Il Piemonte celebra il 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con un Flashmob

In occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Giornata Mondiale per i Diritti Umani, più di 400 ragazzi e ragazze provenienti dalle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del Piemonte hanno dato vita, al Parco Dora di Torino,  a un coinvolgente flash-mob.

L’evento, organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte e dal Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili, ha visto i giovani protagonisti esprimere la loro solidarietà e impegno nei confronti dei valori fondamentali sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’energia e la passione dei partecipanti hanno reso il flash-mob un’occasione unica, sottolineando l’importanza di educare le giovani menti sulla necessità di rispettare e promuovere i diritti umani. Gli studenti hanno dimostrato creatività e impegno, con coreografie e performance che hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti.

Attraverso una nota il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia ha inviato un messaggio ai ragazzi ” In questi tempi di guerra, di violenza, viene calpestata la dignità delle persone, in molti, troppi paesi del mondo, c’è davvero bisogno di ricostruire luoghi dove donne, uomini, giovani e anziani si prendono a cuore gli altri anziché pensare solo a sé stessi. Tutti noi dobbiamo dimostrare di voler fare la pace, una pace giusta, in prima persona e non invocarla solamente e sperare che la faccia qualcun altro al posto nostro. La politica ha la responsabilità primaria di lavorare incessantemente per fermare ogni forma di guerra e violenza, tutelando i diritti umani di ogni singolo individuo in ogni parte del mondo”.

“ll flash mob di questa mattina – hanno puntualizzato i vicepresidenti del Comitato diritti umani e civili Giampiero Leo e Sara Zambaia – non è solo un momento di celebrazione, ma anche un invito alla riflessione su come ciascuno di noi può contribuire a preservare e promuovere i diritti fondamentali di ogni individuo. La scuola, oltre a fornire istruzione, svolge un ruolo fondamentale nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili, capaci di difendere e promuovere i valori universali dei diritti umani. In un momento in cui il rispetto dei diritti umani è più cruciale che mai, è incoraggiante vedere la gioventù del Piemonte abbracciare questo impegno con tanta passione e dedizione. Il flash-mob è stato un risultato del lavoro collaborativo tra le istituzioni locali, le scuole e gli studenti, dimostrando l’importanza di unire le forze per promuovere la consapevolezza dei diritti umani. L’evento ha creato un’atmosfera positiva e inclusiva, riflettendo l’impegno collettivo verso la costruzione di una società che rispetti e tuteli i diritti fondamentali di ogni individuo.

Chiaro anche il messaggio del consigliere segretario Gianluca Gavazza presente alla manifestazione di Parco Dora “Se si semina rispetto, si raccoglie pace”.




Si accende il Natale a Palazzo Lascaris

Rosso, verde e oro, i colori della festa, illuminano da oggi la galleria Belvedere, al primo piano di Palazzo Lascaris. Stamattina il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, insieme con numerosi consiglieri e consigliere, ha acceso l’albero di Natale che allieterà l’attesa delle festività a palazzo. Il momento è stato accompagnato dall’esecuzione di alcuni canti a tema da parte dell’Ensemble polifonico Il Bel Canto, composto dal soprano Loretta Borrelli, dal tenore Andrea Sità e da quattro strumentisti, Maria Camilla Ormezzano al violino, Sergio Lucisano al pianoforte, Luciano Quattrocchio alla fisarmonica e Roberto Boggio alla chitarra.

“Quest’anno, nonostante i lavori in corso a palazzo Lascaris, era mio desiderio e di tutto il Consiglio regionale mantenere ugualmente vivi i simboli della tradizione natalizia”, ha commentato Allasia. “Ecco quindi un albero addobbato a festa e scintillante accanto al presepe, che colloca la Natività in un borgo rurale, un luogo rappresentativo delle origini delle nostre comunità piemontesi. Ma non è Natale senza la musica, e così abbiamo pensato anche a un augurio sulle sette note, grazie al talento dell’Ensemble Il Bel Canto. Credo nell’importanza di far rivivere questi riti: è un modo anche in Consiglio regionale per ricordare il significato del Natale e rafforzare il senso di comunità a cui apparteniamo”.

Con l’occasione è stata poi inaugurata la mostra di presepi, curata dall’associazione APT Artigiani del Presepe di Torino, che sarà visibile nelle vetrine dell’Urp, in via Arsenale 14/g, fino al 7 gennaio 2024.

L’associazione APT Artigiani del Presepe di Torino, presieduta da Pier Luigi Calogiuri, ha lo scopo di sostenere, divulgare e promuovere la cultura popolare della realizzazione del presepe. L’esposizione presenta 16 presepi di varie dimensioni e materiali che spaziano dalle raffigurazioni della Natività in ambientazioni più popolari a quelle che citano ruderi di edifici classici fino alle composizioni che richiamano le architetture della Palestina. Non mancano poi scene di gusto contemporaneo e di fantasia. C’è perfino un presepio pensato sulla superficie lunare e altri in miniatura, ricavati dentro una lanterna e a una palla di vetro.

L’associazione Apt organizza numerose mostre presepiali sul territorio regionale e nazionale e ha appena aperto una rassegna di presepi artistici a Chivasso, patrocinata dal Consiglio regionale, presso la chiesa dei SS. Giovanni Battista e Marta, visitabile fino al 7 gennaio.




Cnvv avvia uno sportello di assistenza legale in ambito energetico

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato un nuovo servizio “a sportello” per rispondere alle crescenti richieste e alle molteplici questioni legali relative alle forniture energetiche che provengono dalle imprese del territorio.

Grazie a un accordo con lo Studio legale BBL di Novara verranno fornite consulenze individuali a quesiti pervenuti tramite e-mail, con la relativa documentazione. In caso di necessità di approfondimento potranno essere organizzati incontri in presenza o conferenze video/telefoniche.

Il servizio consentirà di ottenere gratuitamente un primo orientamento giuridico, con la possibilità per l’azienda di valutare un successivo incarico per l’ulteriore specifica attività di consulenza e di assistenza professionale.




Concerto Giovani imprenditori, fondo Alberto e Angelica Musy

Nato il 21 aprile 2014, il Fondo Alberto e Angelica Musy è dedicato al sostegno di iniziative di solidarietà nei settori sociale, assistenziale, culturale e accademico, e rivolge particolare attenzione alle persone che nel periodo detentivo hanno scelto di dedicarsi agli studi universitari.

Il Fondo è infatti firmatario del Protocollo “Alberto Musy” per il Polo Universitario, rinnovato nel 2022 e valido fino al 2024, nell’ambito del quale ha assunto l’impegno di provvedere, al pagamento delle indennità di frequenza dei tirocini degli studenti detenuti iscritti al Polo Universitario che abbiano conseguito la laurea durante l’esecuzione penale.

Il Fondo Musy non ha personalità giuridica propria: è costituito presso la Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo che assume direttamente gli impegni in sua vece e gli garantisce una gestione separata con conto corrente dedicato.

L’attività del Fondo è sostenuta dalle donazioni di cittadini, enti privati e contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo erogati secondo un criterio di matching 1:1 con l’ammontare delle donazioni ricevute annualmente.

A partire dal 2015 il Fondo ogni anno ha sostenuto il pagamento delle indennità di tirocinio a favore di una decina di studenti in media

Tirocini 2023

Nel 2023 il Fondo ha sostenuto 11 borse lavoro, di queste tre sono state attivate presso cooperative e aziende all’esterno del carcere mentre gli altri otto tirocini sono intramurari.

  Questi ultimi sono stati attivati nell’ambito di 3 progetti differenti:

  • “Archivi della memoria” (attività di catalogazione e archiviazione cartelle e atti giudiziari)
  • “Cisco” programma formativo della multinazionale per servizi e apparati di networking.
  • “Voci Erranti” il progetto di reinserimento lavorativo all’interno del polo Universitario del Carcere di Saluzzo

Tutti i tirocini attivati sono part-time così da conciliarsi con gli impegni universitari degli studenti che vi partecipano.

Tirocini 2024

Progetto “Archivi della Memoria”

Nel 2023 abbiamo rifinanziato il corso di formazione e il tutoraggio del progetto “Archivi della Memoria”, che fornisce ai partecipanti i rudimenti delle tecniche archivistiche necessarie a riorganizzare l’intera mole di documenti presente negli archivi del Carcere di Torino.

Questa formazione e i tirocini annessi sono un banco di prova per gli studenti detenuti che possono dimostrare il loro impegno e riavvicinarsi al mondo del lavoro in un ambiente protetto. In questo modo il progetto permette al Carcere di valutare il percorso degli studenti detenuti all’interno delle proprie strutture e prenderli in considerazione per il lavoro presso enti o aziende terze all’interno o all’esterno del Carcere.

I partecipanti al corso effettuato nel 2021 che hanno seguito i tirocini nel biennio successivo hanno evidenziato miglioramenti nel loro percorso e nell’accesso a misure alternative o ad altre opportunità di lavoro e tirocinio.

Il corso di “Archivi della Memoria” 2023 si concluderà a novembre e, tra dicembre e gennaio, attiveremo i primi 4 tirocini part-time da 20 ore settimanali della durata di 6 mesi che prevediamo di finanziare con le donazioni che riceveremo in occasione del concerto di Natale organizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori.

Progetto “L.E.I. – Lavoro Emancipazione Inclusione”

È un progetto che si rivolge alle donne detenute della casa circondariale “Lorusso Cutugno” di Torino con l’obiettivo di potenziarne le opportunità di formazione e occupabilità.

Nel 2024 il Fondo sosterrà 5 borse di tirocinio delle donne detenute, segnalate dal carcere, prossime al fine pena o che potranno usufruire dell’art. 21 o di altre misure alternative della pena indirizzandole verso cooperative e aziende esterne al carcere.




Confartigianato Cuneo e FabLab Cunei hanno donato un Albero di Natale in legno al Rondò dei Talenti

È alto cinque metri, ha il colore chiaro della betulla ed è creato esclusivamente con legno della valle Stura. È l’albero di Natale che Confartigianato Imprese Cuneo ha donato, lo scorso 2 dicembre, al Rondò dei Talenti, il polo educativo realizzato dalla Fondazione CRC. Progettata dal presidente del FabLab di Confartigianato Imprese Cuneo Gabriele Druetta, la scultura interpreta la tradizione in chiave moderna diventando testimone dell’intera filiera del legno. Al principio mani sapienti di artigiani hanno provveduto all’abbattimento, alla prima lavorazione e alla segagione della materia prima che poi è stata trasformata ed assemblata nel manufatto grazie al lavoro artigianale di imprese esclusivamente locali.

Queste le imprese partner dell’iniziativa: Italo Goletto, abbattimento piante (Rittana); Segheria Parchettificio Romano Corrado, prima lavorazione legno (Roccasparvera); Giorgis snc, fresatura legno (Peveragno); FCS Srl Carpenterie Metalliche, struttura (Moretta); Castelmar snc, luci (Cuneo); Play ADV, grafiche (Centallo).

L’Albero di Natale è inoltre stato addobbato con palline colorate dai bambini che frequentano i laboratori del FabLab presso il Rondò dei Talenti.

«Abbiamo pensato ad un dono artigianale che fosse simbolo delle festività. – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – L’albero di Natale, considerato fin dall’antichità simbolo della vita, della pace e della speranza, in questo frangente diventa significativo messaggio di profonda spiritualità e coesione sociale, che intendiamo rivolgere soprattutto ai giovani. Un messaggio che parte dalla laboriosità delle imprese artigiane del nostro territorio e si intreccia con le progettualità innovative del nostro FabLab per approdare nel Rondò dei Talenti, collettore virtuoso di idee e di iniziative formative per le nuove generazioni».

«L’artistico albero di Natale donato da Confartigianato Cuneo, a cui va il ringraziamento e la gratitudine della Fondazione CRC, porterà al Rondò dei Talenti l’atmosfera delle imminenti festività, diventando ulteriore motivo per esplorare questo luogo nel cuore di Cuneo e scoprire il fitto programma di iniziative proposte per tutti le età. Un regalo davvero unico che conferma la vocazione del Rondò quale spazio aperto alla contaminazione e alla collaborazione con tutte le realtà e gli attori della comunità provinciale» – aggiunge Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC.

L’albero donato riproduce “in grande” una serie di alberelli che Confartigianato Imprese Cuneo distribuirà nei prossimi giorni agli esercizi commerciali di Piazza Europa e dintorni, nell’ambito della terza edizione di “Rendi il Tuo Regalo di Natale un Pezzo Unico”. L’iniziativa, lanciata da Confartigianato Imprese Cuneo, in collaborazione con l’associazione We Cuneo e il sostegno di Fondazione CRC, accompagnerà anche quest’anno lo shopping natalizio cuneese, offrendo ai più piccoli una importante novità. Ogni alberello sarà dotato di una buca delle lettere dove i bambini potranno indirizzare le missive a Babbo Natale. Per ogni letterina gli esercenti rilasceranno un apposito buono omaggio da usarsi in tutto il circuito dell’iniziativa.




Protocollo d’intesa sugli hikikomori: “Non escludete le famiglie”

Un aiuto dalle istituzioni perché le famiglie degli “hikikomori”, i giovani che scelgono il ritiro sociale volontario, siano supportate nelle enormi difficoltà e responsabilità che devono gestire. È quanto hanno chiesto le referenti dell’Associazione Hikikomori Italia Genitori durante un’audizione in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Domenico Rossi. L’audizione era stata richiesta da Diego Sarno (Pd), che ha annunciato la presentazione di una proposta di legge sul tema.
“Hikikomori Italia Genitori fa capo a oltre 4mila famiglie, di cui circa 400 in Piemonte”, ha spiegato Elena Carolei, presidente dell’associazione. “Siamo strutturati in gruppi locali territoriali di auto e mutuo aiuto e lavoriamo in collaborazione con uno psicologo. Cerchiamo di trovare e condividere soluzioni per favorire l’uscita graduale dei nostri ragazzi dall’isolamento.  Ma non è un lavoro facile: dobbiamo affrontare imposizioni scolastiche, alcune istituzioni negano il problema. Se non mandiamo i figli a scuola riceviamo la segnalazione al Tribunale dei minori. Ma è molto difficile identificare il confine fra responsabilità e impossibilità di agire”.
“Alle istituzioni chiediamo un dialogo costante con le famiglie e soprattutto la flessibilità nella gestione delle assenze dalla scuola o dal lavoro e servizi di supporto sanitari e di welfare che tengano conto della peculiarità di questi ragazzi”, ha aggiunto Antonella Valerio, componente dell’associazione.
Le audite hanno fatto riferimento a un Protocollo d’intesa sottoscritto con l’Ufficio scolastico regionale e la Regione Piemonte nel 2018 che favoriva il confronto delle famiglie con la scuola e le istituzioni. “Si tratta di un documento che poneva il Piemonte all’avanguardia sul tema. Purtroppo, però, per rinnovarlo l’Ufficio scolastico regionale ha chiesto modifiche che ritenevamo peggiorative per i nostri ragazzi e da allora non siamo stati più contattati”, ha aggiunto Carolei che, rispondendo a Sarno, ha precisato che l’Usr chiedeva di modificare la modalità di certificazione del disagio in strutture pubbliche di neuropsichiatria e non solo mediante certificato di un medico o psicologo iscritto all’albo.
“Ci risulta tuttavia che l’Usr stia proponendo un nuovo protocollo solo alla Regione. Vorremmo invece essere coinvolti, grazie alla nostra esperienza possiamo fornire utili indicazioni per identificare le peculiarità di questo disagio”, ha concluso Carolei.
In risposta al presidente Alessandro Stecco – che ha annunciato di voler presto audire per un confronto anche l’Ufficio scolastico regionale – Carolei ha specificato che il protocollo non comportava oneri per le parti e che forniva utili indicazioni per l’utilizzo della normativa nazionale allo scopo di aiutare gli hikikomori e le loro famiglie.
Sono intervenuti anche i consiglieri Silvana Accossato (Luv), Francesca Frediani (Gruppo misto-Up), Silvio Magliano (Moderati), Sean Sacco (M5s), richiedendo approfondimenti sui contenuti del protocollo, la formazione necessaria degli psicologi e i percorsi diagnostici previsti per inquadrare il problema.




Il presidente Gian Paolo Coscia rieletto presidente di Unioncamere Piemonte

Il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia, è stato confermato questo pomeriggio alla presidenza di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio.

Ai sensi dell’art. 11 dello Statuto dell’ente, il Presidente è stato eletto tra i Presidenti delle Camere di commercio del Piemonte dal Consiglio di Unioncamere Piemonte composto dai Presidenti e da quattro Membri di ciascuna Giunta delle Camere di commercio del Piemonte, su proposta della Giunta di Unioncamere Piemonte. Il Consiglio si è riunito nel pomeriggio di oggi, a Torino, presso il Grattacielo della Regione Piemonte.

Il Presidente Gian Paolo Coscia ha ringraziato per la fiducia rinnovata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi nuovamente mi onora profondamente. Ringrazio il Consiglio e la Giunta per questo incarico, oltre che il Segretario generale e tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro finora svolto e per tutto l’impegno e la professionalità che impiegheranno per il prossimo triennio. Ci dedicheremo con dedizione ai temi strategici delle Camere di commercio: sviluppo delle infrastrutture, sia fisiche che immateriali, e sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite l’assistenza nell’ambito dell’innovazione, dell’ambiente e dell’internazionalizzazione”.

 

Curriculum vitae di Gian Paolo Coscia

 

  • Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” il 12 dicembre 2014.
  •  Imprenditore Agricolo, titolare dell’Azienda Agricola “Cascina Opera di Valenza” nell’agro di Alessandria e Montecastello ad indirizzo cerealicolo.

 

Incarichi nel sistema camerale

  •  Dal 2004 membro di Giunta della Camera di Commercio di Alessandria.
  •  Dal 10 ottobre 2013 Presidente della Camera di Commercio di Alessandria e dal 7 novembre 2013 dell’Azienda Speciale ASPERIA.
  •  Dal 10 ottobre 2013 Presidente dell’azienda Speciale ASFI, fino al 31.12.2013.
  •  Dal 14 novembre 2013 Presidente Palazzo Monferrato srl fino al 13.6.2014.
  •  Il 31 ottobre 2013 entra a far parte della Giunta di Unioncamere Piemonte.
  •  Dal 12 giugno 2017 Membro del Comitato Consultivo Regionale per la Vitivinicoltura.
  •  Dal 12 maggio 2020 al 14 settembre 2020 Presidente Unioncamere Piemonte e componente Comitato Esecutivo Unioncamere Nazionale; riconfermato nelle cariche dal 23 novembre 2020.
  •  Dal 1° ottobre 2020 Presidente Camera di Commercio di Alessandria-Asti.

 

Incarichi in Confagricoltura

  •  Da giugno 2011 a giugno 2017 Presidente di Confagricoltura Piemonte.
  •  Da marzo 2004 al 2013 Presidente di Confagricoltura Alessandria.
  •  Dal 2004 al 2013 Presidente dell’Agritecna Alessandria (Ente Professionale per l’addestramento in agricoltura) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.
  •  Dal 2004 al 2013 Presidente e poi consigliere del Ce.S.A. srl (Società di servizi di Confagricoltura Alessandria convenzionata con il CAAF Pensionati, CAF Imprese e il CAA Confagricoltura SRL) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.
  •  Dall’ottobre 2007 al novembre 2013 Presidente e poi consigliere della Società assicurativa “Verde Sicuro Alessandria Srl” di proprietà di Confagricoltura Alessandria.     

 

Altri incarichi in corso

  •  Dal 27 giugno 2014 consigliere di Terrae SpA
  •  Dal 17 novembre 2014 membro del consiglio generale della Fondazione Slala.
  •  Dal 20 luglio 2016 membro del Comitato Analogo di Controllo di InfoCamere ScpA.
  •  Dal 27 aprile 2017 membro del Comitato Analogo di Controllo di IC Outsourcing
  •  Dal 7 novembre 2018 consigliere Tinexta spa
  •  Dall’8 gennaio 2021 amministratore di Terrae Immobiliare srl.

 




Unioncamere: Le cifre chiave del Piemonte

Sono 4,2 milioni i residenti in Piemonte a fine 2022, circa 15mila unità in meno rispetto all’anno precedente. Al termine dello stato di emergenza sanitaria, è continuato, infatti, il calo del numero dei residenti, già in atto a partire dalla fine del 2013, frutto di una dinamica naturale ampiamente negativa (più decessi che nati), sempre meno attenuata dagli effetti positivi dei saldi migratori.

La combinazione di un’alta speranza di vita e il perdurare di un regime di bassa fecondità contribuiscono da un lato al progressivo aumento degli anziani e dall’altro alla contrazione dei giovani, determinando uno sbilanciamento intergenerazionale particolarmente critico.

Oggi in Piemonte si contano, infatti, circa 220 anziani ogni 100 individui con meno di 15 anni e il tasso di dipendenza strutturale, che definisce il carico sociale ed economico della popolazione in età attiva, si attesta al 61,7%, evidenziando una condizione di profondo squilibrio.

Le tendenze demografiche in atto rappresentano una delle principali sfide per il futuro del mercato del lavoro piemontese. Istat stima che, nel 2042, la quota della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) scenderà al 55%, dal 62% attuale, mentre l’incidenza della popolazione in età non lavorativa (fino a 14 anni e over 65enni) salirà al 45%, dal 38% attuale.

Focalizzando, comunque, l’attenzione sui dati relativi al 2022, si segnala un generale miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro piemontese: il numero di occupati è cresciuto dell’1,0% rispetto al 2021 (1.785mila occupati), mentre le persone in cerca di occupazione sono scese a quota 124mila, l’11,2% in meno rispetto all’anno precedente. In questo contesto si registra un tasso di occupazione in crescita (66,3%, a fronte del 65,0% del 2021) e un tasso di disoccupazione in diminuzione (6,6%, dal 7,5% del 2021).

Questi alcuni dei dati contenuti all’interno della I edizione della pubblicazione “Le cifre chiave del Piemonte 2023” di Unioncamere Piemonte presentati questa mattina presso il Grattacielo della Regione Piemonte, a Torino.

Le cifre chiave del Piemonte, che abbiamo presentato oggi in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit e grazie all’ospitalità della Regione Piemonte, rappresentano un supporto conoscitivo per gli operatori economici, sociali e i policy maker chiamati a progettare e a implementare le politiche di sviluppo economico regionali. I temi scelti toccano le sfide contemporanee che stanno caratterizzando questo XXI secolo: l’energia, la sostenibilità e la digitalizzazione. Tutti obiettivi che come Sistema camerale ci siamo dati e su cui dobbiamo investire. Trasversalmente occorre poi puntare sul capitale umano e sulla formazione, vere leve per imparare ad adattarci ai mutamenti socio-politici e alle rivoluzioni profonde dei sistemi economici internazionali” ha commentato il Presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia.

Nel 2022 è proseguita per il Piemonte la fase espansiva, avviata a partire dalla fine dell’emergenza sanitaria indotta dalla pandemia. Il prodotto interno lordo regionale ha superato i 144 miliardi di euro, il 7,7% della ricchezza prodotta a livello nazionale, valore superiore rispetto non solo ai 136 miliardi del 2021, ma anche ai livelli del periodo pre-covid quando, a valori correnti, il PIL piemontese era pari a 138 miliardi di euro.

Il risultato va, però letto anche alla luce di un indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività che, nel media del 2022, si è attestato al +7,5%.

La crescita del Pil (+6,2%) è stata sostenuta, come nell’anno precedente, dalla spesa delle famiglie residenti e dagli investimenti fissi lordi, mentre la domanda estera netta ha fornito un contributo negativo.

A livello di macrosettori, il valore aggiunto nel 2022 è salito in tutti i comparti. In particolare la crescita è stata pari al 11,1% nelle costruzioni, ancora sostenute dagli incentivi, all’8,0% nell’industria in senso stretto, i servizi hanno mostrato un’espansione del 5,6%, mentre più modesto è stato l’aumento del valore aggiunto dell’agricoltura (+2,4%).

La digitalizzazione aziendale è una delle tante sfide che, in questo periodo storico, il tessuto imprenditoriale deve affrontare.

Adottare e integrare tecnologie digitali innovative nei processi aziendali appare ormai imprescindibile per migliorare l’efficienza, l’agilità e la competitività delle aziende stesse. Nonostante la tecnologia sia diventata parte integrante della nostra esistenza, molte imprese faticano ancora a introdurla in maniera strutturale nei propri processi.

Concentrando l’attenzione sul territorio regionale al fine di comprendere meglio quale sia il grado di digitalizzazione della manifattura piemontese, emerge come oltre il 67% delle aziende manifatturiere regionali possieda ormai un sito internet, mentre il 45% sia presente sui social network, il 23% utilizzi software di pianificazione delle risorse aziendali (ERP), mentre solo il 6% usi software di gestione delle relazioni con i clienti (CRM). L’intelligenza artificiale è entrata nelle imprese in 2 casi su 100.

Indizio dell’inevitabile aumento del grado di digitalizzazione è il fatto che un’impresa piemontese su dieci abbia intenzione di effettuare investimenti in questo campo.

  




Pmi Day” 2023: iniziate le visite guidate nelle aziende aderenti a Cnvv

Il 23 e 24 novembre scorsi sono iniziate le visite nelle aziende aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) che partecipano all’edizione 2023 del “Pmi Day”, la Giornata nazionale delle piccole e medie imprese organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le associazioni territoriali del sistema. Oltre 40 studenti del Liceo scientifico “Avogadro” di Vercelli hanno visitato la centrale di Trino, di proprietà della Sogin – Società Gestione Impianti Nucleari di Saluggia (Vc), scoprendone il passato industriale e la fase di decommissioning in corso, mentre una quindicina di allievi dell’Istituto agrario “Bonfantini” di Romagnano Sesia ha preso parte al tour guidato negli impianti Torraccia del Piantavigna, appartenenti al Gruppo Francoli di Ghemme (No).

«Anche questa edizione – spiega il presidente del Comitato Piccola Industria di Cnvv, Giorgio Baldini – ha avuto un riscontro molto positivo e si articolerà su più mesi nell’anno scolastico 2023-2024 per consentire alle scuole e alle imprese di organizzarsi nel modo più adeguato. Abbiamo ricevuto oltre 1.200 richieste di partecipazione da 14 istituti, che stiamo cercando di gestire senza impattare in modo eccessivo sulle attività aziendali. Il Pmi Day è un importante momento di confronto, in cui le imprese confermano il loro ruolo di attore sociale sul territorio. Il tema di quest’anno è la “libertà” come presupposto per realizzare le proprie aspirazioni contribuendo a generare benessere collettivo e come leva per la ricerca, l’innovazione e la crescita economica: un principio  che si accompagna a quello di responsabilità, al rispetto per gli altri e per il bene comune e all’affermazione dei valori della convivenza civile, di cui la scuola e l’impresa sono presidi fondamentali».

Gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa sono, in provincia di Novara: “Bellini”, “Fauser”, “Nervi” e “Omar” a Novara, “Da Vinci” a Borgomanero, e “Bonfantini” a Romagnano Sesia; in provincia di Vercelli: “Avogadro”, “Cavour”, “Faccio” e “Lanino” a Vercelli, “Galilei” e “Avogadro” a Santhià, “Lirelli” e “Magni” a Borgosesia. Le aziende ospitanti sono, per il momento: in provincia di Novara Birla Carbon Italy (Trecate), Cavanna (Prato Sesia), Novacciai Martin (San Pietro Mosezzo), Memc (Novara), Olivari (Borgomanero), Procos (Cameri), Sanco (Galliate), Sime (Borgomanero) e Francoli-Torraccia del Piantavigna (Ghemme); in provincia di Vercelli Adverteaser (Vercelli), Copra (Pila), Gessi (Serravalle Sesia), Lanificio Colombo (Borgosesia), Marazzato (Borgo Vercelli), Mmv (Scopa), Officine Arfino (Varallo), Officine Rigamonti (Valduggia), Sogin (Saluggia) e Stamperia Bosatra (Borgosesia).

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Violenza contro le donne: Asti agricoltura, clementine in centro città con la collaborazione di Soroptimist

Inizia oggi la settimana della lotta contro la violenza sulle donne che culminerà appunto con il 25 novembre, la giornata in cui si celebrerà questa ricorrenza. Una giornata ricca di riflessioni che quest’anno purtroppo assume un significato particolare in seguito ai recenti fatti di cronaca relativi al terribile omicidio di Giulia Cecchettin, la giovane 22enne veneta trovata morta due giorni fa. Omicidio per il quale risulta indagato l’ex fidanzato, ora agli arresti.

Anche quest’anno Confagricoltura sarà in prima linea contro la violenza sulle donne e lo farà come di consueto con la vendita delle clementine – ormai divenute il simbolo di questa lotta – in tutte le piazze italiane che verranno messe a disposizione da Confagricoltura Donna in collaborazione con Soroptimist International.

Le clementine sono state scelte nel maggio del 2013 quale simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne, in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari.

Anche quest’anno Asti Agricoltura parteciperà all’iniziativa nella giornata di mercoledì 22 novembre: l’organizzazione agricola astigiana sarà presente con la propria postazione, dalle 9 alle 19, insieme alle socie del Soroptimist di Astisotto i portici di Piazza Alfieri, angolo Via Carlo Leone Grandi, dove verranno distribuite cassettine da 2 chilogrammi di clementine in cambio di un’offerta minima di 7 euro. Il ricavato verrà devoluto al Centro Antiviolenza di Asti “L’Orecchio di Venere”, gestito dalla Croce Rossa di Asti.

Il 25 novembre è un giorno importante, che non deve però rimanere un episodio rituale, ma porre le basi concrete per sradicare questo terribile fenomeno, partendo dalla prevenzione”, dichiara Maria Pia Lottini (nella foto), presidente della Consulta Femminile di Asti Agricoltura. “Prevenire la violenza vuol dire combattere le sue radici culturali e le sue cause. Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata”.

Da diversi anni Confagricoltura è impegnata a sottolineare che la violenza sulle donne è una piaga che va completamente e radicalmente eliminata – afferma Gabriele Baldi, presidente di Asti Agricoltura – per fare questo è necessario un intervento da parte delle istituzioni per tenere alti i riflettori sensibilizzando costantemente l’opinione pubblica in merito a questo dramma”.

I dati recentemente diffusi indicano come la presenza femminile anche nel mondo agricolo sia costantemente in crescita e le imprenditrici del settore primario stanno dando prova, in questo difficile momento di crisi internazionale, di resilienza e capacità di innovazione”, aggiunge Mariagrazia Baravalle, direttore di Asti Agricoltura. “Nella nostra associazione agricola l’autodeterminazione femminile si manifesta quotidianamente, attraverso il nostro lavoro”.

Auspichiamo – concludono i vertici della Confagricoltura di Asti – che il disegno di legge sulla violenza di genere, attualmente all’esame del Parlamento, sia approvato al più presto. C’è bisogno di rafforzare il contrasto e la repressione, ma anche e soprattutto la prevenzione sul piano educativo e culturale”.

Si ringrazia la Santo società cooperativa di Corigliano (Cosenza) che ci ha generosamente offerto le clementine