Che cosa accadrà alle imprese torinesi con la Brexit?

Il Regno Unito è il primo Paese a lasciare la UE da quando l’organizzazione internazionale è stata fondata: Londra aveva aderito nel 1973 e si ritira 47 anni dopo. L’ultimo passaggio necessario, ma formale, è stato il voto di ratifica dell’Europarlamento avvenuto ieri sera.

Da domani, 31 gennaio, il Regno Unito sarà quindi fuori formalmente, ma ci saranno 11 mesi di transizione durante i quali i rapporti commerciali con l’UE rimarranno gli stessi; tuttavia, una legge inglese, creata recentemente ad hoc, vieta l’estensione del periodo di transizione. Se entro fine anno non saranno raggiunti gli accordi su tutti i punti, il Regno Unito sarà comunque fuori.

Se i negoziati dei prossimi mesi non andranno a buon fine, potrebbero rispuntare i dazi sui prodotti scambiati tra Ue e Regno Unito e soprattutto il settore agroalimentare seguirà con attenzione che cosa succederà.

Molti aspetti economici saranno più chiari nei prossimi mesi e si vedrà che cosa succederà per eventuali dazi. Una conseguenza prevedibile per i nostri imprenditori che esportano componenti di autoveicoli, prodotti agroalimentari o tessili è che le pratiche per l’esportazione saranno più complicate. Presumibilmente dovranno richiedere alla Camera di commercio alcuni documenti, come i Certificati di origine.

Già dall’anno scorso i certificati possono essere richiesti attraverso il pratico invio telematico di CERT’O, ma in questi giorni a Torino stiamo sperimentando anche la loro stampa direttamente in azienda – dichiara Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio di Torino – Guardando poi alla nostra bilancia commerciale, vorrei sottolineare che ci sono molti imprenditori che manifestano largamente la consapevolezza di trovarsi ad operare in un contesto mondiale con più fattori perturbanti; in particolare stiamo registrando l’atteggiamento degli imprenditori del manifatturiero e della componentistica automotive, dove uno su tre è preoccupato proprio dalla Brexit. Ma sono convinto che i rapporti con il Regno Unito continueranno su basi accettabili per tutti e, come sempre nei momenti di crisi, emergeranno delle opportunità anche per le nostre imprese. Dobbiamo capire il cambiamento, adattarci con maggior rapidità possibile e inserirci nel nuovo contesto normativo”.

La bilancia commerciale con Torino (al terzo trimestre 2019)

Dal punto di vista economico Torino esporta verso il Regno Unito circa il 5% delle proprie vendite complessive (dato del III trimestre 2019).

Nell’export il trend della provincia di Torino vede un calo con 710,2 milioni di euro (-5,7%), a cui si è contrapposta una crescita delle importazioni fino a 304,6 milioni di euro (+5,2%). Il saldo della bilancia commerciale rimane comunque positivo (+405,6 milioni di euro), ma in peggioramento rispetto al 2018.

Il 45% delle vendite torinesi è imputabile ai mezzi di trasporto, in calo del 9% rispetto al periodo gennaio-settembre 2018. Nella categoria, in particolare, a soffrire maggiormente sono le esportazioni di autovetture che vedono una battuta d’arresto del 19%; al contrario le vendite di parti e componenti di autoveicoli si mantengono positive (+1,9%), dato in controtendenza rispetto ai trend riscontrati verso altri grandi paesi europei come la Francia, dove le vendite di parti e componenti subiscono un rallentamento del -4,7%, e la Germania (-0,4%) ed extraeuropei (Stati Uniti -13,9%).

Se si analizzano altri settori importanti per le esportazioni verso il Regno Unito spiccano i prodotti alimentari torinesi (10%), con un trend positivo (+42%). Nello specifico, crescono le vendite di prodotti da forno (+2,1%) e di frutta e ortaggi (+9%).

Positivo, infine, anche il trend di prodotti tessili, di abbigliamento e calzature con un’incidenza del 4% in provincia di Torino, con un aumento delle esportazioni verso il Regno Unito del +18%

 

Alcuni dati dal settore automotive

Dati qualitativi piuttosto preoccupanti arrivano da alcune informazioni dell’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2019 realizzato da parte di Camera di commercio di Torino, Anfia e CAMI-Center for Automotive and Mobility Innovation dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. In generale, le imprese manifestano largamente la consapevolezza di trovarsi ad operare in un contesto mondiale con più fattori perturbanti che in modo ineluttabile condizionano le proiezioni sul futuro, ma quasi un’impresa piemontese su tre (stesso trend a livello italiano) si preoccupa per la Brexit che rende incerto il futuro delle relazioni tra Unione Europea e Regno Unito.

 

Il Certificato di Origine – www.to.camcom.it/certificati-di-origine

Il Certificato di Origine è un documento, rilasciato dalla Camera di commercio territorialmente competente, che attesta l’origine della merce e che accompagna i prodotti esportati in via definitiva.

CERT’O è il servizio che la Camera di commercio di Torino mette a disposizione degli utilizzatori di Certificati per l’invio telematico delle loro richieste. Sulla base di quanto ricevuto, la Camera di commercio effettua l’istruttoria e produce il documento cartaceo (Certificato) da consegnare al richiedente. La modalità telematica, che presenta molti vantaggi, può essere usata solo per la presentazione della richiesta dei Certificati di origine, perché in genere le autorità doganali estere esigono la produzione della copia cartacea con la firma autografa del funzionario camerale. L’impresa ritira il certificato richiesto telematicamente, senza fare code, tramite un incaricato o inviando un corriere.

In questi giorni è attivo un nuovo servizio sperimentale per la stampa in azienda dei Certificati di origine. Il servizio è riservato alle imprese che posseggano almeno uno dei seguenti requisiti: certificazione AEO, essere esportatore autorizzato o registrato nel sistema REX o in quello camerale Italiancom. La Camera di commercio invia il testo del Certificato di origine in formato PDF con il timbro previsto e la firma olografa del funzionario responsabile. Il file PDF dovrà essere stampato sui formulari in bianco che verranno consegnati alle ditte accreditate. Poiché la Camera di commercio di Torino è entrata a far parte del network ICC/WCF (World Chambers Federation), i certificati emessi potranno essere verificati entrando nel sito 

 




Enti locali: “La Regione conferma i fondi dello scorso anno”

La Commissione Autonomia, a maggioranza, ha dato parere favorevole alla parte del Bilancio 2021-23 relativa agli Enti locali. Nella seduta, presieduta da Davide Nicco, l’assessore Fabio Carosso ha spiegato che “malgrado il difficile momento finanziario innescato dalla pandemia, la Giunta conferma tutti i fondi dello scorso anno. Quindi potremo continuare ad aiutare i Comuni in conformità con il recente passato”.

Quanto alle somme a disposizione, Carosso ha ricordato che alla Città metropolitana e al Vco vanno 4 milioni, poi altre cifre più o meno significative per le varie autonomie locali.

L’assessore ha aggiunto che “per quanto riguarda le unioni e le fusioni di Comuni, stiamo lavorando a una riforma per facilitarle e, soprattutto per le unioni, dovremo affrontare con pazienza la procedura oggi un po’ difficoltosa”.

È intervenuto Domenico Ravetti (Pd) per chiedere nello specifico quali siano i termini delle riforme proposte, specie per le fusioni “che spesso sono fonte di malcontento da parte dei piccoli Comuni”. Ma anche come si intenda procedere con la premialità. L’assessore ha risposto che per quest’ultima “è chiaro che ci vorrebbero fondi aggiuntivi per essere più incisivi. Stiamo lavorando per cambiare, ha ragione Ravetti, la questione non è semplice. Circa le fusioni, “per evitare le proteste successive, dobbiamo pensare a un referendum che sia in qualche modo vincolante: stiamo valutando una soluzione che permetta ai cittadini di dare un’opinione che abbia un valore democratico”.

Alberto Avetta (Pd) ha poi chiesto a che punto sia l’interlocuzione per l’aggiornamento della normativa con Anci e a Uncem. “Auspico che su queste tematiche importantissime il confronto possa anche essere preventivo”. L’assessore ha riferito di essersi già confrontato con i due enti per trovare una linea comune e ora con gli uffici si stanno preparando proposte che verranno immediatamente condivise. “È importante che anche i sindaci neoeletti capiscano i vantaggi della collaborazione e i risparmi che le unioni generano”.




Sono 31.498 (+4 rispetto a ieri) le persone positive al Covid19

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.477 (+29 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3074 (+2) Alessandria, 1509 (+2) Asti, 826 (+1) Biella, 2358 (+11) Cuneo, 2298 (+1) Novara, 13.227 (+10) Torino, 1075 (+2) Vercelli, 947 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 163 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 852 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Il totale complessivo rimane invariato a 4111 deceduti, così suddivisi su base provinciale: 677 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 396 Cuneo, 367 Novara, 1815 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 31.498 (+rispetto a ieri, cui 2 asintomatiche; delle 4, 3 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4081 Alessandria, 1880 Asti, 1053 Biella, 2894 Cuneo, 2804 Novara, 15.934 Torino, 1344 Vercelli, 1146 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 265 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 97 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (come ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 190 (come ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 859. I tamponi diagnostici finora processati sono 449.118 , di cui 246.531 risultati negativi.




Uno studio rivela: chi mangia mele diventa intelligente

Uno studio dei ricercatori Tara Louise Walker dell’Università del Queensland e Gerd Kempermann, del Centro tedesco per le malattie neurodegenerative “Apple Peel and Flesh Contain Pro-neurogenic Compounds” ha messo in evidenza che le alte concentrazioni di fitonutrienti nelle mele favoriscono la produzione di nuove cellule cerebrali, in base al processo della “neurogenesi“.

La notizia è confortante per i frutticoltori, in particolare per quelli della nostra regione, come spiega Confagricoltura in una nota. In Piemonte – chiarisce Confagricoltura – si coltivano complessivamente 6.633 ettari di meleti, per una produzione annua di circa 2 milioni di quintali di frutta. La provincia che conduce la maggior superficie a meleto è Cuneo, con 5.133 ettari, seguita da Torino con 658. Nel corso degli ultimi 10 anni la superficie è aumentata di circa 1.500 ettari (+30%).

La ricerca condotta in laboratorio dagli studiosi ha rilevato come le cellule staminali cerebrali di topo coltivate, a cui sono stati aggiunti quercetina o acido diidrossibebzoico (DHBA), fitonutrienti presenti nelle mele (e, in minor misura, anche in altra frutta) producono più neuroni rispetto ai roditori non trattati con questa sostanza.

Ulteriori test hanno evidenziato che nelle parti del cervello adulto dei topi associate all’apprendimento e alla memoria le cellule staminali hanno generato più neuroni quando sono state trattate con alte dosi di quercetina. Di qui la conclusione, che dovrà essere  ancora verificata diffusamente, che i fitonutrienti delle mele favoriscono l’apprendimento.

 




Cemento, sale e acqua: un nuovo materiale creato dal Politecnico di Torino

Riscaldare gli ambienti in cui viviamo o lavoriamo è un’esigenza comune nella maggior parte delle aree abitate. L’energia richiesta per questo processo è responsabile di circa un terzo di tutta l’energia finale consumata in Europa e i tre quarti della domanda è fornita da combustibili fossili.

 

L’idea di un nuovo materiale per l’accumulo di energia termochimica, oggetto di una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports, arriva da un gruppo di studiosi dei dipartimenti di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) e di Energetica (DENERG) del Politecnico di Torino e dell’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia del CNR (CNR-ITAE).

In questo studio, i ricercatori hanno dimostrato come sia possibile sviluppare calore idratando il sale inserito nei pori del cemento.

 

Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità in Europa è necessario ridurre i consumi di energia fossile e utilizzare invece sistemi a energia rinnovabile, ma l’integrazione di energia rinnovabile nei sistemi di riscaldamento comporta una discrepanza tra il surplus di energia e i picchi di domanda giornalieri e annuali.

 

L’energia solare, ad esempio, è disponibile in abbondanza durante i mesi estivi, però la maggior parte del fabbisogno di riscaldamento è in inverno quando alle nostre latitudini il giorno dura di meno. È chiaro che lo sfruttamento massiccio delle fonti energetiche rinnovabili deve integrare lo sviluppo di sistemi di accumulo economici, con l’obiettivo di compensare la discrepanza temporale tra richiesta e offerta di energia. Uno dei possibili modi per conservare l’energia è l’approccio termochimico che, a differenza delle soluzioni più tradizionali, dà la possibilità di immagazzinare calore per un tempo indefinito.

 

“Provate a sciogliere in un bicchiere di acqua un buon quantitativo di sale, quello che noterete è che il bicchiere con alcuni tipi di sale si scalda e con altri si raffredda. Un fenomeno simile è alla base del nostro materiale, solo che al posto di acqua allo stato liquido noi utilizziamo vapore acqueo senza sciogliere il sale. Il vapore acqueo interagisce con il sale sviluppando calore e, una volta completamente idratato, il sale potrà ritornare alla situazione di partenza eliminando l’acqua che interagisce con il sale semplicemente essiccando il materiale.

Questo tipo di reazione è nota da tempo e i materiali ad accumulo termico sono in parte già stati sviluppati, quello che limita il loro utilizzo attualmente è il costo. Ad esempio, una zeolite, che è uno dei migliori materiali dal punto di vista termico, può arrivare a costare fino a diverse decine di euro al kilogrammo. Ciò significa avere un costo insostenibile per stoccare l’energia necessaria a scaldare una stanza o un intero edificio. Il cemento come matrice per ospitare gli idrati salini è un materiale molto interessante, in quanto è ben noto, facilmente disponibile e a basso costo.” spiega Luca Lavagna, assegnista di ricerca del Dipartimento Scienza applicata e Tecnologia del Politecnico e primo autore della ricerca.

 

La caratteristica innovativa presentata dai ricercatori è proprio l’utilizzo del cemento come matrice per ospitare il sale. Il costo totale dei materiali utilizzati è molto basso e le prestazioni energetiche sono buone:         il costo energetico, misurato in €/kWh accumulato, è migliore rispetto alla maggior parte dei materiali attualmente utilizzati. Il nuovo materiale mostra inoltre una straordinaria stabilità anche dopo centinaia di cicli. Questo lavoro può rappresentare il primo pass




Andrea Notari nuovo Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte 2020-2023

Il Consiglio Regionale della Federazione Regionale dei Gruppi Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, riunitosi il 22 luglio 2020 presso il Castello visconteo sforzesco di Novara, ha eletto suo Presidente, per il prossimo triennio 2020-2023, Andrea Notari, 30 anni, della Notarimpresa SpA di Novara e appartenente al Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia.
I Giovani Imprenditori piemontesi hanno ringraziato la Presidente uscente, Giorgia Garola, nel corso del cui mandato sono state organizzate numerose iniziative che hanno visto coinvolto il Movimento regionale G.I..

L’attività della nuova Presidenza si concentrerà sui temi della Digitalizzazione, dell’Education, dell’Internazionalizzazione e del Turismo e Cultura.

Alla riunione elettiva hanno partecipato inoltre il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay, il Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Riccardo Di Stefano, e il Presidente di Piccola Industria nazionale Carlo Robiglio.




Giuseppe Falcocchio (Presidente ANAP Piemonte): “Si allarga la povertà tra i pensionati “

Si allarga la povertà tra i pensionati e i provvedimenti assunti dai Governi negli ultimi anni hanno accentuato la disparità fiscale a loro sfavore”.

Anche L’ANAP Piemonte, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato Piemonte, attraverso il Presidente Regionale, Giuseppe Falcocchio, si associa all’allarme lanciato a livello nazionale.

Per i Pensionati Artigiani, la perdita del potere d’acquisto delle pensioni dovuta al ridimensionamento, quando non all’azzeramento, della rivalutazione annuale in base all’inflazione, a cui si somma l’aumento della pressione fiscale, soprattutto a livello locale, ha comportato una svalutazione dei trattamenti che arriva, secondo alcuni studi, anche al 10%.

Nonostante questo, i pensionati sono stati del tutto ignorati dai vari provvedimenti presi dagli ultimi Governi, a cominciare dall’assegno di 80 euro (portato poi a 100) in favore dei lavoratori dipendenti per finire con la recente riduzione del cuneo fiscale, sempre e solo per i lavoratori dipendenti.

“Anche in Piemonte – spiega Falcocchio – troppi anziani, che già vivevano una situazione precaria dal punto di vista pensionistico, stanno scivolando verso la condizione di povertà relativa, se non in quella assoluta”.

“Inoltre la pandemia ha aggravato la situazione degli over 65 – prosegue Falcocchio – che da una parte hanno dovuto sostenere significative spese, soprattutto sanitarie, essendo i soggetti più fragili, esposti e colpiti dal virus, e dall’altra hanno dovuto far fronte a situazioni familiari difficili e a supportare, anche economicamente, i figli a cui il Covid-19 ha tolto e/o ridotto gli stipendi”.

Per ANAP Piemonte, quindi, sono necessari interventi urgenti per assicurare ai pensionati un trattamento equo che permetta loro di vivere una vita dignitosa.

“L’amara constatazione – conclude Falcocchio – è che non si comprende proprio come i pensionati del Piemonte, che fanno parte dei 16 milioni in tutta Italia, risultino ancora “invisibili” alla classe politica”.




Il Consiglio regionale alla XXXV edizione del Salone del libro

Il Consiglio regionale del Piemonte conferma anche quest’anno la sua presenza al Salone internazionale del libro dal 18 al 22 maggio. La varietà di iniziative caratterizza il programma dell’edizione 2023, costruito sulla convinzione più volte ribadita dal presidente del Consiglio che l’offerta culturale di una amministrazione pubblica debba rivolgersi all’intera comunità e alle sue diverse sensibilità. Parla di grande sforzo corale dell’amministrazione e delle numerose associazioni del Piemonte il presidente, sottolineando come il lavoro con gli organismi del Consiglio, i garanti e il territorio, abbia permesso di intercettare proposte che affrontano una molteplicità di temi. Si parlerà infatti di salute, diritti, scuola e infanzia, animali, sicurezza, magia, sport.

L’Arena Piemonte, totalmente rinnovata negli arredi e nella grafica, è dedicata quest’anno alle bellezze del Piemonte viste attraverso degli specchi, in continuità con il tema del Salone. Nella giornata inaugurale di giovedì 18 maggio, aprirà al pubblico con un evento dedicato alla Festa del Piemonte, in programma il prossimo 19 luglio, prima celebrazione dopo l’ufficializzazione della ricorrenza avvenuta con legge regionale. L’incontro al Salone sarà un’anteprima degli eventi che si svolgeranno da maggio a luglio e approfondirà la conoscenza delle radici identitarie del Piemonte e delle sue tradizioni, non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale, linguistico, musicali e letterario.

Al rapporto fra memoria del passato e presente, attraverso le testimonianze e il ruolo della cultura, sarà dedicato l’incontro organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione “Testimoni allo specchio. La memoria tra ieri e oggi”, nel quale Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, e Tatiana Bucci, testimone dell’orrore della Shoah, dialogheranno sui nessi tra storia, memoria e attualità.

Salute

“Fragili come uno specchio. Quando il cibo non ti rispecchia” è l’incontro organizzato dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere, dedicato ai disturbi alimentari degli adolescenti. Attraverso il punto di vista di medici, giornalisti e testimoni, l’incontro cercherà di approfondire il problema, per capire come riconoscerlo e affrontarlo.

Sempre al tema salute guarda l’appuntamento, voluto dalla commissione Sanità e dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere, “L’intelligenza artificiale cambierà la medicina del 2030?”. L’intelligenza artificiale può essere un potente strumento al servizio della medicina moderna. E in parte già lo è. Le applicazioni, infatti, si moltiplicano in tutti gli ambiti, dalla diagnostica alla chirurgia, dallo sviluppo dei farmaci alla riabilitazione e sono destinate a crescere. “Bullismo e cyberbullismo. Progettualità nel mondo scolastico” è l’evento voluto dal Corecom per diffondere ulteriormente la conoscenza del fenomeno e delle attività di tutela e prevenzione.

Diritti

Nello spazio adiacente all’Arena Piemonte, la Piazza dei diritti, inaugurata nella scorsa edizione del Salone, sarà dedicata alla donna simbolo della lotta contro le libertà negate in Iran, Mahsa Amini, morta dopo essere stata arrestata per aver indossato il velo in modo “sbagliato”. Quest’anno la riflessione sul rispetto della dignità e delle libertà fondamentali si rivolge proprio ai diritti violati delle donne come Mahsa, di cui si vuole onorare la memoria.

A questa finalità si lega idealmente anche il Consiglio regionale aperto che si terrà, straordinariamente e per la prima volta al Salone, lunedì 22 maggio. Un momento di confronto istituzionale e politico sul tema della condizione della donna in Iran e Afghanistan.

Fahrenheit 451″ è lo spettacolo teatrale a cura del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, che vede protagonisti i detenuti della Casa Circondariale di Ivrea, in un adattamento del testo di Ray Bradbury, messo in piedi nell’ambito del progetto “Leggendo Evado” per Ivrea Capitale italiana del Libro 2022.

Al tema della gestione alternativa del conflitto familiare è dedicato l’incontro, voluto dagli Stati Generali Prevenzione e Benessere e dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, “Vivere in due case. Affrontare il conflitto nelle famiglie separate”: una condizione che riguarda migliaia di minori e di cui si parla ancora troppo poco.

Il lungo cammino delle donne in Magistratura: esperienze a confronto” è il dibattito con cui A.N.D.E, l’Associazione Italiana Donne Elettrici, in collaborazione con la Consulta femminile, vuole fare il punto sugli obiettivi raggiunti a 60 anni dalla legge del 1963 che “permise alla donna di accedere a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici, compresa la Magistratura, nei vari ruoli, carriere e categorie, senza limitazione di mansioni e di svolgimento della carriera, salvi i requisiti stabiliti dalla legge”.

Giovani

Domenica 21 maggio sarà dedicata ai bambini e alle famiglie con due momenti a cura del Circolo Amici della magia: la mattina, in Arena Piemonte, i più piccoli saranno intrattenuti dal mago Natalino Contini, personaggio insolito nel panorama della magia moderna, che fa dei suoi spettacoli un mix tra magia e cabaret, in cui non manca il coinvolgimento del pubblico. Il pomeriggio, in Sala Argento sarà la volta di  “L’altra Torino magica”: Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino, e Luca Bono, giovane illusionista torinese, allievo di Arturo Brachetti, presentano una conferenza-spettacolo dove lo stupore, l’illusionismo e la sua storia saranno i protagonisti.

Lunedì 22 maggio due appuntamenti rivolti agli studenti piemontesi e ai loro insegnanti: la premiazione dei vincitori dei concorsi indetti dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, con la conduzione dei comici Marco&Mauro, e l’incontro “La scuola al tempo dei social. Didattica a confronto nell’era digitale” nel quale i professori “social” Enrico Galiano e Sandro Marenco, e Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, ci aiuteranno a capire come il modo di insegnare deve necessariamente evolvere per coinvolgere i ragazzi e facilitare la trasmissione del sapere.

L’appuntamento “Fair Play: avversari in campo, amici nella vita”, organizzato dal Difensore Civico e dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza con la partecipazione della FIGC, affronterà infine il tema delle buone regole da seguire nello sport e nella vita: rispetto dell’altro, gioco pulito e tifo sano.

Il Consiglio regionale dedicherà inoltre uno spazio agli Alpini con l’incontro “Penne nere, cuore d’oro. I valori, la missione, le attività degli Alpini oggi”; all’Aeronautica militare “100 anni in volo”. Viaggio nella storia dell’Aeronautica Militare”; alla Polizia stradale “Non basta la patente. Incontro sull’educazione stradale” e alla Guardia di finanza “Scommetti il tuo tempo, non il tuo denaro”.

 




Agevolazioni bonus e superbonus 110%, Alpifidi a supporto delle imprese

Con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro per il solo 2021, ALPIFIDI S.C. ha deciso di sostenere con forza le imprese che sono coinvolte negli interventi di riqualificazione energetica e più in generale del patrimonio edilizio. Trattasi degli interventi del cd. Ecobonus e Sismabonus inseriti nel Dl Rilancio attraverso il Superbonus che prevede, tra le altre, la possibilità di applicare lo sconto in fatturae/o la cessione del credito d’imposta.

È quanto ha deliberato il Consiglio di Amministrazione del Confidi mostrando particolare attenzione alcontesto di mercato che caratterizzerà il comparto edile e l’intera filiera. Si tratta della possibilità di sostenere le imprese con garanzie sino al 100%a favore degli Istituti di credito che concederanno affidamenti bancari finalizzati a fornire adeguata liquidità alle aziende. I prodotti sono ritagliati su misura in base alle modalità operative adottate dalle aziende stesse che effettuano i lavori.

Le condizioni di accesso alle garanzie di ALPIFIDI sono ulteriormente agevolate con l’applicazione di commissioni scontate. Il Presidente Laurent Vicquéry sottolinea come si tratti di “uno strumento che Alpifidi ha voluto fortemente, consapevole della necessità e dell’importanza di sostenere le imprese attive negli ambiti della riqualificazione energeticaed edilizia, come previsto dai diversi decreti varati dal Governo, che certamente serviranno a dare impulso alla ripresa economica dei nostri territori.

Il confidi ha voluto mettere a disposizione delle aziende socie prodotti che permettano di operare al meglio nei prossimi mesi, grazie alla disponibilità di risorse finanziarie adeguate a sostenere l’avvio e la realizzazione delle opere di riqualificazione”.L’iniziativa di ALPIFIDI s.c. si integra con l’attività posta in essere dalle Associazioni di categoria di riferimento, Confartigianato Valle d’Aosta, CNA Valle d’Aosta, Confcommercio Valle d’Aosta e Confartigianato Imprese Cuneo che, a loro volta, si sono adoperate per creare team di professionisti in grado di affiancare le imprese nell’iter tecnico,amministrativo e fiscale che tali interventi richiedono.

“La speranza -conclude Vicquéry -è quella di utilizzare l’intero plafond stanziato e, se necessario, integrarlo con nuove risorse, per non fare mancare il sostegno alle aziende del settore in questo momento così delicato, trasformando bonuse superbonus 110%in vere opportunità di ripartenza”.Per ogni esigenza le aziende interessate potranno contattare gli uffici di ALPIFIDI S.C. o le rispettive associazioni di categoria e fare riferimento al link del sito web di Alpifidi.




Confagricoltura: positivo l’impegno della Regione per l’agriturismo

È avviato a soluzione il problema della mancata erogazione del contributo a fondo perduto per le aziende agrituristiche che esercitano l’attività di ristorazione che sono rimaste bloccate durante il lockdown dei mesi scorsi.

Nel corso di un incontro che si è svolto ieri nel palazzo della Giunta regionale a Torino, presente per Confagricoltura Piemonte  il segretario regionale di Agriturist Paolo Bertolotto, il governatore Alberto Cirio, l’assessore al turismo Vittoria Poggio e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa, hanno confermato l’impegno dell’amministrazione per superare le difficoltà tecniche e burocratiche che hanno finora impedito la concessione del contributo.

Le aziende agrituristiche piemontesi che effettuano ristorazione – precisa Confagricoltura – sono all’incirca un migliaio, mentre in totale le attività, comprese quelle che si dedicano anche all’ accoglienza con pernottamento, sono poco meno di 1300.

Grazie alla conferma dell’impegno della Regione, che abbiamo sollecitato con spirito costruttivo nelle scorse settimane – commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemontesi sono poste le basi per giungere a una soluzione positiva della vertenza che dovrebbe far sì che entro l’estate, ci auguriamo, tutte le aziende agrituristiche che effettuano ristorazione possano ottenere il bonus previsto dal Riparti-Piemonte. È un sostegno che apprezziamo, non soltanto sotto il profilo economico, ma anche dal punto di vista dell’attenzione che la Regione dimostra verso un comparto importante che contribuisce in modo rilevante allo sviluppo dell’agricoltura, turismo e dell’economia del territorio”.