Con RipartiPiemonte un pieno di carburante per la ripresa economica e sociale

Tutte le misure necessarie per mettere benzina in questo Piemonte che ha bisogno di ripartire“: il presidente Alberto Cirio ha sintetizzato così i contenuti del disegno di legge RipartiPiemonte, che mette in campo oltre 800 milioni di euro per favorire la ripresa dell’economia e della società con stanziamenti, moltissime a fondo perduto, per aziende, famiglie e lavoratori. “Un piano di cui siamo orgogliosi – ha sottolineato – perché mette soldi nuovi, non spreca quelli già in bilancio e usa al meglio tutte le risorse”.

Due le colonne portanti del corposo provvedimento, composto da più di 60 articoli: la copertura finanziaria di ogni azione e la semplificazione amministrativa.

Essenziale per ottenere i risultati attesi è lo snellimento dei tempi. “Tutte le misure previste – ha affermato Cirio – sono già state attivate o sono in via di assegnazione con bonus o bandi previsti fra maggio e giugno. Per noi infatti contano molto i tempi, sui quali ci giochiamo la sopravvivenza delle nostre imprese e di tutto il sistema Piemonte. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva in Consiglio regionale entro metà maggio e lavoreremo tutti i giorni, domeniche comprese, per questo obiettivo”.

Per ottenere questo risultato il disegno di legge sarà subito trasmesso al Consiglio regionale, che costituirà dei gruppi di lavoro per l’analisi delle varie sezioni. C’è la disponibilità, man mano che ne verranno approvate singole misure, a stralciarle per iniziare subito ad erogarle. Per esempio gli 88 milioni del Bonus Piemonte, che non appena avuto il via libera del Consiglio saranno accreditati sui conti correnti dei beneficiari.




Recovery Fund Confartigianato: “Fare presto e bene per costruire il futuro dell’Italia”

Abbiamo un’occasione straordinaria per costruire il futuro dell’Italia. Con l’utilizzo delle risorse europee – a partire dal MES e Sure per la cassa integrazione per proseguire con Next Generation EU ed il Bilancio Pluriennale europeo – dobbiamo riconquistare l’ambizione di progettare e la capacità di gestire un grande piano di investimenti che punti su grandi infrastrutture e piccole opere, digitalizzazione, innovazione tecnologica, qualità ed efficienza della Pubblica Amministrazione. Importante rilanciare il nostro sistema imprenditoriale, in cui la piccola impresa diffusa di territorio è il vero punto di forza».

Lo dichiara il Presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti secondo il quale «è fondamentale che l’Italia agisca unita e con determinazione sul dossier “Recovery Fund”. Il risultato del Consiglio europeo di fine luglio, con i 209 miliardi per l’Italia, necessita di un programma con progetti definiti e dettagliati e tempistiche stringenti per consentire al Paese di coglierne appieno le opportunità».

«Il premier Giuseppe Conte – commentano da Confartigianato – dia ora seguito all’impegno che aveva assunto nel corso degli Stati Generali dell’economia di delineare, con il concorso anche delle categorie produttive, le priorità del percorso di riforme. È fondamentale non solo fare presto ma anche assicurare il coinvolgimento proattivo delle forze economiche e produttive del Paese nella realizzazione di un programma nel quale si riconosca l’intero Paese».

«Siamo convinti, – aggiunge Luca Crosetto, Vicepresidente di SME United, l’organizzazione europea di rappresentanza delle PMI della quale Confartigianato è membro fondatore – che, se adeguatamente sostenuto, il modello della piccola impresa, esempio di sostenibilità economica, sociale e ambientale, sarà quello adatto a rispondere ai bisogni dei consumatori nei prossimi anni. L’unicità dei prodotti, la capacità e la cultura della personalizzazione, la qualità che deriva dalla tradizione del fatto a regola d’arte, la garanzia legata alla provenienza da un territorio specifico, caratteristiche peculiari di quelle che abbiamo definito aziende a valore artigiano, saranno requisiti ancor più ricercati e apprezzati dai mercati di tutto il mondo».

«È però necessario – aggiunge ancora Crosetto – garantire un accesso ai finanziamenti ed a un mercato unico che consenta alle micro e piccole imprese di esprimere il loro potenziale. Fondamentale, in questo senso, sostenere la liquidità e la solvibilità delle mPMI e garantire loro una rapida disponibilità di fondi. Preoccupa il budget dedicato all’interno di Next Generation EU per tre programmi – Horizon Europe, InvestEU e Just Transition Fund – la cui riduzione potrebbe minare la transizione delle micro e piccole imprese verso un’economia verde».




Festa della donna, Asti Agricoltura: venerdì mattina il ringraziamento a tutte le donne in divisa

“8 marzo 2021 per le donne in divisa: consegna di alberelli di mimosa”: sarà questo il titolo dell’evento che avrà luogo venerdì 5 marzo, alle ore 10, presso il Palazzo della Provincia di Asti, organizzato dalla Commissione provinciale per le Pari Opportunità, in collaborazione con Asti Agricoltura e Garden Pregno Asti e con il patrocinio della Provincia di Asti e della Consiglierà di Parità della Provincia di Asti.

In prossimità dell’8 marzo, l’evento di venerdì – inserito all’interno del consueto calendario di iniziative che si protrarranno per tutto il mese – è stato organizzato con l’intento di sottolineare il ruolo fondamentale svolto dalla donna nella società odierna e per dare il giusto riconoscimento alle figure femminili che sul territorio astigiano all’interno di questo periodo complicato, caratterizzato dalla pandemia, hanno fornito il loro prezioso contributo, trovandosi a fronteggiare in prima linea il Covid-19. Un ruolo chiave riconosciuto anche dal Parlamento Europeo che per creare maggiore consapevolezza in merito alle situazioni affrontate dalle donne durante questo periodo di crisi, il prossimo 8 marzo celebrerà la Giornata internazionale della Donna, in occasione della sessione plenaria che avrà luogo proprio in tale giorno.

Le realtà astigiane vogliono quindi, con questo gesto simbolico di consegna delle mimose, ringraziare tutte le donne in divisa appartenenti ai seguenti corpi: Polizia di Stato, Polizia Giudiziaria, Carabinieri, Gruppo Carabinieri Forestale, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Croce Verde, Croce Rossa Italiana. Il tutto con uno sguardo rivolto anche a tutte le mogli, le madri di famiglia, le lavoratrici e le imprenditrici che hanno stoicamente e silenziosamente portato avanti le loro attività in mezzo ad innumerevoli difficoltà.

In Italia le aziende ‘in rosa’ sono oltre 200 mila, circa il 28% del totale – afferma il presidente di Asti Agricoltura Gabriele Baldie la nostra provincia non fa di certo eccezione proponendo esempi virtuosi di aziende guidate da donne intraprendenti e coraggiose. La nostra organizzazione si è sempre prodigata assiduamente al fine di facilitare e agevolare la conciliazione tra vita familiare e lavorativa per le donne e per sconfiggere anche qualsivoglia stereotipo di genere. Asti Agricoltura plaude alla tenacia, alla creatività, alla concretezza e alla competenza delle donne: qualità che il mondo femminile esprime quotidianamente in ogni settore del mondo del lavoro“.

Asti Agricoltura, rappresentanza astigiana della Confagricoltura, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa“, dichiara il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle. “Nel settore agricolo la donna svolge tradizionalmente un ruolo fondamentale, ponendosi come vera e propria ‘spina dorsale’ nel settore primario e la nostra associazione si è sempre impegnata per creare le condizioni indispensabili a sostenere il lavoro femminile in tutte le sue declinazioni. Ci uniamo nel riconoscere come fondamentale l’impegno e il sacrificio delle donne in divisa e nel manifestare loro stima e rispetto riconoscendole come forze determinanti e particolarmente preziose soprattutto in questo periodo pandemico“.

 




Confartigianato fa sfilare l’alta sartoria artigiana

Lo stile e l’unicità dell’alta sartoria maschile tornano alle origini, ma guardano al futuro, sabato 17 luglio 2021, con la sfilata “Moda Uomo a Sanremo” organizzata nella cornice di Piazza Borea D’Olmo, davanti al Teatro Ariston di Sanremo da Confartigianato Imprese in collaborazione con Confartigianato Piemonte Confartigianato Imperia.

 

Cristiano Gatti, Presidente di Confartigianato Biella e promotore dell’iniziativa ha partecipato ai lavori di coordinamento del Comitato organizzatore dell’evento e sarà il conduttore della sfilata.

La kermesse vedrà sfilare le creazioni realizzate da 11 imprese artigiane provenienti da tutta Italia, di cui 3 sono Piemontesi: Sartoria Perrera (NO), Lino Spina (BI) e Franco Ferraro (VC).

L’evento vuole rievocare e rendere omaggio allo storico Festival dedicato ai capi sartoriali di linea maschile la cui prima edizione si è tenuta proprio a Sanremo nel 1952 ed è stata, per quasi un trentennio, il palcoscenico d’elite della moda uomo alto di gamma.

Al défilé, la cui chiusura sarà riservata ad alcuni modelli di Carlo Pignatelli, sfileranno le più belle produzioni dei Maestri Sartori, provenienti da tutta Italia: Carlo Donati, Silvano Stevanella, Perrera, Franco Ferraro, Callisto, Lino Spina, Latorre, Italiano, Franco Puppato, Franco Bassi ed Emanuele Maffeis.

 

“Confartigianato Imprese vuole restituire lustro ad un settore che per anni ha continuato ad eccellere, pur senza la luce dei riflettori, valorizzandone lo straordinario esempio del ‘su misura’ e del “sartoriale” che devono assolutamente rappresentare la risposta italiana all’omologazione delle produzioni in serie, esasperate nella distribuzione e nella commercializzazione durante la pandemia” commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, “compito di Confartigianato è essere più che mai elemento essenziale di sensibilizzazione per il rilancio e lo sviluppo dell’alta sartoria maschile, per troppi anni dimenticata e restituirle, finalmente, il giusto spazio”.

 

“La voglia di ricominciare dei nostri stilisti artigiani, di riaprire i laboratori e riprendere a creare è tanta, così come tanta è la volontà di riavviare gli atelier, riaccendere le cucitrici, organizzare sfilate, lavorare per le cerimonie, riconquistare i mercati, nazionali e internazionali. – commenta Daniela Biolatto, Presidente Moda di Confartigianato Imprese Piemonte – E l’adesione di tre artigiani piemontesi, le cui creazioni di capi sartoriali maschili sfileranno nella splendida cornice di Piazza Borea D’Olmo di Sanremo, è la conferma che la loro creatività non si è smarrita in questo lungo periodo di quiescenza forzata. Segno che l’artigianalità, in equilibrio tra passato e futuro, la creazione manuale, il pezzo unico confezionato a regola d’arte, sono valori etici ed estetici che sopravvivono alle burrasche esterne, perché sono l’espressione del dna del Made in Italy”.

 

Il programma della giornata, ricco ed all’insegna della celebrazione delle produzioni tailor made, sarà aperto dalla conferenza stampa di presentazione che si svolgerà presso il Teatro del Casinò e dall’inaugurazione della mostra dedicata ai Maestri Sartori “Festival della Moda Maschile 1952-1990 – La Grande Bellezza dei Maestri Sartori” visitabile presso il Casino di Sanremo fino al 17 Agosto e promossa dal Casinò di Sanremo, Confartigianato Imprese, il Comune di Sanremo, con il Patrocinio del Ministero della Cultura, la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter e dei “sartori e drappieri” che esaltarono ed esaltano il Made in Italy tra cui: Attolini, Gallo, Litrico, Drago, Fondazione Zegna e Piacenza 1733. In contemporanea, sulla scalinata del Casinò, si svolgerà lo shooting fotografico con i venti modelli che sfileranno al défilé serale.

 




Torino e il Piemonte protagonisti del Tour de France 2024

Nel Tour de France 2024 Torino e il Piemonte ricopriranno un ruolo da protagonista: il 1° luglio i corridori partiti da Piacenza taglieranno il traguardo nella città della Mole. Per la tappa successiva del 2 luglio, di ritorno in Francia, la partenza da Pinerolo rappresenta una candidatura più che concreta.

 

La presentazione è avvenuta questa mattina nella Sala Grande di Palazzo Madama a Torino, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del direttore generale del Tour de France Christian Prudhomme.

In una sala gremita presenti anche molte autorità e sindaci dei territori interessati, il presidente del del Comitato regionale Piemonte della Federazione ciclistica italiana, Massimo Rosso, il patron della candidatura per la tappa di Pinerolo Elvio Chiatellino, oltre a Faustino Coppi, figlio del grande Fausto Coppi, e i campioni Davide Cassani Franco Balmamion. 

Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori regionali allo Sport Fabrizio Ricca, al Turismo Vittoria Poggio e all’Agricoltura Marco Protopapa, insieme all’assessore allo Sport, Turismo e Grandi eventi del Comune di Torino Mimmo Carretta. Con loro anche il già presidente della Regione Piemonte ed ex presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Enzo Ghigo.

È stato così ufficializzato un percorso che vedrà la corsa ciclistica più importante del mondo per la prima volta iniziare dall’Italia, con la tappa piemontese anticipata dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna.

Nel dettaglio, la carovana passerà da Tortona, con un Gran Premio della Montagna sulla salita del Castello denominata “Cote de Tortone – Fausto Coppi” nel ricordo del grande campione piemontese, poi Alessandria, Nizza Monferrato, Barbaresco, Alba, Sommariva Perno, Carmagnola, Moncalieri e infine Torino.

I velocisti avranno la loro prima possibilità di mettersi in luce lungo un tracciato senza grandi asperità, caratterizzato dalla traversata delle colline di Monferrato Langhe e Roero, con i loro prelibati tartufi e il paesaggio vitivinicolo classificato come patrimonio mondiale dell’Unesco, alcune strade prese in prestito dalla Milano-Sanremo e molto altro ancora. Lo scenario sarà senz’altro superbo, ma le eventuali fughe avranno difficoltà a stare lontane ed evitare uno sprint di gruppo.

È un evento storico – ha affermato il presidente Cirio – a cui Comune e Regione hanno lavorato insieme fin dall’inizio e che è nato dalla volontà di dimostrare che Torino e il Piemonte amano gli eventi sportivi e che gli eventi sportivi sono un valore, perché creano posti di lavoro e rappresentano una ricchezza sul piano economico e comunicativo. Ma il Tour viene in Italia soprattutto per le persone, per celebrare un grande campione come Fausto Coppi che sarà ricordato nella sua Tortona, e attraverserà terre d’eccezione come le nostre colline Unesco. Un risultato che premia ancora una volta la capacità di lavorare insieme fra istituzioni e fra pubblico e privato e di fare in modo che non sia un evento solo di un giorno”.

La prima volta in Italia del Tour de France è una grande opportunità di promozione di Torino e del Piemonte – ha sostenuto il sindaco Lo Russo – Un risultato reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni e privati, perché non è solo una manifestazione sportiva, il nostro territorio sarà lo sfondo straordinario alla manifestazione sportiva tra le più viste e partecipate al mondo. La Città di Torino, così come con le ATP, organizzerà eventi di avvicinamento al Tour cercando il più ampio coinvolgimento dei torinesi. I grandi eventi sono anche sviluppo del territorio e avvicinamento allo sport”.

Il direttore generale del Tour del France Prudhomme ha quindi rivelato che “è un sogno che si realizza partire dall’Italia, luogo di paesaggi magnifici, ma anche terra di campioni che hanno fatto la leggenda del ciclismo, che è uno sport che guarda davanti a sé l’avvenire, ma che rispetta la sua storia e i suoi campioni. Per questo siamo qui, perché le nostre radici sono comuni e perché lo sport e il ciclismo avvicinano le persone. C’è un grande legame di sport fra Italia e Francia, fra Piemonte e Francia, fra Torino e Francia, un legame che ora si rinnova e rafforza”.

 




Confagricoltura impegnata per il rafforzamento della produzione delle nocciole del Piemonte

Sostegno alla competitività delle imprese, potenziamento della filiera a partire dalle organizzazioni dei produttori, valorizzazione della qualità: sono questi gli elementi sui quali si dovrà incentrare Il piano di rafforzamento della produzione coricola piemontese, avanzati ieri (24 settembre) da Confagricoltura  nel corso del tavolo tecnico che si è svolto a Torino nel palazzo della Giunta regionale, presenti il governatore del Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente della giunta Fabio Carosso e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa.

La delegazione di Confagricoltura, guidata dal presidente regionale Enrico Allasia, intervenuto i lavori insieme al responsabile dei produttori di nocciole Aldo Gavuzzo e al direttore di Confagricoltura Cuneo Roberto Abellonio, ha espresso apprezzamento per l’attenzione che la Regione sta dedicando alla materia, illustrando i punti principali sui quali potrà svilupparsi un progetto per Il miglioramento delle condizioni produttive e commerciali del comparto.

Il prezzo delle nocciole, nel giro di un anno – anche per l’aumento della produzione, mentre nell’annata 2019 il raccolto era stato particolarmente scarso – è sceso da oltre 500 euro al quintale a circa 300 euro (per il prodotto in guscio).

Confagricoltura Piemonte, evidenziando come l’attuale insoddisfacente livello dei prezzi dipenda anche, in parte, dall’immissione sul mercato, immediatamente dopo la raccolta, di rilevanti quantitativi di nocciole, ha chiesto un sostegno per la realizzazione di strutture di essicazione, lavorazione e stoccaggio delle nocciole, sia per le imprese agricole, sia per le cooperative e le organizzazioni dei produttori. “Questo intervento – ha dichiarato Enrico Allasia – rafforzerebbe il miglioramento della competitività delle imprese, favorendo un migliore equilibrio commerciale tra l’offerta dei produttori e il sistema della trasformazione“.

Confagricoltura ritiene inoltre che sia necessario ricercare la massima coesione nell’ambito della filiera per consolidare il sistema produttivo piemontese che oggi conta su una superficie di oltre 24.000 ettari di noccioleti (dei quali 15.500 già in produzione), che quest’anno hanno realizzato una produzione di circa 220 -250.000 quintali di prodotto in guscio di altissima qualità.

Inoltre Confagricoltura ritiene sia necessario investire per un’adeguata valorizzazione e promozione del prodotto che faccia comprendere ai consumatori il valore aggiunto, sotto il profilo organolettico, delle nocciole coltivate in Piemonte. “A questo proposito – ha aggiunto Allasia – siamo convinti che con l’impegno di tutti i soggetti della filiera e il sostegno della Regione Piemonte si possa impostare una campagna promozionale in grado di creare valore non soltanto per Il sistema corilicolo ma per tutto il territorio collinare, per le attività produttive e per il mondo economico che ruota attorno a questa straordinaria coltivazione“.

 

 




Design Calling: al via il bando per le PMI di Torino e provincia

Prende avvio oggi, lunedì 2 novembre 2020 alle ore 12.00, il Bando Design Calling con il quale la Camera di commercio di Torino e il Circolo del Design intendono sostenere le micro, piccole e medie imprese di Torino e provincia nell’affrontare le spese relative alla consulenza di un progettista presente sulla piattaforma Ask to Design, lanciata lo scorso maggio con l’obiettivo di mettere direttamente in relazione progettisti e aziende.

 

«5mila euro ad azienda: questa la proposta che mettiamo in campo affinché le nostre PMI sperimentino soluzioni di crescita e di innovazione attraverso il design – commenta Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino –. Oltre ai voucher, il progetto Ask to Design mette a disposizione delle imprese una gallery di oltre 80 professionisti eccellenti, attivi sul territorio e immediatamente disponibili, un coaching personalizzato per una migliore definizione dei progetti da realizzare e numerose occasioni di formazione, per rendere concretamente il design un elemento centrale nelle strategie aziendali delle nostre PMI».

 

«La missione del Circolo del Design è diffondere la cultura del progetto – spiegano il Presidente del Circolo del Design, Maurizio Bazzano e il Direttore, Sara Fortunati. Di fianco a un calendario di attività culturali, portiamo avanti il nostro intento con azioni concrete che ci consentono di essere incisivi sullo sviluppo del design del territorio e di contribuire a valorizzarne i singoli attori. La collaborazione con Camera di commercio, che ha visto prima la nascita di Ask to Design e poi il lancio del bando Design Calling, ci danno modo di proseguire su questa strada, tracciando nuovi percorsi e coinvolgendo sempre più interlocutori. Ci auguriamo che da questa iniziativa nascano delle collaborazioni inedite volte a creare nuove e proficue relazioni tra aziende e professionisti».

 

Obiettivo del bando è dunque quello di fornire un supporto concreto sia ai designer sia alle aziende, creando una solida rete di professionisti sul territorio. In una situazione come quella che stiamo vivendo, infatti, l’apporto del design e la figura del progettista all’interno della definizione della strategia aziendale diventano rilevanti, anche per far fronte alle nuove emergenze e alla difficile congiuntura che stiamo vivendo.

 

, prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto finalizzati a sostenere investimenti e spese dedicati alla consulenza di un designer o di uno studio di progettazione coinvolti tramite una Call to Design, o richiesta di progetto, pubblicata sulla piattaforma Ask to Design.

 

 

La data ultima per accedere al bando Design Calling è domenica 29 novembre alle ore 18.00, mentre la selezione delle aziende idonee a ricevere il voucher sarà resa nota martedì 1 dicembre entro le ore 18.00. I successivi step prevedono la presentazione del percorso alle aziende partecipanti venerdì 4 dicembre alle ore 16.00 in modalità remota, il self-assessment e la formazione il 18 dicembre 2020, a cui seguirà l’incontro per il coaching dal 7 al 20 gennaio 2021. Questo periodo coinciderà, inoltre, con la selezione da parte delle aziende di un designer o studio per l’affidamento del lavoro. Le PMI coinvolte avranno poi tempo fino al 7 maggio 2021 per presentare le fatture ricevute dai designer e le quietanze, mentre i voucher saranno erogati entro il 30 giugno 2021 da parte del Circolo del Design.

 

 

 

 

 

 




Rinforzati i treni dei frontalieri tra Piemonte e Cantone Vallese

 Aumentano da quattro a sei i treni delle ore di punta gestiti da BLS a servizio dei lavoratori frontalieri tra il Verbano-Cusio-Ossola e il Cantone Vallese: da lunedì 6 aprile la linea Domodossola-Briga viene incrementata con un treno al mattino che parte da Domodossola alle 5:33 e arriva a Briga alle 6:10 e uno al pomeriggio che parte da Briga alle 17:53 e arriva a Domodossola alle 18:30. I due treni supplementari, in servizio dal lunedì al venerdì, vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti con partenza da Domodossola al mattino alle 4:37, alle 5:58 e alle 6:58 e rientro da Briga alle 17:22, alle 18:22 e alle 0:22.

“Abbiamo implementato il servizio – rileva l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi – per venire incontro alle richieste emerse nei giorni scorsi. Abbiamo anche migliorato le misure di sicurezza per i passeggeri: i treni aggiunti hanno infatti una capacità di 343 posti ciascuno, così che nelle ore di punta del traffico frontaliero mattutino e serale abbiamo in totale 1.200 posti a sedere disponibili per una frequentazione media di 200/250 persone. In questo modo si possono rispettare più facilmente le distanze di sicurezza tra i passeggeri. Naturalmente vengono mantenute tutte le misure di igienizzazione e sanificazione quotidiane previste dalle norme anti Coronavirus”.




Novità fiscali del 2020: quattro incontri per le aziende in tutte le sedi di Cnvv

“Legge di Bilancio, Iva nelle cessioni intracomunitarie e altre novità fiscali del 2020” è il tema dei quattro incontri gratuiti, di circa tre ore ciascuno, organizzati da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) in tutte le sue sedi tra il 21 e il 23 gennaio prossimi.

Gli incontri, ai quali ci si può iscrivere nella sezione “eventi” del sito web www.cnvv.it, si terranno martedì 21 gennaio alle 14,30 nella sede Cnvv di Novara (C.so Cavallotti 25), mercoledì 22 gennaio alle 9,30 nella sede Cnvv di Vercelli (Via Lucca 6) e giovedì 23 gennaio, alle 9,30 nella delegazione Cnvv di Borgosesia (V.le Varallo 35) e alle 15 nella delegazione Cnvv di Borgomanero (V.le Marazza 18/b).

«Come è ormai nostra abitudine – spiega il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – abbiamo scelto di organizzare un incontro in ogni struttura della nostra realtà associativa per favorire più possibile la partecipazione delle aziende, che possono scegliere la sede più comoda in base alle proprie esigenze di data e tempi di spostamento e che ci dimostrano di gradire molto questa modalità operativa».

Scopo di ogni seminario, che tratterà gli stessi argomenti e che avrà sempre come relatori Fabrizio Manca e Alessandra Zanaria, funzionari fiscali dell’area Politiche economiche di Cnvv, è illustrare le novità fiscali introdotte dalla Legge di bilancio 2020 (quali il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali sostitutivo sia del superammortamento sia dell’iperammortamento, il calcolo del fringe benefit delle auto aziendali, la responsabilità fiscale nei contratti di appalto e subappalto, le limitazioni alle compensazioni esterne, la periodicità dell’esterometro e del versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, la tracciabilità dei pagamenti ai fini delle detrazioni Irpef) e novità in materia di Iva nelle operazioni intracomunitarie decorrenti dal 2020 (come la prova dell’avvenuta consegna dei beni in altro Paese UE, le cessioni a catena, il contratto di Consignment Stock, la rilevanza della partita Iva nel sistema Vies e la presentazione dei modelli Intrastat).

 




Il nuovo prefetto di Torino ricevuto a Palazzo Lascaris

“In un momento in cui si registrano  difficoltà in diversi ambiti anche a causa della pandemia, è necessaria sempre più la sinergia tra istituzioni”. È quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, nel ricevere a Palazzo Lascaris il nuovo prefetto di Torino, Raffaele Ruberto.

Nato a Bari nel 1956, nell’arco di oltre 34 anni di carriera, Ruberto ha prestato servizio in undici sedi, svolgendo la propria attività sia nell’Amministrazione centrale sia in quella periferica e ricoprendo, altresì, delicati incarichi esterni, anche nel settore del contrasto delle infiltrazioni mafiose. L’ultimo ruolo prefettizio lo ha ricoperto  a Caserta, mentre dal 2010 al 2012 era già stato in Piemonte come prefetto vicario di Torino.

“Sono certo che saprà interpretare al meglio le esigenze della  comunità torinese, dando risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte, a partire dalle misure per garantire il diritto alla sicurezza, combattere ogni forma di illegalità e affrontare le vertenze occupazionali presenti sul nostro territorio” ha affermato Allasia.

Dal canto suo il prefetto ha detto di tenere in grande considerazione la coesione sociale e  temi delicati e importanti come le infiltrazioni della criminalità organizzata.