A Michele Colombino il Sigillo della Regione Piemonte

Lo storico presidente dell’Associazione dei Piemontesi nel mondo, Michele Colombino, 94 anni, verrà insignito del Sigillo della Regione Piemonte.

Lo prevede la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte nella seduta di martedì 24 novembre. La proposta, avanzata dall’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone, è stata  sottoscritta anche dal presidente dell’Assemblea Stefano Allasia e da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione. Ora verrà redatta la delibera del Consiglio regionale.

“Esprimo soddisfazione per l’esito unanime della votazione. Il commendator Colombino ha il merito di aver svolto con continuità un’azione costante nel preservare e rafforzare il legame fra il Piemonte e i piemontesi nel mondo: un vero ambasciatore. Nel tempo è riuscito a mantenere viva un’appartenenza identitaria e un patrimonio culturale. A tal proposito mi preme quindi ringraziarlo per l’encomiabile lavoro svolto, che con impegno e dedizione attraverso l’Associazione Piemontesi nel mondo, ha portato lustro alla nostra Regione”, ha dichiarato Allasia.

“Il commendator Colombino in maniera instancabile ha tenuto alto il nome del Piemonte nel Mondo e contribuito a tessere importanti legami tra gli emigrati e la nostra Regione. A ottobre avevo avuto il piacere di presiedere l’insediamento del Comitato di gestione del Museo Regionale dell’Emigrazione a Frossasco, visitandone le sale, l’archivio dell’Associazione Piemontesi nel mondo e il Monumento ai Piemontesi nel mondo a San Pietro Val Lemina. Un’esperienza toccante da cui è scaturita la volontà di rendere il giusto riconoscimento ad un lavoro così prezioso. Nel cinquantesimo anniversario dell’istituzione della Regione Piemonte, la storia di Colombino, e della rete di associazioni che ogni anno mantengono contatti con la nostra Regione, è dimostrazione che l’identità e l’attaccamento alla propria terra sono legami che possono superare anche gli oceani” ha sottolineato Marrone.

L’Associazione dei Piemontesi nel mondo preserva il grandissimo contributo che il Piemonte ha dato e dà all’emigrazione italiana, a cominciare da quella storica in Argentina, Uruguay, nel Sud del Brasile, in America del Nord  e in Australia nell’Ottocento e nel secolo scorso.

Nel dibattito sono intervenuti nell’ordine Mauro Salizzoni (Pd), Monica Canalis (Pd), Paolo Bongioanni (FdI), Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Silvio Magliano (Moderati), Maurizio Marello (Pd), Marco Grimaldi (Luv) e Mario Giaccone (Lista Monviso).  I vari interventi hanno ribadito l’importanza di non dimenticare il ruolo dei Piemontesi emigrati che, oltre ad aver dimostrato una mirabile laboriosità, hanno creato una piemontesità diffusa che oggi si traduce in una ricca attività di scambi, dalla cultura all’imprenditorialità.  Inoltre, pensare alle emigrazioni di ieri ci deve fare riflettere su quelle di oggi.

L’onorificenza del Sigillo della Regione Piemonte viene assegnata a persone fisiche, istituzioni, enti ed organismi italiani ed esteri meritevoli di particolare riconoscimento.




Stefano Allasia:  Damilano è l’uomo giusto per il rilancio di Torino

Dopo decenni di oblio e declino con amministrazioni  di sinistra e negli ultimi cinque anni con quella grillina, Torino con la candidatura a Sindaco di Paolo Damilano può finalmente risorgere.

La sua discesa in campo non può che essere un’ottima notizia, un candidato civico forte per un centrodestra che se vuole vincere deve presentarsi unito e coeso.

Damilano è l’uomo giusto,  un imprenditore di successo  che può mettere le sue competenze a disposizione per un rilancio internazionale del capoluogo piemontese.




Il novarese Giuseppe Ferraris confermato presidente del gruppo di lavoro europeo del riso

Giuseppe Ferraris, novarese di Casalbeltrame, è stato confermato presidente del gruppo di lavoro Riso del Copa-Cogeca – il coordinamento delle organizzazioni professionali e delle cooperative europee – per il prossimo biennio.

Giuseppe Ferraris, attuale vicepresidente di Confagricoltura Novara Vco (di cui in passato è stato presidente), è ai vertici della cooperativa per l’acquisto di mezzi tecnici per l’agricoltura AgriNovara.

Conduttore di un’azienda agricola risicola di 200 ettari a Casalbeltrame, Ferraris coltiva anche riso da seme.

Nel programma del presidente c’è l’impegno alla collaborazione con tutta la filiera riso per difendere al meglio gli interessi della risicoltura europea. Ferraris ha indicato quali priorità del suo mandato: la Pac e le questioni ambientali che coinvolgono la risicoltura; la Brexit e le conseguenze sulle importazioni di riso nell’UE; la possibilità di continuare ad utilizzare la clausola di salvaguardia per frenare le importazioni da Cambogia e Myanmar non solo di riso Indica ma anche della varietà Japonica. “Vogliamo dedicare particolare attenzione – ha dichiarato Ferraris – alla politica di promozione dell’Unione europea, ai fini di aumentare il consumo di riso europeo sul mercato interno e di informare i consumatori sul fatto che le nostre coltivazioni rispettano elevati standard europei di produzione e tracciabilità”.

 




La Ministra De Micheli all’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti: “L’Italia vi ringrazia”

La Ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli ha scelto l’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti svoltasi lo scorso 19 dicembre in modalità on-line per dire “grazie” agli autotrasportatori italiani che non si sono mai fermati durante questi mesi di pandemia, presentando in anteprima il nuovo spot istituzionale del Ministero, in onda sulle reti Rai, con il quale esprime alle imprese dei trasporti e della logistica la gratitudine di tutto il Paese.

Presente all’assise anche Aldo Caranta, fossanese, rappresentante provinciale e regionale degli Autotrasportatori di Confartigianato, nonché vicepresidente nazionale per la categoria.
L’Assemblea di Confartigianato Trasporti, che è stata aperta dagli interventi del Presidente nazionale dell’Autotrasporto Amedeo Genedani e del neo eletto Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, è stata anche l’occasione per l’annuncio da parte della Ministra del finanziamento fino al 2031 del fondo dell’autotrasporto.
«Non lo toccherà nessuno» – ha detto De Micheli, assicurando che ci sono 240 milioni nel bilancio pubblico fino al 2031. La Ministra ha anche annunciato che dal Recovey Fund verranno attinte risorse per alimentare il fondo dedicato al rinnovo del parco veicolare dell’autotrasporto.

«Quest’anno, – commenta Caranta – il nostro settore ha confermato l’importanza del suo ruolo e ha dimostrato di essere un settore strategico. Quando non si poteva uscire di casa noi siamo stati quelli che hanno sostenuto un popolo e una nazione. Le nostre imprese devono essere sostenute. La Ministra De Micheli ha capito perfettamente il valore della nostra categoria e lo ha testimoniato con il pragmatismo e la concretezza della sua azione nei confronti delle nostre imprese».

«Il livello di insicurezza emerso – ha dichiarato la Ministra De Micheli durante l’assise – dovuto alla vetustà delle opere, oltre alla mancanza di manutenzione, ha reso necessario un nostro incisivo intervento anche se questo ha comportato disagi e qualche preoccupazione. I cantieri portano sicurezza, così’ come le dotazioni tecnologiche sulle quali dobbiamo investire. Oltre al nostro piano Italia Veloce, dove abbiamo investito 5,3 miliardi per la manutenzione delle strade, dei ponti, dei viadotti, il Ministero finanzierà, in parte con fondi ordinari, in parte con le risorse del Recovery, la dotazione tecnologica e il ricorso a dispositivi che consentano di dialogare con queste tecnologie, a garanzia della sicurezza degli autotrasportatori».

«Se da un lato – aggiunge ancora Caranta – apprezziamo il riconoscimento per il nostro settore, dall’altro, soprattutto in provincia di Cuneo, restano ancora tanti nodi che rallentano infrastrutture, imprese e territorio. Dalla Asti-Cuneo al Tenda bis, per non parlare del traforo Armo-Cantarana sulla statale 28 del Colle di Nava di cui fu costruito un pre tunnel nel 1990 e il traforo del Mercantour che avrebbe dovuto collegare attraverso il Monte Ciriegia in Valle Gesso l’Italia con la Francia, ma finora solo sulla carta».

«Sulla viabilità cuneese non si deve più tergiversare. – conclude Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo, che recentemente si è confrontato su questi temi in un incontro on-line cui hanno partecipato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte; Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo e sindaco del capoluogo; Mauro Gola, presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Confindustria Cuneo; Gianna Gancia, europarlamentare – È necessario costruire al più presto un progetto globale che contempli la realizzazione in tempi certi del completamento dell’autostrada AT-CN, del raddoppio del tunnel di Tenda e del rafforzamento dei collegamenti ferroviari verso Torino e la Costa Azzurra. La nostra è una terra dall’alto potenziale produttivo con un’imprenditorialità sana e laboriosa che merita di essere supportata da infrastrutture moderne ed efficienti».




Nati-mortalità imprese: l’anno della pandemia paralizza il tessuto imprenditoriale piemontese

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel 2020 siano nate 20.942 aziende in Piemonte, il 19,4% in meno rispetto alle 25.972 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2019. Al netto delle 21.913 cessazioni (il 20,3% in meno rispetto alle 27.489 del 2019), il saldo appare ancora una volta negativo (-917 unità), fenomeno che alimenta la lenta e continua erosione del tessuto imprenditoriale locale.

 

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2020 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 426.314 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,0% delle imprese nazionali.

 

“Il tessuto imprenditoriale piemontese è paralizzato dall’incertezza perché l’andamento della pandemia non permette di programmare il futuro. Da un lato gli imprenditori non possono scommettere su nuove aperture e su nuove attività, dall’altro non hanno garanzie e certezze sulla durata dei provvedimenti istituzionali in tema di lavoro e dei ristori messi in campo dal Governo. A regnare sono il dubbio e la paura che fanno male a qualunque sistema economico. Le istituzioni, come le Camere di commercio, non possono che continuare a sostenere i loro imprenditori, fornendo tutto il supporto per creare, far crescere e tutelare la propria attività. Le strade che dobbiamo percorrere sono quelle dell’innovazione e del digitale: solo così potremmo decidere il nostro futuro” commenta Gian Paolo, Presidente Unioncamere Piemonte.

 

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,23%, lievemente migliore rispetto al dato registrato nel 2019 (-0,35%), e ancora in controtendenza rispetto alla media italiana (+0,32%) del 2020.

 

Per stabilire l’entità degli effetti prodotti nel 2020 dalla crisi pandemica sul tessuto imprenditoriale, sarà però necessario attendere le risultanze del primo trimestre dell’anno in corso. Tradizionalmente, infatti, le comunicazioni di chiusura dell’attività pervenute al Registro delle Imprese a fine anno vengono statisticamente conteggiate nel nuovo anno.

 

A livello di forma giuridica si evidenzia una sostenuta espansione delle società di capitale (+2,28%), una tenuta delle altre forme (categoria all’interno della quale troviamo le cooperative) e un calo delle realtà meno strutturate: imprese individuali (-0,43%) e società di persone (-1,87%).

 

La forte contrazione dei flussi di iscrizioni e cancellazioni delle imprese suggerisce cautela nella quantificazione delle conseguenze del forzato rallentamento delle attività in molti settori economici.

 

Analizzando i risultati del 2020 a livello settoriale si intravedono, infatti, dinamiche influenzate dalla diffusa incertezza sull’evoluzione della pandemia e da un’altrettanta diffusa attesa riguardo al prodursi degli effetti previsti dai provvedimenti di ristoro messi in campo dalle istituzioni.

 

Alla luce di questa premessa vanno letti i tassi segnati dai principali settori dell’economia locale. Gli altri servizi registrano un +0,98%, seguono il turismo (+0,74%) e le costruzioni (+0,83%). Per quest’ultimo settore va considerata anche la spinta fornita dalle nuove detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio.

 

Il commercio segna un tasso del -1,04%. Industria in senso stretto e agricoltura mostrano flessioni più consistenti, rispettivamente pari a -1,46% e -1,47%.

 

La contrazione registrata a livello medio regionale è scaturita dagli andamenti negativi rilevati nella quasi totalità delle realtà territoriali. Solo Torino segna una sostanziale stabilità (+0,16%). Il nord est patisce di più del resto della regione. Le flessioni più significative si registrano a Vercelli (-0,85%), Alessandria (-0,84%), Verbania (-0,80%) e Biella (-0,77%). A Cuneo il tasso si attesta al -0,61% e ad Asti al -0,51%. Novara mostra, infine, una flessione più ridotta (-0,26%)

 

 




Il Piemonte punta sugli infermieri di comunità

La Regione Piemonte adotterà un Piano di assistenza territoriale “con la costituzione di servizi a gestione infermieristica nell’ambito distrettuale delle Asl e con il potenziamento della figura dell’Infermiere di famiglia e di comunità, al fine di implementare i servizi di assistenza territoriale e domiciliare”. Lo prevede l’emendamento, presentato dalla prima firmataria Francesca Frediani (M4o), sottoscritto dai gruppi Luv, Pd e M5s e approvato all’unanimità dalla Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

L’emendamento è stato accolto dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi nell’ambito della discussione sul Ddl 127, “Sviluppo delle forme associative della Medicina generale”, che ha sottolineato come in effetti la misura sia coerente con l’azione del governo regionale sul potenziamento territoriale.

La discussione sul provvedimento, che prevede di stanziare 10 milioni di euro rispettivamente per il 2021 e il 2022 per riconoscere all’assistenza primaria il ruolo cardine dell’assistenza territoriale per garantire la continuità delle cure, la presa in carico della cronicità e una migliore accessibilità alle prestazioni, è giunta oggi all’articolo 4 bis, vedendo anche l’approvazione di due emendamenti all’articolo 3, proposti da Domenico Rossi (Pd), sugli obiettivi assegnati ai componenti delle forme associative.

La discussione in Commissione, che vede alcuni temi ancora aperti soprattutto in merito alla norma finanziaria, riprenderà domani.




Covid-19, Filippa (Cnv): le nostre aziende disponibili per vaccinare collaboratori e loro familiari

Utilizziamo le strutture e i medici delle aziende per vaccinare i nostri collaboratori e i loro familiari. In questo modo saremo utili alla comunità, miglioreremo la competitività del sistema economico e velocizzeremo la campagna di messa in sicurezza della popolazione».

Lo dice il presidente Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, proponendo di implementare la campagna vaccinale di contrasto al Coronavirus grazie alla collaborazione dei medici aziendali in appositi spazi da ricavare all’interno degli stabilimenti. «Se iniziamo a organizzarci da subito – spiega – potremo essere operativi appena le forniture di vaccini saranno a regime, accelerando in modo notevole l’iter della campagna e fornendo una dimostrazione concreta dei risultati positivi che possono dare le sinergie tra sistema sanitario e aziende quando siano condivisi obiettivi, metodi e strumenti».

«Per le nostre imprese – prosegue Filippa – è indispensabile avere collaboratori con il maggior livello possibile di difesa dal Covid-19; questo sia per garantire la continuità produttiva negli impianti sia per riattivare al meglio le strutture commerciali e quelle di assistenza diretta all’estero. A causa delle limitazioni agli spostamenti imposte dalla pandemia, infatti, è ancora complicato inviare squadre di tecnici per realizzare nuovi impianti o per effettuare riparazioni in molti Paesi, solo per fare un esempio, e i nostri competitor cinesi ci stanno battendo sui tempi anche da questo punto di vista. Non possiamo perdere competitività anche su questi aspetti».

«Come sistema confindustriale – conclude Filippa – abbiamo già avviato un’interlocuzione con la Regione per verificare la possibilità e le modalità di un coordinamento tra le Asl e i medici delle aziende. Riteniamo che si tratti di un’iniziativa realizzabile senza alcun costo per il sistema sanitario e che, una volta avviata, consentirà di gestire nel modo migliore le dosi che saranno a disposizione e abbreviare notevolmente i tempi della campagna vaccinale alla popolazione».




Consiglio regionale: Per le politiche della Casa in arrivo 20 milioni

Sulle risorse previste in tema di Politiche della casa è intervenuta l’assessore Chiara Caucino, questa mattina  in seconda commissione, presidente Mauro Fava, riunitasi per dare parere consultivo al Bilancio di previsione finanziario 2021-2023: ha annunciato per il 2021 uno stanziamento pari a circa 20 milioni di euro.

Diverse le voci di investimento in programma per il prossimo anno: dai 99 mila euro per l’aggiornamento e l’implementazione dei servizi e gli applicativi informatici per politiche welfare abitativo, ai contributi ai Comuni per le agenzie sociali per la locazione, il cosiddetto salva muti pari a 2.250.000,00 euro.

E ancora, 90 mila euro per interventi specifici destinati ai genitori separati in situazione di grave difficoltà; 2 milioni di euro per interventi di riqualificazione degli immobili di competenza delle Atc che necessitano di interventi per essere reintrodotti nel circuito delle assegnazioni. Un tema questo che la giunta regionale intende rilanciare mettendo a punto un piano regionale di edilizia sociale.  Ai 720 mila euro, già previsti in bilancio per i contribuiti agli assegnatari di alloggi sociali che non sono in grado di pagare il canone di affitto e dei servizi accessori, l’assessore Caucino ha annunciato un incremento del fondo di altri 800 mila euro.

Aiuti in arrivo anche per le RSA, grazie a 2 milioni di euro stornati dal capitolo che riguarda i contributi agli investimenti alle cooperative per consentire l’incremento del patrimonio di edilizia sociale. Sono circa 433 mila euro, invece, le risorse destinate al  recupero e la razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Traporto pubblico

“Nessun taglio, per i prossimi anni, al trasporto pubblico”. È quanto ribadito dall’assessore Marco Gabusi nel suo intervento in Seconda. “Le risorse a disposizione saranno le stesse degli scorsi anni – ha puntualizzato l’assessore – le nostre sono politiche rigorose e trasparenti. Gestisco quello che ho e non quello che vorrei avere, racconto ciò che so di poter fare con le risorse ch realmente abbiamo a disposizione, garantendo massima elasticità e coinvolgimento tra istituzioni”.

Nell’illustrare i principali investimenti inseriti a bilancio, l’assessore ha confermato i 500 mila euro di contributi ai Comuni per l’acquisto di scuolabus per il trasporto di alunni della scuola materna e della scuola dell’obbligo; 250 mila euro destinati alla sicurezza stradale; 25 milioni di euro da fondi regionali destinati ai servizi di trasporto ferroviario regionale e locale; oltre 34 milioni di euro da fondi regionali  per il finanziamento dei servizi minimi di trasporto pubblico locale. Per quel che riguarda le opere pubbliche l’assessore ha annunciato uno stanziamento di 1 milione di euro, su ogni annualità, per dare avvio al programma di finanziamento alle 30 grandi opere pubbliche strategiche del Piemonte, condivise con Province e Città metropolitana. Portati da 5 a 7 milioni i contributi per a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni colpiti da calamità naturali, che non riescono a fronteggiare, con mezzi e risorse proprie, i danni occorsi al patrimonio pubblico.

Dalle opposizioni alcuni appelli a non trascurare ad esempio l’annunciata soppressione dei passaggi a livello. La consigliere Pd Monica Canalis chiede sul tema maggiore rispetto all’incongruenza tra le risorse necessarie e quelle annunciate nel documento di bilancio. “Nella competenza 2021 abbiamo su questo due capitoli solo 6,4 milioni di euro, cifra che non basterà rispetto ai 9 milioni previsti per eliminare i passaggi a livello, considerati tra i più pericolosi, di Vinovo, Airasca e Piscina. La Giunta non pensi di scaricare i milioni mancanti su amministrazioni comunali”.

Sui tempi di realizzazione della nuova linea del servizio ferroviario metropolitano, dall’ospedale San Luigi di Orbassano a Porta Susa, la cosiddetta Sfm5, ha invece chiesto informazioni il consigliere capogruppo Pd, Raffaele Gallo. L’opera si farà, ha confermato Gabusi, ma quasi sicuramente si prevede uno slittamento di alcuni mesi nella realizzazione.

I due consiglieri cinque stelle Sean Sacco e Ivano Martinetti, hanno ribadito infine l’importanza di non trascurare i ristori previsti per i privati, per danni calamitosi subiti nel 2020 e nel 2019, il cui rimborso dovrà avvenire tramite Protezione civile nazionale ma che a detta della Giunta saranno anticipati dalla Regione Piemonte con risorse proprie e di fornire un aggiornamento sui  progetti di pista ciclabile  a sostituzione delle linee ferroviarie sospese.




Ebano Spa: Caccialanza alla Direzione del Marketing

Sebastiano Caccialanza è il nuovo Direttore Marketing del Gruppo Ebano, la holding fondata e guidata dal Presidente di Piccola Industria Confindustria Carlo Robiglio.

Manager con un’esperienza ventennale nel marketing, nella comunicazione e nel digitale, Caccialanza avrà compiti di notevole rilevanza.

“Entro a far parte di un Gruppo. spiega Caccialanza- che negli anni ha costruito realtà di eccellenza e che persegue obiettivi ambiziosi con grandi progetti di sviluppo. Il mio ruolo sarà multiforme, ma in particolare punterà ad approfondire e valorizzare le potenziali sinergie tra le varie società del Gruppo e a mettere a fattore comune le competenze e le risorse presenti, per individuare ulteriori aree di business e ampliare quelle già operative. Avrò inoltre la responsabilità di definire il piano di comunicazione e la nuova brand identity del Gruppo”.

Impegni e sfide di primo piano, che Caccialanza affronterà dopo avere in passato ricoperto ruoli di direzione in aziende nazionali e internazionali. In particolare, è stato Direttore Commerciale in Mondadori, Direttore Commerciale di una società del Gruppo Bertelsmann, Head of Department di Corriere della Sera.it e Direttore Marketing del Gruppo editoriale Rizzoli. Nella sua carriera, ha sempre perseguito l’innovazione sia delle tecnologie che dei processi, spesso precorrendo i tempi con una visione chiara e lungimirante.

Caccialanza supporterà anche la Direzione Generale nelle attività di marketing strategico.
“Sono fermamente convinto- conclude Caccialanza- che visione e strategia siano alla base di ogni attività marketing di alto livello e credo che all’interno del Gruppo Ebano ci siano tutte le opportunità per potersi esprimere al meglio”.

Il Gruppo Ebano
La realtà imprenditoriale fondata da Robiglio opera in settori complementari tra loro: dall’editoria al marketing, dall’e-commerce alla formazione a distanza. Ed è proprio quest’ultima uno dei punti di forza, grazie alla controllata Cef Publishing, leader di mercato nella realizzazione e nell’erogazione di corsi professionali per il mercato consumer, con più di 50 mila iscritti negli ultimi undici anni.
Il Gruppo Ebano, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali e ha vinto quest’anno per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

Il Gruppo è fortemente impegnato nel sociale e nella sostenibilità. La politica aziendale di Ebano, volta a perseguire alti standard in termini di sostenibilità e impatto sociale, ha permesso, attraverso la partecipata Cef Publishing, di ottenere la Certificazione b Corp®, rilasciata dalla B Corporation, l’ente non-profit americano.
La sede principale del Gruppo si trova a Novara, mentre le società partecipate hanno sede anche in Piemonte, Puglia e Lombardia.

Accanto a queste attività primarie, alcune società del Gruppo Ebano operano in ambito comunicazione, business intelligence, direct marketing e in iniziative legate a startup innovative rivolte al mondo della sharing economy, con particolare attenzione al digital marketing.

Il Gruppo si pone, nell’immediato futuro, l’obiettivo di sviluppare costantemente, ma in maniera armonica e sostenibile, la propria presenza nei settori elencati e in altri contigui ritenuti strategici e complementari al proprio progetto di crescita. Particolare attenzione è dedicata, a tal fine, agli investimenti in Ricerca & Innovazione che rappresentano, unitamente alla Formazione continua, i pilastri strategici sui quali sono poste le fondamenta del gruppo Ebano.




L’Inail finanzia otto nuovi ospedali in Piemonte

Il nuovo Dpcm sugli investimenti dell’Inail accoglie tutte le richieste della Regione Piemonte nell’ambito dell’edilizia sanitaria: comprende infatti sei nuovi ospedali, più la conferma per due già in programma, per un investimento complessivo di 1 miliardo e 642 milioni di euro.

Nel documento vengono confermati 202 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale dell’Asl TO5 e 155 milioni per quello dell’Asl VCO. I piani di investimento immobiliare dell’Inail comprendono invece per la prima volta i nuovi ospedali dell’Asl Città di Torino (185 milioni), dell’Asl TO4 ambito eporediese (140 milioni), del Sant’Andrea di Vercelli (155 milioni), di Savigliano (195 milioni), dell’azienda ospedaliera di Alessandria (300 milioni) e dell’azienda ospedaliera di Cuneo (310 milioni). La realizzazione sarà a totale carico dell’istituto, fermo restando che a questi progetti si aggiungeranno quelli finanziati dal Fondo sanitario nazionale, sui quali si sta contestualmente lavorando.

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi non nasconde la sua soddisfazione per “un risultato di quasi due anni di intenso lavoro con i vertici dell’Inail e del Ministero. Gli investimenti dell’Inail avvalorano la bontà del nostro piano di edilizia sanitaria e ci consentiranno di procedere con celerità nella realizzazione di nuovi ospedali che sono di vitale importanza per la sanità piemontese. Abbiamo infatti bisogno di strutture nuove, tecnologiche e con spazi adeguati, capaci di rispondere alle esigenze emergenti, mentre il patrimonio immobiliare della sanità piemontese è tra i più vetusti d’Italia. Questi nuovi cantieri, insieme a quelli del Parco della Salute di Torino e della Città della Salute di Novara di imminente apertura, rappresentano il più consistente investimento di edilizia sanitaria mai effettuato in Piemonte”.