Lettera minatoria all’assessore Icardi, la solidarietà del presidente Stefano Allasia

“A nome del Consiglio regionale desidero esprimere solidarietà e vicinanza all’assessore Luigi Icardi per la lettera minatoria ricevuta nella serata di ieri. Sono gesti inaccettabili che vanno condannati affinché venga fermata ogni forma di intimidazione nel rispetto della democrazia. Spero che si tratti di uno stupido mitomane, in una situazione di emergenza come quella attuale, sarebbe grave che qualcuno cercasse di generare panico.”




A.R.PRO.M.A. dona 5.000 euro alla Confartigianato Cuneo Onlus

Un segnale concreto di vicinanza a chi, in questo momento non facile, ha bisogno di supporto e aiuto. Non solamente un sostegno dal punto di vista economico, ma un modo per infondere un po’ di speranza».

Così, Luca Crosetto, presidente di A.R.PRO.M.A. (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole), commenta la decisione di devolvere 5.000 € in beneficenza per aiutare chi, a causa delle conseguenze dovute al Coronavirus, sta affrontando un momento problematico.

«Essere imprenditori e artigiani racchiude in sé molti significati pregnanti e valori fondamentali: uno di questi è sicuramente il sentimento della solidarietà verso chi necessita di aiuto. – continua Crosetto – Come A.R.PRO.M.A. ci siamo sentiti in dovere, verso il territorio piemontese e il collegato tessuto sociale, di compiere un piccolo gesto di fratellanza. Per rendere fattivo il nostro contributo, devolveremo l’importo alla Confartigianato Cuneo Onlus, la no-profit nata in seno a Confartigianato Cuneo per aiutare chi è in difficoltà, che implementerà le più opportune azioni di sostegno».

«L’Associazione Onlus – spiega la presidente Daniela Minetti – rappresenta un anello forte della catena di solidarietà che in questi anni ha attivato Confartigianato Imprese Cuneo per dare sostegno a persone e famiglie bisognose. La Onlus, peraltro, è soggetto destinatario del 5 per mille in sede di dichiarazione dei redditi (codice fiscale 96077150041) e riceve sostegno attraverso numerose donazioni liberali. Nel 2019, per esempio, abbiamo raccolto ed elargito oltre 20 mila euro attraverso numerose attività solidaristiche. Ringraziamo A.R.PRO.M.A. per l’importante donazione. Ora individueremo le forme più consone per destinare il prezioso contributo».

«Oltre alla nostra donazione – conclude Crosetto – avvieremo una campagna di raccolta fondi destinata a tutti gli imprenditori della meccanizzazione agricola, associati e non. Chi volesse aiutarci con un piccolo contributo può effettuare una erogazione liberale direttamente sul conto della Confartigianato Cuneo Onlus – IT29R0311110201000000032461 – causale “Donazione pro Confartigianato Cuneo Onlus – ARPROMA” entro il 15/12/2020».




Dighe idroelettriche: consultazioni online entro il 18 marzo

Si tratta della prima forma di autonomia regionale in ambito energetico e di sviluppo di energia rinnovabile.

Così l’assessore regionale all’Energia ha presentato il Disegno di legge per l’assegnazione delle grandi derivazioni ad uso idroelettrico. Il provvedimento proposto dalla Giunta regionale è stato incardinato oggi dalle commissioni Terza e Quinta riunite in seduta congiunta.

Le commissioni hanno deciso di effettuare le consultazioni nella forma online, che dovranno terminare entro mercoledì 18 marzo. Il Ddl dovrà essere valutato anche dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) per poi essere approvato entro la fine del corrente mese di marzo per non incorrere nelle procedure di infrazione.

La Regione dovrà riassegnare 67 concessioni che storicamente erano in capo allo Stato, si tratta del primo passo verso la gestione autonoma di dighe e invasi utilizzati per la produzione di energia.

Il dispositivo è composto da 23 articoli destinati a disciplinare il settore dopo il passaggio dal Demanio alle Regioni delle infrastrutture. Saranno però soltanto le concessioni superiori a 3.000 kw quelle da riassegnare con bandi di evidenza pubblica. Undici di queste sono scadute e le procedure di assegnazione dovranno partire entro il 2022, cioè a due anni dall’approvazione del Ddl passato all’esame del Consiglio regionale.

“Il meccanismo di apertura alla concorrenza a cui verrà sottoposta l’assegnazione in concessione della risorsa idrica e delle opere regionali risulta particolarmente innovativo rispetto al passato, in quanto sarà possibile inserire nei bandi specifici criteri di individuazione della migliore offerta” ha spiegato l’assessore.

Si tratta di un programma orientato in modo da ottenere miglioramenti nell’ambito della produzione di energia rinnovabile, della riqualificazione ambientale dei bacini a valle degli invasi, degli interventi di compensazione a beneficio dei territori interessati. La Regione prevede di dare risalto alla possibilità di favorire usi plurimi delle acque, ad esempio associando all’uso idroelettrico quello idropotabile e la rigenerazione dell’acqua mediante impianti di pompaggio.

 




Confartigianato Cuneo prosegue gli incontri con i sindaci cuneesi a sei mesi dalla loro elezione.

Continuando nel percorso avviato nelle scorse settimane, Confartigianato Imprese Cuneo ha incontrato gli altri tre sindaci eletti nella tornata dell’autunno scorso: Roberta Robbione sindaca di Borgo San Dalmazzo, Luca Robaldo sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia, Patrizia Manassero sindaca di Cuneo. I tre primi cittadini hanno accettato di onorare la promessa con la quale avevano concluso il loro incontro elettorale con l’Associazione: in caso di elezione, programmare un incontro a distanza di sei mesi con i vertici associativi per fare il punto sulle iniziative avviate e sulle problematiche del territorio, con un occhio di riguardo rivolto al mondo produttivo.

All’appuntamento, svoltosi nella sede provinciale di Confartigianato, erano presenti il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto accompagnato dai presidenti zonali di Borgo San Dalmazzo Katia Manassero, di Mondovì Davide Sciandra e di Cuneo Valerio Romana.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. – ha dichiarato il presidente Crosetto – I sindaci si sono dimostrati molto collaborativi nel confronto, dichiarando la loro piena disponibilità a rafforzare le sinergie già esistenti con la nostra realtà per favorire crescita e sviluppo del territorio e delle sue attività imprenditoriali. L’incontro ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sul work in progress dell’attività comunale, andando a verificare lo stato dell’arte di alcune iniziative orientate ad un fattivo sostegno a comunità ed imprese in un frangente ancora piuttosto turbolento».

I sindaci sono stati sollecitati con alcune domande a spiegare la loro posizione sui diversi problemi cittadini attraverso un’intervista realizzata e programmata in streaming dal quotidiano on line Targatocn.

Tra i temi sottoposti, il caro energia e carburante che sta mettendo in ginocchio cittadini ed imprese e la conseguente necessità di un intervento di calmierazione dei tributi comunali, l’impegno a guardare a nuove iniziative sostenibili come le nascenti comunità energetiche, la rivitalizzazione della vita culturale e turistica dei due territori anche attraverso una maggiore valorizzazione della collaborazione con Confartigianato Cuneo, ed infine un giudizio personale sull’esperienza di primo cittadino.

Per ognuno poi, sono stati affrontate problematiche più specifiche: per Borgo San Dalmazzo la questione tuttora in pieno dibattito riguardante la realizzazione del biodigestore, per il quale sono previsti finanziamenti dal PNRR di 13 milioni di euro, per Mondovì l’installazione dei cartelli luminosi riferiti all’applicazione delle nuove normative antismog che stanno creando gravi difficoltà alle imprese artigiane, per Cuneo i progetti di sostegno all’economia locale attraverso il Distretto Urbano del Commercio, l’immagine di Cuneo come capitale della cultura, della gastronomia di qualità e punto di riferimento dei territori montani e l’intensificazione dello scambio economico –culturale con la vicina Francia.




Il Consorzio turistico del Pinerolese, un’occasione di riqualificazione dell’offerta e valorizzazione del territorio

Dopo i positivi esempi nelle Valli di Lanzo e nel Canavese, il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli è divenuto una realtà.

Nei giorni scorsi trenta operatori turistici distribuiti tra la Val Pellice, la Val Germanasca, la Val Chisone e la pianura pinerolese fino a Piossasco, su impulso della Città Metropolitana di Torino e nel quadro del progetto europeo Strada dei Vigneti Alpini, hanno confermato la loro partecipazione al Consorzio di fronte a un notaio.

È un passo importante per la ripartenza del settore turistico in un territorio ancora poco conosciuto, ma che ha moltissimo da offrire, in tutte le stagioni dell’anno” commentano con soddisfazione il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco e il Consigliere delegato alle attività produttive e allo sviluppo montano Dimitri De Vita.

Il Consorzio riunisce operatori che promuovono attività outdoor, escursionismo montano, ciclovie, itinerari culturali e attività sportive, il tutto accompagnato da una grande varietà di strutture ricettive e di ristorazione in grado di soddisfare le esigenze più diverse.

Il Consorzio è nato per iniziativa di un comitato di cui fanno parte Barbara Albis dell’associazione Made in Pinerolo, Susy Reynaud personal voyager di Pomaretto, Rossana Turina dell’omonimo agriturismo di Bricherasio, Piervaldo Rostan dell’agriturismo Costalourens di Torre Pellice, Elena Carnero della Fondazione Casa Lajolo di Piossasco, Antonio Chiadò Fiorio Tin della Foresteria di Massello e Paolo Dora dell’albergo Tre Denti di Cantalupa. Operatori, amministrazioni locali ed enti che già operano in ambiti diversi – tutela naturalistica, promozione sportiva, fruizione culturale – si sono uniti intorno all’obiettivo di promuovere il Pinerolese e le sue valli e attrarre nuovi flussi turistici attraverso un’offerta integrata, che preveda azioni di marketing territoriale, la promozione e la commercializzazione di pacchetti turistici.

Le parole chiave sono Turismo per tutti e Turismo sostenibile, due elementi cardine che guideranno i passi del nuovo Consorzio, con una grande attenzione al turista come persona, con le proprie caratteristiche e le proprie esigenze. Nelle modalità di accoglienza e di gestione dei servizi turistici del territorio ogni turista saprà trovare la dimensione a lui più adeguata.

L’attenzione all’ambiente e alla sua salvaguardia è l’altro ambito che caratterizzerà una proposta dedicata innanzitutto al turismo di prossimità, senza trascurare l’obiettivo di riportare gli ospiti stranieri sul territorio.

Il Consorzio si impegnerà nella formazione degli operatori, oltre a fornire servizi messi a sistema per una più agevole gestione del prodotto turistico. Sarà un collettore unico di prenotazioni, un organizzatore di eventi, un promotore di marchi di qualità, un facilitatore di convenzioni con i fornitori e un canale privilegiato per la comunicazione e promozione dei singoli consorziati. Inoltre il Consorzio intende mettersi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, per incrementare la fruizione turisticae le ricadute economiche sul territorio, sviluppando partnership tra pubblico e privato.




Cultura, via ai bandi pluriennali

I nuovi bandi destinati al comparto cultura, che partiranno entro il mese di luglio, avranno per la prima volta durata pluriennale, per consentire a enti e associazioni culturali del territorio di fare una programmazione di medio periodo e risparmiare sulle gestioni delle attività. Lo prevede il Programma triennale per la cultura 2022-24, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale e presentato dall’assessore Vittoria Poggio.

“Il Piano è frutto del lavoro condiviso con tutti gli attori dei Tavoli della cultura – ha detto l’assessore – ed è in linea con quanto previsto dal Testo unico sulla cultura. Le principali novità riguardano appunto la programmazione su base triennale, fatta salva la cadenza annuale per alcune tipologie di istruttorie per interventi che richiedono tempistiche ridotte, l’attribuzione di un maggior ruolo a enti partecipati e controllati dalla Regione a favore della crescita del sistema culturale, il potenziamento di intese e collaborazioni con i vari livelli della Pa”.

“La Regione continuerà a lavorare anche attraverso il crowdfunding – ha aggiunto Poggio – con l’obiettivo di costruire una comunità di sostenitori, anche in collaborazione con fondazioni bancarie e atenei”.
“Il Piano è frutto di un lavoro iniziato nella scorsa legislatura –  è intervenuto Diego Sarno (Pd) -. Bene la decisione sui bandi triennali, mentre convince poco la scelta di limitare le convenzioni, perché vengono annullate le scelte politiche regionali e questo riduce la progettualità e la visione futura delle politiche pubbliche in materia culturale”.

Su proposta del Partito democratico, nei bandi saranno previsti criteri di premialità per le realtà culturali che svolgeranno le loro attività all’interno dei beni confiscati alle mafie, che in Piemonte sono numerosi e ancora in attesa di assegnazione. E sempre il gruppo Pd ha ottenuto voto favorevole unanime ad un atto di indirizzo collegato che chiede alla Regione di emanare i bandi nella prima metà dell’anno, di abbreviare i tempi di erogazione dei contributi e di coinvolgere Finpiemonte e gli istituti di credito piemontesi per anticipare le risorse regionali a enti e associazioni: “L’iter di partecipazione ai bandi e di rendicontazione vanno semplificati – ha sottolineato il primo firmatario Daniele Valle – così come si dovrà lavorare per cercare di garantire risorse a tutti gli idonei in graduatoria”.

Alberto Preioni (Lega), ha spiegato che “il pubblico deve fare la sua parte, ma per il settore è fondamentale l’apporto dei privati, servono mecenati in grado di investire sugli eventi culturali”; Paolo Bongioanni (FdI) ha chiesto prudenza rispetto alla stipula di convenzioni “che possono diventare rischiose se si cementano nel tempo”; Alessandra Biletta (FI), ha espresso soddisfazione per “un documento aperto a interventi innovativi per superare le difficoltà del sistema, duramente colpito dalla pandemia”.

“Fondamentale migliorare l’accessibilità ai luoghi della cultura per le persone con disabilità” ha ricordato Silvio Magliano (Moderati), mentre Francesca Frediani (M4o) ha parlato della cultura come strumento di contrasto al disagio e dell’importanza di riconvertire spazi abbandonati in luoghi della cultura e Marco Grimaldi (Luv) ha riaffermato l’esigenza di riqualificare spazi come le aree verdi per ospitare grandi eventi pubblici, fruibili da tutti.




Embraco, Sicchiero: “Due incontri per ex lavoratori Embraco e imprenditori”

Quando a metà settembre è stato annunciato il progetto Italcomp, con l’obiettivo di dare vita nel sito ex Embraco/Ventures di un polo per la produzione di compressori per l’industria del freddo, ho ribadito che come amministrazione comunale siamo fiduciosi che questa prospettiva possa davvero concretizzarsi ma che, nel frattempo, avremmo continuato a lavorare per offrire alternative occupazionali alle lavoratrici e ai lavoratori che desiderino ricollocarsi.

Così è. Infatti, in collaborazione con la Regione Piemonte, abbiamo organizzato nel mese di ottobre due incontri, il primo rivolto ai lavoratori e relativo all’assegno di ricollocamento, il secondo agli imprenditori interessati ad approfondire il tema delle agevolazioni all’assunzione di lavoratori ex Embraco/Ventures»: lo annuncia il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO.

Il primo appuntamento, incentrato sull’operatività dell’assegno di ricollocazione, e quindi rivolto a lavoratrici e lavoratori dell’ex Embraco, si svolgerà lunedì 12 ottobre in Sala della Conceria, a Chieri (via della Conceria, 1), con due incontri, il primo alle 10 e il secondo alle 11,30. Altri due incontri sono previsti nel pomeriggio presso il Municipio di Riva di Chieri (piazza Parrocchia 4), alle 14,30 e alle 16. Saranno le rappresentanze sindacali ad organizzare i gruppi di lavoratori.

Un secondo appuntamento, rivolto agli imprenditori, verrà calendarizzato nelle prossime settimane.

Agli incontri interverrà il dottor Alberto Anselmo del Settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte.

 




Tavolo automotive. UIL: “Senza presente non c’è futuro”

E’ appena terminato il tavolo sull’automotive organizzato dalla Regione Piemonte. Ampia la discussione che ha spaziato dai tavoli di crisi aperti, formazione, Fca, riconversione di Embraco.

 

“La UIL ha chiesto la convocazione di un tavolo di discussione a livello nazionale – ha sottolineato Teresa Cianciotta della Segreteria Regionale UIL – perché solo a quel livello si potranno attivare gli incentivi giusti per dare un’accelerata alla ripresa della nostra Regione.  Inoltre abbiamo evidenziato la necessità di incentivare la formazione con attenzione alla qualità, in modo da individuare i profili necessari alle aziende”.

 

Per la UILM, la categoria dei metalmeccanici UIL è intervenuto il Segretario Generale LUIGI PAONE: “La discussione di oggi è stata proficua ma non bisogna dimenticare che sono ancora molti i tavoli di crisi aperti. Al di là dei progetti presentati oggi, che ci auguriamo abbiano esito positivo ma che necessitano di tempo per essere avviati, ciò che conta è il presente: senza risolvere i problemi contingenti, non c’è strada per il futuro. E’ strategico individuare una rapida politica di incentivi in grado di far ripartire il mercato auto e dunque la produzione negli stabilimenti FCA e nell’indotto.

 

Uno dei problemi principali fatto presente dalla UIL è il caso Ex Embraco: “Condividiamo l’impegno dell’assessore Chiorino per riconvertire lo stabilimento di Riva di Chieri in polo di produzione di batterie per auto elettriche – sottolinea PAONE – ma va individuato al più presto un investitore serio disposto, con l’aiuto delle Istituzioni, a garantire un futuro allo stabilimento e alle 400 famiglie”.




Fondi Europei 2021-2027: tour della Regione in tutte le province

Parte la campagna della Regione Piemonte sulla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027.

Primo momento di preparazione e confronto, questa mattina, presso l’Environment Park di Torino, insieme ai rappresentanti della Commissione Ue e dell’Agenzia nazionale per le Politiche attive sul lavoro sui tre fondi principali per l’agricoltura (Feasr), il sociale (Fse) e lo sviluppo regionale (Fesr).

Un evento fortemente voluto dal presidente della Regione, Alberto Cirio, per avviare un percorso di concertazione e di condivisione operativa su una delle tematiche strategiche per il futuro del Piemonte.

A più di un anno dall’avvio della nuova programmazione ci siamo già attivati per affrontare questa partita fondamentale – ha sottolineato il Presidente nel suo intervento – La discussione a Bruxelles inizierà nella primavera del 2020 e il Piemonte sarà pronto, per la prima volta, a incidere sulle scelte dell’Europa senza doverle subire a posteriori. Per il nuovo settennato 2021-2027 la nostra Regione ha a disposizione complessivamente tre miliardi di euro. È una cifra enorme e dobbiamo fare in modo di usarla per ciò di cui il territorio ha davvero bisogno. Per questo da oggi saremo in tour in tutte le province per incontrare il mondo delle istituzioni e delle categorie sociali e produttive. Costruiremo insieme una  proposta da presentare all’Europa cucita su misura sulle esigenze del Piemonte”.

Presenti all’incontro Jan Dzieciolowski e Francesco de Rose, della Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, e Marianna D’Angelo, del Coordinamento nazionale del Fondo sociale europeo per l’Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive sul lavoro.

Con loro anche gli esponenti delle istituzioni e delle categorie economico-sociali del territorio e numerosi esponenti della Giunta: il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori Chiara Caucino (Politiche sociali), Matteo Marnati (Ambiente, Innovazione e Ricerca), Vittoria Poggio (Cultura, Turismo, Commercio), Marco Protopapa (Agricoltura) e Andrea Tronzano (Attività produttive).

La road map presentata dalla Regione punta ad arrivare pronti a maggio del 2020. Fino alla fine di febbraio si svolgeranno gli incontri sul territorio, quattro in programma nella provincia di Torino e uno in ogni altro capoluogo. A marzo la Regione elaborerà il proprio documento, in aprile verranno raccolte le osservazioni esito degli incontri nelle province e a maggio verrà ultimata la proposta da presentare in Europa.

Saremo molto rigorosi sui tempi e chiederemo a tutti concretezza – ha aggiunto il presidente Cirio – Con Bruxelles bisogna essere seri: i fondi hanno un’impostazione che dobbiamo rispettare, ma i parametri sono talmente ampi che, se saremo bravi, riusciremo a inserire ciò che ci serve. Con le risorse dello Stato e della Regione noi possiamo garantire il funzionamento della macchina nell’ordinaria amministrazione, ma non abbiamo fiato per fare politiche di programmazione. Per questo è fondamentale saper usare bene i fondi europei, unica grande risorsa per garantire al Piemonte sviluppo economico e posti di lavoro”.




Regione Piemonte: le richieste al Governo per lavoro e agricoltura

Più soldi per la cassa in deroga, sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, coinvolgimento dei disoccupati italiani e di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza per far fronte alle necessità del comparto agricolo, soprattutto in vista della stagione della raccolta: è quanto chiedono gli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino, e all’Agricoltura, Marco Protopapa ai ministri Nunzia Catalfo (Lavoro) e Teresa Bellanova (Agricoltura).

“In primo luogo – spiega Chiorino – ho segnalato che dai dati ad oggi in nostro possesso e considerata anche l’assegnazione prevista nel secondo riparto, il Piemonte ha ancora risorse per soli 15 giorni lavorativi ai ritmi attuali di presentazione delle domande per la cassa in deroga. Gli stessi dati dimostrano che, per garantire le 9 settimane di copertura, al Piemonte mancano 141 milioni di euro per coprire il fabbisogno totale di 315. Ho inoltre sottolineato la necessità di avere maggiore chiarezza per quanto riguarda le misure di sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, che pare siano coperti solo in parte in base alle normative vigenti.

Essendo una categoria di lavoro precario, ritengo vadano sostenuti in modo completo e senza lasciare indietro nessuno”. “Urgente esigenza – rileva l’assessore Protopapa – è inoltre quella, da parte del comparto agricolo italiano, di circa 250.000 lavoratori necessari per fronteggiare la stagione della raccolta. Durante un incontro svoltosi con il ministro Bellanova, è emersa l’opportunità di valutare il coinvolgimento di tutti quei cittadini italiani che si sono trovati improvvisamente senza occupazione e che, in alcuni casi, non possono godere nemmeno delle tutele e del supporto necessario per far fronte al periodo di chiusura”.