I servizi dell’Agenzia delle Entrate fruibili a distanza con modalità semplificate

Durante il periodo di emergenza sanitaria “COVID – 19” oltre ai consueti canali telematici, gli uffici dell’Agenzia delle Entrate in Piemonte garantiscono, anche a distanza, i servizi fiscali solitamente erogati presso gli Uffici.

 

Le 9 Direzioni provinciali, i 28 Uffici Territoriali e gli 8 Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia delle Entrate in queste settimane sono aperti al pubblico esclusivamente per la consegna di documentazione, ma i cittadini che in questo periodo hanno bisogno dei servizi dell’Agenzia possono usufruirne da casa in modo notevolmente semplificato rispetto al solito. Ad esempio, chi ha bisogno del codice fiscale per un nuovo nato o il duplicato della tessera sanitaria, chi vuole richiedere un certificato o l’accredito di un rimborso sul conto corrente.

 

Come funziona

Il contribuente può presentare la propria richiesta anche via e-mail o PEC. È sufficiente:

– allegare la documentazione necessaria. Con la domanda, il contribuente deve autocertificare di essere in possesso dell’originale dei documenti;

– allegare una scansione della carta d’identità;

– indicare i propri riferimenti per essere ricontattato nel caso siano necessari chiarimenti o integrazioni della documentazione.

 

L’operatore dell’Agenzia delle Entrate esegue la lavorazione a distanza, in back office. L’interazione che avveniva tradizionalmente allo sportello prosegue in forma virtuale tramite i canali di contatto indicati dal contribuente.

 

Sul sito sono disponibili i recapiti degli Uffici piemontesi dell’Agenzia e i dettagli sui singoli servizi usufruibili a distanza in modalità temporaneamente semplificate:

 

 

Cosa posso fare direttamente on line su www.agenziaentrate.gov.it

In ogni caso rimangono attivi i tradizionali servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per chi è in possesso delle relative credenziali di accesso: SPID o password e PIN dell’Agenzia.  L’elenco dei servizi telematici è nel manifesto interattivo – pdf curato dalla Direzione regionale del Piemonte.

 

 

 




Confagricoltura Piemonte: sabato e domenica garden aperti per vendita piante, fiori e prodotti accessori

La Regione Piemonte, con il decreto del presidente della giunta del 26 ottobre, che modifica le disposizioni introdotte con il precedente decreto del 22 ottobre, ha pienamente accolto le richieste di Confagricoltura Piemonte in merito alla possibilità di derogare alla chiusura del fine settimana per le superfici commerciali destinati alla vendita di piante, fiori e accessori.

Domani e domenica i florovivaisti piemontesi potranno perciò potranno tenere aperti i loro garden per la vendita di piante fiori e relativi prodotti accessori, contribuendo così ad alleviare le difficoltà di un comparto produttivo già gravemente danneggiato dal lockdown primaverile.

Confagricoltura Piemonte evidenzia come si tratti di un comparto importante, che rappresenta complessivamente circa 1.100 imprese e 3.500 occupati. I florovivaisti sono stati colpiti con un’intensità senza precedenti dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19, sia a causa delle restrizioni agli spostamenti messe in atto dalle pubbliche autorità, sia per la chiusura obbligatoria di negozi, mercati all’aperto, ristoranti e altri esercizi ricettivi, sia infine per l’annullamento o il notevole ridimensionamento di eventi e manifestazioni nei quali i fiori e le piante ornamentali vengono ampiamente utilizzati.

Apprezziamo la sensibilità del governatore Cirio – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasiache con il provvedimento, nel pieno rispetto dei cittadini, ha inteso venire incontro alla crisi del florovivaismo. Esprimiamo apprezzamento anche per la sensibilità dell’assessore Protopapa che ha promosso la misura che concede un parziale ristoro dei danni subiti dalle imprese floricole e vivaistiche del nostro territorio: pur non trattandosi di interventi in grado di risolvere la situazione, rappresentano un segnale di attenzione sicuramente apprezzato dagli operatori”.




Torino. Comuni in rete a sostegno degli homeless

Si è svolta questa mattina in una riunione congiunta della IV Commissione consiliare della Città metropolitana con la IV Commissione consiliare della Città di Torino, la presentazione degli studi promossi da Città metropolitana sulla popolazione homeless e sulle strategie di rete tra il Comune capoluogo e gli altri Comuni del territorio;

Alla Commissione sono stati invitati a partecipare i Comuni dell’area metropolitana torinese, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora (Fio.PSD), Acmos, Gruppo Abele.

Cesare Bianciardi del Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università degli Studi di Torino, che ha realizzato la ricerca su chi sono gli homeless del territorio metropolitano al di fuori della Città di Torino, ha sintetizzato i risultati emersi, ricordando che a fianco al profilo classico del senza fissa dimora cresce una fascia di nuove povertà che, a causa di eventi scatenanti come la perdita del lavoro, diventano homeless

. La vicesindaco del Comune di Torino Sonia Schellino ha sottolineato che il capoluogo è un naturale attrattore per gli homeless, sia perché la città ha la disponibilità di offrire la residenza fittizia, sia per la moltitudine di servizi in atto per le persone fragili. Ciononostante, un maggior coordinamento con tutti i Comuni del territorio potrebbe migliorare l’offerta di soluzioni, anche a vantaggio di quei Comuni che per le dimensioni hanno meno possibilità di farsi carico in modo mirato del problema.

Il vicesindaco Marco Marocco ha sottolineato che la visione della Città metropolitana deve essere sicuramente sovracomunale e su questo c’è la possibilità di integrare le azioni già intraprese: un ruolo che investe l’ente non solo con attività di coordinamento ma anche di sportello, per esempio quello sul sovraindebitamento.

La presidente della IV Commissione Maria Grazia Grippo ha preso l’impegno di far diventare questa riunione il primo degli appuntamenti per costruire una rete di iniziative e proposte su tutto il territorio.




Dichiarazione Redditi 2022 Online modelli definitivi. Spazio a Superbonus, ACE innovativa e bonus musica

Pronti i nuovi modelli dichiarativi 2022 con le relative istruzioni che le persone fisiche, le società e gli enti non commerciali utilizzeranno nella prossima stagione dichiarativa, per il periodo d’imposta 2021.

Da oggi sono disponibili infatti, sul sito delle Entrate, nella sezione dedicata ai modelli, sia la nuova versione Redditi 2022 per le persone fisiche, sia quelle aggiornate per gli Enti non commerciali, le Società di persone, le Società di capitali, Irap e Consolidato nazionale mondiale.

I nuovi modelli sono stati approvati con i provvedimenti firmati oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate. Tra le novità di quest’anno, nel modello Redditi persone fisiche oltre al Superbonus al 110% sono presenti anche il bonus musica e il credito d’imposta per l’acquisto con Iva della prima casa per gli under 36, mentre nei modelli per Società di persone, Società di capitali ed Enti non commerciali entra la possibilità di dedurre più velocemente il maggior valore imputato ad attività “immateriali” nonché la nuova disciplina dell’ACE innovativa.

Dal Superbonus al bonus musica, le novità del Modello REDDITI PF – Il nuovo modello, da presentare in via telematica entro il 30 novembre, tiene conto delle nuove disposizioni introdotte per l’anno d’imposta 2021. In particolare, si va dagli adeguamenti del trattamento integrativo e dell’ulteriore detrazione a favore dei lavoratori dipendenti al Superbonus, dal nuovo “bonus musica” per le spese relative a scuole di musica, conservatori e cori al credito d’imposta per l’installazione di sistemi di filtraggio e miglioramento qualitativo dell’acqua.

Spazio anche per il credito d’imposta per l’acquisto con Iva della prima casa, dedicato agli under 36 e agli aumenti per le detrazioni riguardanti spese veterinarie e bonus mobili sostenute nel 2021. Inoltre, tra i crediti d’imposta, inseriti nel quadro CR, spazio alle nuove codifiche per fruire dei bonus per le spese di sanificazione delle strutture extra-alberghiere e di acquisto di dispositivi di protezione e di quelli per i depuratori d’acqua e per la riduzione del consumo di contenitori in plastica.

E ancora, nei quadri d’impresa è integrato il prospetto per l’applicazione della disciplina ACE, per consentire il calcolo della c.d. “ACE innovativa”, e sono recepite le novità in tema di “Patent box” con la maggiorazione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software, brevetti industriali, disegni e modelli che siano utilizzati nella propria attività.

Dall’ACE innovativa al nuovo Patent box, le novità dei Modelli REDDITI per società ed enti non commerciali – Anche i modelli REDDITI degli enti e delle società tengono conto delle novità per l’anno d’imposta 2021. In particolare, la nuova disciplina del “Patent box” con la possibilità di utilizzare, nella determinazione del reddito d’impresa e del valore della produzione ai fini IRAP, la maggiorazione del 110 per cento dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli utilizzati nello svolgimento della propria attività d’impresa.

Per usufruirne è stata prevista, inoltre, nel quadro OP la revisione del prospetto per l’esercizio dell’opzione nonché nel quadro RS, una sezione per l’indicazione dei dati relativi all’opzione e il monitoraggio dei dati utili relativi ai beni oggetto della “Patent box”.

Una nuova sezione XXIV del quadro RQ è stata predisposta per i soggetti che intendono dedurre più velocemente il maggior valore imputato ad attività immateriali, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP e di eventuali addizionali.

È stato, infine, integrato il prospetto (nel quadro RS) per l’applicazione della disciplina c.d. ACE per consentire il calcolo della nuova agevolazione “ACE innovativa” che permette di determinare l’agevolazione applicando un’aliquota del 15 per cento alla variazione in aumento del capitale proprio nel 2021 (che rileva per un ammontare massimo di 5 milioni di euro indipendentemente dall’importo del patrimonio netto) e per gestirne la fruizione alternativa sotto forma di credito d’imposta.

Nel quadro RU sono stati inseriti i crediti d’imposta istituiti nel 2021, tra i quali il credito per le spese di sanificazione 2021, il bonus teatro e spettacoli, il credito R&S farmaci e vaccini e quello per la ricerca biomedica, il credito per la formazione professionale di alto livello, il bonus per la riqualificazione delle strutture ricettive e il bonus per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator.




Si accende il Natale a Palazzo Lascaris

Rosso, verde e oro, i colori della festa, illuminano da oggi la galleria Belvedere, al primo piano di Palazzo Lascaris. Stamattina il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, insieme con numerosi consiglieri e consigliere, ha acceso l’albero di Natale che allieterà l’attesa delle festività a palazzo. Il momento è stato accompagnato dall’esecuzione di alcuni canti a tema da parte dell’Ensemble polifonico Il Bel Canto, composto dal soprano Loretta Borrelli, dal tenore Andrea Sità e da quattro strumentisti, Maria Camilla Ormezzano al violino, Sergio Lucisano al pianoforte, Luciano Quattrocchio alla fisarmonica e Roberto Boggio alla chitarra.

“Quest’anno, nonostante i lavori in corso a palazzo Lascaris, era mio desiderio e di tutto il Consiglio regionale mantenere ugualmente vivi i simboli della tradizione natalizia”, ha commentato Allasia. “Ecco quindi un albero addobbato a festa e scintillante accanto al presepe, che colloca la Natività in un borgo rurale, un luogo rappresentativo delle origini delle nostre comunità piemontesi. Ma non è Natale senza la musica, e così abbiamo pensato anche a un augurio sulle sette note, grazie al talento dell’Ensemble Il Bel Canto. Credo nell’importanza di far rivivere questi riti: è un modo anche in Consiglio regionale per ricordare il significato del Natale e rafforzare il senso di comunità a cui apparteniamo”.

Con l’occasione è stata poi inaugurata la mostra di presepi, curata dall’associazione APT Artigiani del Presepe di Torino, che sarà visibile nelle vetrine dell’Urp, in via Arsenale 14/g, fino al 7 gennaio 2024.

L’associazione APT Artigiani del Presepe di Torino, presieduta da Pier Luigi Calogiuri, ha lo scopo di sostenere, divulgare e promuovere la cultura popolare della realizzazione del presepe. L’esposizione presenta 16 presepi di varie dimensioni e materiali che spaziano dalle raffigurazioni della Natività in ambientazioni più popolari a quelle che citano ruderi di edifici classici fino alle composizioni che richiamano le architetture della Palestina. Non mancano poi scene di gusto contemporaneo e di fantasia. C’è perfino un presepio pensato sulla superficie lunare e altri in miniatura, ricavati dentro una lanterna e a una palla di vetro.

L’associazione Apt organizza numerose mostre presepiali sul territorio regionale e nazionale e ha appena aperto una rassegna di presepi artistici a Chivasso, patrocinata dal Consiglio regionale, presso la chiesa dei SS. Giovanni Battista e Marta, visitabile fino al 7 gennaio.




Incidenti Tav, Gay: atti di violenza intollerabili, solidarietà ai lavoratori

Atti di violenza come quelli che si sono verificati questa notte nei confronti dei lavoratori della Torino-Lione impegnati nel cantiere del nuovo autoporto di San Didero sono intollerabili e non possono essere giustificati in nessun modo.
Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle persone coinvolte negli incidenti e condanniamo fermamente quanto accaduto.
La Torino-Lione non è in discussione. È un’opera assolutamente prioritaria per lo sviluppo del territorio e del Paese, sancita da accordi internazionali e decreti che ne dichiarano la pubblica utilità.



Riparti Piemonte, in consiglio regionale si discutono gli emendamenti

Il testo del Riparti Piemonte potrebbe approdare in Aula lunedì 25. In mattinata gli emendamenti presentati in Prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, erano 212: 61 di Giunta, 7 di Forza Italia, 13 della Lega, 48 del Pd, 47 di M5s e 36 di Leu.

A fine della seduta pomeridiana, dopo una sospensione dei lavori, il Pd e M5s hanno dichiarato il ritiro dei propri emendamenti in Commissione per permettere l’approdo del testo in Consiglio, a parte quelli con parere favorevole della Giunta. Tutti gli emendamenti di merito saranno poi ripresentati in Aula.

Le opposizioni hanno chiesto alla Giunta una sintesi politica del lavoro svolto, prima di procedere alla votazione dell’articolato del provvedimento e dei relativi emendamenti.

Il Pd, in particolare attraverso Domenico Ravetti, Raffaele Gallo, Daniele Valle e Diego Sarno, ha richiesto di poter comprendere meglio come e in che misura siano state accolte le istanze delle opposizioni (in considerazione dell’esiguo numero di emendamenti accettati) e come si componga il testo complessivamente, dopo l’importante lavoro emendativo da parte della Giunta. Precisazioni puntuali sono poi state richieste in merito alla portata economica del provvedimento anche da Marco Grimaldi (Luv) che ha contestato la mancanza di chiarezza circa l’accoglimento a livello finanziario di emendamenti delle opposizioni.

Un altro nodo politico aperto, sottolineato da Sean Sacco e Ivano Martinetti (M5s) ma condiviso da tutta la minoranza, riguarda gli emendamenti di Giunta inerenti all’urbanistica e al governo del territorio di cui si è chiesto lo stralcio: contrarietà è stata espressa soprattutto per le norme che secondo l’opposizione non vanno a ridurre il consumo di suolo.

L’assessore ai Rapporti con il Consiglio, Maurizio Marrone ha spiegato che dopo lo spazio offerto per un puntuale confronto fra le diverse parti politiche alcune istanze delle opposizioni sono state recepite e altre hanno determinato la riscrittura degli emendamenti di Giunta. Nel pomeriggio per la Giunta è intervenuto il vicepresidente Fabio Carosso.

Riccardo Lanzo (Lega) ha aggiunto che l’analisi di tipo politico passa dal testo di legge stesso e ha invitato le opposizioni a chiarire le loro intenzioni sul proseguimento dei lavori, data la necessità di arrivare ad approvare un provvedimento a tutela di tutti i piemontesi.

Paolo Bongioanni (Fdi) e Paolo Ruzzola (Fi) hanno ribadito l’esistenza di un lavoro emendativo frutto di una settimana di gruppi di lavoro e hanno sollecitato l’approdo del documento in Aula lunedì 25 maggio.




Condanna ad Appendino, Bussone (Uncem): “Tutta la vicinanza alla sindaca”

Tutta la vicinanza di Uncem alla Sindaca Appendino. Le sentenze di rispettano, ma la condanna per responsabilità indirette sull’organizzazione di un evento da parte di terzi è veramente assurda. Non possiamo pagare per altri, sempre gli Amministratori, sempre i Sindaci.

Non sono ‘scudati’, non hanno l’immunità. Come mi ha scritto stamani un amico Amministratore, cosa sarebbe dovuto succedere in sede giudiziaria per il Sindaco di Nizza Estrosi dopo i fatti della Promenade?!

Eppure, in Italia quanto successo a Chiara segue quanto successo alla Sindaca di Genova Marta Vincenzi, al Sindaco di Livorno, al Sindaco di Civita in occasione di gravi calamità naturali. Loro sono stati accusati e portati nelle aule per il giudizio. Hanno pagato. Sempre di mezzo finiscono i Sindaci, per colpa di norme sbagliate rispetto a responsabilità e impegni amministrativi.

L’abuso d’ufficio è un reato che va totalmente rivisto. E così altri reati. Voglio però evidenziare un aspetto, emerso in queste ore. Quando ci dicono che andando avanti così rimarremo senza Sindaci, e lo dicono i primi cittadini delle grandi città, li vorrei invitare a osservare quanto succede da anni e quanto succederà ancora nei piccoli paesi, dove è già accaduto che non vi siano candidati alle amministrative, oppure vi siano solo una lista.

Ed è avvenuto in centinaia di piccoli Comuni negli ultimi cinque anni. Solo una lista. Oppure ancora vi siano Sindaci, in molti piccoli Comuni, che arrivano proprio a fare i Sindaci in un piccolo Comune di una valle alpina o appenninica pur se residenti a Milano o Novara o Torino appunto. Il Presidente di Uncem Piemonte Colombero li chiama “transumanti”. Viaggiano verso il Comune dove fanno i Sindaci, dal Comune di loro residenza. Molto va corretto, nel testo unico degli Enti locali e non solo. Va fatto anche alla luce di quanto successo a Chiara Appendino che ha l’affetto, la vicinanza e l’abbraccio di Uncem e dei Sindaci dei Comuni montani”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.




Il CSI firma un importante accordo di collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente

Il CSI Piemonte ha firmato un importante accordo di collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente per il controllo e la prevenzione dell’inquinamento ambientale.

Il CSI metterà a disposizione di 5 Paesi europei il Sistema delle Conoscenze Ambientali, la piattaforma informatica realizzata nel 2015 per la Regione Piemonte.

L’accordo prevede l’avvio di un progetto, della durata di 18 mesi, per fornire ai tecnici ministeriali di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia attività di formazione, assistenza tecnica e supporto metodologico per l’utilizzo e la personalizzazione della soluzione software del CSI.

Il CSI lavora da tempo su questi temi e ha già esportato le sue soluzioni anche all’estero, come ad esempio in Croazia, dove, grazie a un gemellaggio amministrativo finanziato dall’Unione Europea, ha già messo a disposizione il Sistema delle Conoscenze Ambientali, che, in applicazione della Direttiva Seveso, oggi permette alla Pubblica Amministrazione croata di sapere quali sono le aziende più a rischio per lavorazioni e produzione, e come sono attrezzate per rispondere a eventuali stati di emergenza che possano mettere a rischio la collettività.

Il Sistema delle Conoscenze Ambientali è una soluzione che permette di migliorare la pianificazione ambientale, gestendo una serie di informazioni relative ad esempio a siti contaminati, aziende sottoposte alla Direttiva Seveso o derivazioni idriche presenti sul territorio.

Consente di dematerializzare i documenti e unificare i dati a disposizione per avere una conoscenza completa del territorio, offrendo diversi livelli di accessibilità e visibilità delle informazioni a vantaggio di pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini. Permette infine di effettuare ricerche su base alfanumerica per arrivare alla localizzazione geografica dei dati, capendo ad esempio dove sono localizzate sul territorio le aziende che nelle loro produzioni presentano un rilascio di materiale inquinante superiore a una certa soglia.

Un modello estremamente flessibile, quindi, al punto che il Ministero dell’Ambiente italiano, partner del gemellaggio amministrativo in Croazia, ha voluto promuovere in altri 5 Paesi balcanici (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia), sotto l’egida del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

“L’Accordo di collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente – spiega Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte – dimostra quanto il CSI sia un soggetto altamente innovativo e di riferimento capace di trasferire anche all’estero le proprie esperienze e competenze. In linea con il nostro Piano di Attività 2019 vogliamo intensificare queste attività per una crescita del Consorzio anche sul mercato internazionale, dove si prevedono ulteriori interessanti progettualità da sviluppare attraverso la ricerca di alleanze e partnership con soggetti pubblici e privati”.




Il Mise seleziona i progetti di Piccola Industria Confindustria e dell’Unione Industriale di Torino

Il Programma Gestione Emergenze (PGE) di Piccola Industria Confindustria, insieme con il progetto “Pit-Stop Early Warning Europe” dell’Unione Industriale di Torino sono stati selezionati dal Ministero per lo Sviluppo Economico per rappresentare l’Italia alla 14° edizione degli European Enterprise Promotion Awards (EEPA2020), il Premio europeo per la promozione d’impresa.

I due progetti, entrambi targati Confindustria, sono stati scelti tra tutti come i più efficaci per la promozione dell’imprenditorialità in Italia e per l’importante servizio che offrono alle imprese.

Gli EEPA sono un’iniziativa della Commissione Europea volta a promuovere l’imprenditorialità e le PMI a livello nazionale, regionale e locale in Europa.

L’obiettivo del premio è mostrare e condividere le best practice, promuovere un’azione di sensibilizzazione sul valore aggiunto dell’imprenditorialità responsabile e creare una maggiore consapevolezza del ruolo che gli imprenditori svolgono nella società. Possono partecipare alla competizione i progetti di tutti i paesi dell’UE, nonché di Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia settentrionale, Serbia, Turchia, Armenia, Moldavia, Ucraina, Islanda e Regno Unito. Dal 2006, oltre 4.000 progetti hanno partecipato ai premi e insieme hanno sostenuto la creazione di oltre 10.000 nuove aziende.

La Commissione europea e la Giuria del premio dovranno ora selezionare la short list dei vincitori in vista della Cerimonia di premiazione che si terrà in occasione della SME Assembly 2020 in programma a Berlino il prossimo 16 e 17 novembre 2020, all’interno della Settimana Europea delle PMI.

Il PGE è il programma nazionale di Confindustria – sotto la guida di Piccola Industria – responsabile della pianificazione, del coordinamento e del controllo delle attività di supporto alle imprese e alla popolazione in caso di emergenza, assistenza post emergenza, promozione della prevenzione e della resilienza. È stato in prima linea in occasione dell’emergenza Covid-19, del terremoto del Centro Italia nel 2016 e di quello in Emilia nel 2102.

L’attività, che può contare su un team di circa 140 referenti, del territorio e di categoria, sempre in rete, viene svolta in stretto rapporto con le associazioni di Confindustria, anche all’estero, e con il Dipartimento della Protezione Civile – con il quale nel 2016 è stato stipulato uno specifico protocollo d’intesa.

Il Programma Gestione Emergenze è stato scelto dal MISE proprio per il suo carattere innovativo dato dalla sinergia con il Dipartimento della Protezione Civile e dal coordinamento strutturato e capillare tra aziende e istituzioni nazionali e locali con cui interviene con efficacia nei suoi diversi ambiti di azione.

“Si tratta di un risultato che riempie di orgoglio e rappresenta un riconoscimento per tutti coloro che, con passione e dedizione, hanno collaborato e collaborano alla riuscita del PGE, un modello di eccellenza nella partnership pubblico-privato che auspichiamo possa arrivare a Berlino tra i vincitori” ha commentato il Presidente Piccola Industria Confindustria, Carlo Robiglio.

Il “Pit-Stop Early Warning Europe” presentato dall’Unione Industriale di Torino, è stato selezionato dal MISE poiché riconosciuto come iniziativa di alto valore aggiunto non solo per le PMI del territorio di riferimento, ma anche facilmente replicabile in altre aree.

L’associazione è, infatti, l’unico partner italiano di un’ambiziosa iniziativa europea, co-finanziata dal programma COSME, che si prefigge di incrementare la competitività e consolidare la ripresa delle PMI piemontesi del settore della manifattura e dei servizi. Il Piemonte è la sola regione italiana di sperimentazione di un approccio e una metodologia a sostegno delle PMI vulnerabili che da anni all’estero sta riscuotendo molto successo: è ad esempio il caso della Danimarca, del Belgio e della Germania.

Sono state oltre 700 le PMI piemontesi coinvolte nel progetto, anche non associate a Confindustria, e 160 gli uomini d’azienda, tecnici, professionisti che si sono resi disponibili ad aiutare l’imprenditore a trovare i migliori percorsi di crescita.

“Sono lieto del brillante risultato conseguito dalla nostra Associazione che conferma nuovamente il nostro ruolo di guida e punto di riferimento per le imprese e la capacità dell’Unione Industriale di Torino e di tutta Confindustria di supportare le aziende nell’individuazione di nuovi percorsi e modelli di crescita” ha dichiarato il Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiaj.