Borse di studio sanità, l’assessore Luigi Icardi: “Diciamo no alle provocazioni di PD e M5S”

Quello che abbiamo bocciato oggi in Consiglio regionale non è che un maldestro e pretestuoso tentativo di Pd e M5S di intestarsi un grande risultato della nostra Amministrazione, che in pochi mesi di attività è riuscita ad ottenere dal Ministero 129 borse di studio in più rispetto all’anno scorso, più le 15 finanziate quest’anno direttamente dalla Regione e le nuove 35 dai privati.

In totale 169 borse in più rispetto allo scorso anno: un record, un risultato mai visto prima che continueremo ad incrementare fino a raggiungere il fabbisogno del Piemonte.

Il Pd che oggi voleva sollecitarci ad aumentare le borse di studio, negli ultimi cinque anni di legislatura era riuscito a metterne in piedi appena 10. Se poi il Pd vuole scaricare la colpa sulla Giunta Cota, allora sarebbe il caso che ci parlasse della Giunta Bresso.

La Sanità piemontese non ha bisogno di queste sterili polemiche, sarebbe ora che almeno la Salute rimanesse fuori dalle strumentalizzazioni.

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sulle polemiche dei consiglieri regionali Pd Domenico Ravetti e Domenico Rossi, dopo la bocciatura degli odg di Pd e M5S oggi in Consiglio regionale.




Foreste, aperti i bandi PSR

Rimarranno aperti fino al 4 febbraio 2020 i bandi delle misure selvicolturali del Piano di sviluppo rurale che finanziano gli interventi di prevenzione e di ripristino dei danni alle foreste causati da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici e gli investimenti per accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali.

“Questi bandi – ha dichiarato il vicepresidente e assessore con delega alle Foreste, Fabio Carosso – sono molto attesi dal nostro territorio, visti soprattutto gli eventi calamitosi degli ultimi anni, Gli oltre 8 milioni di euro a disposizione rappresentano infatti la principale fonte di finanziamento per intervenire nei boschi che sono stati percorsi dagli estesi incendi dell’autunno 2017 e della primavera scorsa, o che sono stati danneggiati da altre calamità naturali. Inoltre, i finanziamenti possono anche essere utilizzati per interventi nelle aree golenali e riparali dei corsi d’acqua, a condizione che riguardino superfici forestali e che siano interventi selvicolturali e di ingegneria naturalistica finalizzati alla stabilità dei boschi e dei versanti, estremamente importanti quando si verificano eventi alluvionali come quelli a cui abbiamo assistito in queste settimane”.

I bandi finanziano anche gli interventi di prevenzione e quelli che hanno lo scopo di riqualificare e migliorare gli ecosistemi forestali e di valorizzare i boschi in termini di pubblica utilità a fini ricreativi, turistici, didattici e culturali.

Possono beneficiare del contributo i proprietari e/o i gestori di foreste private e/o pubbliche, singoli o associati.




Ex Embraco, Cirio: ” basta prendere in giro il Piemonte”

“La questione Embraco è ancora aperta. Ho incontrato i lavoratori non soltanto per dire che la Regione c’è, e non lascia solo nessun lavoratore che perde il proprio posto, ma perché è ora di finirla con le prese in giro del Piemonte da parte di imprenditori che vengono da lontano, prendono i contributi pubblici, danno il miraggio di creare posti di lavoro e poi prendono il giro le persone”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dopo aver ricevuto l’8 gennaio con l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, una delegazione di lavoratori in presidio davanti alla sede della Giunta, in piazza Castello a Torino.

“Anche il Governo non deve lasciare sole queste persone – ha dichiarato Cirio – La cassa integrazione finirà a giugno e il Ministero dello Sviluppo economico deve ancora dire se il il soggetto individuato ha un piano industriale serio. Non è più accettabile e non c’è più tempo da perdere perché con la pelle delle persone non si scherza”.

“Ci troviamo tutti d’accordo – ha detto Chiorino, che ha scritto una lettera al ministro Patuanelli per richiedere un tavolo di crisi urgente – sul fatto che non c’è più tempo da perdere e che il Ministero deve agire in modo incisivo. Per farlo c’è soltanto una strada da percorrere: convocare quanto prima un tavolo a Roma in cui, come richiediamo ormai dal mese di dicembre, sia presente anche Invitalia con già un programma di quello che può essere il destino della ex Embraco. Allo stesso tavolo deve essere invitata anche la Whirlpool. Questo perché occorre definire una volta per tutte quale può essere il futuro per la tutela dei lavoratori della ex Embraco e delle loro famiglie, che nel mese di dicembre non hanno percepito né lo stipendio e nemmeno la tredicesima e per tutti quei lavoratori che in estate vedranno venire meno gli ammortizzatori sociali”.




1 impresa su 3 è guidata da donne

Un milione e 340mila imprese, 3 milioni di occupati e un forte apporto al sistema dell’istruzione e del welfare di natura privata, così importante per agevolare la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle famiglie.

E’ la fotografia delle imprese femminili, scattata dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.

Nella scelta di aprire una attività autonoma, sono molte le donne che preferiscono orientarsi verso i settori che offrono servizi alle famiglie, come quelli che si occupano di istruzione, o che operano nella sanità e nell’assistenza sociale. In questi ambiti, infatti, più di una impresa su tre è gestita da donne, con tassi di femminilizzazione, quindi, ben superiori a quello medio (22%).

“La predilezione femminile per questi settori – ha dichiarato Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere – è confermata anche nel lavoro dipendente. Secondo le ultime previsioni Excelsior di Unioncamere e Anpal, relative alla domanda di lavoro delle imprese nel mese di gennaio, le donne continuano a essere maggiormente richieste soprattutto nei servizi alle persone (30% richieste di personale femminile). A seguire le imprese ricercano dipendenti donne soprattutto nei servizi di alloggio, ristorazione e turistici (28% richieste di personale femminile) e nel commercio (26%)”.

I dati al 30 settembre scorso mostrano che nell’Istruzione le 9.600 imprese femminili sono oltre il 30% del totale, con un aumento di circa 1.500 unità rispetto a settembre 2014.

Nel campo sanitario e dell’assistenza sociale, poi, le 17mila imprese femminili oggi esistenti rappresentano quasi il 38% del totale, con un incremento di oltre 2.400 imprese rispetto a cinque anni fa e una forte specializzazione nella cura e nell’assistenza all’infanzia.

A dimostrarlo sono le 3.400 attività femminili che gestiscono servizi di asili nido, baby-sitting e assistenza diurna per minori disabili, che sono quasi l’82% di quelle registrate (4.170) e risultano in aumento di circa 200 unità rispetto a 5 anni fa.

Questa rete di imprese dedita alla cura dei bambini si configura, insomma, come una sorta di “soccorso rosa” per i papà e le mamme lavoratrici, e risulta particolarmente numerosa e fitta in alcune regioni (Lombardia e Lazio innanzitutto), meno diffusa, invece, nelle regioni più piccole, come Valle d’Aosta, Molise  e la Basilicata.

 




Bilancio regionale: fondo di 15 milioni per la riduzione fiscale

Dal 2020 il bilancio della Regione Piemonte avrà un nuovo fondo di 15 milioni per la diminuzione strutturale del carico fiscale. Servirà a finanziare i nuovi sconti sull’Irap e sul bollo per chi acquista un’auto nuova.

Lo ha annunciato l’assessore Andrea Tronzano oggi in prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, dove è partito l’esame della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2020.

Siamo ancora in una fase iniziale della discussione, quella delle prime determinazioni. Tronzano ha dato un veloce quadro della situazione finanziaria dell’ente: ”Da parte mia non c’è alcun tipo di valutazione sul passato, solo una fotografia dell’oggi per poter discutere degli sviluppi futuri”, ha precisato all’inizio.

Nel 2020 le entrate scendono di 183 milioni rispetto al 2019.  La situazione debitoria ammonta a 9,3 miliardi (di cui 4 miliardi in seguito alla liquidità fornita con il Dl 35).

“E’ una cifra importante, già affrontata dalla giunta precedente, non è una novità, ma è un dato da considerare”, ha spiegato l’assessore, annunciando nel 2020 l’intenzione di acquistare il derivato che nel 2019 non è stato possibile acquistare per questioni tecniche determinate dai tassi di interesse.

“L’operazione servirà a liberare le generazioni future da un debito importante e la Regione da una rata annua di 22 milioni per i prossimi anni”, ha detto Tronzano.

Quest’anno la rata dei mutui sale di 54 milioni, 268 rispetto ai 214 del 2019. Per il rilancio dell’economia, “di fronte a una situazione reale che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese”, ha spiegato l’assessore, il fondo unico per l’innovazione viene dotato di 90 milioni, mentre 53 milioni saranno in dote del fondo di garanzia delle imprese. Una rimodulazione del Fesr porterà 17 milioni al settore turistico, con 14 milioni verrà poi rifinanziata la legge 18 sui piccoli comuni per interventi immediati.

Nel corso della Commissione sono intervenuti per chiarimenti Giorgio Bertola (M5s), Domenico Ravetti, Sergio Chiamparino e Raffaele Gallo (Pd), Angelo Dago (Lega), Marco Grimaldi (Luv),

La Commissione ha anche licenziato all’unanimità il progetto di legge unificato che modifica la normativa vigente in materia di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.

 




Inaugurazione ToNite,  progetto europeo per valorizzazione aree intorno alla Dora

Venerdì 14 febbraio presso la scuola Holden – piazza Borgo Dora, 49 a partire dalle ore 18 –    si terrà l’evento di inaugurazione del progetto europeo ToNite.

“La prima di mille notti” sarà l’evento inaugurale, il cui titolo richiama la raccolta di favole mediorientali de “Le mille e una notte”.  Obiettivo di ToNite è quello di rafforzare l’elemento della notte, e nel contempo, essere un’occasione di coinvolgimento della comunità locali attive nelle aree intorno alla Dora, poiché proprio su questo fiume insistono varie realtà pubbliche e private, circoli, commercianti, associazioni, l’Università con il suo Campus, un ambiente con delle potenzialità polifunzionali e una sua mobilità e percorribilità dedicata.

ToNite è il progetto con cui la Città di Torino ha vinto la call sul tema “Urban security” del programma europeo Urban Innovative Actions, come capofila di un partenariato composto da Fondazione Torino Wireless, Engineering Ingegneria informatica, Experientia, SocialFare, EFUS, Espereal Technologies e ANCI.

Le politiche inclusive per promuovere la cura del territorio e la sua valorizzazione sono la base valoriale che ha accompagnato la Città di Torino nelle due progettazioni UIA, quella di Co-City e dei Patti di Collaborazione per i Beni Comuni, ormai al termine, e quella del progetto ToNite che apre una stagione nuova di collaborazione che mette al centro gli abitanti e le abitanti del territorio.

L’approccio scelto dalla Città di Torino, premiato dalla Commissione Europea, pone al centro le comunità locali e le potenzialità del territorio, in un’ottica d’innovazione sociale e riqualificazione urbana

ToNite analizzerà i fenomeni sociali urbani i quali verranno affrontati attraverso politiche inclusive per promuovere la cura del territorio e la sua valorizzazione. Il progetto triennale si concentrerà nelle aree lungo il fiume Dora, prevede azioni di ricerca, analisi, valutazione e attività di animazione e co-design finalizzate a definire interventi sugli spazi pubblici e a supportare, attraverso un sostegno tecnico e finanziario, l’attivazione di nuovi servizi di prossimità rivolti principalmente alle ore notturne. Sarà il racconto sul ruolo della Dora, dell’immaginario di un fiume, da Parco Dora alla Colletta, nonché le storie dei ponti che la attraversano.

Sulla Dora insistono varie realtà pubbliche e private, circoli, commercianti, associazioni, l’Università con il suo Campus, un ambiente con delle potenzialità polifunzionali e una sua mobilità e percorribilità dedicata.

“Il progetto ToNite – spiega Marco Giusta, Assessore ai Diritti e alle Periferie –

ha un valore essenziale, quello della partecipazione e del co-design. Sussidiarietà, è una delle parole che sta al centro: ogni soggetto, comitato, associazione, comunità è riconosciuto e coinvolto, ognuno con la propria peculiarità e competenza ad interagire con il processo. Questo progetto racconta e coinvolge diverse singolarità, il ruolo della Città è saperle far lavorare in sinergia. Le politiche inclusive per promuovere la cura del territorio e la sua valorizzazione sono la base valoriale che ha accompagnato la Città di Torino nelle due progettazioni UIA, quella di Co-City e dei Patti di Collaborazione per i Beni Comuni, ormai al termine, e quella del progetto ToNite che apre una stagione nuova di collaborazione che mette al centro gli abitanti e le abitanti del territorio”.

L’Assessore all’Innovazione e Smart City, Marco Pironti dichiara: “Riconosco nel progetto ToNite molti ingredienti chiave dell’innovazione, come ad esempio il focus sulle comunità, che rappresentano gli attori principali dei processi di innovazione dal basso verso l’alto; l’impatto sociale dell’innovazione, ovvero la capacità di creare valore con un senso di responsabilità per chi vive e lavora nel territorio; la progettazione collaborativa, ovvero la sinergia tra vari punti di interesse a favorire una innovazione aperta, che contamini in positivo la città intera. Credo che ToNite rappresenti una grande opportunità per la Città di Torino di raccontare l’innovazione che nasce dall’azione positiva urbana, e dalla sicurezza di voler coinvolgere ogni quartiere e ogni comunità nel percorso”.

“ToNite è una nuova opportunità di sviluppo e di trasformazione di un pezzo di città finora posto in ombra, ma che conserva grandi possibilità di crescita – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Alberto Unia -. Come è avvenuto per CoCity, ToNite si offre come terreno di confronto aperto ai cittadini, che partecipano alle scelte come protagonisti del cambiamento. Come hanno dimostrato le altre esperienze di riqualificazione dei nostri quartieri, questo approccio è il più efficace per ottenere un effetto duraturo del cambiamento, perché produce senso di appartenenza e di corresponsabilità nella cura e nel rispetto del territorio, in quanto bene comune da preservare”.

“La Circoscrizione 7 – evidenzia il Presidente Luca Deri – è felice di collaborare con ToNite.  All’interno di questa iniziativa progettuale si possono creare ottime sinergie con quanto noi stiamo facendo. Abbiamo avviato un percorso ideativo ed organizzativo, al fine di avere una visione complessiva. È quindi nato e si è formalizzato un Coordinamento Allargato che vede come protagoniste le diverse forme di rappresentanza con anche il mondo dell’Università e del Politecnico. Si è avviata una dialettica costruttiva, nel merito del Piano di Sviluppo Locale Condiviso, ancora aperto e modificabile. Si tratta di poli che possono entrare trasversalmente in sinergia con le possibili future azioni ed i contenuti del Progetto ToNite”.

Le risorse assegnate al progetto superano i 4,5 milioni di euro di cui 1,5 milioni di euro verranno destinati ad interventi fisici sul Lungo Dora, mentre 1 milione di euro verrà destinato a supportare l’attivazione di progetti e servizi sul territorio.




Coronavirus, scuole chiuse per una settimana in Piemonte

sono state sospese per una settimana le attività didattiche di tutte le scuole di ogni ordine e grado chiuse in Piemonte a causa dell’emergenza Coronavirus.

La decisione è stata presa nel corso del tavolo di sicurezza che si svolge nella sede della Protezione civile di Torino ed è arrivata dopo l’annuncio di stamattina delll’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, della chiusura delle università piemontesi.

Al vertice partecipano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti delle forze dell’ordine.




Consiglio regionale: maggiori fondi in bilancio per la casa

La Commissione Urbanistica ha espresso parere favorevole a maggioranza sulle materie inerenti il welfare abitativo.

L’assessore alle Politiche per la casa ha illustrato le cifre di sua competenza inserite nel prossimo bilancio regionale. Ci saranno maggiori fondi per il sostegno alla locazione, il fondo salva mutui e per i genitori separati.

Lo stanziamento dedicato alle Aslo (Agenzia Sociale per la locazione) passerà infatti da 1.760.000 euro per il 2019 a 2.500.000 euro per ogni anno (2020, 2021, 2022), inoltre verrà creato uno stanziamento ex novo di 100 mila euro l’anno per agevolare l’accesso alla casa per i genitori separati e il fondo sociale per il sostegno della morosità incolpevole degli assegnatari degli alloggi sociali viene incrementato di 400 mila euro.

L’assessore ha anche precisato che entro il 2020 verrà emanato un bando per le cooperative per l’edilizia agevolata, questa volta però, per mancanza di fondi, il bando non prevedrà la presenza di un 20 per cento di appartamenti di edilizia convenzionata.

Sono intervenuti per chiedere chiarimenti diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione.




Coronavirus: a rischio quasi 19 miliardi di valore aggiunto. Ecco la mappa degli effeti negativi sui territori

Una riduzione del valore aggiunto dell’Italia di quasi 19 miliardi di euro su base annua, pari al -1,2% rispetto al 2019.

E’ questa la stima degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, in uno scenario nel quale la situazione attuale dovesse protrarsi fino alla fine del mese di aprile.

L’analisi effettuata da Unioncamere, in collaborazione con il Centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, sulla base dei dati al 2 marzo scorso, segnala che, ovviamente, l’impatto sarà più consistente nelle tre regioni maggiormente colpite dall’emergenza (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), nelle quali le possibili riduzioni della ricchezza prodotta sarebbero pari o di poco superiori al 2%.

Le Camere di commercio italiane sono pronte a fare la loro parte per sostenere imprese e territori. L’Unioncamere ha appena costituito una “task force” composta da presidenti di Camere di commercio di diverse aree del Paese che dovrà monitorare la situazione, individuare le misure più idonee e, al più presto, mettere in campo le azioni più urgenti per sostenere le imprese dei settori più colpiti.

Nei soli undici comuni della zona Rossa, secondo lo studio, il perdurare delle attuali limitazioni fino alla fine del mese di marzo provocherebbe la perdita di 238 milioni di euro di fatturato e quasi 140 milioni di valore aggiunto.

Nel caso in cui, invece, l’emergenza sanitaria dovesse proseguire, nella portata attuale, fino a fine giugno – stima Unioncamere – gli effetti negativi sull’economia italiana per il 2020 potrebbero salire a 37 miliardi di euro, con una riduzione del valore aggiunto del -2,3%. Una flessione che in Lombardia arriverebbe al -3,9% della ricchezza prodotta a livello regionale, in Veneto al -4,4% e in Emilia Romagna al -4,3%.

Secondo l’analisi, il forte impatto del diffondersi del virus sul turismo in tutte le regioni del Paese rischia di bruciare quasi 4 miliardi di valore aggiunto (-6,3% su base annua) per il calo delle presenze annunciato fino a fine aprile; la perdita di valore aggiunto potrebbe raggiungere i 7,7 miliardi di euro (-12,2%) nel caso l’emergenza attuale andasse avanti ma solo fino a giugno, salvando così le presenze attese nella stagione estiva.

Gli effetti del Covid-19 si potrebbero far sentire anche sulle nostre esportazioni: oltre il 10% delle vendite italiane all’estero, infatti, è diretto proprio verso quei Paesi che, allo stato attuale, hanno imposto maggiori restrizioni alla circolazione delle persone.




Confartigianato Cuneo: “E’ possibile usufruire di una integrazione salariale”

Per fronteggiare gli effetti dell’emergenza del nuovo Coronavirus, Confartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato insieme ai Sindacati dei lavoratori hanno firmato un accordo interconfederale che prevede, per tutte le imprese e i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato uno specifico intervento, per un massimo di 20 settimane, per sospensioni dell’attività aziendale determinate dal Covid19.

«L’intervento – spiega Bruno Tardivo, presidente dell’EBAP (Ente Bilaterale Artigianato Piemontese) di Cuneo – è applicabile sull’intero territorio nazionale. Si tratta di fatto di una sorta di “cassa integrazione” rivolta ai dipendenti delle imprese artigiane aderenti».

Il Fondo si rivolge a tutte le imprese artigiane, aderenti a EBNA/FSBA, che abbiano personale dipendente, escluso il settore edilizia (per il quale si aspettano specifici provvedimenti).

Nello specifico, FSBA eroga trattamenti di integrazione salariale in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro determinate da Coronavirus.

«Anche in questa situazione d’emergenza Confartigianato dimostra la propria capacità di reazione dando subito risposte concrete a imprese e lavoratori perché deve essere garantito il reddito a chi non lavora, senza gravare sui costi aziendali. – commenta Luca Crosetto, presidente territoriale Confartigianato Cuneo – In questo modo, inoltre, si va anche a preservare le competenze professionali dei dipendenti dell’artigianato formate in tanti anni di lavoro per tornare ad essere competitivi appena sarà superata anche questa grave situazione. Monitoriamo quotidianamente quanto accade ascoltando le problematiche che via via incontrano le nostre imprese, e i loro collaboratori, cercando di trovare strumenti e soluzioni adeguate».

«Da sempre, Confartigianato – aggiunge Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato – affianca la sua azione di rappresentanza e tutela del mondo dell’impresa ad un imprescindibile ruolo di interlocutore con Politica e Istituzioni. Come “soggetto sociale”, in un frangente così critico, sentiamo fortemente la nostra responsabilità verso le imprese e verso le comunità nelle quali le stesse operano».

 

Per usufruire del Fondo è necessario siglare un Accordo Sindacale, per la durata dell’emergenza, con il supporto di Confartigianato Cuneo. Per maggiori informazioni rivolgersi a: Confartigianato Imprese Cuneo – Area Sindacale Contrattuale Lavoro (tel. 0171.451111 – cuneo@ebap.piemonte.it).