Pubblicato il quarto bando per gli impianti di biogas

Il GSE ha pubblicato il quarto Bando per l’iscrizione al Registro degli impianti a biogas di potenza fino a 300 KW. Il Registro, propedeutico all’acceso agli incentivi, rimarrà aperto fino alle ore 18.00 del 7 settembre 2022.

La procedura è prevista dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145 in applicazione di quanto stabilito dal DL 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modificazioni, dalla Legge 25 febbraio 2022, n. 15. Le richieste di iscrizione dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica mediante il Portale informatico FER – E del GSE.

 




L’impatto del Politecnico di Torino su città e comunità sostenibili ai primi posti delle classifiche internazionali

Ottimi risultati per il Politecnico di Torino nel THE Impact Ranking, la classifica mondiale delle università che valuta il loro impatto economico e sociale, in base ai Sustainable Development Goals dell’ONU (SDGs nell’acronimo inglese), approvati nel 2015 dalle Nazioni Unite.

L’Ateneo si posiziona nel quartile più elevato sia per il SDG – Sustainable Developing Goal 11 – Sustainable Cities and Communities sia per il SDG 13 – Climate Action, in cui si è presentato per la prima volta.

Un balzo in avanti importante nella classifica mondiale per il SDG 11 – Sustainable Cities and Communities: il Politecnico raggiunge la 17° posizione al mondo su 470 università partecipanti – lo scorso anno si era posizionato al 29° posto su oltre 290 università – a testimonianza del forte impegno che il Politecnico svolge sul territorio come attore fondamentale nella trasformazione urbana e nella valorizzazione del patrimonio culturale, nella creazione della cultura e nello stimolo allo sviluppo di una comunità inclusiva e attenta alle tematiche di sostenibilità.

Per quanto riguarda il SDG 13 – Climate Action, per il quale si tratta della prima partecipazione dell’Ateneo alla classifica, il Politecnico si è posizionato all’ 88° posto al mondo su oltre 375 università partecipanti. Anche in questo caso confermando l’impegno che l’Ateneo ha intrapreso ormai da anni per sostenere le azioni di contrasto al cambiamento climatico, non solo con la ricerca, ma anche con le linee guida interne e le azioni concrete nei Campus che porteranno nei prossimi mesi alla impostazione operativa del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima del Politecnico di Torino proposto dal Green Team.

Il ranking, giunto alla sua seconda edizione, è stato pubblicato oggi da Times Higher Education, il periodico londinese che ogni anno stila classifiche internazionali su università e istituti di istruzione superiore.

La Prorettrice, coordinatrice del Green Team di Ateneo e Presidente della RUS nazionale – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, Patrizia Lombardi, che ha seguito in particolare la tematica, commenta:

“Questi risultati confermano l’impegno che l’Ateneo ha profuso in tutti questi anni nel campo dello sviluppo urbano sostenibile, della valorizzazione della ricerca scientifica e della condivisione della conoscenza, sottolineandone il ruolo sociale.

Il percorso che l’Ateneo ha avviato per accrescere una visione sostenibile del territorio, sia all’interno del campus sia favorendo la creazione di azioni sinergiche con gli enti locali è stato premiato dall’ottimo posizionamento raggiunto in questo ranking, che ci aiuta a documentare e valorizzare il nostro impegno sui temi delle città sempre più inclusive, sicure, e sostenibili e sulle nostre iniziative volte a minimizzare l’impatto ambientale, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento della nostra comunità nei confronti della crisi climatica.”




Mercato lavoro Piemonte: il 2023 si chiude con debole crescita occupati

Il tasso di occupazione sale al 67,1%, quello di disoccupazione scende al 6,2%

Il biennio 2022-23 è stato caratterizzato da una sostenuta crescita della domanda di lavoro accompagnata da un miglioramento della qualità dei rapporti di lavoro. Nella fase più recente si è, infatti, osservato un aumento significativo dei contratti a tempo indeterminato.

Nella media del 2023 l’occupazione ha continuato a manifestare un trend positivo e i tassi di disoccupazione si sono riportati al di sotto dei livelli pre-pandemici nonostante i segnali di frenata evidenziati dall’economia.

Questi dati evidenziano una tendenza positiva nel mercato del lavoro piemontese nel 2023, con segnali di crescita e stabilità che indicano una ripresa significativa dopo la fase di difficoltà legate alla pandemia. Questo periodo è stato caratterizzato da un aumento significativo dei contratti a tempo indeterminato, riflettendo un clima di fiducia crescente nel mercato del lavoro regionale. Un buon risultato, quindi, che ci parla di un Piemonte con un tasso di disoccupazione inferiore alla media nazionale. Rimane però ancora un ultimo miglio da guadagnare, quello sul divario di genere: le donne continuano ad affrontare sfide che limitano il loro accesso e il loro avanzamento professionale” commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

 

Il numero medio di occupati in Piemonte nel 2023 si è attestato a 1.801 mila, lo 0,8% in più rispetto alla media 2022. Il 55,6% è rappresentato da soggetti di genere maschile contro il 44,4% di genere femminile.

L’incremento del numero di occupati, pari a 16mila unità, è riconducibile a un aumento registrato dal comparto industriale (+6,0%) e dal commercio e turismo (+2,7%). Una flessione di debole entità ha caratterizzato, invece, le altre attività dei servizi (-0,9%). Contrazioni più marcate hanno colpito l’agricoltura (-3,3%) e le costruzioni (-7,6%).

Nel 2023 l’occupazione dipendente è cresciuta del 2%, mentre per quella indipendente si è registrata una contrazione del 3%. L’incremento occupazionale ha interessato in particolare gli occupati a tempo pieno (+1,1%), mentre quelli a tempo parziale hanno evidenziato una sostanziale stazionarietà.

Nel 2023 sono stati i titoli di studio meno qualificati a segnare una flessione elevata (-6,7%). Sono apparsi, invece, in aumento gli occupati con diploma (+3,5%) e con laurea e post-laurea (+5,6%).

 

Sul fronte dei disoccupati nel 2023 si rileva un calo di 4mila unità rispetto al 2022, parallelamente sono diminuiti anche gli inattivi (coloro che non hanno un lavoro, ma non lo cercano nemmeno). Il contenitore ’a fisarmonica’ delle non forze di lavoro è calato, infatti, di 41mila unità rispetto al 2022 (-3,6%).

Analizzando il tasso di occupazione appare evidente la crescita registrata sia dal Piemonte, che passa dal 66,3% del 2022 al 67,1% del 2023, sia dell’Italia che guadagna circa un punto e mezzo, attestandosi al 61,5%.

Permane anche nel 2022 in Piemonte il noto divario di genere, circa 14,3 punti separano il tasso di occupazione maschile (74,3%) da quello femminile (60,0%). Il dato piemontese è tuttavia migliore rispetto a quello medio nazionale, in Italia il gap  tra tasso di occupazione maschile e femminile è, infatti, di circa 18 punti.

Il tasso disoccupazione della nostra regione si mantiene su livelli nettamente inferiori rispetto a quelli medi nazionali. Il Piemonte nel 2023 ha conseguito un tasso di disoccupazione del 6,2%, lievemente migliore rispetto a quanto evidenziato nel 2022 (6,5%). L’Italia ha segnato un lieve calo, passando dall’8,1% al 7,7% del 2023.

Anche per quanto concerne il tasso di disoccupazione esiste in Piemonte un evidente scarto di genere, quello maschile nel 2023 si attesta al 5,4% e quello femminile al 7,1%

Sul fronte della disoccupazione giovanile (15-24 anni), infine, il dato piemontese (20,3%) relativo al 2023 continua ad essere marcatamente maggiore alla media europea (14,5%), ma inferiore rispetto al risultato nazionale (22,7%).




Dolcissimarte 2023. Torino rende omaggio all’eleganza pasticcera piemontese

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare. Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.

DICHIARAZIONI

MARIA LUISA COPPA – Presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

VITTORIA POGGIO – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

«Grazie a questa iniziativa mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

«La kermesse DOLCISSIMArte conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte e valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati, che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».

«Siamo lieti di sostenere anche quest’anno l’edizione 2023 di DOLCISSIMArte, vetrina della migliore pasticceria locale, un’occasione per celebrare la capacità dei nostri produttori, che nel tempo hanno saputo affiancare all’abilità tradizionale innovative e inedite sperimentazioni. Molti pasticceri rientrano nella nostra selezione Maestri del Gusto di Torino e provincia e sono protagonisti in questa tre giorni tutta dedicata alla golosità e all’eccellenza».

«L’arte della pasticceria piemontese è un tassello importante dell’enogastronomia della nostra regione ed elemento immancabile nei nostri eventi di promozione turistica in Italia e all’estero, nelle degustazioni e nei momenti conviviali. Le belle vetrine dei maestri artigiani nelle vie delle città del Piemonte sono splendidi fiori all’occhiello e anche nei nostri ristoranti la creatività degli chef contribuisce a trasmettere la bontà del territorio attraverso dolci che rielaborano la tradizione. DOLCISSIMArte è un’iniziativa importante e di sicuro successo, un ulteriore palcoscenico per far conoscere un’arte in cui siamo maestri e per valorizzare e promuovere un settore che ha origini antiche e che raggiunge altissimi livelli di raffinatezza. Non ultimo, la manifestazione rappresenta un supporto per l’incremento economico delle imprese che operano nel comparto della pasticceria d’eccellenza».

«Con questa manifestazione vogliamo far conoscere a tutti la pasticceria piemontese perché è proprio la nostra regione ad essere stata la culla di questa arte. I pasticceri di tutto il mondo vengono a Torino e in Piemonte per imparare le nostre ricette e per vedere le nostre esposizioni nelle vetrine. Possiamo vantare questo primato perché da sempre lavoriamo con ‘rigore’. Il rigore delle ricette e dei dettagli: un mondo di sapere e di esperienza che noi pasticceri tramandiamo da secoli di generazione in generazione e ritroviamo nel cabaret della domenica».

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare. Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.

DICHIARAZIONI

MARIA LUISA COPPA – Presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

VITTORIA POGGIO – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

«Grazie a questa iniziativa mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

«La kermesse DOLCISSIMArte conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte e valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati, che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».

«Siamo lieti di sostenere anche quest’anno l’edizione 2023 di DOLCISSIMArte, vetrina della migliore pasticceria locale, un’occasione per celebrare la capacità dei nostri produttori, che nel tempo hanno saputo affiancare all’abilità tradizionale innovative e inedite sperimentazioni. Molti pasticceri rientrano nella nostra selezione Maestri del Gusto di Torino e provincia e sono protagonisti in questa tre giorni tutta dedicata alla golosità e all’eccellenza».

«L’arte della pasticceria piemontese è un tassello importante dell’enogastronomia della nostra regione ed elemento immancabile nei nostri eventi di promozione turistica in Italia e all’estero, nelle degustazioni e nei momenti conviviali. Le belle vetrine dei maestri artigiani nelle vie delle città del Piemonte sono splendidi fiori all’occhiello e anche nei nostri ristoranti la creatività degli chef contribuisce a trasmettere la bontà del territorio attraverso dolci che rielaborano la tradizione. DOLCISSIMArte è un’iniziativa importante e di sicuro successo, un ulteriore palcoscenico per far conoscere un’arte in cui siamo maestri e per valorizzare e promuovere un settore che ha origini antiche e che raggiunge altissimi livelli di raffinatezza. Non ultimo, la manifestazione rappresenta un supporto per l’incremento economico delle imprese che operano nel comparto della pasticceria d’eccellenza».

«Con questa manifestazione vogliamo far conoscere a tutti la pasticceria piemontese perché è proprio la nostra regione ad essere stata la culla di questa arte. I pasticceri di tutto il mondo vengono a Torino e in Piemonte per imparare le nostre ricette e per vedere le nostre esposizioni nelle vetrine. Possiamo vantare questo primato perché da sempre lavoriamo con ‘rigore’. Il rigore delle ricette e dei dettagli: un mondo di sapere e di esperienza che noi pasticceri tramandiamo da secoli di generazione in generazione e ritroviamo nel cabaret della domenica».




Tribunale brevetti, Marsiaj (UI Torino): “Ottimi risultati per Torino, frutti di un lavoro di squadra”

La scelta del Governo di realizzare a Torino l’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale e di candidare Milano ad ospitare il Tribunale dei Brevetti rappresenta un ottimo risultato per la nostra città, ottenuto grazie ad un intenso e proficuo lavoro con i principali attori del territorio, innanzitutto il Comune di Torino e l’Arcidiocesi”, così Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino, sull’annuncio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Come anche sottolineato nella nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio – prosegue il Presidente degli industriali torinesi – l’obiettivo è di consolidare l’asse nord – ovest italiano, per rafforzare Torino e Milano e al contempo l’intero Paese. Divisioni e competizioni bloccano le occasioni di crescita: per il benessere e il rilancio delle nostre industrie è, invece, necessario fare sistema e creare forti sinergie”.

“L’Istituto italiano per l’Intelligenza Artificiale a Torino – che peraltro coinvolgerà i maggiori settori dell’economia torinese quali la manifattura, la mobilità, l’agrifoood, l’aerospazio e l’ energia – rappresenta un’occasione reale per il nostro territorio – aggiunge il Presidente – nonché di guida nella crescita del settore tecnologico italiano attraverso lo sviluppo di alcuni trend fondamentali, come la cyber security o il 5G. L’Intelligenza Artificiale genera, infatti, nuove opportunità, nuove occasioni lavorative ed economiche e nuove competenze fondamentali per il progresso del territorio”.

“Grazie alla decisione della Presidenza del Consiglio – conclude – Torino e le nostre imprese hanno così raggiunto un duplice risultato. L’auspicata sede italiana del Tribunale dei Brevetti, infatti, assicurerà occasioni concrete e positive di rilancio economico anche del nostro territorio. Per questo il nostro impegno sarà garantire l’inclusione delle nostre aziende, mettendo a sistema le esperienze e competenze in materia brevettuale maturate a Torino. Grazie alla sinergia che così si verrà a creare, la nostra città potrà divenire oltre che un crocevia dell’indotto del Tribunale dei Brevetti anche un centro di ricerca e di innovazione”.




Si progetta il nuovo Psr del Piemonte, Confagricoltura: ecco le nostre priorità

Si svolgerà mercoledì prossimo 25 novembre la seduta plenaria del Comitato di Sorveglianza regionale del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020.

L’incontro, che si terrà in videoconferenza, vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Regione Piemonte, della Commissione europea (Direzione Generale Agricoltura), del Ministero per le politiche agricole, del Ministero delle finanze – Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea e dei componenti locali del Comitato, tra i quali Confagricoltura Piemonte.

La prossima programmazione 2021-2027, vedrà un periodo transitorio di due anni (2021-2022) come ha stabilito l’Unione europea. Attualmente a Bruxelles si stanno definendo le risorse che dovranno essere attribuite ai Paesi membri dell’Ue e, conseguentemente, alle regioni, per l’attuazione delle nuove misure del Programma di Sviluppo Rurale.

In base alle stime di Confagricoltura Piemonte dovrebbero andare, tra fondi europei, statali e regionali, complessivamente circa 150 milioni all’anno di spesa pubblica, ai quali si potranno aggiungere circa 50 milioni (nel biennio) di fondi del pacchetto Next Generation Ue, lo strumento temporaneo varato dall’Unione europea per stimolare la ripresa, che attribuirà all’Italia uno stanziamento di circa 1 miliardo di euro.

Le risorse complessive – annota Confagricoltura – potrebbero perciò ammontare a circa 170 – 180 milioni di euro all’anno per il periodo 2021-2022: questi stanziamenti dovranno essere utilizzate per finanziare nuovi bandi in materia di agricoltura e foreste.

Alla Regione Piemonte – dichiara il presidente di regionale di Confagricoltura Enrico Allasiaabbiamo innanzitutto di snellire la burocrazia e di velocizzare le procedure. Al Comitato di Sorveglianza proporremo di indirizzare prioritariamente gli interventi nelle direzioni dell’innovazione e della valorizzazione ambientale”.

Il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro precisa che è necessario continuare ad accompagnare gli investimenti aziendali per migliorare la competitività delle imprese, in particolare dei giovani,  e sostenere in modo deciso gli interventi volti a migliorare l’ambiente, soprattutto in termini di contenimento dell’utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti e di promozione dell’agricoltura biologica.

Siamo convinti – conclude Allasia – che la promozione dell’innovazione, anche per quanto riguarda la diffusione della banda larga, della digitalizzazione e la valorizzazione dell’ambiente possano contribuire a coniugare la competitività delle imprese e il ruolo sociale dell’agricoltura, nell’interesse dei cittadini e del territorio”.

 

 




Consiglio regionale: Parte il confronto politico sul bilancio

La discussione politica sul bilancio di previsione entra nella sua fase cruciale. Oggi in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, si è avviato il confronto sul metodo da seguire per discutere del principale provvedimento finanziario della Regione.

Su proposta del presidente Riva Vercellotti domani non si terrà Commissione, per permettere a tutti i gruppi di elaborare gli emendamenti da presentare entro mercoledì mattina alle 9. Finora sono stati presentati 74 emendamenti: 10 dalla Giunta, il resto dal Pd.

La giornata di riflessione di domani sarà anche l’occasione per avviare gli incontri tra l’assessore Andrea Tronzano e le opposizioni, che proseguiranno nei prossimi giorni per tentare di trovare una intesa sugli emendamenti, in modo da arrivare al varo del bilancio.
“Siamo disponibili a valutare e accettare emendamenti anche delle opposizioni, sarebbe importante riuscire a definire i contenuti del bilancio già in Commissione per permettere poi una veloce approvazione in aula”, ha detto oggi Tronzano.

Domani dunque l’avvio del confronto, poi mercoledì mattina comincerà l’esame degli articoli del disegno di legge. I relatori designati per la maggioranza sono Federico Perugini (Lega), Alessandra Biletta (Fi), Paolo Bongioanni (FdI). Per l’opposizione Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv), Silvio Magliano (Moderati).




Imprese e sindacati sostengono le popolazioni colpite dall’alluvione

LUnione Industriale di Torino e le Segreterie sindacali torinesi di CGIL CISL UIL hanno devoluto 35.000 euro alla fondazione Specchio dei Tempi – La Stampa di Torino per sostenere le popolazioni vittime dell’alluvione che ha colpito diversi territori della nostra Regione nello scorso mese di ottobre. 

Questa donazione incarna lo spirito originario dell’Organismo Paritetico Provinciale, nato proprio nel 1994 per rispondere alla tragica calamità naturale che aveva investito il Piemonte, attraverso il reperimento congiunto di fondi destinati al sostegno economico delle zone colpite.

Una vocazione che nel tempo si è ampliata: nel mese di marzo, infatti, le Associazioni hanno devoluto un contributo di 60.000 euro agli Ospedali del




La Zona di Carrù di Confartigianato Cuneo ha premiato la “Fedeltà Associativa”

«La sostenibilità – creditizia, ambientale, della mobilità – è un tema di “visione” che sempre più accompagnerà lo sviluppo delle nostre aziende, anche le piccole e medie imprese artigiane, proiettate con fiducia verso le sfide del futuro».

Questa, in sintesi, la fotografia della “sostenibilità” declinata nei vari aspetti interessanti l’attività delle imprese artigiane ed emersa nell’ambito di una tavola rotonda organizzata da Confartigianato Cuneo durante la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” della Zona di Carrù, tenutasi lo scorso 26 novembre, presso il Teatro “F.lli Vacchetti”.

In apertura, i saluti istituzionali del Sindaco di Carrù Nicola Schellino e del presidente di Zona Enzo Pollano, affiancato dai vicepresidenti zonali Claudio Ballauri e Luca Boffa.

Poi l’intervento del presidente territoriale Luca Crosetto, presente all’evento con i vicepresidenti Daniela Balestra e Michele Quaglia, il quale ha tracciato i contorni dello scenario nel quale si stanno muovendo oggigiorno le imprese artigiane, rammentando l’impegno della Confartigianato a fianco delle stesse e rimarcando come la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sia «un appuntamento importante, che sottolinea l’operosità e la capacità degli imprenditori artigiani. Un’occasione, inoltre, per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, in questo periodo viene messo a dura prova dal succedersi delle crisi: economica, sanitaria, politica ed infine energetica. Per riacquistare maggiore fiducia nel futuro c’è urgente bisogno di segnali concreti da parte delle istituzioni, affinché le imprese possano orientarsi sempre più verso ragionamenti di innovazione e sostenibilità».

Michele Quaglia, vicepresidente territoriale di Confartigianato Cuneo e rappresentante provinciale degli Autoriparatori.

«È stato un appuntamento importante per la nostra Zona, – ha dichiarato il presidente zonale Enzo Pollano – che ha sottolineato l’operosità e la capacità degli artigiani carrucesi. Si è trattato inoltre di un’occasione per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Non dimentichiamo, inoltre, che questi eventi rappresentano anche un piacevole momento di aggregazione e di riconoscimento dell’impegno degli artigiani locali che hanno ricevuto l’attesto di “Fedeltà Associativa”».

«L’iniziativa – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. È questo il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti per la “Fedeltà Associativa”

  • Abc arredamenti snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Capezio Salvatore – 35 anni di Fedeltà Associativa – autocarrozzeria – Carrù
  • Mobili Gasco snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Gallo Luigi – 45 anni Fedeltà Associativa – intonacatore/edile – Clavesana
  • Artigiani del Ferro sas – 45 anni di Fedeltà Associativa – carpenteria metallica – Magliano Alpi
  • Edilcar srl – 50 anni di Fedeltà Associativa – lavorazione ferro – Carrù
  • Legnami Priola snc – 50 anni di Fedeltà Associativa – segheria – Carrù
  • Massimino Andrea & c snc – 55 anni di Fedeltà Associativa – impianti idrotermosanitari – Carrù
  • Dogliani Claudia – riconoscimento all’imprenditoria femminile artigiana – autonoleggio – Magliano Alpi
  • Bagnasco Luca – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana – autoriparazione – Carrù
  • Pollicino Mattia – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana– Magliano Alpi
  • Audero Mario – pensionato ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) – Magliano Alpi



Il futuro delle gallerie d’arte torinesi

Le gallerie d’arte private, che a Torino vantano una feconda tradizione a partire dal secondo dopoguerra, guardano al futuro dopo il lungo lockdown.

Giuseppe Filippo Biasutti, delegato territoriale dell’ANGAMC (Associazione nazionale gallerie arte moderna e contemporanea) e direttore, con il padre e la sorella, della galleria Biasutti & Biasutti di Torino, risponde a qualche domanda sul “sistema arte” e sul ruolo che hanno svolto-svolgeranno le gallerie private.

1. Non molto tempo fa l’assessore regionale alla Cultura, Turismo, Commercio, Vittoria Poggio, ha definito la cultura “portatrice sana di ricchezza”, quindi bene di assoluta importanza, da tutelare. A Torino, dove l’offerta d’iniziative artistico-culturali non è mai stata carente, le gallerie d’arte (private) hanno ancora una missione culturale, come era stato in passato (penso a gallerie storiche come Notizie, La Bussola, Galatea, etc…) o predominano maggiormente logiche commerciali? La cultura, riferita al nostro ambito, equivale ad una struttura della quale fanno parte artisti, curatori, musei, fiere e gallerie. Queste ultime sono un tassello importante all’interno di un sistema in cui cultura ed economia vanno di pari passo. Quelle sopra riportate rappresentano momenti significativi dell’arte a Torino, potremmo citarne altre come Martano e Narciso ma tutte, con scelte diverse, hanno fatto conoscere gli artisti e creato interesse educativo. Basti pensare a quando, tra gli anni ’80 e il 1993 la GAM, Galleria d’Arte Moderna, era chiusa; le gallerie non volevano sostituirsi ad un importante museo, ma erano il luogo dove si respirava cultura.

2. Com’è cambiato il mercato dell’arte torinese da quando dirige la galleria sino ai giorni prima del lockdown?
Il mercato dell’arte è cambiato, così come i suoi protagonisti, non solo a Torino, ma in tutto il mondo. Più recentemente, dal mio punto di vista, anche l’affluenza in galleria si era ridotta. Penso che la causa sia da attribuire alle troppe trasformazioni che ha subito il nostro settore in un breve arco di tempo: momenti storici difficili, crisi economiche e più interpreti nello stesso ambiente.

3. Se il modello tradizionale di galleria d’arte da tempo è messo in discussione a favore di attività commerciali “nomadi” tra fiere, aste e vendite online, sino al lockdown c’era ancora chi frequentava le gallerie d’arte e andava ai vernissage?
La galleria d’arte come era concepita fino a vent’anni fa e ancor prima, forse, è una rarità. A me piace pensarla così, con una visione romantica, ma con la consapevolezza che ci sono altre situazioni da considerare. La tecnologia, l’on – line, nel nostro lavoro sono utili e in questo momento un valido aiuto, ma ci va sempre equilibrio. Non posso credere che le gallerie vengano meno ad essere il luogo di incontro di artisti, critici, collezionisti come nel recente passato. Il virtuale non può sostituire un rapporto umano. Forse ognuno di noi è un po’ prigioniero del proprio trascorso e io anche.

4. Il Presidente di ANGAMC, Mauro Stefanini, qualche tempo fa ha scritto un appello al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. Nella lettera si legge di quanto le gallerie abbiano risentito duramente della recente situazione. Nel richiedere quindi una qualche azione a supporto di queste attività, pena la loro definitiva chiusura con tutti gli annessi e connessi in termini di perdita culturale, sociale ed economica, viene sottolineata la crisi in cui si trova l’intera filiera lavorativa del settore.

Cosa mi dice in qualità di delegato territoriale dell’ANGAMC?
La nostra associazione, unica di categoria, ha inviato una lettera al ministro Franceschini per richiedere un provvedimento indispensabile per far fronte ad una criticità straordinaria. Un sostegno per i sacrifici che dovranno fare in molti, me compreso.

5. Sempre nella lettera di Stefanini si riprendono i temi dell’Art Bonus, dell’IVA primo mercato, dell’IVA importazioni, della SIAE/diritto di seguito, ritenuti fondamentali per porre le basi per il rilancio futuro del sistema Arte. Se dovesse scegliere una di queste voci, quale pensa debba essere di imminente revisione e perché? Ognuna è importante.

6. In uno scenario ancora così incerto per la salute pubblica, anche Torino dal 19 maggio stanno gradualmente riaprendo le istituzioni museali. Quale, secondo lei, la risposta dei suoi concittadini? Difficile fare previsioni. La riapertura di musei e gallerie è necessaria e fondamentale. Bisogna ripartire creando i presupposti per tutelare la salute e la sicurezza di tutti.

7. Stessa domanda ma riferita alle gallerie: quale immagina possa essere la risposta del pubblico alla vostra riapertura? E’ un momento senza precedenti ed è inevitabile pensare a cosa si facesse prima (le inaugurazioni, la condivisione di emozioni…). Tutto ciò che era semplice poco tempo fa è difficile oggi. Dobbiamo fare tesoro delle esperienze passate, essere consapevoli che il momento attuale va vissuto cercando di arginare la tensione e stare uniti per affrontare un futuro, adesso, incerto.