Felici (Confartigianato Piemonte): “Nessuna proroga alle scadenze, inascoltate le ragioni delle imprese”

Apprendiamo con sconforto che il Governo non prorogherà le scadenze fiscali previste per il 20 luglio, nonostante le nostre aziende dopo mesi di chiusura totale non abbiano fatturato né incassato a sufficienza per poter fare fronte agli adempimenti.

Sono così rimaste inascoltate le sollecitazioni di Confartigianato, e quanto meno auspichiamo che non si sanzionino coloro che saranno in ritardo con i pagamenti.

Siamo consapevoli che la crisi economica si fa sentire in modo pesante e stratificato ma gli artigiani, i lavoratori autonomi, le partite Iva non possono essere trattati come bancomat da cui attingere.

Un terzo delle nostre imprese non è sopravvissuta alla pandemia, quelle ancora in vita devono affrontare problemi di liquidità, fare i conti con le mancate commesse di un trimestre e barcamenarsi tra le norme in materia di sicurezza, mentre la domanda interna procede come un bradipo.

Il Governo Conte ha molte responsabilità avendo affrontato una crisi complessa in modo dilettantesco, però non ha tutte le colpe, dal momento che in una situazione di emergenza come questa non è pensabile che non ci sia un prestatore di ultima istanza in grado di immettere liquidità nel sistema (come un tempo faceva la Banca d’Italia), così da spegnere o contenere l‘incendio della crisi. In questa architettura europea la Bce non svolge questo ruolo, si limita a fare da sensale per coloro che attendono solo che le macerie si consolidino per poi venirvi a frugare dentro.

Sul delicato fronte del fisco, poi, le imprese italiane operano in condizioni complesse, che ne comprimono la competitività: il carico fiscale è pari al 42,6% del PIL, superiore di un punto al 41,6% della media dell’Eurozona.

 

 

 




UniCredit e Confindustria Novara Vercelli Valsesia insieme a supporto delle pmi contro l’emergenza Covid

Per far fronte all’emergenza Covid-19 che ha generato una crisi di liquidità nelle imprese italiane, UniCredit e Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) hanno siglato l’accordo “Finanza Subito” che affiancherà e accompagnerà le aziende associate nella fase delicata della ripartenza.

Il territorio delle province di Novara e di Vercelli presenta un tessuto imprenditoriale con una forte vocazione manifatturiera e orientata all’export, la cui attività produttiva è stata bloccata dal lockdown, generando un blocco delle vendite e degli incassi a fronte di spese e costi fissi non derogabili.

In questo momento la disponibilità della liquidità finanziaria rappresenta un presupposto fondamentale e imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle aziende e in generale del sistema economico territoriale, la cui ripartenza avverrà in modo rallentato e potrebbe impedire un recupero di fatturato e flussi di cassa in entrata.

Con “Finanza Subito”, che rappresenta un esempio concreto di collaborazione all’interno della filiera creditizia, Cnvv supporterà le imprese accompagnandole nella presentazione delle domande (restando esclusa la raccolta di domande di finanziamento) e per l’attivazione delle procedure di accesso al credito facilitando la preparazione documentale e l’individuazione del fabbisogno.

UniCredit, dal canto suo, si impegnerà a mettere in atto tutte le azioni per snellire tempi di istruttoria, di delibera e di erogazione dei finanziamenti previsti dai decreti Cura Italia e Liquidità per tutte le aziende associate del territorio.

Grazie a questo accordo, si prevede una riduzione dei tempi complessivi di erogazione del finanziamento, dal momento che i due firmatari, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, interverranno in maniera concreta per consentire alle aziende di ottenere liquidità nel minor tempo possibile.

«In questa delicata fase di ripartenza – sottolinea Fabrizio Simonini, Regional Manager Nord Ovest UniCredit – abbiamo scelto un partner di prestigio per garantire il nostro sostegno a favore del tessuto imprenditoriale locale. Con questo accordo vogliamo rafforzare la partnership con Confindustria Novara Vercelli Valsesia per supportarne il rilancio delle imprese sue associate. È questa una delle molte operazioni portate a termine nell’ultimo periodo, a conferma della piena operatività della nostra banca su tutte le possibili soluzioni previste dal Decreto Liquidità».

«Un accesso al credito più rapido possibile e con tempi certi, come un alleggerimento della fiscalità, un prolungamento degli ammortizzatori sociali e nuove misure per rilanciare la domanda – osserva il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – sono tra le esigenze più sentite dalle imprese dei nostri territori e questo accordo va nella direzione giusta: poter contare su procedure più snelle per ottenere liquidità consentirà alle nostre imprese di avere un vantaggio competitivo in una fase ancora molto complessa».




Filiera auto, UI Torino: passaggio a nuova piattaforma PSA da parte di FCA diventi un’opportunità

Il presidente dell’Unione Industriale di Torino ha contattato i vertici di FCA per verificare i piani di sviluppo e produzione del Gruppo in Italia, in particolare a Torino, e l’impatto che l’adozione della piattaforma francese Psa-Cmp per i veicoli del segmento B, prodotti nello stabilimento di Thychy in Polonia, avrà per le imprese del territorio, tenendo conto che “l’alleanza sulle piattaforme – spiega Marsiaj – viene comunemente adottata dalle case automobilistiche anche tra loro concorrenti”.

Giorgio Marsiaj ha raggiunto telefonicamente il responsabile delle attività europee di FCA, Pietro Gorlier, che ha rassicurato in merito, confermando la centralità dell’area torinese per il Gruppo unitamente agli impegni assunti nel piano di investimenti italiano per un ammontare complessivo di 5 miliardi di euro.

“Dai colloqui intercorsi – dichiara il presidente dell’Unione Industriale di Torino –, che proseguiranno nelle prossime settimane, ho avuto ampie rassicurazioni sull’attenzione verso il nostro territorio da parte del gruppo FCA, che ha confermato gli impegni assunti, tra i quali la valorizzazione della filiera nazionale e il coinvolgimento anche nei nuovi progetti delle competenze italiane”.

“ Vorremmo che i fornitori italiani potessero cogliere le nuove opportunità che si apriranno – continua Marsiaj – , ad esempio grazie all’aumento dei volumi produttivi, in particolare quelli associati ai modelli brandizzati FCA. Inoltre, in linea con lo sviluppo in Italia del segmento C-UV dell’Alfa Romeo a Pomigliano e della Jeep Compass a Melfi e a della 500 Bev a Mirafiori, auspico l’arrivo in Italia e in particolare a Torino, di nuove produzioni che potrebbero dare nuovo slancio e opportunità alle imprese locali.”.

“Lo scenario sta cambiando – conclude il Presidente – e si sta avviando una nuova era di innovazione che aprirà diverse opportunità di sviluppo, che potranno essere colte solo se si riuscirà a gestire questo momento estremamente difficile e di contrazione mondiale del mercato. Per questo, serve una strategia nazionale di lungo periodo da parte del Governo, con una attenta politica industriale a sostegno dell’automotive, perché su questo si misurerà la capacità attrattiva del nostro territorio”.




Tribunale unificato brevetti, Marsiaj (UI Torino): “Il bene del Paese prevalga”

Il Tribunale Unificato dei Brevetti rappresenta una grande opportunità per un Paese chiave nella registrazione di brevetti come l’Italia”.

Così Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino, sulla presentazione della candidatura per ospitare la divisione centrale del TUB (Tribunale Europeo Unificato dei Brevetti) specializzata in chimica, farmaceutica e life sciences, che a seguito della Brexit non sarà più mantenuta a Londra, mentre le controversie in materia di ingegneria meccanica ricadono sotto la giurisdizione della sede di Monaco di Baviera e tutti gli altri casi sotto quella di Parigi.

“Deve prevalere una visione di lungo periodo e di interesse generale: collocare in Italia la sede del Tribunale rappresenterebbe una vittoria per l’intero Paese che porterebbe ricadute certe sulla ripresa dell’economia anche del nostro territorio. Per questo motivo serve un lavoro di squadra che porti alla presentazione di una proposta vincente e condivisa – dichiara Marsiaj – . L’Unione Industriale di Torino sta dialogando con i principali stakeholder del territorio per trovare le migliori soluzioni che garantiscano positive ricadute per la nostra comunità”.




Esportazioni provincia di Cuneo, nei primi 6 mesi vendite crollano del 13,9%

Il I semestre 2020 si chiude con una flessione complessiva per le vendite all’estero delle imprese della Provincia Granda. Il blocco produttivo e le restrizioni imposte dalla pandemia hanno avuto, infatti, forti ripercussioni anche sull’economia cuneese.

Alla flessione delle esportazioni del 3,3% segnata nel periodo gennaio-marzo 2020 ha fatto seguito una calo molto più pesante evidenziato nel II trimestre dell’anno (-25,0%).
Complessivamente nel I semestre 2020 le vendite all’estero dei prodotti made in Granda hanno raggiunto 3.459 milioni di euro, registrando una contrazione del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel corrispondente semestre il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 2.031 milioni di euro, accusando una diminuzione del 9,5% rispetto ai primi sei mesi del 2019. Il saldo della bilancia commerciale si è portato, così, sul valore di 1.428 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello registrato nel I semestre 2019, quando si attestava a 1.776 milioni di euro.

Nonostante la dinamica negativa evidenziata, Cuneo si colloca al secondo posto, dopo Torino, per valore esportato, producendo il 18,5% del valore delle vendite regionali fuori confine. La dinamica esibita nel periodo gennaio – giugno 2020 dalle esportazioni di merci cuneesi è apparsa inoltre meno negativa rispetto a quella evidenziata a livello medio regionale (-21,2%) ma peggiore rispetto a quella realizzata a livello complessivo nazionale (-15,3%).

“Il calo delle nostre esportazioni era ampiamente prevedibile ed è stato in linea con le aspettative. La tenuta del comparto agroalimentare ha rallentato il crollo, – sottolinea il Presidente Mauro Gola – ma dopo un periodo  di continua crescita il nostro export ha subito una forte battuta d’arresto riportandoci indietro di 4 anni, ai dati del 2016.

Abbiamo pagato il forte  calo  fatto segnare nei nostri principali mercati di riferimento quali la Francia, la Germania e la Spagna mentre il dato degli Stati Uniti, colpiti in modo drammatico dalla pandemia, è sostanzialmente uguale a quello dello scorso anno e sorprende in positivo. Per uscire dalla crisi e ribaltare il trend negativo  sarà necessario fare squadra ed investire  su digitalizzazione ed innovazione pur sapendo che soltanto la fine dell’emergenza sanitaria ed una ripresa economica generalizzata a livello mondiale potranno dare le ali alle nostre esportazioni.”

Nel I semestre 2020 il calo delle esportazioni cuneesi di prodotti manifatturieri, che rappresentano il 94,6% del totale delle esportazioni, è stato particolarmente pesante (-14,5%), ha tenuto invece, manifestando una sostanziale stabilità, la vendita all’estero di prodotti agricoli (-0,2%).

Analizzando nel dettaglio la performance della manifattura emerge chiaramente come l’unica filiera che è riuscita a contrastare le difficoltà del momento è stata quella dell’industria alimentare, che ha segnato una variazione praticamente nulla rispetto all’analogo periodo del 2019 (-0,4%).

IL comparto meccanico ha segnato una flessione del 17,3%, seguito dagli articoli in gomma e materie plastiche, che hanno evidenziato un calo delle esportazioni del 19,3%. Ancora più pensate la contrazione manifestata dalle esportazioni di mezzi di trasporto (-24,6%). La filiera dei metalli e quella del legno hanno registrato entrambe riduzioni delle esportazioni di poco superiori al 30%.

Nell’analisi dei mercati di sbocco va ricordato nuovamente come, a partire dal mese di febbraio 2020, la Gran Bretagna sia uscita dall’Unione europea. Nonostante sia previsto ancora un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2020, già a partire dai primi due trimestri del 2020 i dati delle esportazioni verso la gran Bretagna risultano inseriti nell’area extra Ue-27.

Il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 63,5% delle esportazioni provinciali, contro il 36,5% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La flessione registrata dalle vendite dirette verso i Paesi dell’Ue-27 è stata del -16,8 %, mentre quella verso i partner commerciali extra Ue-27 ha segnato un -8,5%.

I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano essere quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 19,0% e 16,0%. La Francia ha evidenziato una flessione del 14,1%, peggiore è stato l’andamento delle vendite sul mercato tedesco, calate del 16,5%. La diminuzione delle esportazioni verso la Spagna è stata ancora più intensa (-21,6%). Il dato peggiore l’ha riportato la Polonia (-32,1%).

Per il bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior sbocco sono gli Stati Uniti e il Regno Unito che rappresentano rispettivamente il 7,2% e il 5,4% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno manifestato stabilità (-0,1%) mentre un calo del 19,0% ha caratterizzato le esportazioni verso il Regno Unito. Negativo anche il trend delle vendite verso la Svizzera (-11,1%), Russia (-8,9%) e Turchia (-24,5%), in controtendenza, invece, la dinamica evidenziata con Canada (+11,3%) e Cina (+0,4%)




Edilizia e innovazione: connubio vincente Confartigianato Cuneo ne parla in un webinar

Confartigianato Cuneo prosegue la serie di webinar dedicati al mondo dell’edilizia e delle costruzioni. Dopo i due seguitissimi appuntamenti in cui si è approfondito il “Superbonus 110%”, martedì 22 settembre, alle ore 19.00, avrà luogo un webinar video online nel quale verranno illustrate le potenzialità che le nuove tecnologie offrono al “comparto casa”.

In particolare, FabLab Cuneo spiegherà come i nuovi strumenti tecnologici possono apportare benefici e vantaggi alle imprese del settore, permettendo un miglioramento dei processi costruttivi e dei materiali impiegati.

FabLab Cuneo è un’officina/laboratorio – aderente al circuito ufficiale della prestigiosa università statunitense MIT di Boston – che offre competenze tecniche ed una serie di macchinari/strumenti di lavoro in grado di realizzare in maniera flessibile e semi-automatica un’ampia gamma di oggetti e lavorazioni.

Nel corso del webinar online saranno approfondite le seguenti tematiche: Stampa 3D; Plotter verticali; sistemi di taglio CNC polistirolo; scanner e fotogrammetria; taglio laser.
«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore impegno della nostra Associazione per essere vicini alle imprese, evidenziando in questo contesto la naturale e storica propensione dell’artigianato ad “innovare” e a sfruttare le opportunità delle nuove tecnologie.

Attraverso il nostro FabLab, accreditato alla rete dei Digital Innovation Hub presso il Ministero dello Sviluppo Economico, possiamo affiancare e supportare le imprese, portandole ad essere sempre più competitive».

Per assistere ai lavori clicca qui 




Consiglio regionale: le cifre della piattaforma Covid-19

Oltre 12 mila utenti abilitati, 420 mila soggetti testati, 405 mila contatti di cura tra eventi ospedalieri, isolamenti, quarantene e decessi, 715 mila test registrati (tamponi e sierologici), 37 mila test veloci sul personale scolastico: sono alcuni dei dati registrati al 27 settembre dalla piattaforma regionale Covid 19 realizzata dal Csi, la cui attività è stata oggetto dell’audizione del Consorzio da parte del gruppo di lavoro che svolge l’indagine conoscitiva sulla gestione della pandemia.

La piattaforma, che in termini tecnici conta 25 applicazioni e 30 server che gestiscono una media di 78 richieste al minuto, è nata a marzo, su richiesta dell’Unità di crisi, per rispondere in tempo reale alle esigenze emergenziali, dal tracciamento della domanda e della risposta sui tamponi, al monitoraggio della disponibilità di posti letto ospedalieri, alla rilevazione dei fabbisogni di dispositivi di protezione individuale da parte delle aziende sanitarie per gli acquisti centralizzati.

“I numeri sono cresciuti in modo esponenziale – è stato spiegato – sia rispetto alla popolazione sanitaria monitorata, sia rispetto agli utenti che usavano la piattaforma, Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp), Forze dell’ordine, Sindaci, laboratori che processano i tamponi e i test sierologici, medici di medicina generale e pediatri, Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), che sono stati così messi nelle condizioni di poter dialogare tra loro e scambiarsi informazioni sui decorsi dei pazienti”.

Tra i processi sviluppati in piattaforma non solo quelli legati agli aspetti sanitari veri e propri, ma anche quelli relativi agli acquisti dei dpi, al loro stoccaggio e distribuzione, ai bandi di concorso e all’assunzione di personale medico e infermieristico. Inoltre, un modulo specifico è stato dedicato alle residenze sanitarie assistite, per la rilevazione dei posti letto occupati, la dotazione di personale sanitario, il numero di ospiti sospetti e isolati, eccetera.
Da luglio, finita la fase critica dell’emergenza, si è lavorato al consolidamento dell’interoperabilità con i laboratori, alla gestione dei medici sostituti, alle richieste legate al mondo della scuola.

Hanno posto domande i consiglieri dei gruppi Pd, Luv, Forza Italia e Lega.

I consiglieri di Pd e Luv hanno chiesto ulteriori approfondimenti per conoscere quali siano stati, nelle fasi emergenziali, i tempi medi intercorsi tra la segnalazione da parte dei medici di medicina generale dei casi sospetti Covid ai Sisp e la successiva richiesta di tampone in capo a questi ultimi.




La piattaforma tecnologica piemontese “COVID19” è stata pubblicata su Developers Italia

La piattaforma Covid-19 realizzata dal CSI per la Regione Piemonte è ora disponibile su Developers Italia, il portale nazionale che ospita tutti i principali progetti tecnologici del nostro Paese.

Punto di riferimento per il software della Pubblica Amministrazione, su Developers Italia gli enti pubblici o le aziende che lavorano per loro possono trovare le risorse utili e la community per lo sviluppo dei servizi digitali nonché il catalogo del software pubblico.

Creata in collaborazione tra AgiD e il Team per la trasformazione Digitale, il portale ha infatti l’obiettivo di sviluppare i progetti digitali della pubblica amministrazione in modo più efficace e veloce, creando un ambiente aperto, in grado di promuovere l’interazione con gli sviluppatori del settore pubblico e privato.

“Siamo orgogliosi che la piattaforma Covid-19 realizzata dal CSI per affrontare l’emergenza coronavirus – ha dichiarato Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI – sia entrata a far parte di questo catalogo nazionale. È una soluzione unica in Italia che vogliamo mettere a disposizione di altre amministrazioni e che può essere davvero di supporto nella gestione della pandemia. Ad oggi ci sono già state manifestazioni di interesse da parte di altre Regioni con le quali sono in corso degli approfondimenti”.

Ma cosa permette di fare in concreto la piattaforma Covid-19? Richiesta ed esitazione dei tamponi, registrazione dei test sierologici sul personale scolastico, presa in carico dei pazienti, dimissioni, trasferimenti, gestione delle quarantene e degli isolamenti fiduciari, aggiornamento del diario clinico del paziente da parte di tutti coloro che agiscono sul territorio (Medici di Medica Generale, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, Servizi di Igiene e Sanità Pubblica), tracciatura della catena dei contatti a rischio. Queste le principali funzionalità che consentono di fatto di gestire in tempo reale tutte le informazioni cliniche ed epidemiologiche in possesso dei vari attori coinvolti, dando loro la possibilità di analizzarle e decidere in tempi stretti.

Oggi la piattaforma in Piemonte è utilizzata da 18 Aziende Sanitarie regionali, 28 laboratori di analisi pubblici e privati convenzionati. Con credenziali di accesso rilasciate a più di 12.000 utenti, tra cui  più di 2.500 operatori sanitari (tra cui gli operatori dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica – SISP), 4.900 Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta, circa 490 Medici USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), circa 1.300 Medici di Emergenza e Continuità assistenziale, 1.181 Sindaci, oltre 300 rappresentanti delle forze dell’ordine e 30 operatori dell’Unità di Crisi.

Sul piano tecnico la piattaforma si basa su infrastruttura cloud ed è completamente open source. “Da anni le nostre scelte tecnologiche – ha sottolineato Pacini – sono orientate all’adozione di software libero. Un modello di sviluppo efficace che abbiamo valorizzato dedicandogli uno dei nostri otto Centri di eccellenza aziendali per promuovere progetti di innovazione per i nostri clienti e per tutto il territorio. È notizia di questi giorni che il CSI è risultata la prima azienda italiana certificata OpenChain, perché risponde ai criteri di governance del software nel rispetto delle best practice dell’open source. Un altro importante passo in avanti nella realtà del software libero”.

 




Le persone positive al Covid-19 sono 43.990 (+1123)

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti sono 29.308 (+62 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3577 (+4) Alessandria, 1666 (+0) Asti, 923 (+7) Biella, 2885 (+19) Cuneo, 2746 (+11) Novara, 14.859 (+12) Torino, 1402 (+2) Vercelli, 1046 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 204 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 651 sono “in via di guarigione”.

Due i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4198 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 688 Alessandria, 257 Asti, 214 Biella, 402 Cuneo, 388 Novara, 1848 Torino, 227 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Ore 17. La situazione dei contagi. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 43.990, +1123 rispetto a ieri di cui 687 (61%) asintomatici.

Di questi 1123 casi: il motivo del tampone riguarda 357 screening, 471 contatti di caso, 295 con indagine in corso; la distinzione per ambiti ne riporta 140 in Rsa, 179 nella scuola, 804 tra la popolazione generale; 3 gli importati.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 4926 Alessandria, 2370 Asti, 1430 Biella, 4868 Cuneo, 4051 Novara, 22.346 Torino, 1895 Vercelli, 1379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 357 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 368 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 55 (+4 rispetto a ieri), i ricoverati non in terapia intensiva sono 780 (+79). Le persone in isolamento domiciliare sono 8998. 

I tamponi diagnostici finora processati sono 859.206 (+9721 rispetto a ieri),di cui 455.553 risultati negativi.




Nomine, Consiglio regionale: pubblicato il bando per i Musei Reali

La Commissione consultiva per le Nomine del Consiglio regionale ha pubblicato nuovi bandi per diverse nomine.

In particolare, si tratta di individuare un membro per il Comitato scientifico dei Musei Reali di Torino (professori universitario di ruolo in settori attinenti l’ambito disciplinare di attività dell’Istituto o esperti di particolare e comprovata qualificazione scientifica e professionale in materi di tutela e valorizzazione dei beni culturali).

C’è poi una sostituzione da effettuare, come membro effettivo del Collegio dei revisori dei conti per il Consorzio di bonifica della Baraggia biellese e vercellese di Vercelli.

Le altre nomine a bando riguardano un consigliere per il Consiglio direttivo del Centro internazionale di studi Primo Levi, un componente per il Consiglio direttivo dell’Associazione Abbonamento Musei, un membro per il Cda della Fondazione Cesare Pavese e un componente del Cda della Fondazione Funivie Oropa.

Tutti i dettagli per i requisiti richiesti e le scadenze per la presentazione delle candidature sono stati pubblicati sul Bur e si possono trovare sul sito del Consiglio regionale cliccando qui.