Confindustria Piemonte: il digital divide ulteriore freno all’economia

Coronavirus, se lo stop all’attività deriva dalla mancanza di Internet. Il delegato per l’Agenda Digitale di Confindustria Piemonte, Fabrizio Gea: i ritardi del nostro territorio aggravano una situazione già critica. Le proposte del sistema industriale piemontese, per imprese e territori.

“In questa drammatica circostanza in cui le aziende devono fermare la loro produzione, per decreto o per prudenza o per l’interruzione della loro filiera a monte o a valle, l’importanza dell’utilizzo delle tecnologie digitali e di conseguenza dell’infrastruttura di connessione alla rete è emersa in tutta la sua grandezza”.

È questo l’allarme lanciato da Fabrizio Gea, imprenditore ICT e delegato di Confindustria Piemonte per l’Agenda Digitale.

“Internet è un’infrastruttura di base – come strade, autostrade, ferrovie, come la TAV e il Terzo Valico – irrinunciabile per la trasformazione digitale e oggi, paradossalmente, questa crisi ha improvvisamente portato tutti alla piena consapevolezza: adesso abbiamo davanti un problema che possiamo trasformare in un’opportunità”.

Lo smart working sarebbe infatti una soluzione efficace, oltreché lecita e sicura, per svolgere importanti attività aziendali, dalle vendite al marketing, dall’amministrazione all’ingegneria, dall’R&I alla formazione. Ma non è possibile, per diversi motivi, affidarsi alla connessione domestica del collaboratore: occorre dotarlo di apparati idonei (router) che, da un lato, garantiscano un agile traffico dati e, dall’altra, consentano di configurare la postazione domestica con le medesime protezioni (in tema di privacy e di Cybersecurity) e prestazioni (in termini di applicativi) della rete aziendale.

Una soluzione a questo aspetto viene direttamente dal mercato: gli operatori delle telecomunicazioni stanno già proponendo soluzioni specifiche, le quali però, per quanto offerte a tariffe “dedicate” al contesto, rappresentano pur sempre un onere aggiuntivo che si aggiunge alle difficoltà economiche che le nostre aziende sono chiamate ad affrontare nel prossimo futuro. In molti casi, inoltre, è anche necessario formare il lavoratore a questa modalità operativa, che purtroppo non è ancora molto diffusa tra le aziende.

Vi sono poi ancora ampie zone del territorio che non dispongono di una adeguata copertura di rete, fissa o mobile. Molte aziende operano purtroppo in zone tuttora non raggiunte dalle infrastrutture in banda ultralarga e per questo aspetto scontano un grave impatto negativo in termini di competitività.

Il sistema economico, infine, non è fatto solo di imprese: operatori turistici e commerciali sono ovunque, anche in quella quota importante del territorio del Piemonte che sono le valli, e lì spesso – come fortemente e più volte denunciato da ANCI e UNCEM – manca addirittura la copertura mobile.

Quindi, in una situazione di emergenza, per tramutare il problema in un’opportunità ecco le prime due proposte di Confindustria Piemonte: la prima per le imprese, la seconda per i territori.

“Per le imprese chiediamo alla Regione un sostegno economico, ad esempio in forma di voucher, affinché le aziende possano attivare contratti di servizio abilitanti lo smart working per i propri dipendenti, sostenendo anche i necessari fabbisogni di formazione necessari a superare l’eventuale “analfabetismo digitale”.

“Per i territori, pur condividendo gli sforzi della Regione per accelerare il piano BUL per la posa della fibra, riteniamo che la rete mobile sia oggi quella che offre maggiori prospettive, consentendo l’impiego immediato dei router domestici basati su SIM. Ma poiché essa stessa non è ancora sufficiente in termini di copertura, sarebbe auspicabile una ricognizione, sotto coordinamento regionale, di tutte le opzioni che potrebbero portare all’installazione del più alto numero possibile, nel minor tempo possibile – come ad esempio è stato fatto per servire il nuovissimo ospedale di Verduno – di antenne cellulari temporanee”.
Queste le proposte del sistema industriale piemontese, nelle parole di Fabrizio Gea.
“Insieme ce la possiamo fare: insieme ce la faremo”.




Il video-Consiglio regionale fa il pieno online: 80mila visualizzazioni

Oltre 80 mila visualizzazioni su sito, Facebook e Youtube durante le 10 ore di dibattito sul bilancio: la seduta in videoconferenza del Consiglio regionale piemontese, primo in Italia a sperimentare questa modalità, ha registrato grande interesse anche tra i cittadini.

Il sistema, messo a punto dal Csi Piemonte, dal Consorzio Top-Ix e dai Sistemi Informativi dell’Assemblea, ha visto collegati contemporaneamente il presidente della Giunta Alberto Cirio, 48 tra consiglieri e assessori, e venti funzionari.
La seduta di ieri arriva dopo diversi giorni di test: due prove tecniche, 3 riunioni di Commissione e 5 riunioni di capigruppo.

“Il Consiglio regionale non si ferma mai – spiega il presidente del Consiglio, Stefano Allasia – la seduta in videoconferenza di ieri, la prima in assoluto in Italia e in 50 anni di Regione Piemonte, è stata una bella prova di tutti i consiglieri regionali che, di fronte alla crisi sanitaria e all’isolamento nelle proprie abitazioni, hanno comunque cercato di esercitare il loro ruolo con responsabilità. È stato anche un modo per stringerci tutti in un caloroso abbraccio virtuale.

Ringrazio i dipendenti del Consiglio regionale, in particolare i nostri sistemi informativi, i tecnici del Csi Piemonte e del Consorzio Top-Ix con cui abbiamo lavorato in grande sinergia, e tutti coloro che con il loro impegno quotidiano, permettono di svolgere correttamente le nuove modalità di lavoro in remoto”.




Invitalia, Talent’s Tour rimandata al 1 aprile la tappa di Torino

Dopo le prime due sfide di Palermo e Pisa, è stata rimandata al 1 aprile la terza tappa in programma presso l’incubatore di impresa I3P Torino del AI & Robotics for Climate Change, il Talent’s Tour di Fondazione Mondo Digitale e Invitalia, in collaborazione con i più importanti atenei.

Nei quattro hackathon, start up e giovani talenti offrono un personale e originale contributo alla causa ambientale sfidandosi nella ricerca di soluzioni robotiche per un mercato sostenibile dell’industria 4.0.

Per la sfida di Torino è possibile candidarsi online entro il 26 marzo 2020 all’indirizzo , individualmente o in team, proponendo un’idea di prototipo accompagnata da un modello di business.

I partecipanti selezionati avranno otto ore di tempo per sviluppare idee innovative che mirino a ridurre l’impatto ambientale dell’economia e alla responsabilizzazione dei comportamenti dei cittadini-consumatori, secondo i principi di eco sostenibilità e inclusione.

I vincitori delle 3 sfide si danno appuntamento a Roma, dal 21 al 24 aprile in occasione della RomeCup 2020, per la sfida finale.

Ai team vincitori viene riconosciuto un contributo economico, la possibilità di essere accompagnati da Invitalia in un percorso di follow up dell’idea di business e la partecipazione alla quattordicesima edizione della RomeCup.




Torino. On line il nuovo stradario interattivo

Il catasto metropolitano delle strade, un servizio rivolto a tutti i soggetti privati o pubblici che necessitano di reperire informazioni sulla viabilità provinciale, presente sul sito della Città metropolitana di Torino, ha una nuova veste, al passo con i più moderni strumenti web service di consultazione cartografica, come Google Maps e Bing Maps.

Con la release attuale, l’utente può interrogare lo stradario interattivo e verificare la collocazione di una strada e le progressive chilometriche o eseguire una ricerca per Comune.

Le prossime versioni, in uscita in rapida successione, consentiranno di avere informazioni sui Circoli di riferimento, sulle Zone omogenee e sui servizi responsabili della gestione della viabilità.

Nella sezione dedicata allo stradario inoltre sono possibili consultazioni cartografiche, download di immagini e file del territorio metropolitano o di porzioni di esso. Sono inoltre consultabili rappresentazioni tabellari dei dati viabili.

Obiettivo del nuovo format è la distribuzione di informazioni attinenti il patrimonio stradale della Città metropolitana di Torino.

L’Ente territoriale di area vasta infatti è da tempo impegnato nel digitalizzare i propri database, nel predisporre e distribuire un’informazione aderente alla realtà territoriale, cercando di garantire il più possibile l’aggiornamento in tempo reale delle informazioni .

Lo stradario interattivo è all’indirizzo:




In Piemonte 7mila ragazzi hanno la patente per lo smartphone

Sono oltre 7mila gli studenti coinvolti, nell’anno scolastico 2019-2020, nel progetto “Un patentino per lo smartphone”, che promuove l’uso consapevole delle nuove tecnologie per prevenire rischi quali il cyberbullismo.

Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Istruzione nel corso della riunione congiunta delle Commissioni Sanità e Istruzione che si è svolta questa mattina a Palazzo Lascaris nell’ambito dell’informativa sullo stato di attuazione della legge 2/2018, “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”.

“Il progetto si rivolge alle prime delle scuole medie – ha aggiunto l’assessore – e coinvolge al momento oltre 250 docenti e circa 350 classi di un centinaio di scuole piemontesi attraverso un approccio multidisciplinare che occupa docenti, studenti e famiglie”.

Si tratta, in particolare, di percorsi formativi a carattere tecnico, normativo ed educativo rivolti agli insegnanti, cui tocca il compito di somministrarli agli allievi. Al termine del progetto, dopo una verifica delle competenze acquisite, gli alunni ricevono il patentino nell’ambito di una cerimonia pubblica.

Sono intervenuti, per richieste di spiegazioni e approfondimenti, esponenti dei gruppi Moderati, Lega, Pd e M5s.

La Commissione ha poi espresso all’unanimità parere preventivo favorevole alla proposta di delibera della Giunta in merito alla definizione della composizione, delle funzioni e delle modalità di funzionamento del Tavolo tecnico regionale su bullismo e cyberbullismo, previsto dall’articolo 6 della legge 2/2018. I componenti vi opereranno a titolo gratuito.

Si prevede che il Tavolo sia coordinato dal responsabile del Settore Politiche dell’istruzione, programmazione e monitoraggio delle strutture scolastiche della Direzione regionale Istruzione, formazione e lavoro.

Che sia composto fino a tre rappresentanti rispettivamente della Direzione regionale Istruzione, formazione e lavoro, Direzione regionale della Giunta e Direzione Coordinamento politiche e fondi europei e fino a quattro rappresentanti della Direzione regionale Sanità e welfare designati dalle proprie strutture di appartenenza.

Che rimanga in carica tre anni e il loro mandato duri fino all’approvazione della nomina dei nuovi componenti. Che possa avvalersi del supporto della Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, del Corecom e dell’Osservatorio regionale permanente per la prevenzione dei bullismi istituito presso l’Ufficio scolastico regionale.

Il Tavolo tecnico – tra le sue varie funzioni – collaborerà nel predisporre il Piano regionale degli interventi per prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo e nel monitorarne l’attuazione; supporterà la Giunta regionale nell’individuare le linee guida per la promozione di progetti di coordinamento delle iniziative formative sull’uso consapevole della rete e dei social network; collaborerà all’elaborazione dei criteri per l’emanazione del bando annuale per il finanziamento dei progetti e individuerà percorsi per la prevenzione del disagio scolastico.




Confindustria Novara Vercelli Valsesia: incontro su innovazione, digitalizzazione, economia circolare

Innovazione, digitalizzazione, economia circolare: sfide e nuove opportunità è il titolo dell’incontro in programma venerdì 21 febbraio 2020, alle 9, al Teatro degli Scalpellini di San Maurizio D’Opaglio (NO).

Organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) e Avr, l’associazione nazionale dei costruttori di valvole e rubinetteria federata ad Anima-Confindustria, l’incontro è dedicato all’aggiornamento tecnico e normativo degli operatori del settore della rubinetteria e del valvolame e sarà introdotto dai saluti del presidente di Avr, Ugo Pettinaroli, e del presidente della sezione Rubinetteria e Valvolame di Cnvv, Gianmaria Mazzola.

 

Il programma dei lavori prevede l’intervento di Alessandro Maggioni e Andrea Pasquini, dell’area tecnica di Anima/Avr, intitolato “Le imprese italiane sono al passo con le nuove normative italiane ed europee?”, che farà il punto su temi importanti per il settore, come la legislazione sui materiali a contatto con l’acqua potabile, il regolamento “Reach”, la Direttiva RoHS e l’impatto dell’“Open Scope” per il settore valvole e rubinetteria.

Seguiranno le relazioni di Holger Fehrholz, responsabile Technical Committee Sanitary del Ceir, l’associazione europea dei costruttori di valvole e rubinetti, dedicata alla testimonianza dei produttori europei in tema di materiali, piombo e cromo, e di Lorenzo Omodei, della Trafilerie Carlo Gnutti Spa, intitolata “Il mondo delle leghe d’ottone in continua evoluzione: come prepararsi al cambiamento”.

 

Dopo un question-time moderato da Alessandro Durante, di Anima/Avr, interverrà Davide Maggi, docente ordinario di Economia aziendale all’Università del Piemonte Orientale, che parlerà di “Economia circolare: sfide e opportunità per il futuro del nostro pianeta”. Concluderà l’incontro, prima della seconda sessione di domande e risposte con i presenti, una riflessione sul tema “Dalla strategia al Team passando dalla Governance ed esponenzialità”, a cura di Marco Magaraggia, di Altea Federation, e Andrea Saini, del Gruppo Laica.

 

«La velocità del cambiamento – osserva il presidente di Cnvvv, Gianni Filippa – è oggi esponenziale: innovazioni dirompenti, nuove tecnologie e sviluppo impetuoso di mercati non tradizionali impongono mutamenti nei modelli di business e nei paradigmi organizzativi.

Al contempo, sensibilità emergenti, quali la crescente attenzione al tema della sostenibilità e tutela del pianeta, stanno condizionando i piani strategici delle organizzazioni economiche e delle imprese: i prodotti e i servizi del futuro saranno sempre più innovativi, “intelligenti”, connessi, personalizzati e “verdi”.

L’industria dovrà cambiare rapidamente per essere al tempo stesso innovativa, digitalizzata, interconnessa e sostenibile, in un percorso sicuramente promettente, ma complesso. In questo contesto resta centrale per le aziende del settore valvole e rubinetti e della sua filiera la capacità di fare, di produrre, di emergere anche attraverso un aggiornamento costante».

 




Il politecnico di Torino alla Fiera Internazionale “Automation & Testing”

La diffusione dell’innovazione tecnologica, la promozione di un capitale umano di qualità e di una formazione rivolta al tessuto industriale italiano: sono gli obiettivi della partecipazione del Politecnico di Torino alla Fiera “Automation & Testing”, che si terrà all’Oval Lingotto Fiere dal 12 al 14 di febbraio.

Un evento espositivo internazionale, che consentirà al grande pubblico di testare, secondo il concetto “dalla teoria alla pratica”, il reale ciclo produttivo di un’azienda 4.0: arrivata alla sua quattordicesima edizione, è infatti la fiera di riferimento per tecnologie, competenze e innovazioni necessarie allo sviluppo di una filiera completa.

Una manifestazione utile ad aiutare le aziende verso il passaggio all’industria 4.0, sia le grandi imprese ma soprattutto le PMI che rappresentano quasi il 97% del tessuto industriale italiano.

In questo panorama di condivisione dell’innovazione tecnologica, i Team studenteschi del Politecnico di Torino esporranno i loro progetti e prototipi che spaziano in diversi aspetti dell’ingegneria e dell’architettura e in diversi ambiti industriali:

L’innovazione è l’aspetto fondante e trainante per gli studenti che pensano, progettano e sviluppano i prototipi –  dichiara Giuliana Mattiazzo, Vice rettrice al Trasferimento Tecnologico del Politecnico –  proprio le dinamiche di lavoro in Team diventano una modalità innovativa per fare didattica e ricerca: una metodologia che coinvolge l’Ateneo in tutte le sue componenti”.

L’Ateneo sarà inoltre presente con uno stand dedicato al Centro di taratura, il laboratorio della sede di Mondovì dell’Ateneo che si occupa di misurazioni.

I Team studenteschi che partecipano a A&T 2019:

2Wheels PoliTO

Il team ha l’obiettivo di costruire e progettare prototipi di moto per competizioni internazionali. Uno dei punti distintivi è sempre stato il telaio realizzato tramite incollaggio strutturale di parti lavorate a controllo numerico, tubolari, lamiere tagliate al laser e schiuma di alluminio. Questa soluzione permette di ottenere una struttura leggera, rigida e molto versatile con bassi costi di assemblaggio.

Il motociclo ha poi numerose parti realizzate in additive manufacturing sia con materie plastiche che in materiale metallico. Tutta la moto è sensorizzata per rilevarne il comportamento dinamico e le performance sia del propulsore che degli altri sottosistemi utilizzando la trasmissione su linea CAN di tutti i parametri acquisiti dalla telemetria del mezzo.

Tutti i componenti presenti sul mezzo, come cerchi, impianto frenante, carene in fibra di carbonio ecc. rappresentano le soluzioni più aggiornate del panorama motociclistico mondiale. Il team 2WheelsPoliTo ha realizzato in 10 anni di attività una decina di motocicli da competizione, caratterizzati da un alto contenuto tecnologico e di innovazione.

Prototipi destinati al Motostudent, competizione nella quale un gruppo di studenti devono progettare e costruire una moto da competizione e portarla in pista sul circuito MotoGP di Aragon in Spagna. Nelle 4 edizioni a cui ha partecipato ha ottenuto numerose vittorie sia nella parte progettuale che nella competizione in pista.

Dal 2015 prende parte anche al Campionato Italiano Velocità nella categoria Premoto3, nella quale è diventato uno dei migliori team con risultati di assoluto rilievo (3 vittorie e numerosi podi in 4 anni di attività).

 

H2politO

Il Team H2politO nasce nel 2007 e i suoi veicoli sono progettati interamente dagli studenti per essere altamente performanti sul consumo del “carburante”. Dal 2008 partecipa alla Shell Eco-marathon Europe con i suoi veicoli, con due veicoli interamente progettati dagli studenti: IDRAkronos, prototipo con fuel cell a idrogeno, vincitore nel 2016 della competizione con un consumo di più di 3000 km/L, e XAM (eXtreme Automotive Mobility), UrbanConcept ibrido alimentato a bio-etanolo, con il miglior consumo di 150 km/L.

Si tratta infatti di una competizione in cui le migliori Università europee si sfidano in una gara di consumi: vince infatti chi consuma meno e non chi arriva primo.

Nella progettazione dei prototipi sono stati considerati tutti gli aspetti, dall’aerodinamica all’elettronica, dalla meccanica alla dinamica, e due progetti specifici sono fondanti: il BODY, ovvero la progettazione di telaio e carrozzeria, sperimentando diverse soluzioni, dalla monoscocca in fibra di carbonio (IDRAkronos) al telaio in alluminio con carrozzeria in fibra di lino (XAM); le schede elettroniche, con particolare attenzione sia alla minimizzazione dei consumi sia al rispetto degli standard automotive.

 

Icarus PoliTO

Nato nel 2015, Team ICARUS si occupa di aeronautica e razzomodellismo.  Il Team è attivo su diversi progetti i: ANUBI, aeromodello  per l’Air Cargo Challenge nel 2017 ottenendo il secondo miglior tempo sul circuito, essendo realizzato per oltre il 95% in sandwich carbonio-core-carbonio, permettendogli di trasportare un grosso payload senza sacrificare le prestazioni ed è tutt’oggi impiegato dal team come testbed per le attività sperimentali; RA progetto di UAV autopilotato dotato di pannelli solari montati sulla struttura che assicurano l’alimentazione del motore e la ricarica delle batterie in volo,  un progetto che punta a battere l’attuale record di autonomia per la categoria; DART, razzomodello a propellente solido che punta a battere il record italiano per la categoria. L’attività del Team è basata sulla multidisciplinarietà e l’uso di materiali e tecniche produttive all’avanguardia, e nel 2017 ha partecipato per la prima volta alla competizione internazionale biennale Air Cargo Challenge, con ottimi risultati, e vi parteciperà anche nel 2019.

 

Policumbent

Il Team Policumbent è composto da studenti provenienti da diversi corsi di laurea. Da sempre nel settore delle bici reclinate, il Team partecipa ogni anno a settembre all’evento “World Human Powered Speed Challenge” che si svolge a Battle Mountain, Nevada (U.S.A), una competizione in cui team studenteschi e privati gareggiano all’insegna dei valori dello sport e dell’innovazione tecnologica al fine di raggiungere velocità sempre più estreme. Il Team Policumbent ha esordito con il prototipo CORA nel 2010, cimentandosi dapprima in competizioni del record dell’ora con il prototipo COR-AL13 RWD e COR-A L13 FWD, per poi concentrarsi sulla progettazione di prototipi interamente carenati, capaci di ridurre al minimo il drag aereodinamico ed il rotolamento, massimizzando performance e risultati. Nascono così nuovi prototipi: nel 2014 Pulsar, che stabilisce il record italiano di velocità su piano al WHPSC in Nevada (USA), e Taurus, nel 2017, bici totalmente carenata, che adotta per la prima volta un sistema di visione a doppia telecamera ed un innovativo sistema di trasmissione flottante. Nel 2018 infatti si classifica al primo posto in Nevada, stabilendo il nuovo record italiano (133,25km/h), sfiorando il primato europeo.

 

Polito Sailing Team

Il Polito Sailing Team è il gruppo studentesco del Politecnico di Torino che svolge l’attività di progettazione, realizzazione e conduzione di prototipi di skiff, piccole imbarcazioni di classe R3 con scafo di lunghezza ridotta (4.60 metri) ad ampia velatura (33 mq). Il Team studia soluzioni che permettano l’utilizzo di materiali naturali o riciclabili al fine di partecipare alla regata 1001VelaCup sfidando altri atenei. Diversi sono i prototipi e i progetti realizzati applicabili al mondo della vela, in particolare: Wotty, il supporto di prua che permette scorrimento assiale di bompresso (cilindro estruso in fibra di carbonio) e sopporta carico di 4000 N  perpendicolarmente; la “predizione delle prestazioni delle imbarcazioni”, per cui si studiano possibili modelli fisici che approssimano il comportamento dell’imbarcazione al fine di predire le prestazioni in funzione dei parametri di progetto principali degli skiff; FEM-Aided Structural Design of a Natural Fiber Composite Made Skiff, ovvero la determinazione della stratificazione scafo attraverso prove meccaniche su materiale composito e modello agli elementi finiti per stabilire risposta statica della struttura.

 

Team DIANA

Il Team DIANA dal 2008 lavora nella ricerca di soluzioni per la robotica applicata al settore aerospaziale. Impegnati nella progettazione dei sistemi di guida e controllo di questi rover e nella ricerca di soluzioni meccaniche semplici, i componenti del Team hanno come obiettivo la diffusione della conoscenza della robotica e della guida autonoma in terreni sconosciuti e non mappati, in grado di assistere l’operatore umano in contesti inospitali e inesplorati. È stato creato il prototipo Rover T0-R0 che possiede capacità di manipolazione grazie ad un braccio robotico a 6 DOF che permette il riconoscimento oggetti e dell’ambiente circostante. Il Rover T0-R0 è in grado di svolgere operazioni di manutenzione, raccolta oggetti in terreno accidentato, navigazione esplorativa e raccolta preliminare di campioni scientifici grazie ai suoi tool ed end effectors modulari. Il Rover è alimentato da batterie ed ha un’autonomia operativa di 3 ore, è teleguidato e comunica via Wi-Fi immagini e informazioni raccolte alla base station.

A settembre 2018 ha partecipato per la prima volta alla competizione European Rover Challenge dove si è confrontato con Rover costruiti da università di tutto il mondo.

 

Team EoliTo

Il Team si occupa della progettazione, realizzazione e caratterizzazione delle prestazioni energetiche di rotori eolici per la produzione di piccole potenze elettriche. La multidisciplinarietà dello studio vede coinvolti studenti di diversi Corsi di Studio che fanno capo a tematiche inerenti alla fluidodinamica, all’energia elettrica, alla meccanica, alle strutture, al controllo e alla gestione. La disponibilità di attrezzature, strumentazioni, stampanti 3D, di software per il calcolo, della galleria del vento consente agli studenti la definizione della metodologia per la messa in campo di rotori per il settore del microeolico. Definita la fase iniziale di messa a punto della metodologia il Team sta studiando sia configurazioni canoniche più efficienti di rotori anche di dimensioni più grandi e sia di studiare configurazioni non convenzionali. L’obiettivo è di produrre energia elettrica a basso costo sfruttando l’energia del vento.

 

Team S55

Il Team è stato fondato nel 2017 con l’obiettivo di costruire una replica volante dello storico velivolo S55. Offre agli studenti del Politecnico di Torino una occasione per poter acquisire esperienza su tutti gli aspetti chiave della progettazione di un velivolo, dalla definizione dei carichi aerodinamici e idrodinamici alla caratterizzazione dei materiali utilizzati ed infine alla modellazione strutturale FEM dell’intera struttura. Svolge inoltre attività di simulazione e sperimentazione relativa a prove di impatto in acqua su scafi. Diversi sono i progetti che hanno impegnato il Team: il Modello FEM, Velivolo S55, realizzato grazie ai software messi a disposizione da BETA, riporta fedelmente i materiali ortotropi e le laminazioni previste; lo scafo S55 per le prove di impatto, utilizzando le tecniche di laminazione tipiche dei materiali compositi accoppiate alla realizzazione di stampi realizzati tramite stampa 3D e la replica in scala del velivolo S55, per partecipare alla competizione F4C “Scaled World Championship” 2020.

 

Squadra Corse PoliTo

Squadra Corse PoliTo è il team di Formula Student ufficiale del Politecnico di Torino. Il progetto nasce nel 2005 per partecipare alle competizioni di Formula SAE, dove università di tutto il mondo si sfidano in una competizione ingegneristica. Ogni anno viene progettato e costruito un nuovo prototipo, grazie alla preziosa collaborazione delle numerose aziende che ci supportano. Partendo da una prima vettura con motore a combustione interna, dal 2012 la Squadra Corse compete con una vettura completamente elettrica nella categoria dedicata.

 

 




Banda ultra larga, entro il 2022 collegati 1000 Comuni

Un team di tecnici della Regione Piemonte e Open Fiber hanno assunto l’impegno di collaborare più a stretto contatto al piano per la posa della banda ultra larga.

La decisione di affidare a un gruppo specifico il monitoraggio della realizzazione delle infrastrutture è stata presa a Roma durante un incontro tra l’assessore regionale all’Innovazione Matteo Marnati e l’amministratore delegato di Open Fiber, Elisabetta Ripa.

Secondo il nuovo cronoprogramma entro il 2022 saranno completati i lavori in 1000 Comuni Piemontesi.

«Abbiamo messo in campo con Open Fiber un team misto per recuperare il tempo perduto e fare in modo di realizzare questo progetto infrastrutturale di rete per le telecomunicazioni che è il più importante dal dopoguerra a oggi. Il ruolo della Regione sarà di agevolare e superare le lungaggini autorizzative – ha spiegato l’assessore all’Innovazione, Matteo Marnati – Vogliamo accelerare. Abbiamo condiviso un piano operativo per ultimare la posa in molti Comuni».

Open Fiber è il concessionario per conto della Stato per la messa in posa delle infrastrutture della Banda Ultra Larga. Prenderanno il via a partire da febbraio una serie di incontri con sindaci e amministratori locali del Piemonte per aggiornare le prospettive di messa in posa delle opere.




CCIAA di Cuneo e UNCEM insieme per la digitalizzazione di imprese ed enti locali

Un piano di investimenti certo, sicuro nei tempi di attuazione, a beneficio di tutte le imprese. Camera di Commercio di Cuneo e Uncem, insieme con Anci chiedono insieme, alle istituzioni centrali e regionali, di accelerare il Piano nazionale per la banda ultralarga e realizzare infrastrutture capaci di limitare il divario digitale che si sta ampliando tra le aree urbane e le zone rurali. A beneficio delle imprese, dei distretti che resistono nelle valli, degli Enti locali, delle intere comunità. Non a caso la Camera di Commercio di Cuneo è impegnata nell’attuazione del programma Ultranet, varato da Ministero dello Sviluppo economico e Unioncamere per superare “l’analfabetismo digitale”, la mancanza di reti (anche telefoniche), la crecende disparità tra territori. Gap di sviluppo che limitano la crescita economica e il benessere.

Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di Commercio, non ha dubbi: “Sul Piano banda ultralarga è necessaria un’accelerazione e occorrono tempi certi – sottolinea – . Il ruolo del sistema camerale, con il progetto Ultranet, è diffondere la conoscenza e la consapevolezza delle opportunità della connessione, per favorire da un lato la sostituzione dei ripetitori e da un altro la  domanda e l’offerta di servizi digitali alle imprese e alle comunità locali, oggi imprescindibili in un territorio che vede nel turismo e nell’export i pilastri del proprio sviluppo”.Da mesi, Anci Piemonte ha lanciato a Regione e Mise la proposta di istituire dei “digital angels” capaci di sostenere Pubblica amministrazione e anche imprese nella transizione al digitale. “Non senza però un’adeguata infrastrutture – evidenzia il Vicepresidente Anci Piemonte, Michele Pianetta, delegato all’Innovazione – Perché se non puoi navigare, se la connessione manca, se la linea cade, se non puoi telefonare, è impossibile per un Comune o per un’azionda pensare di innovare processi o digitalizzarli. Nessuno vuol restare indietro. Il Piano banda ultralarga è in ritardo e Anci vuole lavorare per evitare ulteriore perdite di tempo”.

“Abbiamo tutte le Unioni montane, tutti i Comuni che aspettano i poter utilizzare fibra ottica e avere infrastrutture moderne – sottolinea Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte – Il tempo passa, le città vanno avanti, si modernizzano, mentre nei nostri territori le imprese scontano ritardi e non riescono a essere competitive come vorrebbero. Per questo l’impegno congiunto Uncem e Camera di Commercio è importante. Diamo una sveglia a chi deve attuare il Piano banda ultralarga. E con la Regione, con il CSI Piemonte, troviamo strumenti per la digitalizzazione dei processi, a partire dal cloud e dalla sicurezza nella gestione dei dati“.

 




Apre a Torino l’Aruba Software Factory, nuovo polo di innovazione ed eccellenze

Aruba S.p.A., leader nei servizi di data center, cloud, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, presenta la nuova Aruba Software Factory pensata per dare un nuovo slancio -insieme a Experis -alla ricerca e al recruiting di competenze IT in ambito disviluppo software.
Sarà localizzata a Torino, in un’area, quindi, che già vede un importante indotto strategico a livello tecnologico e un bacino di risorse e talenti su cui contare per portare avanti le attività di sviluppo previste nelle varie fasi del progetto.
La Software Factory sarà avviata entro la fine dell’anno nell’area vicina al Politecnico con l’obiettivo di divenire un polo di innovazione d’eccellenza e andrà ad affiancarsi all’avanguardia delle infrastrutture e dei Data Center Aruba del network europeo.
Per competere in un mercato sempre più complesso e dinamico, la qualità del software,delle applicazionie delle soluzioni offerte ai clientidiventa ogni giorno una parte sempre più centraledelle strategie di innovazione. Punto distintivo dell’Aruba Software Factory sarà la gestione dell’intero ciclo di vita dello sviluppo del software, adottando metodologie moderne e i più elevati standard a livello di qualità, sicurezza ed innovazione tecnologica.
I domini applicativi saranno quelli su cui oggi Aruba ha già una forte presenza: Cloud Computing, Trust Services, Digital Transformation, Data Security, E-Governmente servizi custom per clienti Enterprise.
Sarà inoltre dedicata particolare attenzione a servizi innovativi quali Blockchain, IoT, Intelligenza Artificiale e in generale a collaborazioni con università ed enti di ricerca. La Software Factory godrà delle competenzedi Experis, la talent company di Manpower Group, partner d’eccezione per la ricerca e la selezione dei talenti da inserirenell’organico.
Nella fase iniziale del progetto sarà costituito un primo nucleo di figure professionali tra cui IT architect, Project Manager, analisti e Full Stack developer,che saranno quindi i pionieri dei piani di sviluppo software della factory torinese.Competenze e tecnologie troveranno spazio in un piano comune che sarà messo a disposizioneanche delle aziende clienti enterprise chevoglionoottimizzare le proprie infrastrutture IT edattivare processi di digital transformation e innovarsi.
Andrea Lugo, Direttore HR di Aruba,hacosì commentato l’avvio della nuova Software Factory: “Sicuramente si tratta di un’opportunità volta a coinvolgere talenti e appassionati del settore dell’Information Technology. Mai come in questo periodo di trasformazione digitale, stiamo assistendo ad un fermento in materia digitale e IT eproprio lo sviluppo software è un elemento imprescindibile all’interno del business, in quanto rappresenta unmezzo fondamentaleattraverso cui si crea l’interazione tra azienda e cliente. La Software Factory di Aruba nasce con l’obiettivo di fornire esperienze e non solo funzionalità, fissando nuovi standard di innovazione all’interno di un business che si affianca e supporta quello dei Data Center, che ci ha ormai resi noti in tutta Europa e non solo”.