Consegnati i premi di Studio Torta per le migliori tesi di laurea magistrale sulla proprietà industriale

La sede dell’Unione Industriali di Torino ha ospitato la IX edizione del “Premio Studio Torta” dedicato alle tesi di laurea magistrale sull’argomento della proprietà industriale.
Inaugurato nel 2013 e ideato dallo Studio Torta, tra le principali realtà a livello nazionale e internazionale nella consulenza in materia di proprietà industriale e intellettuale, il Premio nasce per promuovere una cultura sul tema, valorizzando i giovani talenti delle università italiane e i loro lavori accademici.

Quest’anno hanno partecipato laureati provenienti da università di diverse città italiane (Milano, Torino, Verona, Teramo) con tesi relative a diritto d’autore, marchi, brevetti e nuove forme di comunicazione.

“Il livello delle tesi cresce di anno in anno – sottolinea Luigi Boggio, Presidente onorario di Studio Torta – confermando la graduale affermazione della cultura della proprietà industriale negli atenei italiani e la maggiore attenzione dei laureandi e laureati verso queste tematiche.
L’altro elemento significativo che emerge dall’edizione di quest’anno è la nutrita partecipazione di studentesse al contest, tre delle quali sono state anche premiate, a testimonianza del crescente interesse delle giovani donne verso il tema della tutela della proprietà industriale”.

A premiare i vincitori del contest Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali di Torino. Per Studio Torta, oltre al Presidente onorario Luigi Boggio, sono intervenuti il presidente Mauro Eccetto e Rinaldo Plebani membro della commissione di esame.

“Siamo orgogliosi di ospitare la cerimonia di premiazione del Premio Studio Torta – dichiara Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali Torino.
Il nostro territorio è ricco di giovani eccellenti, ad altissima specializzazione, che costituiscono la nostra più importante risorsa. Come Presidente dell’Unione Industriali, ripeto spesso che noi imprenditori abbiamo la responsabilità di valorizzare questi talenti, creando – insieme alle Istituzioni e agli Atenei – le condizioni affinché scelgano di restare a Torino e contribuire alla crescita della nostra area.

Stiamo vivendo anni complessi e importanti: le decisioni che abbiamo davanti segneranno il nostro futuro e non possiamo farci trovare impreparati. Solo così potremo consegnare a queste ragazze e ragazzi un territorio e un Paese competitivo, che offra loro tutte le occasioni che meritano”.

I premiati di questa edizione:
1° premio: Dott. Ludovico Bossi, Università di Torino, per una tesi dal titolo: “L’equa remunerazione di autori e artisti (interpreti o esecutori) nei contratti di sfruttamento delle opere dell’ingegno”.
2° premio: Dott.ssa Margherita Rudian, Università di Trento, per una tesi dal titolo: “Il disegno industriale e la moda tra disciplina dei disegni e modelli e normativa sul diritto d’autore”.
3° premio ex aequo: Dott.ssa Federica Cuccorese, Università Bocconi di Milano, per una tesi dal titolo: “Know-how e informazioni commerciali riservate. Dimensioni di tutela industriale e penale a confronto”.
3° premio ex aequo: Dott.ssa Emma L. F. Gracis, Università Bocconi di Milano, per una tesi dal titolo: “Profili concorrenziali delle nuove forme di comunicazione pubblicitaria sui social network”.
Come negli anni precedenti, una selezione delle tesi è disponibile all’interno della sezione dedicata sul sito di Studio Torta.

 

 




Qualità dell’aria: semaforo ancora rosso per 33 Comuni

Nel corso della mattinata di oggi, lunedi 20 dicembre, Arpa Piemonte ha aggiornato il livello del semaforo che determina l’applicazione delle misure antismog, valido fino a tutto il 23 dicembre.

Nei 33 comuni dell’agglomerato di Torino (ovvero Alpignano, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Caselle Torinese, Chieri, Collegno, Druento, Grugliasco, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano) permane il semaforo rosso che prevede, in aggiunta alle limitazioni strutturali, il blocco per veicoli diesel, sia auto che veicoli commerciali, fino alla categoria Euro 5 dalle 8 alle 19, il divieto di spandimento di liquami e fertilizzanti, di utilizzo di stufe e caminetti a legna (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) che non sono in grado di rispettare i valori emissivi previsti per la classe 5 stelle e di combustioni all’aperto.

Il semaforo arancione permane nei comuni di pianura al di fuori dell’agglomerato del capoluogo mentre i comuni collinari sono colorati di verde con limitazioni di livello 1 o permanenti.

Ricordiamo che le limitazioni si applicano anche agli automezzi dotati di dispositivo MOVE IN.
Tutti i dettagli sul funzionamento del semaforo e sui blocchi del traffico su la mappa  e altro link

 

 




Riforma Pac, le prime indicazioni del Ministero per il Piano Strategico Nazionale

Entro il 1 gennaio l’Italia dovrà presentare a Bruxelles la proposta di PSN – Piano Strategico Nazionale per l’attuazione della nuova politica agricola comunitaria.

In base alle prime indicazioni fornite da Ministero la soglia minima di liquidazione di una domanda di contributo per i pagamenti diretti (domanda Pac) verrà fissata 300 euro (conferma dell’attuale importo) per le aree montane e svantaggiate, comprese le isole minori, mentre verrà aumentata a 500 euro in tutte le altre aree.

Il Ministero è orientato a prelevare dal massimale dei pagamenti diretti, pari a 3.628 milioni di euro all’anno, l’equivalente di 90 milioni di euro (circa il 2,5%), spostandolo alla dotazione dello sviluppo rurale per incentivare l’agricoltura biologica. Una ulteriore percentuale dell’1%, pari a 36,2 milioni di euro, sarà indirizzata sempre al secondo pilastro per il sostegno alle misure per i giovani agricoltori.

Sempre per quanto riguarda i pagamenti diretti una quota del 25% verrà destinata agli ecoschemi, il 10% al pagamento redistributivo; il 15% ai pagamenti accoppiati; il 2% ai pagamenti diretti integrativi per i giovani agricoltori; lo 0,2% infine (6 milioni di euro circa) verrà destinato al finanziamento di misure di mercato per il comparto delle patate da consumo.
Calcolando tutti i prelievi si stima che la riduzione applicata al valore dei “titoli + greening” dal 2023 sarà pari al 50,4% rispetto ai valori attuali. I titoli non verranno soppressi e riassegnati, ma semplicemente ricalcolati con validità a partire dalla campagna 2023.
Sull’erogazione dei pagamenti di base graverà il prelievo del 3% per attivare il fondo mutualistico catastrofale che il governo intende istituire, nonché il fabbisogno per soddisfare annualmente le richieste di accesso alla riserva, nonché l’adattamento, in aumento ed in riduzione, derivante dalla applicazione della convergenza interna.

Per quanto riguarda la convergenza interna il valore dei titoli verrà ricalcolato al 2023: se saranno di valore inferiore all’85% del livello di riferimento dei titoli dovranno aumentare, tra il 2023 il 2026, almeno fino a tale valore; se di valore superiore alla media dovranno ridursi in maniera proporzionale e comunque per una flessione non superiore al 30%, sempre tra il 2023 e il 2026.

La bozza di PSN prevede di applicare un tetto massimo al valore dei titoli degli accoppiati storici, fissandolo, fin dal 2023, a 2.000 euro/titolo.
Per quanto riguarda gli ecoschemi, che assorbiranno il 25% del massimale dei pagamenti diretti, sono state individuate cinque azioni:

1 – zootecnia (riduzione antibiotici e pascolo-allevamento semibrado);

2 – inerbimento delle colture pluriennali;

3 – olivi di rilevanza paesaggistica;

4- sistemi foraggeri estensivi;

5- colture a perdere di interesse mellifero.
Il 10% del massimale dei pagamenti diretti verrà destinato al pagamento redistributivo. Potranno accedervi tutte le aziende fino a una dimensione di 75 ettari complessivi (a partire da 0,5 ettari). Un pagamento redistributivo verrà erogato tutte le aziende beneficiarie sino a una soglia massima di 14 ettari.




Ecco la composizione del Consiglio metropolitano di Torino

Le elezioni per il  Consiglio metropolitano –  cui hanno partecipato il 65.85% degli amministratori locali dei 312 Comuni, cioè 2529 su 3839 aventi diritto al voto – hanno portato alla composizione di 11 consiglieri della lista di centrosinistra “Città di Città”, 6 consiglieri della lista di centrodestra “Civica per il territorio” e 1 consigliere della lista del movimento 5 Stelle “Obiettivi comuni”

Ai 18 consiglieri metropolitani si aggiunge il sindaco del capoluogo, Stefano Lo Russo

Questa la composizione delle liste del nuovo Consiglio metropolitano di Torino, in ordine di prefernze

lista Città di Città (centrosinistra):

GRECO Caterina (consigliere comunale di Torino)
GUERRINI Gianfranco  (consigliere comunale di Vinovo)

COSTANTINO Silvano  (consigliere comunale di Moncalieri)

MAZZA Pasquale Mario ( sindaco di Castellamonte)

CONTICELLI Nadia  (consigliere comunale di Torino)

SCHILLACI Rossana  (consigliera comunale di Venaria reale)

CERA Valentina (consigliera comunale di Nichelino)

SICCHIERO Alessandro (sindaco di Chieri)
SUPPO Jacopo (sindaco di Condove)

COGNO Marco (sindaco di Torre Pellice)

CAMBURSANO Sonia (sindaca di Strambino)

lista Civica per il territorio (centrodestra):

TRAGAIOLI Andrea (sindaco di Rivoli)

DELMIRANI Enrico (consigliere comunale di Luserna San Giovanni)
D’AGOSTINO Davide (consigliere comunale di Ciriè)

GIULIVI Fabio (sindaco di Venaria reale)

CANNATI Daniel (sindaco di Beinasco)
GHIO Roberto (consigliere comunale di Santena)




Consiglio regionale: Dalla Commissione ok alla proroga dei voucher vacanza

Prorogati i voucher turismo, approvati il piano 2021 e le attività 2020 dell’Agenzia Piemonte Lavoro.

Questo, in sintesi, è quanto è accaduto nella seduta odierna della terza Commissione, presieduta da Claudio Leone.

L’assessore regionale Vittoria Poggio ha illustrato il Ddl 176, che “allinea i tempi di utilizzo dei voucher per favorire la domanda turistica”. Il provvedimento, visto il permanere delle difficoltà di spostamento e soggiorno a causa della pandemia, consente alla Giunta regionale di aggiornare i termini temporali di utilizzo dei voucher.
Verranno così tutelati i potenziali turisti che hanno acquistato i buoni, evitando che scadano prima del loro utilizzo.

Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, insieme a un emendamento proposto da Monica Canalis (Pd). Nel corso dei lavori sono anche intervenuti Alberto Preioni (Lega), Alessandra Biletta (Fi) e Marco Grimaldi (Luv).

“Le politiche attuate da Agenzia Piemonte Lavoro vogliono potenziare le reti territoriali e garantire servizi più efficienti, per ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro”. Così si è espressa l’assessore regionale Elena Chiorino, coadiuvata dal direttore dell’agenzia, illustrando il Piano di attività approvato all’unanimità dalla Commissione.

L’agenzia – quindi – continuerà con il rafforzamento della formazione per andare incontro alle esigenze delle imprese con nuove figure professionali.

Nel corso del 2021 Agenzia Piemonte Lavoro, che coordina i 31 Centri per l’Impiego piemontesi, ha continuato a lavorare sugli elementi introdotti in periodo pandemico, come per esempio la remotizzazione dei servizi, che si sono rivelati utili per garantire minori tempi di attesa, migliore efficienza e qualità agli utenti.

Da segnalare anche il piano di potenziamento delle risorse umane dell’agenzia, che ha già portato all’inserimento di 188 persone e che realizzerà, una volta ultimato il piano, l’assunzione di ulteriori 300 unità. Già a partire dal marzo 2022 saranno contrattualizzate 134 unità con contratti di Formazione e Lavoro.




Giacomini China premiata per le vendite e il successo imprenditoriale

Lo scorso 8 dicembre, nella città cinese di Nanjing, si è tenuto il tradizionale evento China Comfortable Household conference 2021, a cui hanno preso parte le più importanti aziende del settore edile che operano sul mercato Cinese.

Durante l’evento le aziende hanno la possibilità di esporre i propri prodotti e di essere valutate dagli enti organizzatori della manifestazione.

La filiale cinese di Giacomini “Giacomini Heating & Cooling technology” con sede principale a Pechino, ha esposto le soluzioni per la climatizzazione a pavimento e soffitto radiante, ottenendo due importanti riconoscimenti: “Premio per il brand “ e per la “Capacità imprenditoriale sul mercato Cinese”.

Numerosi gli enti promotori del premio:
– China Construction Metal Structure Association Comfortable Home Branch
– China Gas Heating Professional Committee
– China Energy Conservation Association Heat Pump Professional Committee
– China Construction Metal Structure Association Clean Heating Branch
– China Construction Metal Structure Association Radiant Heating and Cooling Committee
– China Construction Metal Structure Association Heating Radiator Committee
-China Construction Metal Structure Association Fresh Air and Water Purification Committee

Compito di queste associazioni è analizzare il mercato, studiare i contenuti tecnologici dei prodotti di settore, capire le tendenze del settore nel breve e medio termine.

La filiale cinese di Giacomini partecipa a questo importante evento dal 2018, ottenendo nel corso delle edizioni la conferma che il proprio prodotto, di valore dal punto di vista tecnologico e costruito interamente in italia, ha un grande potenziale sul mercato asiatico.

 




Confagricoltura presenta “HubFarm”, piattaforma tecnologica e digitale per l’agricoltura

Confagricoltura, in occasione della sua Assemblea generale oggi a Roma, alla quale hanno preso parte anche il presidente provinciale Luca Brondelli ed il direttore provinciale Cristina Bagnasco, ha presentato “HubFarm” l’importante e ambizioso progetto che avrà l’obiettivo di accompagnare le imprese agricole nella transizione tecnologica, digitale ed ecologica.

“L’agricoltura deve superare i gap che ancora fermano la crescita e la competitività – ha detto il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Il nostro obiettivo è riposizionare le imprese agricole al centro del contesto economico nazionale, aggregandole in un’unica piattaforma con gli sviluppatori e con gli incubatori tecnologici, oltre che con il mondo della ricerca, con l’agroindustria più avanzata, con partner tecnologici, con player di altissimo livello”.

Si pensa a Internet of Things (IoT), big data, innovazioni con una serie di elaborazioni e con servizi digitali ad alto valore aggiunto per le imprese agricole che ne usufruiranno ma, allo stesso tempo, che l’alimenteranno con i propri dati aziendali e territoriali. Ruolo fondamentale svolgeranno le strutture territoriali di Confagricoltura, garantendo il contatto diretto con le imprese agricole e fornendo il supporto necessario per l’accompagnamento e il trasferimento tecnologico e digitale. Il progetto sarà utile per semplificare i processi amministrativi, burocratici e di certificazione.

Naturalmente ci si sta preparando anche ad assistere le aziende che saranno alle prese con la transizione ecologica prevista dalla nuova PAC e dal New Green Deal. Le innovazioni ed i dati informativi non saranno legati solamente alla produzione di beni alimentari, ma concorreranno ad innalzare il valore aggiunto, ad incentivare le filiere no-food ed in particolar modo quelle energetiche. Ciò permetterà, insieme alla transizione tecnologica e digitale, di avere anche una transizione ecologica reale. L’agricoltura dovrà fornire un supporto concreto nella produzione di energie sostenibili.

“Finora abbiamo parlato di ‘agricoltura 4.0’. Con orgoglio posso dire – ha osservato Giansanti – che stiamo lavorando per l’agricoltura 5.0, che supera i gap, che si proietta con determinazione nel futuro che va delineando la Commissione europea di una sostenibilità economica che dovrà coniugarsi a quella ambientale, per vincere la sfida di produrre di più a minor impatto ambientale”.

“Il progetto – ha concluso il Presidente di Confagricoltura – rappresenta una grande opportunità per il settore agricolo, una nuova alba che permetterà all’agricoltura italiana di collocarsi su livelli produttivi e tecnologici, ma anche ecologici, concorrenziali rispetto agli altri Paesi europei e non, rispondenti alle esigenze dell’Europa e dei cittadini”.
“È il momento di accelerare sulla ripresa del Paese, partendo dai settori chiave come quello dell’agricoltura che sostiene un mercato strategico come l’agrifood italiano. Il digitale consente, partendo dai dati, di aiutare ogni organizzazione, anche quelle del settore agricolo, a definire le aree di efficientamento e quelle d’innovazione: dal precision farming fino al tracciamento della filiera agroalimentare – ha dichiarato Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia – Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione del progetto HubFarm la nostra piattaforma cloud e le nostre competenze, facendo ecosistema con Confagricoltura e Reale Mutua, con l’obiettivo di innovare il settore agricolo italiano, renderlo competitivo sugli scenari globali e continuare sulla strada dell’eccellenza del nostro Made in Italy, in vista dei progetti di ammodernamento del settore previsti dal PNRR”.
“L’innovazione e la digitalizzazione sono elementi fondamentali per Reale Mutua – ha detto Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua – che da 194 anni affonda profondamente le sue radici nel mondo agricolo. Abbiamo recentemente scelto di essere una società benefit con un forte modello di sostenibilità che ci guida, e per questo motivo, insieme a Confagricoltura e Microsoft, vogliamo comprendere ancora meglio l’ambito dei bisogni delle imprese agricole, motore dello sviluppo del nostro Paese, per accompagnarle nella transizione digitale e sostenibile, attraverso una piattaforma innovativa in grado di contribuire a migliorare la loro efficienza e garantire il rispetto per l’ambiente che coltiviamo”.




Cabina di regia PNRR, Torino e il Piemonte faranno scuola a livello nazionale

Abbiamo messo intorno al tavolo della Città di Torino e della Città Metropolitana i soggetti territoriali che hanno il compito istituzionale di gestire le risorse del PNRR e i fondi strutturali ordinari dell’Unione Europea.

È un esperimento a livello nazionale, perché siamo la prima realtà territoriale che prova a fare questo lavoro di messa a sistema”: lo ha sottolineato il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo presentando la cabina di regia istituzionale di cui fanno parte l’amministrazione del Comune capoluogo, quella metropolitana, la Regione Piemonte, il Politecnico e l’Università di Torino. La presentazione si è tenuta nella sala auditorium della Città Metropolitana in corso Inghilterra 7, riaperta per l’occasione dopo la lunga fase di chiusura dovuta alla pandemia.

Siamo consapevoli dell’enorme responsabilità che oggi grava sugli amministratori del nostro territorio: programmare, pensare il futuro e utilizzare al meglio le risorse economiche che arriveranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e nei prossimi anni. – ha aggiunto il Sindaco metropolitano – Siamo qui simbolicamente nella sede della Città Metropolitana perché la dimensione della ripartenza è metropolitana. Anche la Città di Torino trarrà giovamento da questa impostazione”.

Dalla presentazione della cabina di regia è emerso che ammontano ad oltre 4 miliardi di euro le risorse del PNRR e della programmazione comunitaria, che interesseranno Torino e la Città Metropolitana tra il 2022 e il 2029 e che saranno gestite dall’amministrazione del capoluogo, da quella metropolitana, da quella regionale e dai due Atenei: un’occasione unica per rilanciare l’economia locale, superare la crisi economica e sociale generata dalla pandemia, realizzare la transizione ecologica e digitale.

Il Sindaco Lo Russo ha sottolineato che la cabina di regia consentirà sinergie tra i diversi Enti pubblici, gli Atenei e il mondo imprenditoriale, utili evitare duplicazioni, sovrapposizioni e sprechi di risorse. A giudizio di Lo Russo nella dimensione di area vasta della Città Metropolitana si giocheranno le partite più importanti di una delle aree più importanti del Paese, che sta scontando gli effetti della crisi, ma che può, facendo squadra, far ripartire il Piemonte e tutto il Nord Italia.

Il Sindaco non ha nascosto il fatto che Comuni e Città Metropolitana scontano ritardi da colmare nella sostituzione del personale andato in pensione. Lo Russo ha inoltre lanciato un appello a tutti gli amministratori, affinché interpretino al meglio il loro ruolo istituzionale, al di là delle differenze politiche, che devono diventare fattore di ricchezza e non di contrapposizione. “Insieme progettiamo, costruiamo e ripartiamo” è il claim della cabina di regia annunciato dal Sindaco metropolitano, che ha ricordato come sarà importante vigilare sul rispetto della legalità nelle procedure di assegnazione degli appalti e gestione dei lavori. “Amministrare vuol dire assumersi responsabilità e la mia impostazione è proprio quella di assumermi le responsabilità, per fare un salto di qualità nei tempi previsti dal PNRR” ha concluso Lo Russo.

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha definito il PNRR un “grande Piano Marshall”, che comporta per tutti gli attori pubblici e privati l’esigenza di condividere le scelte. “Oggi, – ha annunciato Cirio – abbiamo le prime regole d’ingaggio e la cabina di regia inaugura la fase 2 della programmazione del PNRR attraverso la scelta dei progetti”. Il Presidente della Regione ha anche ricordato che nella scorsa primavera erano state censite le esigenze dei territori, nel rispetto delle indicazioni europee, mentre nella seconda fase si dovranno selezionare i progetti che possono rientrare nelle 6 missioni condivise: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

Su quest’ultima missione il Presidente Cirio ha insistito, sottolineando l’importanza del superamento della pandemia come condizione irrinunciabile per la ripartenza dell’economia. A giudizio del Presidente della Regione la scelta condivisa dei progetti strategici deve avere come obiettivo quello di creare ricchezza e non ulteriore spesa pubblica, perché le risorse dell’Unione Europea dovranno un giorno essere rendicontate e restituite. “Saremo in grado di restituire quelle ricorse se le avremo impiegate per creare ricchezza” ha sintetizzato Cirio.

Per sostenere le amministrazioni locali e il mondo dell’impresa l’unità di missione creata da Città di Torino, Città Metropolitana, Regione e Atenei dovrà essere in grado di informare tempestivamente tutti gli attori sulle opportunità offerte dal PNRR e dai bandi ordinari, contribuire alla semplificazione delle procedure e alla presentazione dei progetti e delle domande di contributo. Tra i progetti strategici citati dal Presidente Cirio nel suo intervento figurano quelli a sostegno dell’area di crisi complessa della Città di Torino, dei territori montani, dell’industria aerospaziale e della conversione ecologica dei trasporti ferroviari e su gomma, anche mediante la diffusione della propulsione ad idrogeno.




Torino. Prezzi al consumo di novembre per l’intera collettività NIC)

Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

 

Nel mese di Novembre 2021 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 105,3 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,6% rispetto al mese precedente e del +3,0% rispetto al mese di  Novembre 2020 (tasso tendenziale).

 

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,8% sul mese precedente e +3,1% su novembre 2020. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,8% rispetto al mese di ottobre 2021 e +4,2% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,1% sul mese precedente e +0,6% rispetto a novembre 2020.

 

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,9% su base congiunturale e +4,0% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari +0,8% sul mese precedente e +0,1% sull’anno precedente,

Beni Energetici +4,4% sul mese precedente e +29,8% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +0,7% sull’anno precedente,

Altri Beni -0,1%  sia sul mese che sull’ anno precedente.

 

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,2% su base congiunturale e +1,6% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione -0,2% sul mese precedente e -0,6% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e INVARIATO sull’anno precedente,

Servizi Ricreativi, Culturali e per la Cura della persona +0,8% sul mese precedente e +2,1% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti +0,1% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.

 

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +0,9% rispetto all’anno precedente.

 

 




L’assessore all’agricoltura Protopapa: “La Regione sostiene i Distretti del cibo”

Grazie a un emendamento approvato nella seduta di ieri dal Consiglio regionale, la Regione Piemonte potrà contribuire alle spese di costituzione e avviamento dei Distretti del cibo.

Lo ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa rispondendo questo pomeriggio in Aula all’interrogazione a risposta immediata della consigliera Sarah Disabato (M5s) in merito alle azioni di sostegno alla filiera del food e, in particolare, dei Distretti del cibo del settore ortofrutticolo, per scongiurare possibili ripercussioni a livello metropolitano e regionale.

Disabato, prendendo spunto dalle recenti decisioni del titolare del gruppo T18 Piemonte di chiudere l’azienda, leader nella produzione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli di qualità, ha domandato “quali azioni intenda intraprendere la Giunta regionale per sostenere e incentivare nuove modalità di commercio per il reparto ortofrutticolo, favorendone la crescita, la riorganizzazione e l’aggregazione con altre aziende”.

Protopapa ha ricordato che l’individuazione e il riconoscimento dei Distretti del cibo sono previsti dalla legge regionale 1/2019 e che il presidente della Giunta ha approvato con un decreto del 2020 le procedure per la loro costituzione.

“A oggi – ha aggiunto – è stata inoltrata agli uffici regionali la domanda di riconoscimento da parte del Distretto del cibo Chierese-Carmagnolese, che aggrega 25 Comuni della cintura di Torino e l’istruttoria è in fase avanzata. Altri territori, Casalese e Cavourese in particolare, hanno manifestato interesse e hanno avviato incontri informativi con l’assessorato”.

Il sostegno alla filiera ortofrutticola, ha concluso, “è comunque assicurato, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione e l’aggregazione, da un intervento specifico dell’Organizzazione comune dei mercati (Ocm) dei prodotti agricoli. In particolare, è previsto un contributo del 5% del fatturato per le aziende che si aggregano in Organizzazioni dei produttori (Op)”.

Nel corso della seduta l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio ha risposto a nome dell’assessore Luigi Icardi alle interrogazioni di Davide Nicco (Fdi) sul nuovo primario di Carmagnola e Moncalieri (To) e di Monica Canalis (Pd) sul tracciamento dei contagi. Ha anche risposto a nome dell’assessore al Welfare Chiara Caucino all’interrogazione di Silvio Magliano (Moderati) sul rischio di chiusura dell’Ufficio pubblica tutela di Ivrea (To) e a nome dell’assessore all’Ambiente Matteo Marnati alle interrogazioni di Domenico Rossi (Pd) sull’adozione di un Piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare e di Marco Grimaldi (Luv) sull’iter per l’individuazione del sito unico nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari. L’assessore Marco Gabusi – infine – ha risposto alle interrogazioni di Alberto Avetta (Pd) sull’orario invernale della tratta Aosta-Ivrea-Torino e di Ivano Martinetti (M5s) sugli interventi alla linea ferroviaria Cuneo-Limone.