati di sistemazione, recupero ed accessibilità dei sentieri destinati alla transumanza, le opportunità di promozione e valorizzazione di molte aree rurali e di montagna”.

In Piemonte la transumanza, anche se meno diffusa rispetto ad una volta a causa degli allevamenti intensivi, rappresenta sempre un evento straordinario, un momento di festa per celebrare le antiche usanze e tradizioni dei pastori piemontesi, e può diventare un veicolo importante di rilancio del territorio montuoso.

“Promuovere e sostenere iniziative come quella odierna per recuperare e riqualificare quel patrimonio storico, culturale della civiltà agropastorale, è di vitale importanza per creare opportunità in grado di favorire quelle condizioni necessarie per generare sviluppo” ha aggiunto Allasia.

“Occorre contrastare la marcata tendenza all’invecchiamento  della popolazione, lo spopolamento, la fragilità idrogeologica delle nostre montagne. Modificarne il destino e la percezione, da territori a volte trascurati a spazi da rivitalizzare mantenendo  identità e vocazioni, rappresenta la vera sfida che  non ci possiamo permettere di perdere nei prossimi anni”.

 




Confagricoltura Piemonte: sostegno alla liquidità delle imprese

In considerazione del perdurare della pandemia da COVID 19 e della recente proroga del Temporary Framework è prevista, con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento “Sostegni bis”, l’estensione al 31 dicembre 2021 delle misure del “DL Liquidità” relative alle coperture SACE, del Fondo di Garanzia PMI e di ISMEA, con alcune rimodulazioni.

In particolare:
– Con riferimento alla “Garanzia ITALIA” di SACE si prevede l’innalzamento della durata massima dei finanziamenti garantibili a 10 anni, previa notifica e autorizzazione alla commissione Europea, e la possibilità, su richiesta delle parti, di estendere fino a 10 anni la durata dei finanziamenti già garantiti da SACE. Si ricorda che la garanzia di SACE è concessa per le Grandi Imprese come definite dalla regolamentazione europea e per le Piccole e Medie Imprese, anche agricole, dopo che queste ultime abbiano esaurito la loro capacità verso i Fondo delle PMI, soggetto gestore Mediocredito Centrale, nonché ISMEA.

– Con riferimento alle Garanzie del Fondo per le PMI e dell’ ISMEA si prevede l’innalzamento della durata massima dei finanziamenti garantibili a 10 anni, previa notifica e autorizzazione della Commissione Europea. È inoltre prevista la possibilità per i finanziamenti già garantiti di estendere la durata fino a 10 anni con allungamento della garanzia di pari durata.
– Con riferimento alla moratoria per le PMI è prevista la proroga al 31 dicembre 2021, per la quota capitale, dei finanziamenti per le PMI, già ammesse alle misure di moratoria straordinaria, previa comunicazione entro il 15 giugno alla banca Finanziatrice.




Allasia: “Doniamo sangue, un gesto semplice ma prezioso”

“Il senso di una comunità passa anche da gesti semplici ma preziosi come quello di donare il sangue e mi rivolgo quindi alla sensibilità dei piemontesi, specialmente ai giovani, perché aderiscano numerosi alla pratica della donazione che può salvare molte vite”, così afferma Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra il 14 giugno.

“Mi reco ormai da anni, periodicamente, presso uno dei centri autorizzati al prelievo e ho constatato però come si tratti di un’azione che dovrebbe essere maggiormente conosciuta e diffusa”, continua il presidente. “Ogni giorno infatti 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Il sangue non può essere prodotto in laboratorio e l’unica fonte di approvvigionamento è costituita dal donatore.

Questo prezioso fluido è inoltre fondamentale nei gravi traumi e incidenti nel primo soccorso, in numerosi interventi chirurgici, nelle anemie croniche, nelle malattie oncologiche e in molti altri casi. Con l’inizio dell’estate, a causa delle vacanze e dello spopolamento delle città, la disponibilità di sangue tende a ridursi, determinando talvolta una carenza critica in molti ospedali. Faccio quindi appello a tutti i cittadini affinché contribuiscano a garantire un numero di donatori sufficiente per assicurare la continuità dell’attività degli ospedali.

Il Piemonte in questi mesi di pandemia ha dimostrato come generosità e altruismo siano le armi vincenti per combattere non solo un virus insidioso, ma per affrontare qualsiasi emergenza ed è con questo spirito che mi auguro si diffonda sempre più la cultura della donazione di sangue”.




Apicoltura, via libera al nuovo regolamento

La terza Commissione, presieduta da Claudio Leone, ha espresso questo pomeriggio parere favorevole a maggioranza sulla proposta di regolamento dell’apicoltura piemontese.

Il regolamento, presentato per la Giunta regionale dall’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa in attuazione di quanto previsto dalla legge 1/2019 (Riordino in tema di apicoltura), intende disciplinare un settore primario dell’agricoltura piemontese, finora non adeguatamente normato: regola il ruolo multifunzionale dell’apicoltura per uno sfruttamento adeguato delle risorse nettarifere, fornisce le linee guida per individuare i soggetti produttivi e definisce i parametri relativi alla pratica del nomadismo, tenendo conto degli interessi sia dei piccoli sia dei produttori professionali.

Tre dei quattro emendamenti presentati al testo, illustrato in Commissione nei mesi scorsi ed esaminato con parere favorevole da parte del Cal, sono stati approvati all’unanimità e uno è stato respinto.

Si tratta di emendamenti tecnici, ritenuti importanti dalla Giunta: due presentati da Monica Canalis (Pd) e uno da Angelo Dago (Lega).

Al termine l’assessore allo Sviluppo delle attività produttive Andrea Tronzano ha illustrato alla Commissione, sempre per l’espressione del parere preventivo, la proposta di regolamento su “Indirizzi regionali per il riempimento dei vuoti di cava” in attuazione della legge regionale 23/2016. Tronzano ha sottolineato che “si tratta del primo regolamento in Italia sul tema, stilato da un gruppo interdirezionale regionale e sottoposto a un’informativa con associazioni di categoria e funzionari provinciali competenti per materia”.

I principi e i criteri che ispirano il documento, ha spiegato, sono la tutela delle acque sotterranee, la precauzione e correzione alla fonte dei danni arrecabili all’ambiente, la qualità ambientale e la tutela della salute umana e la tracciabilità dei materiali conferiti e la loro localizzazione. Particolarmente importante, ha sottolineato, è l’articolo 5, relativo alle priorità nel riempimento totale o parziale dei vuoti.

Domenico Rossi (Pd) ha posto alcuni interrogativi e chiesto all’assessore che, prima dell’espressione del parere, sia dato alla Commissione il tempo necessario per approfondirne il contenuto e proporre eventuali emendamenti.




Covid, in Piemonte terapie intensive in aumento

“Sono 651 i posti letto di terapia intensiva al momento presenti in Piemonte e oltre un centinaio verrà attivato al più tardi entro un anno”. Lo ha dichiarato il coordinatore dell’Area sanitaria dell’Unità di crisi Emilpaolo Manno nel corso della seduta della Commissione Sanità dedicata a un approfondimento sull’argomento.

“Alle 327 terapie intensive ‘storiche’ – ha spiegato Manno – si sono in questi mesi aggiunti 164 posti letto quiescenti che non derivano da riconversioni ma dalla quota letti prevista nel Piano Arcuri (che ne prevede complessivamente 299) e da letti allestiti e non occupati nei vari ospedali, nonché da 160 posti letto funzionali predisposti e finanziati con fondi regionali. Un numero che dovrebbe permettere di affrontare con relativa tranquillità la quarta ondata di pandemia, dal momento che al 31 marzo 2020 (prima ondata) i posti occupati erano 459, al 22 novembre 2020 (seconda ondata) 414 e al 22 marzo 2021 (terza ondata) 364”.

“Dei pazienti Covid attualmente ricoverati in degenza ordinaria – ha aggiunto – il 67% non è vaccinato o ha ricevuto una sola dose, mentre il 33% ha ricevuto la vaccinazione completa; di quelli in terapia intensiva, invece, il 70% non è vaccinato o ha una sola dose e il 30% lo è, ma si tratta di pazienti con patologie pregresse”.

Ai componenti del gruppo Pd Manno ha risposto che “si auspica, con la quarta ondata, di non creare nuovi Covid Hospital ma s’intende tutelare le attività ad alta specializzazione di ogni Azienda per non bloccare ulteriormente le liste d’attesa”.

Al capogruppo di Luv ha espresso la necessità di “prestare attenzione alle fasce più giovani della popolazione per cercare di evitare il più possibile che vengano ricoverati in ospedale”.

Al presidente della Commissione (Lega) e al M5s ha spiegato che “la disponibilità di terapie intensive consentirà, anche dopo la pandemia, di fare un’analisi dei bisogni regionali e potrà consentire, sugli esempi israeliano e svedese, di mantenere posti perfettamente funzionali da attivare celermente in caso di bisogno”.

La Commissione ha poi iniziato l’esame delle Proposte di legge su prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare, presentate rispettivamente dai gruppi Pd e Moderati.

Su proposta dei primi firmatari si è stabilito di procedere alla costituzione di un gruppo di lavoro – presieduto dal presidente della Commissione e a cui prenderà parte anche l’Assessorato alla Sanità – per affrontare i nodi critici rilevati da associazioni ed enti interessati nel corso delle consultazioni on line che consenta di arrivare a un testo condiviso da tutte le forze politiche.




Confagricoltura al Vinitaly Special Edition di Verona

Si chiuderà domani a Verona il Vinitaly Special Edition, inaugurato ieri dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, un’edizione autunnale voluta dagli organizzatori per traghettare la manifestazione verso la prossima primavera, con il ritorno del Vinitaly vero e proprio dal 10 al 13 aprile.

Confagricoltura è presente al Vinitaly nel Padiglione 6  – Stand D2 – di VeronaFiere, nell’apertura straordinaria esclusivamente a operatori del settore e stampa specializzata. L’organizzazione ospita incontri con i buyer di diversi Paesi: ieri c’erano gli operatori di Canada, Russia, Regno Unito  e Nord Europa. Oggi tocca a Francia, Ungheria e Lituania, mentre domani sarà la volta di Estonia e Romania.
La formula è quella del walk-around tasting con protagonisti i vini delle aziende di Confagricoltura di quasi tutta la penisola: spumanti, bianchi e rossi espressione dei vari territori.

Nella giornata inaugurale della fiera sono stati resi noti anche i dati, a cura di Nomisma, sul grado di competitività del settore vitivinicolo italiano: conforta il fatto che la filiera pesi per il 17% sull’agroalimentare e che le esportazioni siano in forte ripresa, ma il Covid ha inciso negativamente sulle piccole realtà, che hanno perso in media il 20% di export durante la pandemia.

Per il futuro, lo scenario è carico di nuove sfide e opportunità per il settore: i consumi sono in calo e le indicazioni europee spingono in questa direzione; i cambiamenti climatici causano volatilità dei prezzi e la transizione ecologica è un dogma. A fronte di questo quadro in continuo mutamento, è necessario innovare, non solo in termini di agricoltura 4.0, ma anche nella ricerca per aumentare la resistenza delle piante alle minacce del clima e delle nuove patologie.
Il mercato, infine, richiede accorpamenti per far crescere la capacità contrattuale e di internazionalizzazione delle piccole realtà, che singolarmente non riescono ad aumentare il portafoglio clienti all’estero. Oggi – è stato ricordato – 20 aziende del vino rappresentano il 40% dell’export: la crescita dimensionale è quindi urgente e necessaria.




Il sindaco metropolitano Lo Russo con l’ambasciatore russo in Italia Razov

Il sindaco metropolitano di Torino Stefano Lo Russo ha ricevuto l’ambasciatore russo in Italia Sergej Razov questa mattina giovedi 25 novembre nella sede della Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra.

Una breve tappa subito prima del convegno organizzato nel vicino grattacielo Intesa San Paolo sul tema “L’innovazione come motore dello sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra la Russia, l’Italia e il Piemonte” alla presenza tra gli altri del  presidente di Intesa San Paolo Gian Maria Gros-Pietro.

“C’è un’ottima e storica relazione con le citta’ della Federazione Russa – ha commentato il sindaco Lo Russo – E’ stato fatto tanto in passato e vogliamo continuare a fare altrettanto in futuro. Torino è una città che guarda al futuro con speranza”.

“Abbiamo parlato di innovazione – aggiunge il sindaco – perchè Torino e il territorio hanno distretti protagonisti in questo settore, l’automotive e non solo. Abbiamo inoltre una forte e rinnovata attività di innovazione scientifica e tecnologica con le nostre università. Anche il carattere culturale non va sottovalutato: tutte attività dove è già attivo uno scambio con le città russe o potrebbe esserci presto in futuro”.