Cabina di regia PNRR, Torino e il Piemonte faranno scuola a livello nazionale

Abbiamo messo intorno al tavolo della Città di Torino e della Città Metropolitana i soggetti territoriali che hanno il compito istituzionale di gestire le risorse del PNRR e i fondi strutturali ordinari dell’Unione Europea.

È un esperimento a livello nazionale, perché siamo la prima realtà territoriale che prova a fare questo lavoro di messa a sistema”: lo ha sottolineato il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo presentando la cabina di regia istituzionale di cui fanno parte l’amministrazione del Comune capoluogo, quella metropolitana, la Regione Piemonte, il Politecnico e l’Università di Torino. La presentazione si è tenuta nella sala auditorium della Città Metropolitana in corso Inghilterra 7, riaperta per l’occasione dopo la lunga fase di chiusura dovuta alla pandemia.

Siamo consapevoli dell’enorme responsabilità che oggi grava sugli amministratori del nostro territorio: programmare, pensare il futuro e utilizzare al meglio le risorse economiche che arriveranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e nei prossimi anni. – ha aggiunto il Sindaco metropolitano – Siamo qui simbolicamente nella sede della Città Metropolitana perché la dimensione della ripartenza è metropolitana. Anche la Città di Torino trarrà giovamento da questa impostazione”.

Dalla presentazione della cabina di regia è emerso che ammontano ad oltre 4 miliardi di euro le risorse del PNRR e della programmazione comunitaria, che interesseranno Torino e la Città Metropolitana tra il 2022 e il 2029 e che saranno gestite dall’amministrazione del capoluogo, da quella metropolitana, da quella regionale e dai due Atenei: un’occasione unica per rilanciare l’economia locale, superare la crisi economica e sociale generata dalla pandemia, realizzare la transizione ecologica e digitale.

Il Sindaco Lo Russo ha sottolineato che la cabina di regia consentirà sinergie tra i diversi Enti pubblici, gli Atenei e il mondo imprenditoriale, utili evitare duplicazioni, sovrapposizioni e sprechi di risorse. A giudizio di Lo Russo nella dimensione di area vasta della Città Metropolitana si giocheranno le partite più importanti di una delle aree più importanti del Paese, che sta scontando gli effetti della crisi, ma che può, facendo squadra, far ripartire il Piemonte e tutto il Nord Italia.

Il Sindaco non ha nascosto il fatto che Comuni e Città Metropolitana scontano ritardi da colmare nella sostituzione del personale andato in pensione. Lo Russo ha inoltre lanciato un appello a tutti gli amministratori, affinché interpretino al meglio il loro ruolo istituzionale, al di là delle differenze politiche, che devono diventare fattore di ricchezza e non di contrapposizione. “Insieme progettiamo, costruiamo e ripartiamo” è il claim della cabina di regia annunciato dal Sindaco metropolitano, che ha ricordato come sarà importante vigilare sul rispetto della legalità nelle procedure di assegnazione degli appalti e gestione dei lavori. “Amministrare vuol dire assumersi responsabilità e la mia impostazione è proprio quella di assumermi le responsabilità, per fare un salto di qualità nei tempi previsti dal PNRR” ha concluso Lo Russo.

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha definito il PNRR un “grande Piano Marshall”, che comporta per tutti gli attori pubblici e privati l’esigenza di condividere le scelte. “Oggi, – ha annunciato Cirio – abbiamo le prime regole d’ingaggio e la cabina di regia inaugura la fase 2 della programmazione del PNRR attraverso la scelta dei progetti”. Il Presidente della Regione ha anche ricordato che nella scorsa primavera erano state censite le esigenze dei territori, nel rispetto delle indicazioni europee, mentre nella seconda fase si dovranno selezionare i progetti che possono rientrare nelle 6 missioni condivise: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

Su quest’ultima missione il Presidente Cirio ha insistito, sottolineando l’importanza del superamento della pandemia come condizione irrinunciabile per la ripartenza dell’economia. A giudizio del Presidente della Regione la scelta condivisa dei progetti strategici deve avere come obiettivo quello di creare ricchezza e non ulteriore spesa pubblica, perché le risorse dell’Unione Europea dovranno un giorno essere rendicontate e restituite. “Saremo in grado di restituire quelle ricorse se le avremo impiegate per creare ricchezza” ha sintetizzato Cirio.

Per sostenere le amministrazioni locali e il mondo dell’impresa l’unità di missione creata da Città di Torino, Città Metropolitana, Regione e Atenei dovrà essere in grado di informare tempestivamente tutti gli attori sulle opportunità offerte dal PNRR e dai bandi ordinari, contribuire alla semplificazione delle procedure e alla presentazione dei progetti e delle domande di contributo. Tra i progetti strategici citati dal Presidente Cirio nel suo intervento figurano quelli a sostegno dell’area di crisi complessa della Città di Torino, dei territori montani, dell’industria aerospaziale e della conversione ecologica dei trasporti ferroviari e su gomma, anche mediante la diffusione della propulsione ad idrogeno.




Torino. Prezzi al consumo di novembre per l’intera collettività NIC)

Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

 

Nel mese di Novembre 2021 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 105,3 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,6% rispetto al mese precedente e del +3,0% rispetto al mese di  Novembre 2020 (tasso tendenziale).

 

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,8% sul mese precedente e +3,1% su novembre 2020. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,8% rispetto al mese di ottobre 2021 e +4,2% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% sul mese precedente e +0,6% rispetto a novembre 2020.

 

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,9% su base congiunturale e +4,0% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,8% sul mese precedente e +0,1% sull’anno precedente,

Beni Energetici +4,4% sul mese precedente e +29,8% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +0,7% sull’anno precedente,

Altri Beni -0,1%  sia sul mese che sull’ anno precedente.

 

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,2% su base congiunturale e +1,6% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione -0,2% sul mese precedente e -0,6% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente,

Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,8% sul mese precedente e +2,1% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,1% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.

 

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +0,9% rispetto all’anno precedente.

 

 




L’assessore all’agricoltura Protopapa: “La Regione sostiene i Distretti del cibo”

Grazie a un emendamento approvato nella seduta di ieri dal Consiglio regionale, la Regione Piemonte potrà contribuire alle spese di costituzione e avviamento dei Distretti del cibo.

Lo ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa rispondendo questo pomeriggio in Aula all’interrogazione a risposta immediata della consigliera Sarah Disabato (M5s) in merito alle azioni di sostegno alla filiera del food e, in particolare, dei Distretti del cibo del settore ortofrutticolo, per scongiurare possibili ripercussioni a livello metropolitano e regionale.

Disabato, prendendo spunto dalle recenti decisioni del titolare del gruppo T18 Piemonte di chiudere l’azienda, leader nella produzione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli di qualità, ha domandato “quali azioni intenda intraprendere la Giunta regionale per sostenere e incentivare nuove modalità di commercio per il reparto ortofrutticolo, favorendone la crescita, la riorganizzazione e l’aggregazione con altre aziende”.

Protopapa ha ricordato che l’individuazione e il riconoscimento dei Distretti del cibo sono previsti dalla legge regionale 1/2019 e che il presidente della Giunta ha approvato con un decreto del 2020 le procedure per la loro costituzione.

“A oggi – ha aggiunto – è stata inoltrata agli uffici regionali la domanda di riconoscimento da parte del Distretto del cibo Chierese-Carmagnolese, che aggrega 25 Comuni della cintura di Torino e l’istruttoria è in fase avanzata. Altri territori, Casalese e Cavourese in particolare, hanno manifestato interesse e hanno avviato incontri informativi con l’assessorato”.

Il sostegno alla filiera ortofrutticola, ha concluso, “è comunque assicurato, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione e l’aggregazione, da un intervento specifico dell’Organizzazione comune dei mercati (Ocm) dei prodotti agricoli. In particolare, è previsto un contributo del 5% del fatturato per le aziende che si aggregano in Organizzazioni dei produttori (Op)”.

Nel corso della seduta l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio ha risposto a nome dell’assessore Luigi Icardi alle interrogazioni di Davide Nicco (Fdi) sul nuovo primario di Carmagnola e Moncalieri (To) e di Monica Canalis (Pd) sul tracciamento dei contagi. Ha anche risposto a nome dell’assessore al Welfare Chiara Caucino all’interrogazione di Silvio Magliano (Moderati) sul rischio di chiusura dell’Ufficio pubblica tutela di Ivrea (To) e a nome dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati alle interrogazioni di Domenico Rossi (Pd) sull’adozione di un Piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare e di Marco Grimaldi (Luv) sull’iter per l’individuazione del sito unico nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari. L’assessore Marco Gabusi – infine – ha risposto alle interrogazioni di Alberto Avetta (Pd) sull’orario invernale della tratta Aosta-Ivrea-Torino e di Ivano Martinetti (M5s) sugli interventi alla linea ferroviaria Cuneo-Limone.




Consiglio regionale: approvato il disegno di legge di variazione di bilancio

L’assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano, illustrandolo, ha ricordato che “la variazione arriva dopo il passaggio di agosto dell’assestamento tecnico e serve anche a limitare gli effetti della pandemia su alcune categorie”. La variazione riguarda interventi in conto capitale per circa 30,5 milioni di euro.

Tra le misure approvate c’è la sospensione del bollo auto fino al 31 ottobre 2025 per i tassisti e per gli autonoleggi con conducente; quasi 3,9 milioni da destinare a Province e Città metropolitana per l’esercizio delle funzioni delegate; 650 mila euro a sostegno delle fragilità, in particolare ai senza fissa dimora; 2,5 milioni per gli impianti sciistici, 1,2 per gli impianti a fune; 7 milioni per il trasporto pubblico locale e 15 milioni per il contratto con Trenitalia; 1,25 mln vanno alla protezione civile e altrettanti ad associazioni di volontariato, comprese le pro Loco; 2 milioni sono destinati a Eurovision, che si terrà a Torino nel 2022. Nel provvedimento sono contenuti anche i 2.6 milioni per le borse di studio universitarie, che verranno portati a 7 nella legislativa di domani in prima Commissione.

Il voto è giunto dopo l’intesa raggiunta tra maggioranza e minoranza su due punti: l’estensione a tutti gli studenti in graduatoria delle borse di studio universitarie, chiesta in particolare da Marco Grimaldi (Luv); ma anche un coordinamento tra Giunta e Consiglio sulla gestione del Pnrr, oltre ad analoghe cabine di regia a livello provinciale e di Città metropolitana, sollecitati in particolare dal Pd. Il primo punto verrà formalizzato domani, in prima Commissione riunita in sede legislativa per assicurare le risorse necessarie alla copertura delle borse di studio. Il secondo punto è contenuto in un ordine del giorno condiviso da maggioranza e opposizione. Al raggiungimento dell’intesa la totalità dei circa 3mila emendamenti presentati dalla minoranza sono stati ritirati.

Soddisfazione per l’approvazione della variazione di bilancio è stata espressa dai banchi della maggioranza. Per Alberto Preioni (Lega) “stiamo dando risposte concrete ai piemontesi. Penso alle risorse per i distretti del cibo, eccellenze di punta in Piemonte; al sostegno ai volontari dei vigili del fuoco; alle risorse per la manutenzione degli impianti a fune, particolarmente importante dopo la tragedia avvenuta al Mottarone”.
Paolo Bongioanni (Fdi) ha sottolineato come siano state immesse “risorse importanti su tanti assi, a partire dalle aree periferiche e dai territori montani, fino al turismo, un settore che ha particolarmente patito la pandemia”.
Alessandra Biletta (Fi) ha sottolineato alcuni degli incrementi di risorse previste dal provvedimento: “Si tratta di stanziamenti importanti che vengono garantiti in molti settori che ne avevano particolare bisogno”.
Più critica l’opposizione, che ha quasi unanimemente criticato il metodo con cui si è giunti all’approvazione della variazione di bilancio. Per Diego Sarno (Pd) “non si può arrivare all’ultimo momento, ci vogliono tempi adeguati per approvare una variazione di bilancio su temi importanti come le borse di studio”.

Sarah Disabato (M5s) ha precisato che “i ritardi nell’approvazione non sono colpa dell’opposizione. Nel provvedimento non vengono ripristinati i tagli fatti col previsionale e ci sono scelte politiche che non condividiamo, come l’ennesimo regalo alla lobby venatoria”.

Marco Grimaldi (Luv) ha sottolineato che “le borse di studio sono una delle cure più efficaci contro le disuguaglianze. Ci sono studenti che senza non possono continuare a studiare, il fatto che si paghino a gennaio è un risultato molto importante”.

Per Francesca Frediani (M4o) “le aree montane sono considerate più come occasione di turismo e di rientro economico che per il loro valore ambientale e la necessaria tutela”.

Silvio Magliano (Moderati) ha parlato di un modo di far politica non condivisibile: “Non c’è visione, solo singoli provvedimenti sganciati, e tante dimenticanze: dai fondi per gli oratori ai temi della neuropsichiatria e dei disturbi dell’alimentazione”.

Giorgio Bertola (M4o) ha criticato “L’ennesimo dono alla categoria venatoria. L’atteggiamento responsabile delle opposizioni dovrebbe essere riconosciuto”.




Confartigianato Trasporti: Claudio Berardo eletto nel Direttivo nazionale

Claudio Berardo, rappresentante territoriale degli Autotrasportatori di Confartigianato Cuneo, è stato eletto componente del Direttivo nazionale di Confartigianato Trasporti, l’Associazione maggiormente rappresentativa a livello italiano dell’artigianato e delle piccole e medie imprese del settore trasporti e logistica.

L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea congressuale, svoltasi a Roma l’11 dicembre scorso.
Berardo affiancherà nel Consiglio il confermato presidente Amedeo Genedani. Durante i lavori assembleari un particolare saluto e ringraziamento è stato rivolto ad Aldo Caranta, vicepresidente nazionale uscente, per il grande impegno profuso nello svolgimento del suo incarico.
«Ringrazio i Colleghi per la fiducia dimostratami e per l’incarico affidatomi. – commenta Berardo – È un onore e un orgoglio rappresentare un comparto così importante per il sistema economico nazionale che costituisce un nodo strategico per la competitività delle nostre imprese».

«A nome della Confartigianato Cuneo – dichiara Luca Crosetto, presidente territoriale dell’Associazione – non posso che esprimere soddisfazione per il prestigioso incarico conferito a Claudio Berardo e, parimenti, porgere un grande elogio all’operato di Aldo Caranta. Sono molti i dirigenti cuneesi che ricoprono importanti cariche a livello regionale e nazionale: questo è una chiara dimostrazione della capacità e dell’impegno dei tanti artigiani del nostro territorio, i quali non soltanto dimostrano di fare alta qualità nei loro ambiti produttivi, ma mettono a disposizione del comparto con grande volontà l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro e di impegno collettivo».
All’assemblea ha partecipato anche la Viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova.

Approfondimento tecnico sui temi trattati durante l’assemblea
Durante l’assise, il Presidente Genedani, dopo aver riconosciuto il dialogo proficuo e costruttivo avviato dalla Viceministra Bellanova con la categoria, ha fatto rilevare le gravi difficoltà e la crisi di redditività delle imprese, strette tra i pesanti rincari dei carburanti, la carenza di autisti, gli alti costi dei veicoli elettrici e di nuova generazione, la concorrenza sleale dei vettori stranieri. Una situazione molto critica che esige risposte immediate. Sul fronte del caro-energia, il Presidente di Confartigianato Trasporti ha sollecitato crediti d’imposta che consentano di recuperare i maggiori costi sopportati dagli autotrasportatori per i rifornimenti, in particolare di metano e per l’acquisto di AdBlue (l’additivo che abbatte le emissioni inquinanti dei motori diesel Euro6). Sempre in tema di costi e di transizione ecologica, Genedani ha sollecitato misure di sostegno per l’acquisto dei veicoli elettrici il cui prezzo è troppo elevato rispetto a quello dei veicoli tradizionali. Per favorire il reperimento di manodopera, Genedani ha sostenuto la necessità sia di convocare un tavolo ad hoc, sia di aumentare il cosiddetto “bonus patente” per favorire i giovani che intendono svolgere l’attività di autotrasportatore. Infine, il Presidente di Confartigianato Trasporti ha segnalato la necessità di riconvocare al più presto il tavolo delle regole.

Dalla Viceministra Bellanova è arrivata la conferma della sua disponibilità al confronto costante con un “settore come il vostro – ha detto – che svolge un ruolo fondamentale nel Paese e, in particolare durante le fasi più cupe della pandemia, ha permesso a tutti i cittadini di vivere in condizioni di normalità. Ora serve un grande lavoro da fare insieme per consentirvi di continuare ad essere una componente strategica della catena globale dell’approvvigionamento, all’insegna della piena sostenibilità sociale, ambientale, economica”.

La Viceministra ha sottolineato la necessità di sviluppare il settore, rendendolo “attrattivo e inclusivo, competitivo e resiliente, sostenibile, puntando sull’innovazione tecnologica e l’ammodernamento del parco veicoli, sulla tutela del lavoro e portando energie giovani”. A questo proposito ha citato le risorse previste nella Legge di bilancio, pari a 32 miliardi, per nuovi investimenti su infrastrutture e mobilità e ha ricordato gli stanziamenti per il settore di 235 milioni per il 2020-2021, di 55 milioni per il trasporto intermodale e di 70 milioni per il trasporto persone, oltre agli incentivi ferrobonus e marebonus “che – ha detto – intendiamo confermare e rendere strutturali”. Sui rincari dei carburanti, la Viceministra ha annunciato l’intenzione di valutare specifiche misure per abbattere i costi a carico degli imprenditori. Per quanto riguarda la carenza di autisti, ha detto di considerare necessario il coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione in un tavolo tecnico per affrontare il tema dell’orientamento e della preparazione dei ragazzi all’ingresso nel mercato del lavoro fin dalla scuola secondaria.

La sburocratizzazione degli iter procedurali è un altro fronte di impegno indicato da Bellanova, così come le misure per contrastare il dumping sociale e tutelare le imprese dalla concorrenza sleale anche con l’attuazione del regolamento Ue sui tempi di guida e di riposo e sull’uso del cronotachigrafo. Proprio su questi aspetti, Confartigianato Trasporti è stata convocata nei prossimi giorni ad un tavolo tecnico al Ministero. Una ulteriore conferma della disponibilità al “lavoro da fare insieme” che la Viceministra Bellanova ha indicato, concludendo il suo intervento, come la parola d’ordine per raccogliere il contributo di chi lavora “in frontiera”, con un ascolto attento della realtà, per poi consentire alla politica di decidere in modo informato e consapevole.

 




No al Nutriscore: Confagricoltura a fianco del Governo

“Il sistema di etichettatura Nutriscore è dannoso per tutti i prodotti agroalimentari italiani. Non possono esserci distinzioni – dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, Luca Brondelli di Brondello – Negli ultimi tempi abbiamo registrato ripensamenti, anche a livello politico, in Francia e in Spagna a seguito, in particolare, delle forti contestazioni mosse dagli olivicoltori spagnoli e dai produttori francesi di formaggi”.

“In vista delle iniziative che dovrà assumere la Commissione Europea nel corso del 2022, non possiamo proprio ora indebolire la posizione negoziale del Governo italiano”  puntualizza Brondelli.

Di recente, ricorda Confagricoltura, anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha preso posizione contro il sistema Nutriscore che penalizzerebbe senza basi scientifiche la Dieta Mediterranea, apprezzata dai consumatori in tutto il mondo. Il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ha lanciato un’apposita sede di consultazione con il suo collega spagnolo.

Anche la firma del “Trattato del Quirinale” fornirà un’ulteriore occasione di discussione e approfondimento con le autorità di Parigi.
“Confagricoltura è impegnata a sostenere con assoluta determinazione le iniziative assunte dal nostro Governo a tutela dell’intero sistema agroalimentare italiano – sottolinea Brondelli – L’agroalimentare italiano vale complessivamente 220 miliardi, di cui le indicazioni di origine e di qualità (DOP e IGP), patrimonio ineguagliabile dell’Italia, incidono per l’11%”.
“Alla fine di quest’anno –  conclude il Presidente di Confagricoltura Alessandria – l’export di settore potrebbe raggiungere il livello record di 50 miliardi di euro. L’intero sistema merita di essere tutelato nei confronti del Nutriscore”.

 




Transizione automotive, Confindustria Nord: sconcertati da approccio Cite

I Presidenti Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Pietro Ferrari (Confindustria Emilia-Romagna), Marco Gay (Confindustria Piemonte), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) esprimono sconcerto e preoccupazione in merito alle ultime dichiarazioni del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica – CITE sulla transizione tecnologica della filiera automotive.

A preoccupare, in particolare, è la mancanza di una progettualità chiara che consenta alle migliaia di aziende italiane del settore di adeguarsi gradualmente all’imposizione dell’Unione Europea di procedere con l’elettrificazione dei motori abbandonando completamente la combustione. L’orizzonte del 2035, per un’industria che deve affrontare una transizione tecnologica senza precedenti, è sostanzialmente inattuabile allo stato odierno. Senza l’indicazione di un’alternativa, o quantomeno l’introduzione di un principio di gradualità, la strada tracciata dall’UE comporterà il blocco degli investimenti nei motori a combustione oltre alla sostanziale chiusura del mercato con conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Solo in Italia si rischia di bruciare oltre 70mila posti di lavoro entro il 2030.

Nel ribadire che gli imprenditori italiani sono favorevoli alla decarbonizzazione ma auspicano la neutralità tecnologica per poter esprimere al meglio le proprie competenze e soprattutto tempi di realizzazione del green deal europeo realistici perché l’attuale scadenza rischia di mandare KO il 50% del settore della componentistica, Confindustria Nord chiede quanto prima un Piano di politica industriale per la transizione del settore Automotive che tenga in considerazione le esigenze delle aziende.

Oltre alle risposte ai dubbi appena illustrati, il Piano dovrebbe prevedere indicazioni su come colmare il gap delle competenze professionali e dovrà porsi l’obiettivo di frenare le spinte delocalizzatrici che saranno inevitabili nel momento in cui l’impresa valuterà più competitivo produrre in quei Paesi, al di fuori dell’Europa, dove sono già ampiamente utilizzate quelle tecnologie necessarie a rendere sostenibile l’elettrificazione, dove sono presenti le competenze per implementarla, e dove i vincoli burocratici non sono dettati dalle ideologie ma dal mercato. Non è attraverso politiche anti-delocalizzazioni che si attraggono imprese sul territorio italiano e si incentivano le imprese del settore automotive ad investire su una corretta transizione ecologica.




Progetto flavescenza dorata della vite 2021, con contributo CCIAA di Alessandria – Asti

La Flavescenza è una fitoplasmosi che viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, originario del continente Nord Americano che negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.

Dalla fine degli anni ’90 è presente anche in Piemonte: dai territori vitati del Tortonese in Provincia di Alessandria si è poi insediata in tutta la Regione.

La trasmissione della malattia avviene mediante la suzione della linfa da parte dell’insetto sulle piante infette; il fitoplasma si insedia nelle ghiandole salivarie dell’insetto; nel momento in cui l’insetto, che conserva nel proprio organismo il fitoplasma, si sposta per cibarsi di linfa su piante sane, inietta con la saliva anche l’agente della Flavescenza dorata, infettando una nuova pianta. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle piante colpite disseca e muore.

La valutazione dei danni non si deve limitare alla mancata produzione delle uve di alta qualità come quelle che vengono prodotte nei diversi areali vitati alessandrini, ma anche al patrimonio viticolo che qui da noi è simbolo di territorio, paesaggio, turismo enogastronomico, di eccezionale importanza sociale ed economica. Ma non solo: la ricerca della sostenibilità economica e ambientale che tutti i produttori alessandrini stanno cercando, viene ad essere seriamente compromessa.

Questo è dovuto al fatto che la difesa della vite dalla Flavescenza dorata è di tipo indiretto: infatti questa fitoplasmosi non è curabile. L’unico modo di difendere la vite è il controllo dell’insetto vettore con interventi mirati. Per questo motivo in Italia dal 2000 è in vigore un decreto di Lotta obbligatoria che annualmente viene aggiornato dal Settore Fitosanitario Regionale che ha recentemente confermato le modalità in vigore da alcuni anni, fissando in almeno due gli interventi a difesa della vite, uno contro le forme giovanili ed uno contro le forme adulte dell’insetto.

Per ottemperare agli obblighi del decreto di lotta è di basilare importanza il monitoraggio delle popolazioni dell’insetto nei vigneti.
Per questa ragione il Comitato di coordinamento per la difesa fitosanitaria integrata delle colture della Provincia di Alessandria, grazie all’indispensabile contributo finanziario della Camera di Commercio Alessandria – Asti, dal 2013 sta monitorando la diffusione sul nostro territorio dello Scaphoideus titanus.




Sono online i facsimile delle sei schede per le elezioni del Consiglio metropolitano

Sono online sul sito istituzionale della Città metropolitana di Torino i facsimile delle schede elttorali che domenica 18 dicembre saranno utilizzate da sindaci e consiglieri comunali dei 312 Comuni del territorio per eleggere con voto ponderato il futuro Consiglio metropolitano.

Le schede elettorali sono 6 divise per fasce demografiche di popolazione dei Comuni in base al censimento del 2011

  • Fascia A) Colore Azzurro fino a 3.000 abitanti
  • Fascia B) Colore Arancio superiore a 3.000 e fino a 5.000 abitanti
  • Fascia C) Colore Grigio superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti
  • Fascia D) Colore Rosso superiore a 10.000 e fino a 30.000 abitanti
  • Fascia E) Colore Verde superiore a 30.000 e fino a 100.000 abitanti
  • Fascia H) Colore Marrone superiore a 500.000 e fino a 1.000.000 abitanti

I facsimile sono online al link 

Tre le liste presentate, dalle quali usciranno  18 consiglieri metropolitani, che saranno guidati dal sindaco di Torino e della Città metropolitana Stefano lo Russo: la lista Città di Città (centrosinistra), la lista Civica per il territorio (centrodestra): la lista Obiettivi comuni (Cinque Stelle).




La quarta ondata preoccupa le imprese artigiane del Piemonte che chiedono responsabilità

La recrudescenza del Covid e le nuove varianti del virus, stanno mettendo in guardia le autorità sanitarie e in allarme le imprese per eventuali misure restrittive che potrebbero danneggiare, ancora una volta, il sistema produttivo torinese e piemontese.

 

“Non vogliamo fare nessun allarmismo ma vediamo come in alcune regioni stiano già adottando nuove, e più stringenti, misure di prevenzione con limitazione di orari e di accessi – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – tutto questo gli artigiani, come il resto delle attività produttive, soprattutto in un periodo in cui i consumi e la socialità sono maggiori, non possono permetterselo. Per questo è necessario, ancora una volta, essere responsabili, e rispettosi delle norme di sicurezza igienico sanitaria, in tutte le azioni quotidiane. Bisogna prendere ad esempio l’atteggiamento esemplare che le imprese hanno tenuto in tutti questi mesi”.

 

E’ questo il messaggio che Confartigianato Imprese Torino, con il Presidente Dino De Santis, vuole lanciare a tutte le attività produttive del territorio, ai loro clienti e ai cittadini, e soprattutto alle Istituzioni, nel caso in cui fossero chiamate a scelte importanti. Infatti, l’aumento dei contagi non fa star serene le aziende per le ripercussioni che potrebbero impattare negativamente sul sistema sanitario regionale e su quello economico.

 

Il green pass delle piccole aziende si chiama senso di responsabilità, quella che è stata applicata fin dall’inizio della pandemia – continua De Santis – adottando i protocolli igienico-sanitari e rispettando con diligenza e rigore le indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus”.

 

“I piccoli imprenditori continueranno a rispettare le indicazioni per evitare il rischio di una nuova ondata della pandemia – continua De Santis – nessuna attività può permettersi ulteriori restrizioni o chiusure: su questa consapevolezza si fondano i nostri comportamenti. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di dividere il nostro territorio, così come il resto del Paese, su posizioni pregiudizievoli in merito al rispetto della salute propria e altrui e del riconoscimento dei grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori hanno dovuto sopportare in questi sedici mesi”.

 

“Una malaugurata serrata in queste settimane pre natalizie, costerebbe troppo a tutto il Piemonte – continua De Santis – novembre e dicembre, infatti, sono mesi chiave per l’economia piemontese e non si possono fare passi falsi. Ricordiamoci che aziende artigiane del nostro territorio hanno subìto, mediamente, durante il lockdown, un calo del fatturato del 60 per cento”.

 

Per Confartigianato, va fatto tutto il possibile affinché non si verifichi un’ennesima ondata della pandemia che potrebbe portare a nuovi stop della produzione e conseguente nuova cassa integrazione, ad una nuova riduzione dei consumi ed ad una gelata sul turismo.

 

“Detto questo, la realtà è che dobbiamo abituarci a convivere con il virus mantenendo il rigore nel rispetto delle misure di protezione della salute – conclude De Santisalmeno fino a quando esso non verrà debellato. Fino a quel momento, dobbiamo tutti essere più rigorosi nell’uso estensivo dei DPI anche nell’ambito privato e familiare”.

 

Confartigianato Torino continuerà a fare la sua parte insieme alle altre parti sociali e alle istituzioni per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole anticontagio quale fondamentali strumenti di argine ai contagi.