Il presidente Stefano Allasia contro il senatore De Bonis:” Inaccettabile chiedere la chiusura del Museo Lombroso”

E’ inaccettabile che un senatore senza conoscere il museo e il suo contesto territoriale ne chieda la chiusura.Sarà mia premura prendere contatto con il Museo di antropologia criminale oltre farci visita, per valutare con la sua direzione, quali possono essere le necessità della struttura per farlo rivalutare oltre i confini di Torino. Scriverò poi al ministro della Cultura Dario Franceschini di venirlo a visitare per rendersi conto in prima persona della sua peculiarità e caratteristica unica nel suo genere. Soffermarsi a teorie ottocentesche oramai lasciate ai libri di storia come ha fatto il senatore, vuol dire non cogliere l’essenza stessa del museo, che rappresenta un’istituzione riconosciuta per il suo ruolo storico e scientifico in tutto il mondo.




“Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate”, il webinar della Direzione del Piemonte

Come fare il 730? Te lo spiega l’Agenzia delle Entrate”: è il seminario on line aperto a tutti i cittadini, in programma giovedì 20 maggio alle ore 16, organizzato dalla Direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate per aiutare i cittadini alle prese con la dichiarazione dei redditi precompilata.

 

L’appuntamento è rivolto ai cittadini che intendono “far da sé” il 730 ma hanno bisogno di qualche semplice spiegazione per essere sicuri di non sbagliare. Durante il webinar si simulerà la compilazione di una dichiarazione dei redditi: come accedere, accettare o modificare e infine inviare la dichiarazione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Sono previsti focus sulle novità di quest’anno e i partecipanti potranno porre delle domande.

 

Tutte le opportunità della dichiarazione precompilata – in particolare, gli esperti dell’Agenzia delle Entrate illustreranno le principali forme di agevolazione fiscale fruibili con la dichiarazione dei redditi (dalle spese sanitarie, a quelle scolastiche, dalla detraibilità degli interessi pagati per il mutuo prima casa alle spese per ristrutturazione edilizia) e le condizioni per beneficiarne.

 

Come fare per partecipare – Per partecipare occorre registrarsi: le istruzioni di dettaglio sono riportare sul sito oppure si può utilizzare il link diretto per la prenotazione sulla piattaforma eventbrite.

Gli iscritti riceveranno via mail le credenziali per partecipare direttamente dal proprio computer o smartphone.

 




Il Consorzio turistico del Pinerolese, un’occasione di riqualificazione dell’offerta e valorizzazione del territorio

Dopo i positivi esempi nelle Valli di Lanzo e nel Canavese, il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli è divenuto una realtà.

Nei giorni scorsi trenta operatori turistici distribuiti tra la Val Pellice, la Val Germanasca, la Val Chisone e la pianura pinerolese fino a Piossasco, su impulso della Città Metropolitana di Torino e nel quadro del progetto europeo Strada dei Vigneti Alpini, hanno confermato la loro partecipazione al Consorzio di fronte a un notaio.

È un passo importante per la ripartenza del settore turistico in un territorio ancora poco conosciuto, ma che ha moltissimo da offrire, in tutte le stagioni dell’anno” commentano con soddisfazione il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco e il Consigliere delegato alle attività produttive e allo sviluppo montano Dimitri De Vita.

Il Consorzio riunisce operatori che promuovono attività outdoor, escursionismo montano, ciclovie, itinerari culturali e attività sportive, il tutto accompagnato da una grande varietà di strutture ricettive e di ristorazione in grado di soddisfare le esigenze più diverse.

Il Consorzio è nato per iniziativa di un comitato di cui fanno parte Barbara Albis dell’associazione Made in Pinerolo, Susy Reynaud personal voyager di Pomaretto, Rossana Turina dell’omonimo agriturismo di Bricherasio, Piervaldo Rostan dell’agriturismo Costalourens di Torre Pellice, Elena Carnero della Fondazione Casa Lajolo di Piossasco, Antonio Chiadò Fiorio Tin della Foresteria di Massello e Paolo Dora dell’albergo Tre Denti di Cantalupa. Operatori, amministrazioni locali ed enti che già operano in ambiti diversi – tutela naturalistica, promozione sportiva, fruizione culturale – si sono uniti intorno all’obiettivo di promuovere il Pinerolese e le sue valli e attrarre nuovi flussi turistici attraverso un’offerta integrata, che preveda azioni di marketing territoriale, la promozione e la commercializzazione di pacchetti turistici.

Le parole chiave sono Turismo per tutti e Turismo sostenibile, due elementi cardine che guideranno i passi del nuovo Consorzio, con una grande attenzione al turista come persona, con le proprie caratteristiche e le proprie esigenze. Nelle modalità di accoglienza e di gestione dei servizi turistici del territorio ogni turista saprà trovare la dimensione a lui più adeguata.

L’attenzione all’ambiente e alla sua salvaguardia è l’altro ambito che caratterizzerà una proposta dedicata innanzitutto al turismo di prossimità, senza trascurare l’obiettivo di riportare gli ospiti stranieri sul territorio.

Il Consorzio si impegnerà nella formazione degli operatori, oltre a fornire servizi messi a sistema per una più agevole gestione del prodotto turistico. Sarà un collettore unico di prenotazioni, un organizzatore di eventi, un promotore di marchi di qualità, un facilitatore di convenzioni con i fornitori e un canale privilegiato per la comunicazione e promozione dei singoli consorziati. Inoltre il Consorzio intende mettersi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, per incrementare la fruizione turisticae le ricadute economiche sul territorio, sviluppando partnership tra pubblico e privato.




ARPROMA a sostegno dell’innovazione nel settore agricolo

Programmazione, innovazione e sicurezza. Queste le parole chiave sulle quali il comparto della meccanizzazione agricola – e lo stesso settore agricolo – dovranno concentrarsi nei prossimi anni per affrontare le sfide del futuro».

Così Luca Crosetto, presidente di ARPROMA – Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole, commenta le implicazioni e le ricadute sul comparto del recentemente varato PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Il PNRR – illustra Crosetto – è lo strumento che dovrà dare attuazione, in Italia, al programma Next Generation EU, con lo scopo di rilanciare la nostra economia, duramente provata dalle conseguenze del Covid-19. Tra gli asset strategici del Piano, quelli di digitalizzazione, innovazione e transizione ecologica si sposano perfettamente con necessità e aspettative degli imprenditori del settore delle macchine agricole».

«Occorre ricordare – prosegue Crosetto – che in Piemonte il settore della meccanizzazione agricola conta circa 250 imprese, che danno lavoro a oltre 5.500 addetti. Un fatturato di diverse centinaia di milioni di euro, di cui oltre il 50% realizzato sui mercati esteri. Numeri importanti, che collocano il settore della meccanizzazione agricola piemontese ai vertici nazionali, contribuendo a portare il nostro Paese al secondo posto mondiale, dopo gli Stati Uniti».

«Con queste premesse – spiega Crosetto – come ARPROMA, che a livello nazionale è “braccio operativo” di Confartigianato Imprese per il settore, assieme alle altre associazioni imprenditoriali e agricole, abbiamo contribuito con numerosi spunti e indicazioni alla redazione del PNRR. Per quanto riguarda il “rinnovo del parco macchine obsoleto” sono stati programmati 500 Milioni €, di cui una parte sarà proprio destinata ad “innovazione e meccanizzazione agricola”».

L’obsolescenza del parco macchine agricole italiano e da anni uno dei “freni” del settore. Si stima che anche se si cominciasse a far uscire dal ciclo produttivo i trattori e macchinari con più di 25 anni, si impiegherebbero comunque almeno 65 anni per rinnovarlo completamente (stando ai numeri di immatricolazioni registrati nell’ultimo decennio).

«Altro tema centrale – prosegue Crosetto – riguarda la revisione dei macchinari. “Nodo” sul quale, purtroppo, la situazione è praticamente ferma. Da quasi sei anni stiamo aspettando un decreto attuativo, che dovrebbe definire come e quando si dovrà effettuare la revisione, chi la dovrà fare e con quali attrezzature. Speriamo che il Governo compia gli atti giusti e necessari per non far rimandare oltre questa attività che ci pone come fanalino di coda in Europa”».

«Come imprenditori – aggiunge ancora Crosetto – vogliamo mettere in primo piano la sicurezza sul lavoro per noi, per i nostri dipendenti e per gli utilizzatori delle nostre macchine. Siamo convinti che le opportunità offerte oggi dall’innovazione e dalle nuove tecnologie ci permetteranno sempre più di realizzare macchinari all’avanguardia, sia per quanto riguarda la produttività, sia per quanto concerne la tutela di addetti ed operatori. Chiediamo però a Governo e Istituzioni di sviluppare politiche economiche adeguate che guardino al sostegno e al rilancio del settore, favorendo gli investimenti e incentivando i consumi. Soprattutto, chiediamo che vangano sempre più coinvolte anche le rappresentanze delle PMI del settore della meccanizzazione, oltre che a quelle del comparto agricolo».

«A cominciare – conclude Crosetto – dal livello regionale. Come abbiamo recentemente ribadito durate un incontro con il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa e il Consigliere regionale Paolo Demarchi, chiediamo di far sedere al tavolo di progettazione del prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2021-2027 non solo le organizzazioni agricole, ma tutte quelle di categoria che, sotto vari aspetti, hanno un rapporto di lavoro con il mondo rurale».




Torino. Pubblicato il bando per il conferimento di incarichi professionali

È stato pubblicato oggi sul sito ufficiale di Fondazione per la Cultura Torino   e su quello del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino il bando di selezione per il conferimento di incarichi professionali per l’insegnamento nel Centro di Formazione Musicale della Città (CFM).

 

Il CFM, attivo sul territorio da oltre 40 anni, dà a tutti i cittadini la possibilità di avvicinarsi alla musica attraverso una didattica pensata su misura per ciascuno e, da quest’anno, come deliberato dalla Giunta comunale, i suoi corsi saranno realizzati in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino.

 

Ai fini dell’avvio dell’anno formativo, per poter individuare docenti di qualificata e riconosciuta esperienza didattica, la Fondazione per la Cultura Torino, nuovo soggetto attuatore dei corsi, ha indetto una selezione per esperti in ambito musicale ai quali affidare incarichi professionali per l’insegnamento o la supplenza nel CFM.

 

Il bando è strutturato secondo tre ambiti di insegnamento: a) corsi per l’infanzia; b) corsi non professionali (libero); c) corsi preaccademici. Per ciascuno degli ambiti sono definiti corsi di tipo individuale e di tipo collettivo di natura teorica o di natura pratica. Gli indirizzi di insegnamento sono di tipo classico e jazz e, per ciascuna tipologia di corso, sono individuabili le relative materie di insegnamento.

In relazione ai titoli posseduti è possibile candidarsi su uno o più ambiti e su una o più materie di insegnamento.

 

Al fine del conferimento degli incarichi saranno valutati titoli di studio, di servizio e artistico-professionali e, relativamente ai primi due ambiti (a,b) sarà inoltre oggetto di valutazione un programma didattico appositamente pensato in relazione alla ‘mission’ del CFM e alle specificità della materia di insegnamento per la quale ci si candida.

Le candidature dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 24.00 del 13 Giugno 2021 secondo le modalità dettagl




Confidi: la crisi covid19 ne rilancia il ruolo anche come strumento per contrastare rischio usura

Sembra aprirsi una nuova stagione per i Confidi, i consorzi di garanzia che prestano garanzie per agevolare l’accesso ai finanziamenti alle imprese e che parevano incamminati sulla strada del declino.

Nel 2020 la crisi innescata dalla pandemia del Covid-19 ha rilanciato questi enti, che hanno fatto registrare una crescita importante dei volumi garantiti, grazie a un rinnovato rapporto cooperativo col sistema bancario.

Fra l’ altro, finite le misure eccezionali prese in considerazione della crisi pandemica (garanzie pubbliche e moratorie), possono rappresentare una zattera di salvataggio per le micro e piccole imprese in difficoltà e quindi a rischio usura.

E’ quanto sostiene il rapporto 2021 dell’Osservatorio permanente sui Confidi, realizzato dal Comitato Torino Finanza, organo della Camera di Commercio di Torino. Il voluminoso e dettagliato studio è stato presentato mercoledì 12 maggio con un convegno in diretta streaming, cui hanno presenziato Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino, Mario Comana, Presidente Organismo Confidi Minori e Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza. Le relazioni sono state svolte da docenti universitari, manager pubblici, economisti, imprenditori, esponenti del Terzo settore.

“Dopo anni di declino, nel bel mezzo di una crisi – dice Rambaldi – i confidi danno prova di essere solidi e radicati nella realtà imprenditoriale. Ci sono segnali di vitalità, intelligenza e innovazione, che sono indice della capacità di accettare le difficili sfide di questa stagione”.
Dal rapporto, coordinato da Diego Bolognese e Salvatore Vescina, emerge che nel 2020 il flusso annuale delle controgaranzie del Fondo di garanzia per le PMI sulle operazioni dei confidi è raddoppiato rispetto al 2019, passando da 1,5 a 3 miliardi di euro a fronte di prestiti per 3,8 miliardi di euro.

Anche il legislatore sembra conscio del contributo che questi enti possono svolgere a sostegno delle micro, piccole e medie imprese italiane – fondamentali per la tenuta sociale del Paese – una volta finita la stagione delle misure eccezionali, e di conseguenza svolgere un ruolo di contenimento del rischio di una diffusione significativa del fenomeno dell’ usura.

Difatti nel corso del 2020 è stata prevista la possibilità che i confidi detengano partecipazioni in operatori di microcredito ed eroghino direttamente prestiti utilizzando le risorse del fondo per la prevenzione usura del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

I Confidi si dividono fra 34 “maggiori”, che sono sottoposti alla vigilanza della Banca d’ Italia e che hanno in media un livello elevato di solidità rispetto ai rischi assunti, e “minori”, fino ad ora una “sorta di oggetto misterioso”, ma da circa un anno in fase di profonda trasformazione con la creazione dell’ Organismo Confidi Minori, una sorta di piccola authority a sua volta vigilata dalla Banca d’Italia e di un nuovo elenco, al quale ad oggi sono iscritti 176 intermediari.

Stando ai dati della Banca d’Italia nel 2019 lo stock complessivo della garanzie dei confidi risultava pari a 11,3 miliardi di euro. Di queste garanzie il 66,5 per cento era riferibile ai confidi vigilati dalla Banca d’Italia, la quota residua ai confidi minori.

 




Due piemontesi per la piccola industria nel consiglio generale di Confindustria

Gabriella Marchioni Bocca e Nicolò Zumaglini, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Piccola Industria di Confindustria Piemonte, sono stati nominati oggirappresentanti di Piccola Industria nazionale nel Consiglio Generale di Confindustria per il biennio 2021-2023.

«Ringrazio sia il mio Comitato Regionale di Piccola Industria che il Consiglio Centrale PI di Confindustria per la mia recente nomina a loro rappresentante – ha dichiarato Gabriella Marchioni Bocca – In questo periodo così complesso per il nostro tessuto manifatturiero è fondamentale che tutte le categorie economiche si concentrino sul raggiungimento di obiettivi comuni. Sono certa che i delegati del Consiglio Generale sapranno elaborare le giuste azioni strategiche di medio e lungo periodo e ricreare le condizioni favorevoli alla ripresa del Paese, duramente colpito dagli effetti della pandemia.»

«La “Piccola” ce l’ho nel cuore da sempre, mi ha accompagnato nel mio impegno all’interno di Unione Industriale Biellese e del sistema confindustriale e, oggi più che mai, sono contento e fiero di poterla rappresentare nel Consiglio Generale di Confindustria – ha commentato Nicolò Zumaglini, Vice presidente Piccola Industria di Confindustria Piemonte – Sono infatti convinto che la voce dei territori, e delle piccole e medie imprese che costituiscono la maggior parte del nostro tessuto manifatturiero, sia preziosa per il confronto all’interno di Confindustria. In un momento complesso come quello che stiamo attraversando, infatti, è fondamentale rendere ancora più incisiva l’azione di rappresentanza che mette al centro le istanze delle imprese per la ripresa del Paese”.

 

Gabriella Marchioni Bocca, 56 anni, Presidente Piccola Industria di Confindustria Piemonte, è Amministratore Delegato della Lamebo S.r.l., con sede a Leinì (TO), azienda metalmeccanica, maggior produttrice italiana di lame a spaccare per concerie, calzaturifici, pellicceria e lavorazione di materiali espansi, sintetici e sugherifici.

 

 

 

Nicolò Zumaglini

Biellese, Nicolò Zumaglini parteciperà anche al Consiglio Centrale della Piccola Industria nazionale. È vice presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Piemonte ed è il rappresentante della Piccola Industria nel Consiglio Generale dell’Unione Industriale Biellese. Riveste anche la carica di presidente di Crab Medicina e Ambiente, società facente capo all’Unione Industriale Biellese che eroga servizi organizzati ed integrati in ambito di sicurezza dei luoghi di lavoro ed impatto ambientale esterno. Dal 2016 al 2020 è stato vice presidente Uib con delega alle Relazioni Industriali, Welfare e Sicurezza. È stato alla presidenza della Piccola Industria Uib dal 2010 al 2016.

 




Consiglio regionale: Valorizzare le nostre strade di montagna

Promuovere la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico con l’obiettivo di mantenere le stesse in condizioni ottimali, favorendo così lo sviluppo del turismo outdoor.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la Proposta di legge di Paolo Bongioanni (FdI) “Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico”. L’emendamento di Sarah Disabato (M5s) ha anche aggiunto “ambientale e paesaggistico”.

“Le strade storiche di montagna generano un notevole indotto per i Comuni all’interno dei quali sorgono: si tratta di itinerari spettacolari in luoghi impervi, creati dalla forza degli uomini e utilizzate fin da tempi antichi” ha spiegato Bongioanni. Il provvedimento, diventato legge regionale, prevede che venga istituito un apposito Catasto regionale e che siano realizzati progetti di manutenzione, recupero e promozione. Sono previsti interventi in capo alla Regione, volti a valorizzare le stesse strade e i soggetti competenti a gestire e regolamentare la fruibilità di tali itinerari. Sugli undici articoli insisteva una trentina di emendamenti, presentati sia dai Gruppi di Maggioranza che di Opposizione, presentati anche per cercare il più possibile la convergenza tra le varie forze politiche.

La prima Commissione aveva licenziato l’emendamento alla norma finanziaria 2021-2023, che stanzia per l’anno 2021 1,5 milioni (500 mila per spese correnti e 1 milione per spese in conto capitale) a sostegno della valorizzazione delle strade di montagna di interesse turistico.

La legge intende avviare interventi e progetti dedicati alle strade storiche di montagna che vanno dalla promozione del loro valore culturale, ambientale e turistico, alla loro mappatura, la loro gestione ordinaria, la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, la riqualificazione delle strutture ricettive o degli edifici e dei manufatti di pregio storico che insistono su tali itinerari, la promozione dei servizi turistico-sportivi correlati alla loro fruizione.

Nel corso delle varie sedute consiliari dedicate all’esame e all’approvazione della Pdl, i Gruppi di maggioranza (sono intervenuti Alberto PreioniValter MarinMauro Fava e Paolo Demarchi della Lega, e Paolo Ruzzola di Fi) hanno sostenuto la proposta, necessaria per il rilancio dell’economia e dell’agricoltura nelle Terre Alte. Pur apprezzando l’iniziativa, l’opposizione ha espresso alcune critiche. Per Monica Canalis (Pd), la legge sarebbe appiattita solo sul turismo, senza guardare ai risvolti culturali e soprattutto a quelli della tutela ambientale. La stessa ha chiesto di valutarne l’efficacia anche alla luce del Regolamento che verrà redatto. Promuovere e proteggere all’interno di un gusto equilibrio, è quanto ha chiesto con i suoi emendamenti il M5s con Sarah Disabato, preoccupata che gli eventuali ampliamenti delle strade possano snaturare il senso della loro conservazione.

“Quando si parla di ampliamento delle strade lo si intende limitato alla messa in sicurezza di  quelle esistenti, non va inteso con riferimento a strade nuove” ha ribadito più volte Bongioanni.

È stato fatto specifico cenno alle vie del sale tra Piemonte e Liguria, che erano terre di passaggio di pastori, pellegrini, mulattieri, commercianti e viaggiatori che dal Ponente ligure e dalla vicina Provenza raggiungevano, tramite i passi alpini, il Piemonte ed il Nord Europa dando vita a fitte reti di scambi. A queste si sono affiancate le scenografiche ex militari, accompagnate nel loro sviluppo da fortificazioni e opere di ingegneria.




Previsione occupazionali, Unioncamere Piemonte: poco meno di 28mila entrate previste a maggio dalle imprese

Sono circa 27.820 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per maggio 2021, 9.750 unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 1.910 unità in meno rispetto all’analogo periodo del 2019, quando il mercato del lavoro non aveva ancora dovuto affrontare le problematiche causate dalla pandemia da Covid-19.

Pur in un quadro ancora di incertezza si registra, però, una promettente ripresa dell’attività economica globale e, con essa, degli scambi commerciali sostenuti soprattutto da Cina e Usa: una situazione che, insieme a un clima di maggior fiducia delle imprese grazie ai recenti allentamenti delle restrizioni anti-Covid, produce per il mese in corso una crescita dei contratti sul mese precedente (+4.030).

Il 72,6% riguarderà lavoratori dipendenti, il 20,3% lavoratori somministrati, il 2,9% collaboratori e il 4,3% altri lavoratori non alle dipendenze. Nel 27% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Complessivamente nel trimestre maggio-luglio 2021 le entrate stimate ammonteranno a 85.810, il 6,8% delle 1.269.210.000 programmate a livello nazionale.

Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Delle 27.820 entrate previste in Piemonte nel mese di maggio 2021 il 14% è costituito da laureati, il 33% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 26% e il 27%.

Anche nel mese di maggio sono i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con il 65% delle entrate (6.240 unità in più rispetto allo stesso mese del 2020, ma 1.750 in meno rispetto a maggio 2019).

Il comparto manifatturiero, genera circa il 25% della domanda di maggio 2021 mentre il settore edile, grazie anche ai nuovi incentivi, segna 2.580 entrate programmate nel mese di maggio e più di 7mila per l’intero trimestre maggio luglio 2021.

Complessivamente l’industria stima 9.650 entrate, 3.510 in più rispetto a maggio 2020, attestandosi su un valore analogo a maggio 2019 (-160 unità in più).

Il 18% delle entrate previste per maggio 2021 nella nostra regione sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici; il 33% sarà costituito da operai specializzati e conduttori di impianti; circa il 26% riguarderà professioni commerciali e dei servizi, solo l’11% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici produrranno il 12% delle assunzioni del mese.

A livello di area di funzionamento il peso maggiore è dato dalla produzione beni ed erogazione servizio (46%), segue l’area commerciale e vendita (117%) e quella tecnica e di progettazione (15%), la logistica si attesta all’11%, seguita dall’area amministrativa e finanziaria con il 7%. L’area direzionale, infine, pesa il 4% delle assunzioni previste.

 

 

Permangono, infine, le difficoltà di reperimento di alcune figure professionali: in 32 casi su 100 le imprese piemontesi prevedono, infatti, di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quota analoga rispetto a quella media nazionale (31 imprese su 100).

Le professioni più difficili da reperire in regione a maggio 2021 sono medici e altri specialisti della salute (63 aziende su 100) e gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (57 aziende su 100). Per oltre un’impresa su due, infine, appare difficoltoso trovare anche progettisti, ingegneri e professioni assimilate nonché operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici.




Torino. Esenzione del canone unico 2021 per gli operatori dello spettacolo viaggiante

La Giunta Comunale su proposta dell’assessore allo Sport e Tempo Libero Roberto Finardi ha approvato la delibera per l’esenzione del Canone Unico 2021 per gli operatori dello spettacolo viaggiante.

 

L’idea è nata dalla volontà dell’Amministrazione di aiutare gli esercenti del settore che hanno dovuto sospendere il proprio lavoro a causa della pandemia da Covid-19, come disposto dal DPCM del 24 ottobre 2020.

A sostegno del riavvio delle attività l’AGIS-ANESV ha richiesto al Comune di Torino l’esenzione del pagamento del canone di concessione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche per alcune categorie dello spettacolo viaggiante e per le autorizzazioni relative alla diffusione ed esposizioni di messaggi pubblicitari.

 

Saranno esenti dal pagamento del Canone Unico per l’anno 2021 le attività permanenti e i Luna Park programmati (maggio in via Gandino-via Rovasenda, dal 3 al 26 settembre al Parco Ruffini e dal 2 ottobre al 7 novembre al Parco Carrara). Gli esercenti dovranno comunque corrispondere alla Città gli importi relativi e dovuti per la TARI, rimanendo invariate le scadenze e ogni altro onere derivante dalle autorizzazioni necessarie.