Studenti del Piemonte per tre giorni ambasciatori ONU

Da lunedì 16 fino a mercoledì 18 gennaio un centinaio di studenti delle scuole superiori di tutte le province piemontesi come ambasciatori e delegati delle Nazioni Unite si confrontano – rigorosamente in inglese –  sui temi dell’Agenda 2030.

Ospiti di Città metropolitana di Torino anche per l’edizione 2023, l’Italian Model United Nations vede giovani studenti, uno per nazione, impegnati a  discutere i temi dell’agenda politica internazionale come fossero adulti della diplomazia: stessi tempi, stesse metodologie, ma forse con maggiore impegno.

Lo ha rilevato, salutandoli a nome delle istituzioni piemontesi, il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo che ha apprezzato lo spirito costruttivo e li ha invitati a guardare all’impegno politico con ottica costruttiva, in poche parole a mettersi in gioco nel prossimo futuro per amministrare le loro realtà.

Nei tre giorni i ragazzi elaborano i temi dell’Agenda 2030 e presentano una vera risoluzione ONU.

IMUN è alla 8^edizione piemontese: il filo conduttore che accompagna lo spirito didattico quest’anno è “Education: Empowering Sustainability, Connecting Humans”, un modo per sottolineare il ruolo dell’istruzione collegata ai temi della sostenibilità.

Quest’anno il caso studio sul quale si confrontano i partecipanti è stato l’Unicef con particolare riferimento agli effetti dei conflitti armati sul sistema educativo dei giovani studenti che impediscono ai minori il libero accesso all’istruzione scolastica.

L’argomento ha affrontato l’urgenza di stabilire e proteggere nuovi istituti scolastici, di garantire accesso e continuità a un’educazione completa e alla formazione.

Alla tre giorni stanno partecipando tra gli altri delegati e delegate degli Istituti torinesi Umberto I, Regina Margherita, Liceo Europeo Vittoria, Mazzarello e Cavour, insieme a colleghi del Pellati di Nizza Monferrato, Martinetti di Caluso, Barletti di Ovada, Amaldi di Novi Lugure, Saluzzo Plana di Alessandria, Bobbio di Carignano, Galilei di Avigliana e Darwin di Rivoli.




Rinnovo accordo quadro tra Agcom e Regioni

La soddisfazione del presidente del Co.re.com Piemonte Vincenzo Lilli per il conferimento delle deleghe

Esprimo soddisfazione per il recente rinnovo dell’accordo quadro tra Agcom e le Regioni per il conferimento delle deleghe ai Co.re.com” dichiara il presidente del Co.re.com Piemonte Vincenzo Lilli in occasione dell’incontro- dibattito che si è tenuto lunedì 16 gennaio a Roma, presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. “I Comitati regionali confermano la propria vocazione di Organismi al servizio dei cittadini e del territorio, – aggiunge il presidente– da oltre vent’anni sono un esempio virtuoso di controllo e vigilanza, un luogo di prossimità dove far valere i propri diritti”.

Nel dettaglio il nuovo Accordo, al quale ha lavorato un Tavolo tecnico composto da rappresentanti dell ́Autorità e delle due Conferenze firmatarie, è stato formalizzato con l ́adozione della delibera n. 427/22/CONS; sugella un rinnovato patto di fiducia tra Agcom e Co.re.com e avrà una durata quinquennale, a partire dal 1° gennaio 2023.

L ́accordo definisce ed aggiorna la cornice giuridica entro la quale saranno svolte a livello locale le funzioni delegate, anche in considerazione delle modifiche normative intervenute negli anni. In particolare, ai Comitati regionali continueranno ad essere affidate la vigilanza sull ́esercizio dell ́attività radiotelevisiva locale, mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell ́emittenza locale, la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e la conciliazione e definizione sulle controversie tra operatori ed utenti.

Una funzione, quest ́ultima, che, anche grazie all ́introduzione del sistema telematico Conciliaweb, ha consentito di tutelare al meglio i diritti dei cittadini. Tra le altre novità, va segnalato un rafforzamento delle azioni educative all ́utilizzo dei media da parte dei giovani che saranno attuate dai Co.re.com. nell ́ambito delle attività di alfabetizzazione mediatica e digitale promosse dall ́Autorità.

L ́Accordo quadro contempla infine un incremento del contributo annuale riconosciuto ai Co.re.com., introducendo, al contempo, il principio di premialità nella ripartizione delle risorse finanziarie.




Istat, prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) dicembre 2022

Gli indici dei prezzi al consumo di Dicembre 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

Nel mese di Dicembre 2022 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 117,9 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,3% rispetto al mese precedente e del +11,5% rispetto al mese di Dicembre 2021 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano INVARIATO sul mese precedente e +8,3% su dicembre 2021. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,4% rispetto al mese di novembre 2022 e +18,6% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,7% sul mese precedente e +4,6% rispetto   dicembre 2021.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,3% su base congiunturale e +16,8% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,3% sul mese precedente e +12,4% sull’anno precedente,

Beni Energetici -0,5% sul mese precedente e +65,8% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sia sul mese precedente che sull’anno precedente,

Altri Beni +0,8% sul mese precedente e +5,8% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,3% su base congiunturale e +3,9% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,7% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,3% sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,1% sul mese precedente e +6,2% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +1,3% sul mese precedente e +7,2% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +0,9% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,5% rispetto al mese precedente e +6,0% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

 




100 mila euro l’anno per promuovere il Valore Alpino

La Regione destinerà 100 mila euro l’anno per il triennio 2022-2024 per iniziative che promuovano il significato del valore alpino: lo prevede la legge istitutiva della Giornata regionale, che ricorrerà il 16 gennaio di ogni anno.

Per l’occasione oggi, al termine della seduta d’Aula dedicata alla celebrazione di questa ricorrenza, il presidente del Consiglio Stefano Allasia, l’assessore ai Rapporti con il Consiglio Maurizio Marrone e il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) Gian Mario Gervasoni hanno presentato alla stampa il senso dell’iniziativa e gli obiettivi per il futuro.

“Ci saranno eventi e attività – ha detto Allasia – organizzati in collaborazione con le sezioni territoriali, i gruppi dell’ANA e gli Organismi Consultivi del Consiglio, con la partecipazione volontaria di altri enti o associazioni. Il prossimo Salone del Libro, che si terra a maggio, sarà la vetrina di queste iniziative, espressione dei più alti valori e della cultura di pace che caratterizza gli Alpini. Un patrimonio che vogliamo far conoscere alle giovani generazioni, perché possano trarne esempio”.

“Ancora una volta viene riconosciuto il prezioso contributo di ANA alla conoscenza della cultura e della storia degli Alpini – ha precisato Gervasoni –, l’impegno sociale e l’attenzione ai temi della montagna e ai problemi dello spopolamento, della mancanza di servizi e del clima”.

“Le Associazioni d’Arma custodiscono un bagaglio valoriale da trasmettere ai più giovani – ha concluso l’assessore Maurizio Marrone –. La Giunta sta quindi lavorando per portare nelle scuole la conoscenza della storia e dell’operato degli Alpini, in particolare il sostegno alla popolazione civile in situazioni di emergenza e la presenza nelle missioni di pace all’estero”.

L’ANA, fondata nel 1919, è l’associazione d’Arma più grande al mondo: conta 80 sezioni in Italia, con oltre 4000 gruppi e circa 322.500 iscritti, e 30 all’estero. In Piemonte gli iscritti sono 56.700, distribuiti tra le 19 sezioni (Acqui Terme, Alessandria, Asti, Biella, Casale M.to, Ceva, Cuneo, Domodossola, Intra, Ivrea, Mondovì, Novara, Omegna, Pinerolo, Saluzzo, Torino, Valsesiana, Susa, Vercelli).

Gli Alpini che operano nell’ambito della Protezione Civile sono 14.000, di cui 1800 del 1° Raggruppamento, che fa capo a Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Tra le principali attività svolte nel 2022, il supporto per l’emergenza in Ucraina, con il trasporto ambulanze in Romania e la gestione dei flussi in Italia, l’organizzazione degli hub vaccinali Covid, gli aiuti per l’alluvione nelle Marche e l’emergenza a Stromboli.

Sempre nel 2022, per la prima volta, sono stati istituiti i campi scuola nazionali, cui hanno partecipato circa 550 giovani: anche il Piemonte ha partecipato, con il campo suola di Vinadio (CN).

Nel 2021 l’Associazione ha raccolto e donato quasi 3 milioni di euro.

 




Come cambia l’agricoltura: la nuova Pac nelle Assemblee Zonali di Confagricoltura Alessandria  

Le novità sulla Pac (Politica Agricola Comune) per il quinquennio 2023-2027 e sul Psr (Programma di Sviluppo Rurale) e gli indirizzi per il futuro dell’agricoltura: sono questi i temi principali che saranno affrontati nel corso delle Assemblee di Zona convocate da Confagricoltura Alessandria a partire dal 23 gennaio che si terranno ad Alessandria, Acqui Terme, Casale Monferrato, Novi Ligure e Tortona. A relazionale sulle novità normative, di recente adottate dalla Commissione Europea e già recepite dall’Italia, saranno i responsabili del servizi economico e tecnico di Confagricoltura Alessandria Roberto Giorgi e Giovanni Reggio.
Le Assemblee di Zona sono un momento importante di aggregazione tra i soci e di condivisione di obiettivi e strategie.
In questi primi sei mesi del mio mandato come presidente ho già avuto occasione di incontrare tanti soci e di apprezzarne lo spirito imprenditoriale, che caratterizza la nostra associazione. Le assemblee di zona saranno un’occasione per consolidare i rapporti. Ci attende un anno non facile, che sarà probabilmente ancora segnato dagli effetti del conflitto in Ucraina e dal rincaro delle materie prime. Ecco perché sarà ancora più importante essere uniti. Credo fermamente, da sempre, nel valore dell’aggregazione e della condivisione che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, diventa un’ancora di salvezza e stimolo di crescita. Auspico una grande partecipazione e un contributo di idee da parte di tutti”, ha commentato la presidente Paola Sacco.
Gli incontri permetteranno ai dirigenti e agli associati di porre sul piatto le questioni di maggior interesse locale, ragionare sull’annata agraria appena trascorsa ed esaminare temi di ambito sindacale, tecnico ed economico.

Il calendario assembleare:
Alessandria lunedì 23 gennaio alle ore 9.30 presso la Sala serra Ristorazione Sociale, viale Milite Ignoto 1/a.
Acqui Terme-Ovada venerdì 27 gennaio alle ore 9.30 presso la Sala conferenze Hotel “La Meridiana” in Piazza Duomo, 4 ad Acqui Terme.
Casale Monferrato mercoledì 25 gennaio alle ore 9.30 presso il Salone Tartara in Piazza Castello, 2.
Novi Ligure giovedì 26 gennaio alle ore 9.30 presso il Salone  Forno dell’Antica Ricetta, via E. raggio, 91.
Tortona martedì 24 gennaio alle ore 9 presso la Sala convegni Hotel Ristorante “Il Carrettino” in Strada provinciale per Pozzolo Formigaro, 15 a Rivalta Scrivia, Rivalta Nuova.




Torino si prepara ad accogliere i grandi fighter internazionali

Sabato 28 gennaio il Pala Gianni Asti (ex PalaRuffini) di Torino ospiterà Thai Boxe Mania, l’evento di muay thai e thai boxe più atteso in Italia, organizzato dalla palestra Thai Boxe Torino in collaborazione con Michele (Mihai) Oana / DFS, la brand manager Alessandra Carmen Maria Clerici il promoter Alex Negro e il supporto degli Enti di Promozione Sportiva Endas e Endas kombat.

Questa mattina, lunedì 16 gennaio, in occasione di un incontro privato in Comune con l’Assessore allo Sport, Mimmo Carretta, gli organizzatori hanno avuto il piacere di presentare la tredicesima edizione di questo appuntamento ormai storico per la Città che, anche quest’anno, darà il benvenuto ad alcuni tra i migliori fighter al mondo e assegnerà ben cinque cinture internazionali, tra cui un titolo europeo e due titoli intercontinentali.

“Thai Boxe Mania è un evento importante per la nostra Città, che coinvolge atleti, comunità e pubblico di tante diverse nazionalità” ha dichiarato l’Assessore allo Sport del Comune di Torino, Mimmo Carretta, “Questa manifestazione rappresenta per il nostro territorio la prova che lo sport da combattimento veicola preziosi valori umani come dedizione, passione e sano spirito agonistico. Un grande in bocca al lupo al “nostro” campione del mondo Michele Mastromatteo e a tutti i partecipanti, con l’augurio agli organizzatori per un’ altra manifestazione di successo”.

Tra gli atleti più attesi dal pubblico, a salire sul ring nella notte del 28 gennaio, ci sarà anche il campione del mondo IKBO – 92 kg e campione europeo IKBO, Michele Mastromatteo che, mostrando con orgoglio la cintura iridata all’Assessore Carretta, ha dichiarato “Tornare sul ring di casa è sempre una grande emozione. Quest’anno, dopo la vittoria mondiale dell’ultima edizione, sono ancora più carico e pronto a dare il meglio di me di fronte al pubblico torinese e ai miei sostenitori. Gli allenamenti e i sacrifici sono sempre molto impegnativi, ma combattere è la mia più grande passione e non vedo l’ora di salire sul ring. Ringrazio l’Assessore per la sua ospitalità e le sue parole di incoraggiamento.

L’atleta della Thai Boxe Torino, tra pochi giorni salirà proprio sullo stesso ring del suo ultimo successo mondiale per prendere parte, insieme al torinese Christian Guiderdone, ad una inedita sfida Italia-Romania, che li impegnati a combattere contro gli attesissimi campioni rumeni, tra cui il fighter Rotaru.

Non mancheranno poi atleti già noti al pubblico di Thai Boxe Mania, tra i quali spiccano i nomi di Christian Zahe, Ruben Sciortino, Mike Astarita.

La fight card completa è ancora in aggiornamento, ma i match già ufficiali sono pubblicati sul sito della manifestazione thaiboxemania .

IL PROGRAMMA

La manifestazione prenderà il via sabato 28 gennaio alle ore 10 e proseguirà fino a domenica 29 gennaio con l’Endas Kombat Grand Prix, il Campionato Nazionale Endas dedicato agli incontri di contatto piano e leggero, K1 e muay thai, per i fighter e le fighter più giovani. Fiore all’occhiello della manifestazione sarà ovviamente l’appuntamento serale di sabato 28 gennaio con Thai Boxe Mania, a partire dalle ore 20.

BIGLIETTERIA

I biglietti si possono acquistare su thaiboxemania e ticketone e nei suoi circuiti vendita, nonché presso la Palestra Thai Boxe Torino, di via Pietro Giuria 30 bis, a Torino e lo store Decathlon di Grugliasco.

Info: thaiboxemania –  info@thaiboxemania.com

PARTERRE VIP: € 90 + € 2 prevendita

PARTERRE:  € 50 +€ 2 prevendita

I-II ANELLO NON NUMERATO: € 30 + € 2 prevendita




Consiglio regionale Piemonte: Aumenti per i medici del Pronto soccorso

Aumentare da 60 a 100 euro lordi la tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive volontarie dei medici del Pronto soccorso. Lo prevede il Disegno di legge 241, “Disposizioni per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza nel sistema dell’emergenza-urgenza”, sul quale la Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, ha espresso parere favorevole.

Il provvedimento, illustrato dal presidente della Giunta Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi, dovrebbe approdare domani in Aula.

Definiti i relatori di maggioranza Stecco (Lega) e Paolo Ruzzola (Fi) e di minoranza Domenico Ravetti (Pd), Sarah Disabato (M5s) e Francesca Frediani (M4o-Up).

Cirio ha sottolineato che, dopo la riorganizzazione dei Pronto soccorso, anche questo provvedimento rientra nella strategia regionale per ovviare alla carenza di personale nei pronto soccorso e limitare il ricorso alle esternalizzazioni. Giovedì è previsto un incontro con le associazioni sindacali per prevedere riconoscimenti anche per infermieri e operatori sanitari.

Icardi ha osservato che i medici internisti svolgono un lavoro particolarmente stressante e non di rado si trovano a ricoprire anche un ruolo di servizio sociale, visto l’alto numero di codici verdi e di accessi impropri al Pronto soccorso.

Sono intervenuti, per richieste di delucidazioni, i consiglieri Domenico RavettiRaffaele Gallo (Pd), Disabato (M5s), Frediani (M40-Up), Mario Giaccone (Monviso) e Ruzzola (Fi).

Approvata in Commissione la legge su tatuaggi e piercing

Sempre all’unanimità, la Commissione ha approvato la Proposta di legge 187, “Riconoscimento delle attività di tatuaggio e di piercing”, presentata dalla prima firmataria Sarah Disabato (M5s).

Il provvedimento, che approderà presto in Aula, verrà illustrato oltre che dalla prima firmataria Disabato (M5s) dai relatori di maggioranza Sara Zambaia (Lega) e Alessandra Biletta (Fi) e di minoranza Diego Sarno (Pd).

Dopo l’esame del Comitato per la qualità della normazione e della Commissione bilancio, la Commissione Sanità ha approvato all’unanimità anche gli emendamenti che prevedono il monitoraggio periodico della Commissione sull’attuazione della legge e la norma finanziaria, che prevede di stanziare 60.000 euro annui per il triennio 2023-2025.

Audizioni su Pdl screening prenatale

La Commissione ha anche audito tre responsabili della Città della Salute e della Scienza di Torino sulla Proposta di legge 223, “Percorsi di accesso allo screening e alla diagnosi prenatale e introduzione del Nipt nell’Agenda di gravidanza”, presentata dalla prima firmataria Sara Zambaia (Lega). Si è trattato, in particolare, dei responsabili delle strutture di Ecografia ostetrica e ginecologia e diagnosi prenatale Andrea Sciarrone, di Screening prenatale e neonatale Enza Pavanello e di Genetica medica Barbara Pasini.

Gli auditi hanno espresso parere particolarmente favorevole su numerosi aspetti del provvedimento.

Zambaia (Lega) ha annunciato che presenterà una serie di emendamenti per rendere il testo di legge ancor più aderente alle richieste dei consultati e di Anaao.

Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, i consiglieri Francesca Frediani (M4o-Up), Alberto Avetta (Pd) e Silvana Accossato (Luv).

Audizione su Sanità penitenziaria

La Commissione ha infine audito il garante regionale per le persone detenute Bruno Mellano, che ha svolto una panoramica sul tema e proposto una serie di soggetti da audire.

Sono intervenuti, oltre al presidente Stecco, i consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M40-Up).




Aumento prezzi carburante. Confagricoltura: “Situazione insostenibile”

Doccia fredda di inizio anno sul fronte carburante: dal 1° gennaio infatti i prezzi di gasolio e benzina hanno subito una vertiginosa impennata. Fino alla fine di dicembre infatti i prezzi sono rimasti calmierati in quanto, tramite una decisione da parte del Governo, era stata deliberata una proroga del taglio delle accise. Con l’inizio del 2023 è scaduta la proroga e decaduta l’agevolazione e quindi si è tornati all’applicazione normale delle accise a cui va aggiunta l’Iva. Inoltre, dal 1° gennaio è anche aumentato, seppur lievemente il listino prezzi del barile. Ecco spiegato il balzo di circa 20 centesimi in più al litro.

Un aumento che ovviamente interessa anche il mondo agricolo in quanto questo aumento va ad incidere notevolmente sui costi di produzione. Particolarmente penalizzate le aziende vivaistiche che nel periodo invernale consumano parecchio carburante per il riscaldamento delle serre, oppure chi detiene stalle e ricoveri zootecnici.

Confagricoltura lamenta questa ennesima situazione che sta nuovamente danneggiando pesantemente tutto il comparto e lancia un appello al Governo e a tutte le istituzioni, chiedendo un intervento risolutivo.

Tutti gli esperti indicano che il 2023 sarà un anno particolarmente difficile per le forniture energetiche – affermano presidente e direttore della Confagricoltura di AstiGabriele Baldi e Mariagrazia Baravalle. “E’ da tre anni che le aziende agricole si trovano in forte difficoltà: prima la pandemia e poi l’aumento dei costi di produzione derivanti dallo scoppio del conflitto russo-ucraino hanno letteralmente messo in ginocchio tutto il comparto. Apprezziamo le misure presenti all’interno della Legge di Bilancio, tra queste anche quella relativa all’estensione del credito di imposta del 20% per l’acquisto di gasolio e benzina, ma non basta”. “E’ necessaria una task force coordinata dal Governo insieme all’Unione Europea che operi in un’ulteriore riduzione delle accise, almeno per tutta la durata di questo anno, in modo tale da alleggerire i costi e ridare dignità alle nostre imprese”, continuano i vertici della Confagricoltura di Asti.

In altri Paesi europei – concludono Baldi e Baravalle – sono stati previsti interventi a favore di famiglie e imprese per tutto il 2023, mentre in Italia le misure a favore delle imprese sono previste solo per il primo trimestre. Senza una solida iniziativa comune, rischiamo il collasso del mercato unico europeo”.




Dati economici del territorio: collaborazione tra CGIL e CCIAA di Torino

Accesso e approfondimento su dati statistici ed economici del territorio per mettere in campo proposte e azioni e affrontare i problemi. Questo l’obiettivo che ha spinto la CGIL torinese a rivolgersi alla Camera di commercio di Torino per ottenere in via più diretta statistiche e informazioni economiche su realtà imprenditoriali del territorio, addetti e specifiche filiere. L’accordo, stipulato qualche mese fa, diventa operativo quest’anno.

“I dati non mancano anzi, a volte ce ne sono in sovrabbondanza: la sfida è riuscire a socializzarli e quindi utilizzarli al meglio, soprattutto da parte di chi come noi opera quotidianamente sul territorio – sottolinea Enrica Valfrè, Segretaria Generale della Cgil di Torino. – In questo senso la Camera di commercio di Torino è una miniera di informazioni preziose, in perenne aggiornamento, a cui attingere, e un soggetto che svolge più in generale un ruolo di proposta e di supporto, non solo nei confronti delle imprese ma anche dei lavoratori”.

L’utilizzo di strumenti di consultazione dei dati economici risulta ancora più strategico in periodi di difficile congiuntura economica, per sviluppare azioni a supporto della ripresa – spiega Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. – Per questo motivo siamo disponibili ad estendere questo protocollo ad altre organizzazioni sindacali e associazioni datoriali del territorio che manifestino interesse”.

Tra i dati messi a disposizione dall’ente camerale, rientrano quelli comunemente diffusi sulla natimortalità imprenditoriale, con uno spaccato più preciso su addetti, su cui CGIL potrà effettuare ulteriori analisi ed elaborazioni.

Dati di analisi del territorio torinese

Al terzo trimestre 2022 si contavano sul territorio torinese 223.166 imprese, che danno lavoro a 806.645 addetti. Il 70,8% delle realtà imprenditoriali ha tra 0 e 1 addetto, il 20,7% tra 2 e 5 addetti.

Il 22,3% delle imprese è femminile (49.741 totali), il 9,4% giovanile (20.878), il 13,8% straniera (30.749). Le sole imprese femminili danno lavoro a oltre 99mila addetti. Il settore economico più rappresentato sul territorio è quello dei servizi alle imprese (26,4%), seguito dal commercio (24,1%).




Indicazioni Geografiche (vino, bevande, prodotti agroalimentari) cosa prevede la riforma

La Commissione europea ha recentemente elaborato la proposta per un unico regolamento sulle Indicazioni Geografiche che coinvolge il vino, le bevande spiritose e i prodotti agroalimentari. Il testo, che adesso approda in Parlamento e Consiglio europeo, armonizza le procedure di registrazione e gestione delle Ig, potenzia la tutela dei prodotti e rafforza la posizione sia dei singoli produttori, sia dei gruppi, definiti “associazioni di produttori”. La riforma riguarda anche le norme sulle Stg, chiarendonein particolare la definizione, e i “prodotti di montagna”. Per quanto riguarda le disposizioni di gestione delle denominazioni  del vino, è positiva l’intenzione di armonizzarle con quelle dei prodotti agricoli e delle bevande spiritose, ma il testo dovrebbe rimanere nel regolamento Ue 1308/2013 consolidato per garantire la coerenza di tutte le disposizioni relative alla gestione del vino.

Il ruolo dell’Euipo l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale è un’agenzia specializzata in diritti di proprietà intellettuale, ma non ha le competenze tecniche necessarie per analizzare e valutare i dossier dei prodotti ad indicazione geografica. Per questa ragione, le attività da affidare all’Euipo dovrebbero essere definite nel regolamento di base e limitate ad attività amministrative, di protezione delle Ig, anche su Internet, e di gestione del registro di questi prodotti. Invece, le valutazioni e le decisioni relative alle domande di registrazione, alle procedure di opposizione e violazione, alle modifiche dei disciplinari e alla cancellazione, dovrebbero rimanere esclusivamente di competenza della direzione generale dell’Agricoltura (Dg Agri) della Commissione Europea.

Il coinvolgimento dell’Euipo, limitatamente ai compiti sopra descritti, andrebbe ad alleggerire la Dg Agri di alcune attività, contribuendo ad abbreviare i tempi medi di approvazione di una Ig, che oggi possono arrivare anche ad un anno. Una questione ormai da risolvere con urgenza. Per riuscire a ridurre concretamente le tempistiche, una buona soluzione è l’introduzione nella proposta di una doppia procedura di gestione delle modifiche dei disciplinari.

In questo modo, le modifiche ordinarie verrebbero trattate a livello nazionale, mentre le “modifiche dell’Unione” sarebbero affrontate a livello europeo.

Le associazioni di produttori

La proposta di regolamento sulle Indicazioni Geografiche mira al rafforzamento dei poteri e delle responsabilità di tutela, valorizzazione e promozione dei prodotti, attribuiti alle associazioni di produttori. In tale contesto le associazioni di produttori vengono distinte in “associazioni di produttori” e “associazioni di produttori riconosciute”, che corrispondono ai consorzi. In questo contesto, è necessario garantire il coinvolgimento dei produttori primari nelle “associazioni di produttori riconosciute” dei prodotti IG trasformati, oltreché non trasformati, in quanto solo i “produttori del prodotto” possono costituire un’associazione riconosciuta e per i prodotti trasformati sono i trasformatori.

Inoltre, importante è l’inserimento nella proposta, tra i poteri e le responsabilità attribuiti alle associazioni di produttori riconosciute, di poter “raccomandare – si legge nel testo – alle autorità nazionali norme vincolanti da adottare in conformità dell’articolo 166 bis del regolamento (UE) n. 1308/2013 per la regolazione dell’offerta di prodotti designati da un’indicazione geografica”.

Gli impegni di sostenibilità

Altra novità riguarda l’introduzione di “impegni di sostenibilità” da inserire nel disciplinare e che un’associazione di produttori può concordare “(…) Tali impegni – continua il regolamento – hanno lo scopo di applicare una norma di sostenibilità più rigorosa di quella prescritta dal diritto dell’Unione o nazionale e, per molti aspetti, di andare oltre le buone pratiche in termini di impegni sociali, ambientali o economici (…)”. Le norme di sostenibilità non dovrebbero essere legate alle Ig, ma dovrebbero valere per specifiche produzioni a prescindere dal legame con il territorio.

Tuttavia, se gli impegni di sostenibilità dovessero rimanere nel testo definitivo, dovrebbero essere adottati su base volontaria anche rispetto alla decisione di ogni singolo produttore. Inoltre, questi impegni dovrebbero essere contenuti in un documento separato dal disciplinare, lasciando in vigore le attuali norme di sostenibilità.

Le nuove forme di protezione

Molto positiva è l’introduzione nella proposta di nuovi elementi per la protezione delle Ig, soprattutto su Internet, quali: l’estensione della protezione delle Ig ai nomi di dominio, la maggiore protezione in particolare per quanto riguarda la vendita tramite piattaforme online (e-commerce); nonché la protezione delle Ig utilizzate come ingrediente nei prodotti trasformati e l’introduzione di certificati per i produttori di prodotti Ig.