CCIAA Novara: formazione gratuita online sull’internazionalizzazione

Progettare strategie di marketing internazionale e organizzare un ufficio esportazioni: sono questi i temi dei seminari interattivi promossi via web da E.V.A.E.T., l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Novara, nelle mattine di lunedì 20 aprile e 4 maggio 2020 e che potranno essere seguiti gratuitamente online.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Promos Italia e NIBI – Nuovo Istituto di Business Internazionale, si inserisce all’interno del progetto Sostegno all’Export dell’Italia, attuato da Unioncamere per favorire l’apertura internazionale delle PMI che non esportano o lo fanno solo in modo occasionale .

Il primo appuntamento online, dal titolo ​“Strategie di marketing internazionale”​, è in programma lunedì 20 aprile dalle ore 9.30 alle 13.30 e offrirà ai partecipanti la possibilità di approfondire i principali aspetti di marketing internazionale dal punto di vista di una piccola impresa, partendo dallo studio preliminare di mercati esteri, domanda e concorrenza.

Il secondo seminario, intitolato ​“Come organizzare un ufficio export”,​ potrà essere seguito via web lunedì 4 maggio, sempre dalle 9.30 alle 13.30: in questo caso l’obiettivo è quello di aiutare le imprese a strutturare in maniera efficace le attività connesse all’esportazione, affrontando, anche attraverso l’analisi di casi concreti, le problematiche specifiche delle PMI.

Docente di entrambi i webinar sarà Rita Bonucchi, ​consulente di marketing internazionale, digital marketing e marketing per la cultura e il territorio.

«​Sostenere l’attività delle nostre imprese in questo momento di particolare difficoltà significa anche promuovere le opportunità di crescita e formazione – commenta Gianfredo Comazzi​, presidente E.V.A.E.T. – ​Attraverso questi seminari interattivi via web vogliamo offrire alle imprese, soprattutto a quelle di piccole e medie dimensioni, la possibilità di rafforzare le proprie competenze sul fronte dell’internazionalizzazione, aiutandole a progettare ed attuare strategie ed azioni efficaci per allargare i confini del proprio business»​ .

La partecipazione agli appuntamenti online è gratuita, con priorità per le imprese della provincia di Novara​. Per iscriversi ai webinar occorre compilare l’apposito form: in prossimità dell’orario di inizio verrà inviata a ciascun iscritto un’e-mail con l’indirizzo web a cui collegarsi per seguire l’evento formativo.




Assistenza nelle Rsa, nuovo accordo dopo 23 anni tra sanità piemontese e medici di medicina generale

Sanità regionale e Organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale hanno siglato un nuovo accordo sull’assistenza di medicina generale agli ospiti delle Residenze sanitarie assistenziali, con presa in carico dell’anziano in termini di continuità assistenziale h24.

L’accordo aggiorna e amplia i confini della precedente normativa regionale, risalente ormai al 1999, nel solco della riorganizzazione generale dell’assistenza territoriale messa in atto dall’Assessorato alla Sanità del Piemonte, con l’obiettivo di riportare al centro il ruolo del medico di medicina generale.

«Valorizziamo, anche sul piano economico – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, il lavoro che molti medici di medicina generale già svolgono all’interno delle Residenze sanitarie assistenziali, incentivando il più possibile l’impiego di nuovi medici per coprire completamente le esigenze di assistenza sanitaria degli ospiti delle Strutture. L’obiettivo non è solo curare, ma prendersi cura dei pazienti più fragili, garantendo interventi efficaci di prevenzione e assistenza, in modo da evitare dove possibile il ricorso all’ambito ospedaliero e ridurre i ricoveri inappropriati. Mettiamo a disposizione dei medici e delle Strutture anche gli strumenti che consentono il ricorso alle varie forme di assistenza domiciliare, sempre nell’ottica della migliore presa in carico del paziente sul territorio».

Attraverso le Aziende sanitarie locali, verranno raccolte le disponibilità dei medici necessari a soddisfare le esigenze assistenziali degli ospiti delle Rsa nei singoli territori, prevedendo un rapporto ottimale medio di un medico ogni 30 ospiti, con possibilità di deroga fino a 60 ospiti per medico. L’assistenza sarà svolta sia in presenza, sia in forma di disponibilità, sia attraverso strumenti di assistenza a distanza e di telemedicina, in orario diurno, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20. Durante le ore di assenza in struttura, i medici garantiranno la continuità dell’assistenza diurna feriale, concertando tra loro un calendario di turni di disponibilità. Dalle ore 20 alle 8 e nei giorni festivi e prefestivi, rimane attivo il Servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia medica).

Gli ospiti delle Strutture sceglieranno il medico nell’ambito dell’elenco fornito dai bandi delle Asl, fino al raggiungimento dei rispettivi massimali. Una volta preso in carico, l’assistito verrà cancellato dall’elenco del medico di medicina generale a cui afferiva precedentemente all’inserimento in Struttura e, laddove il medico scelto non abbia più disponibilità, l’ospite sarà assegnato ad un medico operante in Struttura, che abbia tale disponibilità.

Nello specifico, il medico dovrà garantire al singolo assistito il controllo periodico sullo stato di salute; la tenuta della scheda sanitaria individuale in uso presso la Rsa, sulla quale sono annotati gli accessi, le considerazioni cliniche, la terapia, gli accertamenti diagnostici, le richieste di visite specialistiche, le indicazioni del consulente specialista e le prestazioni extra eseguite; le indicazioni al personale infermieristico per l’effettuazione delle terapie, da annotare sulla scheda unica di terapia; le indicazioni al personale di assistenza con riguardo alle peculiarità fisiche e psichiche dell’ospite; le indicazioni circa il trattamento dietetico, da annotare nella scheda sanitaria individuale; la partecipazione all’attuazione del Progetto individuale predisposto dall’Unità di valutazione di competenza e del Piano assistenziale individuale.

Soddisfatti per l’accordo anche i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali Roberto Venesia (Fimmg), Antonio Barillà (Smi) e Mauro Grosso Ciponte (Snami): «Con la firma di questo storico Accordo regionale – osservano i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali -, l’assistenza sanitaria domiciliare programmata (Adp), integrata (Adi) e residenziale (Adr), erogata dai medici di medicina generale, diventa finalmente un livello assistenziale garantito a tutti gli ospiti delle numerose Rsa presenti sul nostro territorio piemontese. Si colma un vuoto normativo non più tollerabile, che permetterà da subito una giusta assistenza, omogenea e qualificata a tutti gli ospiti delle Rsa. Confidiamo che la complessiva revisione normativa e la rivalutazione economica dell’Accordo contribuisca ad arrestare il fenomeno dell’abbandono delle Rsa da parte dei medici cui stiamo assistendo».

 

 




Il CSI Piemonte è partner di biennale tecnologia, due gli eventi all’interno della manifestazione

Il futuro in anticipo: nuovi modi di vivere e lavorare” e Una sanità per le persone: dai dati all’intelligenza artificiale”.

Sono questi i due eventi che il CSI propone all’interno di Biennale Tecnologia, la rassegna del Politecnico di Torino, che offre alla cittadinanza una riflessione sul ruolo decisivo che la tecnologia ha assunto in tutti gli ambiti della vita umana, dalla salute all’ambiente, dai rapporti personali alla stessa democrazia.

Il CSI è a fianco dell’Ateneo in qualità di partner dell’iniziativa e organizza due eventi che saranno trasmessi gratuitamente on line sul sito di Biennale Tecnologia.

Il primo appuntamento intitolato “Il futuro in anticipo: nuovi modi di vivere e lavorare” si terrà venerdì 13 novembre alle ore 14.30. In un mondo dove servizi digitali e smart working sono parte del nostro modo di vivere e lavorare, l’irrompere dell’emergenza sanitaria ha accelerato l’utilizzo delle tecnologie nella vita quotidiana, determinando anche nella pubblica amministrazione cambiamenti significativi.

Gli ospiti faranno il punto sui diversi aspetti di questa piccola rivoluzione. Apre l’incontro Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI, dialogano Massimo Temporelli, divulgatore appassionato di innovazione, Ernesto Belisario, avvocato, gli assessori all’innovazione Matteo Marnati per la Regione Piemonte e Marco Pironti per la Città di Torino, e il Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone.

Si potranno seguire i lavori collegandosi all’indirizzo

Il secondo appuntamento è dedicato a “Una sanità per le persone: dai dati all’intelligenza artificiale” si terrà sabato 14 novembre alle ore 11. La tecnologia aiuta a realizzare servizi sanitari semplici, sicuri e vicini alle persone. Dati e informazioni disponibili e utilizzabili da chi ne ha bisogno, nel formato adeguato e nei tempi richiesti sono un diritto dei cittadini e dei professionisti sanitari. Gli ospiti approfondiranno i progressi della genomica legati all’uso dell’intelligenza artificiale e i programmi per la sanità digitale piemontese. Apre i lavori Letizia Maria Ferraris, Presidente del CSI. La giornalista Milena Boccadoro modera l’incontro con Antonio Amoroso, Direttore del Centro Regionale Trapianti, Dario Roccatello, Direttore del Centro di Ricerche lmmunopatologia e Documentazione su Malattie Rare, Carla Gaveglio, Direttore Sanità digitale del CSI. Chiuderà i lavori l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi.

Sarà possibile seguire la diretta dell’evento da questo link

 




Le banche lasciano i territori, Uncem: “Scelte dannose, avviata mobilitazione”

Condove, nel cuore della Val di Susa, abbiamo con tanti Sindaci e moltissimi cittadini ripetuto con forza e determinazione quanto Uncem afferma da almeno dieci anni.

Le banche che chiudono sportelli sui territori, come stanno facendo in particolare Unicredit e Intesa-San Paolo, lo fanno in primis a loro danno. Perché perderanno migliaia di correntisti, peraltro al momento neanche informati delle chiusure degli uffici dove hanno il conto.

Lo fanno a danno di Comuni e comunità locali che di certo guarderanno ad altro, ad esempio a Poste Italiane, per aprire un conto, scegliere la carta di credito o per la tesoreria dell’Ente.

A proposito, nei giorni scorsi, dopo aver scritto ad Abi, la risposta ricevuta da Antonio Patuelli, alla guida dell’Associazione Bancaria Italiana, ha dell’incredibile. Patuelli mi segnala che se i Comuni hanno la tesoreria presso una banca, questa non chiuderà lo sportello.

Da dieci anni sappiamo invece benissimo che così non è e che il libero mercato, con una Politica purtroppo debole e indebolita da continui attacchi, ha fatto sì che le grandi banche come molte medie e piccole, decidessero unilateralmente, senza alcun dialogo con politica e territori, di andare e smobilitare quanto creato sui territori.

Patisce la montagna, la collina, ma non solo. Patuelli dovrebbe sapere che alle gare per affidare la tesoreria, Comuni e Unioni ricevono quasi sempre il due di picche dalle banche. Che manco rispondono oppure provano a dettare condizioni inaccettabili.

Il sistema non funziona e i territori spoliati non possono essere accusati di non saper guardare al futuro. Sappiamo benissimo cosa sia la moneta elettronica piuttosto che l’home banking on line. Ci crediamo.

Ma quello che le banche non sanno è che il Paese è fatto di piccoli Comuni, di territori montani, di fragilità e di terza età sempre più ampia. Andarsene è emblematico di un sistema che risponde all’alta finanza, che ignora le comunità, che guarda con sufficienza ai Sindaci, ma che incamera ogni anno milioni e milioni di euro di utili. Chiude lo sportello, blocca il bancomat.

Danneggia se stessa e favorisce quanti restano. Come le Poste, che stanno potenziando offerta e capillarità. Il patto con loro funziona. Ed è il patto che la Politica forte vuole, deve fare anche con Anas, Rfi, oltre a imporre regole alle società private di telecomunicazioni e forse alle banche, come detto dal Ministro Boccia agli Stati generali della Montagna. Il momento è giusto. Gli Enti locali faranno la loro parte”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, a poche ore dall’incontro pubblico convocato a Condove con il Sindaco Jacopo Suppo al quale hanno partecipato intervenendo molti Sindaci piemontesi, il Presidente dell’Unione montana Pacifico Banchieri, la Consigliera regionale Francesca Frediani e anche il Sindaco di Monticello d’Alba Silvio Artusio Comba a nome dei colleghi del Roero.




Frecce Trenitalia: nuovo criterio per prenotazione posti

Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha avviato l’utilizzo di un nuovo criterio per la prenotazione dei posti a bordo delle Frecce.

La nuova funzione di prenotazione, ideata e realizzata da FSThecnology (società del Gruppo) garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza prescritte dalle disposizioni in materia di prevenzione e diffusione del virus COVID-19, mantenendo invariato il comfort offerto ai viaggiatori.

Il nuovo criterio di prenotazione è un’ulteriore azione, dopo quelle già avviate dal Gruppo FS Italiane a tutela dei viaggiatori e dipendenti:

  • potenziamento delle attività di sanificazione e disinfezione dei treni e dei luoghi di lavoro, riducendo gli intervalli di tempo fra una sessione di pulizia e la successiva;
  • installazione a bordo dei treni dispenser di disinfettante per le mani;
  • istituzione di una task force intersocietaria per monitorare costantemente l’evoluzione della situazione e garantire il coordinamento di tutti gli interventi disposti dai provvedimenti governativi in materia;

Sui canali di vendita di Trenitalia, inoltre, è aggiornata l’offerta commerciale con tutte le modifiche. Le informazioni sulla circolazione dei treni sono disponibili su App Trenitalia e il sito web .




Questa mattina a Novi Ligure l’assemblea di zona di Confagricoltura Alessandria

Questa mattina alle 9.30 nel salone del Dopolavoro Ferroviario in Piazza Falcone e Borsellino 16 a Novi Ligure si riunisce l’assemblea zonale di Confagricoltura Alessandria.

La riunione si aprirà con una parte privata dedicata al rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2022-2025.

A seguire un approfondimento sulla riforma della Pac 2023-2027 a cura del responsabile economico di Confagricoltura Alessandria, Roberto Giorgi.




Unione Industriali Torino: bando 50 Borse di Studio Lauree Magistrali STEM

L’Unione Industriale di Torino mette in palio 50 borse di studio del valore di € 3.000 ciascuna, per un investimento complessivo di € 150.000, destinate a giovani che, per l’anno accademico 2020/2021, intendano proseguire il loro percorso di studio in Lauree Magistrali con indirizzo STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) presso gli Atenei torinesi.

Il bando è promosso con il supporto di FINSAA (Associazione per il Finanziamento degli Studi in Amministrazione Aziendale) e in collaborazione con Politecnico e Università degli Studi di Torino, Fondazione Agnelli ed EDISU-Piemonte.

Particolare attenzione è dedicata all’educazione alla solidarietà: ai vincitori, infatti, durante il periodo di validità della borsa, sarà richiesto di effettuare 80 ore di volontariato educativo a favore di studenti più giovani con difficoltà scolastiche presso i Doposcuola o le Scuole Superiori di I o di I Grado.

“Come avevo annunciato poco prima della mia elezione a Presidente dell’Unione Industriale di Torino – dichiara Giorgio Marsiaj – il sostegno ai giovani e alla loro formazione rappresenta uno degli obiettivi del mio impegno per il futuro della nostra Città. L’iniziativa si inserisce nella lunga tradizione di stretta collaborazione tra mondo produttivo e Atenei torinesi. Il nostro impegno risponde a necessità essenziali per la competitività del nostro territorio. Le aziende ricercano sempre più sul mercato del lavoro conoscenze e competenze tecniche e scientifiche, per soddisfare le esigenze di innovazione nel campo digitale, delle tecnologie 4.0, dei nuovi materiali. Purtroppo l’Italia è indietro rispetto ai suoi competitor europei: nel nostro Paese si laureano in discipline STEM, cioè tecnico-scientifiche, solo l’1,4 % dei giovani tra i 20 e i 29 anni, mentre in Germania la percentuale raggiunge il 3,6 % e in Gran Bretagna il 3,8 %.

Con questo bando – continua il Presidente – ci poniamo l’obiettivo di trasmettere ai giovani un concreto incoraggiamento verso scelte universitarie nelle quali i nostri Atenei offrono percorsi di eccellenza e che sono a forte ricaduta occupazionale. Offriremo ai ragazzi anche l’opportunità di frequentare le attività del nostro Gruppo Giovani Imprenditori, per avvicinarli ai temi e alle attitudini dell’imprenditorialità. Non solo: una volta laureati, i curricula dei giovani borsisti verranno segnalati alle nostre aziende. Questa azione è volta a favorire lo sviluppo dell’area torinese, favorendo la permanenza di giovani laureati STEM sul nostro territorio. In questi momenti così difficili – conclude Giorgio Marsiaj – la condizione posta a chi otterrà la borsa di studio di dedicare ore al volontariato educativo vuole essere un’esortazione alla responsabilità sociale. Un modo di partecipare allo sviluppo del nostro territorio”.

La richiesta per le borse di studio dovrà pervenire entro Venerdì 29 Gennaio 2021 all’indirizzo: borsestudio.stem@ui.torino.it. Per partecipare, sarà possibile consultare il bando di concorso, sull’home page del sito dell’Unione Industriale di Torino www.ui.torino.it.

 




Confartigianato Imprese Calabria e Piemonte premiano il laboratorio di ceramica dell’Istituto comprensivo di Gioiosa-Grotteria

Un lavoro di ricerca di alto valore tecnico e formativo che ha avuto l’intento di promuovere l’interesse dei bambini verso l’antico e affascinante mestiere del ceramista. Un progetto che Confartigianato Imprese Calabria e Confartigianato Imprese Piemonte hanno voluto valorizzare e premiare nel corso di una cerimonia organizzata nell’auditorium dell’Istituto comprensivo di Gioiosa Jonica-Grotteria alla quale ha partecipato una rappresentanza degli studenti delle Quinte classi.

I vertici di Confartigianato Impresa – il vice presidente vicario e il segretario dell’associazione calabrese, rispettivamente Salvatore Ascioti e Silvano Barbalace, e il vice presidente e il segretario dell’organizzazione piemontese, Cristiano Gatti e Carlo Napoli – sono stati accolti dalla dirigente scolastica Marilena Cherubino, dalla referente del progetto (e componente dell’associazione Arteterapia “Zefiroart”) Carmela Salvatore, dalla presidente del Consiglio d’istituto Manuela Sainato, oltre che dal sindaco Salvatore Fuda.

Gli organi di rappresentanza delle due organizzazioni – che hanno avviato una importante sinergia interterritoriale – dopo la riuscita esperienza nell’Istituto comprensivo “Pascoli-Aldisio” mercoledì mattina, hanno consegnato il kit plastic free (contenente borraccia e sacchetto) ai piccoli alunni del Comprensivo di Gioiaosa Jonica per sottolineare l’importanza della promozione di azioni concrete volte sostenere lo sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici. Ma l’incontro, che si è svolto alla presenza anche del sindaco di Salvatore Fuda, si è rivelato una importante occasione per riportare la cultura artigiana in primo piano: il “saper fare” come  valore che si insegna fin da bambini, poi nelle scuole con l’alternanza scuola/lavoro e infine si trasmette  nelle botteghe. L’artigianato italiano è conosciuto e apprezzato nel mondo e nello stesso tempo è espressione dell’identità dei territori.

La scuola – come ha sottolineato il vice presidente regionale Ascioti – ha compito non solo di preparare i ragazzi al loro futuro lavorativo, ma anche di aiutarli nella scelta, nonché permettere loro di scoprire e valorizzare le loro competenze. Affinché uno studente o una studentessa possa immaginare per sé un determinato percorso è però necessario innanzitutto che sappia che quella professione esiste: progetti come “Toccare Terra” permettono ai ragazzi e alle ragazze di conoscere il fascino della creazione e del valore artigiano.

La dirigente Cherubino ha raccontato come i bambini hanno fatto una “esperienza unica ed esaltante, trovando un  modo per esprimere se stessi, in un modo nuovo e inusuale: attraverso la manipolazione, e quindi la creazione oltre che la pitturazione dell’argilla, di materiale che permette la lavorazione in tante forme e permette di dare sfogo alla fantasia”.


La professoressa Carmela Salvatore ha accompagnato i bambini lungo tutto il processo di lavorazione dalla modellazione fino alla cottura dell’oggetto del forno, e ha saputo trasmettere in maniera diretta la passione il fascino che si celano dietro la creazione di un manufatto, accrescendo nei bambini la consapevolezza e l’importanza del lavoro artigianale come creazione della bellezza da un lato favorire il recupero e il consolidamento delle abilità artistiche e manuali, dall’altro operare attraverso attività arte-terapeutiche.

Di progetti che possono incentivare la nascita di nuove imprese e permettere di tramandare mestieri e tecniche che altrimenti andrebbero perduti, mettendo a disposizione lo storico palazzo Amaduri, diventato una vera e propria Casa delle Culture, ha parlato il sindaco Fuda, raccontando del recupero del Palazzo diventato sede del laboratorio, grazie anche al recupero di un vecchio tornio e dell’acquisto di un fornetto. Una realtà che potrebbe diventare un centro espositivo per la diffusione dell’artigianato locale oltre che per valorizzare la tutela dell’ambiente attraverso progetti di recupero e riciclo.

Oltre ad aver sottolineato l’importanza del rapporto avviato tra organi di rappresentanza di Calabria e Piemonte della stessa organizzazione, il segretario Carlo Napoli ha sottolineato come “le attività manuali possono rappresentare un importante sbocco per il futuro nel creare attività, piccole imprese: ognuno di voi è un potenziale artigiano”. “C’è bisogno di un cambio culturale – ha aggiunto il segretario regionale Silvano Barbalace -. Mi fa piacere che oggi si parli di artigianato, una realtà che rappresenta un patrimonio di conoscenze su cui investire: è un mestiere nobile che dà una grande soddisfazione. Siamo disponibili – ha detto al sindaco Fuda – a sostenere iniziative legate all’ambiente e progetti che hanno a che fare con l’artigianato”.

“Poter realizzare con il proprio saper fare, vederlo nascere e crearlo, come solo noi italiani sappiamo fare dà una grande soddisfazione – ha concluso Cristiano Gatti – nelle mani di un artigiano ogni materiale diventa una espressione d’arte nella sua unicità: scoprire questo valore dà emozione e rappresenta una opportunità per il futuro”.




Oltre 2000 stanze disponibili negli alberghi del Piemonte per pazienti Covid

Sono 63 gli alberghi del Piemonte che hanno finora risposto alla manifestazione di interesse dell’Unità di Crisi per mettere a disposizione le proprie stanze per accogliere pazienti Covid dimissibili dagli ospedali ma ancora positivi e quindi impossibilitati a rientrare al proprio domicilio, nonché asintomatici o paucisintomatici che non possono efficacemente essere isolati nel proprio nucleo famigliare.

In tutto, le camere messe a disposizione sono 2271, che possono accogliere uno o più pazienti, sulla base delle specifiche situazioni, così suddivise per provincia: 34 Alessandria; 20 Asti; 57 Biella; 61 Cuneo; 65 Novara; 1644 Torino; 90 Vercelli; 300 VCO. In queste ore, le aziende sanitarie stanno provvedendo a contrattualizzare le strutture.

Ad assicurare la necessaria assistenza saranno persone che abbiano o stiano conseguendo una qualifica da operatore socio-sanitario, oppure abbiano un attestato di qualifica di assistente domiciliare, un diploma di Tecnico dei servizi socio-sanitari, una laurea in Educazione professionale o che abbiano svolto per almeno sei mesi assistenza al domicilio di anziani non autosufficienti (figure per reclutare le quali la Regione ha anche aperto una nuova procedura di manifestazione d’interesse). Le eventuali necessità di cura verranno garantite da medici e infermieri delle Asl stesse.

Nei prossimi giorni si aggiungeranno altri alberghi, visto che la procedura rimane aperta e che diverse aziende hanno già provveduto di propria iniziativa a individuare strutture idonee e a contrattualizzarle (come Asti ed Alessandria), per arrivare allo standard imposto dal Dirmei di acquisire 1 posto letto ogni 4.000 residenti.

Un risultato che è stato accolto con soddisfazione dagli amministratori regionali. L’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, afferma che “con questa misura si intende contribuire a fare in modo che il ricovero ospedaliero sia limitato ai soli casi in è effettivamente necessario, al fine di mantenere la piena funzionalità dei servizi sanitari essenziali. Inoltre, si fornisce una risposta concreta a quelle persone, che, risultate positive, hanno bisogno di un luogo dove trascorrere la quarantena per evitare di trasmettere il virus ai famigliari”.

L’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, puntualizza che “abbiamo lavorato alla creazione della rete di alberghi assistiti con la Protezione civile tramite le Federalberghi provinciali, avendo cura di selezionare le strutture con il maggiore comfort per gli ospiti.

In pochi giorni abbiamo ottenuto un elenco di strutture che saranno valutate dalle Asl seguendo criteri di adeguatezza di spazi e servizi per poi procedere alla contrattualizzazione”. “Ancora una volta – commenta l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio – la collaborazione tra pubblico e privato si rende proficua ed indispensabile. Un ringraziamento a tutte le strutture ricettive che hanno partecipato, andando così ad aiutare quelle realtà assistenziali in difficoltà a causa del complesso momento storico che stiamo vivendo”.




Covid-19, il Consiglio regionale approva 12 ordini del giorno

Sono dodici gli ordini del giorno collegati al bilancio approvati dall’Assemblea regionale per indirizzare la Giunta nella gestione dell’emergenza Covid-19. Ecco, di seguito, una sintesi dei documenti suddivisi per materia.

Per il settore sociosanitario

Piano per le emergenze sanitarie

L’odg 224, presentato dal primo firmatario Domenico Rossi (Pd), impegna il presidente e la Giunta a implementare il Piano regionale per le emergenze sanitarie sulla base delle conoscenze e delle esperienze maturate durante l’emergenza Covid-19, così da essere messi nella condizione di poter rispondere in maniera celere e strutturale a eventuali future situazioni d’emergenza e ad attivarsi con il Governo affinché la formazione di personale sanitario diventi una priorità per i prossimi decenni, a partire dalle borse di studio per gli studenti specializzandi in medicina, dalle professioni infermieristiche e dagli operatori socio sanitarie. Chiede inoltre di valutare il finanziamento di un numero sempre crescente di borse di studio regionali per studenti specializzandi in medicina e l’implementamento del piano straordinario di assunzioni di personale sanitario in Piemonte e di attivarsi con il Governo affinché le assunzioni straordinarie effettuate in questo periodo di emergenza possano trasformarsi, anche parzialmente, in assunzioni a tempo indeterminato. Propone, infine, di prevedere azioni straordinarie per consentire un “recupero” degli esami, delle visite e degli interventi rimandati durante l’emergenza Coronavirus, di mettere in campo politiche di potenziamento della rete territoriale per evitare, anche in futuro, che tutto il processo di cura si concentri sugli ospedali e di completare il Fascicolo elettronico sanitario e implementare forme di telemedicina.

Aumentare i tamponi

L’odg 228, presentato dal primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), impegna la Giunta regionale “a prevedere urgentemente l’attivazione di fondi straordinari per avviare un aumento della profilassi per il personale medico e sanitario, e per implementare i tamponi per gli operatori della sanità che hanno bisogno di effettuare il test e che stanno continuando a lavorare esposti al rischio di contagio” Chiede inoltre di prevedere nel prossimo bilancio 2020 una quota spese straordinaria per aumentare la prevenzione del rischio contagio per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle filiere produttive essenziali, al fine di aumentare la disponibilità di dispositivi di protezione individuali per tutte le persone costrette ad esporsi al rischio di contagio e l’attivazione di fondi speciali per l’acquisto, in particolare per le Rsa, di saturimentri per rilevare la saturazione di ossigeno nel sangue e la frequenza cardiaca, e per estendere le misure di prevenzione e controllo anche agli operatori del sociosanitario, a partire dai lavoratori delle Rsa, dei dormitori e delle case rifugio. Propone, infine, di valutare strumenti e personale per attuare una sorveglianza attiva al fine di isolare le persone contagiose e contagiate dal resto dei famigliari e dalle reti sociali più vicine.

Test diagnostici per i lavoratori

L’odg 230, presentato dal presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco (Lega), impegna la Giunta e il Consiglio regionale a richiedere urgentemente in Conferenza Stato-Regioni e al Consiglio dei ministri di attivare fondi straordinari e interventi urgenti per facilitare profilassi e test diagnostici sulla popolazione lavorativa e sui nuclei familiari e di prevedere, in attesa di un intervento del Governo su tali materie, stanziamenti dedicati allo sviluppo di know-how tecnologico e alla produzione locale di presidi medico-chirurgici,  tecnologie e materiali di testing diagnostico e apparecchiature biomedicali. Chiede inoltre di preparare un Piano regionale per le emergenze sanitarie, di attivare e incrementare in ambito regionale corsi di formazione per operatori sanitari e amministratori pubblici su tecniche di prevenzione del contagio; di proseguire anche nel dopo emergenza le campagne informative già avviate, di valutare l’incremento del numero di borse di studio per studenti specializzandi in medicina, di ridefinire il fabbisogno sanitario regionale di medici e infermieri, di riformare la sanità territoriale, sottodimensionata rispetto alle esigenze ordinarie e per eventuali successive emergenze sanitarie, e di prevedere – terminata la fase acuta dell’emergenza – azioni straordinarie per consentire un “recupero” degli esami, delle visite e degli interventi rimandati durante l’emergenza Coronavirus e di dare mandato alla IV Commissione di creare un gruppo di lavoro “dedicato alla necessaria riorganizzazione operativa del sistema sanitario e socioassistenziale sia per la fase critica, postcritica che per le fasi successive, e che lavori in stretto contatto con le strutture degli Assessorati oltre che con attività validata da incontri specifici con gli assessori competenti”.

Aumentare i dispositivi di protezione individuale

L’odg 233, presentato dal primo firmatario Mario Giaccone (Monviso), impegna la Giunta regionale “a porre in essere tutte le azioni necessarie ed efficaci per rimediare alla carenza di dispositivi di protezione individuale per gli operatori socio-sanitari della regione, attivando anche fondi e spese straordinarie; ad attivare immediatamente le misure di sorveglianza mediante l’effettuazione sistematica dei tamponi presso gli operatori e gli utenti delle Rsa piemontesi, nonché provvedere alla disponibilità dei dispositivi di protezione individuale in primis per gli operatori delle medesime e a collaborare in modo sollecito e tempestivo con l’Autorità Giudiziaria in merito all’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Torino per accertare negligenze, responsabilità o atteggiamenti speculativi che abbiano contribuito a determinare questa situazione”.

Per il settore delle imprese

Rimodulare l’Irap e incrementare il lavoro agile

L’odg 215, presentato dal primo firmatario Raffaele Gallo (Pd), impegna il presidente e la Giunta ad avviare un tavolo di lavoro per la rimodulazione dell’Irap orientata verso le micro e piccole imprese maggiormente colpite e a a valutare l’inserimento di misure di agevolazione per le piccole e medie imprese e per le partite iva per l’introduzione di strumenti di smart working o lavoro agile.

Riconversione ex Embraco

L’odg 234, presentato dal primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), impegna il presidente e la Giunta “a raccogliere l’appello dei lavoratori e delle lavoratrici della ex Embraco a rivolgersi al Governo affinché delinei una strategia e disponga fondi ad hoc per la riconversione degli stabilimenti e a garantire che tutti i dipendenti della ex Embraco siano impiegati nel progetto di riconversione”.

Misure di supporto alle imprese

L’odg 235, presentato dal primo firmatario Paolo Ruzzola (Fi), impegna la Giunta a sostenere le proposte della Conferenza delle Regioni, fondamentali per garantire l’erogazione di servizi irrinunciabili quali quello sanitario e dei trasporti, e sostenere l’economia dei territori attraverso misure di supporto alle imprese, ai lavoratori e al comparto della formazione professionale. Sollecita il Governo perché venga istituito il Fondo per la salvaguardia dei bilanci regionali per le Regioni e le Province autonome e venga prevista la sospensione della rata mutui concessi alle Regioni e alle Province autonome”. A sollecitare il Governo affinché vengano adottate misure di flessibilità per quanto riguarda la finanza pubblica per l’istituzione di un tavolo tecnico in merito alla sospensione di tutti i mutui di Cassa depositi e prestiti per le Regioni e affinché si prenda in considerazione la necessità di adottare una misura strutturale che per il prossimo triennio incrementi il Fondo nazionale trasporti per evitare effetti negativi sulla quantità e qualità dei servizi offerti e il rischio di un incremento delle tariffe, in modo da garantire l’equilibrio economico dei contratti di servizio. Propone infine di inviare “ai parlamentari piemontesi il presente atto di indirizzo unitamente al documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni, affinché si facciano parte attiva nel passaggio parlamentare di conversione del decreto legge 18/20”.

Per i settori artistico-culturale e sportivo

Fondo per le imprese culturali 

L’odg 218, presentato dalla prima firmataria Francesca Frediani (M5s), impegna la Giunta ad attivarsi con il Governo affinché intervenga con misure straordinarie finalizzate al sostegno dell’intero settore dei beni culturali, del cinema e dello spettacolo in questo specifico momento di difficoltà e a istituire un apposito Iban aperto alle donazioni liberali, al fine di creare un fondo per sostenere misure specifiche destinate prioritariamente alle realtà del sistema culturale piemontese maggiormente colpite dall’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.

Fondo rotativo per le associazioni sportive

L’odg 231, presentato dalla prima firmataria Sarah Disabato (M5s), impegna la Giunta “a valutare la possibilità di prevedere, tra le misure da destinare a supporto delle realtà sportive piemontesi, un fondo rotativo per la concessione di agevolazioni nella forma di prestiti rimborsabili a fronte di piani di intervento a sostegno del capitale circolante a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche”.

Trasparenza e lotta al sovraindebitamento e alla violenza domestica

Monitoraggio delle gare d’appalto

L’odg 225, presentato dal primo firmatario Diego Sarno (Pd), impegna il presidente e la Giunta a prevedere nel bilancio, tra le spese urgenti, un budget sufficiente per l’Assessorato di competenza per rendere possibile, in collaborazione con la Commissione Legalità del Consiglio regionale, un costante e preciso monitoraggio – anche attraverso l’eventuale consulenza di esperti in materia – delle gare d’appalto e delle spese della Regione e degli enti strumentali a essa collegati, che hanno e avranno carattere di urgenza, con precedenza nei confronti dei finanziamenti legati all’emergenza Covid-19.

Contro il sovraindebitamento

L’odg 226, presentato dal primo firmatario Davide Nicco (Fdi), impegna la Giunta e l’assessore competente a costituire un Organismo di composizione della crisi (Occ) regionale con sportelli operativi estesi in vari Comuni convenzionati del territorio”. Chiede inoltre che il fondo istituito dalla legge regionale per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento sia destinato – in tutto o in parte – ad aiutare i soggetti incolpevolmente sovraindebitati che si rivolgono all’Occ per finanziare le spese iniziali per accedere alla procedura (quali ad esempio le spese per le marche da bollo e diritti di segreteria) e a valutare la passibilità di patrocinare e supportare enti non profit che si occupino di progetti di ricerca nell’ambito delle Occ per approfondire l’impatto del sovraindebitamento sul tessuto economico regionale, individuando le aree a più forte crisi.

Moduli per denunciare le violenze domestiche

L’odg 229, presentato dal primo firmatario Maurizio Marrone (Fdi), impegna la Giunta regionale “a promuovere in collaborazione con i farmacisti piemontesi una campagna di distribuzione in tutte le farmacie del territorio di moduli prestampati per consentire alle vittime di violenza domestica di denunciare alle forze dell’ordine in massima discrezione e piena sicurezza gli episodi subiti”.

Rinviato, invece, in Commissione l’odg 222, presentato dal primo firmatario Daniele Valle (Pd) per impegnare la Giunta regionale a prevedere misure per gli operatori dei settori culturale, turistico, educativo e sportivo.