Coronavirus, le ulteriori restrizioni del Ministro Speranza

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che vieta: l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.

L’ordinanza inoltre impone la chiusura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

Le disposizioni producono effetto dal 21 marzo e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.

 




Coronavirus, parte la selezione di 300 medici volontari

È una “chiamata alle armi” verso tutta la sanità italiana perché i medici che sono in prima linea contro l’emergenza Coronavirus hanno bisogno di aiuto.

Lo ha dichiarato stasera il ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia annunciando presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile l’avvio della procedura attraverso la quale sarà costituita la task force di 300 medici che opereranno a supporto delle strutture sanitarie regionali per l’attuazione delle misure necessarie al contenimento e contrasto dell’emergenza COVID-19

«I medici che operano contro il Coronavirus, soprattutto in Lombardia, sono in difficoltà e la risposta di coloro che si candideranno deve avvenire entro 24 ore perché domani l’avviso sarà chiuso», ha proseguito il ministro. «Sarà data priorità agli anestesisti ma il bando è aperto a tutti i medici, l’importante è far arrivare la propria candidatura nel più breve tempo possibile».

Questa operazione di “medici per la Protezione civile” è su base volontaria , ha concluso Francesco Boccia, e «sono sicuro che arriveranno tantissime domande».

«Si tratta di costruire una forma rapida di intervento», ha dichiarato il Capo Dipartimento Angelo Borrelli, «i medici che verranno selezionati si affiancheranno a quelli della sanità regionale e a quelli volontari che già stanno prestando la loro opera negli ospedali dove vengono accolti i malati di Coronavirus».

La partecipazione dei medici che saranno selezionati sarà obbligatoria per il datore di lavoro fatta eccezione per le strutture convenzionate per le quali la possibilità di far parte della task force avviene su base consensuale con il proprio datore di lavoro. La partecipazione prevede il rimborso delle spese di viaggio ed una indennità forfettaria per ciascuna giornata prestata. Le Regioni provvederanno alla sistemazione alloggiativa.

Qui il form dove presentare la candidatura.

 




Un’azienda veneta dona al Piemonte materiale sanitario

La I-TECH Medical Division, un’azienda veneta, ha donato alla sanità piemontese centinaia di pulsossimetri  (dispositivi per la misurazione della saturazione di ossigeno nel sangue) e termometri digitali a infrarossi  per la misura della temperatura a distanza.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ringrazia  Massimo Marcon e Matteo Zennaro, rappresentanti dell’azienda,  per questa inaspettata ma quanto mai preziosa donazione:  “Sarà mia premura attraverso l’assessore alla Sanità Luigi Icardi  far recapitare nel più breve tempo possibile le attrezzature devolute presso le Asl del Piemonte.

In questi giorni molto difficili per il nostro Servizio sanitario regionale, – continua il presidente Allasia – anche un piccolo gesto diventa importante. Chi può, in questo momento deve donare, è un dovere civico, una chiamata al senso di responsabilità e solidarietà. Per fortuna la generosità di aziende, enti e singoli cittadini si sta manifestando in modo importante anche in Piemonte, cosa che mi inorgoglisce”.

La I-TECH precisa che con questo gesto vuole sensibilizzare tutte le aziende italiane a donare:  “In momento di difficoltà dobbiamo essere uniti e dimostrare che crediamo in questo meraviglioso paese che è l’Italia.

Il primo obiettivo che abbiamo oggi è sconfiggere Covid-19, subito dopo viene la conservazione dei posti di lavoro per garantire il sostegno delle famiglie, il futuro delle generazioni a venire, il sostentamento degli anziani, la salute pubblica e la pace sociale”.




Una donazione per sostenere gli ospedali

Chi vuole sostenere il sistema sanitario piemontese può effettuare una donazione alla causale «Regione Piemonte-Sostegno emergenza Coronavirus» al numero iban intestato a Regione Piemonte presso UniCredit Group IT 29 H 02008 01152 000100689275.

L’obiettivo è raccogliere fondi per acquistare dispositivi medici, sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini piemontesi e sconfiggere il Coronavirus Covid-19.

A comunicare l’iniziativa sono stati il presidente Alberto Cirio e gli assessori Matteo Marnati e Andrea Tronzano nel corso della riunione straordinaria della Giunta regionale tenutasi il 9 marzo per via telematica.

Sarà possibile indicare nella causale l’ospedale al quale si vuole sia destinata la donazione. I versamenti possono essere effettuati anche on line tramite Piemontepay.

Anche le singole aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza (il numero di conto corrente sarà pubblicato sui rispettivi siti).




Alberto Cirio: “Il paziente 1 della Regione Piemonte è guarito”

Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che il paziente 1 piemontese è guarito, poiché il tampone a cui è stato sottoposto il 40enne torinese a lungo ricoverato nella Terapia intensiva dell’ospedale Amedeo di Savoia è risultato negativo:

“Ha vinto la sua malattia, e tutti noi vinceremo la battaglia impegnandoci insieme”.

Cirio ha inoltre evidenziato che “i dati in nostro possesso ci dicono che, senza restrizioni, il Piemonte oggi avrebbe 300 persone in più in ospedale. Questo non significa che i contagi diminuiscono, non ancora, ma che le misure adottate stanno funzionando”.




Coronavirus: gli aggiornamenti dalla Regione Piemonte

Sono 14 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del Coronavirus rilevati tra la notte di ieri e questa mattina dall’Unità di Crisi. Il totale dei deceduti è ora di 43, di cui il 70% uomini e il 30% donne.

L’età media è di 80 anni. La ripartizione per provincia di residenza è la seguente: 17 ad Alessandria, 10 a Torino, 4 a Biella, 4 a Novara, 3 a Vercelli, 2 ad Asti, 2 a Cuneo, 1 nel VCO.

Attualmente sono 130 i pazienti ricoverati in terapia intensiva.

L’aggiornamento sui dati dei casi positivi verrà comunicato nel bollettino della serata.




Allasia, non smettiamo di donare il sangue

Donare il sangue è sicuro, non c’è nessun rischio di contagio, i centri di raccolta sono protetti.

L’emergenza Covid-19 sta mettendo in ginocchio i servizi trasfusionali, per questo faccio appello ai piemontesi affinché si rechino presso uno dei centri presenti sul territorio”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale.

“Donare è necessario perché c’è il rischio concreto che in questi giorni si blocchi l’attività chirurgica. Il sangue non si può creare artificialmente, per questo è essenziale un gesto di generosità e solidarietà affinché si riesca a garantire la continua disponibilità anche durante questo periodo di emergenza sanitaria.

La donazione è un’azione concreta verso gli altri, è compito delle istituzioni fare informazione affinché venga assicurato un numero sufficiente di donatori per consentire una continuità nell’attività ospedaliera. Donare il sangue è un gesto semplice e prezioso che può salvare molte vite”.




Arpa produce gel igienizzante gratuitamente per forze dell’ordine e personale sanitario

I laboratori dell’Arpa hanno dato la disponibilità a preparare una soluzione disinfettante secondo le indicazioni disposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo ha annunciato l’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnati. Nei giorni scorsi proprio ad Arpa era stato chiesto un contributo per l’emergenza Coronavirus.

«Il direttore Angelo Robotto – ha spiegato Marnati – ha messo a disposizione della Regione alcuni esperti di laboratorio che hanno il compito di seguire la produzione del Gel. Lo ringrazio per aver risposto tempestivamente all’appello. Sapevamo delle grandi professionalità di Arpa e sapevamo anche che non si sarebbero tirati indietro di fronte a un’emergenza come questa”.

Il Gel è costituito da una base di etanolo, acqua ossigenata, glicerina e acqua. “Subito sarà messo a disposizione gratuitamente e prioritariamente delle Forze dell’Ordine e del personale sanitario. L’iban intestato a Regione Piemonte UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275 BIC UNCRITM1AF2 per le donazioni aiuterà ad acquistare gli ingredienti poiché serviranno grandi quantità per superare l emergenza. L’obbiettivo è arrivare a produrne 40 litri al giorno”.

“Sono state valutate le scorte di reagenti disponibili e, al momento, il quantitativo che si è in grado di preparare è pari a 17 litri. Può sembrare una goccia nel mare delle necessità, ma è importante cominciare a collaborare e dare un aiuto concreto – sottolinea il Direttore Generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto – Sono già stati attivati i fornitori per acquisire l’occorrente per un’ulteriore fornitura”.




CORONAVIRUS LE NUOVE REGOLE, ESTESE A TUTTA ITALIA

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Consiglio regionale del Piemonte con le nuove regole estese a tutta Italia

IN LINEA GENERALE

  • Evitare ogni spostamento
  • Vietata ogni forma di assembramento anche all’aperto

IN PARTICOLARE

Spostamenti

Consentiti per “comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute”. Possibili cono autocertificazione.CHI TRASGREDISCE O DICE IL FALSO RISCHIA L’ARRESTO

Febbre e quarantena

chi ha 37.5 °C STIA A CASA

Lezioni 

in scuole e atenei sospese fino al 3 aprile

Merci e mezzi pubblici

Possono circolare in attesa di nuove decisioni

Cerimonie

Sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Luoghi di culto aperti, ma con distanza di un metro tra avventori

Competizioni sportive

Stop per tutti. gare internazionali a porte chiuse

Commercio

chiusi centri commerciali medi e grandi e i mercati il sabato e la domenica salvo alimentari, farmacie e parafarmacie

Ferie e congedi

Caldeggiata la fruizione di ferie e congedi: applicabile lo smart working

Bar e ristoranti

aperti dalle 6 alle 18, distanza di un metro tra gli avventori

Sport

Palestre e impianti sciistici chiusi. Si allo sport all’aria aperta, ma a distanza

Eventi e tempo libero

Sospese tutte le manifestazioni. chiusi cinema teatri, pub sale giochi, discoteche, musei e sale scommesse

HAI IL DUBBIO DI AVER CONTRATTO IL VIRUS?

800 19 20 20 ATTIVO 24 ORE SU 24

PER INFORMAZIONI DI CARATTERE NON SANITARIO

800 333 444 ATTIVO DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE ORE 8.00 ALLE 20.00

 




Consiglio e Giunta lanciano la campagna #iorestoacasa per limitare il Coronavirus

Consiglio e Giunta regionale lanciano una campagna di comunicazione per invitare i cittadini a rispettare le indicazioni dei decreti governativi sul Coronavirus: tre card, una generale, una rivolta a un pubblico più giovane e una per anziani e persone con fragilità.

È stato inoltre pubblicato un video con i consigli sanitari utili da seguire con attenzione.
“Rivolgo a tutti i piemontesi l’appello a restare a casa per limitare la diffusione del Covid-19 e a seguire in modo scrupoloso le misure urgenti per il contenimento del virus che sono presenti nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in vigore fino al 3 aprile.

Con questa campagna social vogliamo sensibilizzare i cittadini a compiere quei gesti di buonsenso che possono fare la differenza. Se agiamo tutti insieme con responsabilità possiamo fermarlo”, è l’invito del presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.