Torino. Artigiano in mostra, ciclo di eventi dedicati all’artigianato e al design

In collaborazione con l’Associazione Commercianti Balon, la Circoscrizione 7 promuove la seconda edizione di un ciclo di eventi dedicati all’artigianato e al design.

Si intitola “In the making” il progetto promosso dal coordinatore alla Commissione Lavoro e Commercio, Jasch Ninni, e dalla coordinatrice alla Sottocommissione Artigianato Design, Maurizia Cabbia, che riserverà lo spazio del Cortile del Maglio nel quartiere di Borgo Dora, alle maestranze artigiane e ai piccoli imprenditori del Made in Italy.

In occasione del Natale il cortile sarà animato, sia dagli espositori che metteranno in mostra il proprio savoir-faire nel corso di eventi di “show making”, sia dai produttori delle eccellenze artigiane del territorio.

Un vero “Market di bellezze Made in Italy” che affiancherà il consueto percorso di shopping del Gran Balon, in programma domenica 18 dicembre, alla scoperta di prodotti di eccellente qualità concepiti e realizzati per durare nel tempo; dall’abbigliamento all’accessorio, dal complemento d’arredo alle ceramiche, dalla lavorazione del vetro al restauro, dal gioiello all’illustrazione.

Gli abili gesti artigianali, lo spirito creativo e i prodotti ricercati, saranno in esposizione e in vendita al pubblico per tutta la giornata, dalle 10 alle 18.

Un format creativo che vuole sottolineare la presenza di un settore importante del territorio, da conoscere, riscoprire e supportare – spiegano i promotori Cabbia e Ninni – Dopo il successo della prima edizione che si è svolta lo scorso ottobre in corso Belgio, la seconda tappa al Cortile del Maglio prosegue come espressione di un percorso che intende ripetersi sul territorio della Circoscrizione 7, attivando un concetto fondamentale, ma spesso dimenticato: la necessità di animare i quartieri meno centrali, trasformando Torino in una città policentrica, anche grazie a progetti volti a supportare un settore creativo in fermento che abbraccia discipline legate all’artigianato, all’arte e al design”.




ll Piemonte istituisce le Palestre della salute

I piemontesi potranno svolgere esercizio fisico strutturato (EFS) ed attività fisica adattata (AFA) in strutture non sanitarie dedicate e riconosciute dalla Regione, sotto la supervisione di professionisti con apposite competenze: lo prevede la legge che istituisce i Percorsi e le Palestre della salute.
Il provvedimento, presentato dal consigliere Daniele Valle (Pd), è stato approvato a maggioranza in una legislativa congiunta della quarta e della sesta Commissione, presieduta da Davide Nicco.
Le attività si potranno svolgere anche all’aria aperta, attraverso specifici percorsi e sempre sotto il controllo di personale qualificato.
L’attività fisica adattata è rivolta a persone adulte o anziane ed è finalizzata a migliorare il livello di attività fisica, favorire la socializzazione e promuovere stili di vita più corretti, mentre per EFS si intendono esercizi fisici eseguiti su diretta prescrizione medica, impostati in programmi definiti che vengono effettuati in maniera individuale, tenendo conto della specifica condizione patologica.
Per il primo firmatario “Con questa legge anche il Piemonte si dota di strutture capaci di garantire qualità del servizio e sostenere politiche di prevenzione e benessere, nonché di riconoscere il valore della laurea in scienze motorie, offrendo così un nuovo importante sbocco lavorativo a chi ha intrapreso questo percorso”.




L’assessore regionale Andrea Tronzano ad “Artigiano in Fiera”

Sono 38 le aziende artigiane piemontesi che, beneficiando dei fondi regionali dedicati al sistema fieristico artigianale, stanno partecipando ad “Artigiano in fiera”, la grande kermesse dedicata al mondo dell’artigianato che si tiene fino al prossimo 11 dicembre presso i Padiglioni di Rho Fiera. Un evento che vede come sempre una grande affluenza e partecipazione di pubblico, pronto ad ammirare e ad acquistare i manufatti esposti. Presente questa mattina per un giro negli stand l’assessore all’Artigianato della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, che ha potuto ammirare la qualità dell’artigianato piemontese esposto.

“Un’opportunità quella della Fiera di Milano colta da diverse aziende artigiane del territorio che permette di promuovere la propria attività – commenta l’assessore Tronzano – e di condividere la propria arte e la propria manualità in manifestazioni di grande impatto. Oggi vediamo come le meraviglie dell’artigianato vengano sempre più apprezzate da un vasto pubblico. Le persone che partecipano a questa kermesse riconoscono e apprezzano il valore della manualità e sono disposti a portarsi a casa prodotti unici e di qualità. Fare l’artigiano è un lavoro importante e che dà soddisfazione, ai giovani, ricordo di non avere paura del lavoro manuale”.

La Manifestazione si chiuderà domenica prossima 11 dicembre.

Artigiano in fiera Milano 3/11 dicembre

38 le aziende interessate così suddivise per provincia (2 Alessandria, 1 Asti, 2 Biella, 9 Cuneo, 8 Novara, 10 Torino, 2 Verbania, 3 Vercelli) per un impegno totale pari a 69.904 euro

Partecipanti: Solinda Pelle di Stefania Gabai, Mc Resine di Cadoni Mattia, Perlino dal 1953, Az Contemporary Jewels di Zanierato Andrea, Jeb SAS di Baù Chiara, Bramardi di Beccaria Franco, specialità dolciarie Martini srl, Etica-estetica di Mancini Matteo, Idea Home di Minardi Barbara, Chiappella Srl, Gioielart di Langianese Paolo, Balume di Balangero Daniele, Ceramiche luce e natura di Gondolo Roberto, Valform Srl, Marc Sas di Milan Anna Maria, Fontana Renato di Magistris Lucia e Stefano Fontana, Salumificio Dessilani Antonio, Calze Sabas di Sacchi Carlo e Guido, BP di Proverbio Barbara, Edelart di Benetello Enrica, Maglificio A2G di Goglio Anna, Que Rico Italian Pet Food di Sigalone Federico, Flor Art di Sallen Piera, Toty Bags di Aguiari Carlotta, Radon Wioletta, Birrificio Artigianale Abba Srl, Turingianduia di Appendino Davide, Elleciti Sas di Laura Prastaro, Cactus Art Prints di Ricca Giovanna, Trizia di Zago Patrizia, Gallina Stefania, Bongiovanni Nicolas, Cabalà Paola, i Matti Snc, Mc Siviero Srl, Fritlex design giovane di Alex Gavazza, l’Onorato Pollo di Alberto Pollo, Officina Cosmetica Antichi ricordi




Confagricoltura Donna Piemonte, “Clementine antiviolenza”:  simbolo di forza e salute

C’è soddisfazione tra le associate di Confagricoltura Donna Piemonte che tra il 22 e il 26 novembre scorso hanno distribuito nell’ambito dell’iniziativa “Clementine antiviolenza”, in alcuni capoluoghi piemontesi, più di 1200 kg di clementine, in buona parte offerte dalla Cooperativa COAB e dalla ditta CARPENATURAM di Corigliano-Rossano.

Il progetto, nato nel 2013 dopo la tragedia di cui fu vittima Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro accoltellata e bruciata viva dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari, viene portato avanti da  Confagricoltura Donna alla quale da alcuni anni si è affiancato il Soroptimist International, rappresentando un impegno concreto nelle piazze italiane nell’ambito della strategia contro la violenza di genere.
Il ricavato della distribuzione delle clementine avvenuta nelle province di Vercelli, Asti e Alessandria andrà alla rete dei centri antiviolenza attivi sui rispettivi territori: al Centro Antiviolenza EOS di Vercelli, al Centro Antiviolenza Orecchio di Venere di Asti, al Centro Antiviolenza MEDEA di Alessandria.
Siamo al fianco di tutte le donne in difficoltà, affinché chiedano aiuto immediatamente: il tempo è un fattore importante per interrompere la spirale che può portare alle aggressioni. Le esortiamo a cercare aiuto appena hanno la sensazione di essere vittime di qualunque violenza anche psicologica o economica, ancor prima che fisica, perché troveranno l’ascolto, l’attenzione e la protezione di cui hanno diritto e bisogno” dichiara Paola Maria Sacco presidente di Confagricoltura Donna Piemonte, ringraziando tutte le Unioni Provinciali coinvolte per il  concreto aiuto profuso, presenziando attivamente nelle piazze.

Le donne imprenditrici agricole spaziano dall’allevamento alla coltivazione di frutta e verdura, dal florovivaismo all’agriturismo. In un settore tradizionalmente considerato maschile, le donne si sono fatte largo a forza di impegno, innovazione, attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale” afferma Lella Bassignana direttore di Confagricoltura Piemonte. “Auspichiamo che nel nostro settore, così come in altre realtà, non si perpetri mai violenza di genere e che le Istituzioni deputate a salvaguardare i più deboli intervengano con azioni tangibili e serie”.

 




Nel settore dell’estetica importante sinergia tra Ministero della Salute e Associazioni di categoria

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra il Ministero della Salute e le delegazioni di Confartigianato Estetisti, CNA e APEO in merito alla Prassi di riferimento UNI relativa alla definizione del profilo dello “Specialista in Estetica Oncologica”.

L’attività di estetica negli ultimi anni sta registrando una crescita notevole di domanda di servizi dedicati a soggetti in condizioni di fragilità, generalmente sottoposti a cure sanitarie tra le quali, appunto, quelle oncologiche. È evidente come l’esecuzione di trattamenti su questi soggetti necessitino di attenzioni e conoscenze specifiche tali da garantire al cliente una qualità del servizio che tenga conto della sua particolare condizione. Da qui, la necessità di pervenire ad una normazione tecnica in grado di offrire un quadro regolatorio di riferimento, che preveda adeguati standard formativi.

In tal senso la prassi, sviluppata in collaborazione con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), definisce i requisiti di conoscenze e abilità dello Specialista in Estetica Oncologica il quale opera al servizio di persone sottoposte a terapie oncologiche al fine di migliorarne la qualità della vita. Lo Specialista in Estetica Oncologica è un professionista del settore del benessere che opera secondo i requisiti e i limiti previsti dalla legge n. 1 del 1990, e che potrà pertanto effettuare esclusivamente i trattamenti estetici previsti dalla normativa di settore.

Nell’ottica della più ampia diffusione di questa rilevante iniziativa, le Organizzazioni hanno evidenziato la necessità di condividerne contenuti e finalità con il Ministero della Salute e hanno, altresì, colto l’occasione per evidenziare che le imprese e gli operatori del settore manifestano da tempo l’esigenza di un contesto normativo aggiornato che consenta loro di offrire risposte adeguate al proprio mercato di riferimento.

«La prassi è stata definita in modo da garantire un’efficace integrazione di competenze, ruoli e responsabilità delle parti coinvolte e in assoluta sintonia con le disposizioni vigenti – commenta Maria Teresa Rosso, rappresentante provinciale della Categoria Estetica di Confartigianato Cuneo – riteniamo pertanto possa rappresentare un importante punto di riferimento per gli operatori del settore e una garanzia fondamentale per i cittadini”. Affermazione condivisa in pieno dal Ministero della Salute, che ha accolto molto positivamente la prassi di riferimento e si è reso disponibile a supportare la richiesta delle Associazioni di un riconoscimento normativo del profilo dello Specialista in estetica Oncologica (SEO)».

L’incontro – commentano da Confartigianato – è stato, inoltre, molto proficuo anche rispetto alla possibilità di una più stretta collaborazione tra associazioni e Ministero della Salute su tutti i temi cari alla categoria e di fondamentale importanza per lo sviluppo del settore, a partire da quello dell’estetica sociale”.

Grande soddisfazione è stata pertanto espressa delle Associazioni per la disponibilità dichiarata dal Ministero ad istituire un tavolo di lavoro congiunto per affrontare le questioni legate ad una maggiore qualificazione della professionalità di un settore che negli ultimi anni ha vissuto continue innovazioni dovute all’introduzione di nuovi servizi e all’utilizzo di attrezzature e tecnologie sempre più sofisticate.

Con molto favore è stata, infine, accolta la proposta di lavorare in sinergia ad una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della legalità, riconoscendo che le attività irregolari nei comparti della cura alla persona mettono a repentaglio la salute dei clienti e gettano discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legge.

Il contrasto all’abusivismo – concludono le Associazioni – è quanto mai necessario per fornire a cittadini e imprese un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni”.




Antinfluenzale, il Piemonte ne ha 1.1 milioni

“Il Piemonte con gara regionale si è aggiudicato circa 1.100.000 dosi di vaccino antinfluenzale, incrementabili del venti per cento in caso di necessità”. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, nella sessione odierna del Consiglio regionale dedicata al question time, rispondendo all’interrogazione di Silvio Magliano (Moderati).

Magliano aveva chiesto se le dosi a disposizione fossero sufficienti a soddisfare le richieste dei medici di Medicina generale e a consentire ai cittadini di ricevere il vaccino in un periodo assai delicato per la persistente presenza del Covid 19.

“Al momento, da un confronto effettuato con lo stesso periodo dello scorso anno, il numero delle somministrazioni effettuate risulta essere in leggero aumento. Se le dosi in consegna non saranno sufficienti a immunizzare il target individuato, si provvederà a effettuare nuovi ordini verso le aziende farmaceutiche” ha precisato Icardi.

Sono state poi fornite risposte alle interrogazioni di Monica Canalis (Pd) sulla  scarsità di medici nel pronto soccorso di Ciriè;  di Francesca Frediani (M4o) sulla definizione delle misure compensative e impatto della nuova linea Torino-Lione; di  Raffaele Gallo (Pd) sull’offerta dei servizi Cup (Centro unico di prenotazione) e Centro Prelievi dell’AslTo3 di Piossasco; e di Maurizio Marello (Pd) sui controlli sul Bonus Piemonte.

 




Torino. Presentato il progetto Seria: obiettivo affrontare e gestire le nuove criticità

Il 23 novembre scorso a Torino, nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte, il Servizio Fitosanitario e Tecnico-Scientifico della Regione Piemonte, in collaborazione con Fondazione Agrion e 3A Srl, ha presentato il progetto SERIA: si tratta di un sistema integrato di raccolta, elaborazione e diffusione di dati e informazioni alle aziende agricole e alle strutture coinvolte nell’assistenza tecnica in agricoltura, per supportare il comparto nelle scelte agronomiche e fitosanitarie a basso impatto ambientale. All’evento è intervenuto anche il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, che ha ribadito quanto questi strumenti risultino di grande utilità per affrontare e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per razionalizzare l’impiego delle risorse disponibili, quali i prodotti fitosanitari, i fertilizzanti e l’acqua.

Rammentiamo che il progetto, operativamente avviato nel 2020, è finanziato con i fondi europei del PSR 2014 -2020 Misura 1 Operazione 1.2.1 – Attività dimostrative e di informazione in campo agricolo, e si avvale della collaborazione di Fondazione Podere Pignatelli e delle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia Piemonte.

 




PNRR e caro materiali: arrivano 29 milioni in più per i piani urbani

Sono in arrivo 29 milioni di euro in più destinati a coprire i problemi causati dal caro materiali: sono destinati a 17 Comuni e 1 Unione montana del territorio metropolitano per i progetti dei Piani Urbani finanziati sulla missione 5 inclusione del PNRR.
Il vincolo è che i progetti siano messi a gara entro fine 2022.
I Comuni interessati all’arrivo dei nuovi fondi sono – oltre a Torino per 18.033.665,21 euro – Alpignano (369.311,56 euro in più per la ristrutturazione di Villa Govean)  Borgaro Torinese (525.326 euro in più per il sistema diffuso di aggregazione sociale lungo l’asse est-ovest del concentrico sotteso dal viale Martiri della Libertà) Borgiallo (123.021,17 euro in più per la riqualificazione Corte San Carlo in casa della comunità) Castellamonte (808.691,84 in più per il  recupero dell’ex ospedale per centro polifunzionale) Chieri (1.538588,24 euro in più per il recupero e rigenerazione dell’area dell’ex Cotonificio Tabasso) Cuorgnè (327.679,28 euro in più per la realizzazione di un polo innovativo di aggregazione sociale presso l’ex Collegio Salesiano) Giaveno (222.970,45 euro in più per il  recupero funzionale dell’edificio incompiuto per realizzazione social housing o residenza alla persona in via Beale) Grugliasco  (752.838,23 euro in più per la rifunzionalizzazione di un ex edificio scolastico) Ivrea (1.965.480 euro in più per la riqualificazione di palazzo Giusiana ) Leini (420.620,22 euro in più per la  riconversione della scuola secondaria di primo grado Carlo Casalegno per realizzazione di biblioteca, sale studio e spazio coworking) Nichelino (900mila euro in più per la riqualificazione parco urbano inclusivo di Via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie) Rivarolo (216.421 euro in più per riqualificazione di Villa Vallero come sede della nuova biblioteca civica e del centro culturale) Rivoli (589mila euro in più per rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico di palazzo Piozzo Di Rosignano) Strambino (183.861,75 euro in più per il  progetto di gestione dell’emergenza abitativa e housing sociale) Venaria reale (656.536,82 euro in più per realizzazione di un hub per la cultura presso l’ex caserma Beleno) Villafranca Piemonte (1.117.665,32 euro in più per housing sociale) e l’Unione montana Val Chisone (130mila euro in più per progetto di houing sociale rivolto a soggetti fragili in Perosa Argentina e Perrero).
“La Città metropolitana di Torino ha svolto un ruolo importante di accompagnamento e assistenza al territorio, supportando i soggetti attuatori nella definzione della strategia più efficace per rispettare la tabella di marcia imposta dal PNRR – commentano il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano -Ora dovremo concentrare i nostri sforzi sugli interventi che andranno a gara nel 2023, cercando di non lasciare indietro nessuno”.

 

 




CNA ha presentato il rapporto sulle micro e piccole imprese

Lunedì 28 novembre, presso la sede regionale di CNA in Via Andrea Doria 15 è stato presentato il rapporto Monitor.

Presenti, oltre alla dirigenza CNA, anche Marco Borgione, Responsabile Sviluppo Nord Ovest di Unicredit (partner dell’iniziativa) e il Prof. Daniele Marini, docente di sociologia dei processi economici dell’Università di Padova, curatore della ricerca

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«Il 99 per cento del tessuto produttivo italiano è fatto da piccole e piccolissime imprese: dal parrucchiere al falegname fino alla Pmi più strutturata che serve l’industria. Una filiera che garantisce occupazione e crescita a cui però l’establishment del paese guarda poco», spiega Delio Zanzottera segretario di Cna Piemonte che oggi, insieme al Presidente Bruno Scanferla ha presentato alle istituzioni e alle imprese, in partnership con Unicredit, la quinta edizione del Monitor sulle micro e piccole imprese, realizzato da Daniele Marini dell’Università di Padova.

Le tre parole chiave della crescita dei piccoli che emergono dallo studio sugli artigiani sono «discendente», «orizzontale», «pragmatica». Le micro imprese, come tutte del resto, provano a rialzare la testa dopo un ventennio di choc ripetuti: dall’attentato delle Torri Gemelle, alla crisi subprime, fino al Covid e alla guerra russo-ucraina. «Quello che è successo è che una parte considerevole delle nostre imprese, quelle meno strutturate, si trova in “discesa” — spiega Zanzottera — Le ditte più piccole si trovano sotto stress a causa del caro energia e non riescono più a investire in innovazione e così diventano meno competitive».

In Piemonte le imprese artigiane con più di 5 dipendenti sono il 23%, quelle con oltre 10 addetti, il 17%. La maggior parte, quindi, vive nella parte in «discesa». «Ma oggi l’agire da soli non costituisce più un requisito utile per restare sul mercato — continua Zanzottera — La crescita verticale, attraverso fusioni, non è la risposta giusta. Al matrimonio queste imprese preferiscono la convivenza e la collaborazione, in forma di sviluppo orizzontale; quindi fare rete e così aggregarsi».

La terza parola chiave individuata dal Monitor delle micro e piccole imprese è appunto il pragmatismo, legata alla contingenza e non a cambiamenti culturali. Un primo banco di prova è proprio quell’energia. Il caro bollette ha colpito duro il tessuto produttivo dei piccoli. Tanto che più del 90% delle imprese prese a campioni dichiara di dover gestire un aumento considerevole dei prezzi di luce e gas come delle materie prime. La risposta collettiva dei «piccoli» continua il Prof. Daniele Marini, docente di sociologia dei processi economici dell’Università di Padova, curatore della ricerca, “vogliono aggregarsi pur non perdendo autonomia è quella della cooperazione, delle comunità energetiche. Per agevolare questi passaggi serve un cambiamento culturale nelle istituzioni”.

Marco Borgione, Responsabile Sviluppo Nord Ovest di Unicredit: “Noi rappresentiamo un interlocutore di riferimento in Piemonte dove supportiamo 80.000 imprese di cui ben 60.000 sono micro e piccole e 16.000 small business. Perdare il giusto supporto abbiamo lanciato una serie di iniziative tra cui ‘PNRR solutions, una gamma di soluzioni finanziarie a supporto della partecipazione delle PMI ai bandi PNRR”

Da Torino «area di crisi complessa» ai fondi del Pnrr e a quelli del Fesr. Spesso le imprese artigiane rimangono tagliate fuori dai programmi di sviluppo come su digitalizzazione e efficienza energetica. «Questo accade perché molte iniziative finanziano solo grandi progetti e quindi grandi imprese. Chiediamo alla Regione di coinvolgere anche le reti di artigiani», conclude il presidente di Cna Piemonte Bruno Scanferla.

La regione Piemonte ha risposto all’appello degli artigiani. L’Assessore alle attività produttive Andrea Tronzano ha confermato come: “le politiche regionali da sempre sono attente alle istanze del tessuto produttivo ed in particolare alla valorizzazione delle micro e piccole imprese. La formazione, l’informazione più estesa possibile sui bandi, la possibilità di acquisire figure manageriali anche nelle micro imprese e il cambio di alcune convinzioni antiche sono alcuni degli elementi strategici – ha poi concluso l’Assessore Tronzano – che devono garantire quel passaggio culturale necessario e utile per accompagnare le imprese in questo periodo di difficoltà”.




La Zona di Carrù di Confartigianato Cuneo ha premiato la “Fedeltà Associativa”

«La sostenibilità – creditizia, ambientale, della mobilità – è un tema di “visione” che sempre più accompagnerà lo sviluppo delle nostre aziende, anche le piccole e medie imprese artigiane, proiettate con fiducia verso le sfide del futuro».

Questa, in sintesi, la fotografia della “sostenibilità” declinata nei vari aspetti interessanti l’attività delle imprese artigiane ed emersa nell’ambito di una tavola rotonda organizzata da Confartigianato Cuneo durante la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” della Zona di Carrù, tenutasi lo scorso 26 novembre, presso il Teatro “F.lli Vacchetti”.

In apertura, i saluti istituzionali del Sindaco di Carrù Nicola Schellino e del presidente di Zona Enzo Pollano, affiancato dai vicepresidenti zonali Claudio Ballauri e Luca Boffa.

Poi l’intervento del presidente territoriale Luca Crosetto, presente all’evento con i vicepresidenti Daniela Balestra e Michele Quaglia, il quale ha tracciato i contorni dello scenario nel quale si stanno muovendo oggigiorno le imprese artigiane, rammentando l’impegno della Confartigianato a fianco delle stesse e rimarcando come la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sia «un appuntamento importante, che sottolinea l’operosità e la capacità degli imprenditori artigiani. Un’occasione, inoltre, per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, in questo periodo viene messo a dura prova dal succedersi delle crisi: economica, sanitaria, politica ed infine energetica. Per riacquistare maggiore fiducia nel futuro c’è urgente bisogno di segnali concreti da parte delle istituzioni, affinché le imprese possano orientarsi sempre più verso ragionamenti di innovazione e sostenibilità».

Michele Quaglia, vicepresidente territoriale di Confartigianato Cuneo e rappresentante provinciale degli Autoriparatori.

«È stato un appuntamento importante per la nostra Zona, – ha dichiarato il presidente zonale Enzo Pollano – che ha sottolineato l’operosità e la capacità degli artigiani carrucesi. Si è trattato inoltre di un’occasione per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Non dimentichiamo, inoltre, che questi eventi rappresentano anche un piacevole momento di aggregazione e di riconoscimento dell’impegno degli artigiani locali che hanno ricevuto l’attesto di “Fedeltà Associativa”».

«L’iniziativa – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. È questo il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti per la “Fedeltà Associativa”

  • Abc arredamenti snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Capezio Salvatore – 35 anni di Fedeltà Associativa – autocarrozzeria – Carrù
  • Mobili Gasco snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Gallo Luigi – 45 anni Fedeltà Associativa – intonacatore/edile – Clavesana
  • Artigiani del Ferro sas – 45 anni di Fedeltà Associativa – carpenteria metallica – Magliano Alpi
  • Edilcar srl – 50 anni di Fedeltà Associativa – lavorazione ferro – Carrù
  • Legnami Priola snc – 50 anni di Fedeltà Associativa – segheria – Carrù
  • Massimino Andrea & c snc – 55 anni di Fedeltà Associativa – impianti idrotermosanitari – Carrù
  • Dogliani Claudia – riconoscimento all’imprenditoria femminile artigiana – autonoleggio – Magliano Alpi
  • Bagnasco Luca – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana – autoriparazione – Carrù
  • Pollicino Mattia – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana– Magliano Alpi
  • Audero Mario – pensionato ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) – Magliano Alpi