Alimentare, esperti di arte bianca: al via il nuovo corso di Cef Publishing

Durante questo anno e mezzo di pandemia e di conseguenti lockdown, gli italiani hanno cercato ristoro in cucina, dove hanno imparato a mettere letteralmente le mani in pasta, dedicandosi sempre più spesso alla produzione di pane, focacce e dolci fatti in casa. Nel 2020 infatti gli italiani si sono scoperti, giocoforza, come chef domestici e lo hanno fatto anche con piacere e soddisfazione, un trend destinato a crescere anche nei prossimi anni nonostante le riaperture di ristoranti e bar.

In questo scenario favorevole al “fare”, all’acquisizione delle necessarie competenze tecniche e all’attenzione alle materie prime, al benessere e all’educazione alimentare, si inserisce il corso per Esperti di Arte Bianca proposto da Cef Publishing , corso che arricchisce il catalogo di offerte formative a distanza nell’area Food, per incontrare l’interesse di chi, anche partendo da una semplice passione, si veda proiettato in una dimensione professionale in questo ambito.
Cef è una società del Gruppo Ebano  fondato e guidato dal Presidente di Piccola Industria e Vice Presidente nazionale di Confindustria Carlo Robiglio. Il Gruppo, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali. Ha vinto per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa.

Il corso offre la possibilità di acquisire le competenze necessarie per operare in una varietà ampia di realtà professionali: dalle aziende artigianali o industriali (dalle piccole panetterie ai grandi panifici), ai reparti panetteria e pasticceria di un supermercato, fino alle caffetterie e ai locali iperspecializzati in menù creativi che fanno del pane e dei prodotti da forno il proprio alimento centrale. E ancora aziende alimentari che producono e distribuiscono pane confezionato a lunga conservazione oppure prodotti da forno freschi o  precotti e infine pizzerie dove mettere a frutto la propria capacità come pizzaioli.
Partendo dall’analisi delle materie prime legate alla panificazione e al loro corretto uso, si arriva a padroneggiare le metodologie di impasto e lievitazione, le tecniche di produzione e cottura fino alla realizzazione di ricette tradizionali e innovative europee ed extra europee, per diventare esperti di Arte Bianca, competenti anche nella gestione di un’attività in proprio, grazie a moduli formativi sul food costing, strategie di marketing e digital marketing e a quelli per l’Haccp e per la Sicurezza sui luoghi di lavoro.
Composto da 12 unità didattiche, il corso si sviluppa sulla piattaforma Social Learning Cef, accessibile anche tramite app per mobile, per studiare in modo interattivo, inserendo  segnalibri, video e commenti per condividerli con la comunità di apprendimento, svolgendo online esercizi di autovalutazione, eseguendo verifiche con puntuale feedback da parte dei docenti, confrontandosi con loro e con tutor di supporto. In più, il corso si avvale di contenuti video in realtà aumentata Ar fruibili attraverso l’app New learning Cef disponibile su Google play e Apple Store. Si tratta di video di approfondimento sulla didattica, messi a punto con la collaborazione preziosa di due nomi d’eccellenza nel campo della panificazione, autori dei testi e consulenti scientifici di tutto il corso:  Piergiorgio Giorilli, autore di pubblicazione sul tema oltre che, tra gli altri titoli, fondatore e responsabile italiano della sezione Ambassadeurs du Pain Italia e Michela Giorilli, tecnico di laboratorio chimico biologico, docente ed esperta di prodotti da forno, membro fondatore e segretario della sezione Ambassadeurs du Pain Italia.


Inoltre videoricette realizzate per Corsicef da Sara Moalli. Food influencer, vincitrice dell’ottava edizione di Bake Off Italia, laureata in interior design a Milano coltiva da sempre la passione per la cucina e oltre a una spiccata dote per la realizzazione di dolci e biscotti, ama mettere le “mani in pasta” e i lievitati per lei non hanno segreti.  E per facilitare il corsista nella comprensione dei processi che stanno alla base della panificazione (fondamentali anche per la buona riuscita dei prodotti) si aggiungono videoclip con la partecipazione di Antonio Colasanto, dottorando in chimica degli alimenti all’Università del Piemonte Orientale e finalista nella decima edizione 2021 di Masterchef Italia.

Il programma che viene proposto dal Centro Europeo di Formazione garantisce la massima sicurezza e libertà di gestione dei tempi per i corsisti che possono organizzare lo studio parallelamente a eventuali impegni lavorativi. Sono infatti molti gli iscritti ai Corsi Cef che conciliano lo studio con il lavoro in prospettiva di un cambiamento professionale o di una scelta di aggiornamento continuo che possa pertanto migliorarne la posizione lavorativa.
Un’ulteriore opportunità di formazione quindi che, in linea con le reali richieste del mercato del lavoro, si rivolge sia a coloro che vogliono scegliere una opzione formativa altamente professionalizzante ottimizzando i tempi di apprendimento e mettere subito in pratica le competenze acquisite, sia per chi è un semplice appassionato della materia, ma desidera ugualmente approfondire le proprie conoscenze.




La bandiera del Piemonte ai sindaci della provincia di Cuneo

I sindaci della Provincia di Cuneo hanno ricevuto oggi il Drapò, la bandiera del Piemonte, da parte del Consiglio regionale. Si conclude così l’itinerario attraverso le province piemontesi, iniziato alla Reggia di Venaria il 19 luglio, “Drapò: un simbolo, una regione, una bandiera”, per consegnare il simbolo dell’unità regionale agli amministratori più vicini al territorio.

Lo scenario nel quale si è svolta oggi la cerimonia – aperta dal presidente dell’Assemblea legislativa subalpina, Stefano Allasia – è quello di Piazza della Costituzione a Cuneo.

“Un grazie a tutti i sindaci per il prezioso lavoro che svolgono quotidianamente – ha detto Allasia -, il Piemonte grazie alla loro generosità e tenacia, saprà trarre sempre nuove risorse, stimoli e prospettive per il domani. L’augurio è che, attorno al nostro storico Drapò, ogni piemontese possa rafforzare il valore dell’identità e l’orgoglio di appartenere a una regione ricca di storia e tradizioni, e che ogni sindaco, nel proprio Comune, si faccia ‘custode’ della nostra bandiera, e con essa, di quei sentimenti di amore e gratitudine per il nostro grande e bel Piemonte”.

Sul palco, oltre al presidente Allasia, il vicepresidente Francesco Graglia, il componente dell’Udp Gianluca Gavazza, i consiglieri Paolo Bongiovanni, Paolo Demarchi, Matteo Gagliasso, Maurizio Marello e Ivano Martinetti. La Giunta è stata rappresentata dall’assessore Luigi Icardi.

Presenti anche i parlamentari Monica Ciaburro e Flavio Gastaldi.

I saluti istituzionali sono proseguiti con l’intervento del presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna: “la consegna del Drapò non simboleggia solo i 50 anni della Regione Piemonte, ma ci ricorda i nostri valori di riferimento, tra cui i principi della Costituzioni ricordati proprio da questa piazza”.

“È una grande emozione, per me, essere qui oggi con i sindaci del mio territorio – ha affermato Graglia -. Cuneo ha risposto ‘presente’ con una numerosa partecipazione di amministratori locali. Si tratta di una emozione personale perché se la cerimonia si fosse svolta un anno fa non sarei stato qui tra voi”.

Secondo l’assessore alla Sanità, “la nostra è una provincia operosa. Ci riconosciamo tutti sotto il simbolo della nostra regione. Nel momento della difficoltà della pandemia, dopo un primo smarrimento, abbiamo saputo fare squadra. Abbiamo garantito assistenza a tutti”.

Ad accompagnare la manifestazione sono state le note di brani appartenenti alla tradizione musicale piemontese, eseguiti dai maestri Loris Gallo e Valerio Chiovarelli. Lo sfondo della cerimonia, occasione per celebrare i cinquant’anni della Regione Piemonte, che si sarebbero dovuti ricordare nel 2020, la proiezione della mostra fotografica “Piemonte cinquant’anni”, un racconto per immagini di mezzo secolo di storia, a cura dell’agenzia Ansa e con il sostegno della Fondazione Crt.

Per segnare il passaggio dell’Assemblea legislativa subalpina nella provincia “Granda”, questa sera, nel centro storico di Cuneo, la facciata del Palazzo municipale sarà illuminata con l’immagine del Drapò.




Torino. Elezioni amministrative 3 e 4 ottobre 2021, affluenza del 9,62%

La rilevazione alle ore 12.00 sull’affluenza al voto per l’elezione diretta del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale e dei Consigli delle Circoscrizioni è stata del 9,62%.

 

Nelle elezioni amministrative del 5 giugno 2016 (che si sono svolte in un’unica giornata) l’affluenza al voto per l’elezione diretta del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale e dei Consigli delle Circoscrizioni alla stessa ora era stata del 14,06%.

 

Le urne sono aperte domenica dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.

Lunedì alle 15, concluse le votazioni, dopo la rilevazione dei votanti definitivi, inizieranno le operazioni di scrutinio per l’elezione del Sindaco.

L’eventuale turno di ballottaggio è previsto nei giorni di domenica 17 e di lunedì 18 ottobre.




Obbligo etichettatura ambientale per imballaggi.
 In vigore dal 1° gennaio 2022

Dal 1° gennaio 2022 scatta l’obbligo dell’etichettatura ambientale che prevede l’identificazione in apposita etichetta dei materiali di imballaggio e l’indicazione della corretta gestione a fine vita degli imballaggi destinati al consumatore finale.

In pratica, cosa dice la normativa? Tutti gli imballaggi devono essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme UNI applicabili. Lo scopo è quello di dare una corretta informazione ai consumatori sulla destinazione finale degli imballaggi, cioè per facilitarne la raccolta e il riutilizzo o riciclaggio. I produttori di imballaggi hanno inoltre l’obbligo di indicare la natura dei materiali di imballaggio. Anche gli utilizzatori – le imprese che utilizzano imballaggi per confezionare (o trasportare) i propri prodotti – sono coinvolti dalla normativa.

Il Ministero della Transizione Ecologica è già intervenuto con una circolare di chiarimenti in merito, ma permangono ancora parecchie difficoltà nell’applicazione degli adempimenti. Si tratta, quindi, di un tema sul quale occorre prestare la massima attenzione.

Per queste regioni Confartigianato Cuneo ha organizzato due incontri:
per le aziende alimentari – giovedì 25 novembre – ore 18.00
per aziende non alimentari – lunedì 29 novembre – ore 18.00

Gli incontri si svolgeranno in modalità web online e “in presenza” presso la Sala Consiglio della Segreteria territoriale (ingresso Via XXVIII Aprile, 24 – Cuneo) con possibilità di partecipazione fino ad esaurimento posti (come previsto dalla normativa vigente, l’accesso in presenza sarà consentito se in possesso di Green-pass / Certificazione Verde in corso di validità oppure con risultato di tampone antigenico negativo nelle 48 ore precedenti).
Nel corso degli incontri saranno innanzitutto analizzati i riferimenti normativi e soggetti obbligati. In seguito, grazie alla collaborazione con uno studio legale specializzato in materia, si affronteranno le “definizioni di imballaggio” e le informazioni che deve contenere l’etichetta ambientale, parlando di responsabilità condivisa, sanzioni e imballaggi di prodotti di importazione.

Poi, un focus su imballaggi multicomponenti (componenti separabili manualmente), imballaggi composti – poliaccopiati e imballaggi compostabili. Infine, un approfondimento su imballaggi di piccole dimensioni, imballaggi neutri (trasporto, preincarti e imballi a peso variabile e, per il settore alimentare, il cosiddetto “banco del fresco”) e sulla stampa dell’etichetta su packaging o su supporto digitale. Concluderanno gli interventi le analisi di casi pratici, con esempi di etichettatura, e la risposta ai quesiti pervenuti (anche trasmettibili in fase di registrazione).




CNA Ristorazione, presentato a Governo e Parlamento un pacchetto anticrisi

Debutto al tavolo del Governo per il presidente di CNA Ristorazione, il piemontese Giovanni Genovesio. Per cercare di arginare la forte crisi, una delegazione di CNA Ristorazione ha incontrato, nei giorni scorsi, il vice ministro del Ministero dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin e la presidente della 10a commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, Martina Nardi, per analizzare quali sostegni fossero necessari per il comparto.

 

“Siamo d’accordo a un rafforzamento delle misure che consentano di ridurre la curva dei contagi. Non ci si può permettere nuove chiusure, l’economia ha bisogno di sicurezza e interventi decisi, per cui conveniamo con l’introduzione di strumenti come il Green Pass rafforzato, rilasciato alle persone vaccinate o guarite dal Covid”. A dichiararlo lo stesso Giovanni Genovesio.

 

Per il presidente di CNA Ristorazione “tutela della salute e salvaguardia delle attività economiche devono procedere appaiate. L’obiettivo del mondo della ristorazione è quello di non subire nuove chiusure e per raggiungerlo si può anche rafforzare il piano delle vaccinazioni. Va considerato, infatti, che il solo effetto annuncio di possibili chiusure per contrastare l’aumento dei contagi ha già provocato numerose disdette di prenotazioni per vacanze nel periodo natalizio. Non possiamo perdere un’altra stagione, pena la chiusura di migliaia di imprese”.

 

I problemi legati più strettamente all’emergenza sanitaria non sono gli unici che continuano a flagellare il comparto.

 

Tra le richieste avanzate dalla CNA, condivise anche dal vice ministro, la reintroduzione dei voucher; l’istituzione della transazione fiscale affinché con l’Agenzia delle entrate e l’Amministrazione pubblica si possa concordare una dilazione di pagamento a favore delle imprese; l’ampliamento del plafond di credito dei 30mila euro, su richiesta, garantito dallo Stato e l’allungamento del periodo di estinzione del debito oltre i 120 mesi; un intervento a sostegno degli affitti, in aggiunta al credito d’imposta attuale, la sospensione della Tosap e la semplificazione degli adempimenti per l’impiego degli spazi esterni, interventi che debbono essere tuttavia garantiti anche alle imprese artigiane che consentono il consumo immediato sul posto dei propri prodotti e che hanno a disposizione spazi esterni.

 

All’incontro hanno partecipato con il presidente di CNA Ristorazione, Giovanni Genovesio; Andrea Borghini dell’Esecutivo e il responsabile di CNA Agroalimentare, Gabriele Rotini.




Peste suina africana nei cinghiali, Confagricoltura: “Siamo stati inascoltati”

Asti Agricoltura sperava che non si giungesse mai a questo triste epilogo, ma da anni, nel denunciare alle istituzioni questo annoso problema, ha sempre preso in considerazione il fatto che si sarebbe potuto giungere a conseguenze di questo genere.

L’Organizzazione agricola astigiana aveva parlato, già in tempi non sospetti, di peste suina, che si sarebbe potuta scatenare in seguito alla proliferazione incontrollata della fauna selvatica, che negli ultimi anni (complici anche le restrizioni a causa della pandemia) ha raggiunto livelli insostenibili, sia per il comparto agricolo che per la viabilità stradale. Ora che le previsioni sono purtroppo divenute realtà la strada si fa alquanto in salita.

Se originariamente il problema era concentrato quasi esclusivamente all’interno delle zone boschive, negli ultimi anni i cinghiali sono stati avvistati anche nelle aree di pianura, dove hanno distrutto vaste superfici di raccolto. Oltre a questo si è scoperto che i cinghiali potrebbero trasmettere alcune malattie sia ai bovini che ai suini”, con queste parole Enrico Masenga, tecnico specialistico della Confagricoltura di Asti aveva messo in guardia in merito ad una possibile diffusione di malattie per il comparto zootecnico,  nel mese di aprile del 2021.

Ora la situazione è molto grave, come viene avvalorato dal fatto che la Regione Piemonte ha avviato l’insediamento dell’unità di crisi per l’adempimento delle azioni previste dal manuale operativo e dalle norme specifiche in materia, definendo una “zona infetta” e una “zona di sorveglianza”, con le relative prescrizioni.

E’ necessario affrontare il problema in maniera risolutiva con interventi tempestivi, racchiusi in un’azione coordinata e congiunta che coinvolga le istituzioni, le Asl, le associazioni venatorie e quelle di categoria per cercare di reprimere l’insorgenza e lo sviluppo di questo terribile morbo che andrebbe a danneggiare in modo irreversibile le aziende agricole, gli allevatori e tutte gli attori coinvolti nella filiera della carne bovina e suina”, afferma il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle.

E’ doveroso perseguire la strada relativa agli abbattimenti – aggiunge il presidente Gabriele Baldiper limitare la presenza abnorme di cinghiali, tutelando le produzioni agricole ed evitando al tempo stesso la propagazione della Peste Suina Africana. E’ anche in gioco la nostra sicurezza alimentare. Contemporaneamente continuiamo a chiedere adeguati indennizzi per i danni diretti e indiretti subiti dalle aziende agricole, auspicando una semplificazione delle procedure per la valutazione dei danni e del conseguente tempestivo ristoro”.




Dal 10 febbraio gli Uffici provinciali – Territorio di Asti e Verbania passano al Sistema Integrato del Territorio

Dal 10 febbraio gli Uffici provinciali – Territorio di Asti e Verbania erogheranno i servizi catastali e cartografici mediante la nuova piattaforma digitale SIT (Sistema Integrato del Territorio). Grazie alla nuova procedura, che ha un’interfaccia più intuitiva, sarà più semplice e veloce consultare i dati catastali.

Per via della migrazione al nuovo sistema, dal 4 al 9 febbraio non sarà possibile trasmettere telematicamente gli atti di aggiornamento catastale agli Uffici provinciali – territorio di Asti e Verbania, mentre l’8 e il 9 febbraio gli Uffici interromperanno i servizi all’utenza per aggiornare il software utilizzato e migrare le banche dati.

Nessuna sospensione è prevista invece per le attività di pubblicità immobiliare, che pertanto funzioneranno regolarmente.




È operativo l’Assegno Unico Universale (AUU)

È operativo l’Assegno Unico Universale (AUU), una misura di sostegno al reddito che sostituisce sei misure attualmente in vigore: le detrazioni Irpef per i figli a carico; gli assegni al nucleo familiare per i figli minori; gli assegni per le famiglie numerose; il bonus bebè; il premio alla nascita; il fondo natalità per le garanzie sui prestiti.

Come conseguenza, dalle buste paga del mese di marzo 2022, i soggetti che hanno figli a carico di età inferiore a 21 anni, avranno una riduzione del netto in busta.

Questo perché togliendo gli assegni famigliari dal calcolo della busta paga per gli operai a tempo indeterminato e per gli impiegati, si va ad eliminare un componente positivo del cedolino; allo stesso modo, con la soppressione delle detrazioni per figli a carico, aumenta l’imposta Irpef e, conseguentemente, diminuisce il netto in busta.
Questa riduzione di reddito per i dipendenti sarà compensata dall’Assegno Unico Universale, che sarà corrisposto direttamente dall’INPS al lavoratore tramite bonifico bancario.

Per ricevere il pagamento è necessario presentare apposita domanda all’INPS: indicando la composizione del nucleo famigliare e il conto corrente su cui si richiede l’accredito dell’Assegno Unico Universale.
Considerato che la modifica degli elementi di calcolo dell’imposizione fiscale e la mancata anticipazione in busta paga degli assegni famigliari, in alcuni casi, potranno comportare una sensibile riduzione del netto in busta paga, invitiamo le aziende che assumono manodopera ad informare tempestivamente i dipendenti.
Gli uffici del Patronato Enapa di Confagricoltura sono a disposizione per informazioni e chiarimenti e per la presentazione della domanda di Assegno Unico Universale all’INPS.




Confindustria Piemonte e Intesa SanPaolo a sostegno della crescita

La transizione verso la mobilità sostenibile, il consolidamento di settori recentemente vincenti come agri-eno-food, l’innalzamento della competitività delle filiere storiche come tessile, aerospazio e lusso. Sono queste alcuni dei temi emersi nel corso dell’evento “Le priorità di sviluppo per le imprese” organizzato da Confindustria Piemonte e Intesa Sanpaolo.

“Stiamo attraversando un momento complicato, di grande transizione, trasformazione e incertezza. Dopo la lunga crisi pandemica, stiamo vivendo la tragedia della guerra che colpisce la popolazione ucraina, tragedia immane e spaventosa, un conflitto che coinvolge e tocca ciascuno di noi. Siamo qui per confrontarci sulle criticità e sulle priorità di sviluppo delle imprese del Piemonte, sul ruolo che ciascuno di noi vuole e deve avere. A noi, come Confindustria, il compito di supportare il sistema imprenditoriale e di condividere con le istituzioni la visione industriale di una regione che per tornare a correre deve iniziare a crescere almeno del 3% all’anno in maniera strutturale. Oggi è il momento di condividere priorità e responsabilità, mettendo in campo il coraggio di affrontare i prossimi mesi: perché siano un punto di partenza solido” ha dichiarato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, introducendo i lavori.

Sviluppo che secondo i presidenti delle otto territoriali piemontesi di Confindustria, i leader dei giovani imprenditori, della piccola industria e dell’Ance Piemonte deve seguire le direttrici del Piano Industriale presentato alla Regione da Confindustria Piemonte l’anno scorso. Al centro, oltre alla transizione energetica e tecnologica, ci sono le occasioni che arrivano da settori in forte crescita come life-science, medicina, biotech e salute. Così come si devono sviluppare l’economia circolare, la sostenibilità e la green economy. Allo stesso tempo anche il turismo può diventare un’industria di sistema, mentre le costruzioni devono puntare alla rigenerazione e all’innovazione di materiali e tecnologie. Tutto questo deve avvenire diffondendo intelligenza artificiale, robotica e big data nelle specializzazioni locali. All’orizzonte c’è poi il completamento di alcune fondamentali infrastrutture materiali, che possono consolidare il ruolo del Piemonte anche come piattaforma logistica di terza generazione.

Temi evidenziati e condivisi anche dal presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, e da Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che hanno aperto il convegno con un indirizzo di saluto. Nel corso del dibattito sono stati toccati anche molti altri punti nodali per le imprese, a cominciare dalla necessità di sempre maggiori risorse su formazione e qualificazione professionale del capitale umano, di una reale semplificazione amministrativa e normativa, anche per cogliere al meglio le opportunità che derivano da Pnrr e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). A conclusione dei lavori è intervenuto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.

“Questo incontro è un’occasione importante per capire le nuove esigenze delle imprese e per mettere a punto il miglior sostegno possibile. Non solo per affrontare le oggettive difficoltà. Siamo nel pieno di un’ampia trasformazione produttiva e dei consumi nel segno della sostenibilità. In Piemonte abbiamo già erogato 200 milioni di finanziamenti green e circular. Questo è un territorio ricettivo all’innovazione” ha spiegato Stefano Barrese, a capo della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.




La Regione rifinanzia il fondo per la montagna

Ammontano a quasi 11 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione Piemonte per alimentare il fondo regionale dedicato alla montagna, che ha lo scopo di valorizzarne le specificità e promuoverne lo sviluppo sociale ed economico, contribuendo così a contrastare il rischio di spopolamento e a garantire i servizi essenziali.

Per il 2022 il fondo sarà ripartito tra le Unioni Montane secondo specifici criteri: il 66%, suddiviso in base alla popolazione residente e alla superficie, verrà utilizzato come contributo per le spese di funzionamento e per l’attuazione del programma annuale, mentre il restante quota di risorse servirà a coprire la spesa del personale dipendente a cui sono state delegate funzioni regionali e a finanziare iniziative per lo sviluppo e la promozione, funzionale a una nuova fase di rilancio, a favore delle cosiddette “Terre Alte”.