Cciaa Cuneo: pubblicato il prezzario opere edili e impiantistiche

L‘ente camerale cuneese ha pubblicato sul proprio sito internet alla pagina  la 18ma edizione del Prezzario delle opere edili e impiantistiche in provincia di Cuneo,realizzato dal comitato tecnico omonimo, i cui esperti sono designati da Regione, Provincia, Ordini e collegi professionali e associazioni di categoria.

Con l’edizione 2020 del volume, si è consolidato l’ampliamento della sezione dedicata all’edilizia sostenibile, che ha introdotto, a partire dall’edizione 2018, le voci e i prezzi di prodotti e materiali eco-sostenibili, nel rispetto dei nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) e nell’ambito del progetto europeo Italia Francia Alcotra Eco-Bati.

Per l’edizione 2020, la categoria “Edilizia sostenibile” è stata rivista, con opportune integrazioni di nuove voci, dal gruppo di esperti del Comitato tecnico preposto a lavorare su questa parte.

Sono stati aggiornati tutti i prezzi dei prodotti CAM per adeguarli e allinearli a quelli del Prezzario regionale, in osservanza delle misure disposte dalle condizioni emergenziali connesse con il Covid-19. Tali aggiornamenti, con il supporto di Environment Park, sono stati condivisi con la Regione Piemonte e inseriti nel Prezzario regionale e sono confluiti nell’aggiornamento nel Catalogo regionale dei prodotti edilizi con certificazione ambientale.

La pubblicazione, edita nel formato digitale, rappresenta la sintesi del lavoro svolto da ciascuno dei componenti, che provvede all’aggiornamento e alla revisione delle parti di propria competenza, intervenendo in un continuo confronto dialettico. La coerenza dei prezzi pubblicati con l’andamento del mercato viene garantita attraverso l’introduzione di nuove voci e l’eliminazione di quelle ormai obsolete.

“Ogni anno la realizzazione del Prezzario rappresenta un traguardo importante, un contributo alla trasparenza nei lavori del settore edile e impiantistico che, grazie all’impegnativo lavoro del Comitato tecnico, l’ente camerale mette a disposizione di imprenditori, professionisti e privati, per le contrattazioni e la risoluzione di controversie – ha sottolineato Mauro Gola presidente della Camera di commercio cuneese – Ricordo che la redazione e l’aggiornamento del Prezzario sono svolti da una vera e propria squadra di esperti preposta a rilevare, sotto l’egida dell’istituzione camerale, gli oltre 12.650 prezzi che sono il riferimento per settori determinanti del nostro tessuto provinciale, con quasi 9mila imprese.

Nell’ultimo decennio il settore delle costruzioni è stato coinvolto da una crisi perdurante, aggravata con l’emergenza Covid 19, ma resta un settore vitale del tessuto economico e proprio per questo necessita di più attenzione da parte delle istituzioni che debbono riportare in alto gli investimenti facendo ripartire le grandi opere infrastrutturali di cui Paese ed il nostro territorio hanno bisogno”.




Sono 32.260 (+ 39 ) le persone positive al Covid19

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.577 (+15 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3308 (+2) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2509 (+1) Cuneo, 2379 (+0) Novara, 13.661 (+11) Torino, 1119 (+1) Vercelli, 976 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 178 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 540 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I decessi rimangono 4142

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane di 4142 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1832 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

La situazione dei contagi

Sono 32.260 (+ 39 rispetto a ieri, di cui 27 asintomatici. Dei 39 casi, 27 screening, 7 contatti di caso, 5 con indagine in corso. I casi importati sono 20 su 39) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4146 Alessandria, 1905 Asti, 1059 Biella, 3039 Cuneo, 2903 Novara, 16.160 Torino, 1456 Vercelli, 1161 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 277 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 154 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 85 (+2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 912

I tamponi diagnostici finora processati sono 552.333, di cui 304.396 risultati negativi.

 




V2g FCA, Marsiaj (Unione Industriali): ulteriore dimostrazione della centralità di Torino nel settore auto

Il nuovo impianto di Mirafiori, unitamente alla conferma degli investimenti sul nostro territorio da parte di FCA, è un’ulteriore dimostrazione della leadership nel settore auto della nostra città”, così il presidente dell’Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiaj, a margine dell’inaugurazione di Vehicle-to-Grid (V2G), infrastruttura realizzata da Fca, Engie Eps e Terna che, una volta completata, sarà la più grande del genere al mondo.

“Le aziende dell’automotive stanno affrontando profondi cambiamenti – spiega il Presidente degli industriali torinesi –, forti delle proprie capacità imprenditoriali e provando a cogliere le occasioni che si stanno presentando, prima tra tutte lo sviluppo dell’elettrico”.
“Tuttavia – conclude – per rilanciare la crescita, oltre all’impegno delle imprese, è fondamentale che la politica, nazionale e locale, collabori per il comune fine di sostenere un settore trainante dell’economia e del lavoro, inserendo l’automotive e l’innovazione della manifattura tra gli obiettivi della prossima programmazione europea e destinando loro parte delle risorse del Recovery Fund”.




Torino. Concorso di pittura “Cambiano come Montmartre” fra arte e sostenibilità ambientale

Domenica 27 settembre torna la manifestazione Cambiano come Montmartre”con il suo tradizionale concorso di pittura estemporanea, un evento gioioso di creatività collettiva, tra tradizione e nuovi linguaggi espressivi e partecipativi.

Dal 2018 la manifestazione è dedicata ai temi del riuso, del riciclo creativo e della sostenibilità ambientale e sociale, in linea con le priorità strategiche individuate dalla Commissione Europea e in sinergia con le finalità di Reland, il nascente parco sperimentale cambianese sul riuso e riciclo.

La trentatreesima edizione dell’evento, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, sarà possibile nel rispetto delle disposizioni anti Covid-10, grazie alle dirette on line di ChieriwebTV per le inaugurazioni delle mostre, le premiazioni, le conferenze, le interviste, i tutorial e le riprese live della giornata, parallelamente ai canali Facebook, Instagram e Youtube.

Dal 1° settembre Chieriwebtv e le pagine dei social media interessate all’evento, promuovono i concorsi on line di fotografia, fiaba, manufatti di argilla e riciclo, per una partecipazione diffusa e con il coinvolgimento dei fan e follower dei profili Facebook e Instagram, invitati a votare con i “like”. Per i concorsi dell’evento collaterale “Aspettando Cambiano come Montmartre” non sono previsti premi in denaro ma una “premiazione” dal vivo e online, nella giornata della manifestazione.

Nel rispetto di protocolli e delle linee guida per la prevenzione del contagio da Covid-19, domenica 27 settembre nel centro storico e al Munlab-Ecomuseo dell’argilla, si terrà un concorso di pittura in estemporanea a premi sul temaInsieme – L’arte si incontra sulla tela in luoghi di aggregazione”, con un primo premio di 500 euro.

È in programma anche la mostra collettiva d’arte contemporanea “Molteplicità di Insieme – Espressioni artistiche di libertà di pensiero e di vita”, a cura di Silvana Nota e Valeria Torazza, ospitata nella chiesa Confraternita dello Spirito Santo e nella sala consiliare del palazzo comunale. L’esposizione, a cura del circolo fotografico Autofocus intitolata “Foto al tempo del COVID -19”, sarà allestita nella sala conferenze della biblioteca civica, mentre la mostra “Città Liquida” di Livio Ninni sarà allestita nell’atrio del palazzo comunale.

I “Cortili in Musica” coinvolgeranno Free Byte, DJ Alint, Hoochie Coochie, Quartetto Ensemble, Elisabetta Bosio e il duo acustico Re-VERVE. I commercianti locali parteciperanno ad “Arte in vetrina”, un’esposizione di opere nelle vetrine di affaccio alle vie del centro e lungo il viale di corso Onorio Lisa.

I ragazzi dell’istituto comprensivo di Cambiano proporranno la mostra “Insieme anche da lontano, i bambini raccontano”, ma ci saranno anche le fiabe improvvisate di Vanni e Claudio, la presentazione del libro “Luca, Rod e Mila nel Regno di Corona” con l’autrice Carlotta Amerio e l’illustratore Federico Salemi, l’associazione Puntoacapo al Munlab, una serie di installazioni nel centro storico ad opera degli artisti che nelle edizioni precedenti hanno eseguito performance di arte partecipata (Giovanni Borgarello, Tegi Canfari, Giustino Caposciutti, Daniela Gioda, Salvatore Liistro e Claudio Rabino), l’allestimento “L’albero della vita” a cura della Società Nazionale Bamboo.

Le associazioni artistiche del territorio e quelle impegnate nella sostenibilità sociale e ambientale, insieme ad artigiani ed hobbisti, arricchiranno le vie del centro con la loro presenza. Al successo di Cambiano come Montmartre” contribuiscono le associazioni DAI! di Santena, Peppino Impastato di Carmagnola, CiòCheVale di Chieri, la Pro Loco, l’associazione Autofocus e l’Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano.




Le congratulazioni di Confagricoltura Alessandria a Gian Paolo Coscia, neo presidente della nuova CCIAA di Alessandria-Asti

Oggi è nata la nuova Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Alessandria e Asti. Così si è concluso l’iter previsto dalla legge di riforma delle Camere del 2016.

L’accorpamento è iniziato concretamente nel febbraio del 2018, pronto a concludersi a settembre dello stesso anno, poi ritardato da ricorsi e sentenze a livello nazionale e infine accelerato nella conclusione con il decreto legge della vigilia di Ferragosto.

Il nuovo ente avrà al centro l’area vasta del territorio geo-economico del Piemonte sud-orientale. Salutiamo così la Camera di Commercio di Alessandria nata nel 1862 e forte di una storia di oltre un secolo e mezzo e la Camera di Commercio di Asti nata nel 1935, ottantacinque anni fa.

Stamattina presso la sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo in Alessandria si è svolta la seduta di insediamento del nuovo Consiglio, composto di 33 membri in rappresentanza delle categorie economiche delle due province.

L’assemblea, completa di tutti i suoi 33 componenti, ha poi eletto Gian Paolo Coscia quale nuovo presidente per acclamazione.

All’assemblea erano presenti per Confagricoltura Alessandria il presidente Luca Brondelli e il direttore Cristina Bagnasco, che si sono congratulati con Coscia per il brillante risultato raggiunto: “La fiducia dimostrata dall’assemblea della Camera verso colui che è l’esponente di Confagricoltura è per noi un grande privilegio di cui non possiamo che essere orgogliosi. Auguriamo a Coscia e ai suoi collaboratori un proficuo lavoro, potendo contare su tutto il supporto necessario da parte nostra, come già avvenuto in questi anni”.

Coscia era stato nominato presidente della Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Alessandria il 10 ottobre 2013. Da marzo 2004 a giugno 2013 è stato Presidente di Confagricoltura Alessandria. Da giugno 2011 a giugno 2017 è stato Presidente di Confagricoltura Piemonte.




Premio “Mattia Serafini”, 5mila euro alla strategia digital più creativa

L’Associazione Culturale Torino del Centro Congressi Unione Industriale lancia il Premio “Mattia Serafini” che tributa un riconoscimento alla miglior campagna di comunicazione social di un’opera editoriale.

Il premio è intitolato a Mattia Serafini, il social media manager del Centro Congressi Unione Industriale di Torino, prematuramente scomparso nel 2019 a soli 36 anni. Serafini è stato indispensabile motore della trasformazione della comunicazione del Centro Congressi e di tutta l’Unione Industriale di Torino, che ha portato – con pazienza, garbo ed entusiasmo – a comprendere e utilizzare il linguaggio dei social media.

Obiettivo dell’iniziativa, stimolare la creatività delle case editrici nelle loro strategie e l’ideazione di campagne social innovative.

Il premio è stato realizzato con il sostegno di FINSAA, (Associazione per il Finanziamento degli Studi in Amministrazione Aziendale), delle imprese Gommaplastica e delle imprese Chimiche Unione Industriale Torino, di Square design e di Tuxor, e della Camera di Commercio di Torino che patrocina anche l’iniziativa insieme all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

La procedura di selezione porterà alla designazione delle cinque migliori campagne social di cinque diverse opere editoriali, di ogni genere letterario, pubblicate tra giugno 2019 e giugno 2020.

Tra queste, verrà selezionata la strategia vincitrice, cui sarà riconosciuta una somma di 5mila euro. Nell’ottica di premiare la professionalità e l’inventiva alla base della strategia social, il premio andrà alla Casa Editrice, ma il contributo economico dovrà essere vincolato ed elargito direttamente alla società, ditta o persona fisica che avrà ideato la campagna, così da valorizzarne la competenza e la professionalità.

La giuria del Premio Serafini sarà composta da Paolo Lottero, CEO di StrutturaFine, digital strategist e formatore; Bruno Ruffilli, “Innovation Editor” e responsabile Sezione Tecnologia de La Stampa; Marco Castelnuovo, direttore Corriere Sera Torino; Serena Uccello, vice capo servizio e social media editor Il Sole 24 Ore; Marianna Bruschi, capo redattore Gedi Digital, responsabile sviluppo digitale per GNN.

Le Case Editrici hanno la possibilità di candidarsi al Premio Serafini fino al 30 ottobre 2020, mentre la premiazione avverrà durante gli incontri del ciclo invernale dei “Caffè Letterari” del Centro Congressi, giovedì 10 dicembre alle ore 18.00.

Cristina Tumiatti, Presidente Centro Congressi Unione Industriale Torino, ha dichiarato: “Da sempre il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino dimostra una grande sensibilità per le potenzialità dei giovani e cerca di sostenerli e creare un link con il mondo del lavoro e delle imprese. La preziosissima opera di Mattia oggi ci regala lo spunto per valorizzare la professionalità dei giovani social media manager che sono i fautori del successo online di autori, aziende e Case Editrici”.

Silvio Marioni, Presidente imprese Gommaplastica Unione Industriale Torino, ha commentato: “Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Mattia personalmente e di apprezzare la sua straordinaria professionalità. In punta di piedi e da “gentile comunicatore” è entrato nelle attività associative delle nostre imprese, facendoci capire che l’online è il trionfo della comunicazione diretta e personale. Amplifica e consente di condividere contenuti di competenza e professionalità che aumentano il valore della cultura d’impresa in cui crediamo da sempre.

Proprio perché in Azienda investiamo tutti i giorni sulle persone, le nostre imprese della Gommaplastica hanno deciso di partecipare a questo Premio. Un premio intitolato a una persona e Social Media Manager davvero speciale”.

Paolo Parato, Presidente imprese Chimiche Unione Industriale Torino, ha aggiunto: “Vogliamo ricordare Mattia ringraziandolo. Ringraziarlo per ciò che ci ha lasciato come persona e come Social Media Manager con il quale abbiamo iniziato un affascinante progetto che oggi è in pieno svolgimento.

A maggio 2019, grazie a Mattia, abbiamo costituito un Gruppo di Lavoro di 4 imprenditori della Chimica-Gommaplastica che, con il prezioso aiuto di Paolo Lottero e della nostra Unione Industriale, hanno progettato e attivato #SocialEntrepreneur.

Si tratta di un progetto pilota su presenza e identità digitale, che da marzo, nonostante il lockdown, vede coinvolti 15 imprenditori e manager del settore, e che vuole essere una risposta concreta alla opportunità di promuoversi online come persone e capitani di impresa. Ringraziamo Mattia per averci fatto comprendere che oggi è imprescindibile far sentire la propria voce online e che fattori come età, dimestichezza con i social e tempo non sono rilevanti se lavoriamo in squadra”.

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Torino. Emergenza cinghiali, per Marocco e Azzarà occorrono norme chiare

Il problema della presenza degli ungulati in zone rurali e ora anche urbane è da troppo tempo irrisolto e, oltre a mietere vittime sulle strade e a provocare danni economici all’agricoltura, mette in difficoltà le Città Metropolitane e le Province.

Il contenimento della fauna selvatica è infatti regolato da leggi nazionali e regionali che poi affidano a Province e Città Metropolitane la programmazione e l’attuazione”: lo sottolinea il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, commentando la notizia dell’abbattimento di alcuni cinghiali nel parco Mario Moderni di Roma.

“Non sono un cacciatore e nemmeno un animalista, – precisa Marocco – ma sono un amministratore pubblico. Qualcuno si deve occupare del problema a livello normativo e sopratutto finanziario, decidendo qual è la scala dei valori da prediligere e contemperando gli interessi e le sensibilità. In questo stallo istituzionale, oltre al dolore per l’abbattimento dei cinghiali, ma soprattutto per le troppe vittime della strada, la mia solidarietà va ai dipendenti della Città Metropolitana di Roma, che hanno applicato le norme con lealtà istituzionale e professionalità”.

Secondo Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, “il legislatore nazionale e quello regionale devono decidere quali priorità perseguire, quali e quante risorse destinare al contenimento della specie e con quali modalità le Città Metropolitane e le Province devono operare. Agricoltori e utenti della strada hanno il diritto di ricevere risposte rapide, efficaci e basate su una valutazione scientifica dei metodi migliori per ristabilire l’equilibrio naturale in termini di popolazione di ungulati presente sul territorio”.




Torino. Emergenza Covid, nuovi provvedimenti della giunta

Questa mattina la Giunta Comunale – a seguito della grave situazione emergenziale creata dal Covid 19 che ha imposto misure restrittive che impattano sull’economia cittadina – su proposta della Sindaca Chiara Appendino ha approvato un provvedimento per agevolare i titolari di rapporti di locazione e concessione di immobili e di impianti sportivi di proprietà del Comune.

Nell’attuale situazione emergenziale la necessità di una revisione dei rapporti concessori e locativi in essere risulta essere estremamente avvertita come strumento per riportare ad equità i contratti di locazione vigenti tra privati e per evitare, quale alternativa spesso inevitabile, la loro risoluzione.

La Città possiede numerosi immobili assegnati a terzi ma, anche quando opera su un piano privatistico, deve sempre tener presente la sua funzione sociale orientata alla promozione del benessere pubblico e alla tutela dell’equità e della giustizia sostanziale dei rapporti di cui è parte. Per questo la delibera di oggi stabilisce due principi importanti che si applicato a tutti i rapporti di concessione e locazione che il Comune ha con enti del terzo settore, aziende, privati, società sportive ecc.

La prima misura è la nuova modalità di dilazione o rateizzazione, senza oneri a carico del debitore, nei casi in cui i richiedenti non si trovino in situazioni di morosità colpevole relative a canoni del periodo pre Covid. La misura riguarda sia i canoni di concessione e di locazione, sia le indennità di occupazione limitatamente ai contratti scaduti e in attesa di rinnovo e, la durata del piano rateale, non potrà eccedere quella contrattuale tranne il caso in cui il richiedente fornisca un’adeguata garanzia fideiussoria di istituti bancari o assicurativi.  In ogni caso l’ammontare di ogni rata mensile non potrà essere inferiore a un quarto del canone mensile e comunque a 100 euro.

La seconda e più articolata misura è legata al riconoscimento di una riduzione per l’utilizzo dell’immobile in relazione al periodo durante il quale l’immobile è stato (a causa di atti provvedimenti del Governo o della Pubblica Autorità) chiuso o comunque inutilizzato. In questo caso si devono considerare due diversi momenti legati alla situazione emergenziale: quello durante il quale le attività si sono totalmente fermate e quello successivo in cui molte attività, pur essendo ripartite, non sono riuscite a tornare a operare a pieno regime.

L’obiettivo è quindi non solo di riconoscere il mancato utilizzo dello spazio nel periodo di chiusura ma di sostenere e accompagnare tutto il periodo emergenziale, che il Governo ha dichiarato a partire dal 1 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020, anche al fine di sostenere una prossima ripartenza.

Nel dettaglio la riduzione verrà concessa a coloro che la richiederanno secondo le seguenti modalità. Relativamente al periodo nel quale le attività si sono totalmente fermate, gli uffici ridurranno le cifre dovute nella misura pari al 90%. Per quanto riguarda invece il periodo successivo e, sino al permanere dello stato di emergenza, sarà applicata una riduzione del 30% nel caso in cui i richiedenti abbiano subito un calo del fatturato mensile pari o superiore al 50% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Per quanto concerne le concessioni stipulate con soggetti senza fini lucrativi appartenenti al Terzo Settore (o a favore di soggetti senza scopo di lucro espressamente designati nella concessione medesima), invece del calo del fatturato saranno considerati i seguenti parametri: straordinaria riduzione delle entrate associative durante i periodi successivi al lockdown, riduzione documentata del numero degli associati, cancellazione documentata di eventi programmati, riduzione delle attività rientranti nell’oggetto sociale e presenza di ulteriori gravi e specifiche circostanze debitamente documentate.

La misura di riequilibrio sarà applicata anche alle realtà sportive che potranno dimostrare una riduzione delle entrate di entità superiore al 50% in relazione ai corrispettivi dovuti per i mesi successivi alla riapertura e antecedenti alla cessazione dello stato di emergenza formalmente dichiarata.

Per coprire nell’esercizio 2020 le minori entrate derivanti dall’applicazione del provvedimento, già state in parte considerate nella deliberazione di assestamento generale del bilancio approvata dal Consiglio Comunale in data 27 luglio 2020, si stimano ulteriori 1 milione di euro che saranno oggetto di assestamento nella prossima variazione di bilancio.

 

Si tratta di uno sforzo straordinario che siamo orgogliosi di essere riusciti a portare a compimento – dichiara la sindaca Appendino -. Ringrazio gli uffici per l’eccezionale lavoro svolto che ci ha permesso, anche in assenza di una chiara normativa nazionale, di mettere mano ai canoni e alle locazioni per gli impianti sportivi, i privati e, soprattutto, il mondo del terzo settore che ha pagato così tanto durante la crisi ma che allo stesso tempo è stato fondamentale nel sostegno alle tante forme di fragilità. Soprattutto in questo momento di grande incertezza e difficoltà, questa azione sia un segnale di speranza e un messaggio alla nostra comunità. Le istituzioni sono presenti e sono pronte a fare tutto ciò che sarà possibile per non lasciare nessuno indietro”.




Confartigianato Torino. DPCM: Serve un “Decreto Ombrello” che esca però dalla logica dei codici ATECO

Purtroppo ancora una volta ci preoccupa la “confusione” e la “nebbia” che avvolge i contenuti del nuovo DPCM (323 le pagine che compongono l’allegato di questo provvedimento)”.

Ad affermarlo Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino di fronte al plico del nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio.

“Quello che emerge -prosegue De Santis – è la volontà di legare territorialmente la gravità degli interventi alla gravità della situazione sanitaria. Questo principio rispetto ad un lockdown generalizzato come a primavera, davvero economicamente insostenibile per il Paese, è comprensibile se consideriamo che il debito pubblico è già arrivato al 160%”.

“Per fare questo -propone De Santis- è però fondamentale avere ristori certi, concreti e veloci, per tutte le attività e professioni che sono coinvolti dalle chiusure. Serve, alla luce di questo nuovo DPCM, un “Decreto Ristori BIS” che vada a ristorare le attività coinvolte; ma serve ancor più un decreto ombrello che esca dalla logica dei codici ATECO. Sistema che ha dimostrato nei fatti di escludere intere categorie colpite tanto quanto se non in misura maggiore di quelle coinvolte.

Penso a categorie come i Bus Operator e i Fotografi, solo per fare degli esempi, ma sono coinvolti tutti quei mestieri che ruotano intorno alla produzione e servizi per la ristorazione, per gli eventi ed il turismo che, almeno sino ad oggi, sono risultati essere esclusi da ogni aiuto ma di fatto senza mercato da 7/8 mesi. Il Governo deve pensare ad un provvedimento che vada nella logica di aiutare coloro che possono dimostrare un calo del fatturato di una certa percentuale a prescindere dalla attività che viene svolta. E’ infatti chiaro che la riduzione della socialità indotta dalle chiusure di certe attività come bar, locali, ristoranti e il divieto di tenere cerimonie e feste incidono sui bilanci di tutti”.

“E positivo – conclude Dino De Santis – che le attività produttive siano salvaguardate dalla chiusura anche nelle zone a più alto rischio. E’ il riconoscimento che il lavoro svolto con la stesura dei protocolli nazionali e il rispetto delle regole da parte dei nostri imprenditori, abbiano messo in “sicurezza” i luoghi di lavoro, tutelando la salute dei dipendenti, delle famiglie e degli stessi artigiani che lavorano quotidianamente al servizio della collettività”.

 

 




A.R.PRO.M.A. dona 5.000 euro alla Confartigianato Cuneo Onlus

Un segnale concreto di vicinanza a chi, in questo momento non facile, ha bisogno di supporto e aiuto. Non solamente un sostegno dal punto di vista economico, ma un modo per infondere un po’ di speranza».

Così, Luca Crosetto, presidente di A.R.PRO.M.A. (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole), commenta la decisione di devolvere 5.000 € in beneficenza per aiutare chi, a causa delle conseguenze dovute al Coronavirus, sta affrontando un momento problematico.

«Essere imprenditori e artigiani racchiude in sé molti significati pregnanti e valori fondamentali: uno di questi è sicuramente il sentimento della solidarietà verso chi necessita di aiuto. – continua Crosetto – Come A.R.PRO.M.A. ci siamo sentiti in dovere, verso il territorio piemontese e il collegato tessuto sociale, di compiere un piccolo gesto di fratellanza. Per rendere fattivo il nostro contributo, devolveremo l’importo alla Confartigianato Cuneo Onlus, la no-profit nata in seno a Confartigianato Cuneo per aiutare chi è in difficoltà, che implementerà le più opportune azioni di sostegno».

«L’Associazione Onlus – spiega la presidente Daniela Minetti – rappresenta un anello forte della catena di solidarietà che in questi anni ha attivato Confartigianato Imprese Cuneo per dare sostegno a persone e famiglie bisognose. La Onlus, peraltro, è soggetto destinatario del 5 per mille in sede di dichiarazione dei redditi (codice fiscale 96077150041) e riceve sostegno attraverso numerose donazioni liberali. Nel 2019, per esempio, abbiamo raccolto ed elargito oltre 20 mila euro attraverso numerose attività solidaristiche. Ringraziamo A.R.PRO.M.A. per l’importante donazione. Ora individueremo le forme più consone per destinare il prezioso contributo».

«Oltre alla nostra donazione – conclude Crosetto – avvieremo una campagna di raccolta fondi destinata a tutti gli imprenditori della meccanizzazione agricola, associati e non. Chi volesse aiutarci con un piccolo contributo può effettuare una erogazione liberale direttamente sul conto della Confartigianato Cuneo Onlus – IT29R0311110201000000032461 – causale “Donazione pro Confartigianato Cuneo Onlus – ARPROMA” entro il 15/12/2020».