Lotta alla siccità: in Piemonte progetti per 1,7 miliardi

La siccità ha già prodotto danni in Piemonte stimati intorno ai 50 milioni. Lo ha detto Maurizio Marello (Pd), esponendo l’interrogazione “Siccità ed agricoltura in Piemonte, quali provvedimenti la Regione intende mettere in atto per fronteggiare la situazione?”, nell’ambito dei question time, cui ha risposto l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati. Esiste un parco progetti contro la siccità di circa 1,7 miliardi, ha sottolineato l’assessore.

“Oltre alle riunioni del tavolo regionale per l’irrigazione e la bonifica – ha replicato Marnati –  abbiamo attivato una forma di confronto periodico dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del fiume Po, allo scopo di definire la situazione della disponibilità idrica della regione. Compreso questo, sarà possibile per i consorzi di irrigazione e bonifica richiedere una deroga temporanea per il rilascio del deflusso ecologico in alveo. Per quel che riguarda i danni alle produzioni – aggiunge – preciso che i danni sono ricompresi tra quelli assicurabili con le polizze agevolate previste dal piano nazionale di gestione dei rischi in agricoltura. L’assessorato ha inoltre individuato un parco progetti per il settore irriguo per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro a cui si aggiungono alcuni interventi di costruzione di nuovi invasi per un valore di quasi 700 milioni”.

“Dalle prima stime effettuate, e senza contare che la mancanza di piogge sta caratterizzando anche il mese di marzo – ha sottolineato il consigliere Pd Marello –  si ipotizzano per il Piemonte almeno 50 milioni di danni. Le organizzazioni agricole evidenziano la necessità di interventi di carattere strutturale che sono resi necessari dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua”.

L’inverno 2021-2022 in Piemonte risulta essere sia il 3° più caldo degli ultimi 65 anni, sia il 3° più secco con un deficit percentuale medio di circa il 70% rispetto alla norma climatica 1991-2020. È il quinto periodo secco più lungo registrato in Piemonte negli ultimi 65 anni. Da inizio 2022 manca all’appello già l’85% medio delle piogge e nevicate attese in questa stagione.

Nel rispondere alle question  in programma , l’assessore Marnati ha poi specificato che, su impulso del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, è stata attivata “ l’Unità di crisi per le imprese”  e una mail dedicata export.crisiucraina@esteri.it  , con l’obiettivo di mitigare la contrazione delle attività sui mercati e preservare la competitività dell’export.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di  Francesca Frediani (M4o) Partecipazione di una delegazione della Regione Piemonte a Expo Dubai 2020; di Domenico Ravetti (Pd) sui  costi per la realizzazione e la manutenzione della maxi-recinzione anti Peste Suina Africana (Psa); di Alberto Avetta (Pd) su Tutela dell’export piemontese. La Regione come intende agire?; di Silvio Magliano (Moderati ) su Luce e gas, quanto mi costi: questa Giunta è disposta a fare la sua parte per contrastare l’impennata delle bollette?; di Marco Grimaldi (Luv) su attuazione delle Linee di indirizzo ministeriali a garanzia del principio di autodeterminazione delle donne.




Rapporto Bankitalia piemontese, l’economia del Piemonte peggiorata a causa del Covid19

La pandemia di Covid-19, delineatasi nei primi mesi dell’anno in corso, ha colpito l’economia piemontese in una fase di marcato indebolimento ciclico. Il nuovo indicatore coincidente Regio-coin Piemonte elaborato dalla Banca d’Italia, che fornisce una stima dell’evoluzione delle componenti di fondo dell’economia regionale, è peggiorato nel 2019, attestandosi su valori negativi.

Il deterioramento del quadro macroeconomico è confermato dalle stime di Prometeia, secondo le quali la crescita del PIL nel 2019 si sarebbe pressoché arrestata (dall’1,4 per cento del 2018).

L’andamento dell’economia nel 2019 è riconducibile soprattutto all’industria. La produzione è scesa nei principali comparti di specializzazione della regione, ad eccezione della meccanica e dell’alimentare.

Vi ha contribuito la flessione della domanda sia interna che estera. Il peggioramento congiunturale si è riflesso negativamente sull’accumulazione di capitale. Anche nei servizi l’attività ha rallentato, specialmente nei comparti del commercio e del turismo, che hanno risentito della debolezza della spesa delle famiglie. Nelle costruzioni la produzione è aumentata, pur rimanendo ancora di entità modesta nel confronto storico.

La redditività e la liquidità delle imprese si sono mantenute nel complesso su livelli elevati. La ripresa dell’occupazione in corso dal 2014 si è arrestata. Anche la crescita del credito al settore privato non finanziario si è fermata, riflettendo il calo per le imprese; per contro, l’espansione dei prestiti alle famiglie è rimasta solida. La rischiosità del credito ha continuato a scendere.

L’economia e la pandemia di Covid-19

Le misure di distanziamento sociale e la chiusura parziale delle attività nei mesi di marzo e aprile hanno avuto pesanti ripercussioni sull’attività economica. In Piemonte la quota del valore aggiunto regionale delle attività sospese dal DPCM del 22 marzo 2020, in base a nostre elaborazioni, è stata pari al 31 per cento, oltre 3 punti percentuali in più della media nazionale. Tenendo conto delle relazioni tra imprese appartenenti alla stessa filiera e considerando che alcune attività hanno continuato a essere svolte mediante forme di lavoro agile (smart working), la quota scende al 29 per cento, rimanendo comunque superiore al resto del Paese.

Il Piemonte risulta particolarmente esposto agli effetti economici della pandemia anche per la specializzazione nelle produzioni di beni di consumo durevole e di beni capitali, la cui domanda è bruscamente calata, e per l’elevato peso sul PIL delle esportazioni, cadute fortemente a seguito del crollo del commercio internazionale. L’indicatore Regio-coin Piemonte ha fatto segnare nel primo trimestre un brusco calo, scendendo al livello più basso da marzo 2009. I dati sui consumi elettrici di fonte Terna (che si riferiscono anche alla Liguria e alla Valle d’Aosta) confermano il significativo peggioramento dell’attività economica, indicando un calo di quasi il 13 per cento a marzo e di oltre il 22 per cento ad aprile rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.

Le imprese

Le imprese, in particolare quelle industriali, avevano iniziato a risentire degli effetti negativi della pandemia già prima della sua diffusione in Italia, a causa della riduzione della domanda estera e delle difficoltà sopravvenute lungo le catene di fornitura internazionali. Con l’arrivo del virus in Italia, tali effetti si sono notevolmente amplificati a causa sia della sospensione delle attività non essenziali sia della brusca caduta della domanda interna e delle esportazioni.

Sulla base di nostre elaborazioni preliminari, nell’industria la produzione è calata di oltre un quinto nei primi quattro mesi dell’anno, in misura superiore alla media nazionale. La flessione ha interessato tutti i principali comparti ed è stata particolarmente intensa per quello tessile e per quello degli autoveicoli, che ha risentito del brusco calo delle immatricolazioni. Secondo l’indagine straordinaria della Banca d’Italia, nel primo semestre il fatturato delle aziende industriali si ridurrebbe di circa un quinto. Nel complesso del 2020 i ricavi calerebbero per poco meno dell’80 per cento delle imprese. Vi si assocerebbe una riduzione degli investimenti, già indebolitisi nel 2019.

Il terziario ha subito gli effetti negativi sin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, in particolare nei comparti del commercio al dettaglio, del turismo, della ristorazione e dei servizi ricreativi e alla persona. Con le misure restrittive dell’11 marzo, che disponevano la sospensione delle attività commerciali ad esclusione della vendita di generi alimentari e di prima necessità, la situazione si è aggravata. Secondo l’indagine straordinaria della Banca d’Italia, poco meno del 90 per cento delle aziende di servizi ha segnalato un calo dell’attività, con una flessione media del fatturato nel primo semestre di circa un quinto, ma con cali molto più intensi nei servizi di alloggio e ristorazione e nel commercio. L’epidemia ha colpito fortemente anche il settore delle costruzioni.

Da marzo il fabbisogno di liquidità delle imprese è cresciuto bruscamente a causa della repentina caduta dei fatturati, a fronte di spese non rinviabili. Anche tenendo conto delle misure introdotte dal Governo, si può stimare che le imprese a rischio di illiquidità nei settori sottoposti a chiusura siano circa un quinto del totale, con un’incidenza più elevata nel terziario e soprattutto nel comparto alloggio e ristorazione. Il sistema produttivo regionale tuttavia sta affrontando la crisi attuale in condizioni finanziarie migliori rispetto al passato: nell’ultimo decennio erano aumentate la redditività e la patrimonializzazione; era calato l’indebitamento, con una ricomposizione delle passività a favore della componente a media e a lunga scadenza, ed era complessivamente diminuita la quota di aziende finanziariamente vulnerabili. Il credito alle imprese, calato nel 2019, è tornato a crescere nel marzo scorso, riflettendo soprattutto l’aumento dei finanziamenti a un ristretto numero di aziende di grandi dimensioni. Tale andamento è proseguito ad aprile.

Il mercato del lavoro e le famiglie

Con l’insorgere dell’emergenza sanitaria le condizioni del mercato del lavoro sono peggiorate. Le sospensioni delle attività non essenziali avrebbero coinvolto oltre un terzo degli occupati regionali, valore superiore alla media nazionale. L’ampliamento della possibilità del ricorso alla Cassa integrazione guadagni, l’utilizzo di ferie e permessi e il blocco temporaneo dei licenziamenti hanno attenuato l’impatto della crisi sul numero di occupati. Tuttavia, i dati più recenti delle Comunicazioni obbligatorie sui contratti attivati e cessati nel settore privato indicano che dal 1° febbraio al 25 maggio il numero di nuove posizioni lavorative (al netto di quelle cessate) è sceso notevolmente rispetto allo stesso periodo del 2019, soprattutto per la riduzione delle assunzioni. Le cessazioni, nonostante il brusco calo dell’attività economica, sono state inferiori a quelle del periodo corrispondente del 2019, anche per effetto della sospensione dei licenziamenti. La riduzione delle nuove posizioni lavorative, che ha riguardato soprattutto la componente a tempo determinato, è stata diffusa a tutti i principali settori, ma è stata particolarmente pronunciata per il comparto dei servizi turistici e del tempo libero, che fanno ampio ricorso a contratti a termine e stagionali.

Alla vigilia della crisi legata all’epidemia, il grado di indebitamento delle famiglie piemontesi era più basso della media italiana e del Nord Ovest. La quota di prestiti che presentano difficoltà nel rimborso dei finanziamenti era attestato su livelli storicamente contenuti; anche la diffusione delle famiglie indebitate in condizioni di fragilità finanziaria era molto bassa rispetto alla media italiana e delle regioni nordoccidentali. I provvedimenti adottati dal Governo negli ultimi mesi contribuiscono a sostenere la capacità delle famiglie di fare fronte ai propri impegni finanziari. Le famiglie piemontesi si caratterizzano anche per una ricchezza pro capite superiore alla media del Paese. In particolare, la quota di attività finanziarie più liquide e meno esposte alle tensioni sui mercati è pari a poco meno di un terzo, un valore più elevato rispetto a quello del 2011; per contro, l’incidenza delle attività più soggette a oscillazioni dei corsi e dei rendimenti di mercato è scesa a meno della metà del totale.

Nel primo trimestre del 2020 le nuove erogazioni di credito al consumo e di mutui si sono ridotte, riflettendo il brusco calo nel mese di marzo della spesa per beni durevoli, in particolare di autoveicoli, e la significativa contrazione delle compravendite di case. L’indebolimento dei prestiti alle famiglie è proseguito ad aprile.

Il mercato del credito

Nel primo trimestre del 2020 il credito al settore privato non finanziario è tornato a crescere, riflettendo la dinamica di quello alle imprese, a fronte di un indebolimento di quello alle famiglie. Tali andamenti sono proseguiti ad aprile. Il tasso di deterioramento dei prestiti si mantiene su livelli storicamente molto bassi, inferiori a quelli precedenti la crisi economico-finanziaria del 2008-09 sia per le imprese che per le famiglie. L’andamento degli ultimi anni della qualità del credito alle aziende è stato migliore della media italiana e ha riflesso una ricomposizione degli affidamenti verso imprese finanziariamente più solide. Alla riduzione dell’incidenza dei prestiti deteriorati si associano elevati livelli del loro tasso di copertura nei bilanci delle banche, permettendo agli istituti di credito di affrontare la crisi in atto in condizioni significativamente rafforzate rispetto al passato.

La finanza pubblica decentrata

Alla vigilia dello scoppio dell’epidemia il sistema sanitario piemontese disponeva di una dotazione di personale e di posti letto superiore alla media delle regioni a statuto ordinario e simile a quella del Nord. Per contro, il numero di posti letto in terapia intensiva risultava più basso rispetto a entrambe le aree di confronto. Anche la rete territoriale, sul cui potenziamento le regioni sono chiamate a investire nel prossimo futuro, risultava più debole. Per fronteggiare l’emergenza sono state assunte in Piemonte poco meno di 2.300 persone e sono stati creati nuovi posti letto in terapia intensiva, senza i quali non sarebbe stato possibile soddisfare la domanda nei momenti di picco dell’epidemia. Il monitoraggio tramite il ricorso a test presso la popolazione si è intensificato in Piemonte con maggiore lentezza rispetto alla media del Nord, influendo sul ritardo con cui il numero dei casi positivi ha iniziato a stabilizzarsi rispetto alle altre regioni.

L’emergenza sanitaria impatterà negativamente sui bilanci degli enti territoriali sia dal lato delle spese che delle entrate. Tali enti all’inizio del 2019 presentavano nel complesso un disavanzo di bilancio, in larga misura ascrivibile alla Regione Piemonte, mentre la quasi totalità dei Comuni (con la rilevante eccezione di quello di Torino) era in avanzo. Per quanto riguarda i Comuni, in particolare, nostre stime suggeriscono che la perdita di gettito delle entrate tributarie ed extra tributarie dovuta agli effetti dell’epidemia e ai provvedimenti adottati per mitigarne le conseguenze economiche è stata pari sino al mese di maggio a circa il 5 per cento delle entrate correnti annue, valore superiore alla media nazionale.

L’elevato livello del debito del complesso delle Amministrazioni locali piemontesi, nonostante la contrazione in atto dal 2012, potrebbe limitare i margini di azione delle politiche locali di sostegno al sistema economico.




La Regione rottama i vecchi automezzi per la raccolta rifiuti in 53 Comuni piemontesi

Nuovi mezzi ecologi per la raccolta dei rifiuti in 53 Comuni piemontesi: 19 fanno parte del consorzio chierese (dove risiedono circa 124.000 abitanti) e dove saranno acquistati 95 automezzi  a metano, gpl benzina e gasolio di categoria euro 6 che sostituiranno quelli vecchi e inquinanti.

A questi si aggiungeranno quelli acquistati in 33 Comuni nel Novese e Tortonese dove sarà anche completato il passaggio dalla raccolta stradale al porta a porta per circa 66.000 utenze e dove entro il 2021 arriverà anche il sistema di tariffazione puntuale.

«Con i contratti tra Regione e Consorzi approvati nell’ultima riunione di Giunta – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – mettiamo sul piatto 1,8 milioni di euro per aiutare gli enti che svolgono il servizio di raccolta rifiuti ad aumentare la percentuale di differenziata raggiungendo centinaia di edifici con contenitori separati, ma anche di aumentare il numero di utenze raggiunte dalla tariffazione puntuale e infine di rottamare i mezzi inquinanti destinati alle operazioni di raccolta, migliorando così la qualità dell’aria».

L’accordo tra Regione e consorzi comprende, infine, anche il Comune di Bagnolo dove 5000 utenze saranno raggiunte dal porta a porta. In tutto sono quindi 53 i comuni piemontesi che incrementeranno la raccolta differenziata, e rottameranno i mezzi inquinanti.

Per realizzare l’accordo di programma del Novese e Tortonese la Regione ha impegnato 776.568 euro. Per quello di Bagnolo è previsto un esborso di 238.880 euro, mentre per quanto riguarda il consorzio chierese l’investimento regionale ammonta a 856.837 euro.

 

I COMUNI DEL CHIERESE

I Comuni del Consorzio chierese coinvolti sono 19: Andezeno, Arignano, Baldissero T.se, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello, Moncucco T.se, Montaldo T.se, Moriondo T.se, Pavarolo, Pecetto T.se, Pino T.se, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena.

I COMUNI DEL NOVESE E TORTONESE

I comuni coinvolti del Novese e Tortonese sono 33: Alluvioni Piovera, Alzano Scrivia, Basaluzzo, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carezzano, Carrosio, Cassano Spinola, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Fraconalto, Francavilla Bisio, Fresonara, Gavi, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Predosa, Sale, Serravalle Scrivia, Spineto Scrivia, Sardigliano, Tassarolo, Tortona, Viguzzolo, Villaromagnano e Voltaggio.

Il servizio di raccolta domiciliare è stato avviato nel 2019 per 15 comuni dell’area (26.370 abitanti serviti), ed ora sarà avviato nei Comuni di Novi Ligure, Tortona, Spineto Scrivia e Gavi (60.446 abitanti) entro il 1 aprile 2020 consentendo un miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, ma anche della qualità del materiale raccolto ed una riduzione della produzione pro capite di rifiuto indifferenziato che – a partire dal 2021 – si dovrà attestare ad un valore non superiore a 159 kg/ab all’anno secondo gli obiettivi del Piano regionale per il 2020. Negli stessi comuni è prevista l’adozione della tariffazione puntuale corrispettivo dall’anno 2021.

LA TARIFFA PUNTUALE

La raccolta è effettuata mediante contenitori individuali assegnati a ciascuna utenza, dotati di codici identificativi associati in maniera univoca all’utenza assegnataria e, per quanto riguarda i contenitori destinati alla raccolta del rifiuto indifferenziato residuale, anche di transponder passivi a bassa frequenza (tecnologia RFID) in grado di registrare i singoli svuotamenti al fine di applicare la TARI puntuale.




Finpiemonte: al via la richiesta di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto

Dalle ore 9.00 di martedì 18 febbraio 2020, sul sito  è possibile accedere alla nuova Misura “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi”, per richiedere un finanziamento agevolato e un contributo a fondo perduto a sostegno degli investimenti delle Micro, piccole e medie imprese (Linea A) e Grandi imprese (Linea B), con almeno un’unità locale operativa attiva o in attivazione in Piemonte.

Gli investimenti, di importo almeno pari almeno a 25.000 euro, possono riguardare l’acquisto di macchinari, hardware e softwarearredi, beni strumentali al progetto di investimento; automezzi per trasporto di cose alimentati a combustibili tradizionali o a combustibili alternativi; opere edili; brevetti, marchi, licenze, diritti d’autoresistemi e certificazioni aziendali e di prodottoacquisto e/o costruzione di immobili da destinare all’attività d’impresa (importo non superiore a totale “spese principali”); avviamento d’azienda (max 35% spese principali); scorte (max 20% spese principali); spese per servizi (max 25% spese principali); spese generali (max 5% spese principali).

Le spese possono essere:
  • retroattive, cioè sostenute dall’11/4/2019 –> domande presentate fino all’11/04/2020 (massimo 30% del totale dei costi ritenuti ammissibili);
  • retroattive, cioè sostenute entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda telematica (massimo 30% del totale dei costi ritenuti ammissibili) –> nuove imprese (costituite da meno di 6 mesi rispetto alla data di presentazione telematica della domanda)
  • sostenute dopo l’invio telematico della domanda –> domande presentate dal 12/04/2020

L’incentivo consiste in:

Linea A
Prestito agevolato
a copertura del 100% delle spese ritenute ammissibili (70% a tasso zero e 30% fondi bancari o fondi Confidi)

Sovvenzione a fondo perduto

  • micro imprese: 10% della quota pubblica di finanziamento;
  • piccole imprese: 8% della quota pubblica di finanziamento;
  • medie imprese: 4% della quota pubblica di finanziamento.

LINEA B
Prestito agevolato a copertura del 100% delle spese ritenute ammissibili (70% a tasso zero e 30% fondi bancari)

Iter delle domande
Le domande possono essere inviate sito , a partire dalle ore 9.00 del 18/02/2020. La procedura di presentazione delle domande è “a sportello”. Entro 5 giorni lavorativi dall’invio telematico della domanda, il file di testo della stessa, messo a disposizione dal sistema a conclusione della compilazione online, deve essere trasmesso a Finpiemonte, insieme agli allegati obbligatori, via PEC  previa apposizione, sul modulo di domanda, della firma digitale del titolare o del legale rappresentante dell’impresa.

Dal 18 febbraio al 20 aprile 2020, 
in deroga al Bando, è possibile inviare la domanda inserendo, a completamento degli allegati obbligatori previsti, la “lettera di disponibilità dell’intermediario cofinanziatore a deliberare”, anziché la delibera.

Vai alla pagina di dettaglio della Misura




Prosegue la rassegna “Esperienze Artigiane sul Palco”

Saranno Clara Mousseigne e Nicola di Vico, primi ballerini dell’Opera di Parigi, i protagonisti del prossimo appuntamento di “Esperienze Artigiane sul Palco”, in programma per domenica 1° ottobre alle ore 18.00, presso la falegnameria RBB Mobili di Brossasco (Via Provinciale, 18).

L’iniziativa, varata da Confartigianato Cuneo per proseguire nel solco dei Creatori di Eccellenza le attività promozionali del comparto artigiano cuneese, in questa edizione si arricchisce di ulteriori contenuti, andando ad aggiungere alle molteplici iniziative in programma – partecipazione a fiere ed eventi e l’ormai tradizionale “guida” edita da Nino Aragno Editore – un calendario di eventi realizzati direttamente nelle imprese, durante i quali arte e musica si coniugano ad un tema di stretta attualità sul nostro territorio: la sicurezza sul lavoro.

Domenica 1° ottobre, ancora una volta, le Esperienze Artigiane saliranno quindi “sul palco” per intrattenere ed ammaliare il pubblico con le note di uno dei più grandi musicisti jazz contemporanei, fornendo inoltre l’opportunità di visitare direttamente l’impresa ospitante e di apprezzarne l’impegno nel garantire la massima sicurezza nelle fasi lavorative.

La rassegna, organizzata da Confartigianato in collaborazione con l’associazione musicale “La Croma” e “Ad eventi”, ha ottenuto il sostegno della Camera di commercio di Cuneo, della Fondazione CRC e della Fondazione CR Saluzzo e il patrocinio di Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Provincia di Cuneo, Inail-Direzione regionale Piemonte, Ufficio Scolastico provinciale, ASL CN1 e ASL CN2, Atl del Cuneese e Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero.

«Con questo progetto desideriamo aprire le porte del nostro mondo artigiano – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e invitare il pubblico non soltanto a seguire in un contesto insolito le esibizioni di importanti star internazionali, ma a conoscere le nostre imprese al loro interno, per comprenderne direttamente le dinamiche produttive e apprezzarne quell’atmosfera di valori umani e di attenzione alle regole che da sempre contraddistingue l’artigianato del nostro territorio».

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.creatoridieccellenza.it




Transizione energetica e comunità energetiche: 
Confartigianato Cuneo ne parla in un convegno

Nel solco di una sempre maggiore, e non rimandabile, attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, perseguimento di risparmio energetico e diminuzione dell’inquinamento – ma anche tutela del territorio, sviluppo di asset innovativi e sostegno del tessuto produttivo – Confartigianato Cuneo sta avviando un percorso di studio e progettualità per approfondire le tematiche collegate alle “comunità energetiche”.

In questo contesto, l’Associazione organizza, in collaborazione con Radio Parlamentare, un convegno lunedì 18 luglio, a partire dalle ore 18.00, a Cuneo presso l’Auditorium “Il Varco” (Via Carlo Pascal, 5C).

«Per combattere i cambiamenti climatici e affrontare l’emergenza in atto – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo – c’è bisogno di obiettivi concreti: a partire dallo sviluppo di un nuovo modello energetico basato sull’uscita dalle fonti fossili e su una strategia di adattamento e rigenerazione che parta “dal basso”: cittadini, imprese, collettività».

Sempre più interessanti, in questo senso, le possibilità offerte dalle “comunità energetiche”: soggetti giuridici, senza scopo di lucro che hanno la possibilità di installare impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e di auto-consumarla, decidendo nello scambio di energia le tariffe di “compravendita”. Introdotte in Italia dalla la Legge Milleproroghe del 2020, nascono dalla direttiva Red II (2018/2001/UE) e sono di fatto uno strumento nato per consentire a cittadini, imprese, amministrazioni di condividere e scambiarsi energia all’interno di un determinato distretto.

«Il pacchetto di misure, definite dall’Europa, – aggiunge Michele Quaglia, vicepresidente di Confartigianato Cuneo – rende centrale il ruolo dei consumatori finali dei singoli Stati Membri nei mercati dell’energia, offrendo loro l’opportunità di scegliere le fonti di approvvigionamento, di produrre e vendere energia autonomamente. Per la prima volta viene riconosciuto non solo il ruolo del singolo attore (in qualità di auto consumatore o di cliente attivo), ma anche l’intervento collettivo per il raggiungimento di risultati ambientali e sociali che possano favorire la transizione energetica dalle fonti fossili alle rinnovabili».
Questi e altri argomenti collegati alla transizione energetica saranno quindi affrontati nel convegno, gratuito e libero a tutti, moderato da Cristina Del Tutto, direttore di Radio Parlamentare.

Interverranno: Mariagrazia Midulla (Responsabile clima ed energia del WWF Italia; “Cambiamenti climatici e l’impatto sulla società”); Cristian-Silviu Buşoi (Presidente Commissione industria, ricerca ed energia del Parlamento Europeo; “La visione europea in tema di transizione energetica”); Senatore Gianni Pietro Girotto (Presidente Commissione industria commercio e turismo del Senato; “Le comunità energetiche in Italia: profili normativi”); Massimiliano Dutto (Geometra – Membro comitato di pilotaggio comunità energetica; “Costituire una comunità energetica. L’esperienza in Valle Maira e Grana”); Andrea Alfieri (Referente sviluppo locale e innovazione della Fondazione CRC; “Il Bando Nuove Energie”); Senatore Cristiano Anastasi (Membro Commissione industria, commercio e turismo del Senato; “Le comunità energetiche: un’opportunità per l’economia”).
Termine previsto per i lavori: ore 19.30. Seguirà aperitivo.
L’evento è realizzato con il patrocinio di Provincia di Cuneo, Ordine dei Periti Industriali della Provincia di Cuneo e Fondazione CRC e la partecipazione di Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della provincia di Cuneo.




Sono 31.429 (+6 rispetto a ieri) le persone positive al Covid

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte comunica che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.136 (+ 25 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3011 (+8) Alessandria, 1499 (+10) Asti, 821 (+0) Biella, 2327 (+0) Cuneo, 2244 (+0) Novara, 13.065 (+7) Torino, 1065 (+0) Vercelli, 943 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 161 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 981 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4104 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 676 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 395 Cuneo, 366 Novara, 1811 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Sono 31.429 (+6 rispetto a ieri, tutti asintomatiche, 3 da screening, e 3 in Rsa) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4070 Alessandria, 1879 Asti, 1051 Biella, 2878 Cuneo, 2798 Novara, 15.915 Torino, 1329 Vercelli, 1143 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 263 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 103 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (invariati rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 210 (-16 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 989. I tamponi diagnostici finora processati sono 431.761 , di cui 236.760 risultati negativi.




Torino. Da lunedi 31 agosto in consegna altre 270 mila mascherine 

Con la consegna della seconda e terza tranche di mascherine per 270mila pezzi, si completa a partire da lunedi mattina 31 agosto l’operazione sicurezza per le manifestazioni in calendario nei Comuni del territorio metropolitano torinese.

Oltre duecento le richieste arrivate a Città metropolitana di Torino nell’arco di una settimana da parte dei sindaci che, anche grazie alla consegna delle mascherine gratuite alla popolazione fornite dalla Regione Piemonte, possono dare il via al calendario di sagre e feste patronali.

“Ringrazio ancora una volta la Regione Piemonte – commenta il vicesindaco metropolitano – abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, prova di collaborazione istituzionale a vantaggio del nostro territorio anche di quei Comuni piccoli e piccolissimi che da soli non sarebbero riusciti a mantenere in calendario le loro feste tradizionali di fine estate e dell’autunno. La sicurezza viene prima di tutto”.

Il ritiro avverrà anche questa volta presso il magazzino regionale della protezione civile in via Meucci 5 a DRUENTO: saranno i Comuni sede di COM – Centro operativo Comunale di protezione civile a ritirare le mascherine per tutti i Comuni del loro territorio, in modo da ottimizzare gli spostamenti e venire incontro alle difficoltà dei centri più piccoli.




La Regione Piemonte e il CSI vincono il premio agenda digitale del Politecnico di Milano

La Regione Piemonte e il CSI vincono la settima edizione dei Premi Agenda Digitale promossi dall’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano. Il premio va a Yucca, la Smart Data Platform della Regione Piemonte , che si aggiudica il titolo di miglior progetto per la digitalizzazione in ambito pubblico nella categoria Agende Digitali Regionali”.

L’annuncio dei vincitori è avvenuto durante il convegno “Il digitale per la ripresa e la resilienza: connecting the dots” durante il quale l’Osservatorio ha presentato i risultati della sua ricerca 2021.

I Premi, come si legge nella nota dell’Osservatorio, hanno lo scopo di sostenere la cultura dell’innovazione digitale, generando meccanismi di condivisione delle migliori esperienze e dando visibilità alle PA più innovative, oltre a contribuire ai processi di ricerca tramite la raccolta strutturata di evidenze empiriche.
In questa edizione erano 4 le categorie in cui si poteva partecipare: “Attuazione dell’Agenda Digitale”, “Agende Digitali Regionali”, “Agende Digitali degli Enti Locali” e “Imprenditorialità al servizio delle PA”.

Il team di ricerca dell’Osservatorio ha analizzato 56 candidature, sulla base di sei criteri di valutazione. Dopo un’attenta valutazione sono stati individuati 12 progetti finalisti, 3 per categoria, esaminati da una Giuria composta da 43 esperti e sottoposti al voto del pubblico durante il convegno dell’Osservatorio Agenda Digitale. In particolare, il progetto della Regione Piemonte e del CSI, presentato con il titolo “Valorizzazione dei dati pubblici”, è arrivato primo nella categoria Agende Digitali Regionali”.

La smart data Platform della Regione Piemonte infatti è un sistema che aggrega dati provenienti dall’Internet of Things (telecamere, sensori, centraline meteo), dall’Internet of People (tweet) e dati pubblici e privati, prevede la condivisione delle informazioni raccolte, consente l’elaborazione dei dati in real-time e permette l’esposizione delle informazioni via API.

Oggi la piattaforma è utilizzata da più di 100 organizzazioni pubbliche e private con un patrimonio in continua crescita di oltre 10 miliardi di dati. Fra questi open data, dati privati e informazioni importanti come quelli relativi all’ambiente, provenienti da diversi parametri (temperatura, umidità, qualità dell’aria, luminosità, rumore, qualità dell’acqua) raccolti da circa 800 sensori e più di 1.000 stazioni di rilevamento dislocati in tutto il Piemonte.

“Sono particolarmente contento – afferma Matteo Marnati, Assessore regionale all’Innovazione – che Regione Piemonte e CSI abbiano ottenuto questo importante riconoscimento che dimostra come la tecnologia possa essere al servizio di cittadini e imprese e, nel contempo, conferma come queste soluzioni tecnologiche, che sulla trasparenza, partecipazione e innovazione fondano le proprie radici, siano particolarmente importanti. Penso ad esempio ai dati e alle informazioni che confluiscono e che riguardano l’ambiente, che si rivelano particolarmente significative per gli amministratori per l’elaborazione di strategie mirate.”

Sono orgoglioso che la Smart Data Platform Yucca – sottolinea Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte – abbia avuto questo riconoscimento significativo da parte dell’Osservatorio del Politecnico di Milano. Il CSI, da sempre attento al tema e all’importanza dei dati, ha sviluppato una piattaforma fortemente innovativa con tecnologie open source che permette di disporre di un punto unico di accesso al patrimonio informativo regionale. Si tratta di uno strumento importante in grado di valorizzare il grande patrimonio dei big data, utilizzandoli in modo efficace nel processo decisionale e nella realizzazione di servizi innovativi per cittadini e imprese.”




Il cordoglio del presidente Stefano Allasia per la scomparsa di Jole Santelli

A nome del Consiglio regionale del Piemonte desidero esprimere profondo cordoglio per la scomparsa di Jole Santelli, prima donna presidente della Regione Calabria.

Persona generosa, appassionata e combattiva, da sempre stimata da tutti, è stata un’amministratrice fortemente legata alla propria terra.

Sincera vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari in questa triste giornata.