Rinnovato l’accordo tra Fondazione Torino wireless e Confindustria Piemonte

Rinnovata la partnership strategica tra Fondazione Torino Wireless e Confindustria Piemonte, che prevede una road map condivisa di azioni accompagnamento e supporto alle imprese piemontesi nei processi di trasformazione digitale, nel supporto alla crescita del comparto ICT piemontese e nel maggiore coinvolgimentro delle imprese in percorsi di trasferimento tecnologico. Centrali sono la collaborazione con i grandi atenei del territorio e la partecipazione ai progetti europei, anche attraverso Enterprise Europe Network (EEN) di cui Torino Wireless e Confindustria Piemonte sono partner.

Il rinnovo del partenariato strategico con Confindustria Piemonte è un passo importante perché rafforza la vocazione regionale di Torino Wireless ed è sinergico con il rilancio del ruolo di ente strumentale che si sta ridefinendo proprio in queste settimane con i soci fondatori, a partire da Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Camera di commercio di Torino, Unione Industriali di Torino, Politecnico di Torino, Università di Torino e Links Foundation” sottolinea Massimiliano Cipolletta, presidente della Fondazione.

 

La trasformazione tecnologica e digitale è un passaggio fondamentale per migliorare la produttività, competere e rafforzare le filiere piemontesi. Il rinnovo dell’accordo con Torino Wireless va in questa direzione. Insieme alla programmazione 2021-2027 e ai bandi del PNRR le imprese della nostra regione saranno in grado di creare valore partendo dalla nostra capacità industriale, così il Piemonte potrà concretizzare questo cambiamento storico” evidenzia Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.




Ferrovie, 140 milioni di euro per il Piemonte dal Pnnr

Quanti e quali progetti relativi alla mobilità ferroviaria, la Regione  intende proporre al finanziamento del Pnnr? Questo l’interrogativo che il consigliere Pd Maurizio Marello ha rivolto all’assessore ai trasporti Marco Gabusi, nell’ambito dei question time.

“La premessa d’obbligo  – sottolinea Gabusi – è che non vi sono spese correnti finanziate sul trasporto pubblico, ci sono invece investimenti importanti in tema infrastrutturale, predisposti direttamente da RFI e dai Ministeri sulla base di un documento strategico nazionale, che vanno a rafforzare l’intermodalità tra merci e la direttrice Adriatica. Rispetto alle ferrovie regionali, la Regione Piemonte ha lo stanziamento maggiore in Italia con 140 milioni di euro per la Canavesana e la Torino-Ceres, che consentiranno l’ammodernamento, la funzionalità e l’interconnessione alla rete nazionale.

Abbiamo un’idea ben precisa di cosa vogliamo fare: il passante Posta Susa – Porta Nuova, la conclusione dei lavori di Novara – Boschetto, l’elettrificazione della Biella – Novara, l’ammodernamento e adeguamento alla capacità per il transito merci della linea Torino – Savona per dare uno sbocco logistico ulteriore alla Provincia di Cuneo, il raddoppio selettivo della Chivasso – Ivrea – Aosta. In serata – conclude –  parteciperò alla riunione con gli assessori regionali ai trasporti, sarà a quel tavolo che faremo valere le nostre istanze e le nostre richieste. Abbiamo individuato priorità anche su segnalazione dei territori”.

“Gran parte della regione, in particolare penso al sud del Piemonte, sarà tagliata fuori dai finanziamenti del Pnrr per le opere di investimento sulle ferrovie locali – ha sottolineato Maurizio Marello (Pd)  –  A questo si aggiunge il fatto che le dieci grandi opere che saranno finanziate per 4,3 miliardi di euro, non toccano sostanzialmente la nostra regione. Dopo i grandi annunci inizia ad emergere la debolezza della Giunta regionale e l’incapacità di programmare e progettare. Rischiamo di perdere una grande opportunità.”

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Sarah Disabato (M5S) sull’ospedale di Ciriè garantisca il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza; di Paolo Ruzzola (FI) su Interventi di messa in sicurezza del ponte di Quincinetto; di Francesca Frediani (M4O) la tragica morte di un ragazzino afgano di 15 anni, Ullah Rezwan Sheyzad, pone le istituzioni di fronte all’urgenza di intervenire a sostegno e tutela dei migranti al confine italo-francese;  di Alberto Avetta (Pd) su allarme disservizi all’ATC Piemonte Nord; di Paolo Bongioanni (FdI) su ripristino servizio ferroviario Cavallermaggiore Bra; di Sean Sacco (M5S) su variante nuovo polo logistico Alessandria importanti criticità nel rispetto della norma, del PPR e del Piano Territoriale Regionale; di Silvio Magliano (Moderati) su Ufficio Protesica Asl Città di Torino, permangono gravi ritardi nella concessione di ausili agli utenti; di Monica Canalis (Pd) su aggiudicazione logo Universiadi invernali 2025; di Marco Grimaldi (Luv) su preoccupazione per la sorte dei lavoratori di Terme di Acqui e per il futuro termale della cittadina.




Superbonus edilizi: Cnvv e Ance contro i nuovi vincoli alla cessione del credito

Anziché poter consolidare la ripresa, il settore edile, che ha puntato in modo massiccio sulle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni e interventi di riqualificazione energetica e sismica, rischia la paralisi.

La denuncia arriva da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) e Ance Novara Vercelli (l’associazione dei costruttori edili che ne fa parte), in seguito all’inserimento nel “Decreto Sostegni Ter” di una clausola che dal prossimo 7 febbraio impedisce la cessione multipla dei crediti d’imposta, bloccando di fatto tutte le nuove richieste e impattando sul perfezionamento di quelle in itinere.

Luigi Falabrino

«I nuovi vincoli alla cessione dei crediti per gli interventi derivanti dai bonus edilizi – spiegano il presidente di Cnvv, Gianni Filippa, e il presidente di Ance Novara Vercelli, Luigi Falabrino – avranno un impatto pesantissimo sui lavori in corso, con il rischio di creare migliaia di contenziosi e di bloccare interventi già avviati, con gravi ripercussioni per famiglie e imprese.

Chiediamo al mondo politico di intervenire per correggere al più presto questa stortura che rischia di mettere a repentaglio la ripresa di un settore che, pur in presenza di commesse significative, deve già far fronte all’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Per contrastare le frodi serve un sistema di qualificazione obbligatorio per chi utilizza gli incentivi statali, ma non si possono bloccare i fondi indistintamente, penalizzando le imprese più corrette e le famiglie meno abbienti, che rischiano di dover anticipare parte delle spese.

E, soprattutto, non si cambiano le regole quando si sta già giocando… Questa non è la prima modifica al funzionamento dei bonus edilizi: ogni mese ci troviamo di fronte a cambiamenti normativi che generano confusione tra gli operatori. L’incertezza, anche con provvedimenti retroattivi, mette in difficoltà le aziende e non è accettabile in un Paese normale».

 




Affidare all’Arpa i controlli per la sicurezza sul lavoro

Contribuire a migliorare la sicurezza sul lavoro, affidandone la competenza all’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte. L’incidente di dicembre, con il crollo di una gru e la morte di tre addetti in via Genova a Torino, ha riportato sui tavoli istituzionali il tema della sicurezza sul lavoro.

E proprio sulla possibilità di affidare all’Arpa tale competenza ha relazionato oggi l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, nell’ambito dei lavori della quinta Commissione presieduta da Angelo Dago.

“Tale opportunità – esordisce l’assessore Matteo Marnati –  sarebbe un’occasione per migliorare concretamente l’intervento del Pubblico in tema di sicurezza lavorativa. Si tratta di una proposta che certamente, oltre all’assessorato al’Ambiente, vedrebbe coinvolta anche la Sanità. Dopo i fatti di via Genova, sarebbe davvero un bel segnale che tale iniziativa fosse univoca da parte di tutto il Consiglio regionale, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione.

Riconoscere espressamente all’Arpa il compito di vigilare, monitorare e controllare, vorrebbe dire avere un organismo pubblico super partes, che non incide sulle dinamiche di concorrenza tra i soggetti privati che oggi operano in tale ambito. L’ambizione – conclude – è quella di avviare l’iter per la modifica delle legge regionale entro un mese, in sede legislativa o con percorso ordinario di Commissione e aula, in modo che già in autunno Arpa possa rendersi operativa”.

“Si tratta di un tema delicato – ha aggiunto Angelo Robotto, direttore generale Arpa Piemonte – perché ci sono le competenze specifiche di Arpa ma anche ricadute e connessioni con la Sanità rispetto alla normativa sulla sicurezza su lavoro. Il confine tra ambiente e sanità è labile, questa è l’occasione per avvicinare i due ambiti.

Non è una novità che le verifiche periodiche su attrezzature di lavoro vengano svolte dalle Arpa: in ambito normativo nazionale, infatti, il decreto ministeriale del 2011 già equiparava alle Asl le Arpa.

In Piemonte, invece, nessuna disposizione della legge regionale 18 del 2016, attribuisce espressamente ad Arpa competenze specifiche in materia di verifiche impiantistiche. Ciò non comporterebbe alcuna integrazione di risorse, ma solo alcune unità di personale tecnico in più e garantirebbe una maggiore garanzia ed efficacia dei controlli”.

Dal 2018 al 2021 Arpa Piemonte, oltre ad aver effettuato attività di supporto alle Asl per accertamenti tecnici specialistici su attrezzature, ha svolto 1800 controlli su apparecchi di sollevamento e a pressione. Al momento, secondo l’elenco dei soggetti privati abilitati a verifiche periodiche, dei 95 soggetti abilitati in Italia 39 operano in Piemonte.

A conclusione dei lavori della commissione sono poi intervenuti i consiglieri Valter Marin (Lega), in merito alla possibilità che tale operazione richieda stanziamento aggiuntivo di risorse economiche ed umane e Marco Grimaldi (Luv), che ha chiesto di ricevere informativa rispetto allo stato attuale dei rapporti con le altre strutture di controllo e quali sarebbero gli articoli di legge da modificare.




Dal 10 febbraio gli Uffici provinciali – Territorio di Asti e Verbania passano al Sistema Integrato del Territorio

Dal 10 febbraio gli Uffici provinciali – Territorio di Asti e Verbania erogheranno i servizi catastali e cartografici mediante la nuova piattaforma digitale SIT (Sistema Integrato del Territorio). Grazie alla nuova procedura, che ha un’interfaccia più intuitiva, sarà più semplice e veloce consultare i dati catastali.

Per via della migrazione al nuovo sistema, dal 4 al 9 febbraio non sarà possibile trasmettere telematicamente gli atti di aggiornamento catastale agli Uffici provinciali – territorio di Asti e Verbania, mentre l’8 e il 9 febbraio gli Uffici interromperanno i servizi all’utenza per aggiornare il software utilizzato e migrare le banche dati.

Nessuna sospensione è prevista invece per le attività di pubblicità immobiliare, che pertanto funzioneranno regolarmente.




La Regione Piemonte e il CSI vincono il premio agenda digitale del Politecnico di Milano

La Regione Piemonte e il CSI vincono la settima edizione dei Premi Agenda Digitale promossi dall’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano. Il premio va a Yucca, la Smart Data Platform della Regione Piemonte , che si aggiudica il titolo di miglior progetto per la digitalizzazione in ambito pubblico nella categoria Agende Digitali Regionali”.

L’annuncio dei vincitori è avvenuto durante il convegno “Il digitale per la ripresa e la resilienza: connecting the dots” durante il quale l’Osservatorio ha presentato i risultati della sua ricerca 2021.

I Premi, come si legge nella nota dell’Osservatorio, hanno lo scopo di sostenere la cultura dell’innovazione digitale, generando meccanismi di condivisione delle migliori esperienze e dando visibilità alle PA più innovative, oltre a contribuire ai processi di ricerca tramite la raccolta strutturata di evidenze empiriche.
In questa edizione erano 4 le categorie in cui si poteva partecipare: “Attuazione dell’Agenda Digitale”, “Agende Digitali Regionali”, “Agende Digitali degli Enti Locali” e “Imprenditorialità al servizio delle PA”.

Il team di ricerca dell’Osservatorio ha analizzato 56 candidature, sulla base di sei criteri di valutazione. Dopo un’attenta valutazione sono stati individuati 12 progetti finalisti, 3 per categoria, esaminati da una Giuria composta da 43 esperti e sottoposti al voto del pubblico durante il convegno dell’Osservatorio Agenda Digitale. In particolare, il progetto della Regione Piemonte e del CSI, presentato con il titolo “Valorizzazione dei dati pubblici”, è arrivato primo nella categoria Agende Digitali Regionali”.

La smart data Platform della Regione Piemonte infatti è un sistema che aggrega dati provenienti dall’Internet of Things (telecamere, sensori, centraline meteo), dall’Internet of People (tweet) e dati pubblici e privati, prevede la condivisione delle informazioni raccolte, consente l’elaborazione dei dati in real-time e permette l’esposizione delle informazioni via API.

Oggi la piattaforma è utilizzata da più di 100 organizzazioni pubbliche e private con un patrimonio in continua crescita di oltre 10 miliardi di dati. Fra questi open data, dati privati e informazioni importanti come quelli relativi all’ambiente, provenienti da diversi parametri (temperatura, umidità, qualità dell’aria, luminosità, rumore, qualità dell’acqua) raccolti da circa 800 sensori e più di 1.000 stazioni di rilevamento dislocati in tutto il Piemonte.

“Sono particolarmente contento – afferma Matteo Marnati, Assessore regionale all’Innovazione – che Regione Piemonte e CSI abbiano ottenuto questo importante riconoscimento che dimostra come la tecnologia possa essere al servizio di cittadini e imprese e, nel contempo, conferma come queste soluzioni tecnologiche, che sulla trasparenza, partecipazione e innovazione fondano le proprie radici, siano particolarmente importanti. Penso ad esempio ai dati e alle informazioni che confluiscono e che riguardano l’ambiente, che si rivelano particolarmente significative per gli amministratori per l’elaborazione di strategie mirate.”

Sono orgoglioso che la Smart Data Platform Yucca – sottolinea Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte – abbia avuto questo riconoscimento significativo da parte dell’Osservatorio del Politecnico di Milano. Il CSI, da sempre attento al tema e all’importanza dei dati, ha sviluppato una piattaforma fortemente innovativa con tecnologie open source che permette di disporre di un punto unico di accesso al patrimonio informativo regionale. Si tratta di uno strumento importante in grado di valorizzare il grande patrimonio dei big data, utilizzandoli in modo efficace nel processo decisionale e nella realizzazione di servizi innovativi per cittadini e imprese.”




Marsiaj: “Pronti a collaborare con Sindaco Lo Russo per proporre al Governo una piattaforma programmatica sull’automotive”

“È ottima l’iniziativa annunciata oggi dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo di inviare al premier Draghi un documento condiviso con la Regione e gli attori del territorio che illustri la necessità di una piattaforma programmatica di interventi sul settore automotive. Noi siamo pronti a collaborare.

Da tempo sostengo che l’Italia deve dotarsi con urgenza di una politica industriale per il settore dell’auto e per quello più ampio della mobilità, come peraltro sta avvenendo nei principali Paesi europei: la Francia, la Germania e la Spagna.

Già oggi il rincaro di gas ed elettricità e la mancanza di alcune materie prime e di microchip stanno creando grandi problemi al settore, proprio mentre affronta una rivoluzione epocale dovuta alla transizione ecologica, così come prospettata dalle misure contenute nel pacchetto “Fit for 55” della Commissione Europea.

Nei prossimi anni, a causa del cambiamento tecnologico richiesto per la costruzione di auto elettriche, rischiamo di assistere alla chiusura di moltissime imprese italiane della componentistica auto, con la perdita stimata dai principali istituti europei di circa 70mila posti di lavoro.

Nella Legge Finanziaria, invece, non sono nemmeno più previsti incentivi all’acquisto di auto elettriche, che darebbero almeno una boccata d’ossigeno a un mercato in forte calo da molti mesi in tutto il nostro Continente. A ciò si aggiunge l’incognita sul piano industriale di Stellantis che sarà presentato il prossimo 1° marzo.

L’Italia ha le capacità industriali per continuare a mantenere un ruolo di guida nella mobilità futura. Ma occorre agire in fretta e in modo organico, creando una partnership virtuosa tra pubblico e privato”.




Agricoltura100, un’azienda di Caluso sul podio nazionale

C’è anche un’azienda torinese, la Società Agricola dei Fratelli Robiola di Caluso, sul podio di Agricoltura100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020 e volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree produttive.

Il rapporto di Agricoltura100, realizzato da Innovation Team (società del Gruppo Cerved) ha preso in esame 2.162 imprese (+16,9% rispetto a quelle della prima edizione) sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio, applicando coefficienti basati su tre variabili: area geografica, dimensione aziendale, specializzazione produttiva.

Il modello di scoring, elaborando ben 234 variabili, attribuisce a ogni impresa che ha partecipato all’indagine un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa. Confluiscono in questo punteggio quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree di sostenibilità ESGD: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

Il rapporto è stato presentato questa mattina (1 febbraio) a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, con il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il direttore generale di Reale Mutua Luca Filippone e il consigliere d’amministrazione della società assicuratrice torinese, il chivassese Vittorio Viora.

Terza in classifica generale di Agricoltura100 si è posizionata la Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo di Caluso (Torino), specializzata in coltivazioni foraggere e cerealicole, con allevamento di vacche da latte di razza pezzata rossa.

I fratelli Paolo e Lorenzo Robiola, di 38 e trent’anni, con le loro famiglie conducono un’azienda agricola biologica e biodinamica, praticando l’allevamento bovino allo stato semi brado: complessivamente allevano 500 animali, di cui 200 in lattazione, su circa 200 ettari di terreno. In azienda hanno introdotto, nel pieno rispetto dell’ambiente, innovazioni tecnologiche con l’uso dell’intelligenza artificiale, coniugando modernità e tradizione. Grazie alla collaborazione con l’Università di Torino hanno praticamente eliminato l’uso di concentrati dalla razione alimentare delle bovine, sostituendoli con  foraggi di qualità; le macchine operano sotto controllo GPS da remoto e gli effluenti zootecnici vengono distribuiti degli strumenti a basso impatto ambientale. Il latte prodotto viene commercializzato attraverso un’apposita filiera, che consente di valorizzare il lavoro svolto, garantendo anche la sostenibilità economica degli investimenti.

La sostenibilità e l’innovazione sono fortemente connesse – ha dichiarato Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino, complimentandosi con i giovani calusiesi – e le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Confagricoltura e Reale Mutua – ha aggiunto Visca –   con sostengono il processo di queste nuove giovani aziende che dimostrano come si possa svolgere in modo moderno e sostenibile uno dei mestieri maggiormente ancorati alla nostra tradizione”.




PNRR: iscrizioni online per ingegneri e architetti all’elenco telematico di Città metropolitana 

Dovranno essere iscritti all’elenco telematico degli operatori economici tutti gli ingegneri e gli architetti interessati ad ottenere incarichi professionali da Città metropolitana di Torino e dai Comuni del territorio convenzionati: un’operazione indispensabile anche e soprattutto in vista dell’avvio dei progetti del piano nazionale PNRR.

Per le procedure negoziate gestite direttamente da Città metropolitana e per quelle delegate quale stazione unica appaltante dai Comuni convenzionati è stato infatti costituito un elenco dal quale selezionare gli operatori economici qualificati per l’affidamento dei servizi di architettura ed ingegneria.

La procedura d’iscrizione per l’aggiornamento dell’albo è aperta fino al 17 marzo in via telematica all’indirizzo  sulla piattaforma Net4Market.

Le prestazioni che rientrano sono:

redazione di documenti di fattibilità delle alternative progettuali; redazione di progetti di fattibilità tecnica ed economica, definitivi ed esecutivi, compresi gli studi propedeutici nelle varie discipline: progettazione integrale dell’opera comprensiva di relazioni generale, tecnica e specialistiche, elaborati grafici e ogni altro documento necessario per la specifica fase progettuale; studi propedeutici e/o specialistici: rilievi planoaltimetrici e rilievi dei manufatti; relazione geotecnica; relazione idrologica; relazione idraulica; relazione archeologica; relazione geologica; relazione sismica e sulle strutture; indagini dei materiali e delle strutture per edifici o opere d’arte esistenti (compresa l’esecuzione delle prove sui materiali); verifica sismica delle strutture esistenti e individuazione delle carenze strutturali; progettazione antincendio; elaborati e relazioni per i requisiti acustici (compresa l’esecuzione di prove sul campo); relazione energetica, diagnosi energetica e certificazione energetica; -prestazioni di natura espropriativa e catastale; -relazione paesaggistica; -Studio di impatto ambientale o di fattibilità ambientale (VIA-VAS- AIA); -Piano di monitoraggio ambientale; direzione lavori, misure e contabilità; coordinamento della sicurezza nelle fasi di progettazione e di esecuzione; attività di supporto al Responsabile del Procedimento; studi di impatto ambientale e screening per procedure di verifica e valutazione di impatto ambientale; servizi di verifica del progetto; collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera e finale o solo finale; collaudo statico; collaudo tecnico funzionale degli impianti.

Le categorie interessate sono:

edilizia, strutture, impianti, infrastrutture per la mobilità, idraulica, tecnologie della informazione e della comunicazione, paesaggio, ambiente, naturalizzazione, agroalimentare, zootecnica, ruralità, foreste, territorio e urbanistica

Le fasce d’importo arrivano fino a 215mila euro.

Ogni professionista è chiamato ad indicare puntualmente categoria, opere, prestazioni e sottoprestazioni con relativa fascia d’importo per cui richiede l’iscrizione .




Dichiarazione Redditi 2022 Online modelli definitivi. Spazio a Superbonus, ACE innovativa e bonus musica

Pronti i nuovi modelli dichiarativi 2022 con le relative istruzioni che le persone fisiche, le società e gli enti non commerciali utilizzeranno nella prossima stagione dichiarativa, per il periodo d’imposta 2021.

Da oggi sono disponibili infatti, sul sito delle Entrate, nella sezione dedicata ai modelli, sia la nuova versione Redditi 2022 per le persone fisiche, sia quelle aggiornate per gli Enti non commerciali, le Società di persone, le Società di capitali, Irap e Consolidato nazionale mondiale.

I nuovi modelli sono stati approvati con i provvedimenti firmati oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. Tra le novità di quest’anno, nel modello Redditi persone fisiche oltre al Superbonus al 110% sono presenti anche il bonus musica e il credito d’imposta per l’acquisto con Iva della prima casa per gli under 36, mentre nei modelli per Società di persone, Società di capitali ed Enti non commerciali entra la possibilità di dedurre più velocemente il maggior valore imputato ad attività “immateriali” nonché la nuova disciplina dell’ACE innovativa.

Dal Superbonus al bonus musica, le novità del Modello REDDITI PF – Il nuovo modello, da presentare in via telematica entro il 30 novembre, tiene conto delle nuove disposizioni introdotte per l’anno d’imposta 2021. In particolare, si va dagli adeguamenti del trattamento integrativo e dell’ulteriore detrazione a favore dei lavoratori dipendenti al Superbonus, dal nuovo “bonus musica” per le spese relative a scuole di musica, conservatori e cori al credito d’imposta per l’installazione di sistemi di filtraggio e miglioramento qualitativo dell’acqua.

Spazio anche per il credito d’imposta per l’acquisto con Iva della prima casa, dedicato agli under 36 e agli aumenti per le detrazioni riguardanti spese veterinarie e bonus mobili sostenute nel 2021. Inoltre, tra i crediti d’imposta, inseriti nel quadro CR, spazio alle nuove codifiche per fruire dei bonus per le spese di sanificazione delle strutture extra-alberghiere e di acquisto di dispositivi di protezione e di quelli per i depuratori d’acqua e per la riduzione del consumo di contenitori in plastica.

E ancora, nei quadri d’impresa è integrato il prospetto per l’applicazione della disciplina ACE, per consentire il calcolo della c.d. “ACE innovativa”, e sono recepite le novità in tema di “Patent box” con la maggiorazione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software, brevetti industriali, disegni e modelli che siano utilizzati nella propria attività.

Dall’ACE innovativa al nuovo Patent box, le novità dei Modelli REDDITI per società ed enti non commerciali – Anche i modelli REDDITI degli enti e delle società tengono conto delle novità per l’anno d’imposta 2021. In particolare, la nuova disciplina del “Patent box” con la possibilità di utilizzare, nella determinazione del reddito d’impresa e del valore della produzione ai fini IRAP, la maggiorazione del 110 per cento dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli utilizzati nello svolgimento della propria attività d’impresa.

Per usufruirne è stata prevista, inoltre, nel quadro OP la revisione del prospetto per l’esercizio dell’opzione nonché nel quadro RS, una sezione per l’indicazione dei dati relativi all’opzione e il monitoraggio dei dati utili relativi ai beni oggetto della “Patent box”.

Una nuova sezione XXIV del quadro RQ è stata predisposta per i soggetti che intendono dedurre più velocemente il maggior valore imputato ad attività immateriali, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP e di eventuali addizionali.

È stato, infine, integrato il prospetto (nel quadro RS) per l’applicazione della disciplina c.d. ACE per consentire il calcolo della nuova agevolazione “ACE innovativa” che permette di determinare l’agevolazione applicando un’aliquota del 15 per cento alla variazione in aumento del capitale proprio nel 2021 (che rileva per un ammontare massimo di 5 milioni di euro indipendentemente dall’importo del patrimonio netto) e per gestirne la fruizione alternativa sotto forma di credito d’imposta.

Nel quadro RU sono stati inseriti i crediti d’imposta istituiti nel 2021, tra i quali il credito per le spese di sanificazione 2021, il bonus teatro e spettacoli, il credito R&S farmaci e vaccini e quello per la ricerca biomedica, il credito per la formazione professionale di alto livello, il bonus per la riqualificazione delle strutture ricettive e il bonus per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator.