Regione Piemonte: 9759 persone vaccinate contro il Covid

Sono 9.759 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 4.145 è stata somministrata la seconda dose.

 

Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 995 i 12-15enni, 3.380 i 16-29enni, 1.672 i trentenni, 1.340 i quarantenni, 1.209 i cinquantenni, 463 i sessantenni, 156 i settantenni, 92 gli estremamente vulnerabili e 64 gli over80.

 

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.334.002 dosi (di cui 2.388.589 come seconde), corrispondenti al 93,2% di 5.723.980 finora disponibili per il Piemonte.

 




CNA ha presentato il rapporto sulle micro e piccole imprese

Lunedì 28 novembre, presso la sede regionale di CNA in Via Andrea Doria 15 è stato presentato il rapporto Monitor.

Presenti, oltre alla dirigenza CNA, anche Marco Borgione, Responsabile Sviluppo Nord Ovest di Unicredit (partner dell’iniziativa) e il Prof. Daniele Marini, docente di sociologia dei processi economici dell’Università di Padova, curatore della ricerca

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«Il 99 per cento del tessuto produttivo italiano è fatto da piccole e piccolissime imprese: dal parrucchiere al falegname fino alla Pmi più strutturata che serve l’industria. Una filiera che garantisce occupazione e crescita a cui però l’establishment del paese guarda poco», spiega Delio Zanzottera segretario di Cna Piemonte che oggi, insieme al Presidente Bruno Scanferla ha presentato alle istituzioni e alle imprese, in partnership con Unicredit, la quinta edizione del Monitor sulle micro e piccole imprese, realizzato da Daniele Marini dell’Università di Padova.

Le tre parole chiave della crescita dei piccoli che emergono dallo studio sugli artigiani sono «discendente», «orizzontale», «pragmatica». Le micro imprese, come tutte del resto, provano a rialzare la testa dopo un ventennio di choc ripetuti: dall’attentato delle Torri Gemelle, alla crisi subprime, fino al Covid e alla guerra russo-ucraina. «Quello che è successo è che una parte considerevole delle nostre imprese, quelle meno strutturate, si trova in “discesa” — spiega Zanzottera — Le ditte più piccole si trovano sotto stress a causa del caro energia e non riescono più a investire in innovazione e così diventano meno competitive».

In Piemonte le imprese artigiane con più di 5 dipendenti sono il 23%, quelle con oltre 10 addetti, il 17%. La maggior parte, quindi, vive nella parte in «discesa». «Ma oggi l’agire da soli non costituisce più un requisito utile per restare sul mercato — continua Zanzottera — La crescita verticale, attraverso fusioni, non è la risposta giusta. Al matrimonio queste imprese preferiscono la convivenza e la collaborazione, in forma di sviluppo orizzontale; quindi fare rete e così aggregarsi».

La terza parola chiave individuata dal Monitor delle micro e piccole imprese è appunto il pragmatismo, legata alla contingenza e non a cambiamenti culturali. Un primo banco di prova è proprio quell’energia. Il caro bollette ha colpito duro il tessuto produttivo dei piccoli. Tanto che più del 90% delle imprese prese a campioni dichiara di dover gestire un aumento considerevole dei prezzi di luce e gas come delle materie prime. La risposta collettiva dei «piccoli» continua il Prof. Daniele Marini, docente di sociologia dei processi economici dell’Università di Padova, curatore della ricerca, “vogliono aggregarsi pur non perdendo autonomia è quella della cooperazione, delle comunità energetiche. Per agevolare questi passaggi serve un cambiamento culturale nelle istituzioni”.

Marco Borgione, Responsabile Sviluppo Nord Ovest di Unicredit: “Noi rappresentiamo un interlocutore di riferimento in Piemonte dove supportiamo 80.000 imprese di cui ben 60.000 sono micro e piccole e 16.000 small business. Perdare il giusto supporto abbiamo lanciato una serie di iniziative tra cui ‘PNRR solutions, una gamma di soluzioni finanziarie a supporto della partecipazione delle PMI ai bandi PNRR”

Da Torino «area di crisi complessa» ai fondi del Pnrr e a quelli del Fesr. Spesso le imprese artigiane rimangono tagliate fuori dai programmi di sviluppo come su digitalizzazione e efficienza energetica. «Questo accade perché molte iniziative finanziano solo grandi progetti e quindi grandi imprese. Chiediamo alla Regione di coinvolgere anche le reti di artigiani», conclude il presidente di Cna Piemonte Bruno Scanferla.

La regione Piemonte ha risposto all’appello degli artigiani. L’Assessore alle attività produttive Andrea Tronzano ha confermato come: “le politiche regionali da sempre sono attente alle istanze del tessuto produttivo ed in particolare alla valorizzazione delle micro e piccole imprese. La formazione, l’informazione più estesa possibile sui bandi, la possibilità di acquisire figure manageriali anche nelle micro imprese e il cambio di alcune convinzioni antiche sono alcuni degli elementi strategici – ha poi concluso l’Assessore Tronzano – che devono garantire quel passaggio culturale necessario e utile per accompagnare le imprese in questo periodo di difficoltà”.




Con la Convezione vaccino a Torino sconto di 5 euro per andare in taxi al centro vaccinale

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte e la società cooperativa Taxi Torino hanno stipulato una convenzione per il trasporto a tariffa agevolata delle persone che hanno appuntamento per la vaccinazione in uno dei centri cittadini.

Taxi Torino effettua pertanto uno sconto di 5 euro sull’importo totale indicato dal tassametro per ciascuna corsa richiesta da chi deve recarsi al centro vaccinale. Lo stesso sconto viene praticato per la corsa dalla sede vaccinale all’abitazione.

Per ottenere l’agevolazione si deve comunicare all’operatrice del centralino della cooperativa che si vuole usufruire della “Convenzione Vaccino”.

“L’obiettivo – dichiara il coordinatore Emergenza Covid-19 dell’Unità di Crisi, Gianfranzo Zulian – è consentire alle persone che intendono vaccinarsi, soprattutto a chi ha più di 70 anni oppure rientra tra la popolazione estremamente vulnerabile o con grave disabilità, di raggiungere in sicurezza i centri preposti. Per alcuni di loro la fruizione dei mezzi pubblici può essere problematica sotto l’aspetto della mobilità e sicuramente più a rischio di contagio”.

“E’ un’iniziativa – rileva Alberto Aimone Cat, presidente della Cooperativa Taxi Torino – che rappresenta al meglio lo spirito mutualistico della nostra cooperativa: da una parte offre alla cittadinanza un sistema di trasporto pubblico verso i centri vaccinali in totale sicurezza e con un significativo risparmio; dall’altra ci permette di sostenere i nostri soci, gravemente colpiti dalla situazione, assumendoci parte della spesa e incentivando il numero di corse”.

 

 

 




Superbonus 110: il Portale Rilancio Italia 2020

È considerato uno degli strumenti più efficaci e rivoluzionari degli ultimi anni, il Superbonus 110% introdotto dallo Stato Italiano è una misura utilissima per la riqualificazione degli immobili e al contempo, offre una spinta propulsiva alla ripresa dell’economia. Eppure questa opportunità rischia di non essere colta in toto, a causa delle responsabilità legate al mancato rispetto di quanto stabilito dalla normativa.

Il decreto prevede infatti che gli interventi realizzati in difformità, non beneficeranno delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici. In sostanza se le procedure non dovessero essere corrette, il committente rischia di perdere la detrazione. Un’incognita questa che pesa e non poco, sulla decisione di avviare i cantieri. Affidarsi ad un team di professionisti che abbiano sempre un quadro chiaro sull’andamento dei lavori e sugli adempimenti necessari da implementare, diventa quindi quanto mai necessario.

Nasce così il portale.

La piattaforma consente di svolgere tutte le attività, rispettando i parametri previsti dalla legge. Una tecnologia a servizio dei professionisti, il software è stato studiato infatti per supportare passo dopo passo tutti i soggetti operanti nel progetto: aziende esecutrici dei lavori, produttori e grossisti, direttori lavori, tecnici, architetti, progettisti, assicuratori, asseveratori fiscali per il visto di conformità.

Un sistema di allert, in maniera semplice e intuitiva consentirà al professionista di capire quale procedura deve essere ancora completata e quale passaggio è ancora necessario al fine di evitare di perdere i benefici del Superbonus 110%. Il portale contiene inoltre tutta una serie di informazioni dettagliate e costantemente aggiornate sulla normativa vigente. Il sistema consente inoltre la conservazione dei dati in assoluta sicurezza. Ad oggi oltre mille professionisti si sono registrati sul portale, l’innovativo sistema si è dimostrato molto utile anche in chiave di ottimizzazione dei tempi con una diminuzione stimata del 30% dei tempi morti di cantiere grazie alla possibilità di pianificare sulla piattaforma gli spostamenti delle squadre di lavoro delle imprese esecutrici, con conseguente efficientamento costi.

 




PoliTo e Pontificia Universidad Javeriana di Bogotà alla biennale di Venezia

Il 20 e 21 maggio si inaugura a Venezia la mostra “TIME SPACE EXISTENCE”, la V edizione dell’esposizione biennale di architettura che European Cultural Centre – Italy ha organizzato in parallelo alla 17ma Biennale di Architettura. 212 architetti e accademici, provenienti da oltre 51 paesi, sono stati invitati a indagare il nostro rapporto con lo spazio e il tempo, al fine di stimolare riflessioni volte a espandere i confini delle pratiche odierne e del modo in cui viviamo.

In questo ambito il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e la Pontificia Universidad Javeriana de Bogotá presentano lo spazio dal titolo Researches and Dialogues on Architecture and the Culture of the City, 2017-2021 in cui espongono le attività di ricerca sviluppate congiuntamente a partire dal 2017 sui temi della qualità dell’architettura, del patrimonio e della città.

Nel quadro di un accordo internazionale che ha l’obiettivo di sviluppare congiuntamente attività di ricerca sui temi della città, della cultura e della qualità della vita delle persone che la abitano, la collaborazione tra le due università si basa sulla condivisione di principi comuni applicati all’insegnamento e alla ricerca, e ne interseca le esperienze e le abilità.

Quattro sono le attività presentate. The culture of the city è la prima esperienza di collaborazione che, a partire dallo studio delle città e del territorio nella loro struttura complessiva, tenta una lettura del patrimonio costruito e degli spazi aperti come prodotto di una stratificazione di eventi storici e cerca le ragioni di un “essere nella storia”, occupandosi dei processi di trasformazione in corso nella città e nel suo territorio storico; in particolare, il focus principale della ricerca mira a comprendere il progetto urbano e in generale gli eventi di trasformazione della città, i collegamenti tra gli oggetti costruiti e il disegno degli spazi aperti, tra “dentro e fuori”, tra privato e pubblico.

Da questa ricerca, sono state avviate e sviluppate due successive linee di ricerca: Contemporary Architects in Colombia ha indagato l’influenza dell’architettura europea del XX secolo su architetti colombiani, come Vicente Nasi; Which city for which future? Indaga invece la produzione dell’architettura del periodo post-fordista e il suo impatto sulle città di Bogotá e Torino, sviluppando nuovi strati d’interpretazione e traiettorie di studio.

L’ultima esperienza presentata consiste nell’attività didattica e di ricerca che si è concretizzata nella partecipazione congiunta al Solar Decathlon Latino-America y Caribe, in cui i team universitari dei due Atenei (insieme a una équipe della Oxford Brookes University) progettano case efficienti e sostenibili che, ottimizzando i costi di costruzione, incrementano l’attitudine alla resilienza e salvaguardano la salute dei loro residenti. Green Machine – El Arca è il nome del modulo abitativo costruito durante la fase finale della competizione a Cali nel 2019. Il successo conseguito in questa importante competizione internazionale è un esempio di collaborazione e sinergia vincente e strategica.

Accompagna l’esposizione il sito internet in cui è possibile approfondire i contenuti della mostra. Per informazioni che si riferiscono a orari e regole di accesso, consultare il sito dell’organizzazione.




Pnrr, Corte dei Conti: in Piemonte i controlli saranno a campione

“Oggi per il Pnrr il Piemonte ha un costo ammesso di 4,2 miliardi compresa una quota di progetti nazionali, come può evidenziarsi dal sistema ReGis banca dati del MEF, distribuiti su 10.093 progetti presentati da 1.845 soggetti”, ha spiegato la presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, Maria Teresa Polito, durante l’audizione in commissione Bilancio (presidente Carlo Riva Vercellotti) sullo stato dell’arte del Piano nazionale ripresa e resilienza, nonché sulla gestione delle leggi di spesa.
“Noi ci siamo ritagliati un ruolo preventivo e di ausilio relativamente agli Enti Locali del territorio – ha continuato la presidente – perché una mole di risorse così va gestita di concerto tra tutte le istituzioni, ma di fronte a una grande parcellizzazione dei progetti, i controlli risultano difficili e nel 2023 la Sezione ha individuato un campione di enti nelle realtà che sono più a rischio”.
“La modalità di gestione dei bandi a livello ministeriale ha creato non pochi problemi – ha poi chiarito – perché individua gli enti con riguardo ai singoli progetti, per cui se uno stesso ente ha avuto l’approvazione di più progetti, non si è in grado di stabilire se con il proprio personale possa gestire questo surplus di attività anche sotto il profilo amministrativo contabile. È importante affrontare con urgenza il problema delle carenze di personale tecnico-amministrativo dei comuni soprattutto in quelli di piccole dimensioni”.
In apertura di seduta, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, ha sottolineato che “negli anni si è instaurata una collaborazione fattiva tra noi e la Corte. Questo rapporto agevola il loro lavoro di controllo, ma al tempo stesso fa crescere la consapevolezza del ruolo e della responsabilità di chi legifera. L’obiettivo è quello di efficientare l’utilizzo delle risorse senza sprechi e senza usi impropri e non corretti che potrebbero compromettere o addirittura impedire il raggiungimento dei programmi di chi governa”.
Obiettivi confermati anche dalla relazione sulle leggi di spesa svolta dal Primo Referendario, Laura Alesiani, durante la quale sono stati apprezzati gli strumenti di valutazione e monitoraggio finanziario di cui si è dotato il Consiglio ed è arrivato l’invito a proseguire il lavoro a livello regionale, sottolineando l’esigenza che l’iter legislativo di approvazione delle norme, anche con riguardo agli emendamenti, debba ricevere una preventiva e adeguata quantificazione degli oneri finanziari correlati.
In chiusura, Vercellotti ha sottolineato che “il Piemonte ha questa unicità della presenza numerosa di piccoli comuni che hanno difficoltà nella capacità di gestire la progettazione complessa richiesta dal Pnrr. Per questo il supporto della Corte dei Conti è fondamentale per evitare frodi, irregolarità e inflitrazioni criminali”.
Durante l’audizione era presente l’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, e sono intervenuti i consiglieri Federico PeruginiValter Marin (Lega) e Giorgio Bertola (Ev).




Confagricoltura Alessandria: cereali, utile il registro telematico ma soglia troppo rigida

Il registro telematico di carico e scarico dei cereali, introdotto nell’ultima Legge di Bilancio, potrebbe anche apparire opportuno nell’ottica della trasparenza del settore. Ma è stato concepito in maniera troppo restrittiva e generalizzata e rischia di mettere in seria difficoltà i soggetti coinvolti, soprattutto gli agricoltori e gli allevatori.

Lo ha sottolineato Confagricoltura che ritorna sullo strumento introdotto dal decreto attuativo della Legge di Bilancio.

Bisogna stare attenti a non far diventare uno strumento utile – che replica in sostanza quanto già previsto con la registrazione telematica delle produzioni vitivinicole e oleicole per ottenere una radiografia completa di tutto il flusso della materia prima cerealicola – in un appesantimento burocratico. Troppo rigida anche la soglia delle 5 tonnellate annue per il quale va introdotto il registro.

“Occorre bilanciare l’obiettivo di una maggior trasparenza di mercato con il carico amministrativo sulle aziende – osserva il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello – Per questo chiediamo una proroga nell’avvio del registro in modo da poter introdurre delle modifiche all’impianto normativo nella direzione di un alleggerimento degli oneri, escludendo la parte iniziale e finale della filiera (produttori cerealicoli e allevatori)”.

Confagricoltura ricorda l’importanza del settore dei cereali, con un valore della produzione agricola pari a 3.746 milioni di euro, con circa 415 mila aziende e con 3,5 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata.

“Scendendo nel dettaglio, la provincia di Alessandria ogni anno si gioca con quella di Bologna il primo posto in Italia per le superfici coltivate a frumento. Nel 2020 risultavano coltivati 22500 ettari a grano tenero e 1892 a grano duro” afferma Brondelli.
Per quanto riguarda il mais, in Piemonte la superficie dedicata alla coltivazione del mais nel 2020 è stata realizzata su oltre 160.000 ettari. In particolare in provincia di Alessandria gli ettari impiegati sono stati poco meno di 22.000.

In provincia di Alessandria nel 2020 la superficie coltivata a riso occupa oltre 7.500 ettari su una superficie totale comprensiva di tutte le province piemontesi di circa 114.500 ettari.
In minori quantità sono anche presenti altri cereali.




Riparti Piemonte: confronto coi sindacati per i 55 milioni ai sanitari

E’ in corso un confronto con le rappresentanze sindacali del personale sanitario e tecnico per la definizione dei criteri con cui assegnare i 55 milioni di euro destinati dalla Regione nel “Riparti Piemonte” a chi ha operato in prima linea contro il Covid-19.  Lo ha annunciato l’assessore alla sanità Luigi Icardi nella seduta pomeridiana della Prima commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, che sta esaminando il disegno di legge presentato dalla Giunta.

Gli assessori si stanno susseguendo in commissione, illustrando la parte di loro competenza del provvedimento e rispondendo alle numerose richieste di chiarimenti che vengono dai consiglieri della minoranza.

In mattinata l’assessore al bilancio Andrea Tronzano aveva analizzato le coperture del Riparti Piemonte, con 171 milioni di nuove risorse recuperate anche con le economie derivanti dalla cancellazione del riacquisto parziale di derivati, in quanto non conveniente per l’Ente, visto l’andamento dei mercati. Per aiutare le imprese che non sono in grado di accedere ai prestiti bancari, l’assessore ha spiegato che verrà utilizzato lo strumento del microcredito.

In generale, per gli interventi a fondo perduto l’assessore Tronzano ha specificato come verranno coperti e ha auspicato, visti anche i recenti annunci, che il Governo faccia degli stanziamenti specifici. Inoltre ha sottolineato che la Regione potrebbe affiancare lo Stato mettendo risorse pure a sostegno del fondo di garanzia, che aiuterà le imprese ad accedere al credito e pagherà gli interessi di questi finanziamenti ottenuti dalle banche.

Nel pomeriggio l’assessore all’ambiente Matteo Marnati ha illustrato le misure di sua competenza, a partire dalla proroga al 31 dicembre 2020 della scadenza per il pagamento dei canoni sull’uso delle acque pubbliche, per altro già incassati per 54,6 milioni sui 58,6 dovuti.

Per far ripartire il settore edile, attraverso il miglioramento energetico degli edifici privati, sono previsti quasi 7 milioni, di cui 5 a garanzia attraverso FinPiemonte, il resto a fondo perduto.

Oltre 5 milioni andranno alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera grazie al rinnovo dei veicoli aziendali e alla promozione dello smart working nelle aziende. Una parte delle risorse servirà a incentivare l’utilizzo delle bici elettriche.

3,2 milioni sosterranno le tecnologie per il lavoro agile nella pubblica amministrazione e per la dematerializzazione, la semplificazione e il potenziamento dei servizi e degli strumenti rivolti a cittadini e imprese. 5 milioni a fondo perduto sono destinati ai consorzi dei rifiuti per la raccolta differenziata e per migliorare la protezione dei lavoratori dal Covid-19.

10 milioni andranno ad enti pubblici, imprese e liberi professionisti, su due linee di sostegno: 1 milione a fondo perduto per il rimborso totale delle spese per la sperimentazione e la dichiarazione di conformità dei dispositivi di protezione antiCovid; 9 milioni, di cui il 70% a fondo perduto, finanzieranno servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle Pmi.

10 milioni serviranno a far scorrere le graduatorie di due bandi Finpiemonte per l’innovazione alle imprese e le start up innovative. Altri 10 milioni saranno destinati ai laboratori di ricerca pubblica, anche per fronteggiare la sfida della pandemia. In gran parte andranno all’Università, già impegnata su questo fronte.

Infine l’assessore allo sport Fabrizio Ricca ha annunciato che per la metà del mese dovrebbero essere pubblicati i bandi che assegnano bonus “una tantum” alle società dilettantistiche e agli enti di promozione sportiva per 7,5 milioni, per sostenere le loro spese vive e la risistemazione degli impianti, in mod




La CCIAA di Cuneo sempre più aperta alle imprese

La Camera di commercio di Cuneo ha messo al centro della propria politica gestionale la qualificazione e il miglioramento degli standard di qualità e di efficienza dei servizi per le imprese.

A partire da lunedì 2 gennaio 2023, in via sperimentale, l’orario di apertura al pubblico delle sedi di Cuneo e di Alba sarà ampliato e riorganizzato in modo da consentire all’utenza di usufruire in alcuni giorni della settimana di un orario continuato che consenta l’accesso anche durante la pausa pranzo e, nella giornata di mercoledì, di un orario prolungato che preveda l’apertura sino alle ore 17,30.

In quest’ottica abbiamo deciso di aumentare l’orario di apertura, non solo degli sportelli di front office ma dell’intera Istituzione camerale”.

La riorganizzazione avviata è frutto della volontà di reinterpretare le esigenze dell’imprenditoria locale, cercando di dare risposte adeguate e incisive alle richieste delle imprese e dei professionisti, consapevoli che l’accompagnamento alla digitalizzazione e all’utilizzo dei servizi telematici presuppone una fase iniziale di affiancamento che necessariamente deve avvenire in presenza.

”.

Il nuovo orario di apertura interesserà le sedi di Cuneo e di Alba:

Lunedì 8.30 – 15.30 orario continuato
Martedì 8.30 – 13.30
Mercoledì 8.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30
Giovedì 8.30 – 15.30 orario continuato
Venerdì 8.30 – 12.30

Gli uffici di Mondovì e Saluzzo proseguiranno con l’attuale configurazione.

L’efficacia e il gradimento dei nuovi orari saranno monitorati nel prossimo semestre.




Esportazioni provincia di Cuneo, nei primi 6 mesi vendite crollano del 13,9%

Il I semestre 2020 si chiude con una flessione complessiva per le vendite all’estero delle imprese della Provincia Granda. Il blocco produttivo e le restrizioni imposte dalla pandemia hanno avuto, infatti, forti ripercussioni anche sull’economia cuneese.

Alla flessione delle esportazioni del 3,3% segnata nel periodo gennaio-marzo 2020 ha fatto seguito una calo molto più pesante evidenziato nel II trimestre dell’anno (-25,0%).
Complessivamente nel I semestre 2020 le vendite all’estero dei prodotti made in Granda hanno raggiunto 3.459 milioni di euro, registrando una contrazione del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel corrispondente semestre il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 2.031 milioni di euro, accusando una diminuzione del 9,5% rispetto ai primi sei mesi del 2019. Il saldo della bilancia commerciale si è portato, così, sul valore di 1.428 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello registrato nel I semestre 2019, quando si attestava a 1.776 milioni di euro.

Nonostante la dinamica negativa evidenziata, Cuneo si colloca al secondo posto, dopo Torino, per valore esportato, producendo il 18,5% del valore delle vendite regionali fuori confine. La dinamica esibita nel periodo gennaio – giugno 2020 dalle esportazioni di merci cuneesi è apparsa inoltre meno negativa rispetto a quella evidenziata a livello medio regionale (-21,2%) ma peggiore rispetto a quella realizzata a livello complessivo nazionale (-15,3%).

“Il calo delle nostre esportazioni era ampiamente prevedibile ed è stato in linea con le aspettative. La tenuta del comparto agroalimentare ha rallentato il crollo, – sottolinea il Presidente Mauro Gola – ma dopo un periodo  di continua crescita il nostro export ha subito una forte battuta d’arresto riportandoci indietro di 4 anni, ai dati del 2016.

Abbiamo pagato il forte  calo  fatto segnare nei nostri principali mercati di riferimento quali la Francia, la Germania e la Spagna mentre il dato degli Stati Uniti, colpiti in modo drammatico dalla pandemia, è sostanzialmente uguale a quello dello scorso anno e sorprende in positivo. Per uscire dalla crisi e ribaltare il trend negativo  sarà necessario fare squadra ed investire  su digitalizzazione ed innovazione pur sapendo che soltanto la fine dell’emergenza sanitaria ed una ripresa economica generalizzata a livello mondiale potranno dare le ali alle nostre esportazioni.”

Nel I semestre 2020 il calo delle esportazioni cuneesi di prodotti manifatturieri, che rappresentano il 94,6% del totale delle esportazioni, è stato particolarmente pesante (-14,5%), ha tenuto invece, manifestando una sostanziale stabilità, la vendita all’estero di prodotti agricoli (-0,2%).

Analizzando nel dettaglio la performance della manifattura emerge chiaramente come l’unica filiera che è riuscita a contrastare le difficoltà del momento è stata quella dell’industria alimentare, che ha segnato una variazione praticamente nulla rispetto all’analogo periodo del 2019 (-0,4%).

IL comparto meccanico ha segnato una flessione del 17,3%, seguito dagli articoli in gomma e materie plastiche, che hanno evidenziato un calo delle esportazioni del 19,3%. Ancora più pensate la contrazione manifestata dalle esportazioni di mezzi di trasporto (-24,6%). La filiera dei metalli e quella del legno hanno registrato entrambe riduzioni delle esportazioni di poco superiori al 30%.

Nell’analisi dei mercati di sbocco va ricordato nuovamente come, a partire dal mese di febbraio 2020, la Gran Bretagna sia uscita dall’Unione europea. Nonostante sia previsto ancora un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2020, già a partire dai primi due trimestri del 2020 i dati delle esportazioni verso la gran Bretagna risultano inseriti nell’area extra Ue-27.

Il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 63,5% delle esportazioni provinciali, contro il 36,5% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La flessione registrata dalle vendite dirette verso i Paesi dell’Ue-27 è stata del -16,8 %, mentre quella verso i partner commerciali extra Ue-27 ha segnato un -8,5%.

I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano essere quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 19,0% e 16,0%. La Francia ha evidenziato una flessione del 14,1%, peggiore è stato l’andamento delle vendite sul mercato tedesco, calate del 16,5%. La diminuzione delle esportazioni verso la Spagna è stata ancora più intensa (-21,6%). Il dato peggiore l’ha riportato la Polonia (-32,1%).

Per il bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior sbocco sono gli Stati Uniti e il Regno Unito che rappresentano rispettivamente il 7,2% e il 5,4% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno manifestato stabilità (-0,1%) mentre un calo del 19,0% ha caratterizzato le esportazioni verso il Regno Unito. Negativo anche il trend delle vendite verso la Svizzera (-11,1%), Russia (-8,9%) e Turchia (-24,5%), in controtendenza, invece, la dinamica evidenziata con Canada (+11,3%) e Cina (+0,4%)