Russia, Avetta (Pd): Servono misure a tutela dell’export piemontese”

Il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) lancia l’allarme: “Il caso del blocco dell’acquisto dell’Erbaluce di Caluso non sarà un episodio isolato. Sanzioni sacrosante, ma si adottino azioni specifiche a sostegno delle imprese direttamente danneggiate dal conflitto in Ucraina”.

Presentato a Palazzo Lascaris un Question Time.

«Cosa intende fare la Regione Piemonte per tutelare le imprese dell’export piemontese il cui fatturato è fortemente e direttamente penalizzato dagli effetti della guerra in Ucraina e per aprire nuovi mercati internazionali ai nostri prodotti? Si devono mettere in campo, nel breve e nel medio periodo, misure ed azioni specifiche, non solo ristori diretti alle imprese danneggiate, ma politiche mirate ad agevolare l’espansione del mercato piemontese verso altri Paesi.

Le nostre imprese, soprattutto quelle della filiera enograstronomica e dei settori produttivi con consolidate relazioni commerciali con la Russia, stanno già facendo i conti con gli effetti dell’aumento dei costi di energia e materia prime, e ora si aggiungono le ripercussioni delle sanzioni e della chiusura delle frontiere. Emblematico il caso delle 20 mila bottiglie del vino bianco canavesano “Erbaluce di Caluso” destinate ai centri commerciali ed ai ristoranti di Mosca, il cui acquisto sarebbe stato annullato. Un episodio che temiamo non rimarrà isolato». Il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd) ha presentato a Palazzo Lascaris un Question Time sull’argomento, lanciando l’allarme sulle conseguenze del conflitto in Ucraina sull’export piemontese e sollecitando alla Regione Piemonte azioni di tutela.

«Le sanzioni alla Russia sono sacrosante. Ma non possiamo farne pagare il ‘prezzo’ alle nostre imprese il cui calo di fatturato legato alle esportazioni verso la Russia si aggiungerà ai maggiori costi delle materie prime e dell’energia. Come sta già avvenendo per l’approvvigionamento energetico nazionale, sarà necessario ripensare in modo strutturale le relazioni commerciali tra il Piemonte e i mercati internazionali. La Regione Piemonte può e deve mettere in campo misure specifiche».

 




Fondi europei, la giunta regionale dichiara l’overbooking del Fesr

E’ una sorta di “overbooking”, cioè un utilizzo di risorse superiore a quelle a disposizione, contando sul recupero degli avanzi dei fondi europei non spesi dalle altre regioni.

Lo ha annunciato parlando del Fesr il presidente della Giunta regionale  in Prima commissione, in occasione dell’esame della legge di bilancio e del Defr.

Il presidente ha spiegato che per il Fesr, il fondo più incisivo sullo sviluppo della regione, la dotazione della programmazione in corso è di 965 milioni, ma sono stati impegnati 1,103 mld di euro perché pensa di recuperare le risorse non spese da altre Regioni per i loro fondi europei.

Oltre 50 milioni sono poi frutto di rimodulazioni e andranno a sostegno del piano sulla competitività su misure in gran parte green: 10 milioni per la riduzione dell’impatto ambientale delle aziende;  12 milioni per riqualificare l’offerta turistica; 5 milioni  sui servizi al turismo.

Anche l’auto elettrica viene incentivata, attraverso il raddoppio delle risorse per i comuni che installano colonnine per la ricarica elettrica (+10 milioni); con 7 milioni vengono poi incentivati i privati a installare colonnine per la ricarica.

Altri 10 milioni andranno per l’acquisto di bus elettrici.

La rimodulazione utilizza le risorse di bandi sottoutilizzati. Per quanto riguarda la spesa già effettuata sul Fesr, nella graduatoria delle Regioni il Piemonte è a metà classifica, dentro i parametri fissati dalla Commissione europea.

Il presidente ha poi ricordato che nel Fse siamo primi in Italia, un merito già raggiunto in passato che dimostra l’efficienza della macchina regionale, ma anche di quanto il Piemonte sia una regione malata, che ha bisogno di questo fondo europeo per sostenersi.

Degli 882 milioni della dotazione sono stati impegnati 742, la spesa certificata è di 436 milioni.

Il Piemonte ha chiesto a Bruxelles la rimodulazione per recuperare risorse libere e investire tra l’altro 20 milioni per borse di studio universitarie, in modo da sgravare il capitolo di fondi propri.

A giugno il presidente prevede altri avanzi nel fondo per 18 milioni che potrebbero essere utilizzati per le borse di specializzazione in medicina. Un invito in tal senso è venuto anche dal capogruppo di Luv.

Per il Feasr, il presidente della Giunta ha parlato di una rimodulazione di 44 milioni che permette di finanziare le misure agroalimentari che per il 2020 non prevedevano fondi.

Sia il capogruppo PD che quello del M5s si sono detti disponibili ad avviare gruppi di lavoro, insieme con il presidente della Giunta, sui fondi europei e sul Fsc.

Durante la discussione sul bilancio sulle deleghe che attengono al presidente, dal M5s è venuto l’invito a stanziare maggiori risorse per i diritti civili.

Successivamente il vicepresidente della Giunta ha presentato linee guida del Dfr e tabella di bilancio sugli enti locali.




Candidatura a sindaco Paolo Damilano, Allasia:” L’Accolgo con grande soddisfazione”

Accolgo con grande soddisfazione l’investitura ufficiale a candidato sindaco di Torino per Paolo Damilano emersa dal tavolo nazionale del centrodestra.

Torino prima con le giunte rosse e poi nell’ultimo quinquennio con quella pentastellata, è diventata tristemente il fanalino di coda delle città del Nord Italia.

Il trasferimento del Salone dell’auto a Milano e le Olimpiadi invernali del 2026 assegnate a Milano-Cortina, sono solo due esempi della totale miopia che ha avuto la giunta 5 stelle. Le amministrative del prossimo autunno sono l’occasione per la costruzione di un nuovo piano di sviluppo che sappia interpretare le esigenze del capoluogo piemontese per i prossimi decenni. La Lega con Paolo Damilano e gli altri alleati del centrodestra è pronta a raccogliere questa sfida, perché Torino non deve più fare rima con declino.”




Taxi, Avetta (PD): “Situazione insostenibile, la Regione ascolti le richieste”

Questa mattina in II Commissione consiliare abbiamo ascoltato le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali dei tassisti, che lamentano una situazione ormai insostenibile e chiedono che anche la Regione Piemonte avvii le iniziative messe in campo dal governo nazionale che ha destinato fondi specifici per l’integrazione del trasporto pubblico locale anche attraverso l’utilizzo di taxi ed NCC.

La Giunta regionale deve ascoltare e recepire queste sollecitazioni, e magari replicare quanto fatto da altre Regioni, ad esempio il Lazio che ha stanziato 4 milioni di euro per finanziare voucher taxi destinati a docenti e personale Ata, alleggerendo così la pressione su bus e tram. Sarebbe importante fare la stessa cosa anche in Piemonte, favorendo non solo il personale scolastico ma anche per quello sanitario. Infine, anche i taxisti dovrebbero essere ricompresi tra le categorie a rischio ai fini delle vaccinazioni antiCovid19»: lo afferma il Consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd)  a margine dell’audizione dei sindacati dei taxisti a Palazzo Lascaris.

«È dalla scorsa primavera che ci rendiamo conto di quanto sia importante strutturare il sistema dei trasporti in modo flessibile e sinergico per assicurare maggiore efficienza, quindi minori assembramenti e occasioni di contagio-commenta Paola Bragantini (CIGL TAXI)-Abbiamo avanzato proposte di trasporti dedicati per studenti o professioni sanitarie: risposte zero. In molte realtà italiane si sono avviate fasi operative interessanti ed innovative, che riguardano il personale scolastico, qui in Piemonte non siamo stati nemmeno convocati ai tavoli progettuali. Riteniamo che il ritardo vada colmato con maggiore coinvolgimento, e soprattutto con maggiore capacità progettuale da parte della struttura regionale».