Stop allo sci. 
Confartigianato Cuneo: “
Ci sono imprese e famiglie che rischiano il lastrico”

Non vogliamo certo contestare le scelte obbligate dall’emergenza sanitaria, per le quali peraltro non abbiamo sufficiente competenza, ma siamo fortemente critici nei confronti del metodo con cui si decidono gli stop and go delle attività economiche. Da parte della nostra Associazione c’è un profondo sconcerto, che va a sommarsi ai tanti sforzi profusi fino ad ora per sostenere le tante imprese cuneesi ormai allo stremo dopo un periodo così lungo di difficoltà».

Questo il commento del presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto, il quale insieme ai suoi due vicepresidenti Giorgio Felici e Daniela Balestra, non esclude di mettere in campo ferme azioni di protesta per richiamare l’attenzione verso un comparto, quello della neve, che rappresenta, con i suoi 200 milioni di euro di fatturato, una fetta importante dell’intero indotto turistico, con ricadute significative per il mondo imprenditoriale della provincia di Cuneo.

«La neve non è soltanto sport e divertimento, – prosegue Crosetto – dietro a tutto questo ci sono donne e uomini che lavorano, aziende che producono e un intero sistema economico che genera risorse e sviluppo. È ingeneroso da parte del Governo pensare che dall’oggi al domani si possa decidere di prolungare lo stop all’attività, quando gli imprenditori in queste ultime settimane hanno fatto investimenti per adeguarsi alle misure di sicurezza e hanno acquistato materiali e per chi fa somministrazione, derrate alimentari, ovviamente deperibili. Si tratta di una decisione che se necessaria, doveva essere presa prima, senza falsi moralismi. È più grave illudere le imprese e portarle a fare ulteriori sacrifici, privandole poi del minimo tornaconto necessario».

«La criticità generale va valutata nella sua complessità e con grande chiarezza. – conclude Crosetto – Finora ci sembra invece, che le decisioni vengano prese senza una vera consapevolezza delle ricadute drammatiche che questa pandemia sta generando sul nostro mondo produttivo. Le nostre imprese stanno pagando un prezzo altissimo e questo è ormai insostenibile. La nostra Associazione è pronta a farsi portavoce presso gli organi competenti, insieme alle altre realtà associative della Granda che vorranno partecipare, di questo gravissimo disagio e della necessità che nell’immediato si provveda a erogare congrui sostegni economici a tutte le realtà oggi private della tanto attesa “boccata di ossigeno”. La montagna per la nostra provincia è un grande valore e deve essere considerata con massimo rispetto».




Dal 25 maggio riparte lo sport in Piemonte

Con l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – 17 maggio 2020 e in particolare all’art. 1 comma e – f – g dal 25 maggio sono consentite le attività sportive di base e l’attività motoria in palestre, piscine, centri sportivi, circoli sportivi sia pubblici che privati.

Si precisa che:

  • Vige l’obbligo di distanziamento sociale e il divieto di assembramento.
  • Devono essere seguite le linee guida approvate dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
  • Per l’attuazione delle linee guida, le Federazioni sportive nazionali, le Discipline Sportive associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti da CONI e CIP, nonché associazioni, società, centri e circoli sportivi anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto, devono adottare appositi protocolli attuativi contenenti norme di dettaglio per tutelare la salute di atleti, gestori e di chiunque a qualsiasi titolo frequenti i siti sportivi.
  • I protocolli attuativi adottati da Federazioni, DSA e EPS riconosciute CONI e CIP, nonché associazioni, società, centri e circoli sportivi non affiliate a nessun organismo sportivo riconosciuto, che operano in piscine e palestre devono essere conformi alle linee guida emanate dall’ufficio sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In ogni caso devono essere rispettate le schede tecniche “Piscine” e “Palestre” sotto riportate.

 




5 milioni di euro nel 2020 per far ripartire lo sport

Per il 2020 la Giunta regionale approverà un piano di interventi straordinari a sostegno dello sport piemontese, per fare fronte alle grandi criticità dovute all’emergenza sanitaria in corso, che ha costretto il mondo sportivo alla chiusura di impianti e attività”: lo ha detto l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca nella seduta di sesta commissione, presieduta da Paolo Bongioanni, nella quale è stato dato parere favorevole a maggioranza al programma triennale messo a punto dall’assessorato.

“Le misure straordinarie per 5 milioni di euro andranno a sostegno delle diverse tipologie di destinatari che operano nello sport – ha detto Ricca – con particolare attenzione alle piccole realtà e all’attività giovanile, per scongiurare la chiusura definitiva per mancanza di liquidità. 4 milioni di euro verranno destinati subito a copertura delle spese correnti di funzionamento e di gestione ordinaria degli impianti e delle attività per i mesi di inattività, mentre 1 milione è previsto per i bandi tradizionali, che moduleremo ad emergenza finita anche con il supporto di Coni, Cip e federazioni”.

Il piano triennale si sviluppa su quattro assi d’intervento: impiantistica e promozione sportiva, sport tradizionali, tutela e promozione delle attività delle società storiche del Piemonte, sport invernali olimpici e paralimpici.

Al dibattito sono intervenuti i consiglieri Sarah Disabato (M5s), Daniele Valle e Diego Sarno (Pd), Carlo Riva Vercellotti (FI). Il presidente Bongioanni ha sottolineato la necessità di convocare le associazioni sportive e il Coni per la messa punto di un protocollo condiviso in vista della riapertura in sicurezza delle società.

Voucher scuola, sarà anticipata la finestra per fare domanda. Misure straordinarie per i servizi educativi 0-6 anni.

In commissione è stata anche sentita l’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, che ha illustrato la proposta di delibera sulle modalità di gestione e i termini di presentazione delle domande per l’assegnazione dei voucher per il diritto allo studio 2020-2021 e ha informato i commissari sull’avanzamento della misura straordinaria per il  sostegno ai servizi educativi 0-6 anni sempre legata all’emergenza Covid 19.

Sui voucher scuola l’impianto della delibera è rimasto invariato rispetto alla scorsa annualità, con una dotazione di oltre 17,8 milioni di euro così ripartiti: 6,7 milioni per il voucher libri di testo, offerta formativa e trasporti, 4,4 milioni per il voucher iscrizione e frequenza, 6,6 milioni trasferiti dal Miur per il contributo statale libri di testo.

L’assessore si è confrontata con la commissione sulla necessità di dilatare il più possibile le tempistiche di apertura della finestra per la richiesta del voucher da parte delle famiglie: in accordo con i commissari si è convenuto di anticipare l’apertura in tempi rapidi e fino al 10 giugno, con possibilità di proroga, per evitare code agli sportelli per chi non potesse inoltrare la richiesta per via telematica.

Sono intervenuti i consiglieri Valle, Silvio Magliano (Moderati), Marco Grimaldi (Luv), Frediani.

L’assessore ha infine fatto il punto sulla misura straordinaria messa in campo a sostegno dei servizi educativi 0-2 anni e delle scuole dell’infanzia paritarie e private per la fascia 3-6 anni, che a seguito della sospensione per l’emergenza sanitaria gravano soprattutto sulle tariffe delle famiglie.

“La piattaforma per la rilevazione dei servizi a pagamento nei vari Comuni piemontesi è stata chiusa il 15 aprile – ha detto l’assessore -. Sono circa 500 i Comuni che hanno dichiarato la presenza di tali servizi sul loro territorio e nella prossima settimana il Csi elaborerà i dati per avere il numero esatto dei bambini che ne fruiscono. A quel punto provvederemo a ripartire sui Comuni le risorse da destinare alle famiglie o ai servizi per il periodo di sospensione o il mancato introito delle rette: 15 milioni complessivi, di cui 10 destinati ai servizi educativi 0-2 anni e 5 milioni per scuole dell’infanzia”.




Il Piemonte ospiterà gli European Cross Country Championships del 2021

La Regione Piemonte è onorata di poter annunciare che la candidatura a ospitare gli European Cross Country Championships 2021 è stata premiata dal comitato organizzatore dell’evento e che quindi la ventottesima edizione degli europei di corsa campestre si terranno a Torino, nel Parco della Mandria, nel dicembre del 2021.

La decisione è stata annunciata oggi a Istanbul, dove era presente anche l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca.

Per la quarta volta, l’Italia diventa il palcoscenico internazionale per questa gara di atletica, che vedrà sfidarsi nel verde atleti provenienti da tutta Europa. Più di 600 sportivi, infatti, arriveranno in Piemonte per prendere parte alla competizione.

« Si tratta di un grande successo per la nostra Regione – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -.

Il Piemonte si dimostra una terra capace di attirare le competizioni sportive internazionali grazie alla bellezza delle sue aree naturali ma anche grazie alla capacità organizzativa che ormai ci è riconosciuta ovunque.

Questo evento avrà la capacità di attrarre in Regione grandi atleti e sarà un ottimo palcoscenico per mostrare a tutti le nostre competenze nel gestire gare simili ma anche per mostrare le bellezze paesaggistiche e architettoniche che rendono il Piemonte una grande Regione italiana. Dobbiamo mettere a sistema i grandi eventi che ospiteremo, come le Atp Finals, e fare in modo che dialoghino tra loro».  

Queste le parole del presidente Fidal, Alfio Giomi, dalla Turchia: « Tornare a organizzare un campionato europeo di cross a pochi anni da un’edizione straordinaria come quella di Chia è motivo di soddisfazione. Ancora una volta l’evento si svolgerà in una location particolare e affascinante come il Parco della Mandria, che rappresenta un motivo di interesse per tutti, come si è visto anche nella presentazione di oggi. Per noi è fondamentale il supporto della Regione Piemonte, che è stata accanto al comitato organizzatore. Stiamo inoltre studiando una partnership con le Atp Finals, che Torino ospiterà proprio dal 2021. Il lavoro inizia da subito, nell’ottica di un percorso che vuole portarci agli Europei di Roma 2024».