Nuovo bando per infermieri e operatori socio-assistenziali

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha aperto un nuovo bando di ricerca di personale a tempo determinato per infermieri e per operatori socio-sanitari con disponibilità di lavorare in reparti strutturati a svolgere le mansioni lavorative con turni 24 ore su 24.

A richiedere infermieri professionali sono Asl Città di Torino, TO3, TO4, TO5, AT, VC, NO, VCO, BI, Aou San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, Ao SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria. Gli Oss sono richiesti da Asl TO3, TO4, TO5, VC, NO, VCO, e Aou Maggiore della Carità di Novara.

I candidati potranno optare per una sola delle suddette aziende. Le domande dovranno pervenire entro le ore 23:59:59 di lunedì 20 aprile a

Asl citta di Torino iscrizione concorsi

Bando infermieri

Bando Oss




Torino. Presentato il progetto Seria: obiettivo affrontare e gestire le nuove criticità

Il 23 novembre scorso a Torino, nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte, il Servizio Fitosanitario e Tecnico-Scientifico della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Agrion e 3A Srl, ha presentato il progetto SERIA: si tratta di un sistema integrato di raccolta, elaborazione e diffusione di dati e informazioni alle aziende agricole e alle strutture coinvolte nell’assistenza tecnica in agricoltura, per supportare il comparto nelle scelte agronomiche e fitosanitarie a basso impatto ambientale. All’evento è intervenuto anche il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, che ha ribadito quanto questi strumenti risultino di grande utilità per affrontare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per razionalizzare l’impiego delle risorse disponibili, quali i prodotti fitosanitari, i fertilizzanti e l’acqua.

Rammentiamo che il progetto, operativamente avviato nel 2020, è finanziato con i fondi europei del PSR 2014 -2020 Misura 1 Operazione 1.2.1 – Attività dimostrative e di informazione in campo agricolo, e si avvale della collaborazione di Fondazione Podere Pignatelli e delle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia Piemonte.

 




Un Piemontese per istruzione e formazione dei metalmeccanici, Stefano Serra nella Squadra di Presidenza di Federmeccanica

Il Presidente designato di Federmeccanica, Federico Visentin, ha presentato oggi in sede di Consiglio Generale la Squadra in attesa dell’elezione del prossimo 25 giugno in occasione dell’Assemblea Generale.

Federmeccanica rappresenta 16mila imprese e oltre 800mila lavoratori. Nel nostro Paese – secondo in Europa alle spalle della Germania – l’industria metalmeccanica produce circa 110 miliardi di euro, per il 45% del totale manifatturiero e l’8% del PIL nazionale; esporta beni per oltre 200 miliardi di euro, più del 50% del fatturato di settore.

Il Consiglio Generale di Federmeccanica ha approvato su proposta del Presidente Designato sette Vicepresidenti con deleghe operative per il biennio 2021-2023. Tra di essi c’è Stefano Serra – Vice Presidente dell’Unione Industriale di Torino e Presidente Amma (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate) – al quale è stata affidata la delega all’istruzione e alla formazione.

Il Presidente Visentin ha anche anticipato la costituzione di un Advisory Board composto da esponenti “Ambassador” del mondo associativo che, per background personale e professionale o per il ruolo attuale, possono dare un importante contributo dal punto di vista strategico e supportare la definizione delle proposte della Federazione, con l’obiettivo, tra gli altri, di promuovere l’Industria metalmeccanica/meccatronica nel Paese e l’innovazione nel Sistema.

«In questi anni – ha dichiarato al Consiglio il Presidente designato Federico Visentin – Federmeccanica è diventata una Comunità caratterizzata da un grandissimo senso di appartenenza. Da questo spirito bisogna ripartire per costruire una Squadra che ci consenta di affrontare al meglio le sfide complesse che ci attendono, in ogni ambito. Insieme proseguiremo sulla strada del Rinnovamento contrattuale e culturale avviato negli ultimi anni. Rendere le aziende più competitive, significa anche far crescere le persone che ci lavorano e, più in generale, far crescere il Paese. È il momento di fare quello che serve ora, subito, per gestire questa difficile fase di transizione e di immaginare il futuro, per costruirlo».

«Sono onorato di fare parte di questa Squadra – ha dichiarato il Vice Presidente designato Stefano Serra – e ringrazio Federico Visentin per la fiducia dimostrata, affidandomi una delega che trovo strategica. L’istruzione e la formazione sono fattori abilitanti per rilanciare la competitività delle imprese e del nostro Paese. I temi da affrontare li sintetizzo in quattro punti.

Il primo riguarda il rinnovo contrattuale e la formazione obbligatoria dei dipendenti, asset decisivo per tutto il sistema metalmeccanico.

Il secondo abbraccia i giovani, che costituiscono la nostra risorsa più preziosa. Dovremo impegnarci per attuare uno dei pilastri del PNRR, che destina 1,5 miliardi al potenziamento della formazione professionalizzante, con l’obiettivo di aumentare fino a cinque volte il numero di studenti e coprire oltre 200mila posizioni aperte nell’industria.
Un terzo tema centrale concerne l’upskilling di chi sta lavorando o deve ritrovare un lavoro; in questo senso, sarà fondamentale accelerare il sistema di politiche attive del lavoro, che oggi ha ampi spazi di miglioramento.

Infine il quarto punto è il rafforzamento delle competenze essenziali affinché le aziende siano capaci di efficace trasferimento tecnologico e ricerca industriale, sia per i processi industriali, sia per le nuove tecnologie dei loro prodotti».

I Vice Presidenti e le rispettive deleghe:

Diego Andreis (Managing Director Fluid-o-Tech S.r.l.)
Delega alla Cultura d’Impresa e Comunicazione

Fabio Astori (Presidente Luxor S.p.A.)
Delega alle Relazioni Interne

Carlo Cremona (Executive Vice President Human Resources & Industrial Relations Fincantieri S.p.A.)
Delega alla Sicurezza sul Lavoro

Simonetta Iarlori (Chief People, Organisation & Transformation Officer di Leonardo S.p.A.)
Delega alle Relazioni Istituzionali in Europa

Corrado La Forgia (Amministratore Delegato e Direttore Industriale Bosch VHIT S.p.A.)
Delega alla Transizione Tecnologica ed Ecologica

Stefano Serra (Amministratore Delegato Teseo S.p.A – EES CLEMESSY Italy EIFFAGE Group)
Delega all’Istruzione e Formazione

Fabio Tarozzi (Presidente e Amministratore Delegato SITI-B&T GROUP S.p.A.)
Delega ai Rapporti con i Territori

gli Ambassador dell’Advisory Board
(Nel corso della Presidenza 2021-2025 l’Advisory Board potrà essere ulteriormente arricchito da autorevoli figure del mondo associativo, accademiche e della società civile).

Alberto Bombassei – Fondatore e Presidente Brembo S.p.A.;
Manuela Soffientini – Presidente Electrolux S.p.A.;
Andrea Pontremoli – Amministratore Delegato e Direttore Generale Dallara Automobili S.p.A;
Daniela Vinci – Amministratore Delegato Masmec S.p.A.




Pnrr, il politecnico di Torino partecipa alla creazione di tre infrastrutture di ricerca

Sono stati assegnati i finanziamenti per l’attuazione del “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione” – Investimento 3.1 del PNRR – Missione 4, “Istruzione e Ricerca” – Componente 2, “Dalla ricerca all’impresa” pubblicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca il 20 dicembre 2021 e il Politecnico di Torino farà parte di ben tre di queste infrastrutture sulle trenta totali previste. Tradotto in cifre, le infrastrutture in cui è coinvolto l’Ateneo riceveranno in totale circa 115 milioni di euro, di cui più di 15,5 milioni al Politecnico di Torino.

 

L’investimento complessivo del PNRR sulle infrastrutture di ricerca è di 1,08 miliardi di euro, e ha ’obiettivo di facilitare l’interazione tra la conoscenza scientifica generata da infrastrutture di ricerca di alta qualità e il settore economico, per dare impulso all’innovazione.

 

“Per il Politecnico e per il nostro territorio l’ottenimento di questi finanziamenti e l’essere parte di questi tre nuovi poli di ricerca a livello nazionale rappresenta un risultato importantissimo che sarà un volano per l’economia e per l’occupazione di profili altamente qualificati. L’Ateneo potrà così dotarsi di nuove attrezzature e connettersi a reti nazionali e internazionali per condurre le proprie ricerche in sinergia con aziende ed enti di ricerca di altissima qualità”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

 

LE INFRASTRUTTURE DI RICERCA IN CUI È COINVOLTO IL POLITECNICO

 

 

  • iENTRANCE@ENL – Infrastructure for ENergy TRAnsition aNd Circular Economy @ EuroNanoLab

 

Nuovi materiali, processi e sistemi per la generazione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’energia sono cruciali per il futuro del nostro pianeta. La “Infrastructure for Energy Transition and Circular Economy @ EuroNanoLab” (iENTRANCE@ENL) si propone di diventare l’infrastruttura di ricerca di riferimento a livello italiano per la ricerca su nanomateriali per l’energia, processi e dispositivi per produzione verde, stoccaggio e distribuzione di energia, caratterizzazione di materiali alla micro e nanoscala, tecnologie per la realizzazione di strumenti e sistemi.

 

Sarà strutturata in 6 nodi geografici riconosciuti a livello internazionale in aree di ricerca complementari coordinati da uno hub centrale. Il nodo di Torino, al quale contribuiscono Politecnico di Torino e INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica – si occuperà di materiali, processi sostenibili e sistemi, inclusa la loro caratterizzazione metrologica, per la transizione energetica e l’economica circolare.

 

Si tratta di un’iniziativa strategica in grado di mettere a sistema le competenze del Politecnico – presenti in infrastrutture regionali quali CO2CCL,  e del MITE come SEASTAR, – nella sintesi di nanomateriali funzionali e nella loro lavorazione per la produzione e utilizzo di idrogeno per la cattura e la valorizzazione dell’anidride carbonica, per la raccolta di energia rinnovabile lontano dalla costa (offshore), per i dispositivi elettrochimici impiegati nella conversione e stoccaggio dell’energia e per lo stoccaggio sotterraneo di vettori energetici, con le competenze dell’INRIM in merito alla metrologia, soprattutto per le reti gas e le reti elettriche intelligenti. Questa nuova infrastruttura potenzia significativamente, nella direzione della ricerca per la transizione energetica, la sinergia tra Politecnico e INRiM nel laboratorio congiunto di micro e nano fabbricazione PiQuET .

 

In particolare, l’INRiM metterà a disposizione le competenze metrologiche nello studio delle proprietà magnetiche, elettriche, ottiche e termodinamiche della materia, che si integrano per la realizzazione di standard quantistici delle unità di misura, nonché per materiali innovativi e dispositivi nanostrutturati tipici delle tecnologie emergenti, come la fotonica, la spintronica e la nanoelettronica.

 

Uno degli obiettivi principali è quello di realizzare prototipi e dimostratori tecnologici, certificati dal punto di vista metrologico, a supporto del piano strategico del Politecnico per la transizione energetica, rafforzato da una prospettiva di economia circolare basata sulla valorizzazione dei rifiuti e sul maggiore utilizzo di energie rinnovabili nella lavorazione dei materiali.

 

Ente Coordinatore: CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche

 

Coordinatore scientifico: Vittorio Morandi – CNR-IMM-Bologna

Budget totale: 75.165.078 €

 

Coordinatore scientifico al Politecnico di Torino: Fabrizio Pirri – Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT)

Budget Politecnico di Torino: 14.296.940 €

 

 

  • GeoSciences IR: un’infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici

 

Il progetto GeoSciences IR mira a creare la rete italiana per le geoscienze, una nuova infrastruttura di ricerca per la ‘Rete Italiana dei Servizi Geologici’ RISG, un network di coordinamento tra ISPRA, Servizio Geologico d’Italia, e Servizi Geologici Regionali (RGS), ovvero gli uffici tecnici all’interno di Regioni, Province Autonome e Agenzie Ambientali Regionali.

 

GeoSciences fornirà a ISPRA e RGS competenze e supporto tecnico-scientifico su specifici temi individuati dagli RGS come prioritari. Tale obiettivo sarà principalmente raggiunto attraverso azioni di trasferimento di conoscenze tecnico-scientifiche da parte di Università e Istituti di ricerca riconosciuti come eccellenze a livello nazionale.

Il Politecnico di Torino svilupperà azioni relative alla realizzazione di sistemi informativi dedicati alla gestione delle risorse geologiche nazionali.

 

L’obiettivo è il superamento dell’attuale frammentazione di dati e competenze sulle georisorse, in particolare sulle materie prime definite critiche dalla Commissione Europea. L’attuale necessità di riattivare la ricerca mineraria è un primo passo per diminuire l’eccessiva dipendenza dalle importazioni di materie prime da mercati internazionali sempre più instabili, al fine di costruire solide filiere domestiche e garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile all’industria italiana.

Il Politecnico sarà inoltre impegnato su specifiche attività di rafforzamento delle capacità di rispondere alle emergenze ambientali e ai relativi piani d’azione attraverso i Servizi Copernicus.

 

 




Luigi Capocchia eletto nuovo presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Bra

Si sono concluse le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.

L’ultima assise, relativa alla Zona di Bra, si è tenuta in modalità “on-line” lo scorso 23 giugno. A seguito delle elezioni, svoltesi nei due giorni successi presso l’ufficio zonale, è stato eletto quale presidente di Zona Luigi Capocchia, impiantista, titolare dell’impresa “High Technology” di Bra.

Succede ad Andrea Lamberti – di cui è stato vicepresidente vicario – e sarà affiancato, come vicepresidenti, da Maurizio Fantino (vicario, elettricista di Sanfrè) e Paolo Campigotto (meccatronico di Bra).

«In questi anni – commenta Lamberti – si è riusciti a fare molto, grazie all’impegno dei dirigenti artigiani, che costituiscono componente fondamentale ed essenziale della nostra Associazione, e al positivo dialogo che si è creato con Enti e Istituzioni locali, consentendo un confronto aperto e costruttivo. Voglio esprimere la mia gratitudine ai colleghi dirigenti, al vicepresidente Roberto Racca e a tutto il personale della struttura Confartigianato per il grande supporto ricevuto».

«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami – dichiara il neopresidente Capocchia – e mi impegno ad affrontare con dedizione questo ruolo, importate collettore tra le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio. Con i miei vicepresidenti intendiamo coinvolgere il più possibile la nuova squadra del Consiglio direttivo zonale, che si andrà presto a costituire, per sviluppare progetti e iniziative in favore del comparto artigiano locale».
Durante l’Assemblea è intervenuto anche Giovanni Fogliato, Sindaco di Bra, che ha confermato il grande lavoro svolto dall’Associazione, evidenziando le tante occasioni, specie durante questo periodo emergenziale, nell’ambito delle quali Confartigianato ha collaborato proficuamente con l’amministrazione comunale.

Durante le votazioni sono stati anche eletti i delegati zonali dei “Gruppi di opinione”. Per il Movimento Donne Impresa elette Maria Bonardo (delegata) e Jessica Patrizia Capocchia (vice). Per il Movimento Giovani Imprenditori eletti Francesca Nota (delegata) e Francesco Matera (vice).

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Bra, sarà l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.
«Con quella braidese – aggiunge il presidente territoriale Luca Crosetto – si è concluso un importante processo di democrazia, che ha espresso al meglio la trasparenza del nostro Sistema e ha dato valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».

 

 




Cnvv: Con l’ingresso dell’IIS “Lombardi” di Vercelli cresce rete scuole per innovazione

Si amplia il numero di scuole appartenenti alla “Rete per l’innovazione, lo sviluppo, la sperimentazione tecnologico/economica e le sinergie territoriali”, costituita su iniziativa di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) a fine settembre 2022. Venerdì 3 febbraio 2023, infatti, ne è entrato a far parte anche l’Istituto di istruzione superiore “Lombardi” di Vercelli, che si aggiunge all’Istituto tecnico “Omar” di Novara (ente capofila), all’Istituto tecnico “Da Vinci” di Borgomanero (No) e all’Istituto di istruzione superiore “Lancia” di Borgosesia (Vc), condividendo le iniziative delle reti nazionali delle scuole della Meccatronica, delle scuole con indirizzo “Industria e artigianato per il Made in Italy”, delle scuole tecniche e professionali con indirizzi “Manutenzione e assistenza tecnica” e di quelle del settore Tessile, abbigliamento e moda.
L’accordo di rete ha l’obiettivo di accrescere le sinergie per sviluppare percorsi di apprendimento finalizzati, anche attraverso i contributi delle industrie del territorio, all’innovazione, allo sviluppo, e alla sperimentazione tecnologica, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti della meccatronica, della robotica e dell’automazione. Per avvicinare il mondo della scuola e quello del lavoro verranno introdotti nuovi percorsi formativi, anche con esperti aziendali, in aula e nelle imprese, sulle competenze richieste dall’innovazione tecnologica, anche in relazione ai fabbisogni del tessuto produttivo, e verranno avviate collaborazioni con altri attori istituzionali, anche per favorire gli inserimenti lavorativi e le attività di Pcto.
«Con questo accordo – dichiara la dirigente del “Lombardi”, Antonella Aliberti – si potenzia l’offerta formativa dei nostri istituti, Iti “Faccio” e Ipia “Lombardi”, e si accrescono le sinergie con il mondo delle imprese per far corrispondere le competenze formative alle esigenze del sistema produttivo. Scuole e aziende devono essere sempre più in sintonia tra loro, anche per potenziare e migliorare gli studi tecnici e professionali. Sono molto soddisfatta di poter collaborare con le aziende del territorio in un percorso che auspico sempre più approfondito e proficuo».
«Con l’ingresso di un nuovo istituto – aggiunge Francesco Ticozzi, dirigente dell’”Omar” – è stato fatto un ulteriore passo in avanti per l’incremento della rete, non solo numericamente ma con l’intenzione di attivare progetti comuni. Ora ci impegneremo per avviare iniziative condivise, lavorando per obiettivi in modo da dare concretezza ai contenuti dell’accordo. Anche grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr è nostra intenzione realizzare iniziative da svolgere in tutte le scuole aderenti, per far crescere le competenze di chi vi studia».
«Per il mondo delle imprese – conclude Riccardo Cavanna, presidente della Cavanna Spa e vicepresidente di Cnvv con delega a capitale umano e formazione professionale – è fondamentale che le scuole collaborino tra loro e con le realtà del territorio e siamo sempre disponibili a favorire iniziative comuni tra gli istituti. Auspico che anche le aziende collaborino sempre più con le scuole, contribuendo a migliorarne le strutture e dando opportunità operative a studenti e studentesse, ad esempio attraverso percorsi di progettazione condivisa e periodi di apprendistato. Oltre al potenziamento della rete è infatti fondamentale sviluppare iniziative concrete».

 




Recovery Fund. Canalis (PD): “Tour di Cirio un grande show. Ma il Piemonte non si cambia con le illusioni”

La consigliera regionale Monica CANALIS: “Sprecata un’occasione. La consultazione bottom up dei territori e degli stakeholders doveva servire a focalizzare i bisogni e i problemi, per delineare in modo corale le priorità e le strategie per risollevare il Piemonte. Invece, si è trasformata in un censimento disordinato di micro progettualità svuotacassetti.”

 

«Dall’Europa il Piemonte sta per ricevere una grande quantità di soldi: almeno 4 miliardi di euro di fondi strutturali 2021-27 (tra Fesr, Fse e Feasr) e una cifra ancora più alta di fondi del Next Generation Eu.

Di fronte a questa grande iniezione di risorse, non si può cedere a tentazioni localistiche o di corto respiro, né disperdere le risorse in mille rivoli poco incisivi, quanto piuttosto investire su grandi progetti prioritari che possano davvero rilanciare la nostra Regione, compensando il crollo degli investimenti con fondi regionali operato dalla Giunta Cirio e senza dimenticare che non c’è solo la programmazione europea: su quella sanitaria, ad esempio, il lavoro della Giunta Cirio ha fin qui lasciato molto a desiderare.

Il Piemonte ha bisogno di connessioni veloci, investimenti nel trasporto pubblico locale, risanamento degli edifici scolastici, contrasto al dissesto idrogeologico e gestione risorse idriche, alta velocità, piano asili nido, scuole 4.0, ricerca e relative infrastrutture, rigenerazione urbana e housing sociale, ospedali e ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, potenziamento cure domiciliari, Piano casa, Piano occupazione femminile e giovanile, innovazione nel commercio. Queste erano le priorità su cui doveva concentrarsi il Piano di Cirio. Abbiamo invece assistito a un grande show, privo di un’analisi profonda sui bisogni del Piemonte e di una capacità di scelta strategica. 

Ora ci ritroviamo con un enorme “Parco progetti” che ha scarsa speranza di finanziamento, con un’enorme illusione alimentata sui territori, ma senza una strategia sull’utilizzo del Recovery nella nostra Regione. Così rischiamo di perdere un’occasione unica. Il Recovery non è un elenco di opere, ma un insieme di riforme. Cirio ha proprio sbagliato il metodo».

 




Consiglio regionale: la terza commissione dà il via libera ai Distretti del cibo

La terza Commissione ha espresso a maggioranza parere preventivo favorevole al Regolamento per individuare i Distretti del cibo la cui funzione sarà quella di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari e il paesaggio dei vari territori.

Del resto, l’obiettivo generale per la politica agricola piemontese, come ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, è quello di trovare sempre più il giusto equilibrio tra agricoltura e ambiente e continuare a valorizzare i prodotti tipici del Piemonte, tutelandone la qualità. Stamane infatti, proprio in Terza commissione (presidente Claudio Leone) Protopapa ha illustrato le materie di competenza contenute nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023. “L’agricoltura è una costola importante nell’ambito dell’economia regionale, e anche in questi mesi difficili legati alla pandemia, ha continuato la produzione con le proprie forze” ha sottolineato.

I dati provenienti dalle Camere di Commercio, evidenziano come sia aumentata la manodopera stagionale mantenendo però il lavoro dipendente all’interno delle aziende agricole. In Piemonte sono circa 900 mila gli ettari dedicati all’agricoltura, verso la quale il ruolo dell’Europa è fondamentale, visto che costituisce la maggior fonte di finanziamenti. Davanti alla prospettiva di un Piano di sviluppo rurale a livello nazionale, è stata ribadita la necessità di continuare a dare però spazio ai territori.

Nel ricordare che la Giunta regionale ha previsto lo specifico Assessorato al Cibo, Protopapa si è soffermato anche sul concetto di sostenibilità sociale, puntando sull’educazione finalizzata a non sprecare cibo stesso. Nel corso della seduta – dove per chiarimenti e sottolineature sono intervenuti più volte i diversi Gruppi, spaziando dalla biodiversività alle coltivazioni biologiche e ai cambiamenti climatici – si è altresì fatto cenno alle aziende colpite dalle recenti calamità naturali, in particolare quelle del Vercellese che costituiscono l’ossatura della risicoltura nazionale. Per quanto riguarda la Caccia e la Pesca, Protopapa, è ritornato sulla problematica dei danni causati dalla fauna selvatica, che condizionano in maniera evidente il bilancio.

 

Turismo e commercio, si punta anche sulle piste ciclabili

Per contrastare gli effetti negativi causati dall’epidemia, è necessario recuperare le presenze, almeno parzialmente, coinvolgendo tutti i soggetti della filiera del turismo del Piemonte. Parte da qui – come ha spiegato l’assessora Vittoria Poggio – la strategia contenuta nel Defr dedicato all’argomento. “Occorre soprattutto sviluppare un’offerta integrata turismo-cultura, che tenga conto  della domanda, per migliorare sempre più la nostra competitività” ha sottolineato Poggio, che ha comunicato che sono stati utilizzati circa ventimila voucher previsti per sostenere l’offerta turistica dopo la prima fase della pandemia. Proseguirà la revisione e la razionalizzazione della governance, partendo dalle Aziende turistiche locali (Atl).

Per raggiungere gli obiettivi di accoglienza, promozione e valorizzazione del territorio si punterà anche sull’aiuto dei siti Unesco e del turismo religioso, ma anche di quello all’aperto delle montagne, delle colline e dei laghi, puntando sulla rete delle piste ciclabili. Per quanto riguarda il commercio, infine, Poggio ha ribadito la necessità di rivedere leggi e regolamenti regionali alla luce dei nuovi scenari venutisi a prospettare, mettendo in atto in primo luogo la semplificazione. Uno degli obiettivi principali da raggiungere è poi quello di favorire l’accesso al credito. Nel documento ci sono indirizzi specifici per la riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto dei quartieri e delle periferie, attraverso gli esercizi commerciali di vicinato. Per chiarimenti sono intervenuti Sarah Disabato (M5s), Valter Marin (Lega) e Domenico Ravetti (Pd)

 

Audizione congiunta Terza e Quinta

I lavori della Terza sono poi proseguiti con l’audizione congiunta con la Quinta (presidente Angelo Dago) del Consorzio regionale Co.Sm.An., che si occupa dello smaltimento dei rifiuti di origine animale. L’incontro è stato voluto nell’ambito della trattazione dei danni provocati dalle predazioni di lupi e canidi. Dal 2012 la Regione ha incaricato Co.Sm.An.. a produrre una polizza assicurativa ad adesione volontaria per la copertura degli eventi predatori. A tale polizza possono aderire solo gli allevatori residenti in Piemonte. Il risarcimento riguarda unicamente il danno diretto: vengono rifusi capi appartenenti al patrimonio genetico morti, feriti, dispersi a seguito di un evento predatorio. L’indennizzo per le diverse categorie di età è stabilito forfettariamente nella polizza. Nel periodo 2012-2015 sono stati liquidati circa 1500 sinistri.




Irap abolita per professionisti e imprenditori individuali 

La legge di Bilancio 2022 stabilisce che dal periodo di imposta 2022 l’Irap non è più dovuta dai contribuenti persone fisiche esercenti attività commerciali, arti e professioni.

Restano soggetti all’Irap gli altri contribuenti che già pagano l’imposta come :

  • gli studi professionali associati;
  • le società di persone;
  • le società di capitali;
  • gli enti commerciali in generale;
  • gli enti del terzo settore.

Ccoloro i quali aderivano al regime forfetario ne erano già esclusi, la modifica normativa allarga l’esclusione a tutti coloro che esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo personalmente e individualmente.

Per le  partite IVA (professionisti, autonomi, ditte individuali) non aderenti al regime forfetario, l’ultimo versamento Irap sarà il saldo (eventuale) dell’imposta 2021, da versare a giugno 2022, dato che l’esonero dall’imposta decorre dall’anno fiscale 2022 e tali soggetti non possono avere un anno fiscale non coincidente con quello solare. Ovviamente non saranno dovuti gli acconti 2022, di solito previsti in giugno e in novembre.




ISS: un paziente su cinque positivo al coronavirus ha tra 19 e 50 anni

Il 22% dei pazienti positivi al tampone per Sars-CoV-2 ha tra 19 e 50 anni. Lo afferma un’analisi dell’Istituto Superiore di sanità, che rende chiarissimo come in tutte le fasce di età, compresi i giovani, si debbano rispettare le norme di distanziamento sociale.

“In questi giorni stiamo le cronache riportano molti esempi di violazioni delle raccomandazioni, soprattutto da parte dei giovani – sottolinea Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss -.

Questi dati confermano come tutte le fasce di età contribuiscono alla propagazione dell’infezione, e purtroppo gli effetti peggiori colpiscono gli anziani fragili. Rinunciare a una festa o a un aperitivo con gli amici, non allontanarsi dall’area dove si vive e rinunciare a rientrare a casa è un dovere per tutelare la propria salute e quella degli altri, soprattutto i più fragili”.

Dall’analisi, su 8342 casi positivi al 9 marzo alle ore 10, emerge che l’1,4% ha meno di 19 anni, il 22,0% è nella fascia 19-50, il 37,4% tra 51 e 70 e il 39,2% ha più di 70 anni, per un’età mediana di 65 anni. Il 62,1% è rappresentato da uomini. Sono 583 gli operatori sanitari positivi.

Il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei sintomi e la diagnosi è di 3-4 giorni. Il 10% dei casi è asintomatico, il 5% con pochi sintomi, il 30% con sintomi lievi, il 31% è sintomatico, il 6% ha sintomi severi e il 19% critici. Il 24% dei casi esaminati risulta ospedalizzato. L’analisi conferma che il 56,6% delle persone decedute ha più di 80 anni, e due terzi di queste ha 3 o più patologie croniche preesistenti.